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Deliri Notturni


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Il sonno non arriva. E' tardi, domani sarà una lunga giornata, ma non riesce a prendere sonno. Le ha provate tutte, ma continuava a rigirarsi nel letto. Ad un tratto decide di alzarsi. Non ne può più. Vicini di casa rumorosi che ancora a quell’ora ascoltano musica o si divertono in modi che lui sogna da sempre, ma che fino ad allora non è ancora riuscito a provare.

Pochi passi nel buio fino a raggiungere l’interruttore e poi, stanco, in cucina a controllare il computer e il mulo. Niente anche lì. Con la mente persa nel nulla, una sigaretta in mano che non si ricorda di aver acceso e il fruscio della ventola del portatile. Ma che diamine ci fa lì. A duemila chilometri da casa, da solo, senza un amico!? Non che a casa ne avesse di più di amici, ma almeno c’è qualcuno con cui parlare, qualcuno che gli avrebbe rotto all’inverosimile per le sigarette. A casa probabilmente starebbe dormendo tranquillo o quasi.

Ad interrompere i pensieri un suono. È arrivata una mail. Strano eppure non ha aperto Outlook. Sarà winzoz che fa di testa sua, non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima. La notifica dà un indirizzo che non conosce e l’oggetto è strano: door. Il testo: knock knock.

«Molto Matrix come cosa. Pubblicità. Tutta *****!»

Ed ecco che bussano alla porta. Non è possibile. «Sto dormendo in piedi e me la sono sognata. Lasciamo perdere. Ora torno a letto.» Gli occhi si chiudono. Forse riuscirà a dormire. Si alza, chiude tutto e va verso la camera. La porta d’ingresso lo chiama però. «e se non stessi sognando? Ma no dai, non scherziamo, queste cose succedono solo nei film e nei sogni.» Intanto però la mano è sulla maniglia e la porta è aperta. A terra un sacchetto di carta, di quelli che danno ai Take Away. Dentro una chiave, un pacchetto con un indirizzo e un navigatore.

«Siamo matti! Torno a letto!»

Al mattino alle 8 gli occhi sono ancora aperti e il sacchetto sulla scrivania. Chissà.

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Non mi è piaciuto...

A volte utilizzi il presente ed altre l'impeferfetto (ad esempio:

Il sonno non arriva. Era tardi, domani sarà una lunga giornata, ma non riusciva a prendere sonno
...oltretutto quando parli al passato non si scrive mai "Domani", ma cose come: "il giorno successivo"...di certo non seguito da un futuro..)

In alcuni punti ti distrai e fai errori banali:

È arriva un mail
....e anche qui, dato che stai parlando al passato, avresti dovuto scrivere "Era arrivata"...

Sarà winzoz che fa di testa sua, non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima

Anche qui sbagli i tempi: o scrivi al passato o al presente; decidi.

Giudizio finale: riscrivilo, fai più attenzione e mettici più impegno. La stoffa sembra che tu possa averla, ma devi utilizzarla al meglio...

A presto ;-)

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