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[Fhabyl] L'Avanguardia dell'Orda


Tanzeesh

Messaggio consigliato

07/11/3401.

Gonor e Pheros tentano di colpire l’avversario, che tuttavia evita con estrema rapidità i loro assalti, poi è la volta di Aren, che scaglia un dardo con la sua balestra mancando il bersaglio, che continua a divincolarsi per sfuggire ai vostri colpi.

La creatura serpentiforme si sottrae al combattimento indietreggiando, poi all’improvviso si lancia avanti caricando il Combattente Adlariano con violenza, questi fa appena in tempo a spostarsi evitando il micidiale impatto, tuttavia l’essere non riesce a fermarsi per tempo, cozzando con violenza contro una delle travi che sorreggono il passaggio e spezzandola in un punto; immediatamente, il tunnel inizia a tremare, e dal soffitto le rocce e il terriccio cominciano a cadere di sotto, intuite che molto presto l’intera struttura crollerà. Abbandonato il combattimento vi lanciate verso l’unica direzione che potete percorrere, ossia alle vostre spalle, sebbene non sappiate dove il cunicolo vi condurrà.

Correte il più rapidamente possibile, cercando una via d’uscita. Mentre avanzate, Gonor ed Aren rimangono leggermente più indietro essendo gli ultimi della fila, all’improvviso parte del soffitto crolla ostruendo il condotto che si trova fra voi ed i vostri due compagni in posizione più arretrata. Vi arrestate immediatamente voltandovi e cercando di rimuovere le rocce e i detriti per poter liberare il passaggio al nano e all’uomo dei boschi, ma vi rendete conto che il tempo necessario per completare il lavoro sarebbe troppo lungo, e voi dovete affrettarvi a fuggire. Potete solo sperare che essi trovino un’altra via d’uscita.

A malincuore riprendete a correre in cerca di un’uscita, il corridoio ad un tratto si suddivide in una serie di condotti più bassi ed angusti, li fissate tentando di valutare quale sia più opportuno imboccare, infine vi rendete conto che qualsiasi tunnel seguirete non farà molta differenza, e così vi lanciate verso il più vicino. Correte in quella direzione più in fretta che potete, ma è troppo tardi; il soffitto cede travolgendovi. Nell’oscurità e nel frastuono delle rocce che cadono perdete i sensi, certi di essere ormai spacciati.

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07/11/3401.

Al vostro risveglio, la prima cosa che vedete è il volto del giullare, che chino su di voi è intento a scuotervi e a parlarvi nel tentativo di farvi rinvenire.

Lentamente e a fatica vi riprendete fissandovi intorno; il crollo che vi ha investito facendovi temere per il peggio, in realtà si è verificato solo in un punto del passaggio dove uno dei sostegni ha ceduto, causando la caduta di rocce e terriccio. Il giovane, evidentemente non coinvolto nel crollo, vi ha trascinato lontano dal luogo in cui la volta è franata. Osservandola meglio, vi rendete conto che per effetto del cedimento si è venuta a creare una stretta apertura verso la superficie, notate inoltre che il passaggio alle vostre spalle è completamente ostruito, e tornare indietro verso il tunnel principale è del tutto impossibile.

Mentre vi sollevate in piedi, constatando di non aver riportato ferite particolarmente gravi, ma solo numerose escoriazioni, il giullare accanto a voi vi parla: “Finalmente vi siete ripresi, temevo di essere rimasto da solo in questo oscuro cunicolo. Fortunatamente, dal foro filtra un po’ di luce, adesso dobbiamo trovare un modo per uscire di qui. Ho già percorso il tunnel nell’unica direzione in cui si può procedere, ma termina in un vicolo cieco, inoltre sarebbe bene che deste un’occhiata al vostro compagno laggiù. Ho tentato di ridestare anche lui ma senza alcun successo” così dicendo, il ragazzo si volta facendo un cenno del capo nella direzione di Pheros, che è ancora steso a terra privo di sensi.

“Fareste bene anche a controllare anche il vostro bagaglio e ad accertarvi che non ci sia nulla di rotto”.

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  • 2 settimane dopo...

Il nano, una volta alzatosi e dopo aver dato un'occhiata ai suoi averi, si dirige verso il compagno steso a terra parlando al giullare: "Sai, giullare: forse portarti con noi non è stata una così cattiva idea. Ora tentiamo di capire le condizioni di Pheros e fargli tornare i sensi, poi usciamo di qui: quell'apertura ci potrà essere utile".

Detto ciò si china sul compagno ferito tentando di capire perché non si risvegli.

Spoiler:  
Provo a vedere se riesco a capire perché Pheros non si risveglia. Probabilmente non avrò successo, ma un'occhiata non può fare male.

Poi, mi servirebbe l'elenco dell'equipaggiamento, che ovviamente non ho più: ricordo soltanto l'arma ^^;

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07/11/3401.

Pheros è vivo ma incosciente, perde sangue da un vistoso taglio sulla fronte, tuttavia si tratta di una ferita marginale. I vari tentativi di rianimarlo si rivelano del tutto inutili, in ogni caso il corpo non presenta altre lesioni all'apparenza gravi. Dato che non avete molte conoscenze in ambito medico, potete solo sperare che si risvegli da solo, o che troviate qualcuno in grado di dargli aiuto una volta che sarete usciti dal tunnel.

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Igharam scrutò Pheros da sopra le spalle del nano, ma non poteva essere d'aiuto e rimase in silenzio, infine disse "Ci conviene trovare un modo per uscire di qui e poi fare il punto della situazione, dobbiamo cercare gli altri, ma anche qualcuno che possa curare Pheros"

Poi si spostò vicino all'apertura per esaminarla.

Spoiler:  
Tanz com'è l'apertura, ci si passa, deve essere allargata?
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07/11/3401.

La distanza che intercorre fra il mezz'harkard e l'apertura creata dal crollo non è eccessiva, ma comunque non può essere raggiunta senza l'ausilio di un appiglio o di un appoggio. L'apertura, non molto ampia, permetterebbe in ogni caso ad entrambi di passarci attraverso, sebbene sussista il rischio di eventuali smottamenti del terreno, oltre alle difficoltà legate alla necessità di sollevare il Combattente Adlariano fino all'esterno, dato che è privo di sensi.

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Igharam guardò pensieroso l'apertura e poi Pheros "Dobbiamo provare ad uscire da qui", mentre controllava sommariamente le pareti della grotta.

Infine disse "Ho una corda, uno di noi potrebbe uscire", disse guardando il nano, il giullare non era contemplato, "Una volta assicurata la corda, potremmo legare Pheros e sollevarlo all'esterno", poi si rivolse a Gonor "Se mi dai una mano provo ad uscire o hai altre idee?"

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  • 2 settimane dopo...

"No, direi che ora come ora sia l'unica cosa da fare. Io salirò per ultimo, dopo il giullare." disse il nano: "Però dubito che ci si possa arrivare così com'è: ti farò da scaletta o, in alternativa, potremmo usare qualcuno di questi detriti. Se ne ammassiamo abbastanza potremmo usare il cumulo come punto di appoggio. Scegli tu."

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07/11/3401.

"Se posso dire la mia" dice il giullare intromettendosi nella vostra discussione "non credo che i detriti siano abbastanza numerosi e grandi da consentire di farci un mucchio e issarsi. Certo, si potrebbero usare anche le rocce che ostruiscono il passaggio, ma mi sembra un'idea saggia tanto quanto lo sarebbe togliere un grosso mattone da un torrione ballerino. Io invece per contro non sono molto pesante, e se mi aiutaste a issarmi posso trovare un posto dove legare una corda e farvi salire, poi potremmo legare anche il vostro amico svenuto ed tirarlo su lentamente. Se mi farete uscire per primo, non fuggirò lasciandovi a marcire in questo buco umido e buio, promesso" conclude poi con un largo sorriso.

Osservando il giovane saltimbanco constatate che effettivamente non deve pesare molto, ha un fisico scarno e piuttosto gracile, e il mezz'harkard potrebbe issarlo sulle proprie spalle senza alcuna difficoltà, permettendogli così di raggiungere l'orlo dell'apertura.

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Il mezz'karkard rimase pensieroso per un po', poi guardò il giullare "la tua sembra una idea sensata, speriamo solo che la fuori non ci sia nessuno ad aspettarti quando metterai fuori il collo" e infine disse "Non ti conviene scappare perché se ti trovo potresti rimpiangerlo".

Poi guardò Gonor "Cosa ne pensi?"

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"Direi che è un'idea sensata. In caso di necessità possiamo sempre trovare un altro modo, ma sono sicuro che non ce ne sarà bisogno, vero giullare?" disse il nano lanciando un'occhiata al buffone per poi continuare: "Sia ben chiaro che io non mi fido ancora di te. Però ci hai pur sempre salvato dal crollo, quindi immagino di poterti dare una possibilità. Non farmene pentire."

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07/11/3401.

Il giullare risponde alle vostre affermazioni togliendosi il cappello e facendo un profondo inchino. "Lieto di essere al vostro servizio ed avere la vostra fiducia, messeri." poi risollevandosi aggiunge: "Bene, ora tutto quello di cui ho bisogno è una corda, e poi tu, caro il mio orso ballerino" dice fissando Igharam "Puoi anche tirarmi fuori da questo buco puzzolente. Legherò la corda ad un albero, o qualcosa del genere, così che uno di voi possa salire a darmi una mano e l'altro provveda ad assistere il vostro compagno, che dorme così soporitamente beato lui, in modo tale da issarlo fuori di qui. Procediamo dunque!" conclude fregandosi le mani, avvicinandosi poi a Igharam in attesa che gli porga la corda e lo issi sulle spalle.

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07/11/3401.

Il giovane afferra il bordo dell'apertura, issandosi agilmente. Sparisce dalla vostra vista per un breve momento, poi si riaffaccia gettandovi un'estremità della corda.

"Ho assicurato la corda ad un albero. Adesso uno di voi venga su a darmi una mano, mentre l'altro può cominciare a legare il vostro amico. Forse è meglio che salga tu per primo, amico peloso" dice rivolgendosi a Igharam "sembri parecchio più forte del nano, senza offesa per il nano, si intende".

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"Buffone, il fatto che abbia deciso di darti una possibilità non significa che ti possa prendere troppe libertà." e detto questo il nano diede un paio di strattoni alla corda per verificare che fosse effettivamente ben fissata prima di cominciare a legare il proprio compagno.

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07/11/3401.

Il mezz'harkard si arrampica rapidamente e con facilità fino alla sporgenza servendosi della corda, subito dopo Gnorim inizia a legare Pheros con cura, infine, facendo passare la corda attorno al tronco a cui è stata fissata, e con l'aiuto del giullare, Igharam inizia a tirare lentamente fino ad issare il corpo esanime del Combattente Adlariano.

Poi è la volta del nano, che riesce ad arrampicarsi grazie all'aiuto degli altri compagni e della fune, sebbene con qualche difficoltà.

L'operazione nel suo insieme richiede del tempo, quando finalmente siete di nuovo in superficie il sole è ormai alto nel cielo: siete circondati da una rada boscaglia, e non avete alcuna idea di dove vi troviate, nè di quale direzione dobbiate seguire. Vi rendete conto, dopo una rapida perlustrazione dei dintorni, che ritrovare i vostri compagni dispersi è impossibile, tuttavia la missiva che dovevate consegnare era custodita da Gonor, e senza di essa non siete certi che i soldati Mhalkordiani vi daranno ascolto.

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  • 3 settimane dopo...

07/11/3401.

Il giovane giullare si fissa intorno con aria perplessa, poi vi dice: "Io conosco discretamente questi luoghi, ma dopo la fuga nel tunnel e la risalita in superficie attraverso questa via d'uscita improvvisata non riesco ad orientarmi con esattezza. Forse potrei farmi un'idea se trovassimo un punto d'osservazione rialzato".

Osservando meglio il paesaggio che vi circonda, scorgete ad una certa distanza dal bosco un'altura rocciosa, dalla quale forse potreste studiare più attentamente l'area circostante.

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