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Drizzt Do'Urden


Messaggio consigliato

Scusate per l'intrusione, ma l'ADC mi chiama. Tetralogia. ;-)

quadrilogia è corretto. Cerca sul dizionario...

Mi spiego con un esempio: anche il Signore degli Anelli, in fondo, è il racconto di un'avventura. Ma Tolkien va oltre. Dietro alla storia avvincente c’è un messaggio, c’è la storia dell’eterna lotta fra il bene e il male, in tutte le sue sfaccettature. Questo rende l’opera un capolavoro.

Al contrario, molte storie incentrate su Drizzt non contengono un bel niente oltre le sue avventure. Questa è la sostanziale differenza a mio modo di vedere.

Per questo la trilogia degli elfi scuri mi è piaciuta sopra le altre: ho scorto un messaggio fra le righe, la volontà dell’autore di comunicare qualcosa tramite le vicissitudini del drow.

Questo, a parer mio, è mancato in altre opere di Salvatore.

Sono infatti due filoni diversi di fantasy: Hepic Fantasy Tolkien, Eroic Fantasy Salvatore...

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Sono infatti due filoni diversi di fantasy: Hepic Fantasy Tolkien, Eroic Fantasy Salvatore...

Possono anche appartenere a due generi letterari diversi (anche se mi sembra una sottigliezza questa differenza) ma questo, a parer mio, non giustifica l'aridità letteraria che ho riscontrato in talune opere di Salvatore.

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Possono anche appartenere a due generi letterari diversi (anche se mi sembra una sottigliezza questa differenza) ma questo, a parer mio, non giustifica l'aridità letteraria che ho riscontrato in talune opere di Salvatore.

La differenza tra i due filoni, sono le caratteristiche che hai sottolineato nel tuo precedente post. Di Salvatore non direi che è arido in alcune opere, forse forzato sì, ma dipende da altro...

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La differenza tra i due filoni, sono le caratteristiche che hai sottolineato nel tuo precedente post. Di Salvatore non direi che è arido in alcune opere, forse forzato sì, ma dipende da altro...

D'accordo appartengono a due generi letterari differenti. Ma mi rifiuto di accettare l’idea che questo giustifichi l’assenza di un “qualcosa” dietro all’opera.

Porto un esempio differente da quello di Tolkien: “Il Romanzo di Excalibur” di Cornwell

Spero che appartenga all’heroic fantasy altrimenti sono spacciato. Tutte i libri si concentrano su un unico personaggio, seguendone le avventure e le vicissitudini. Quindi spero di non sbagliare il genere.

Bene, se la mia supposizione sul genere fosse corretta, ti posso assicurare che c’è una differenza abissale fra i due autori. Entrambi scrivono molto bene (merito anche dei traduttori).

Però alla fine le opere di Cornwell di lasciano qualcosa, esprimono sentimenti.

Salvatore invece no.

Ecco la sostanziale differenza.

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Bene, se la mia supposizione sul genere fosse corretta, ti posso assicurare che c’è una differenza abissale fra i due autori. Entrambi scrivono molto bene (merito anche dei traduttori).

Però alla fine le opere di Cornwell di lasciano qualcosa, esprimono sentimenti.

Salvatore invece no.

Ecco la sostanziale differenza.

Su questo avrei da ridire. A prescindere dal fatto che hai paragonato uno dei grandi della narrativa fantasy, il precursore (se così possiam chiamarlo), con un narratore fantasy di gran lunga meno popolare. Io non ho apprezzato in moltissimi casi le traduzioni bestiali che hanno fatto di Salvatore. Ci sono spesso e volentieri casi in cui ci sono palesi errori di traduzione senza contare che in un volume Bruenor è "Battlehammer" e nell'altro "martello di guerra", il martello di Wulfgar un giorno è "Aegis fang" e il giorno dopo "il dente di Aegis". Questa non la chiamo una buona traduzione... senza contare i pulciorsi -.-

Onore al merito a Tolkien, sebbene saltando 20-30 pagine di descrizione uno riesca tranquillamente a leggere il libro senza addormentarsi sui dettagli. Dettagli che per altro hanno aiutato tantissimo la realizzazione dei film. Ma non sono d'accordo sul fatto che la trama di 17 volumi sia sterile e vuota. Se così fosse credi che la Wizard continuerebbe con questa saga? Credo che una casa editrice capisca un filino più di noi (visto che è quello il suo mestiere) cosa tira e cosa non tira nel mercato narrativo. Per dirla tutta, come sapranno in molti, l'idea iniziale di Salvatore fu quella di fare come protagonista il barbaro Wulfgar, ma fu poi la wizard a farlo tornare sui suoi passi e fargli capire che il drow attirava di più. E tu mi dici che alle spalle di questa enorme saga non c'è niente? Ma perchè la lotta fra bene e male loro non la fanno (i drow sono il male, ricordi l'assedio delle ombre? Ricordi l'orda di orchi?). Andiamo io posso capire che questa trama sia più centrata su un protagonista e sulle sue paturnie mentali. Son d'accordo che a tratti è esagerato, spesso paraQlo, ma è la storia di un drow che cambia il suo modo "imposto" di vedere le cose ed impara a vivere a modo suo, contro ogni insegnamento. Se non ci vedi nulla di storia in questa trama allora puoi anche smettere di parlarne più che altro perchè il tuo pensiero è già chiarissimo.

A me la saga piace: non è priva di difetti, Salvatore non ha la pretesa di essere il nuovo Tolkien, ma credo che sia una buona lettura per trarre qualche ora di divertimento, di interesse e di spunto. Se poi a te non è piaciuto e l'hai trovato sterile, mi spiace, ma non trasmetti un segnale corretto perchè sono fermamente sicura che non sia sterile. La prova? Beh andiamo a vedere le vendite. O quelli che l'han comprata son tutti dementi oppure sono un filino soddisfatti dell'acquisto. Io personalmente ho conosciuto molti più soddisfatti che insoddisfatti.

Io smetterei di fare paragoni con altre saghe e altri autori. Ogni autore ha il proprio stile che può, o no, piacere. Io non amo proprio fare questo tipo di paragoni. Se un autore non mi piace non significa per forza che devo paragonarlo a 20 altri autori. Tanto continuerà a non piacermi. Difficile che un autore dopo 17 volumi ben venduti (se così non fosse non sarebbe arrivato al 17°) decida di cambiare stile (ma questo è un discorso che lasciamo alle case editrici)

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... Ma non sono d'accordo sul fatto che la trama di 17 volumi sia sterile e vuota. Se così fosse credi che la Wizard continuerebbe con questa saga? Credo che una casa editrice capisca un filino più di noi (visto che è quello il suo mestiere) cosa tira e cosa non tira nel mercato narrativo. Per dirla tutta, come sapranno in molti, l'idea iniziale di Salvatore fu quella di fare come protagonista il barbaro Wulfgar, ma fu poi la wizard a farlo tornare sui suoi passi e fargli capire che il drow attirava di più. E tu mi dici che alle spalle di questa enorme saga non c'è niente? Ma perchè la lotta fra bene e male loro non la fanno (i drow sono il male, ricordi l'assedio delle ombre? Ricordi l'orda di orchi?). Andiamo io posso capire che questa trama sia più centrata su un protagonista e sulle sue paturnie mentali. Son d'accordo che a tratti è esagerato, spesso paraQlo, ma è la storia di un drow che cambia il suo modo "imposto" di vedere le cose ed impara a vivere a modo suo, contro ogni insegnamento. Se non ci vedi nulla di storia in questa trama allora puoi anche smettere di parlarne più che altro perchè il tuo pensiero è già chiarissimo.

[...] Se poi a te non è piaciuto e l'hai trovato sterile, mi spiace, ma non trasmetti un segnale corretto perchè sono fermamente sicura che non sia sterile. La prova? Beh andiamo a vedere le vendite. O quelli che l'han comprata son tutti dementi oppure sono un filino soddisfatti dell'acquisto. Io personalmente ho conosciuto molti più soddisfatti che insoddisfatti.

Il tuo intervento denota che non hai letto con attenzione quello che ho scritto nei miei precedenti post.

Infatti sono d'accordo con buona parte di quanto dici sopra. Se ti rileggi quello che ho scritto, ho detto che alcune opere di Salvatore mi sono piaciute. Altre, di contro, le ho trovate sterili.

In quelle che ho gradito ho ritenuto di leggere un chiaro messaggio, che è quello che riporti anche tu: un drow contro la propria società infame. Questo messaggio, secondo me, è metafora di qualcos'altro, che trascende il mondo fantasy in cui le vicende sono ambientate.

Per altri volumi, di cui ho citato anche il nome, mi è parso che l’autore non introducesse nulla di nuovo, “beandosi” di quello che aveva fatto in precedenza e limitandosi a una sequela di avventure che a me sono sembrate alquanto tediose.

La mia critica è rivolta solo a parte della produzione letteraria di Salvatore, e non all’autore in quanto tale.

Inoltre, non mi sembra il caso di enunciare dati statistici sulle vendite di Salvatore (che peraltro ignoro). Se a me qualcosa non piace, può essere anche un best seller. Il mio personale giudizio rimane immutato (de gustibus…).

Io smetterei di fare paragoni con altre saghe e altri autori. Ogni autore ha il proprio stile che può, o no, piacere. Io non amo proprio fare questo tipo di paragoni. Se un autore non mi piace non significa per forza che devo paragonarlo a 20 altri autori.

Ho utilizzato i paragoni con altri autori solo per spiegarmi meglio.

So bene che ogni autore ha un proprio stile, ci mancherebbe. Anche se questo non deve essere un alibi per eventuali mancanze.

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Però alla fine le opere di Cornwell di lasciano qualcosa, esprimono sentimenti.

Salvatore invece no.

Ecco la sostanziale differenza.

Avevo letto che alcuni libri ti erano piaciuti e altri no, ma mi è parso di capire, dalla frase che ho evidenziato, che ne fai di tutta l'erba un fascio. Forse ho capito male io, ma se dici che alcuni ti piacciono e altri no è perchè magari quelli che ti son piaciuti ti han lasciato qualcosa. Ho forse è un ragionamento sbagliato? Quindi posso capire che alcuni libri non ti siano piaciuti, son gusti. Io per esempio non son riuscita a leggere "Il servitore della reliquia" e non mi ha entusiasmato molto neppure "La lama silente". Questo non significa che a priori dico che la trama è sterile. Mi pare ovvio che in una saga lunga ci siano libri che attirano di più e libri che attirino di meno, questo dipende anche molto da quanto ci piacciono i personaggi di cui si parla.

Se vogliamo continuare con i paragoni: venitemi a dire che Dragonlance è riuscita, come saga, a mantenere sempre lo stesso ritmo di interesse nei lettori (so bene che non è scritta tutta da un solo narratore). Non penso sia facile fare una serie che avvinca da inizio a fine di così tanti volumi. Per cui visto che, come hai sottolineato tu, solo parte della saga non ti ha soddisfatto cerchiamo di non generalizzare. Magari la persona che ha aperto questo topic quando arriverà a leggere "L'assedio delle ombre" ne rimarrà più soddisfatto di te. Chi lo sa. Mi pare che di pareri ora gliene abbiamo dati parecchi :-p

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Forse ho capito male io, ma se dici che alcuni ti piacciono e altri no è perchè magari quelli che ti son piaciuti ti han lasciato qualcosa. Ho forse è un ragionamento sbagliato? Quindi posso capire che alcuni libri non ti siano piaciuti, son gusti.

Perfetto: è proprio quello che intendevo! Finalmente ci siamo capiti :-p .

Mi pare ovvio che in una saga lunga ci siano libri che attirano di più e libri che attirino di meno, questo dipende anche molto da quanto ci piacciono i personaggi di cui si parla.

Dipende dal perchè la saga è lunga. Questo è quello che penso: se l'autore riesce a mettere qualcosa di nuovo in ognuna delle singole opere ben vengano le saghe lunghe. Se, di contro, si continuano a pubblicare libri solo perchè le precedenti opere sono andate commercialmente bene, allora ho qualche riserbo.

Per cui visto che, come hai sottolineato tu, solo parte della saga non ti ha soddisfatto cerchiamo di non generalizzare. Magari la persona che ha aperto questo topic quando arriverà a leggere "L'assedio delle ombre" ne rimarrà più soddisfatto di te. Chi lo sa. Mi pare che di pareri ora gliene abbiamo dati parecchi :-p

Cerdo, concordo. Ecco perchè in uno dei miei primi interventi su questo thread ho consigliato a chi si avvicinasse per la prima volta ai romanzi di Salvatore di leggerli e farsi una propria idea.

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  • 5 settimane dopo...

sto ultimando "le due spade" l'ultimo libro della saga (tradotto in italiano). Bellissimo

Spoiler:  
mi sono commosso a un certo punto:

Drizzt: dobbiamo occuparci di Sunrise

Innovindil: e di vendicare Tarathiel, che senza dubbio rriposerà meglio quando Obould Many-Arrows sarà morto

Innovindil: ucciso dalla punta di una spada? O dalla lama ricurva di una scimitarra?

Drizzt: Di una scimitarra direi. Ho intenzione di ucciderlo io.

Innovindil: Per Tarathiel e Bruenor, allora. Per coloro che sono morti per il bene del nord

Drizzt: O semplicemente perchè voglio ucciderlo

DarthVader: Finalmente Drizzt si ricorda di essere uno spietato elfo scuro

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Gh ho letto lo spoiler perchè il libro l'ho già letto e... beh è una frase che è piaciuta molto anche a me e finirà nelle citazione di Drowinside quando mi ricorderò di aggiornarle :P

Intanto visto che ci sono propongo, a chi lo sta leggendo, questo: se trovate delle frasi che vi colpiscono, frasi non troppo lunghe ma d'effetto me le mandereste via PM dicendomi da che libro sono tratte. Ve ne sarei grata e così facendo rimpinguerei un po' le citazioni su Drowinside. Grazie a chi mi aiuterà.

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  • 1 mese dopo...

Io ho letto tutta la prima saga, "La trilogia degli elfi scuri", e direi che oltre ad essere scritta bene, è molto avvincente. Ho letto anche "L'Eredità di Drizzt", e anche se in qualche punto calava decisamente, si faceva leggere piuttosto bene.

in pratica hai saltato quelle che i reputo le migliori. La trilogia più bella è quella delle Lande perdute (o era incantate, boh) e poi qualla dove si parla di personaggi secondari...

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  • 5 mesi dopo...

Io ho da poco finito di leggere "La trilogia degli elfi scuri" e devo dire che, nonostante fossi inizialmente un pò prevenuto, alla fine mi ha convinto e appassionato.

Dei tre ho apprezzato particolarmente la fuga di Drizzt (specialmente la forza brutale del "Cacciatore" :cool: ), anche se nel complesso mi sono piaciuti tutti. Stilisticamente forse non è da premio nobel, però è una scrittura scorrevolissima e rende molto facile l'immedesimazione del lettore.

Poi a me le "paturnie" mentali di Drizzt piacciono. Un pò di introspezione e conflitti interiori servono a dare spessore ad un romanzo e ad un personaggio.

Certo è vero che talvolta si ha l'impressione che Drizzt sia un pò "Bacchettone" (passatemi il termine).

Voglio dire, va bene avere una propria etica, i propri princìpi al di sopra di tutto, distinguersi dalla malvagità degli altri drow, ma poco ci manca che se per sbaglio gli capita di schiacciare una formica, gli venga una crisi esistenziale e mesi bui passati chiedendosi cosa avrebbe potuto fare per salvare la vita a quella povera formichina :lol:

Ma a parte questi eccessi, che comunque non pesano più di tanto e secondo me sono più che tollerabili, la saga in questione è promossa a pieni voti!

Detto questo, ho una domanda da porvi. (spoilero per sicurezza)

Spoiler:  

La "Trilogia degli elfi scuri" narra le vicende di Drizzt da quando nasce a quando avrà circa 60 anni... di cui, a spanne, i primi 40 li vive sotto terra nel buio profondo, mentre i restanti in superficie.

Ora, cronologicamente parlando, la "Trilogia delle Lande", pur essendo stata scritta prima, dovrebbe essere la sua naturale prosecuzione (in termini di cronologia della vicenda), giusto?

Infatti io mi stavo accingendo a leggere appunto "Le lande di Ghiaccio", ma dopo poche pagine mi sono imbattuto in una frase che mi ha lasciato parecchio perplesso:

[...]

Drizzt Do'Urden camminava in fretta senza far rumore, con gli stivali morbidi che sfioravano appena la polvere [...]

[...]

L'elfo si strinse nel mantello; nella luce del sole egli si sentiva vulnerabile come si sarebbe sentito un umano nel buio della notte. I duecento anni vissuti parecchie miglia sotto terra non potevano essere cancellati da cinque anni sulla superficie terrestre. Anche adesso, la luce del sole lo esauriva e gli dava le vertigini[...]

:stupefatt

Onestamente non riesco a capire a quali 200 anni si riferisca e nemmeno a quali 5 anni sulla superficie. Può essere che, essendo state scritte prima, Salvatore non si sia accorto di una simile incongruenza? oppure esistono errata che correggono queste cifre?

O non ho capito nulla?

Che cosa ho letto fino all'altro giorno??

Ma io chi sono???

Che senso ha la vita??? :confused:

:lol:

(scusate, le ultime domande non contano, mi ero fatto prendere la mano :mrgreen:)

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Io ho da poco finito di leggere "La trilogia degli elfi scuri" e devo dire che, nonostante fossi inizialmente un pò prevenuto, alla fine mi ha convinto e appassionato.

Dei tre ho apprezzato particolarmente la fuga di Drizzt (specialmente la forza brutale del "Cacciatore" :cool: ), anche se nel complesso mi sono piaciuti tutti. Stilisticamente forse non è da premio nobel, però è una scrittura scorrevolissima e rende molto facile l'immedesimazione del lettore.

Poi a me le "paturnie" mentali di Drizzt piacciono. Un pò di introspezione e conflitti interiori servono a dare spessore ad un romanzo e ad un personaggio.

Certo è vero che talvolta si ha l'impressione che Drizzt sia un pò "Bacchettone" (passatemi il termine).

Voglio dire, va bene avere una propria etica, i propri princìpi al di sopra di tutto, distinguersi dalla malvagità degli altri drow, ma poco ci manca che se per sbaglio gli capita di schiacciare una formica, gli venga una crisi esistenziale e mesi bui passati chiedendosi cosa avrebbe potuto fare per salvare la vita a quella povera formichina :lol:

Ma a parte questi eccessi, che comunque non pesano più di tanto e secondo me sono più che tollerabili, la saga in questione è promossa a pieni voti!

Detto questo, ho una domanda da porvi. (spoilero per sicurezza)

Spoiler:  

La "Trilogia degli elfi scuri" narra le vicende di Drizzt da quando nasce a quando avrà circa 60 anni... di cui, a spanne, i primi 40 li vive sotto terra nel buio profondo, mentre i restanti in superficie.

Ora, cronologicamente parlando, la "Trilogia delle Lande", pur essendo stata scritta prima, dovrebbe essere la sua naturale prosecuzione (in termini di cronologia della vicenda), giusto?

Infatti io mi stavo accingendo a leggere appunto "Le lande di Ghiaccio", ma dopo poche pagine mi sono imbattuto in una frase che mi ha lasciato parecchio perplesso:

:stupefatt

Onestamente non riesco a capire a quali 200 anni si riferisca e nemmeno a quali 5 anni sulla superficie. Può essere che, essendo state scritte prima, Salvatore non si sia accorto di una simile incongruenza? oppure esistono errata che correggono queste cifre?

O non ho capito nulla?

Che cosa ho letto fino all'altro giorno??

Ma io chi sono???

Che senso ha la vita??? :confused:

:lol:

(scusate, le ultime domande non contano, mi ero fatto prendere la mano :mrgreen:)

Spoiler:  
dove hai trovato quello stralcio?
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Nerevar, è giusto

Spoiler:  
Le lande di ghiaccio è stato scritto prima, poi ha proseguito le due trilogie parallelamente, ma quella degli elfi scuri in effetti è cronologicamente precedente

il fatto è che in origine doveva essere Wulfgar il protagonista, quindi Salvatore ha sparato qualche secolo a Drizzt senza pensarci troppo.. poi le cose sono cambiate, ha deciso di scrivere le origini di Drizzt e se le è studiate meglio: ad esempio, ora venera Mielikki invece di Gwaerom Windstrom, e ad oggi il caro drow non raggiunge ancora il secolo di vita..

ma ormai The Crystal Shard era uscito e non poteva correggerlo.. in ogni caso, Bob si è sempre rifiutato di correggere queste sviste nelle varie ristampe, per scelta sua..

quindi, tu hai letto correttamente :-p e sì, nella prima trilogia Drizzt arriva circa a 50 anni

spero di aver chiarito i tuoi dubbi ^^

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Nerevar, è giusto

Spoiler:  
Le lande di ghiaccio è stato scritto prima, poi ha proseguito le due trilogie parallelamente, ma quella degli elfi scuri in effetti è cronologicamente precedente

il fatto è che in origine doveva essere Wulfgar il protagonista, quindi Salvatore ha sparato qualche secolo a Drizzt senza pensarci troppo.. poi le cose sono cambiate, ha deciso di scrivere le origini di Drizzt e se le è studiate meglio: ad esempio, ora venera Mielikki invece di Gwaerom Windstrom, e ad oggi il caro drow non raggiunge ancora il secolo di vita..

ma ormai The Crystal Shard era uscito e non poteva correggerlo.. in ogni caso, Bob si è sempre rifiutato di correggere queste sviste nelle varie ristampe, per scelta sua..

quindi, tu hai letto correttamente :-p e sì, nella prima trilogia Drizzt arriva circa a 50 anni

spero di aver chiarito i tuoi dubbi ^^

Azz! si si hai chiarito perfettamente, grazie Dott. Lothavier/House! :-D

Pensavo che, essendo la ristampa in mio possesso una delle primissime, fosse un errore poi corretto nelle successive.. va beh, farò finta di nulla e immaginerò che ci sia scritto 40 anni anzichè 200 e Mielikki anzichè Gwaerom Windstrom ove comparisse ;-)

@Darth: quello stralcio è tratto da "Le Lande di Ghiaccio" e si trova a pagina 22 dell'edizione in mio possesso.. quindi all'inizio del libro, proprio appena introduce la figura del Drow nel suddetto romanzo

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