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nessuno

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  1. Ciao a tutti sono nuovo di qua, ma faccio letteralmente parte del gruppo "impero infranto" di luca. Sono Yari uno dei collaboratori più stretti. Dato che nel forum ormai si parla solo di cose un po troppo specifiche per lettori forse troppo esperti, sarebbe bello generalizzare un pochino... Tempo addietro ho presentato dei testi sulla storia dell'impero e della sua caduta direttamente a Luca, e penso che non siano stati esposti sul forum. Quindi per ravvivare la discussione ecco a voi un po di storia.. ispiratoria... L'idea è molto in generale e sappiate che è tutto provvisorio.. però... ha decisamente un suo fascino L' IMPERO INFRANTO Cronache della terza era dell'impero: ILCONSIGLIERE L'impero dominava incontrastato in quasi ogni parte del mondo. In ogni dove vi erano arazzi recanti ilsimbolo del "giudice supremo" e nessuno sembrava contrastare il suo potere. Ma nontutto era statoconquistato. La legge non era ancora giunta dove aveva trovato un grosso impedimento. Un' estrema fonte di caos proveniente da ovest impediva la sua avanzata. Oltre il regno dei draghi e oltre le nere foreste, vi era qualcosa o qualcuno che aveva fra le mani la reale fragiltà dell'impero, la chiave per far cadere tutte le certezze secolari su cui esso si erabasato. Così un giorno venne, presso la corte, un uomo anziano e ricurvo che si presentò al l'imperatore come Izmo il veggente. Passò oltre agli imponenti archi e alle possenti colonne senza cedere nemmeno lo sguardo a queste maestose costruzioni. Il suo incedere zoppicante loportò sino al grigio trono dove, fiero, sedeva l'imperatore. <<Padrone del regno senza fine, signore delle terre della legge, re gli umani, vengo qui da voi pergrazia del Giudice>> Così il vecchio si riferì ad Elendur, che volle rimanere solo con esso. <<Il vostro interminato impero ha subito una prima piccolissima crepa. Voi credete di aversoggiogato tutti i popoli, di aver sottomesso tutte le razze, di aver conquistato tutti i territori. Ma errate, mio signore. La sfera veggente vede. Il suo sguardo è lungo verso ovest, verso dove neanche ivostri soldati hanno osato oltre. Ebbene lì sorge la crepa. La vostra legge può essere infranta solo dall'antitesi di se stessa : il Caos. E dove vi è caos non vige legge. La crepa potrebbe procedere nelsuo cammino come un'incrinatura in uno specchio, formando infinite venature, frammentazioni distati d'animo che sfuggiranno al suo controllo, sfociando nella distruzione totale. Deve impedirel'incedere di questa crepa se vuole che il suo regno viva. Altrimenti lo specchio si infrangerà.>> Elendur, che non aveva mai sentito nominare la parola "caos" al solo sentirla rabbrividì e chiese conla sua imperiosa voce <<Cos'è questo caos di cui vai parlando, e chi conduce la sua avanzata? Sarà degno del mioesercito?>> Il volto si corrugò, interrogativo. Il vecchio scoprì il capo rivelando una bianca e radacapigliatura. Preoccupato rivolse lo sguardo verso il suo signore<<Il caos non è semplicemente uno stato naturale dell'esistenza. E' quel che tuti noi chiamiamo Ragnarok. Crepuscolo. Fine. Annulla ogni cosa e la trasmuta in se stesso. Unisce la conoscenza con la distruzione, la bellezza con l'empietà la forza con l'intelligenza. Non bada a chi passa sopra, e nemmeno ai cambiamenti. E' eterno, come la legge. Impalpabile ma esistente. Intoccabile ma percettibile. Scatena anche la più nobile anima alla follia. E' qualcosa che il nostro popolo non deve neanche conoscere, altrimenti rischieremmo l'apocalisse.>> A queste parole Elendur scattò in piedi strinse la sua spada e affermò con tono sicuro: <<Non permetterò che il caos abbia il sopravvento, dimmi, anziano, Dove si trova questo Caos, e chi lo guida>> Il vecchio fece cenno di si con la testa << Esiste un regno che ha radunato tutte le forze sfuggite dal tuo giogo, riorganizzandole nel corso di questi ultimi anni. Durante l'utima luna è stato rivelato ad Ixiath, il comandante delle forze del caos ed uno dei nemici elfi, il luogo dove è giaciuta per millenni la sfera del caos assoluto, concepita durante la creazione di questo mondo. Ora io vengo quì a riferirti dell'esistenza di un altro oggetto, altrettanto potente, chiamato globo della legge suprema. Signore, deve trovare prima del nemico, uno dei due oggetti, o non sarai in grado di affrontarlo. Nemmeno una scheggia della sfera del caos,che leidistrggerà, dovrà toccare il nostro, regno. La sfera veggente ha visto mote cose...come vorrei che si tradisse>> Lo sguardo si fece triste e sofferente e ormai l'anziano uomo si era prostrato ai piedi di Elendur il quale gli stringeva la mano. <<E sia. Oggi stesso radunerò i miei diciassette generali e andrò alla ricerca dei due globi, partendo da quello della legge che mi riguarda più da vicino. Vecchio il tuo consiglio è stato saggio e giusto, avrai una casa nella capitale per perpetrare i tuoi studi, come avevi chiesto. Ma sappi che se quello che dici è falso perseguiterò te e la tua razza come nemici dell'impero. Va piccolo uomo e spera che ciò che mi hai riferito sia leale>> Il ricurvo figuro si tolse il cappuccio, quello vero, rivelando la sua vera identità, che non era comunque sfuggita all'imperatore. Lunghe orecchie pelose e radi capelli neri, occhi grandi e scuri e intelligenti, carnagione rosa-giallo e labbra sottili. Si inchinò, , all'imperatore con un ampio gesto da artista, che restò composto e monolitico. <<Infine sapevate già chi ero>>La sua voce era giovane e anche un poco stonata, differente da quella del finto vecchio da lui personificato con grande abilità<<Comunque mi ripresento, sono Sunduq della tribù nomade degli gnomi, al vostro servizio...lealmente>> Anche l'imperatore fece un breve sorriso ma subito tornò alle sue preoccupazioni : la spedizione doveva iniziare. LA RIVELAZIONE DI HAZIM Era più di sei lune che i generali erano partiti, insieme con i loro fedeli e l'imperatore non aveva ottenuto ancora una risposta dal Giudice Supremo. Ormai non credeva più ai racconti dei globi delsuo consigliere e voleva muoversi di persona per constatare definitivamente se realmente esistevano questi due artefatti. La solitudine lo avvolgeva e i pensieri erano troppi per poter dormire la notte anche se una sera, dopo tre lune senza sonno, si addormentò. Detetestava dormire per l'irrazionalità e la caoticità dei sogni. Infatti, puntualmente, arrivò quella irrazionalità che lui fuggiva.Vide un castello in tutto e per tutto isolato dal mondo, con opachi colori e disabitato. La sua perfezione era equilibrata,: imponente ma non sfarzosa. Sorgeva sul nulla ; e il nulla dominava. Al suo interno non vi era vita. Completamente privo di spirito. Senza un anima. Nel salone principale, spoglio anche delle colonne, vi era una figura adombrata, capelli bianchi e profonde rughe sul suo viso. Gli occhi stanchi della vita e affaticati dal peso di ciò che avevano visto. Si trascinava verso il vuoto insieme alla sua armatura rilucente e alla sua pesante spada. Morente. Era Elendur, l'imperatore, che fuggiva dalla sua stessa ombra sorretto soltanto dalla forza della giustizia. Dalla porta del salone percepiva paura. Non osò guardare e continuò la sua corsa verso il nulla, quando una voce mai esistita, della quale mai nessuno avrebbe retto il suono, parlò. Terrorizzato l'imperatore si girò, e vide una figura avvolta per metà da fiamme e per l'altra da oscurità avvicinarsi di scatto, come veloci fotogrammi di paura. Distinse le due parti che componevano il mostro: Una psaventosa ala diabolica attaccata ad un corpo rosso fuoco, crepato da mille vene e mille battaglie. Il viso di uno dei signori degli inferi : orribile e barbuto con occhi azzurro ghiaccio. Quì la carne si interrompeva, fra la paura di Erendul, lasciando spazio alle ossa di quello che era un diavolo. Per metà demonio e per metà scheletro. In una mano teneva una bilancia, che mostrava alla sua vittima. Nell'altra un bastone di ossa. Parlò: " Vedi,mio veneratore, io sono la vera forma del dio che preghi , e che tutti adorano. Sono Hazim, l'esito dell'imminente unione di caos e legge. Il piatto della bilancia, ora pende per il re del caos. Ha mietuto più vittime offrendole a me. Credo che non vorrai ti sconfigga Quindi incamminati ad ovest e nella piana di akkrum disintegra la tua controparte e bilancia il piatto che ho fra le mani. Non badare alle leggende. Diventa leggenda con il tuo popolo." La terribile apparizione scomparve come era apparsa, ma l'imperatore ancora fissava il punto in cui gli aveva parlato, seguendo con gli occhi la scia del fuoco. Ogni nome è pura fantasia. ogni carica come l' "imperatore" può essere ritradotta (si era pensato a patriarca) la continuazione può essere un motivo di discussione interessante. -il come e dove vengono ritrovati i globi -la gestione degli eserciti -gli eroi che partecipano alla guerra -la visione del vero dio -la reazione dei popoli del mondo -le decisioni delle divinità -la guerra finale Di cio si suppone solo il finale: i due globi entrano in collisione, sembra prevalere quello della legge suprema che getta tutti i frammenti del caos nelle terre ad ovest...ma un solo frammento giunge.. e basta questo per infrangere il secolare impero. La gente ora sa cio chenon doveva sapere... Bella raga qui è Yari ...divertitevi. Per ogni richiesta consultate LUCA ciao belli...
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