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TdS - Eberron
Ah, sei in ira, non lo ricordavo. Per favore scrivilo se no non lo conto A tutti va bene grease? Se si, indicatemi l'area precisa
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Un'altra missione
DM [7 Dravago, 1004 AR] [Cecil usa ispirare coraggio: +2 TxC e danni] [Gurragh carica S2: 17+12+2(ispirare), colpito; 2d8+22+2(ispirare) = 35 danni; prova di spingere 12+18=30 VS 21, spinto di 1.5m e sbilanciato] [Neil attacca V1: 12+9+2(ispirare)+2(KD), occultamento 20% (71), ok; colpito; danni 6+3+2 = 11 danni] [Kythis attacca S1: 14+9+2(KD)+2(ispirare) = 27, colpito; 5+9+2(KD)+2 (ispirare) = 18 danni] L’aria davanti al portico vibra di tensione. I due lucertoloidi stringono le loro mazze, ringhiando tra le zanne, mentre tra le colonne avanza ora la figura imponente del dracotauro. Cecil si fa avanti, pianta i piedi sul terreno e intona un canto deciso, che risuona come un comando nei cuori dei suoi compagni. È un inno di guerra, e il suo potere si diffonde come una fiamma. Gurragh esplode in avanti con un ruggito, travolgendo lo spazio tra lui e il lucertoloide più vicino. Il colpo è devastante: la lama lo colpisce alla spalla, lo sbatte contro una colonna e lo scaglia all’indietro, facendo tremare la piattaforma. Il lucertoloide rimbalza e cade in ginocchio, sbilanciato, ma ancora in vita.. forse per poco. Dietro di lui, Neil si sposta e prende la mira con freddezza. L’arco canta, e la freccia fende l’aria, colpendo il dracotauroal fianco, tra le scaglie del busto. Un sibilo di dolore tradisce la sorpresa del mostro. Kythis, invece, si muove con precisione chirurgica. Uno scatto, una scivolata, poi si apposta accanto alla colonna e, con una finta fulminea, colpisce il secondo lucertoloide al fianco, squarciando le scaglie con un fendente secco. La creatura grugnisce, ma non arretra. La battaglia è cominciata e gli occupanti del tempio sono stai i primi a sanguinare Ma non è che l'inizio.. Il dracotauro non spreca fiato: scatta in avanti, i muscoli del suo torso guizzano sotto le scaglie annerite fermandosi sul bordo del pozzo, giusto giusto a portata di Gurragh: la sua lancia lunga cala dall’alto come una sentenza. L'acciaio si conficca nel corpo del goliath con una facilità estrema. Il secondo lucertoloide prova a rialzarsi ma Gurragh, ancora una volta, ha risposto con ferocia. Il falcione ha tracciato un arco perfetto nell’aria, e la testa del lucertoloide è volata via prima ancora che potesse impugnare l’arma. ma non è finita.. Una figura si profila tra le ombre delle colonne più in fondo, più piccola, più sottile e l'avete già visto! E' il lucertoloide che vi è scappato poco prima, durante il vostro assalto alle capanne. Ha le scaglie verdi e gli occhi intelligenti! E' quello che ha urlato qualcosa in direzione degli altri, deve essere una sorta di capo o simile, ed è sicuramente quello che ha avvisato gli altri del vostro arrivo. Dal buio.. un sibilo: due frecce fischiano e colpiscono Gurragh, ormai avete imparato a riconoscerle, sono le medesime che vi hanno colpito.. frecce avvelenate! Questa volta il vostro compagno ne subisce gli effetti micidiali. Il veleno entra in circolo quasi istantaneamente. Il goliath grugnisce, poi sente le sue braccia farsi più pesanti, i polmoni stringersi. La forza gli sta scivolando via. Nel caos del fronte, Kythis riceve un colpo devastante dal nemico sulla destra: la mazza ferrata lo centra al fianco, spezzando il ritmo del suo elegante stile di combattimento. Sangue schizza sulla pietra mentre il dolore lo inchioda per un istante. Il lucertoloide tenta anche di morderlo ma la grazia dell'uomo è nettamente superiore alla barbarie del nemico. E' l'inizio della fine? Se si, per quale delle due fazioni? [Dracotauro si muove a ridosso del pozzo e attacca Gurragh: 15+13, colpito. 13 danni] [P1 attacca Gurragh con rapidshot: 10+10 e 12+10, colpito entrambi; 5 e 7 danni; veleno CD 16 tempra 6+9, fallito; -4 FOR, veleno seconda freccia CD 16 tempra 13+9, passato] [S2 si rialza, AdO Gurragh, 15+14, colpito; 9+22+2 danni, muore decapitato mentre si rialza] [S1 attacco completo su Kythis: mazza 20+7: 27 minaccia critico, 4+7. non confermato; 16 danni, morso 12+5, mancato] Mappa RECAP STATUS V1: 11 danni S2: morto S1: 18 danni P3: illeso Gurragh: 25 danni, -4 FOR Neil: illeso Kythis: 18 danni Cecil: illeso INFO DRACOTAURO PER KNOWLEDGE DEVOTION Attacca 3 volte in attacco completo Può sputare fuoco Ha 4 zampe che lo rendono molto stabile e 2 zampe con le quali impugna una lancia lunga con portata 3m Ha scarse capacità difensive ma gran potenziale di attacco Resiste ad attacchi con acido E' immune a paralisi e sonno
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TdS - Eberron
Ricordate di decidere sempre cosa fare per Cecil. Tra poco posto il risultato di questo 1° round
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TdS - Eberron
Immagino che al bardo facciate usare ispirare coraggio e che lo conti come vostro bonus iniziale, se invece gli volete far fare qualcosa di diverso ditemelo Ricordatevi sempre che avete lui come PNG
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2 - Gli Elfi di Svyatobor
Mikael Stanne Infine è qui, ora, è giunto il mio momento Mi avvicino al centro con passo lento, lo sguardo rivolto prima agli alberi e poi a Ito, e con voce quieta, né timida né tronfia. Io non sono nato fra questi alberi, non ho danzato alla luna sotto le fronde eterne, né ascoltato il respiro della corteccia da bambino. La mia gente costruisce più con le mani che con il silenzio, eppure proprio per questo so che c’è qualcosa qui che noi non sappiamo imitare. E che non va toccato. Una breve pausa, poi uno sguardo rispettoso a Ito Avete trovato la pace. Ma io mi domando, nobile samurai: è pace, quella che cresce sul compromesso? È davvero armonia, quella che nasce quando si piega la nuca per evitare la spada? Il prato rasato sembra bello e ordinato ma ha smesso di fiorire. Mi rivolgo agli elfi, ma indirettamente,. Come chi sa di non poter insegnare nulla e vuole solo offrire un pensiero. La vostra foresta non ha bisogno di spazio per espandersi. Ha bisogno di respiro, di silenzio, di confini che non vengano superati da chi non sa ascoltare. Mi giro nuovamente verso Ito, con pacatezza Voi offrite stabilità. Ma la vita vera non è stabile. È fatta di tempeste, radici che cercano, rami spezzati dal gelo e rinati in primavera. Quella è libertà. Non ordine, non legge. Solo libertà, come quella che i vostri antenati onoravano col sangue. Tu dici: “ciò che cresce deve anche morire”. Ma gli alberi muoiono eretti, non genuflessi. E quando cadono, nutrono la terra che li ha generati. Voi avete scelto la sopravvivenza. Noi cerchiamo la continuità. Non la crescita a ogni costo, ma la fedeltà a ciò che siamo. La neve cade, il cervo resta in piedi. E vive così. Infine, mi chino sulle ginocchia a raccogliere un po' di terra per tenerla tra la mano, mentre osservo la natura che ci circonda tutti. La lascio cadere alla brezza, per vederla portare via leggera. Accarezzo l'erba e poi mi rialzo, rivolto a tutti. Io non sono elfo ma ho visto la bellezza che difendete. E se esiste una verità che valga il rischio della distruzione è quella che nasce quando la volontà di un popolo resta sua, non concessa, non comprata, ma scelta, fino all’ultimo battito. Inchino, profondo ma semplice, come si addice a un uomo tra altri popoli.
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TdS - Eberron
Si si è chiaro, solo voglio capire dove vuoi posizionarti cioè in quale quadretto vuij far finire la tua carica
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TdS - Eberron
@Darakan c'è un buco di 3 metri davanti a te, carchi e dove ti posizioni?
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Temen-ni-gru [ATTO I]
Don Zauser Va bene, non c'è niente, che sfortuna. Speravo di trovare qualcosa di utile. Torno nella stanza con gli altri facendo attenzione a non pestare nulla di viscido o strano. Mi sporgo poi dall'uscio all'interno della nuova stanza, illuminandola con la torcia. Trovato qualcosa?
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Un'altra missione
DM [7 Dravago, 1004 AR] L’aria cambia. Non è solo umidità: è più densa, carica di elettricità primordiale, di tensione animale. Sotto i vostri piedi, la pietra è solida ma intrisa d’acqua e muschio, come se il tempio stesso sudasse la sua presenza nel cuore della giungla. Davanti a voi si erge la piattaforma di pietra, sopraelevata, raggiungibile da una breve scalinata, incorniciata da colonne granitiche coperte di rampicanti. Al centro, protetto da un basso parapetto circolare (circa 30 cm), c’è quello che potete immaginare essere un pozzo perfettamente scavato nella pietra. Tutt’intorno un silenzio innaturale. Nemmeno gli insetti cantano qui. Le colonne gettano ombre lunghe, opprimenti. Il tetto di pietra 6 metri sopra di voi pesa come una minaccia sospesa Due figure nere si muovono lentamente tra le colonne: lucertoloidi dalle scaglie scure come carbone, alti quanto ogre, con mazze chiodate in pugno. I loro occhi gialli si stringono quando vi notano, e all’unisono alzano le armi con un grido gutturale. Kynnash.. ut ra GUT! Gridano in draconico, ed iniziano ad avanzare verso di voi [tutti i vostri tiri in osservare vi fanno vedere i lucertoloidi] Ma non sono soli. Nel fondo del portico, nell’ombra più densa, qualcosa si muove. Un suono secco: il colpo di un artiglio contro la pietra. Poi un altro. Un passo, un respiro profondo e il suono di zoccoli squamati e artigli che avanzano Una figura emerge lentamente dall’ombra, la luce della torcia rimbalza sul suo corpo: torso massiccio di rettile umanoide, scolpito come una statua di guerra, e sotto di lui un corpo a quattro zampe, simile a un dragone senza ali, coperto di scaglie spesse. In pugno stringe una lancia lunga quanto un uomo, la punta dentata come la bocca di uno squalo. I suoi occhi vi fissano con odio antico: Vredkistyk, ey dimokk, ey nak nocks sosh!. E allora ruggisce. Non come un animale. Ma come un comandante da battaglia, che marcia verso l’invasore. [Iniziativa: tutti voi poi loro. Per ora sono dietro due colonne, ma stanno per venirvi addosso, come anche quello grosso in fondo]
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Tds
Ricorda sempre che Don ha individuazione del magico attiva
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2 - Gli Elfi di Svyatobor
Mikael Stanne Inclino lievemente il capo verso il mio interlocutore, come a onorare le sue parole, cercando di imitare la sua usanza. Poi gli rispondo lentamente, come se ogni frase fosse pesata con cura, il tono che uso è pacato e poetico: Hai sacrificato la tua innocenza, dici, allora sai quanto costa perderla. Ciò che mi turba non è il dolore che hai versato perché ogni guerriero porta cicatrici nell’anima. É invece il fatto che tu ne parli come se fosse inevitabile. Che tu accetti questa perdita, come si accetta la pioggia in autunno, o la caduta delle foglie. Ma io non sono nato per accettare l’ineluttabile. Preferisco ricordare ciò che si può ancora salvare. Mi volto un attimo verso il bosco - e indirettamente verso gli elfi - poi torno a guardare Ito Ti ascolto parlare di libertà, eppure sento parole forgiate col ferro. Un impero che concede tradizioni.. come un Signore che permette al suo schiavo di cantare, purché la melodia non disturbi. Ma la libertà non è un dono che si fa: é un soffio sacro, come il vento tra le fronde. Non si comanda. Non si baratta. Poi, con voce più bassa, quasi in tono di confidenza: Tu vedi questo conflitto come una danza della morte. Io la vedo come un seme: forse cadrà nel fang, forse verrà calpestato. Ma se anche uno solo tra coloro che ascoltano oggi, un giorno vorrà difendere la sua terra senza dover chinare il capo, allora il seme sarà germogliato. Infine, faccio un lieve inchino a Ito, senza ostilità, sempre cercando di imitare i suoi modi. Tu hai scelto di vivere senza più innocenza. Io ho scelto di lottare per chi la possiede ancora.
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2 - Gli Elfi di Svyatobor
Mikael Stanne Ito.. mi dirigo direttamente dai due tizi in armatura, ma il mio interesse va all'uomo al quale ho posto quelle domande poco prima ..salve. Mikael é il mio nome. spero non mi abbiate preso per scortese: non era mia intenzione iniziare la nostra conoscenza con una domanda trabocchetto. Solo non mi piacciono le maschere, e in tempo di guerra se ne indossano fin troppe. Sorrido con leggerezza. Mi avete detto che questa sera ci attende una sfida di parole, eppure è raro trovare chi abbia il coraggio di rispondere a una domanda prima ancora che la battaglia inizi. Perciò vi chiedo, non come nemico, ma come uomo: qual è il prezzo più alto che avete pagato per obbedire agli ordini del vostro Re? Pausa breve. I miei occhi non cercano lo scontro, ma una crepa, una sfumatura umana dietro l’armatura e poi cerco con lo sguardo qualche orecchio elfico che possa ascoltare A volte, l’unica vera vittoria è sapere di aver difeso qualcosa che meritava di essere difeso. Gli elfi qui intorno lo capiscono meglio di chiunque altro.
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Organizzazione
Scusami, pensavo che Ito si avvicinasse a Mikael per rispondere alla domanda che gli aveva fatto, a questo punto scrivo di nuovo, sollecitando
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TdS - Eberron
Per il momento non vi serve una mappa, in quanto l'entrata è unica
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Tds
Siamo stati molto molto sfortunati con i tiri di dado tra critici e attacchi multipli. Forse la scelta migliore sarebbe stata il lancio di Glitterdust per accecare gli elementali e fornire ad Alton un 50% di essere mancato (che è tanta roba contando quanti attacchi fanno), ma ho pensato subito ad Haste per darvi la possibilità di menare di più Bah, ormai è andata Credo comunque sia stata sfortuna, spero non debbano servire così tante cure
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Temen-ni-gru [ATTO I]
Don Zauser Il mio labbro inferiore si piega in una smorfia di delusione e la fronte si corruga in espressione perplessa alle parole del chierico. Eppur ero certo che voi chierici sapeste individuare il male in ogni loco, sia esso visibile o meno agli occhi, tramite i vostri incantamenti. Faccio spallucce e, levando la torcia un po' sopra il capo, indico la stanza e le sue casse: io.. ecco, insomma, soffro da sempre di un disturbo ossessivo-compulsivo di matrice materna, o forse paterna, non è importante comunque. Fatto sta che aborro la sporcizia e l'incuria. In codesto loco ameno vi è ampia presenza di entrambe le cose, e seppur stia stringendo i denti e facendomi forza, provo un tremito che mi fa quasi bloccare. Posso chiedervi gentilmente, mie cari messeri, di procedere voi all'interno della stanza e scoprir cosa celano quelle casse? A mala pena sono in grado di posar un passo dietro l'altro.. Poi, rivolto principalmente al chierico dico: fornirò lestamente supporto, non temete. Tuttavia l'impeto del chierico è travolgente e non v'è esitazione alcuna nel suo gesto. ..io non ho alcuna capacità magica che mi consenta di comprendere il funzionamento di trappole. Tuttavia vi posso dire, messer alkeides, che all'interno di queste stanze non v'è alcunchè di magico, nemmeo la porta lo è, dunque ne evinco che non abbia alcun incantamento di protezione.. o repulsione. La potete buttare giù a pugni, calci, o come volete
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Tds
Non ho preso alcun incantesimo utile a riguardo, immaginando che un "heat metal" clericale facesse lo sporco lavoro di sciogliere tutto, oppure le mazzate di qualcuno di voi In realtà mi pare molto chiaro, non c'è alcuna incomprensione. Non c'è alcuna porta in basso e Don non ha parlato di porte: L'unico "cruccio" del mago è quello di trovare, al posto delle casse - o dentro le stesse - un mimic, un altro essere che si nasconde dentro che possa attaccarlo all'improvviso. Per quel motivo ha richiesto al chierico una individuazione del male, ma Alkeides gli ha risposto che lui non può farlo. Don ci è rimasto male 😞 Adesso posto
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Tds
Don cerca di capire cosa c'è nella stanza in basso - in realtà l'aveva chiesto a Alkeides ma è stato bypassato d'emblee - ed è l'unico che porta la torcia, quindi se si muove in basso gli altri avranno luce fioca nel raggio relativo. Ho proposto quella stanza per non "lasciare dietro" spiacevoli sorprese, prima di aprire le altre porte. Ora scrivo in risposta ad Alton
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Temen-ni-gru [ATTO I]
Don Zauser Non si può evitare l'inevitabile, messer Connor, si possono calcolare le probabilità di riuscire in qualche cosa e poi.. gesticolo leggermente quando rispondo all'arciere ..si agisce in base agli accadimenti. Ho solo udito storie riguardo alcuni chierici, ne ho osservati all'opera molto pochi però. Caro messer Alton, quegli esseri mi han preso alla sprovvista, lo ammetto, li ho sottovalutati non pensando fossero pericolosi in cotal maniera. L'osservazione degli stessi, tuttavia, mi ha consentito di comprender debolezze e corretta strategia da utilizzare. Sarò più lesto la prossima volta, vi prego altresí peró di esser più accorti in egual misura.
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Organizzazione
Perché scrivi così?
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Organizzazione
Non ho idea di come sarà il "duello" che prospettano, però sono per scrivere tutti come si comporterebbero i nostri PG
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2 - Gli Elfi di Svyatobor
Mikael Stanne Quando entriamo nel campo preparato dagli elfi mi balza subito all'occhio la donna, e rimango fermo ad osservarla senza badare ad altro. La situazione che ci circonda normalmente mi attirerebbe molto perchè sono curioso di usi e costumi che non conosco, ma ho i nervi a fior di pelle e cerco di mantenere la calma - almeno esternamente. Anche Eliseen mi pare nervosa, ma non comprendo cosa stia dicendo all'altro elfo che le si avvicina. Il mio acuto intelletto lavora a tutta velocità, cercando di cogliere dettagli, imperfezioni nei modi, segni di magie attive da parte della donna Poi, quando ci si avvicinano i due individui accetto il gesto di cortesia con un mezzo sorriso appena accennato rispondendo. È raro che la guerra ci conceda una tregua, benché breve. Raccontatemi: quali sono, secondo voi, le virtù più preziose che i popoli dovrebbero coltivare in tempo di pace? E come vi sentite a rappresentare un Re che conquista terre lontane per la gloria propria e non del suo popolo?
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Temen-ni-gru [ATTO I]
Don Zauser ..spero che il vostro Pelor vi dia la possibilità di scacciar via o direttamente distruggere i non morti con la sola visione del vostro simbolo sacro, messer Alkeides. Nel mentre mi muovo all'interno della stanza dove ci sono tutti quanti e i resti dei mostri che li hanno attaccati. Ho sentito di sacerdoti capaci di simili prodezze, e voi siete uno dei migliori, a quel che mi hanno riferito. Mentre parlo e avanzo faccio attenzione a quel che pesto, cerco di evitare resti di sangue e schifezze varie, posando gli stivali - se riesco - solo su acqua e pavimentazione. Non ho percepito essenze magiche in queste due stanze, quindi presumo che anche in questa non vi sia nulla.. o forse altri elementali e non morti. Dunque, perfavore messere, usate il vostro potere per analizzare l'area e dirci a cosa stiamo andando incontro. La porta metallica laggiù è quella che esaminerei dopo la stanza, concordate?
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Un'altra missione
DM [7 Dravago, 1004 AR] Il vento smorza il crepitio delle fiamme alle vostre spalle mentre vi fate strada attraverso lo spiazzo, verso le capanne e il recinto dove supponete fosse tenuto prigioniero il girallon. Ogni passo solleva un odore acre di fumo, e fango bagnato. Di fianco a voi, oltre la cortina di fumo e ombre distorte, si erge il tempio. È una struttura antica, ciclopica, scolpita nella roccia nera e verde che pare trasudare umidità. I bordi delle mura sono incrostati di muschio, ed enormi radici hanno cominciato a spezzare alcune delle pietre di fondazione, come se la giungla stessa tentasse di reclamare quel luogo. Davanti all'ingresso principale, sparsi in modo irregolare su un terreno semi-paludoso, si trovano quattro capanne di fango e canne intrecciate. Sono abbandonate, apparentemente. Le porte di pelle sono squarciate, i telai spezzati. Nessun suono proviene da esse, a parte il borbottio occasionale delle rane nelle pozzanghere. Ma qualcosa non torna: l'odore. Non è solo fumo. Non è solo umidità. È qualcosa di più dolce, più metallico: l'odore del sangue versato e lasciato a marcire. È come un respiro caldo e vischioso che esala dal tempio stesso. Osservando meglio, vedete i segni: tracce fresche nel fango, impronte rettiliformi, trascinamenti... e una scia più pesante, come se qualcosa di enorme e squamoso fosse stato condotto all'interno. Nessuno sembra aspettarvi fuori, nessuno si aggira tra le capanne. siete sicuri che siano rintanati dentro al tempio L'ingresso è una larga apertura a forma di mandibola spalancata, i denti scolpiti nella pietra, usurati dal tempo, ma ancora inquietanti. Da oltre quella soglia. sentite il sussurro lontano di voci gutturali. Un borbottio basso, simile a un canto. E, ogni tanto, un suono greve e raschiante, come artigli enormi che graffiano la pietra. Stanno aspettando.
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Temen-ni-gru [ATTO I]
Don Zauser La situazione non è rosea, dannazione, non immaginavo che riuscissero a colpire così duramente il piccoletto che si è trasformato, per fortuna che c'è messer Alkeides. Forse la cosa migliore è evitare che riescano a colpire Mi muovo all'interno della stanza cercando la linea migliore per utilizzare il mio incantesimo e poi punto il dito contro quello più vicino, avendo però ben presente che ce n'è uno anche dietro, e voglio colpire anche quello [Mi muovo nell'angolo in basso a destra, sono 9m più il passo di 1.5m. Lancio glitterdust usando sculpt spell, quindi ne modifico la forma da cono ad una linea che parte dal mio dito e colpisce i due solamente i due elemntali in diagonale, TS volontá CD 21]