Vai al contenuto

MrDenni

Utenti
  • Conteggio contenuto

    3
  • Registrato

  • Ultima attività

Informazioni su MrDenni

  • Compleanno 20/06/1985

Informazioni Profilo

  • Sesso
    Maschio
  • Località
    San Benigno Canavese
  • GdR preferiti
    D&D 5e
  • Occupazione
    Impiegato
  • Interessi
    Scrittura, corsa/ciclismo, tecnologia
  • Biografia
    Marito e padre,
    Scrittore,
    Corridore/ciclista

Visitatori recenti del profilo

Il blocco visitatori recenti è disabilitato e non viene visualizzato dagli altri utenti.

Obiettivi di MrDenni

Viandante

Viandante (1/15)

  • Iniziatore di conversazioni
  • Primo messaggio
  • Prima settimana con noi
  • Un mese dopo

Insegne recenti

2

Punti Esperienza

  1. Voglio premettere che è stato un giorno di lettura immersiva e appassionante, ringrazio davvero molto chi ha risposto (e lo farà) perché nessun contributo è stato banale ed anzi ho trovato molto costruttivi gli spunti ricevuti. Penso di aver trovato la risposta ai miei dubbi nel post sul recitazionismo di Dietro lo schermo, ma ciò che ho ritrovato diffusamente (e mi ha fatto meglio comprendere la mia posizione sull'asse "power player - drama queen") è la distinzione tra "vocine" e "interpretazione", dove le prime sono forse figlie del tempo in cui (anche causa pandemia) molte sessioni sono andate live e hanno portato alcuni giocatori a voler emulare nei party domestici quel particolare tipo di interpretazione - permettetemi, in alcuni casi davvero molto - plateale, ignorando le logiche e dinamiche che governano la messa in onda di un contenuto d'intrattenimento. Porto a casa molti spunti utili, primo tra tutti il desiderio di ampliare i miei orizzonti esplorando altre realtà (grazie @greymatter, sono già alle prese con Dungeon World) ma soprattutto porto a casa la voglia di dare maggiore voce ai miei personaggi (poveri disgraziati, se lo meritano), per i quali spendo tipicamente molto tempo a immaginare un background coerente e consistente, di cui altrettanto tipicamente lascio trapelare troppo poco in-game, incalzato dal desiderio di "fare presto". Da novizio quale sono mi riconosco il diritto di accettare il compromesso dei 5 secondi di "ehm, fatemi pensare..." se la ricompensa è un'azione introdotta e contestualizzata dall'interpretazione del pensiero e della voce del mio personaggio.
  2. Mi sono avvicinato da poco e per caso ai GdR, a 36 anni suonati, perché ho trovato in loro una palestra di creatività attrezzatissima e utilissima per chiunque si muova nel campo della scrittura/narrazione. Ho studiato un minimo il manuale della 5e e ho iniziato a fare qualche oneshot tra ludoteche e server vari, ma più gioco e più mi attanaglia un dubbio atroce: per poter giocare (e divertirsi) è davvero necessario recitare e mettere in scena tutto il repertorio della cinematografia fantasy? Non potrebbe essere sufficiente limitarsi a ruolare e fare in modo che il nostro personaggio "prenda vita" e sia protagonista delle meccaniche che il gioco gli mette a disposizione? Cerco di spiegarmi meglio con un esempio: fuori dal combattimento (nella mia poca esperienza) ho visto tirare davvero pochi dadi; immaginiamo di trovarci davanti a un cane randagio, in nessun modo minaccioso, all'imbocco del vicolo dal quale dobbiamo passare, e immaginiamo che il nostro PG non voglia perdere l'occasione di interagire con lui. Ecco, in questo scenario per me è RECITARE se il nostro PG tira fuori dalla tasca un osso e ammonisce il cane con un "ehi sacco di pulci che hai da guardarmi così?! Oh non avrai creduto che fosse per te..." e da buon nano burbero e grassottelo si mette a sgranocchiare l'osso davanti alla bestiola costringendo il master a imboccare il party col motivo per cui ha messo quel cane in quel vicolo, diversamente diventa RUOLARE se il nostro PG tenta un tiro su addestrare animali (e allora magari facciamolo fare a chi del party se la cava meglio) per attirare l'attenzione del cane, poi il più atletico lancia l'osso e il cane corre e correndo notiamo che zoppica e allora facciamo un tiro su medicina per analizzare la sua zampa e così via all'infinito. Forse la maturità mi ha portato a sfrondare un po' dappertutto, in generale, ma se la battuta in-game del mio compagno di party non è accompagnata da un'azione il cui successo dipende dalle meccaniche di gioco tendo ad annoiarmi, perché vedo un po' dissolversi la componente ludica del momento, non fosse altro che per il fatto che il gioco mette a disposizione una quantità tale di regole che ti permettono davvero di giocare (a dadi contro la sorte e la mente del master) qualunque azione tu voglia fare, senza sacrificare necessariamente la componente goliardica. Finora ho faticato a trovare party che condividano questo approccio "meno blablabla, più rollrollroll" ma non penso (o forse sì, aiutatemi anche in questo) che ciò faccia di me un powerplayer con la fissa della kill, forse semplicemente sotto ancora sotto l'effetto dell'innamoramento da dadi. In fin dei conti quindi? Perché recitare? Perché invece soltanto ruolare?
  3. Ciao e complimenti innanzitutto per l'ottimo lavoro! Sono un totale neofita di DnD5e e sto cercando qualche oneshot da giocare per entrare un po' nelle meccaniche di gioco. Mi piacerebbe proporre le fogne fetide al mio party, quali modifiche secondo te sono necessarie per rendere l'avventura giocabile per 3 PG + DM? Hai mai disegnato una mappa dell'avventura? Grazie!
×
×
  • Crea nuovo...