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Lucifero

Circolo degli Antichi
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  1. La Dea della Terra spalanca le fauci e ruggisce a pieni polmoni Certo che sono io, non sono mica una bestia! Io... sono Nomea. Invece, mio cavaliere, tu chi saresti? Tutti si girano a guardare nella tua direzione e, all'improvviso, ti senti un pochino in imbarazzo
  2. Il mondo visto dall'alto è totalmente diverso, tutta un'altra cosa. Gli alberi sono piccoli, l'aria è fredda e devi stare calmo perchè ti viene subito il fiatone. La tua Dea della Terra si muove in aria, anche lei, a questa altitudine, è aggraziata... Ehi, umano, io vivo sottoterra, non per aria, fra poco sarò allo stremo delle forze, fossi in te direi a tuoi amici di atterrare laggiù, vedi quella piccola radura? Poi, così come era arrivata, la voce scompare.
  3. Così vi alzate in volo e inizia il vostro viaggio. L'aria tiepida delle Terre Centrali si fa via via più fredda salendo di quota, fino a ricordarti le Lande del Nord. Puntate dritti verso sud, verso il randez vous con la fata d'oro. La Dea della terra freme sotto di te, sgraziata in un elemento che non è il suo, ma sicura ad ogni singolo battito di ali. Il gruppo sembra rilassato, a suo agio in mezzo alle nuvolo, mentre tu... beh, per te è la prima volta, tutto sembra piccolo, il sole non è mai stato così vicino e l'aria, rarefatta, ti da alcuni problemi a respirare...
  4. D'accordo, andiamo, spero per te che le tue parole corrispondano a verità, la via della vendetta è lastricata di ossa e cosparsa di sangue le sue parole sono macigni, ma corrispondono alla realtà dei fatti Dai, partiamo, altrimenti troveremo altre rotture... Il viaggio inizia, Andrè in testa, in sella al suo drago della morte, spicca il volo e scavalca le mura, dopo aver notato un piccolo drappello di guardie che corre verso di voi. Minos spinge il suo toro che, con una fiammata dalla bocca scioglie il muro di cinta e crea un buco da cui fugge a tutta velocità. Milena si leva in aria e, sinuosa come la più letale delle guerriere, si allontana.
  5. Scricchiolii, risucchi, fratture, lacerazioni, lamenti e gocciolii si innalzano dalla bocca della creatura mentre, lentamente, inizia a masticare la fata. Le sue urla sono atroci, la sta masticando lentamente, evita gli organi vitali e la divora con gusto... una fine orrenda! Aaahhh... un sospiro di gioia, proveniente da Andrè Che bello vedere una Dea della Terra all'opera con la sua preda, non lo vedevo da... beh, sono passati almeno trecento anni, povera Lix, voleva fare la cacciatrice, ma è diventata lei la preda una flebile nota triste nella sua voce ti fa capire la disgrazia Beh, mio caro Daisun, ora sei a tutti gli effetti un assassino, vedi di farci l'abitudine presto, se vuoi vivere, nel nostro lavoro, devi uccidere, non ci sono storie la scena dura alcuni minuti e non esiste nulla che possa distrarla dalla sua preda, nulla.
  6. La Dea della Terra non sembra darti ascolto, anzi, all'improvviso ripiega le ali membranose su di te, tenendoti fermo attaccato al suo corpo e si tuffa sottoterra. Senti il suo corpo sinuoso scivolare lungo il terreno, verso il basso, poi un cambio improvviso di direzione, punta in alto... e di nuovo la luce del giorno ti accoglie, i rumori del mondo ti riempiono le orecchie. Le fauci della creatura si chiudono sulla fata che, impossibilitata a muoversi e colta alla sprovvista, inizia, a gran voce, a implorare pietà... Gli altri del gruppo non accennano a muoversi da dove si trovano, mentre le creature so agitano lievemente sotto di loro.
  7. Andrè manovra il drago della morte, ali spalancate, zanne snudate e coda dritta. Un fremito, lungo tutto il sinuoso corpo della creatura e una raffica di piume parte verso di te... Un cantilena si libera dalle scaglie del Dio dell'Aria, una musica soave e delicata, ma che mette timore e soggezione. Un brivido si snoda lungo la tua schiena, non è più per il freddo, ma per la paura, quando la sua coda scatta verso di te. Per la prima volta vedi il suo pungiglione, stillante veleno corrosivo, lungo oltre quaranta centimetri. Sta mirando alla tua gola... Il Toro Demoniaco muggisce, mentre una densa nuvola di fumo si sprigiona dalle narici. Una sfera fiammeggiante si crea tra le sue corna e divampa verso di te... Poi i colpi ti superano, tutti e tre, senza nemmeno sfiorarti, ne graffiarti. Tre rantoli soffocati alle tue spalle. In quattro ti stavano aggredendo da dietro. Le lame, nascoste, intrise di veleno. Quattro figure incappucciate. I morti cadono a terra, nella polvere e nelle feci degli animali. Il quarto, invece, ti fissa. Gli occhi neri con le pupille rosse, una Fata Cremisi. La piccola lama seghettata scatta verso di te: assassini e vogliono la tua testa. Quello è tuo. Facci vedere cosa sai fare! urla Andrè, mettendosi comodo sulla sella del suo drago Intanto, per terra, il corpo del bersaglio del Dio dell'Aria è ormai ridotto ad una pozza di fanghiglia putrida...
  8. Ciao @hooman, perdona il mio ritardo, ma ho avuto una settimana infernale, speravo di scrivere nel week end, ma sono stato impegnato 24/24... Allora, si parlava di Dei dell'Aria I maschi di Dei dell'Aria sono estremamente colorati, vistosi e magnificenti, dotati di un numero da 3 a 6 paia di ali, dal candido piumaggio. Le scaglie variano su tutti i colori dell'iride, ma è fatto noto che i maschi Alpha dei branchi più forti hanno scaglie color arcobaleno o dorate, belle e preziose come poche cose. Il loro nome deriva dalla capacità degli esemplari maschi di volare per tempi quasi infiniti nell'aria senza il minimo sforzo, con la grazie e la leggiadria che pochi altri possono sperare di raggiungere. Le femmine, invece, sono meno appariscenti. Più grosse e pesanti dei maschi, hanno solo un paio di ali e scaglie color marroncino terra. Meno preziose, ma più affidabili degli esemplari maschili, non possiedono ghiandole velenifere, ma, all'occorrenza, possono muoversi sotto terra. Se i maschi sono gli Dei dell'aria, le femmine sono le Dee della Terra.
  9. Allora so cosa scrivere, sta sera (o appena posso) te lo scrivo qui e lascio a te la modifica di quel post, per farlo comendesideri tu
  10. Sta tranquillo. Allora, facciamo così (se ti va) possiamo mettere più versioni degli dei dell'aria, ognuno con colori di piume e squame differenti
  11. @hooman non ti posso indicare le creature che ci sono, ci sono pressoché tutte. Questo perché, essendo un gioco libero, anche tu hai diritto di parola sul mondo e sulla campagna. Dimmi che caratteristiche vorresti che avere, discutiamone qui (è il vantaggio di una campagna in singolo) e poi potrai modificare liberamente il tuo post per adattarlo, cosa vuoi di più? P.s. non preoccuparti del ritardo, spesso sono io quello che ritarda nella risposta
  12. Andrè, Minos e Milena scoppiano a ridere e iniziano a camminare verso la città. Impiegati qualche minuto ad arrivare, ma, prima ancora che possiate vedere le guardie ai cancelli, senti il puzzo, puzzo di sterco, urina e bestie. Ed ecco il motivo per cui la chiamano città delle bestie... che tanfo disgustoso. Appena entrate una gigantesca distesa di gabbie e recinti vi accoglie. Dovunque si vedono persone che comprano e vendono animali, ladruncoli intenti a borseggiare, venditori che incantano gli acquirenti, giullari che danzano e cantastorie che narrano. Una città viva e brulicante di persone. Cavalli, struzzi, lupi, tigri, leoni e ogni genere di animale comune sono presenti quasi ovunque, ma qui e lì, spuntano gabbie e recinti diversi: Salta-vuoto, Divoracarni, Dei dell'aria, creature rare e potenti, difficili da catturare. Minos sembra intontito, gira qua e là sbandando, come sotto droghe; Milena corre da un recinto all'altro, accarezzando ogni creatura che veda; Andrè, invece, è davanti a una grossa gabbia interrata, coperta da una cupola di quella che sembra magia... ha gli occhi sgranati, l'aria sognante e lo sguardo da folle. Poche parole con il guardiano, un veloce passaggio di diamante da mano a mano, una cupola che scompare, armi in pugno e Andrè scompare, saltando nella gabbia. Urla, ruggiti, suono di metallo su roccia e, nemmeno il tempo di avvicinarvi alla gabbia che Andrè riemerge, sul dorso di un Drago della Morte. Le fauci affilate, piene di tre file di denti aguzzi. Gli occhi simili a mercurio con una pupilla che sembra oro incandescente. Le lunghe corna, dirette all'indietro, affilate e lisce, come due spade. Le ali, sottili membrane metalliche, affilate come rasoi. La coda, lunga due volte il corpo, simile a quella di un pavone, costituita da piume, piume di metallo nero, affilate e seghettate. Tutto il corpo è coperto di metallo. La faccia di Andrè è raggiante e il suo urlo viene coperto dallo stridore metallico del Drago della Morte. Poco dopo viene affiancato da Milena. Un Dio dell'Aria volteggia al suo fianco. Un grosso serpente, lungo oltre sei metri, dalle scaglie iridee, i denti affilati e stillanti veleno. La cosa che più ti colpisce sono le ali: tre paia di lunghe ali piumate lo mantengono in aria, ecco il motivo del nome Dio dell'Aria. Ti stai riprendendo dalla vista di quelle creature quando il terreno trema... Minos, nella sua corazza d'acciaio, arriva a dorso di un Toro Demoniaco, una creatura alta tre metri e mezzo al garrese, con lunghe corna di acciaio rosso incandescente. Il naso sbuffa vapore ad ogni respiro e gli zoccoli di bianco avorio incidono e feriscono il terreno e la pietra come se fosse fatto di sabbia. Allora, Daisun, che ne dici? Vuoi anche tu una cavalcatura? Oppure ci seguirai a piedi?! Tutti e tre sprizzano gioia da ogni dove, come se nella loro vita avessero aspettato solo quello. Andiamo, sei nella città delle bestie, dicci che cosa vuoi che faccia la tua cavalcatura e qui la troverai di sicuro. Minos ruggisce di gioia, il toro muggisce, facendo tremare la terra, Milena urla di gioia mentre il Dio dell'Aria spalanca le ali e sibila il suo odio, Andrè estrae le armi, mentre il Drago della Morte soffia in aria, verso il cielo, una gigantesca fiammata argentata, mentre spalanca la coda. Poi ti sovviene un pensiero: non dovevate farvi notare fino al tuo cambio di connotati...
  13. Beh, come prima cosa andiamo a trovarci le cavalcature. Sai... penso che ce ne sarebbe una molto adatta a te lo sguardo si fa sottile, crudele e sadico, ma non malvagio, evidentemente è conscio che potresti non apprezzare la sua idea...
  14. Oh, non esiste nulla come un cavaliere su Drago della Morte, la ferocia di quelle bestie coperti di lame scintillanti i suoi occhi sono sognanti, ai limiti della venerazione Bene... ora rimarrà in trans per almeno dieci minuti, maledetti draghi! Ne ha sempre desiderato uno, ma non è mai riuscito ad averlo... si asciuga i rivoletti di vomito ai lati della bocca con una manica Per quanto riguarda il volo... posso volare per ore, anche in armatura, ma dipende tutto dal vento, dall'altitudine e dalla stanchezza della giornata Andrè gli dà una pacca sulle spalle e dalla birra, mio caro amico, dipende anche dalla birra ti fa un occhiolino Il nostro amico qui, ama la birra, di ogni tipo! per poi scoppiare in una risata incredibile
  15. Andrè esce di casa, seguito da te e Milena, si volta, chiude la porta e fa una cosa che non ti saresti mai aspettato: estrae dalla tasca una piccola sfera nera e la scaglia contro la casa... che viene risucchiata all'interno Certo che viaggiare quando hai questa è sempre praticissimo AHAHAHAHAAHAH scoppia in una fragorosa risata e si gira a guardarti Che c'è? Credevi che avrei lasciato tutta la mia casa qui? In un villaggio di criminali? Mentre io sono dal lato opposto del continente? sorridente si mette a camminare. Passate da casa di Minos, il quale, torreggiante nella sua armatura gigantesca, impugna un'arma insolita, ma dall'aspetto terrificante: una lunga catena, ogni anello largo quasi dieci centimetri e spesso due centimetri, con due anelli che usa come impugnature grandi più della tua testa. L'acciaio, nero e lucente, riflette il sole mattutino. In fondo, su entrambe le estremità, una grossa testa, simile ad un ancora con sei punte. L'arma di un cacciatore, di un cacciatore di uomini... Tutto il corpo è ricoperto di metallo, incluse le sue ali, che ora, spalancate per salutarvi, appaiono come due grandi machete, affilate e letali Minos, sei sempre il solito superbo! Sì, sei figo e terrificante in quell'armatura, lo sai! esclama Andrè prima di sghignazzare come un cretino Andiamo, è tardi. Affretta il passo, saluta alcune persone lungo la strada fino a giungere ad una grande casa circolare al centro della città. Ad attenderlo tre figure incappucciate, una lunga veste viola intarsiata d'oro e gemme li copre e li ripara dal freddo. Parlano all'unisono, creando un suono quasi fastidioso da ascoltare Così, i nostri protettori, Andrè degli Scarabei e Minos del Sole Viola, oltre alla tremenda amazzone Milena l'Impalatrice, hanno deciso di abbandonare la città. Così sia, la Terna non proverà a fermarvi, anzi, con voi sia la nostra benedizione. Quale è la vostra prima tappa del viaggio? è Andrè a rispondere Ci stiamo dirigendo alle stalle centrali, a Yrvine, la città delle bestie. Ho voglia di viaggiare in maniera diversa dal solito, non intendo viaggiare su un cavallo... non io almeno! i tre uomini vi circondano, a passo lento tornando a parlare a voce unica Allora, consentici di aiutarvi nel vostro viaggio, sappiamo cosa volete fare e vi appoggeremo finché ci sarà possibile alzano le braccia, dritte verso di voi e iniziano a cantilenare: pochi attimi, prima che una luce viola vi circondi e ciò che vedi ha dello straordinario: ora siete in un bosco, la temperatura è mite e l'aria è limpida... Teletrasporto esclama Andrè. Non userò mai la magia, ma quei deliziosi vecchietti ci hanno risparmiato sei giorni di cammino a piedi nella neve e tre per superare le montagne, ormai siamo lontani da Raphael respira a pieni polmoni amo il profumo dei boschi temperati. Indica un punto fuori dalla boscaglia Di là, a circa due ore di cammino, troveremo Yrvine, la città delle bestie e, finalmente, decideremo come muoverci. Chissà se hanno ancora uno di quei meravigliosi Leoni Alati... o magari hanno qualche Drago della Morte se solo fosse possibile nei suoi occhi si sarebbero formati dei cuoricini mentre pronunciava quelle parole Ehi, guardate un po' quel bestione di Minos, grande, grosso e debole di pancino è Milena che parla e indica il povero Minos, che, nella sua armatura splendente, sta vomitando l'anima, accucciato in un angolo dietro un albero...
  16. Perfetto! Prima tappa: le stalle. Col corno che mi faccio tutto il viaggio a piedi. Milena, raccogli la tua roba, è il momento di scoprire il mondo spegne il fuoco nel camino, si mette in spalla lo zaino, te ne porge uno e esce dalla porta Andiamo, è il momento di ribaltare il governo di queste terre!
  17. Andrè prende la lettera e la legge molto velocemente Beh, se me la hai consegnata deduco che la gamba vada male. Tieni! ti lancia un sacchetto, chiuso da un laccetto a strozzo, pieno di piccole palline verdi/blu di circa 1cm di diametro Sono medicine, più o meno, veleno di Saltamondi unito a bacche del freddo, quando hai bisogno prendine una... Sono amare, fredde e schifose,ma hanno la capacità naturale di fermare il dolore per un buon tempo, circa mezzo ciclo, ma attento, fermare il dolore non vuol dire che la gamba funzionerà, cederà ugualmente, ma, forse, riuscirai a rialzarti in fretta... ora fa colazione, appena sei pronto partiamo verso l'Erebo della Luna, abbiamo fretta, ci aspetta una grossa festa appena arriviamo, vedrai nei suoi occhi puoi facilmente vedere la gioia del viaggio che state per intraprendere e il dispiacere per la tua gamba. Milena sta preparando le provvisto e consultando le mappe, ormai siete quasi pronti
  18. Ciao Daisun, se leggi questa lettera è perché la gamba ha ceduto, vero? Ti avevo avvisato, ma sei un uomo tutto d'un pezzo e ti ammiro, perciò non ho insistito. So tutto di te, della tua avversione per la magia e la tecnomagia, ma so anche che accetti l'alchimia. Vediamoci, fra due lune, il ventisettesimo giorno del secondo mese, alla mia città, L'Erebo della Luna, nel Sud. Dovrai cavalcare veloce con i tuoi amici, ma so che state venendo in questa direzione, per cui sono certa che ce la farai se sarai onesto con loro. Sta attento, la gamba è veramente messa male, non ti sosterrà nei combattimenti, dovrai usare un arco, non una spada e assicurati di avere un cavallo a disposizione per la fuga o non ce la farai, Madlene. La lettera è chiusa da un bacio dorato, scritta su carta pecora ed emana la stessa fragranza della fata. Intanto, dalla porta, entra profumo di dolci...
  19. La notte passa tranquilla, ti svegli alcune volte, quando, girandoti nel letto, scontri contro la ferita, ma per il resto il sonno ti ridà le energie. Ti alzi, ma subito la gamba cede Prima, durante la cena...
  20. Interviene Andrè Non credo tu abbia capito davvero come sta messa la gamba, ma ok, la vita è tua, non mia... ora mangiamo, poi a letto, domattina si parte! La cena passa veloce e tranquilla, il cibo di Milena è un toccasana per il morale di tutti, la fata mangia con grazia ed eleganza e anche Minos si è seduto al vostro tavolo. Si chiacchiera del più e del meno La cena termina e ognuno prepara le sue cose. Milena affila la lancia e prepara le scorte e i cavalli per il viaggio, Andrè pulisce le pistole e nutre gli scarabei con il suo stesso sangue... è la prima volta che vedi una simile pratica, sembrano sanguisughe. Minos torna in volo a casa sua e la fata si congeda gentilmente con la sua grazia innaturale
  21. Lo sguardo della fata è dolce e caldo. Ti fa sdraiare sul letto, dopodiché esamina la ferita con cura. Le sue mani sono calde e ferme, esperte. Lava e pulisce la zona, poi la ricuce. Non hai sentito nulla, fino a pochi secondi dopo la conferma che ti puoi rialzare, la ferita brucia come il fuoco, peggio di qualsiasi frustata che tu abbia mai ricevuto in prigione Ti chiedo scusa, mio caro Daisun inizia a parlare fissandoti negli occhi il dolore che senti è l'opera delle formiche necrofaghe: hanno zanne affilate come rasoi e la loro saliva è anestetica, le ho usate per rimuovere la carne morta senza che te ne accorgessi, fino ad adesso... il suo sguardo è molto serio, davvero La tua gamba è messa male, molto, ma non credo che serva amputare, le formiche hanno rimosso tutto ciò che era morto e ora la ferita è perfettamente pulita, entro due giorni ci sarà la crosta e non dovrai preoccuparti di altre infezioni, ma non sarà la stessa se non la sistemi. Potrai camminare, correre, forse, ma scordati di combattere, saltare e scattare. Posso dirti come fare per rigenerare la carne, ma non sarà affatto facile, anzi... nel suo sguardo leggi compassione e sapienza, mentre i suoi occhi, lucide sfere di oro fuso, ti scrutano l'anima Purtroppo non possa fare molto altro per te, consolati, almeno ti rimarrà attaccata al corpo il sorriso che ti fa alla fine del discorso farebbe innamorare anche il più ubriaco degli scemi del paese. Milena,intanto, ti guarda preoccupata...
  22. Lo sguardo dei due si rabbuia un pochino... solo ora ti accorgi di quanto la tua gamba puzzi di marcio, la ferita è brutta, molto. Vi dirigete velocemente a casa, ormai il sole sta per calare, siete rimasti molto più a lungo del previsto nella casa di Minos. Al vostro arrivo a casa la guaritrice è già lì... una fata d'orata. Gli occhi come sole al tramonto, la pelle con riflessi dorati e lunghi capelli come oro liquido. Ti osserva, poi storce il naso, ha sentito l'odore. Andrè entra in casa e la saluta con un forte abbraccia Madlene, la migliore guaritrice mai conosciuta, è sempre un piacere averti qui con noi sorride ed è molto amichevole Lo stesso vale per me amico mio, è da molto che non ci vediamo, credo di aver capito perché mi hai chiamato... vediamo quella gamba dai, andiamo di sopra nonostante la voce calda, calma e suadente nemmeno ti lascia rispondere prima di avviarsi verso la tua camera e ti aspetta. In casa, intanto, Milena ha fatto pulizia e sta già preparando la cena. Ora sta salendo le scale dietro la guaritrice: in una mano delle bende, nell'altro dell'alcool forte. Già sai dove andranno a finire quelli... Solo dopo che si è allontanata riesci a respirare: il suo volto, una delle meraviglie del mondo, di sicuro. Nessun tratto fuori posto o deformato, la perfezione, nonostante qualche ruga...
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