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Pirmin

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  1. Salve sono un appassionato di Sci Fi piuttosto tardivo (o meglio, mi è sempre piaciuta ma ho avuto poco tempo per leggerla ) ed ora "in vecchiaia" mi pacerebbe esplorare qualche gioco di ruolo a tema. Posseggo già Star Wars Saga edition che mi è piaciuto ma che, ovviamente, è un po' troppo legato al film di Lukas e Traveller che mi ha entusiasmato anche se non ho ancora trovato nessuno disposto a provarlo... Ci sono altri titoli in italiano od in inglese che secondo voi meritano un occhio?
  2. Alla faccia del mio apporto poco produttivo Avevo letto i tuoi interventi Fenna ma avevo anche notato che tendi a scavalcare di palo in frasca tutti i pareri che ti ruotano intorno ed a concentrarti su un solo interlocutore e sul tuo filo conduttore. Diventa un testa a testa che sfocia nel monologo e non una discussione a più mani. Come vedi ogettivizzando il discorso si aprono parecchi ponti. Ovviamente il mio intervento era provocatore ma vedo che molti utenti lo hanno preso con ironia e stanno uscendo un mucchio di pareri sulla scena videoludica e ruolistica italiana. Però il tuo rapporto con il lessico, fenna, mi lascia un po' perplesso: io non sono mai arrivato a chiedere di non postare i link. Anzi li ho seguiti tutti con un certo interesse. Interessante l'intervento di Magnifico Sire perché ci vedo un buon riassunto. Da buon ascoltatore di podcast vi segnalo quelli di "Mondo Nerd-Lega Nerd" dove i buoni Lucarini e Macaluso stanno "in personam" ad indicare che i due hobby pur avendo molti punti di contatto tendono a scorrere su binari paralleli.
  3. Certo ma anche un giocatore di soft air o no? Io intendevo che mentre l'assenza o l'aumento di lettori di libri POTREBBE incidere dacisamente sul numero di giocatori di ruolo cartaceo l'assenza-aumento di videogiocatori secondo me è assolutamente indifferente a questo settore.
  4. Sul "c'entrare nulla" non sono d'accordo. Semplicemente in un mercato letterario florido queste cose non possono succedere: siamo di fronte ad una discrepanza troppo notevole tra il concreto ed il dichiarato. Ovviamente questa di discrepanza a voi non tocca. Possiamo, come giustamente dite, chiudere qui il discorso: i ragazzi italiani leggono una cifra e ipotizzare che la cosa non sia vera è un'ersia. La colpa è dei videogiochi... A me sembra che a colpi di internet stiate cercando di dirottare il discorso sugli argomenti che conoscete meglio. Ma io sono uno zuccone: COSA vi fa pensare che un giocatore di MMORPG o videogame qualsiasi possa essere un utente sotratto al rpg cartaceo e non una persona che ha semplicemente un altro hobby? Il collegamento tra i giochi di ruolo informatici e quelli cartacei non è così immediato secondo me: lo dimostra il totale flop dei vari titoli ispirati al mondo dei videogame da quelli diretti come il WOW d20 a quelli "ispirati" come Anima Prime. Sono titoli che hanno collezionato veri e propri insuccessi commerciali se confrontati con quelli ispirati alla letteratura nuda e cruda. Da dove viene il collegamento? Per me un utente di WOW (per pc) non è una persoan "sotratta" al mercato dei giochi di ruolo cartacei ma un elemento di un bacino di utenza che è quello videoludico e che in mancaza dei MMORPG si sarebbe strafogato di "Final Fantasy" oppure di "Legend of Zelda" ma non avrebbe MAI pensato a comprarsi un D&D piuttosto che un "Cani della Vigna"... Perché ritente che la cosa sia diversa?
  5. Dunque vediamo in un paese con questi dati Istat attendibili: La saga letterararia di "Nicholas Flamel l'immortale" ha subito ritardi di due anni ed è tuttora in corso di pubblicazione (od è finita da poco). Fuori dall'Italia è un successo mondiale con un film in preparazione. FATTO La saga letteraria de: "La bussola d'oro" non ebbe nessuna ristampa (contro le TRE di Francia e Germania) fino all'avvento del film. FATTO Tutti i libri delle varie serie di Warhammer (orride vabbè, ma sono ai primi posti della classifiche per teenager americane almeno secondo le riviste di settore) sono stati fermati in corso di traduzione e le pubblicazioni sono bloccate. FATTO La saga di Gemma Doyle della Bray (l'erede di twilight per le ragazzine goth con milioni di lettrici nel mondo) ha subito un anno e mezzo di ritardo sulle pubblicazioni. FATTO Quindi, cortesemente, mi spiegate COSA legge il 73% degli Italiani? La Troisi? Io non ho dati numerici ma questi sono episodi editoriali piuttosto famosi che hanno una miriade di "fratelli", li scovate tranquillamente sui vari forum o siti di letteratura per ragazzi, e che non mi paiono proprio confacenti ad uno stato con una percentuale di lettori così alta Comunque non voglio divagare oltre. Io questi dati ho, e da questi ho ricavato il mio ragionamento. Liberi di non condividerlo ma io non riesco, in buona fede, ad affidarmi alle statistiche nazionali con la vostra stessa fiducia. In un certo senso vi invidio.
  6. Fenna che nessuno abbia la verità in tasca sono d'accordo ma se ci mettiamo a sviscerare i dati non c'è NIENTE che pone i giocatori dei vari WOW come possibili fruitori di rpg. A questo punto valgono quasi di più le considerazioni personali come quelle di Arrow che sono atipiche ed interessanti. Che videogiochi giocavi Arrow? Per quel che riguarda i dati istat io lascerei perdere: Tengo un laboratorio di modellaggio per ragazzi una volta in settimana, essendo in località turistica (causa lago ) il mio "pubblico" è eterogeno anche se proveniente tendenzialmente dal nord Italia... Non leggono. La mia compagna è appassionata di letteratura per ragazzi (vorrebbe lavorare in quel campo nel ramo assistenziale e sta studiando) e NON LA TROVA tradotta, ergo le case non sono poi tanto interessate (vedi la serie di Nicholas Flamel, orfana... ) Tu che esperienze hai coi ragazzi? Quanto ci parli? Quanto conosci la loro letteratura? Perché se ci mettiamo a spulciare dati su internet possiamo dire di tutto e di più.
  7. No ferma... Una ditta come la Wizkid si mette a fare un accordo con la Paizo ed ad avviare una linea di produzione sperando nel successo del... Marchio? No vai tranquillo che se Pathfinder non era GIOCATO dai giovanissimi non si schiodavano, il mercato delle miniature lo conosco abbastanza. Dopodiché il boxed set (in lingua inglese) di regolamento + miniature è acquistabile anche in Italia da GU, puoi chiedere direttamente a loro. Nel campo della letteratura invece i dati ISTAT valgono pochino in campo "giovani" visto che dovresti sapere che i minorenni non possono essere intervistati direttamente per ricerche di mercato e quindi i dati si basano sulle dichiarazioni dei genitori che spesso confondo i libri "regalati" con quelli "letti" (ne so qualcosa fidati). Ho contatti per lavoro con gruppi di ragazzi giovanissimi e ti assicuro che dopo Harry Potter a fargli uscire un titolo di un libro bisogna fare un pellegrinaggio in qualche luogo santo. Al limite ti chiedono se "hanno fatto il DVD". Ah, se cerchi su internet penso che troverai anche qualche dato interessante sulla riduzione di mq dedicati alla letteratura per ragazzi nelle librerie e sul flop economico di autori come Gaiman nel nostro bel Paese... Inoltre la mondadori ha troncato cinque collane per ragazzi solo nell'ultimo anno. E' dai tempi del fallimento della Hobby & Work che non eravamo in questa situazione. Dulcis in fundo io quando parlavo di "ragazzi" intendevo proprio "giovani maschi" visto che volenti o dolenti il sesso maschile rappresenta sempre e comunque il 90% dei fruitori di gdr cartacei. Ovviamente le ragazze leggono di più e la cosa andrà anch'essa ad arricchire i dati statistici. Direi che questi più che dati sono fatti. Mi dispiace ma non sono uno smanettone di internet. Potrei cercare qualche riscontro su Google ma non saprei come verificare le fonti.
  8. Intanto si dovrebbe chiarire se si parla dell'Italia oppure in generale. Purtroppo questa generazione di giovani semplicemente NON LEGGE, per fortuna è una situazione solo italica... Leggevo per l'appunto su "Il libraio" la cosa. In effetti la situazione che hai descritto mica è solo quella dei negozi specializzati, è uguale paro paro in una qualsiasi libereria. Ora che il fenomeno Harry Potter è passato di giovani ce ne vedi pochi. In Germania oppure in Francia i ragazzi che spulciano i manuali e che giocano ci sono ancora. Ovviamente se un ragazzo fatica a leggere un libro figuriamoci se si legge un manuale di un rpg. Inoltre va comunque considerato che, con l'aumento esponenziale del successo di boargame e cardgame i negozi specializzati non sono più il luogo ideale per il gioco di ruolo visto che sono spesso affollati di bambinini urlanti e vocianti e quindi anche i giocatori più giovani preferiscono comprare il manuale e giocarselo in salotto con gli amici. Insomma serve pure un minimo di tranquillità.
  9. Scusatemi... Per me state perdendo di vista la situazione generale. Siamo in un periodo di crisi e quindi è logico che non possiamo aspettarci impennate di vendita mostruose. Inoltre i videogiochi hanno sepre vinto sul cosidetto "gioco intelligente". Però intanto la Wizkid (una grande ditta di giocattoli e forse la più grande produttrice di miniature dopo la GW, dententrice di licenze come MArvel e DC comics) cosa fa? Le miniature di PATHFINDER. Non sto parlando di miniature da modellismo come le reaper ma proprio di predipinte da gioco vendute AI RAGAZZI nei negozi di giocattoli in un boxed set con le regole del gdr. Alla faccia dei giovani che non ci giocano In realtà i ragazzi giocano eccome. Penso che il flop commerciale della quarta edizione (a me dispiace ma è così) abbia messo l'amaro in bocca a molti. Sopratutto per il fatto che adesso il mercato è "tirato" dal vecchio D&D 3 sotto il nome di Pathfider e da un redivivo GURPS. Però il mercato va ed anche tra i giovani. Edit: ho modificato il messaggio su "gentile" richiesta della moderazione.
  10. Oibò mi sembra strano che tu abbia avuto tanti problemi. Innanzitutto la prima cosa che devi vagliare in un gioco è che l'ambientazione ed i personaggi siano di gradimento a tutto il gruppo. In questo D&D è abbastanza versatile visto che consente praticamente a chiunque di crearsi il suo personaggio favorito. Di contro i giochi Indie tendono a limitare e quindi prima di provarli devi vedere se queste limitazioni sono gradite o meno. Qui sopra ti hanno consigliato Trollbabe. Vi va di giocare interpretando SOLO nerboruti personaggi femminili? Se la risposta è sì potrebbe essere una buona idea; se invece è no evitatelo come la peste perché semplicemente non vi coinvolgerà. I tradizionali come D&D o Pathfinder richiedono un buon lavoro da parte del master anche prima della partita (sopratutto all'inizio) ed è difficile aprire il manuale e giocare immediatamente con soddisfazione. Di contro gli indie sono più immediati ma, come ti ho detto, a meno di non scavare nei titoli in lingua inglese hanno il "difetto" di avere ambientazioni spesso troppo particolari e quindi se non ti convincono al 100% faranno cilecca.
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