Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.
Diventa parte dello Staff DL.

simo.bob

Circolo degli Antichi
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da simo.bob

  1. Finché vengono spente tutte le candele esterne nulla accade. Ma quando nuovamente viene spenta la candela centrale la creatura di fuoco geme, le fiamme crepitano e un globo infuocato schizza verso Jebbeddo, colpendolo sulla schiena e ustionandolo leggermente. Eldon, stupito dall'accaduto, si mette a raccontare uno dei suoi aneddoti "Questo mi ricorda una tradizione dei Jumpwood, parenti stretti di noi Goodbottle. Ai compleanni chi non riusciva a spegnere tutte le candeline sulla torta di rape prendeva tanti scapaccioni dal padre di famiglia quante candeline erano rimaste accese. Qui invece sembra che nulla accada se non quando spegni quella candela li"
  2. Anche Eldos si unisce al ragionamento. "Il teschio è sicuramente presente in molti simboli e riti. Ma questo in particolare non mi ricorda nulla di familiare. I due volti, e possiamo pensare anche il teschio, sono della stessa persona. Deve esserci qualcosa che lega tutti e quattro i simboli."
  3. La stanza con la pozza di acido e la sua creatura sono esattamente come l'avevano lasciate. Quattro blocchi in pietra possono scivolare nella pozza. Quattro figure incise su di essi: un teschio, un volto umano agonizzante, lo stesso volto umano sorridente, un filo di fumo. La creatura segue con il grande occhio tutti i movimenti dei tre, stillando ogni tanto da un tentacolo qualche goccia sfrigolante nella pozza verdastra.
  4. Le otto candele si spengono nell'assoluto disinteresse dell'elementale, che osserva immobile il gruppetto. Restano spente per un pò esalando un sottile filo di fumo e poi si riaccendono dopo un minuto circa.
  5. La candela questa volta resta spenta e l'elementale non sembra avere reazioni. Dopo un minuto la candela si riaccende, ma null'altro succede.
  6. I due escono e iniziano a esplorare il piano. Intanto Jebbeddo spegne la candela centrale. Passa qualche istante, poi dal centro della pozza l'elementale emette un verso gutturale, quasi un grugnito rabbioso simile al crepitare di un falò. Poi un grido e una esplosione di fiamme parte dal suo petto e investe Jebbeddo, che rimane leggermente scottato anche se riesce a ripararsi dalle fiamme al meglio. La candela è nuovamente accessa. Dopo poco l'halfling e il tiefling tornano nella stanza, allarmati dai rumori e senza novità dal nuovo giro ispettivo.
  7. Eldon interessatissimo chiede: "E cosa diceva l'esperto crittografo Euilleme di Baskavilla?" Nulla è variato dall'ultima volta che i tre sono entrati nella stanza. L'elementale, silenzioso e guardingo, arde al centro della pozza osservandoli.
  8. L'acqua sul mestolo scorre sul simbolo della città di Athkatla che cambia leggermente colore, luccicando un istante. L'elementale produce un verso improvviso e gorgogliante e si avvicina al bordo della pozza. Dal petto si allunga un turbine d'acqua in direzione di Jebbeddo. Su di esso galleggia inspiegabilmente una chiave azzurra, a foggia di goccia.
  9. Il mestolo tintinna leggermente sul simbolo. I tre aspettano, la creatura d'acqua li osserva... ma nulla accade.
  10. I blocchi di pietra non hanno nulla di speciale anche se visti da vicino. Le figure incise sono facilmente riconoscibili e la tecnica utilizzata per ricavarle è sopraffina, ma oltre a questo nessun altro indizio può essere individuato su di essi. Tutte le osservazioni di Jebeddo vengono accuratamente osservate dalla creatura sferoide al centro della pozza. Andando verso l'altra stanza i tre si ritrovano in un ambiente molto umido, al centro del quale si trova una profonda pozza d'acqua, o così sembra. Un vortice di acqua dalla forma umanoide sosta in mezzo alla pozza, osservando tutti i movimenti dei tre avventurieri. Diversi contenitori sono sospesi sopra di essa con carrucole e argani. Sui tavoli ci sono i risultati di diversi esperimenti con materiali vari e l’acqua, niente di utilizzabile. Intorno alla pozza sono appesi a catene anche cinque simboli in metallo che, a ben guardare, hanno incise alcune lettere sul retro: At, BG, Cp, Net, Nev. Davanti alla pozza c’è un piedistallo con un gancio a cui è appeso un mestolo e con sopra una tavoletta incisa con questo indovinello: In una strada ci sono 5 case dipinte di 5 colori diversi (avorio, blu, gialla, rossa, verde). In ogni casa vive una persona proveniente da una città diversa (Athkatla, Baldur’s Gate, Calimport, Nethetir, Neverwinter) e ciascuno dei padroni di casa beve una bevanda diversa (acqua, caffè, latte, succo d’arancia, tè), fuma un tabacco diverso (Erba Pipa, Fiore del Deserto, Kool, Lucky Halfling, Old Gold), ha un animale diverso (Corvo, Grifone, Lumache, Rothe, Volpe). L’abitante di Nethetir vive nella casa rossa. L’abitante di Baldur’s Gate è proprietario del corvo. Il caffè è bevuto nella casa verde. Il tè è bevuto dall'abitante di Neverwinter. La casa verde è immediatamente a sinistra della casa avorio. Il fumatore di Old Gold possiede lumache. Il Kool è fumato nella casa gialla. Il latte è bevuto nella casa in mezzo. L’abitante di Athkatla vive nella prima casa a sinistra. L'uomo che fuma Erba Pipa vive nella casa accanto all'uomo con la volpe. Il Kool è fumato nella casa vicino a quella dove si tiene il grifone. Chi fuma le Lucky Halfling beve succo d'arancia. L’abitante di Calimport fuma il Fiore del Deserto. L’abitante di Athkatla vive vicino alla casa blu. Chi beve acqua?
  11. I tre lasciano la stanza a sud ovest ed entrano in quella a sud est, del tutto simile a quella precedente ma al centro della stanza c’è invece di lava una pozza di un liquido verde e fumante con diversi contenitori sospesi con carrucole sopra di esso. Un odore di acido impregna l'aria. Una palla verde chiara sosta al centro della pozza, con un aspetto molto umido, numerosi tentacoli simili a fruste che sferzano l'aria e un grande occhio centrale che osserva il gruppo. Su alcuni tavoli ci sono i risultati di diversi esperimenti con materiali vari e l’acido. Intorno alla pozza ci sono quattro blocchi di pietra chiara che possono scivolare su slitte dentro alla pozza ed essere ritirati fuori tramite catene ad essi collegate. Sui blocchi sono incisi: un teschio (nord), un volto umano agonizzante (sud), un volto umano sorridente (ovest), un filo di fumo (est).
  12. L'elementale continua ad osservare i tre, seguendo i loro movimenti. Ma non si sposta dal centro della pozza. Il tiefling non trova nulla di interessante tra i resti sui tavoli, solo oggetti carbonizzati, vetrificati, inceneriti. Jebbeddo non vede nulla di nuovo sul candelabro che sembra a tutti gli effetti uno di quegli oggetti che spesso si trovano nelle chiede. La sua geometria però lo rende particolare, con una disposizione delle candele ben precisa.
  13. Il gruppo entra in una stanza a croce. Oltre alla porta dalla quale arrivano, ci sono altre tre porte identiche. Entrando in quella a sud ovest vengono investiti da una folata di aria calda e secca. Si ritrovano in una stanza quadrata, al cetro della quale c’è una pozza di magma con sospesi diversi crogioli appesi a carrucole. Un elementale del fuoco è al centro della pozza. Guarda i tre ma non reagisce. Su alcuni tavoli ci sono i resti di diversi esperimenti con materiali vari e il magma. All’angolo sud ovest della stanza c'è un grande candeliere pieno di candele di cera bianca accese, che non si consumano ed emettono un intenso calore.
  14. Salendo le scale verso l'ultimo piano il pulviscolo si dirada, fino quasi a scomparire, ma le scariche elettriche sono molto più intense e frequenti. La stanza in cui arrivano le scale e piccola e porta a una altro stanzone in cui alcuni servitori compiono lavori meccanici ai tavoli. Rispetto a quelli ai piani inferiori sembrano meno storditi, anche se non sembrano aver notato l'arrivo del gruppo da quanto sono intenti nei lavori. Ad una prima occhiata, in questa stanza e nel piccolo magazzino a nord alcuni oggetti sono marchiati con simboli che non sono quelli del Costruttore e la loro qualità è sicuramente scarsa.
  15. Nella stanza ci sono componenti vegetali molto particolari che raramente si vedono in giro. Ci sono cortecce con particolari sfumature dorate, semi dalle forme stranissime, foglie profumate e radici puzzolenti. C'è anche una piccola pianta carnivora completamente bianca con foglie a forma di bocca dentata che si stringono intorno ai malcapitati insetti, per poi digerirli lentamente. All'ingresso dei tre si muove in loro direzione, come se volesse assaggiarne un pezzetto anche se, viste le dimensioni, è sicuramente innocua. Keidros trova alcune bacche che, ingerite, possono sfamare e anche curare, in piccola parte.
  16. I colpi esplodono contemporaneamente sul petto del Lucertolone che viene sbalzato all'indietro, andato a sbattere contro le mensole e i mobili della piccola stanzetta e rovesciando tutti i componenti. Con un lieve sospiro muore, trasudando un sangue verde e denso. Eldon si prodiga subito a curare come può i suoi compagni.
  17. Eldon maledice la creatura con parole di morte e un debole suono di campane arriva alle orecchie dei suoi compagni, mentre risuona fortissimo in testa alla creatura, provocandogli acute fitte si dolore. Il rettile umanoide accusa i colpi e schiocca la lingua biforcuta, iroso, facendo un passo indietro. I suoi occhi con la pupilla a fessura si spalancano all'improvviso, gli arti si irrigidiscono e versi gutturali escono dalla sua gola, mentre viticci pieni di spine e spuntoni crescono dal terreno tutto intorno, ferendo e bloccando i tre.
  18. I colpi di Jebbeddo e Keidros colpiscono entrambi la creatura, perforandogli il corpo e facendole emettere un latrato di dolore. Eldon approfitta del movimento di Keidros per curarlo, vista la ferita appena subita. Invoca la sua divinità e impone le mani sul compagno. Il lucertoloide non sembra minimamente intimorito dalla sua inferiorità numerica e continua ad attaccare, sbavante di rabbia. Attacca Jebbeddo con tutte le sue armi naturali, artigli e fauci, ferendolo ad un braccio e al collo.
  19. Non appena la porta viene spalancata un grosso bestione verde, simile ad un lucertolone umanoide, si scaglia verso il tiefling, attaccandolo con il morso e i suoi poderosi artigli, aprendogli un profondo taglio sul braccio.
  20. Keidros trova moltissime erbe conosciute, dalle più tipiche officinali quali dragoncello, elicriso e incenso ad alcune rare, quali in petalo di rabash, lo zenzero viola, la belladonna. Un erborista potrebbe preparare qualsiasi filtro con tutti questi componenti. Il tiefling riconosce sia piante curative che veleni, ma quello che lo colpisce di più è l'habanero draconicus, un peperoncino piccantissimo, reso così piccante dalla magia. Chi lo mangia ne subisce il danno, ma è poi in grado di soffiare come un drago nel pochi minuti seguenti. Studiando la porta trovano una maniglia cammuffata da radice immersa tra le piante che, secondo Keidros, dovrebbero essere tutte innocue.
  21. La stanza ha un'altra porta a est che si apre su un'ultima stanza che conclude il giro della torre. La stanza centrale è chiusa da una porta ricoperta di muschio. Sacchi e ceste qui sono pieni di parti di piante: frutta secca, cortecce, radici, foglie, fiori... Il profumo è inebriante. Eldon, ispirato, racconta uno dei suoi aneddoti familiari."Lo zio Jackman Jumpwood.... Si non è un Goodbottle, quindi niente sciarpa... Però era figlio della grande Raffa Goodbottle, quindi il sangue non mente. Comunque, il vecchio Jackman amava fumare la sua pipa. Il problema che fumava qualsiasi cosa per provarne l'aroma. L'ho visto sbriciolare conchiglie gocciadoro e mischiarle ai tabacchi, accendere lo stelo di un fiore dei morti e grattugiare cannella, corteccia di pino e mischiarle con erba medica nel fornello della sua pipa consumata. Ogni tanto quelle miste provocavano effetti decisamente esilaranti."
  22. Eldon rifiuta la gentile proposta del tiefling e ne è oltremodo sorpreso. "Ti ringrazio amico mio ma preferisco sapervi sicuri. Io posso sempre chiedere aiuto alla mia divinità in caso di bisogno. " Jebbeddo riconosce alcuni dei componenti immagazzinati nella stanza: succo di vermeiena, belladonna, olio di chuul e altre sostanze che un alchimista saprebbe come usare. Altre non le ha mai sentite e non ha idea del loro uso. Eldon dal canto suo è particolarmente attratto da una boccetta senza etichetta a forma di teschio, in vetro e con un liquido nero a striature argentate che vortica violentemente al suo interno. La prende in mano e la osserva, mostrandola ai suoi compari. "Mai visto nulla del genere. Che ne pensate?" Detto questo, si intasca la boccetta intenzionato a scoprirne la natura. Il gruppo quindi apre la porta a sud, scoprendo una stanza equivalente a quella che stanno lasciando. Qui però tre golem di pietra sostano tra i sacchi di pietre preziose e le ceste di scaglie metalliche. Ondeggiano leggermente e non sembrano notare gli avventurieri.
  23. La creatura viene colpita da Keidros e trema nuovamente, perdendo gocce che restano a terra immobili. Eldon avanza e attacca a sua volta con il mazzafrusto, facendo esplodere la melma in tante parti che scrosciano, gocciolano e colano a terra formando un'unica grande pozzanghera oleosa blu scuro. La quiete torna nella stanza. I tre si danno una pulita e continuano ad esplorare. La stanza è del tutto simile e speculare rispetto alla stanza precedente, ma nelle casse ci sono contenitori pieni di liquidi di vario genere: sostanze oleose, limpide, dense, gorgoglianti... Anche nella stanza centrale ci sono diversi contenitori, spesso più elaborati, con vetri più spessi e etichette a definirne il contenuto. Keidros riconosce un paio di boccette di sostanze curative, mentre Jebbeddo trova, piegato sotto un paio di boccette di liquido chiaro e oleoso, una pergamena con scritta quella che sembra una ricetta per la creazione di un oggetto magico e vergata con la firma di Thogloron in persona.
  24. La creatura viene perforata dallo stocco dello gnomo e si squaglia in una pozza oleosa e senza vita.
  25. Eldon alza il suo simbolo sacro al cielo e invoca il potere del suo dio. Una luce fiammeggiante balena alta sopra la creatura azzurrina e si scarica su di essa, facendola friggere e gorgogliare fino a squagliarsi in una pozzanghera di liquido inerme. Le due creature appena arrivate attaccano chi hanno di fronte. Jebbeddo nuovamente viene protetto dalla sua aurea sacra imposta su di lui da Eldon, mentre Keidros sfrutta uno scudo magico che rivolge il danno alla creatura attaccante: la parte che ha colpito Keidros si congela e si stacca dalla massa principale, cadendo a terra e frantumandosi in mille pezzi come un calice di cristallo.

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.