Il magigrafo, che illustrerò non so quando in futuro, è una versione magica del telegrafo e per il momento l'ho immaginato come segue. Il mittente può dire a voce il messaggio oppure passarlo per iscritto alla macchina, che lo legge con una singola appendice con al termine un occhio magico. Il destinatario vede invece riceversi il messaggio sotto forma di un vero messaggio scritto a mano da un braccio collegato alla propria macchina. La macchina è grande quanto una macchina da scrivere, e può essere modificata per criptare i messaggi come farebbe un umano. Bella l'idea della macchina Enigma!
Qui forse è il testo che non si spiega bene da solo: la polizia mentale controlla non solo i pensieri superficiali, ma soprattutto gli allineamenti. Quindi piuttosto che essere stata tradita dai suoi pensieri superficiali, è stata tradita dall'allineamento: l'anello l'aveva protetta fino a quel momento. In effetti fa un po' ridere a posteriori. 🤣
Ti ringrazio per il tuo commento! 🥺
Essendo quella di Todd una società malvagia, ed essendo la rappresentazione di una società "malvagia" (nei termini di D&D) assai complicato, ho sentito il bisogno di ambientare il primo racconto proprio qui per dare almeno un assaggio della loro follia.
Sia chiaro: un toddiano che si trovi all'estero si comporta "normalmente", perché sa che la giustizia estera lo perseguiterebbe e che la sua patria non verrebbe mai a salvarlo (in fondo è uno stato malvagio: se ti fai beccare mentre fai nefandezze, sono fatti tuoi!). Un toddiano che vuole compiere azioni malvagie all'estero lo fa come lo farebbe qualsiasi altra persona malvagia, ovvero probabilmente di nascosto.