La terza edizione aveva, secondo me (ma sono pure speculazioni personali), due intenti primari dal punto di vista della progettazione di sistema di gioco:
razionalizzare le regole, rendendole più intuitive, uniformi e modulari;
permettere una maggiore personalizzazione del personaggio, specialmente per le classi di non-incantatori.
Penso che li abbia raggiunti entrambi. Ma penso che la seconda cosa abbia avuto una notevole sovrelongazione, cioè abbia "funzionato troppo", forse anche al di là delle aspettative dei progettisti. Il "gioco nel gioco" di creare il personaggio assemblando livelli, talenti, capacità e oggetti magici (questi ultimi sono per me l'aspetto peggiore!) ha preso piede in modo così imponente che in breve si è messo al centro dell'attenzione e ha schiacciato un po' il resto.
Detto ciò, rimane pur sempre l'edizione che ha introdotto il d20 system (un passo avanti brillante e necessario rispetto al coacervo precedente). C'erano anche numerose ottime idee che sono state ingiustamente buttate via con l'acqua sporca, in seguito: come il modificatore di livello, il prendere 10, il prendere 20, e una multiclasse semplice ed elegante benché non esente da difetti.