
L’avventura di questa settimana è The Petrifying Priestess, Dungeon Magazine 66, Gennaio/Febbraio 1998.
La utilizzeremo per confondere le idee ai personaggi e per fornigli potenzialmente un'arma da usare contro i non moreti che affronteranno in futuro.
Ormai dovrebbero aver capito che qualcosa di oscuro li osserva dal sottosuolo… quindi è ora di attirarli in una trama secondaria, quando vengono convocati a Okibel – seconda città del Potentato di Kalma – dal culto seguito dal membro del gruppo con più Punti fede (sì, i Punti fede possono servire anche a questo).
Qui vengono incaricati di recuperare la straordinaria arma sacra appartenuta secoli prima a un eroe locale, rubata da una creatura in grado di pietrificare col solo sguardo.
Il culto lancerà sui personaggi che lo accetteranno il rituale della sintonia con la propria divinità per consentire l’uso degli oggetti magici e degli incantesimi…
La ladra si dimostrerà doppiamente pericolosa, avendo attirato l’attenzione con la sua fede un potere divino quantomeno “invadente”…. e divenendo così una secerdotessa di Tekardu.
Tra sintonia divina, Punti fede, culti Yrch e culti locali, un episodio incentrato sul ruolo della religione nell’Alfeimur.
Tra l’altro l’arma non gli verrà lasciata senza chiedere nulla in cambio... malgrado la sintonia o la fede l'arma resta un prestito da parte del culto, dato che è una potente mazza della distruzione +2: un grande assett nella guerra nella Notte Eterna.
I personaggi dovrebbero chiudere questa avventura già al 9° livello.
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