Storie di Vita Vissuta -Parte 3-
Al risveglio...
All' alba siamo già radunati nell' atrio della magione, dove ci rendiamo conto che è troppo presto per qualsiasi tipo di missione. I Miei compari quindi mi permettono di dormire ancora qualche minuto.
Al secondo risveglio mi accorgo con sorpresa che siamo tutti più malridotti di quando ci siamo addormentati.
Il sole è alto nel cielo, è ora di riprendere i nostri compiti, saliamo sulla carrozza e la nascondiamo nel solito bosco, al sicuro.
Stiamo per attivare i bracciale, quando davanti a noi si materializzano due enormi sacchi, che scopriamo contenere migliaia di pesanti medaglioni (da noi chiamati AINOLVINT) con sopra inciso il simbolo del nostro ordine.
Ci fissiamo a vicenda, cala un profondo silenzio; sappiamo tutti che sarà un lavoro estenuante, ma dobbiamo adempire ai nostri doveri, e distribuire questi medaglioni per diffondere il verbo del Divino.
Carichiamo a spalle l'immenso peso e attiviamo i bracciali.
Come previsto ci ritroviamo immersi nel pericoloso e innaturale mondo, ormai invaso dal caos.
Davanti a ITIODEN, 52° locanda del regno, incontriamo come al solito i nostri fidati compagni, che, nonostante le apparenze sono ben felici di dividere il peso dei medaglioni con noi.
Dopo un' altra lunga e faticosa mattinata divisa fra scontri e distribuzione, decidiamo di fermarci per consumare il guadagnato pasto.
Questa volta ci rechiamo all' accogliente dimora del secondo gruppo, dove OH MAEF!, la terribile maledizione, continua a perseguitarci.
Nonostante i gorgoglii prodotti dai nostri stomaci, facciamo diligentemente ritorno al mondo del demone e della fata.
Le ore passano fra complesse pianificazioni di attacco, acquisto di nuove armi e, ovviamente, i soliti scontri.
Nonostante siano alla nosrta portata, rinunciamo alla conquista di VENAR e GADORN TEROS; non possiamo permetterci perdite.
Verso sera la fame è diventata insopportabile, decidiamo quindi un piano per liberarci di OH MAEF! la terribile maledizione.
Stabiliamo di non pranzare in nessuno dei due alloggi, ma di cercare una locanda nel nostro piano di origine.
Attiviamo gli undici bracciali e facciamo ritorno. Il sole è già sceso e le tenebre dominano, dobbiamo sbrigarci.
Dopo aver girovagato all' interno delle mura per quasi mezz' ora, una locanda attira i nostri sguardi e sopratutto i nostri stomaci.
"CHE-RADEM! la locanda dalle 10 porzioni!"
Rapiti, entriamo. L' ambiente è caloroso, il profumo di spezie è divino; ci accomodiamo e attendiamo che l' oste ci serva.
Dopo quasi un'ora di frenetica attesa veniamo accontentati.
Tutto diventa chiaro. Siamo stati degli stupidi a credere di poterci liberare di OH MAEF! così facilmente.
I piatti che ci vengono portati sono esattamente quello che il nome indica : piatti. Piatti vuoti.
Appena siamo consapevoli di essere caduti in una trappola usciamo correndo dalla locanda.
Messo piede fuori, l' illusione svanisce e alle nostre spalle resta soltanto la cruda realtà:
una decadente bettola, con un insegna malandata, quasi illeggibile "La loc nda de m rto di f me".
Se non fossimo cavalieri ci saremmo già rassegnati da tempo a soccombere, ma non possiamo farlo, ne va del nostro onore.
Per dimenticare la fame decidiamo di dedicarci ai nostri compiti. Per oggi ci resta solo una missione, chiudere portale che permette al demone chiamato NOSNO di raggiungere il nostro mondo.
Iniziamo, pieni di buona volontà ma privi di forze.
Già dalle prime battute si capisce come andrà a finire: dopo neanche mezz' ora due cavalieri sono già distesi a terra, immobili, e gli altri sembrano destinati a subire la stessa sorte.
Così infatti accade.
CONTINUA...
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