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Sagramor

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Messaggi inviato da Sagramor

  1. Qualcuno ha mai smanettato con questo mod per il celebre gioco di Neverwinter Nights?

    Per un esame universitario (sembra una bufala ma è vero :-D ...) dovrei utilizzarlo per creare qualche scenario, però modificando qualcosina.

    In particolare, vorrei sapere da chi ha avuto esperienza con questo tool, se c'è modo di cambiare le texture di oggetti e creature.

    Grazie a tutti quanti risponderanno.

  2. Forse ho capito male io, ma se dici che alcuni ti piacciono e altri no è perchè magari quelli che ti son piaciuti ti han lasciato qualcosa. Ho forse è un ragionamento sbagliato? Quindi posso capire che alcuni libri non ti siano piaciuti, son gusti.

    Perfetto: è proprio quello che intendevo! Finalmente ci siamo capiti :-p .

    Mi pare ovvio che in una saga lunga ci siano libri che attirano di più e libri che attirino di meno, questo dipende anche molto da quanto ci piacciono i personaggi di cui si parla.

    Dipende dal perchè la saga è lunga. Questo è quello che penso: se l'autore riesce a mettere qualcosa di nuovo in ognuna delle singole opere ben vengano le saghe lunghe. Se, di contro, si continuano a pubblicare libri solo perchè le precedenti opere sono andate commercialmente bene, allora ho qualche riserbo.

    Per cui visto che, come hai sottolineato tu, solo parte della saga non ti ha soddisfatto cerchiamo di non generalizzare. Magari la persona che ha aperto questo topic quando arriverà a leggere "L'assedio delle ombre" ne rimarrà più soddisfatto di te. Chi lo sa. Mi pare che di pareri ora gliene abbiamo dati parecchi :-p

    Cerdo, concordo. Ecco perchè in uno dei miei primi interventi su questo thread ho consigliato a chi si avvicinasse per la prima volta ai romanzi di Salvatore di leggerli e farsi una propria idea.

  3. ... Ma non sono d'accordo sul fatto che la trama di 17 volumi sia sterile e vuota. Se così fosse credi che la Wizard continuerebbe con questa saga? Credo che una casa editrice capisca un filino più di noi (visto che è quello il suo mestiere) cosa tira e cosa non tira nel mercato narrativo. Per dirla tutta, come sapranno in molti, l'idea iniziale di Salvatore fu quella di fare come protagonista il barbaro Wulfgar, ma fu poi la wizard a farlo tornare sui suoi passi e fargli capire che il drow attirava di più. E tu mi dici che alle spalle di questa enorme saga non c'è niente? Ma perchè la lotta fra bene e male loro non la fanno (i drow sono il male, ricordi l'assedio delle ombre? Ricordi l'orda di orchi?). Andiamo io posso capire che questa trama sia più centrata su un protagonista e sulle sue paturnie mentali. Son d'accordo che a tratti è esagerato, spesso paraQlo, ma è la storia di un drow che cambia il suo modo "imposto" di vedere le cose ed impara a vivere a modo suo, contro ogni insegnamento. Se non ci vedi nulla di storia in questa trama allora puoi anche smettere di parlarne più che altro perchè il tuo pensiero è già chiarissimo.

    [...] Se poi a te non è piaciuto e l'hai trovato sterile, mi spiace, ma non trasmetti un segnale corretto perchè sono fermamente sicura che non sia sterile. La prova? Beh andiamo a vedere le vendite. O quelli che l'han comprata son tutti dementi oppure sono un filino soddisfatti dell'acquisto. Io personalmente ho conosciuto molti più soddisfatti che insoddisfatti.

    Il tuo intervento denota che non hai letto con attenzione quello che ho scritto nei miei precedenti post.

    Infatti sono d'accordo con buona parte di quanto dici sopra. Se ti rileggi quello che ho scritto, ho detto che alcune opere di Salvatore mi sono piaciute. Altre, di contro, le ho trovate sterili.

    In quelle che ho gradito ho ritenuto di leggere un chiaro messaggio, che è quello che riporti anche tu: un drow contro la propria società infame. Questo messaggio, secondo me, è metafora di qualcos'altro, che trascende il mondo fantasy in cui le vicende sono ambientate.

    Per altri volumi, di cui ho citato anche il nome, mi è parso che l’autore non introducesse nulla di nuovo, “beandosi” di quello che aveva fatto in precedenza e limitandosi a una sequela di avventure che a me sono sembrate alquanto tediose.

    La mia critica è rivolta solo a parte della produzione letteraria di Salvatore, e non all’autore in quanto tale.

    Inoltre, non mi sembra il caso di enunciare dati statistici sulle vendite di Salvatore (che peraltro ignoro). Se a me qualcosa non piace, può essere anche un best seller. Il mio personale giudizio rimane immutato (de gustibus…).

    Io smetterei di fare paragoni con altre saghe e altri autori. Ogni autore ha il proprio stile che può, o no, piacere. Io non amo proprio fare questo tipo di paragoni. Se un autore non mi piace non significa per forza che devo paragonarlo a 20 altri autori.

    Ho utilizzato i paragoni con altri autori solo per spiegarmi meglio.

    So bene che ogni autore ha un proprio stile, ci mancherebbe. Anche se questo non deve essere un alibi per eventuali mancanze.

  4. ma il tipo ha pensatoprima di proporre il titolo? che diavolo vorrebbe dire "Lungavista"? Non e' mica una famiglia di hobbit!!!

    Forse quella pagina attorno alla "F" del suo dizionario era strappata :-D ...

    A parte gli scherzi, ho notato che spesso certi traduttori in circostanze del genere (con termini un po' ambigui) prediligono per una traduzione "letterale", anche se questa è un po' forzata.

    E almeno ne traducessero tanti, di libri! Invece aspettano anni e anni prima di tradurne, e lo fanno col contagocce... :banghead:

    Concordo in toto, ma bisogna tener conto che il mercato italiano per il genere fantasy non offre molte possibilità e quindi si tende a centellinare le traduzioni, soprattutto per autori definiti "minori".

    E' la stessa ragione per la quale i manuali di D&D tradotti in italiano sono solo un piccolo sottoinsieme di quelli in lingua originale (prima questo fenomeno era ancora più accentuato).

  5. La differenza tra i due filoni, sono le caratteristiche che hai sottolineato nel tuo precedente post. Di Salvatore non direi che è arido in alcune opere, forse forzato sì, ma dipende da altro...

    D'accordo appartengono a due generi letterari differenti. Ma mi rifiuto di accettare l’idea che questo giustifichi l’assenza di un “qualcosa” dietro all’opera.

    Porto un esempio differente da quello di Tolkien: “Il Romanzo di Excalibur” di Cornwell

    Spero che appartenga all’heroic fantasy altrimenti sono spacciato. Tutte i libri si concentrano su un unico personaggio, seguendone le avventure e le vicissitudini. Quindi spero di non sbagliare il genere.

    Bene, se la mia supposizione sul genere fosse corretta, ti posso assicurare che c’è una differenza abissale fra i due autori. Entrambi scrivono molto bene (merito anche dei traduttori).

    Però alla fine le opere di Cornwell di lasciano qualcosa, esprimono sentimenti.

    Salvatore invece no.

    Ecco la sostanziale differenza.

  6. Visto che sono stata sgridata per non essere intervenuta...offro le mie scuse. Mi sento giustificata dal fatto che il modo in cui hanno tradotto il titolo e' assolutamente orrendo! ;-)

    Io ho letto questi libri un tot di tempo fa (leggendoli in inglese ho il vantaggio di poterlo fare molto prima). Anche io li ho divorati, e mia madre (a cui li ho passati subito) ha fatto lo stesso, anche se non sono il genere di fantasy che preferisco. Un po' insoddisfatta dal finale, ma magari ne riparleremo quando li avrete finiti anche voi! :)

    Bada! Non ci rivelare null'altro. Già hai parlato troppo :-D !

    Ovviamente scherzo, fai bene a non rivelare niente; mi pare che tutti i lettori non sono ancora giunti all'epilogo della trilogia.

    Per il titolo originale dell'opera, "The Farseer Trilogy", penso che sarebbe stato meglio optare per "Veggenti" anzichè "Lungavista".

    Devo riconoscere che, per quella che è la mia esperienza, la traduzione non proprio all'altezza è un problema comune nella nostra letteratura fantasy. Soprattutto con autori non famosissimi.

  7. Sono infatti due filoni diversi di fantasy: Hepic Fantasy Tolkien, Eroic Fantasy Salvatore...

    Possono anche appartenere a due generi letterari diversi (anche se mi sembra una sottigliezza questa differenza) ma questo, a parer mio, non giustifica l'aridità letteraria che ho riscontrato in talune opere di Salvatore.

  8. Eccomi... qualcuno diceva: "strano che non si sia ancora fatto vivo nessuno a decantare Salvatore"

    Veramente mi riferivo all'esatto opposto, e infatti un "detrattore" è qualcuno che denigra la fama di Salvatore.

    Mi fa sorridere quello che qualcuno dice: il resto dei libri sono un susseguirsi delle avventure dei personaggi. Perchè che ti aspettavi? La storia della rava e della fava? Scusa ma se una saga parla di un certo personaggio o di certi personaggi mi pare ovvio che tratti delle sue avventure.

    Dalle parti mie (e non solo) si dice: ridi ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi ;-) . Scherzi a parte, secondo me il limite di alcune opere di Salvatore è che si limita ad una sterile sequela di noiose avventure. Non va oltre.

    Mi spiego con un esempio: anche il Signore degli Anelli, in fondo, è il racconto di un'avventura. Ma Tolkien va oltre. Dietro alla storia avvincente c’è un messaggio, c’è la storia dell’eterna lotta fra il bene e il male, in tutte le sue sfaccettature. Questo rende l’opera un capolavoro.

    Al contrario, molte storie incentrate su Drizzt non contengono un bel niente oltre le sue avventure. Questa è la sostanziale differenza a mio modo di vedere.

    Per questo la trilogia degli elfi scuri mi è piaciuta sopra le altre: ho scorto un messaggio fra le righe, la volontà dell’autore di comunicare qualcosa tramite le vicissitudini del drow.

    Questo, a parer mio, è mancato in altre opere di Salvatore.

    Poi, se vi sono persone che gradiscono leggere sterili avventure di un elfo scuro che eccelle in tutto ciò che fa e che ogni tanto si tormenta con aridi soliloqui… bhè che posso dire: buona lettura! ;-)

    Per DarthVader: hai ragione sulle date di pubblicazione, io mi riferivo alla prima opera dal punto di vista di Drizzt, cioè dal punto di vista della sua cronologia.

  9. Sono d'accordo solo in parte. Quando decisi di impostare la campagna nei FR, dissi ai giocatori che li avrei usati solo come sfondo geografico, mentre razze, classi, cdp, ecc., sarebbero stati quelli dei manuali base.

    Prima di tutto, è stato comunque impossibile non vedere sulle schede talenti o equipaggiamento dei manuali dei FR, in secondo luogo (come mi ha anche fatto notare qualcuno), ho eliminato proprio ciò che rende i FR un'ambientazione unica e particolare. E allora, che senso aveva giocare lì?

    Per questo ho deciso per questo cambiamento di ambientazione. Greyhawk mi permetterà di inserire tutto quello che mi pare, senza stravolgere nulla e senza disorientare o deludere i giocatori.

    Non mi trovi d'accordo. L'ambientazione è unica e particolare grazie al master, e non in funzione di quanto del materiale ufficiale vi introduci.

    Non capisco poi come mai vedi sulle schede dei tuoi giocatori talenti o equipaggiamento che avevi escluso. E' il master che deve decidere su queste cose, ovviamente senza tiranneggiare.

    Se ci sono delle limitazioni imposte dal DM (o magari da tutti di comune accordo), è giusto che i giocatori le rispettino.

    Non si tratta di deludere i giocatori; se si pattuiscono delle regole di comune accordo (con una valida motivazione) non vedo perchè non bisogna rispettarle.

  10. Secondo me sono solo scelte di mercato.

    Da sempre (almeno da ad&d) i Forgotten Realms sono stati trattati come un'ambientazione molto più particolareggiata e dettagliata.

    Con la 3 e la 3.5 non hanno fatto altro che riprendere il materiale già pubblicato (spesso non quello migliore...), condensarlo, aggiungere talenti e CdP e sfornare molti manuali con un costo di produzione secondo me relativamente basso (si trattava solo di sunti del materiale per ad&d).

    Greyhawk penso sia stata lasciata così perchè da un lato il suo sviluppo richiedeva impegni maggiori, dall'altro perchè si è voluta creare un'ambientazione generica per quei DM che non hanno voglia di leggere e studiare tutto, ma preferiscono utilizzare piuttosto la propria fantasia.

    E, da quanto ho letto, in effetti i DM che usano Greyhawk fanno proprio questo.

  11. qual'è i lpezzo che ti è piaciuto meno?

    In generale un po' tutti e quattro i libri della serie. Abbastanza scorrevoli le parti legate a Jarlaxle (personaggio che considero ben fatto) e alcune porzioni de "L'Assedio delle Ombre", ma in generale la serie l'ho trovata abbastanza stucchevole.

  12. Secondo me, vale la pena di leggere solo la Trilogia degli Elfi Oscuri ("Il dilemma di Drizzt", "La fuga di Drizzt", "L'esilio di Drizzt").

    Le rimanenti trilogie e raccolte sono, a parer mio, solo una noiosa sequela di avventure di Drizzt e i suoi amici.

    Comunque, credo che fra gli utenti troverai grandi disparità di opinioni: ci sono alcuni che esaltano R.A. Salvatore, altri che lo detestano.

    Quindi ti consiglio di iniziare a leggere e farti un'opinione per conto tuo ;-) .

  13. I miei generi preferiti: melodic rock (alla Toto per intenderci), rock in generale (Genesis, Eagles, Led Zeppelin, RHCP, REM, The Clash, Lenny Kravitz, solo per citarne alcuni), blues e jazz.

    Mi piace anche il R&B, ma non l'ho votato in quanto in tale genere a volte si insinuano delle schifezze scandalose...

    Comunque secondo me la divisione proposta fra generi è troppo semplicistica.

    P.S.: Certo che siete un po' noiosetti con questo metal ;-) ...

  14. Anch'io, come molti, ho letto tutti e tre i capolavori di Tolkien.

    Le tre opere sono rappresentative di tre generi abbastanza diversi. "Lo Hobbit" ha uno stile prettamente fiabesco. "Il Signore degli Anelli" ha uno stile che varia dal familiare (soprattutto la prima parte) all'alto, ma senza arrivare mai ai livelli de "Il Silmarillion".

    "Il Silmarillion" ha uno stile prettamente epico.

    Tuttavia arrivare a concludere che sia ostico o di difficile comprensione mi sembra eccessivo...

  15. Sarebbe stata comunque un'opera non riuscita ;-) ...

    Sono d'accordo con esahettr: a qualche anno di distanza dall'uscita dei tre film su "Il Signore degli Anelli" credo di poter affermare che, dal mio punto di vista, sono stati un fallimento. Lo spirito di Tolkien è stato "deviato".

    So che per molti di voi non sarà così, ma credo che fra coloro che hanno letto e riletto il libro prima che si parlasse dei film non sia l'unico a pensarla in questo modo.

  16. Non ho votato perchè secondo me aprioristicamente non si può dire.

    Ci sono molti fattori da tenere in considerazione; se sei un master: chi sono i giocatori, che ambientazione si usa, quanto tempo hai a disposizione (il master ne richiede molto di più come sanno tutti); se sei un giocatore dipende sostanzialmente da chi è il master e quanto è bravo ;-) .

    Fare il giocatore con un DM veramente in gamba e masterizzare con un gruppo di giocatori motivati e che ruolano bene sono entrambe bellissime esperienze, non so sinceramente cosa prediligere fra le due...

  17. Considerate le premesse che hai espresso, secondo me ha ragione il tuo master. Tuttavia, credo che la motivazione da lui addotta non sia quella giusta.

    Infatti tutte le regole di D&D prevedono che quando ci sono più moltiplicatori che si applicano allo stesso oggetto (nella fattispecie la spada), l'effetto combinato si traduce nella somma e non nella moltiplicazione.

    Quindi in pratica hai : 2 (di base)+2 (talento) +1 (affilata) = 5 --> critico 16-20.

    Cerco conferma da parte degli altri utenti...

  18. Tenete presente che quando un ladro ispeziona un ambiente in cerca di trappole o porte segrete perde tempo. Pertanto un gruppo dove c'è un ladro che cerca continuamente passaggi segreti e trappole procederà MOLTO più lentamente di uno che non adotti simili precauzioni.

    Non in tutte le avventure il party può disporre di tutto questo tempo... personalmente quando il tempo è una risorsa importante faccio notare ai giocatori che l'ispezione continua porta via tanto tempo. In genere questo basta per evitare i ladri "radar" a tappeto :-)

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