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Articolo Commenti inviato da Bille Boo
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Oppure c'è una soluzione segreta miracolosa: se i giocatori si concentrano su una cosa insignificante perché (per errore della descrizione o per qualunque altro motivo) non hanno capito che è insignificante, diglielo. "Ehi, raga, guardate che quel goblin / quella fontana di marmo è un elemento di colore che non significa nulla di che".
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La Mostra degli Oggetti #8 - Giganti
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Inviato
Chilin
Descrizione:
Una bottiglia panciuta contenente una salsa rossa variegata. Contiene 10 dosi (ne rimangono 1d10 se viene trovata casualmente).
Funzionamento:
Pozione leggendaria
Funziona solo sugli umanoidi. Ingerire una dose della salsa ti fa spuntare una seconda testa per 1d8 ore. Essa controlla un singolo arto superiore (un singolo braccio), che non è più sotto il controllo della tua testa principale.
Durante il tuo turno la seconda testa può compiere un'Azione indipendente, e durante ogni round può compiere una Reazione indipendente. In entrambi i casi, non può usare il braccio controllato da te (né tu, d'altronde, puoi usare quello controllato da lei), e non può spostarti. Inoltre non può lanciare un incantesimo né un trucchetto se tu lanci un incantesimo o un trucchetto nello stesso round.
La seconda testa è a tutti gli effetti un PNG controllato dal Diemme, che all'inizio determina in segreto la sua personalità con 1d10:
Quando la seconda testa "fa di testa sua" significa che ignora le tue richieste o la tua strategia e segue invece le differenze di carattere che la caratterizzano; agisce comunque in buona fede, non direttamente contro di te.
Anche una testa che ti odia non compirà mai azioni direttamente suicide o autolesioniste (per esempio, non ti pugnalerà): cercherà, piuttosto, di farti sfigurare, renderti ridicolo o renderti più vulnerabile ai nemici.
La seconda testa effettua tiri salvezza indipendenti, e conta a tutti gli effetti come un'altra creatura, per tutti gli effetti che influenzano la vista, l'udito, l'olfatto o la mente.
Storia:
Il cuoco-alchimista mezzelfo Josè Kuelplato, proprietario di una celebre catena di taverne stellate di Sigil, riserva questo piatto speciale di sua invenzione a quei pochi clienti che riescono a sorprenderlo o a farlo ridere. A ispirarlo è stata una freddura di uno dei suoi primi clienti, quando ancora era un cuoco itinerante del Piano Materiale: "Cosa fanno insieme dieci ettin? Un chilin".
Licenza:
CC BY-4.0 internazionale