Questa settimana l’avventura è The Pyramid of Jenkel, di Willie Walsh, pubblicata su Dungeon Magazine 23, Maggio/Giugno 1990. È ormai autunno inoltrato, e i nostri avventurieri dopo aver risolto la misteriosa incursione dei golb dal sottosuolo (noto come la Notte Eterna nell'Alfeimur) vengono convocati nella capitale per incontrare il Siniscalco di Corte Rander (LB Bruno di Kalma, popolano). Costui li incarica di indagare i misteriosi avvenimenti che stanno avendo luogo attorno al paese di Jenkel. Costruito a nord delle terrre bonificate, a poche miglia dalla Strada Imperiale e il confine di Tallia, Jenkel è diventato una sorta di curiosità per i viaggiatori: anche le carovane mercantili spesso deviano dalla loro strada solo per vedere la piramide sepolta, che poco più di un anno fa è emersa nel centro del villaggio. La piramide – che in realtà non è altro che la punta di una torre – conferma ciò che i villici hanno sempre sostenuto, ovvero che il loro paesino sorge sulle rovine di Juncert, una città Umana distrutta durante la Catastrofe più di 7.000 anni fa e ora territorio di caccia della abhir Sefnu, giunta dai piani inferi attraverso un portale instabile insieme ad altre mostruosità varie (sostanzialmente una marilith con GS 8). Broderick, in origine un chierico di Juncert, spirito della meccanica, è ormai divenuto totalmente succube di Sefnu, e può essere trattato come un apostata. Nei sotterranei i personaggi, oltre che reperti millenari, troveranno un accesso alla Notte Eterna, e indizi che mostreranno come un qualche ‘regnante’ del sottosuolo abbia cercato di mettersi in contatto con la abhir per trattare con lei o sottrarle con la forza il controllo del portale…. senza successo. La natura degli indizi – un paio di cadaveri di ghoul, bruciati e morsicati – non farà altro che puntare a Doresain, il Re dei Ghoul.