L'EUMATE non è una filosofia di gioco, ma uno stile di vita. Forse lo sarà per alcuni, a me sicuramente non piace, specialmente dopo anni di eumatismo il livello di noia è salito a livelli insopportabili.
Intendiamoci, a me non piace neanche interpretare un pg a tutto tondo, che deve sentire gli stimoli della vescica e quanto è spaventato o se sta stillando una goccia in più di sudore rispetto al normale.
Io dico che c'è una maturità per ogni cosa (dire "età" mi sembra troppo discriminante verso quelli che maturano più in fretta).
C'è chi è maturo per l'eumate. C'è chi è maturo per i background. C'è chi è maturo per interpretare il background. C'è chi è maturo per interpretare le conseguenze del background.
E così via
ai maturi le cose mature
agli immaturi le cose immature
ovvio che un minimo di progresso va fatto, altrimenti si rimane ancorati alle vecchie abitudini
la classica abitudine è "mi comporto da iperdiffidente-pessimista/ultrainvincibile-ottimista anche se il mio pg di natura non lo sarebbe"
che conduce a
dietro una porta chiusa a chiave quasi sicuramente c'è un pericolo
dietro quel castello in rovina c'è un cimitero infestato/una zona di magia del barlafus
con le scaglie di un drago ci puoi fare un'armatura, ma prima devi trovare il drago, che sicuramente ucciderai/ti mangerà
Bon, non solo non ci sono le sfumature del bianco e del nero, ma i colori e le sfumature di questi.
Brutta bestia anche la dissociazione. "E' il mio pg che attraversando la porta ed è in pericolo o sono io che ho paura perché dovrò ricreare il pg?".
Il PP lo confondo sempre. Sarà che il mio gruppo attuale è composto da eumatosi, ma assolutamente non pp.
Sto pensando a come rendere allettante "spendere" i punti esperienza.