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Ajle

Ordine del Drago
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Messaggi inviato da Ajle

  1. Esiste un potere di terzo livello da Psion che si chiama "Condividere potere". Funziona che lo psion lo attiva su di se o un bersaglio consenziente primario e poi sceglie un bersaglio consenziente secondario.Per un minuto per livello (nel mio caso 6) il potere permette al bersaglio primario del potere di subire soltanto la metà (per eccesso) dei danni che gli vengono inflitti. L'altra metà viene subita dal bersaglio secondario.

    Ora la domanda è questa. Se io attivo questo potere su di me e un mio alleato, poi posso attivarlo anche sul mio alleato in modo che lui condivida i danni con un terzo pg? e poi un quarto e così via fino a usare me stesso come bersaglio secondario dell'ultimo anello della catena?

    In tal modo, ponendo il caso che io attivi questo potere su tre persone tra cui io, se mi venissero inflitti 20 danni, ne subirei 10 e il mio alleato1 gli altri dieci; lui però condivide i danni con alleato2 e quindi 5 danni ad alleato 1 e 5 ad alleato2. Ma alleato 2 condivide i danni con me e quindi di quei 5 ne subisce 3 (la metà per eccesso) e io 2; ma io ne passo 1 ad alleato1. Risultato io prendo 11 danni, alleato1 ne prende 6, e alleato2 ne prende 3.

    E' esatto oppure mi è sfiggita qualche sfumatura che non mi permette di fare ciò? Già mi viene il dubbio che un pg non possa essere bersaglio primario di "Condividere Dolore" e allo stesso tempo essere anche il secondario. Ovviamente sarebbero due condividere potere attivati separatamente come ovvio.

    Se mi dite o mi postate dove sta scritto se funziona o meno vi sarei grato.

    :bye:

  2. Quando c'è il giocatore che di gdr non ci capisce niente allora continuiamo con l'altra avventura (quella ambientata nel mondo di shannara). E' ovvio che lui giocherà come al solito, ma gli altri magari dalle sessioni gdr avranno modificato un pochino (si spera) il loro modo di giocare, e quindi magari lo porteranno anche nell'altra avventura. L'obiettivo è che il giocatore alieno al gdr sia contagiato dall'interpretazione degli altri giocatori....:confused:

  3. Dopo i vostri consigli, mi sono seduto al tavolo e ho guardato nelle palle degli occhi i miei giocatori...Ho fatto un bel discorso introduttivo, abbiamo letto insieme alcuni passaggi del PbF ambientato Eberron, abbiamo discusso di pro e contro e trovato un accordo: Quando non c'è uno di loro (nello specifico un giocatore che di Gdr non ne vuole sapere), gli altri affronteranno un a nuova avventura, semplice, con un bel po' di interpretazione, e con pg preparati da loro di 6° liv.

    Ho detto di scegliere una classe e una razza senza dire niente agli altri giocatori, in modo da facilitare a tutti la scelta di un pg che gli piacesse, ho detto poi di preparare un background dettagliato e tutti sono stati entusiasti.

    Poi ho pure capito che sarò io il primo a dovermi impegnare non solo sul realismo dell'avventura e delle varie situazioni, ma soprattutto nella interpretazione dei vari png. In particolare sto studiando l'avventura che mi è stata consigliata (La caccia al Licantropo) e sto approfondendo un po' le caratteristiche psicologiche dei vari png.

    Unica cosa da notare: i giocatori hanno scelto un guerriero, un bardo e un ranger. E così la magia è quasi assente... Consigli?Non vorrei fare una ambientazione a bassissimo profilo di magia,e neanche una ricchissima di elementi magici come i Forgottens.E non voglio neanche regalare interi bauli di oggetti magici ai pg per dargli la possibilità di non soccombere davanti al primo mago che arriva...

  4. Quoto in pieno Darth e Melkor... ;-)

    E sono un po' più in disaccordo con gli altri... levare i tiri di dado può far perdere il gusto del gioco...

    Aggiungo...

    1) Puoi cercare un nuovo giocatore da inserire nel gruppo (se non siete già troppi, ovvero più di 5) uno che sappia già giocare (almeno un minimo) per portare aria nuova e nuovo modo di giocare...

    2) Puoi creare tu dei PG (magari in una campagna nuova con ambientazione nuova) con dei background dettagliati e con diversi scopi personali più o meno segreti... e costringerli a giocare quelli... e vedere come se la cavano...

    3) Fatti consegnare un background da ogni giocatore per il loro PG (e basta una paginetta, talvolta pure meno) e premia chi ha fatto il più bello, ad esempio con un oggetto magico legatop al suo BG (chessò l'arma magica del nonno)... e poi costruisci la tua avventura attorno a quello che loro ti hanno scritto... Se poi non si sentono coinvolti così...

    :bye:

    PS: non abbandonare la mappa tattica.. noi la usiamo da anni e senza diventa un dramma... ;-)

    :butcher:

    1)Purtroppo di giocatori da queste parti (Como provincia) non se ne trovano neanche a pagarli, o forse noi non siamo inseriti nei "giri" giusti.

    Poi stiamo giocando una campagna che ho ambientato nel mondo di Shannara, traendo liberamente spunto dal libro "Le pietre magiche". Dovrei forse leggere Eberron, visto che mi pare di capire che sia una ambientazione a basso profilo di magia (come quella che sto masterizzando) e prendere magari spunto.

    Qualcuno ha da consigliare mini avventure con cui posso arricchira la mia quest primaria e che magari possano funzionare per allenare i miei giocatori all'interpretazione? Purtroppo, inoltre abbiamo cominciato a giocare questa campagna in fretta e furia, con personaggi generati in un batter d'occhio sulla falsa riga delle classi preferite dai giocatori e senza dare granchè importanza al BG...

  5. Magari....ma non credo abbiano la costanza di seguire un pbf.magari potrei farglieli almeno leggere però.

    tra l'altro mi stupisce un giocatore in particolare che ha alle spalle almeno una trentina di romanzi fantasy che credo dovrebbero aiutarlo a inerpretare!

    Quando ho fatto un discorsetto sul gdr in combattimento, ho fatto alcuni esempi: "invece di castare a manetta tutte le magie più grosse che avete subito, provate qualche volta a usare il paesaggio/dungeon circostante, ribaltando tavoli per procurarsi un riparo, incendiando nel sonno un gigante delle colline che dorme invece di svegliarlo e affrontarlo face to face, ecc....".

    L'unica cosa che ho ottenuto è stato che il ranger cerca da allorae in ogni combattimento, una zona rialzata da cui tirare per prendere +2 al tiro per colpire............

  6. non è che siano appassionati di PP. Anzi si, ma forse solamente perchè nessuno gli ha mai fatto vedere quanto può essere coinvolgente ruolare bene. Se togliessi i tiri di dadi basando il tutto sulla descrizione riceverei di sicuro l'obiezione di non essere imparziale, e di preferire il mio giudizio o quello che vi pare alle regole che, comunque, ai giocatori danno sicurezza oltre al metro di misura delle conseguenze delle loro azioni.

    In più noi giochiamo con una griglia tipo scacchiera e quindi i combattimenti divengono un pochino meccanici con la conta dei quadretti e con movimenti un po innaturali solo per evitare attacchi di opportunità e simili. ma su questo sto già lavorando con discreto successo..

  7. Mi scuso in anticipo se qualcosa è già stato scritto in precedenza sullo stesso argomento.

    Masterizzo da qualche tempo, anni a dire la verità, in modo purtroppo e per vari motivi discontinuo.

    Ho iniziato a giocare con degli amici e mi ritrovo dopo almeno 8 anni ancora con gli stessi attorno al tavolo a giocare a D&d 3.5.

    Il fatto è questo: quando abbiamo cominciato a giocare, ovviamente, nessuno aveva mai giocato e giocando sempre e solo tra di noi il nostro modo di giocare non si è evoluto sul piano "inerpretazione" ma solo su quello "esperienza di regole", cioè quello che ci è venuto naturale inizialmente e che senza stimoli esterni si è fossilizzato.

    Quindi dopo tanti anni mi ritrovo a far giocare giocatori che non vanno più in la del solito "tiro due frecce", "lancio palla di fuoco", "lancio cura leggero". Zero interpretazione (neanche il mio amico che interpreta un adruida), zero cose che caratterizzino i personaggi (ossessioni personali, scopi individuali...) nulla che vada oltre la quest che gli metto davanti..

    Vorrei cercare di condurli mano nella mano a un modo di giocare differente, più sentito per così dire, più interpretato, per non voler dire recitato.

    Quando leggo i vostri PbF muoio di invidia perchè vorrei masterizzare a gente così e non a giocatori che mettono impegno solo nello spulciare manuali alla ricerca di talenti e incantesimi sempre più performanti, senza capire che il DM (io) gli mette comunque davanti quest e nemici che siano alla loro portata, o leggermente sopra o sotto, indipendentemente da cosa mi tirano fuori dai manuali.

    Ovviamente io mi metto in gioco per primo, perchè il pesce puzza sempre dalla testa...quindi mi rimetto ai vostri consigli e suggerimenti....

    Grazie anticipato.

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