Forse mi aggiungo un po' tardi alla grande discussione nata dal successo del Codice, ma volevo solo aggiungere una piccola notazione, nata dall'aver appena terminato di leggere un libro appena uscito che tratta di materia analoga: Il Codice è diventato un grande best-seller e non è un brutto libro (è un brutto film!) perchè Brown ha un buon senso del ritmo ed è furbo nello scegliere un argomento che, in un periodo di notevole confusione spirituale, attira. Il problema è che dà per verità certe ed assolute teorie che nemmeno i loro autori originari (Baigent e compagni) sono riusciti a dimostrare.
Troppi lettori, senza rendersi conto della complessità del tema e della vastità del dibattito (si veda a proposito qualche sito specializzato tipo http://www.graal.it.tt o altri), hanno preso per una nuova rivelazione quello che è solo un romanzo... Forse da questo nasce il dibattito, nascono le tante polemiche che sono state sollevate e soprattuto nasce la questione del perchè ci si fidi del primo venuto (per quanto buon scrittore) senza mai appofondire i temi... All'inizio pensavo che quella di Brown fosse la scoperta che cambiava la storia, poi mi sono letto un po' di testi a proposito (Makale, Moiraghi, recentemente l'ultimo uscito, di Sudbury, il Graal è dentro di noi) e mi sono accorto che Dan era solo un furbo e che molti altri, prima e dopo di lui, hanno dato versioni ben più convincenti... Ma quanti si sono fermati solo alla lettura del Codice?
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