Forse sono solo io a farmi tante seghe mentali su come un GDR debba essere realistico. In effetti ci sono molte cose che di realistico in D&D (se si usano esclusivamente le regole dei manuli) non ha proprio nulla, una per tutte la straordinaria capacità dei personaggi di apprendere nuove abilità e magie in maniera istantanea dopo un level up, anche se magari fino a quel momento si è soltanto ammazzato una serie di mostracci. Però volendo con qualche custom rule di qui e di là le cose si possono aggiustare.
C'è però un fattore che mi ha sempre lasciato perplesso ed è con questo topic che vorrei discuterne con voi.
Forse alcuni di voi ci hanno pensato. Esiste una certa incongruenza sul fatto che creature delle stesse dimensioni possano avere un numero di punti ferita così diverso. Un Barbaro di ventesimo levello con costituzione 18 riesce ad avere la bellezza di 215 punti ferita (media matematica) mentre un mago di primo livello ne ha giusto 4. Diamine c'è una differenza colossale.
Ora i manuali offrono una chiara spiegazione a questo fatto. I PF non devono essere considerati unicamente come una caratteristica fisica ma anche come una sorta di capacità del personaggio di evitare un danno.
Quindi diciamo pure che i nostri due tizi ruzzolano giù da un pendio ed entrambi si prendono 1 PF. nonostante il valore dei PF è uguale i danni sono di entità estremamente diversa.
Per il barbaro quel misero PF è una leggera abrasione che per vederla ci devi andare col microscopio eltronnico. (Oh al diavolo lo so che i barbari hanno riduzione del danno, dimentichiamocene per il momento è solo un dannato esempio). Il mago invece si è come minimo slogato una spalla oppure ha una bella distorsione alla caviglia se non peggio. Il nostro mago è già quasi alla metà degli HP ed è messo maluccio.
E fin qui tutto ok. Ma adesso veniamo al punto del problema. Prendiamo di nuovo i nostri due tizi, entrambi hanno lo stesso danno materiale: Una grossa ferita all'addome. Sia per il barbaro che per il mago questo si traduce in un dimezzamento dei loro HP. Quindi il mago sta a 2 e il barbaro sta 107.
Ci siete tutti fin qui?
Ok ora arriva un chierico e lancia Cura ferite leggere su tutti e due. Voilà il mago è perfettamente guarito e sta alla grande grande, è come se non si fosse mai preso nulla. D'altra parte il Barbaro è messo praticamente come prima, ha ancora quella grossa ferita all'addome e chiede al chierico di fare sul serio perchè non si è accorto del minimo miglioramento!
In parole povere questo è un enorme paradosso. L'idea di base è che gli alti PF di un PG di livello avanazato rappresentino la sua capacità di minimizzare i danni il più possibile, il problema è che ha anche la "capacità straordinaria" di minimizzare gli effetti delle magie curative, costringendo un chierico ad usare tutti i suoi incantesimi disponibili per riportare il suddetto barbaro dallo stato morente a quello di pienamente in salute.
Voi come la risolvete questa incongruenza?