Questa è la mia prima "vera" fatica.
Canzone Triste
cantavano a maggio i ciliegi in fiore
cantavano i fiori
cantavano e cantavano cantavano
e il sole era caldo e la luce era dolce
e adesso fa freddo fa freddo spirale
e scoprire prodigi riflessi
un ramo spezzato una carezza contropelo
sconfitta non la sentivamo non la sentivo
ma c'era e nuotava nel vento ora lo so
al buio è più facile bagnarsi le labbra di veleno
di ricordo di ciliegi in fiore è come una ragnatela di rugiada
sono una sudicia mosca suicida e l'erba era verde
come era verde e come splendeva il prato ammiccando
al buio
e la musica pulsava come un matince arancione
come un fiore cangiante di sfumature accecanti
era calda e arancione e luminosa e pulsava
e si gonfiava e pulsavo d'immoto brivido a sentirla
sussurrata dai fiori gridata dal maggio
colorava il tramonto di braci impazzite
nelle fauci liquefatte dell'asfalto d'agosto
plasmato dalla menzogna del sole menzogna di Dio
menzogna mia solo mia mia
si è spezzato spezzato non ancora perso ma quasi
spezzato e ricucito con linfa
quasi invecchiato quasi perduto
cadere nel fiume i sassi rossi e neri i tavoli
l'anarchico il coltello Croazia spezzato
il vostro sorriso bagnarsi tuffarsi
il vostro sorriso che forse vale una canzone
una vita una poesia un raggio di sole
una vita forse una vita
una canzone triste forse una canzone triste
e lascia che ti racconti di una sera di maggio
vendere canne agli ubriachi
sorridi ti prego commuoviti un poco
pulsava la musica la sentivo gonfiarsi e restringersi
giuro la vedevo
girandola ebbra di vento aquilone fuggito nei cieli
sorridi e spero che faccia un po' male perchè a
me ne fa lo giuro ne fa
sorridi
e l'ultima alba è sempre la migliore
il cielo si veste sempre di stelle per l'atto finale
tragedia rurale commedia smunta
in cerchio attorno a un fuoco tutti
risate e vodka e ho smesso
attorno a un fuoco bruciavo
bruciavamo come stelle cadenti
non mi rovinare questo momento sto
pensando a una tipa e una canna
e le stelle te lo giuro se fosse così
una volta non chiederei nient'altro una volta
mi ricordo quando lo dicesti una
notte ubriaco e correre gridando sul prato
la vita che sprizza scintille
forse sono fiori sembrano davvero fiori
sono fuochi fatui
e piangevano forte le stelle nel cielo
ma non le udivo io non le udivate
ci sentivamo meno soli quasi in pace
quasi
ora la rabbia mi ha indurito il viso di bile
fa ridere un uomo incatena tre donne
a una croce storta fa ridere un maiale sgozzato
non posso non possiamo che riedere e rido ridiamo
noi superstiti noi eterni annegati ridiamo
non riderò mai più come prima
non riderò mai più davvero
non danzeranno più le lucciole
nei miei occhi
ora i miei occhi sono una spirale cieca
un labirinto un caleidoscopio e gira
un caleidoscopio nel quale perdere
il senno e forse l'ho perso sono perso
la musica è la siepe del labirinto
ma non è musica si finge musica ma non lo è
fa girare il caleidoscopio folle dei miei occhi
e forse ho perso il senno sono perso
perso perduto cresciuto perso perduto cresciuto
e ticchettano e ticchettano le gocce del silenzio
e il labirinto gira è un caleidoscopio
e gira è una banderuola nel cielo e nel labirinto
ci sono dei lampioni a intermittenza
esplodono e implodono rossi gialli e
di un colore che non so toccare con le parole
e danzano al ritmo di una musica che non c'è
e sembrano fiori
ma non sono la musica non sono i fiori
e ticchettano e ticchettano le gocce del silenzio
e io continuo a provare a scappare e giro
a vuoto perchè c'è salvezza solo per
chi la vuole trovare davvero
c'è salvezza solo per chi non vede
i fiori nei lampioni non sente la musica nella danza
non c'è salvezza per chi si ferma a guardare
per chi si fa incantare
e ticchettano e ticchettano le gocce del silenzio
respiravo un'aria leggera di tempera così
vivida così colorata e intensa e viva e non
lo sapevo non lo sapevamo
e la respiravamo e la bevevamo sempre
ora l'aria è un nulla informe e
mi cola nei polmoni e mi affoga
l'aria è assordante per me
per voi è un profumo dolce e inebriante
ma è finto è finto lo sento o forse sono io
che vorrei che lo fosse che voglio sentirlo
e ticchettano e ticchettano le gocce del silenzio
e forse un giorno lontano comparirà
nel labirinto comparirà un divano un dannato divano rosa
mandato da Dio dai piani superiori da qualcuno
e io lo odierò e mi darà la nausea e cercherò di fuggire
ancora
e forse un giorno molto lontano comparirà
nel labirinto comparirà una TV una dannata TV accesa
mandata da Dio dai piani superiori da qualcuno
e io la odierò e mi darà la nausea e cercherò ancora
di fuggire
e ticchettano e ticchettano le gocce del silenzio
e forse un giorno troppo lontano comparirà
nel labirinto comparirà una ragazza una bella ragazza
mandata da Dio
e io la amerò e il mio amore trasformerà
i lampioni in fiori la loro danza in musica
e respirerò in punta di piedi vivrò piano per non svegliarla
e smetterò di provare a far finta di voler fuggire
perso perduto cresciuto perso perduto cresciuto
ma non sarà un forse migliore non sarà migliore
e ticchettano e ticchettano le gocce del silenzio
e un giorno un giorno di settembre anche se sarà primavera scomparirà
dal labirinto scomparirà la ragazza la bella ragazza un giorno di settembre
perchè Dio la vorrà per sè
la vorrà per fare una cosa a trè
e i lampioni torneranno lampioni
e ogni tanto se ne spegnerà uno
e la loro danza non sarà più musica
e ogni tanto si fermerà a scricchiolare
perso perduto cresciuto invecchiato
e ticchettano e ticchettano la gocce del silenzio
e nel prato dove arse il fuoco
ora cresce un albero infinito
i suoi rami non hanno fine i suoi frutti non hanno fine
e sono maturi per un giorno e poi
marciscono
i suoi frutti sono arancioni e ce n'è uno
ce n'è uno che cantava lo giuro
una notte d'inverno l'ho sentito cantare
cantava una canzone triste
l'urlo dell'innocenza asciugata al sole
e se fai attenzioni lo senti cantare ancora
canta ancora senti canta ancora
canta una canzone triste.
è una cazone triste e dice è la fine
è la fine la fine della tua canzone
della prima della più bella di tutte le canzoni
della canzone dell'innocenza
la più bella di tutte le canzoni
e canta per me dice è la fine canta per me
è la fine per il fiore di maggio per il maggio fiorito
è la fine per la sua corolla di pomeriggi dolci come miele
è la fine
è una canzone triste una canzone per me
che forse vale forse una vita
forse un sorriso o un raggio di sole
forse nulla
ma io credo che forse un sorriso lo valga
che forse valga un raggio di sole
non riderò mai più come prima
non riderò mia più davvero
non riderò mai più
e forse questo vale un raggio di sole
forse una canzone triste la mia canzone triste
vale i rimpianti e i rimorsi e la rabbia
vale un labirinto che si finge un caleidoscopio
vale un divano rosa e una TV accesa
vale una bella ragazza andata con il vento di settembre
vale lampioni come fiori lampioni stanchi
e musica finta concatenarsi di suoni vuoti
a levigare il ticchettio del silenzio così
insopportabile
forse una canzone triste
vale il ticchettio delle gocce del silenzio
forse una canzone triste forse
vale un albero infinito
vale i suoi rami senza fine
vale i suoi frutti senza fine
vale un frutto arancione che canta
canta una canzone triste
forse una canzone triste vale
un sorriso o un raggio di sole