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Dedalo

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Messaggi inviato da Dedalo

  1. che problemi crea? è ridicolo che un mago dimentichi gli incantesimi subito dopo averli lanciati anche se ha passato le ultime 8 ore a memorizzarli.

    Posso chiederti dove hai letto che il mago li "dimentica"?

    Il PHB al riguardo dice tutt'altro.

    sicuramente anche tu ti sarai accorto che crea dei problemi a livello narrativo.

    Ne creerebbe se li dimenticasse, senza dubbio. Ma non li dimentica, quindi credo sarai d'accordo con me nel constatare che non sussiste alcun problema, sopratutto dopo che avrai riletto come realmente la meccanica funzioni ruolisticamente.

    scusa se te lo chiedo direttamente,ma hai mai giocato alla 4a? perchè ti posso assicurare che l'idea che da(almeno a me,eh)non ricorda assolutamente un videogioco.

    piuttosto,ora c'è varietà per tutti:non mi risulta che in 3.5 il combattimento fosse vario ed esaltante per tutti.

    Ho provato con ben 3 gruppi diversi (ahimè, sarebbe stata la volta buona in cui avrei potuto giocare in Eberron), ma senza successo. Le decine di elementi che non mi vanno a genio mi hanno costretto ad abbandonare.

    Per quanto concerne la varietà, sono spiazzato da quanto affermi: la 4a ed ti costringe su binari rigidissimi, con il multiclassing praticamente dimenticato, dove con la 3.x ho creato PG e PNG di ogni genere e sorta.

    E anche a voler guardare il solo combattimento, parliamo di un'edizione dove hanno eliminato azioni base come il disarmare, lo spezzare o lo sbilanciare, senza contare la terribile riduzione delle opzioni in lotta. Sono davvero perplesso.

    Le citazioni fatte a case non servono a nessuno. Non accostare cose dette da una persona ad altre cose.

    Stai affermando che i game designers non hanno confermato il loro aver attinto per la 4th ed. dai MMORPG?

    Innanzittutto, scommetto che tu non fai un guerriero. Si riconoscono lontani chilometri i maghi.

    Hai perso una scommessa: detesto i maghi.

    Ho giocato tutte le classi: mi trovo bene con tutte, anche con quelle che detesto come i maghi, eccezion fatta per barbari, druidi e ranger, che non riesco a interpretare come meritano.

    Senza dubbio mi calo meglio nelle vesti del ladro, nudo e puro.

    Secondo, non si tratta di amputare ma di ricucire l'arto. Un arto che è stato amputato 13 anni fa, perché 23 anni fa stava andando in cancrena.

    Un'opinione rispettabilissima, che non condivido, e in cui, del resto, non leggo elementi sui quali discutere.

  2. Dalla sua nascita ll sistema magico di D&D è uno dei più brutti e criticati della storia dei giochi di ruolo. Il mago che memorizza gli incantesimi e una volta lanciati li dimentica non risulta essere particolarmente elegante.

    Non vedo perché.

    Del resto non li dimentica affatto, bensì li completa e usa, dopo averli preparati in precedenza.

    E' un procedimento ben spiegato, che non vedo quali problemi crei.

    Finalmente dopo 30 anni, con la 4a edizione, cambiano completamente il sistema magico.

    Apriti cielo. Anche in questo caso c'è una marea di persone (molte delle quali sono le stesse che criticavano il vecchio sistema) che chiedono un ritorno al passato.

    Lo credo. Hanno cambiato una cosa che funzionava, per introdurre un sistema videogiochistico che, per citare le parole di Mearls, ha reso il gioco "bland or dull".

    Sui vecchi Dragon Magazine vi sono centinaia di lettere di lettori che si lamentano di come le classi siano sbilanciate... e come dargli torto. E' inutile negarlo in ogni edizione di D&D alcune classi sono totalmente inutili e altre sono divinità in terra. Dopo 30 anni riescono a fare un gioco in cui tutte, o quasi, le classi sono bilanciate e... ovviamente non va bene!!! Il gioco è appiattito!!!

    Ammesso e non concesso che vi fossero classi più forti di altre, che è un non problema in un gioco di ruolo in cui ci si riunisce intorno a un tavolo tra amici per divertirsi, e non per gareggiare con un videogame, mi pare che la "soluzione" adottata si sia dimostrata palesemente incongrua.

    Medicare un graffio e amputare l'arto graffiato sono entrambi metodi per far sì che la persona sia priva del suddetto graffio: da qui ad affermare che l'amputazione sia una scelta cui plaudere ne passa.

    La 4a edizione ha dimostrato una cosa secondo me. Nonostante tutti chiedano dei cambiamenti nessuno in realtà li vuole. E sotto questo punto di vista l'idea di Mearls di guardare al passato non è del tutto sbagliata.

    Veramente il cambiamento è ben accetto e incentivato: basta si tratti di miglioramento, non di peggioramento.

  3. Cos'è, un'interrogazione?

    No, un dialogo.

    Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.

    Diciamo che, per prendere a prestito la terminologia 3.5, si incorpori tutto nella resistenza. Per cui, accanto a Resistenza al fuoco 10 potremmo avere Resistenza alle armi 10. Naturalmente questo suppone che in questo caso la parola "armi" sia definita nelle regole. Inoltre, potremmo avere delle definizioni di termini che superano la resistenza, ad esempio un licantropo potrebbe avere Resistenza alle armi 10 (argento).

    Questo semplice abbozzo ci permette di ottenere diverse permutazioni, cambiando sia l'elemento a cui si resiste che le chiavi per superarlo, per cui potremmo avere, non so, Resistenza a tutto 10 (fuoco) o Resistenza ai contundenti 10 (armi magiche)

    Una creatura che si desidera un poco resistente agli attacchi in generale, tranne a quelli con la componente "argento", ma molto resistente al fuoco, usando il tuo sistema come dovrebbe scriversi?

    Quel "resistenza a tutto" a la "Progenitus" mi convince poco.

  4. Però a quel punto ci sarebbero due sistemi (e si potrebbe includere nel conto anche un terzo, la resistenza agli incantesimi) che occupano lo stesso spazio concettuale con forumlazioni diverse.

    Supponendo che le resistenze assumano la forma di: Resistenza X a qualcosa (condizioni per superarla) - che è una delle opzioni nel sondaggio - si potrebbero comunque avere permutazioni diverse, ad esempio Resistenza 10 alle armi (contundenti).

    Il fatto di unificare le due cose in una stessa meccanica produce dei risultati che sono all'atto pratico simili, ma permette di fare riferimento a una cosa sola per tutti gli effetti incidenti (che alzano o abbassano le resistenze, ad esempio).

    Non mi è del tutto chiaro.

    Prova a fare qualche esempio, prendendo come spunto l'impostazione 3.x, e proponendo suoi contraltari 5th editon.

  5. Perché mettere riduzione del danno al primo e resistenza al secondo?

    Un primo motivo è dato dal fatto che le resistenze (nella 3.x) erano efficaci contro la fonte indicata quale che ne fosse la provenienza. Pertanto la resistenza al fuoco era efficace contro una Palla di fuoco così come contro il danno aggiuntivo di una spada fiammeggiante o una semplice torcia.

    La RD, invece, era efficace solo contro i danni di provenienza "fisica", non magica (in senso ampio, senza addentrarmi in dettagli che ora sono privi di importanza).

    Inoltre le resistenze non erano aggirabili, e funzionavano in maniera opposta alla RD.

    In una nuova edizione potrebbero continuare a svolgere compiti assai diversi.

    Difatti, ricalcando il sistema 3.x, dove Resistenza al Fuoco 30 potrebbe significare che solo i danni da fuoco saranno ridotti, RD 30/Fuoco (sto inventando) potrebbe significare che sono ridotti tutti i danni eccezion fatta quelli aventi come "descrittore" "Fuoco".

  6. Thomas Covenant, dalle serie dell'Incredulo di Donaldson credo possa essere un buon esempio in tal senso.

    Non lo conosco.

    Personalmente un fantasy "realistico" che mi viene in mente è l'opera omnia di George Martin.

    Ma mi chiedevo come ti poni rispetto alla notevole mole di personaggi di fantasia, di ogni specie e tipo, in grado di confrontarsi coi personaggi di D&D, e spesso uscirne finanche "vincitori".

    al mago che è troppo stanco per lanciare un missile magico ma spara 3 palle di fuoco.

    ?!?

  7. Certo che sono sempre stati eroi, ma un eroe del genere è una cosa al di la dell'eroismo, è eccessivamente irreale una cosa del genere a mio parere...

    E' una posizione affascinante.

    Potresti citare qualche esempio di eroe, tratto da un'opera di fantasia di qualsivoglia genere, che ritieni "realistico", e fare altrettanto per eroi che non lo sono affatto?

  8. La 4e al contrario delle precedenti edizione è un gioco tecnico, non narrativo, quindi non puoi giustificare o limitare meccaniche durante le partite, le adotti e basta, nel bene e nel male, non esiste alcuna interpretazione del potere, è cosi, stop.

    Quindi se nella mia campagna non desiderassi la presenza degli psionici dovrei comunque subirne la presenza, volente o nolente?

    Se invece fai riferimento a limiti durante una sessione di gioco, allora credo ti sia sfuggito che in qualunque gioco si stabilisce prima che cosa sia ammesso e cosa no, è una banalità.

  9. Non è una domanda dal 1995 per lo stesso motivo.

    ???

    Facciamo un passo indietro, a quando hai scritto:

    Vorrà dire che si tornerà a vietare i manuali non ufficiali allora. Cosa che facevano TUTTI quelli con cui ho parlato (e quindi col cavolo che davano qualcosa in più).

    Anche se è un campione basso, quelle poche volte che guardavo la sezione di terza la prima domanda era quasi sempre "quali manuali puoi usare?", a sostegno del fatto che è una cosa comune.

    A tuo dire, quindi, nella 3a ed. si vietavano i manuali non ufficiali.

    E' corretto?

    Se è corretto, hai risposto alla mia osservazione?

  10. Nel '95 la situazione era diversa. Come ho detto in un altra discussione, Advanced è piena di regole che si contraddicono e che stravolgono il gioco se queste sono abilitate o meno. Ad esempio a un certo punto i guerrieri hanno accesso alla Maestria, una cosa che il manuale stesso dice di controllare che è ciò che il master vuole all'interno della campagna perché può dare una spinta in avanti non indifferente.

    Ed è possibile dare ai non guerrieri una specializzazione, togliendo una prerogativa dei guerrieri.

    Se chiedi quale manuale vuoi, in quel caso è per sapere le possibilità, anche i "perfetti X" aggiungevano parecchie personalizzazioni al personaggio. Concedono molte abilità in più e altre cose come combattimento.

    I manuali ufficiali di terza bene o male aggiungono talenti, incantesimi, classi... non regole che stravolgono il gioco.

    Ok.

    ...

    Quindi?

    Non ho compreso il tuo pensiero.

  11. Vorrà dire che si tornerà a vietare i manuali non ufficiali allora. Cosa che facevano TUTTI quelli con cui ho parlato (e quindi col cavolo che davano qualcosa in più).

    Anche se è un campione basso, quelle poche volte che guardavo la sezione di terza la prima domanda era quasi sempre "quali manuali puoi usare?", a sostegno del fatto che è una cosa comune.

    Io sul tema ho una certa esperienza, specie sui forum d'oltreoceano, e ti posso assicurare che la domanda che citi era nella stragrande maggioranza dei casi tesa a verificare che il DM avesse accesso ai manuali che sarebbero stati menzionati, e che egli consentisse determinati splatbooks, tra i quali moltissimi WotC (notoria era l'avversione al ToB e ai manuali per psionici).

    Quindi la tua inferenza circa i manuali di terze parti non è corretta.

  12. A dire il vero anch'io ricordo di un sondaggio (su dragonslair, o forse sul quinto clone...) dai quali risultati si leggeva una differenza maggiore secondo i votanti tra AD&D2a e 3.0 che tra 3.5 e 4a

    Non ne dubito, altro non fosse che concordo con tale asserzione.

    Ma qui si parlava di accostamento tra le edizioni e i videogames.

  13. Non sono cose sbilanciate, essendo prodotte internamente dalle stesse persone che fanno i manuali, hanno perfettamente chiara l'idea del gioco in mente. Se hanno errori, pubblicano le errata.

    In pratica si tratta di piccoli manuali usciti mensilmente... quindi dipende completamente dalla qualità del gioco.

    Cosa intendi con la parte evidenziata?

  14. La storia dice che non è roba decente, ma è roba ottima. Quindi non sussiste un argomento di discussione.

    Davvero?

    Non ho seguito molto le riviste durante la 4a ed., ma ho letto quelle della 3a ed.

    Che elementi puoi riportare a beneficio di chi non conosce bene i Dragon/Dungeon degli ultimi 4 anni per affermare che si tratta di roba ottima al di là delle opinioni?

    Se individuassimo i caratteri di questo successo inopinabile potremmo ben sperare per la 5a.

  15. Non ho tempo o voglia... ma c'è un vecchissimo blog da qualche parte perso nei meandri, di tutta la gente incazzata per quell'aborto della terza edizione. Che non è più D&D, che è diventato un videogioco, come vogliono questi giovani. Si rimbambiscono e non godranno mai della bellezza del vero gioco di ruolo.

    A un certo punto ho dovuto ricontrollare che il soggetto fosse davvero il passaggio da Advanced alla terza, tanto uguali erano le "argomentazioni".

    La cosa attiene al tema, perché la storia si ripeterà inevitabilmente. ;)

    Ancora una volta, schiere di gente insorgerà sullo schifo della quinta edizione. Vi sto solo preparando, e ricordando a me che dovrei lasciarli perdere quei discorsi e godermi il nuovo Dungeons & Dragons invece che perdere tempo.

    Il riferimento alla terza edizione come aborto è un riportare l'altrui pensiero, o è una tua opinione?

    A parte ciò, francamente credo tu ricordi male.

    La terza edizione è uscita nel 2000, e per quanto mi sforzi non ricordo di aver mai letto niente del genere, né ritengo si tratti di affermazioni argomentabili, diversamente dalla 4a ed., dove fin dal principio gli autori hanno ammesso la forte influenza sulla novella edizione dei MMORPG.

    Quindi, perdonerai l'attitudine Tommasea, ma non credo la 3a e la 4a ed. siano accostabili sul punto.

    Inoltre trovo rimarchevole che tu, che al tempo avevi 13 anni, ti sia interessato al tema.

    Quanto alla 5a ed., se la WotC ha imparato dagli errori, prenderà il largo su questo fronte.

  16. OK, è un pensiero che condivido... cioè, ha parecchio senso...

    Non sono assenti... alla fine l'articolo parla proprio degli angeli.

    Mi sia consentito dissentire, e spero di ciò si tenga conto nella nuova edizione.

    Esistono parecchi motivi per cui anche gli "eroi" potrebbero trovarsi ad affrontare creature buone.

    Tra i più banali vanno ricordati:

    - il fatto che non tutte le creature hanno scritto "buono" in fronte, e non sempre i PG potrebbero agire per un fine da queste condiviso, seppur non malvagio;

    - il fatto che i PG in buona fede, ingannati, potrebbero agire non per il bene;

    - il fatto che è interessante avere sia un "Malconvoker" buono che usa creature malvagie, sia un suo alter ego speculare;

    - il fatto che in una campagna matura esistono conflitti anche all'interno della stessa "bontà".

    Passo e chiudo sull'argomento.

  17. E questa dove l'hai sentita? Di mostri buoni ce ne sono...

    Credo faccia riferimento a discorsi come questo:

    When was the last time your party took on an angel? For most players, the answer is probably “never”. Even the least of them, the astral deva, is a very powerful opponent—and, of course, there’s that sticky problem of their being good-with-a-capital-G creatures.

    D&D characters are supposed to be heroes, and heroes don’t fight the good guys, right?

    Link.

  18. Aaah, è un piacere sgranchirsi le gambe dopo esser rimasti seduti a lungo.

    Con l'umidità che c'è vicino ai fiumi, poi.;-)

    Il motivo principale del rilancio è che la 4e non ha raggiunto gli obiettivi economici previsti (stando a quello che dice Dancey).

    Pare che ci fosse molta gente accanto a me, allora.

    Si staranno sgranchendo anche loro.

    Dall'altra parte, la Wizards ha Magic che è in uno dei suoi massimi storici. Possibile mai che a nessuno sia venuta in testa l'idea di unire le due cose, facendo uscire un setting per D&D con le ambientazioni di Magic? Materiale ne hanno, ogni nuovo set che esce è accompagnato da pagine e pagine di flavor.

    Possibile facciano qualcosa del genere in futuro, e qualcosa "nell'ambito" hanno fatto: mettere uno sviluppatore di Magic nel team di D&D.

  19. Ci sarebbe il talento Improved Resiliency per i Warforged, in Races of Eberron.

    Oppure uno dei vari incantesimi che donano qualità di costrutti o non morti, come Body of War, Veil of Undeath, etc.

    Uno specificamente inteso a donare immunità ai danni non letali è Favor of the Martyr.

    Oppure classi, di prestigio o meno, che consentano l'assunzione di un tipo immune ai danni non letali. Ad esempio il Dread Necromancer, o il Green Star Adept.

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