Jormand Il viaggio prosegue tranquillo, anche se quel simbolo sulla fronte di Avindel mi turba come ogni volta. Mentre ci avviciniamo ai Leverton, mi sento finalmente rilassato, come da tanto non mi succedeva. Una volta dentro, saluto calorosamente i nostri ospiti, chiedendo se ci sono lettere per noi. Prima di andare a darmi una sciacquata, comunque, prendo da una parte Oleg e Svetlana, rivolgendomi a loro a voce bassa: La ragazzina è orfana: il padre era un collaboratore esterno dei