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Tra le novità ludiche recenti spiccano due nuovi GdR in uscita prossimante: un GdR ufficiale basato sul celebre franchise di Alien e un GdR ideato dal celebre artista fantasy Bastien DeHarme. Articolo di Charles Dunwoody del 23 Aprile 2019 Un giocatore di GdR è diventato un artista di successo e ora ha usato il suo talento per creare il GdR dei suoi sogni. Gods the Roleplaying Game, previsto in uscita per Maggio 2020, presenta un atmosfera dark fantasy che prende vita tramite le regole, l'ambientazione, le illustrazioni e la storia create dall'artista e scrittore Bastien Lecouffe DeHarme. L'intervista seguente descrive il suo viaggio. Gods RPG, programmato in uscita a Maggio 2020, trasforma un sogno decennale di creare il proprio GdR in realtà. Bastien DeHarme, un artista noto per il suo lavoro con Magic The Gathering e per le copertine di romanzi di autori come Philip K. Dick, Clive Barker, H.P. Lovecraft, e Frank Herbert, riesce così a dare vita ad una visione creata sulla base di decenni di gioco, di creazioni artistiche e di scrittura. Gods incoraggia un gioco di ruolo maturo e con toni dark fantasy, proponendo pericolose battaglie, l'esplorazione di una terra selvaggia, conflitti tra credenze differenti e una ricerca di divinità perdute e magie nascoste. Bastien condivide delle storie. Come narratore ha scoperto che alcune storie sono raccontate meglio tramite qualcosa di visivo e altre rendono meglio semplicemente scritte. Egli passa da un medium all'altro mentre lavora e ha degli spazi lavorativi dedicati a ciascuno di questi aspetti. Nell'illustrazione seguente Bastien ha dipinto una regina con una benda su un occhio e circondata da corvi. Dopo aver completato l'illustrazione ha dovuto scrivere il motivo per cui la regina ha perso l'occhio e perché i corvi le volano intorno. Bastien ha sia scritto che illustrato la graphic novel francese Memories of Retrocity. Ho chiesto a Bastien perché dei giocatori di D&D dovrebbero voler provare Gods. Ha detto che egli possiede tutti i manuali di D&D 5E e che apprezza il gioco per un'esperienza high fantasy. Gods, invece, sarà un mondo molto più truce e incentrato sugli umani, con combattimenti molto pericolosi e un tema legato al pensare a fondo all'ambientazione e ai suoi miti. Si tratta semplicemente di un'esperienza differente, dark fantasy invece che high fantasy, per chi vuole cambiare un po' tono e stile rispetto a D&D. In Gods i PG devono agire subito. Differenti modalità di gioco permettono di partire da livelli di potere diversi, ma, a prescindere da questo, il mondo sta cambiando e i personaggi saranno coinvolti in situazioni caotiche e difficili. I Prescelti (Chosen Ones, NdT), ovvero i PG, sono uomini e donne eccezionali scelti dagli Antichi Dei (Old Gods, NdT) e ciascuno di essi ha ricevuto un Frammento (Shard, NdT), un oggetto magico divino. Che siano il miglior fabbro in città, uno sciamano, un ladro, un mercante, uno schiavo o un gladiatore in fuga, i PG stanno rispondendo al richiamo dell'avventura. Nella campagna gestita da Bastien stesso i PG hanno man mano scoperto i loro Frammenti e hanno cominciato a scoprire i segreti degli Antichi Dei. Non è sicuro se questa forma di scoperta del mistero sarà parte della versione finale o se sarà rimpiazzata da qualcos'altro, ma Gods si forma non solo tramite illustrazioni e scrittura, ma anche tramite delle campagne realmente giocate. Gods è diventato una fusione di arte e gioco. Originario della Francia, Bastien ora vive in Ohio. La Arkhane Asylum Publishing, una casa editrice francese, sta sviluppando Gods e altri scrittori francesi stanno contribuendo al gioco. Bastien è un professore e i suoi studenti in Ohio vogliono sperimentare il gioco che sta sviluppando. Quindi Bastien ha preso la decisione di pubblicare il suo gioco prima in inglese, con una versione francese a seguire a breve. Non vede l'ora di poter portare i suoi studenti in un viaggio attraverso il GdR e il mondo che ha immaginato e a cui ora sta dando vita. Bastien sta facendo ciò che molti giocatori di ruolo sognano di poter fare: sviluppare un mondo e condividerlo con gli altri sotto forma di GdR. Gods sicuramente trarrà beneficio dalle sue fantastiche illustrazioni e dal lavoro di molti altri artisti di talenti. Se apprezzate le illustrazioni di Bastien e le trovate coinvolgenti, molto probabilmente apprezzerete anche questo GdR presto in uscita e troverete che il mondo correlato sia un posto fantastico da esplorare. Articolo di Morrus del 26 Aprile 2019 La Free League ha rilasciato un comunicato stampa in cui annuncia che pubblicheranno un gioco di ruolo ufficiale su Alien, ambientato poco dopo gli eventi del primo film. Potete trovare un trailer su Vimeo e maggiori informazioni sul loro sito web. Quando avremo maggiori informazioni ve le comunicheremo, ma per ora ecco qui il suddetto comunicato stampa! L'accordo di licenza tra la Fox e la Free League è stato mediato da Joe LeFavi della Genuine Entertainment, che si occuperà di gestire la licenza per conto della Free League e servirà come editore della serie di giochi. Alien è solo l'ultimo di una serie di accordi di alto livello nel mondo dei GdR mediato da LeFavi, che includono la licenza per GdR di Dune, la licenza per GdR di Altered Carbon e varie espansioni del marchio del Mondo di Tenebra. Per ulteriori informazioni e anteprime potete visitare alien-rpg.com. Link agli articoli originali: http://www.enworld.org/forum/content.php?6189-Bastien-DeHarme%92s-Great-Fervor-for-His-Upcoming-Gods-RPG http://www.enworld.org/forum/content.php?6250-There-s-An-Official-ALIEN-RPG-Coming! Visualizza articolo completo
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dnd tutte le edizioni Rendere Memorabili ed Importanti i Mostri
Alonewolf87 ha inviato un articolo in Articoli
Articolo di J.R. Zambrano del 18 Aprile 2019 Può spesso essere utile imparare qualche lezione da Dark Souls per quanto riguarda il design dei mostri. Il diavolo, così come la narrazione e le emozioni, si nasconde nei dettagli. Oggi daremo assieme a voi uno sguardo su come fare in modo che i mostri siano più memorabili grazie a dei dettagli intriganti. Parliamo un attimo dei mostri. Sono una parte importante di ogni campagna, sia come nemici terrificanti che combattono contro gli avventurieri, sia come alleati insperati che appaiono nei modi più imprevedibili. Potete trovarli in dungeon oscuri oppure che vagano nelle terre selvagge. I mostri possono fare molto per qualsiasi campagna. Che stiano affrontando i personaggi o li aiutino, possono permettere di raccontare storie fantastiche prima ancora di dover tirare l'iniziativa. Tutto alla fine si riduce ad una questione di atmosfera. L'atmosfera e il tono di una partita possono essere altrettanto importanti che la trama che si sta seguendo. E con giusto una minima attenzione ai dettagli e allo stile, un mostro può evocare un'atmosfera e un tono nei giocatori. Alcune caratteristiche chiave possono invitare all'esplorazione e impostare il tono della storia che si sta raccontano. Tutto questo semplicemente basandosi sulle azioni e sull'aspetto dei mostri. Diamo un'occhiata ad alcune possibili opportunità che si possono applicare quando si progetta un incontro. Tutto questo si basa su un intervista fatta al team di sviluppatori di Dark Souls, che di recente sta venendo diffusa ampiamente su Internet. Ecco un estratto di una conversazione riguardo tono ed eleganza tra l'intervistatore Kadoman Otsuka e lo sviluppatore Hidetaka Miyazaki e l'artista Masanori Waragai, entrambi appunto coinvolti nella creazione di Dark Souls. OTSUKA: Quali sono alcuni esempi di tratti che cercate di mantenere nei vostri giochi, anche se al tempo stesso perseguite sempre il vostro stile unico? MIYAZAKI: molte persone non ci credono quando lo dico, ma per me è molto importante un certo senso di raffinatezza, eleganza e dignità. Solitamente dico agli altri sviluppatori che schizzi e progetti che siano semplicemente grotteschi o splatter non saranno accettati. Si tratta di qualcosa che riguarda i miei gusti e le mie sensibilità personali e che applico ad ogni progetto che approvo. Mi riesce difficile descrivere cosa intendo, non saprei rispondere appieno ad una domanda come "Ma cosa intendi con dignità?". Penso che la risposta migliore che posso dare sia in questo libro, in ogni idea che potete vedere in queste pagine. La mia idea di dignità è qualcosa che cerco di perseguire in ogni lavoro che svolgo, non solo in "Dark Souls". WARAGAI: Mi ricordo di quando stavo disegnando il Drago Non-Morto. Ho sottoposto una bozza di progetto che raffigurava un drago pieno di vermi e altre creature schifose. Miyazaki me l'ha restituito dicendo "Non è dignitoso. Non ti affidare al fattore del disgusto per raffigurare un drago non-morto. Perché invece non cerchi di trasmettere la profonda tristezza di una creatura magnifica destinata ad una lenta e possibile eterna discesa verso la rovina? Quest'ultima frase in particolare è interessante, "la profonda tristezza di una creatura magnifica destinata ad una lenta e possibile eterna discesa verso la rovina". Per darvi un'idea, in caso non abbiate mai giocato a questo gioco, questo è l'aspetto finale del Drago Non-Morto. Quando lo incontrate è aggrappato al fianco di un burrone, apparentemente morto. Intrappolati tra le sue zampe vi sono due oggetti speciali, ma quando disturbate il drago. Il drago emette un attacco tossico che vi ucciderà se si accumula troppo. Ma in Dark Souls questo è anche un'indicazione della corruzione che lo sta divorando. Sta emettendo questo orrendo e terrificante attacco che è una sorta di presa in giro della creatura possente che era un tempo. Si deve ridurre in questo stato per proteggere gli ultimi oggetti speciali che considera propri, oggetti che è "morto" per proteggere. Sono le ultime cose che gli permettono di aver un qualche brandello di sanità. Tutto questo riesce a dare a questo drago un'aria di tristezza, di rovina e di maestosità perduta, dando un chiaro tono all'incontro. Potete usare questi stessi principi per progettare i vostri incontri. Innanzitutto pensate a quale genere di sentimenti volete che i vostri mostri evochino. Come potete dare loro un certo peso emotivo? Quali generi di dettagli possono indirizzare i pensieri dei giocatori in una certa direzione? Quali dettagli possono invocare simpatia e comprensione? Queste sono le chiavi per una tragedia. La triste situazione del drago può farvi sentire male per esso, ma solo perché capite il contesto. E il modo in cui descrivete il mostro, le vostre parole e il vostro tono, sono tutti importanti per stabilirlo. C'è una notevole differenza per esempio tra il descrivere un generico tizio malvagio in armatura che volete che i vostri giocatori affrontino senza grosse remore. Ma come spesso accade i dettagli sono importanti e fondamentali. Parlando del Signore degli Anelli per esempio c'è una netta differenza tra Lurtz e Azog. Entrambi sono nemici con un ruolo similare...ma Lurtz è memorabile Mentre Azog invece... C'è qualcosa di apparentemente pigro e banale nel suo aspetto. Personalmente penso che una buona parte di questo sia legato alla specificità. Nella trilogia di Peter Jackson tutti gli orchi indossavano armature vere e create artigianalmente ed individualmente. Azog ha il beneficio degli ausili digitali, che da un lato rendono sviluppare il suo aspetto più semplice, ma d'altro canto gli tolgono le specifiche di qualcosa di davvero veritiero. E l'occhio nota questi dettagli. Lo stesso principio si può applicare quando si descrivono i mostri. Se un mostro indossa un'armatura a scaglie che tipologia di armatura a scaglie sta indossando? Quale storia ci racconta l'armatura? Quale azioni ha visto? Quali combattimento ha vissuto? Le risposte a queste domande, che dimostrano che una certa creatura/armatura/spada/eccetera ha vissuto una vita e dei momenti ulteriori rispetto a quelli in cui i personaggi ci interagiscono, sono parte di ciò che rende questo gioco magico. Non fate affrontare loro semplicemente un cavaliere della morte, fate affrontare loro un cavaliere della morte che porta i simboli dell'ordine cui apparteneva un tempo. Fate in modo che mantenga una versione distorta degli ideali puri che un tempo proteggeva. Magari mostrate qualche segno della lotta interiore della creatura. Parlando sempre del cavaliere della morte potreste far presente che le decorazioni dell'armatura sono state cancellate o modificate in nuovi simboli sacrileghi che richiamano i suoi nuovi oscuri padroni, ma forse richiamano anche per certi versi la persona che era un tempo, un nobile paladino che lottava contro il male. Oppure non c'è alcun dettaglio che richiama alla sua vita precedente, ma anche questa è una chiara scelta. E potete trovare dettagli che trasmettano anche questo concetto. In Dark Souls personaggi come Havel la Roccia... ...oppure Smough... ...trasmettono sensazioni molto differenti. Si può subito capire che c'è qualcosa che non va con Smough. Anche la sua armatura appare corrotta, quasi mostruosa. E questo è solo un possibile aspetto dei dettagli su cui potete lavorare. Se state progettando un incontro con qualcosa come un bulette, lo squalo di terra così amato da tutti, potete pensare a come esso si ponga nel vostro mondo. Cosa rende questo specifico squalo di terra unico? Forse è stato attaccato in precedenza? Magari ha già assalito dei mercanti in precedenza e ci sono ancora delle armi dei mercenari che li proteggevano incastrate nella sua corazza, quasi in stile Moby Dick? O magari c'è qualcosa di strano nelle sue scaglie, qualcosa dovuto ad una malattia o ad un'afflizione. Forse ha divorato un oggetto magico che lo sta lentamente cambiando. Qualsiasi cosa decidiate, l'essere specifici è la cosa importante. Ovviamente non potete preparare in anticipo ogni specifico dettaglio di ogni possibile situazione (o magari potete farlo, nel qual caso complimenti a voi e al vostro tempo libero), ma anche per un DM che ama improvvisare un singolo dettaglio inusuale è quanto basta. Dite subito quello che vi viene in mente sul momento, anche qualcosa di veramente specifico, e decidete dopo cosa questo significhi. Oppure ancora meglio non spiegate il senso ai giocatori, inventatevi un dettaglio che spicca e lasciate che siano loro a provare ad indovinare cosa questo significhi. Se siete fortunati faranno loro il lavoro per voi. Ma non cercate di fare il passo più lungo della gamba e di giustificarvi dopo. Anche se non avete le risposte pronte fate semplicemente presente i dettagli e pensateci poi dopo per vedere dove vi possono portare, cosa potete architettare. Coltivate un vostro senso di stile particolare ed unico. Dopo tutto, se pensate che qualcosa sia interessante e ci spendete sopra del tempo i vostri giocatori (si spera) si accorgeranno della cosa e se ne interesseranno a loro volta. Come si suol dire, le persone interessanti si interessano volentieri. Lasciatevi guidare dalle vostre emozioni e vedete dove arrivate. Alcuni dei momenti migliori nei GdR vengono da questi momenti di scoperta condivisa e questi dettagli possono essere un ottimo modo per arrivarvi. Avete altri trucchi da usare per trasmettere storie od emozioni tramite i mostri? Fatecelo sapere nei commenti! Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/04/dd-make-your-monsters-matter-detail-driven-encounters.html -
dnd tutte le edizioni Rendere Memorabili ed Importanti i Mostri
Alonewolf87 ha inviato una discussione in Dungeons & Dragons
Eccovi alcuni consigli per poter sfruttare appieno e al meglio i mostri, soffermandosi maggiormente su alcuni dettagli nella creazione degli incontri. Articolo di J.R. Zambrano del 18 Aprile 2019 Può spesso essere utile imparare qualche lezione da Dark Souls per quanto riguarda il design dei mostri. Il diavolo, così come la narrazione e le emozioni, si nasconde nei dettagli. Oggi daremo assieme a voi uno sguardo su come fare in modo che i mostri siano più memorabili grazie a dei dettagli intriganti. Parliamo un attimo dei mostri. Sono una parte importante di ogni campagna, sia come nemici terrificanti che combattono contro gli avventurieri, sia come alleati insperati che appaiono nei modi più imprevedibili. Potete trovarli in dungeon oscuri oppure che vagano nelle terre selvagge. I mostri possono fare molto per qualsiasi campagna. Che stiano affrontando i personaggi o li aiutino, possono permettere di raccontare storie fantastiche prima ancora di dover tirare l'iniziativa. Tutto alla fine si riduce ad una questione di atmosfera. L'atmosfera e il tono di una partita possono essere altrettanto importanti che la trama che si sta seguendo. E con giusto una minima attenzione ai dettagli e allo stile, un mostro può evocare un'atmosfera e un tono nei giocatori. Alcune caratteristiche chiave possono invitare all'esplorazione e impostare il tono della storia che si sta raccontano. Tutto questo semplicemente basandosi sulle azioni e sull'aspetto dei mostri. Diamo un'occhiata ad alcune possibili opportunità che si possono applicare quando si progetta un incontro. Tutto questo si basa su un intervista fatta al team di sviluppatori di Dark Souls, che di recente sta venendo diffusa ampiamente su Internet. Ecco un estratto di una conversazione riguardo tono ed eleganza tra l'intervistatore Kadoman Otsuka e lo sviluppatore Hidetaka Miyazaki e l'artista Masanori Waragai, entrambi appunto coinvolti nella creazione di Dark Souls. OTSUKA: Quali sono alcuni esempi di tratti che cercate di mantenere nei vostri giochi, anche se al tempo stesso perseguite sempre il vostro stile unico? MIYAZAKI: molte persone non ci credono quando lo dico, ma per me è molto importante un certo senso di raffinatezza, eleganza e dignità. Solitamente dico agli altri sviluppatori che schizzi e progetti che siano semplicemente grotteschi o splatter non saranno accettati. Si tratta di qualcosa che riguarda i miei gusti e le mie sensibilità personali e che applico ad ogni progetto che approvo. Mi riesce difficile descrivere cosa intendo, non saprei rispondere appieno ad una domanda come "Ma cosa intendi con dignità?". Penso che la risposta migliore che posso dare sia in questo libro, in ogni idea che potete vedere in queste pagine. La mia idea di dignità è qualcosa che cerco di perseguire in ogni lavoro che svolgo, non solo in "Dark Souls". WARAGAI: Mi ricordo di quando stavo disegnando il Drago Non-Morto. Ho sottoposto una bozza di progetto che raffigurava un drago pieno di vermi e altre creature schifose. Miyazaki me l'ha restituito dicendo "Non è dignitoso. Non ti affidare al fattore del disgusto per raffigurare un drago non-morto. Perché invece non cerchi di trasmettere la profonda tristezza di una creatura magnifica destinata ad una lenta e possibile eterna discesa verso la rovina? Quest'ultima frase in particolare è interessante, "la profonda tristezza di una creatura magnifica destinata ad una lenta e possibile eterna discesa verso la rovina". Per darvi un'idea, in caso non abbiate mai giocato a questo gioco, questo è l'aspetto finale del Drago Non-Morto. Quando lo incontrate è aggrappato al fianco di un burrone, apparentemente morto. Intrappolati tra le sue zampe vi sono due oggetti speciali, ma quando disturbate il drago. Il drago emette un attacco tossico che vi ucciderà se si accumula troppo. Ma in Dark Souls questo è anche un'indicazione della corruzione che lo sta divorando. Sta emettendo questo orrendo e terrificante attacco che è una sorta di presa in giro della creatura possente che era un tempo. Si deve ridurre in questo stato per proteggere gli ultimi oggetti speciali che considera propri, oggetti che è "morto" per proteggere. Sono le ultime cose che gli permettono di aver un qualche brandello di sanità. Tutto questo riesce a dare a questo drago un'aria di tristezza, di rovina e di maestosità perduta, dando un chiaro tono all'incontro. Potete usare questi stessi principi per progettare i vostri incontri. Innanzitutto pensate a quale genere di sentimenti volete che i vostri mostri evochino. Come potete dare loro un certo peso emotivo? Quali generi di dettagli possono indirizzare i pensieri dei giocatori in una certa direzione? Quali dettagli possono invocare simpatia e comprensione? Queste sono le chiavi per una tragedia. La triste situazione del drago può farvi sentire male per esso, ma solo perché capite il contesto. E il modo in cui descrivete il mostro, le vostre parole e il vostro tono, sono tutti importanti per stabilirlo. C'è una notevole differenza per esempio tra il descrivere un generico tizio malvagio in armatura che volete che i vostri giocatori affrontino senza grosse remore. Ma come spesso accade i dettagli sono importanti e fondamentali. Parlando del Signore degli Anelli per esempio c'è una netta differenza tra Lurtz e Azog. Entrambi sono nemici con un ruolo similare...ma Lurtz è memorabile Mentre Azog invece... C'è qualcosa di apparentemente pigro e banale nel suo aspetto. Personalmente penso che una buona parte di questo sia legato alla specificità. Nella trilogia di Peter Jackson tutti gli orchi indossavano armature vere e create artigianalmente ed individualmente. Azog ha il beneficio degli ausili digitali, che da un lato rendono sviluppare il suo aspetto più semplice, ma d'altro canto gli tolgono le specifiche di qualcosa di davvero veritiero. E l'occhio nota questi dettagli. Lo stesso principio si può applicare quando si descrivono i mostri. Se un mostro indossa un'armatura a scaglie che tipologia di armatura a scaglie sta indossando? Quale storia ci racconta l'armatura? Quale azioni ha visto? Quali combattimento ha vissuto? Le risposte a queste domande, che dimostrano che una certa creatura/armatura/spada/eccetera ha vissuto una vita e dei momenti ulteriori rispetto a quelli in cui i personaggi ci interagiscono, sono parte di ciò che rende questo gioco magico. Non fate affrontare loro semplicemente un cavaliere della morte, fate affrontare loro un cavaliere della morte che porta i simboli dell'ordine cui apparteneva un tempo. Fate in modo che mantenga una versione distorta degli ideali puri che un tempo proteggeva. Magari mostrate qualche segno della lotta interiore della creatura. Parlando sempre del cavaliere della morte potreste far presente che le decorazioni dell'armatura sono state cancellate o modificate in nuovi simboli sacrileghi che richiamano i suoi nuovi oscuri padroni, ma forse richiamano anche per certi versi la persona che era un tempo, un nobile paladino che lottava contro il male. Oppure non c'è alcun dettaglio che richiama alla sua vita precedente, ma anche questa è una chiara scelta. E potete trovare dettagli che trasmettano anche questo concetto. In Dark Souls personaggi come Havel la Roccia... ...oppure Smough... ...trasmettono sensazioni molto differenti. Si può subito capire che c'è qualcosa che non va con Smough. Anche la sua armatura appare corrotta, quasi mostruosa. E questo è solo un possibile aspetto dei dettagli su cui potete lavorare. Se state progettando un incontro con qualcosa come un bulette, lo squalo di terra così amato da tutti, potete pensare a come esso si ponga nel vostro mondo. Cosa rende questo specifico squalo di terra unico? Forse è stato attaccato in precedenza? Magari ha già assalito dei mercanti in precedenza e ci sono ancora delle armi dei mercenari che li proteggevano incastrate nella sua corazza, quasi in stile Moby Dick? O magari c'è qualcosa di strano nelle sue scaglie, qualcosa dovuto ad una malattia o ad un'afflizione. Forse ha divorato un oggetto magico che lo sta lentamente cambiando. Qualsiasi cosa decidiate, l'essere specifici è la cosa importante. Ovviamente non potete preparare in anticipo ogni specifico dettaglio di ogni possibile situazione (o magari potete farlo, nel qual caso complimenti a voi e al vostro tempo libero), ma anche per un DM che ama improvvisare un singolo dettaglio inusuale è quanto basta. Dite subito quello che vi viene in mente sul momento, anche qualcosa di veramente specifico, e decidete dopo cosa questo significhi. Oppure ancora meglio non spiegate il senso ai giocatori, inventatevi un dettaglio che spicca e lasciate che siano loro a provare ad indovinare cosa questo significhi. Se siete fortunati faranno loro il lavoro per voi. Ma non cercate di fare il passo più lungo della gamba e di giustificarvi dopo. Anche se non avete le risposte pronte fate semplicemente presente i dettagli e pensateci poi dopo per vedere dove vi possono portare, cosa potete architettare. Coltivate un vostro senso di stile particolare ed unico. Dopo tutto, se pensate che qualcosa sia interessante e ci spendete sopra del tempo i vostri giocatori (si spera) si accorgeranno della cosa e se ne interesseranno a loro volta. Come si suol dire, le persone interessanti si interessano volentieri. Lasciatevi guidare dalle vostre emozioni e vedete dove arrivate. Alcuni dei momenti migliori nei GdR vengono da questi momenti di scoperta condivisa e questi dettagli possono essere un ottimo modo per arrivarvi. Avete altri trucchi da usare per trasmettere storie od emozioni tramite i mostri? Fatecelo sapere nei commenti! Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/04/dd-make-your-monsters-matter-detail-driven-encounters.html Visualizza articolo completo -
altro gdr Call of Cthulhu - Custode cerca 1 giocatore
dalamar78 ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori via Forum
Ciao a tutti Come da titolo, sono alla ricerca di un appassionato del Richiamo di Cthulhu o di Lovercraft in generale da inserire nella mia campagna "Frammenti di Paura", sistema di gioco CoC d100 Il giocatore subentrerà al termine dell'avventura corrente (non manca molto) e potrà decidere se prendere le redini di uno dei PG vacanti o crearne uno nuovo Non conoscere il sistema di gioco non è un problema, è molto semplice, l'unico requisito richiesto è la voglia di giocare un gioco in prevalenza investigativo e la costanza di fare almeno un post ogni due giorni come minimo, meglio uno al giorno Se avete altre domande, chiedete pure Non è una gara, quindi non è detto che scelga il primo che risponde -
altro gdr We would Starfinder...
Gaspa ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori via Forum
Buongiorno a tutti voi cari avventurieri e master, sono passati un bel po' di cicli lunari dalla mia ultima apparizione sul forum, ma forze oscure e maggiori si erano impadroniti del mio tempo libero togliendomi questo mio piccolo mondo di svago 😥 Ma ora sono tornato e bando alla ciance ed ai sentimentalismi e arriviamo subito al sodo e al motivo che ben tutti sapete delle presenza di questo post in questa sezione. Sono in una disperata ricerca di un gruppo di prodi compagni e di una master la cui figura immensa e straordinaria nonché magnifica (lo so che è un leccata di c****, ma sappiamo tutti che è raro trovarne uno) voglia masterizzare una avventura semplice e basilare nell'universo di Starfinder, l'ambientazione della divina Paizo sul mondo del futuro. Orsù non siate timidi e vediamo chi assieme a me è voglioso di dirigersi verso l'infinito e oltre🚀🚀🚀 -
dnd tutte le edizioni 5 cose da fare quando muore l'intero gruppo
Alonewolf87 ha inviato un articolo in Articoli
Articolo di J.R. Zambrano del 01 Aprile 2019 E quindi il vostro intero gruppo è morto. Questo non implica però che dobbiate bruciare tutti i vostri appunti da DM e ricominciare la campagna da capo. Ecco cinque cose che potete fare per mantenere il gioco in carreggiata anche quando tutti sono defunti. Prima o poi doveva capitare. Magari il vostro gruppo ha la tendenza a indossare ogni oggetto magico che trova, anche quelli maledetti. Specialmente quelli maledetti. O forse sono finiti a tirare una sequenza di 1 su tutti i tiri salvezza. Forse il loro piano da battaglia è un foglio con scritto "non dimentichiamoci di pensare ad un piano per la battaglia". Quale che sia la ragione, vi siete trovati tra le mani un TPK (Total Party Kill, uccisione dell'intero gruppo, NdT). Tutti sono a terra, ma questo implica che tutti sono fuori dai giochi? Imprigionateli finché sono deboli Innanzitutto assicuriamoci che il gruppo sia davvero morto. Lo so, lo so, saprete sicuramente la differenza tra l'essere morenti e l'essere morti, ma a volte è facile considerare l'intero gruppo come sterminato prima che tutto sia finito. Magari su un gruppo di quattro avete due personaggi a cui manca solo un fallimento per morire, il terzo è a terra da un round e un ogre ha appena abbattuto il quarto personaggio con un critico ben piazzato. Solo perché tutti i membri del gruppo sono a terra non implica che siano tutti morti. Le regole per stabilizzare un personaggio morente funzionano a due direzioni. I PNG/nemici possono stabilizzare un PG morente tanto facilmente quanto potete farlo voi. Non dovete neanche dire ai giocatori che è questo che state facendo se pensate che potrebbero ritenere li stiate trattando con i guanti di velluto. Fate semplicemente una serie di prove senza spiegare loro il perché e poi pensate dopo a perché i PG potrebbero essere stati salvati dopo essere stati sconfitti. Si tratta di un'ottima occasione per prenderli prigionieri; essere stabilizzati non implica tornare coscienti. Si tratta del momento giusto per fare in modo che i nemici leghino i PG e lo portino via. Non è così difficile passare da "e cadi a terra..." a "per poi svegliarti in un freddo e umido dungeon, legato ad una parete..." Quella statua ha dei teschi come piedi? Diamine, quasi quasi preferirei essere morto ora.... Ho già discusso in precedenza di come poter fallire senza far finire il gioco possa davvero aumentare l'immersione e l'investimento nel gioco. Questo è un ottimo esempio. I vostri giocatori impareranno che è possibile perdere un combattimento, dato che i loro personaggi non necessariamente moriranno. Non saranno nello stato migliore, ma almeno non saranno morti. E voilà, con poco sforzo ecco pronta la prossima avventura, con i giocatori che cercano di sfuggire alla situazione in cui si trovano e di scoprire come ci sono finiti. Se volete davvero rendere la cosa palese, fate in modo che arrivino nel mezzo di uno strano rituale di un culto e di far iniziare subito uno scontro - la posta in gioco è altrettanto alta e, se i giocatori prevalgono, la vittoria sarà ancora più dolce. Sì, certo, ho giocato a God of War Ma tutto quello che ho fatto è stato salire sulle scale, perché mi fai questo gioco, perchè? C'è poco da fare. A volte la fortuna viene meno in vari modi e un personaggio (o anche l'intero gruppo) muore in maniera casuale. Non c'è niente di drammatico o di significativo in questa perdita, è solo molto improvvisa e apparentemente al di fuori del vostro controllo. E anche se questo potrebbe essere in linea con il modo in cui funziona a volte il mondo funziona (momento di pesantezza) state giocando ad un gioco anche per evadere da quel genere di realtà. Se volessi delle morti casuali di personaggi e dei tristi richiami alla mia fragile esistenza, andrei sul canale della HBO. Ora ovviamente questo è il momento in cui incantesimi come resurrezione o simili possono aiutare, ma mettiamo che il vostro gruppo non vi abbia accesso. Cosa potete fare? Specialmente se non è solo un personaggio ma l'intero gruppo che finisce per morire. Beh potete sfruttare il fatto che vi trovate in un mondo magico dove capitano tutta una serie di cose nell'aldilà. Dopotutto ci sono svariate storie che parlano di eroi che si fanno strada lottando per uscire dall'oltretomba. Potreste usare questa occasione per approfondire la mitologia della vostra campagna. Potrebbe essere una buona occasione per spulciare tra i vari mostri extraplanari del manuale e mettere insieme una serie di incontri che rappresentano il vagabondare dei personaggi nel Limbo. Potrebbero imbarcarsi in un bizzarro viaggio, inseguiti da dei mostri mentre cercando di tornare nella terra dei vivi. Se volete che sentano davvero le conseguenze della propria morte, lasciate che guardino cosa sta succedendo nel mondo mentre i loro spiriti rimangono sospesi come delle nuvolette. Intervento divino Parlando di mitologia è probabile che nel mondo in cui state giocando ci siano delle divinità. O altri potenti esseri che possono fare tornare in vita i morti. Mentre stanno vagando per il limbo, le anime dei personaggi potrebbero incrociare l'avatar beatifico di un dio, costretto a non poter intervenire nel mondo da antiche regole, ma ora che i PG sono morti sono in una sorta di zona grigia delle regole dei giochi tra divinità. O magari sarà qualcosa di oscuro che catturerà le loro anime e donerà loro nuovamente la vita, anche se ad un caro prezzo che i giocatori non saranno disposti a pagare. Come una certa Regina Corvo o vari altri dei della Morte. Il punto è che potete usare la morte dei personaggi come opportunità per approfondire la storia aggiungendo uno sviluppo inaspettato. Non vi dico di far tornare in vita i vostri personaggi solo per poter riprendere la campagna da dove l'avevate lasciata, ma di prendervi del tempo per trovare una motivazione legata alla storia già esistente per farli tornare in vita. Quando un PG muore ci dovrebbero essere delle conseguenze, ma la scomparsa definitiva del personaggio non è l'unica conclusione possibile. Avere un obbligo o una cerca da portare a termine potrebbe rendere le cose interessanti, specie se va in conflitto con l'obiettivo del gruppo. Siamo costretti ad essere eccellenti gli uni con gli altri. O magari se i PG hanno scoperto un terribile destino che incombe sul mondo potete avere varie scuse per dare il via alla prossima parte della vostra campagna. Quando una mossa del genere viene fatta per bene è come una sorta di trucco di magia: vi state giostrando vari aspetti dietro le scene e magari non vi aspettavate che tutti morissero, ma avere un'idea di impostazione generale in mente può aiutarvi e fare sì che la vostra improvvisazione sembri pianificata. Non-morire? C'è anche un'altra alternativa. Una che richiede un po' più di fantasia nella gestione delle regole e delle modifiche ai personaggi. Potreste far tornare i personaggi come non-morti. Ci sono dopotutto vari mostri che possono trasformare delle creature in vari tipi di non-morti. Non c'è niente che dice che i personaggi debbano perdere tutti i loro tratti quando diventano non-morti. Il vostro paladino è morto nel cono di energia negativa di un tiranno della morte? Beh date uno sguardo allo zombie, modificate un po' le statistiche del personaggio (qui è dove la cosa diventa difficile: non volete renderli troppo deboli, ma bisogna anche fare sì che il fatto che siano non-morti venga fuori in gioco), pensate se volete che sia ancora in grado di lanciare incantesimi o meno, scrivete la parola "zombie" di fronte a quale che sia la loro razza scritta sulla scheda del personaggio e siete pronti a partire. Penso che uno degli aspetti più belli del lato di creazione condivisa della storia dei giochi di ruoli sia lo scoprire tutti quei piccoli momenti e dettagli che nascono da delle conseguenze inattese. Il vostro paladino non si sarebbe mai aspettato di diventare uno zombie, ma ora ha una marea di domande. Cosa implica essere sia zombie che paladino? Può ancora servire il suo dio? Cosa succede se cerca di scacciare i non morti? Come può invertire ciò che è successo? Una volta che i vostri giocatori si pongono domande del gioco significa che sono immersi nel gioco. E da lì le prossime sessioni potrebbero scriversi da sole. Accettare la cosa Naturalmente a volte può stare bene che i personaggi siano davvero morti. Usate troppo spesso le opzioni precedenti e rischiate di trasformare la vostra campagna in un fumetto, in una soap opera o in una soap opera a fumetti. Quindi se i personaggi sono tutti morti, prendetevi un attimo per decidere se volete far proseguire la trama per ancora un poco; o se magari preferite fare un passo indietro temporalmente e introdurre un nuovo gruppo che era all'avventura da qualche altra parte del mondo mentre gli eroi stavano facendo quello che stavano facendo, in modo tale che ora questo nuovo gruppo si trovi a dover gestire le conseguenze della sconfitta del gruppo originale. Potrebbe valere la pena introdurre degli aspetti lasciati in eredità dal primo gruppo di personaggi che ancora influenzano il mondo, rendendo quest'ultimo unico e fornendo ai giocatori un modo per fare anche proprio il mondo di gioco e, di conseguenza, la campagna. Ad ogni modo, queste erano solo alcune idee da tenere a mente la prossima volta che le cose iniziano a girare male al tavolo. Potrebbe volerci un po' di lavoro da parte vostra, ma sono dei buoni spunti per fare in modo che non ci sia una battuta di arresto troppo forte e, anzi, per rendere più avvincente la campagna. Avete una storia di un TPK, sia da DM che da giocatore, da condividere? Come è stata gestita? Fatecelo sapere nei commenti. Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/04/dd-5-things-you-can-do-when-the-whole-party-dies.html -
dnd tutte le edizioni 5 cose da fare quando muore l'intero gruppo
Alonewolf87 ha inviato una discussione in Dungeons & Dragons
A volte anche con tutto l'impegno e la buona volontà possibili il vostro intero gruppo di PG può morire. Cosa si può fare in una situazione del genere? Ecco qualche idea. Articolo di J.R. Zambrano del 01 Aprile 2019 E quindi il vostro intero gruppo è morto. Questo non implica però che dobbiate bruciare tutti i vostri appunti da DM e ricominciare la campagna da capo. Ecco cinque cose che potete fare per mantenere il gioco in carreggiata anche quando tutti sono defunti. Prima o poi doveva capitare. Magari il vostro gruppo ha la tendenza a indossare ogni oggetto magico che trova, anche quelli maledetti. Specialmente quelli maledetti. O forse sono finiti a tirare una sequenza di 1 su tutti i tiri salvezza. Forse il loro piano da battaglia è un foglio con scritto "non dimentichiamoci di pensare ad un piano per la battaglia". Quale che sia la ragione, vi siete trovati tra le mani un TPK (Total Party Kill, uccisione dell'intero gruppo, NdT). Tutti sono a terra, ma questo implica che tutti sono fuori dai giochi? Imprigionateli finché sono deboli Innanzitutto assicuriamoci che il gruppo sia davvero morto. Lo so, lo so, saprete sicuramente la differenza tra l'essere morenti e l'essere morti, ma a volte è facile considerare l'intero gruppo come sterminato prima che tutto sia finito. Magari su un gruppo di quattro avete due personaggi a cui manca solo un fallimento per morire, il terzo è a terra da un round e un ogre ha appena abbattuto il quarto personaggio con un critico ben piazzato. Solo perché tutti i membri del gruppo sono a terra non implica che siano tutti morti. Le regole per stabilizzare un personaggio morente funzionano a due direzioni. I PNG/nemici possono stabilizzare un PG morente tanto facilmente quanto potete farlo voi. Non dovete neanche dire ai giocatori che è questo che state facendo se pensate che potrebbero ritenere li stiate trattando con i guanti di velluto. Fate semplicemente una serie di prove senza spiegare loro il perché e poi pensate dopo a perché i PG potrebbero essere stati salvati dopo essere stati sconfitti. Si tratta di un'ottima occasione per prenderli prigionieri; essere stabilizzati non implica tornare coscienti. Si tratta del momento giusto per fare in modo che i nemici leghino i PG e lo portino via. Non è così difficile passare da "e cadi a terra..." a "per poi svegliarti in un freddo e umido dungeon, legato ad una parete..." Quella statua ha dei teschi come piedi? Diamine, quasi quasi preferirei essere morto ora.... Ho già discusso in precedenza di come poter fallire senza far finire il gioco possa davvero aumentare l'immersione e l'investimento nel gioco. Questo è un ottimo esempio. I vostri giocatori impareranno che è possibile perdere un combattimento, dato che i loro personaggi non necessariamente moriranno. Non saranno nello stato migliore, ma almeno non saranno morti. E voilà, con poco sforzo ecco pronta la prossima avventura, con i giocatori che cercano di sfuggire alla situazione in cui si trovano e di scoprire come ci sono finiti. Se volete davvero rendere la cosa palese, fate in modo che arrivino nel mezzo di uno strano rituale di un culto e di far iniziare subito uno scontro - la posta in gioco è altrettanto alta e, se i giocatori prevalgono, la vittoria sarà ancora più dolce. Sì, certo, ho giocato a God of War Ma tutto quello che ho fatto è stato salire sulle scale, perché mi fai questo gioco, perchè? C'è poco da fare. A volte la fortuna viene meno in vari modi e un personaggio (o anche l'intero gruppo) muore in maniera casuale. Non c'è niente di drammatico o di significativo in questa perdita, è solo molto improvvisa e apparentemente al di fuori del vostro controllo. E anche se questo potrebbe essere in linea con il modo in cui funziona a volte il mondo funziona (momento di pesantezza) state giocando ad un gioco anche per evadere da quel genere di realtà. Se volessi delle morti casuali di personaggi e dei tristi richiami alla mia fragile esistenza, andrei sul canale della HBO. Ora ovviamente questo è il momento in cui incantesimi come resurrezione o simili possono aiutare, ma mettiamo che il vostro gruppo non vi abbia accesso. Cosa potete fare? Specialmente se non è solo un personaggio ma l'intero gruppo che finisce per morire. Beh potete sfruttare il fatto che vi trovate in un mondo magico dove capitano tutta una serie di cose nell'aldilà. Dopotutto ci sono svariate storie che parlano di eroi che si fanno strada lottando per uscire dall'oltretomba. Potreste usare questa occasione per approfondire la mitologia della vostra campagna. Potrebbe essere una buona occasione per spulciare tra i vari mostri extraplanari del manuale e mettere insieme una serie di incontri che rappresentano il vagabondare dei personaggi nel Limbo. Potrebbero imbarcarsi in un bizzarro viaggio, inseguiti da dei mostri mentre cercando di tornare nella terra dei vivi. Se volete che sentano davvero le conseguenze della propria morte, lasciate che guardino cosa sta succedendo nel mondo mentre i loro spiriti rimangono sospesi come delle nuvolette. Intervento divino Parlando di mitologia è probabile che nel mondo in cui state giocando ci siano delle divinità. O altri potenti esseri che possono fare tornare in vita i morti. Mentre stanno vagando per il limbo, le anime dei personaggi potrebbero incrociare l'avatar beatifico di un dio, costretto a non poter intervenire nel mondo da antiche regole, ma ora che i PG sono morti sono in una sorta di zona grigia delle regole dei giochi tra divinità. O magari sarà qualcosa di oscuro che catturerà le loro anime e donerà loro nuovamente la vita, anche se ad un caro prezzo che i giocatori non saranno disposti a pagare. Come una certa Regina Corvo o vari altri dei della Morte. Il punto è che potete usare la morte dei personaggi come opportunità per approfondire la storia aggiungendo uno sviluppo inaspettato. Non vi dico di far tornare in vita i vostri personaggi solo per poter riprendere la campagna da dove l'avevate lasciata, ma di prendervi del tempo per trovare una motivazione legata alla storia già esistente per farli tornare in vita. Quando un PG muore ci dovrebbero essere delle conseguenze, ma la scomparsa definitiva del personaggio non è l'unica conclusione possibile. Avere un obbligo o una cerca da portare a termine potrebbe rendere le cose interessanti, specie se va in conflitto con l'obiettivo del gruppo. Siamo costretti ad essere eccellenti gli uni con gli altri. O magari se i PG hanno scoperto un terribile destino che incombe sul mondo potete avere varie scuse per dare il via alla prossima parte della vostra campagna. Quando una mossa del genere viene fatta per bene è come una sorta di trucco di magia: vi state giostrando vari aspetti dietro le scene e magari non vi aspettavate che tutti morissero, ma avere un'idea di impostazione generale in mente può aiutarvi e fare sì che la vostra improvvisazione sembri pianificata. Non-morire? C'è anche un'altra alternativa. Una che richiede un po' più di fantasia nella gestione delle regole e delle modifiche ai personaggi. Potreste far tornare i personaggi come non-morti. Ci sono dopotutto vari mostri che possono trasformare delle creature in vari tipi di non-morti. Non c'è niente che dice che i personaggi debbano perdere tutti i loro tratti quando diventano non-morti. Il vostro paladino è morto nel cono di energia negativa di un tiranno della morte? Beh date uno sguardo allo zombie, modificate un po' le statistiche del personaggio (qui è dove la cosa diventa difficile: non volete renderli troppo deboli, ma bisogna anche fare sì che il fatto che siano non-morti venga fuori in gioco), pensate se volete che sia ancora in grado di lanciare incantesimi o meno, scrivete la parola "zombie" di fronte a quale che sia la loro razza scritta sulla scheda del personaggio e siete pronti a partire. Penso che uno degli aspetti più belli del lato di creazione condivisa della storia dei giochi di ruoli sia lo scoprire tutti quei piccoli momenti e dettagli che nascono da delle conseguenze inattese. Il vostro paladino non si sarebbe mai aspettato di diventare uno zombie, ma ora ha una marea di domande. Cosa implica essere sia zombie che paladino? Può ancora servire il suo dio? Cosa succede se cerca di scacciare i non morti? Come può invertire ciò che è successo? Una volta che i vostri giocatori si pongono domande del gioco significa che sono immersi nel gioco. E da lì le prossime sessioni potrebbero scriversi da sole. Accettare la cosa Naturalmente a volte può stare bene che i personaggi siano davvero morti. Usate troppo spesso le opzioni precedenti e rischiate di trasformare la vostra campagna in un fumetto, in una soap opera o in una soap opera a fumetti. Quindi se i personaggi sono tutti morti, prendetevi un attimo per decidere se volete far proseguire la trama per ancora un poco; o se magari preferite fare un passo indietro temporalmente e introdurre un nuovo gruppo che era all'avventura da qualche altra parte del mondo mentre gli eroi stavano facendo quello che stavano facendo, in modo tale che ora questo nuovo gruppo si trovi a dover gestire le conseguenze della sconfitta del gruppo originale. Potrebbe valere la pena introdurre degli aspetti lasciati in eredità dal primo gruppo di personaggi che ancora influenzano il mondo, rendendo quest'ultimo unico e fornendo ai giocatori un modo per fare anche proprio il mondo di gioco e, di conseguenza, la campagna. Ad ogni modo, queste erano solo alcune idee da tenere a mente la prossima volta che le cose iniziano a girare male al tavolo. Potrebbe volerci un po' di lavoro da parte vostra, ma sono dei buoni spunti per fare in modo che non ci sia una battuta di arresto troppo forte e, anzi, per rendere più avvincente la campagna. Avete una storia di un TPK, sia da DM che da giocatore, da condividere? Come è stata gestita? Fatecelo sapere nei commenti. Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/04/dd-5-things-you-can-do-when-the-whole-party-dies.html Visualizza articolo completo -
altro gdr Cerco gilda Gdr World of Warcraft lato Alleanza
Benjy95 ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori
Ciao ragazzi Cerco una gilda dove fare gdr lato Alleanza Pozzo dell'eternità. O al limite se c'è qualcuno che fa il master di GDR e ha voglia di formarne una mi contatti. -
gruppo cerca giocatori Unitevi salerno e provincia
Ernestozz ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori
Ciao a tutti ragazzi siamo un gruppo di persone nella provincia di salerno che organizza sessioni di giochi da tavolo, se volete giocare con noi fatecelo sapere inviandomi una email a raiso@Hotmail.it vi inviteremo in un gruppo telegram dove sara possibile vedere l'evento con tutta la descrizione e se vi va unirvi alla sessione. Vi aspettiamo numerosi 😉 -
altro gdr [Requiem 2ed.] Cerco Giocatori per un Play by Chat/Email
Uriele ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori
Ciao a tutti, avrei voglia di riprendere in mano una campagna di Vampiri il Requiem (esclusivamente 2^ edizione). Ho sempre giocato con gruppo dal vivo, con gruppo Whatsapp/Telegram e tramite Play by Email. Se qualcuno fosse interessato potremmo provare a definire meglio i dettagli e scegliere una piattaforma per giocare. Al momento ho già un giocatore in attesa. Uriele -
altro gdr Master cerca volontari per giocare ad Iron Heroes (tentativo del 2019)
Dardan ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori via Forum
Riproviamoci 😀 Vorrei provare a masterizzare un avventura col gdr Iron Heroes https://www.dragonslair.it/forums/topic/7848-recensione-iron-heroes/ , e visto che sono un neofita di questo gdr , cerco 2/3 giocatori esperti in generale e che magari ci abbiano già giocato o che ne conoscano le meccaniche . L'avventura si svolgerà in una mia ambientazione , un mondo medioevale decisamente cupo in cui la magia anche se presente è estremamente rara (tipo un koala al polo sud) e nella quasi totalità sotto il dominio dei governi , perciò al di fuori della portata della gente comune , di cui i vostri personaggi fanno parte , almeno per ora , perciò niente oggetti magici in generale , ne classi di personaggio che utilizzino la magia. Ho il pdf del manuale base per creare i personaggi e se serve posso passarveli. Se troverò dei volontari specificherò i dettagli per la creazione del personaggio , per ora sappiate solo che si possono giocare solo umani (da manuale) e che si partirà da un livello basso (terzo o quarto) -
altro gdr cercasi campagna
jackansword ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori via Forum
ciao, sono nuovo e sono alla ricerca di un avventura gdr by forum, per me va bene qualsiasi trama aspetto una risposta ciao -
altro gdr Cerco Cartomante (e gruppo) per Sine Requie
Momi ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori via Forum
Cerco un gruppo di Sine Requie, possibilmente per giocare il IV Reich (o le Terre Perdute). Conosco molto bene il gioco e mi piacerebbe giocarlo su Forum in quanto l'ambiente si presta bene per la natura discorsia e molto ruolistica del gioco. Non ho esperienza di PbF ma ho fatto parecchio PbC (su Telegram), immagino la differenza sia poca o nulla. Grazie in anticipo :D -
Articolo di Morrus del 03 Aprile 2019 Un paio di anni fa lo sviluppatore di giochi John Wick aveva acquistato i diritti del suo gioco di ruolo del 1999, 7th Sea, dalla casa editrice AEG, e aveva lanciato un Kickstarter da record per una seconda edizione dello stesso, raccogliendo più di un milione di dollari. L'anno scorso la sua compagnia ha riscontrato delle difficoltà finanziare, dovendo licenziare buona parte del proprio staff. Ora Wick ha venduto il prodotto alla Chaosium, che si occuperà di portare a compimento il resto degli obiettivi del Kickstarter. Ecco l'annuncio ufficiale: Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?6176-John-Wick-Sells-7th-Sea-to-Chaosium&s=3c2e5b35d514d606bb7615b638a2c296
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Il GdR 7th Sea, creato da John Wick, entrerà ora tra i prodotti della casa editrice Chaosium, che ha acquistato il franchise dal creatore stesso. Articolo di Morrus del 03 Aprile 2019 Un paio di anni fa lo sviluppatore di giochi John Wick aveva acquistato i diritti del suo gioco di ruolo del 1999, 7th Sea, dalla casa editrice AEG, e aveva lanciato un Kickstarter da record per una seconda edizione dello stesso, raccogliendo più di un milione di dollari. L'anno scorso la sua compagnia ha riscontrato delle difficoltà finanziare, dovendo licenziare buona parte del proprio staff. Ora Wick ha venduto il prodotto alla Chaosium, che si occuperà di portare a compimento il resto degli obiettivi del Kickstarter. Ecco l'annuncio ufficiale: Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?6176-John-Wick-Sells-7th-Sea-to-Chaosium&s=3c2e5b35d514d606bb7615b638a2c296 Visualizza articolo completo
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"Come si gioca sul Dragon's Lair?" (ovvero: ho trovato un modo subdolo per dare una risposta chiara a una domanda frequente) 1 - DECIDI IL TUO GIOCO Per spiegarlo in maniera semplice, immaginate la tipica giocata di ruolo attorno ad un tavolo, con il Master che inventa la storia ed i giocatori che interpretano i propri personaggi; ecco, avviene la stessa cosa ma in maniera telematica. Se preferisci giocare su piattaforme come Roll20, Discord o Skype basta avviare un nuovo topic cercando giocatori e/o master in questa sezione; in tal caso la guida finisce qui. Grazie per averci scelto! Altrimenti se preferisci ruolare in una gilda del D'L puoi cercare compagni di gioco in questa sezione o contattare con un messaggio privato l'utente che ti interessa. 2 - USARE LE GILDE Cos'è una gilda esattamente? Puoi pensarla come una "stanza" virtuale nel sito dedicata al gioco. Anche se tutti* vi possono accedere e vedere i contenuti al suo interno, sono coloro che vi si uniscono a partecipare attivamente come giocatori. Nel pannello principale su in alto trovi il menù Risorse che ti porta alle Gilde PbF (Play-by-Forum). Cliccando su una gilda qualunque si può vedere come è fatta all'interno e quali sono i suoi contenuti. Generalmente si usa un TDS (Topic di Servizio) per discutere dell'organizzazione OFF-GAME (cioè quando sono i giocatori a parlare) Si usano invece uno o più TDG (Topic di Gioco) per ruolare, cioè interpretare i propri personaggi e giocare le avventure. 3 - RUOLARE SULLE GILDE: IL TDG Ruolare in un Topic di Gioco è estremamente semplice: in linea di massima ogni giocatore posta un messaggio secondo un ordine casuale o stabilito a monte, scandendo un ritmo per il quale quando tutti gli altri giocatori (e il master, non dimentichiamolo!) hanno avuto la possibilità di dire/fare la loro, allora si può controbattere. Questa regola è soggetta ad eccezioni quando si tratta di conversazioni tra PG, per il quale si lascia al buon senso dei giocatori decidere come e quando postare. In cosa consiste il post? Tutto quello che direste a parole attorno ad un tavolo da gioco, lo scrivete: La regola generale è ovviamente soggetta a eccezioni e limitazioni da parte del Master, che sempre tutto può. Per esempio è usanza comune stabilire un limite di tempo (24/48h in genere) entro il quale tutti i giocatori devono postare, pena "saltare il turno" ed eventualmente lasciare al Master il controllo di quel personaggio nel turno. Si stabilisce spesso un canone sugli stili da usare per il parlato, la descrizione od il pensato (in genere il grassetto per parlare ed il colorato per i pensieri). Come fare per i lanci dei dadi? Il master vi darà indicazioni su come gestire questi inconvenienti. Alcuni master preferiscono lanciare i dadi al posto vostro usando Dice Roller (o siti simili) e postarne poi il risultato insieme alla reazione che ne consegue. Per chi ha meno fiducia e non si fida di un master che potrebbe imbrogliare (?) esistono siti che vi permettono di tirare un dado e di condividerne il risultato con gli altri giocatori. A che servono gli spoiler? Talvolta alcune azioni dei PG riguardano soltanto un altro particolare PG o il master; per mantenere la segretezza ed evitare il metagame si usa lo spoiler preceduto da una "@nomedestinatario" o qualcosa di simile; ad esempio se un personaggio sussurra ad un altro personaggio mentre ne è presente un terzo, la discussione privata tra i due va sotto spoiler, mentre ciò che è "pubblico" viene scritto normalmente. 4 - ORGANIZZARSI SULLE GILDE: IL TDS Tutto ciò che è "di servizio" al TdG va nel Topic di Servizio, ad esempio la creazione dei personaggi, la gestione delle tattiche, la richiesta di chiarimenti tecnici, avvisi di ogni natura e comunicazioni agli altri giocatori. Le buone maniere ipotizzano che il topic di servizio si dovrebbe utilizzare solo per questioni inerenti la parte tecnica e non per il cazzeggio, ma in base a quanto siano tolleranti i Master questa regola può essere più o meno elastica. 5 - VANTAGGI E SVANTAGGI DI GIOCARE SULLE GILDE Si gioca sempre. Al contrario di come spesso succede al tavolo, non c'è bisogno di riuscire a conciliare gli impegni di tutti per trovare un giorno ed un'ora in cui la banda sia al completo, né cercare un posto adatto a giocare. Basta avere accesso ad un pc, internet, e una mezz'oretta libera ogni una o due volte al giorno. Il gioco è fatto. Tantissimi giocatori. Internet ha reso le distanze invisibili: il sito D'L conta tantissimi giocatori all'attivo, ognuno dei quali sta mediamente in più di tre campagne contemporaneamente. State pur certi che se avete una buona idea, troverete sicuramente qualcuno pronto a giocarla insieme a voi. Una stanza per sé in un palazzo enorme. Il sito D'L non è solo una piattaforma di gioco, è una community. Una gilda non è uno spazio isolato nel vuoto, ma un luogo virtuale all'interno di un forum attivo nel quale c'è sempre uno spunto, una discussione, un articolo capace di catturare la vostra attenzione. Si gioca sempre. L'ho già detto, lo so, ma questo dipende dal fatto che alcune persone hanno un certo stile di vita capace di incastrarsi bene con i ritmi del PbF, e altri invece hanno turni da 48h a lavoro e poi un weekend completamente libero. Non dico che non sia possibile a prescindere, ma ho notato che questo tipo di routine non va molto d'accordo con la pazienza degli altri giocatori. Giocatori occasionali. Si vedono spesso giocatori (soprattutto gente che si è iscritta da poco) che iniziano entusiasti a ruolare in una o più campagne contemporaneamente e all'improvviso spariscono senza lasciare traccia; peggio ancora sono quelli che si improvvisano subito master e che fanno la stessa cosa ai danni di più giocatori. Da evitare come la peste. Strumenti diversi. Questo non so se è un vantaggio o uno svantaggio, perciò lo lascio nero. Ad un tavolo da gioco abbiamo il contatto umano, l'espressività, la calligrafia, l'improvvisazione che in un PbF sono per natura assenti; in compenso su internet abbiamo il tempo necessario per dosare attentamente le parole, la capacità di tenere traccia di tutto ciò che viene scritto, la rapidità con cui si creano mappe (tramite i tabletop come mipui e roll20) e si reperiscono immagini (Pinterest e Deviantart, i migliori amici del master). Il tutto si riduce ad una sola frase: è un modo diverso di giocare. Ma onestamente, vale la pena almeno provarlo. Conclusione: Ecco il mio consiglio spassionato: dai un'occhiata alle gilde esistenti, vedi come giocano gli altri e poniti questa domanda: "Io ne sarei in grado?" se la risposta è sì, benvenuto tra noi. La seconda domanda da porsi è "Ho la costanza di affrontare un'intera campagna?" la percezione del tempo è diversa quando si gioca sui PbF, ma se vuoi provare e basta, l'importante è farlo sapere prima. Troverai qualche master disposto a farti giocare senza impegno per vedere se fa al caso tuo.
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Affascinati dagli ambienti oscuri e selvaggi del gelido Nord, un gruppo di Narratori ha deciso di trasportare le avventure, i tesori e i pericoli di questo feroce regno nel mondo reale. L'atmosfera è di stampo Dark Fantasy, pregna di infida magia e di antichi misteri. La trama si sviluppa attorno a temi adulti e contrastanti: libertà ed oppressione, esplorazione e conquista, scontri tra religioni e culture, in una continua danza di luci e ombre. Chi sarà tanto coraggioso da avventurarsi nelle tenebre della Foresta del Davokar? Informazioni sull'associazione: Artefici del Fuoco è un associazione ludico-culturale senza scopo di lucro con 15 anni di attività alle spalle. L'associazione ha sede a Vicenza, ma ha compiuto eventi sparsi per buona parte del Triveneto e, in alcuni casi, anche oltre. Questo gruppo nasce dalla passione comune per il gioco di ruolo e da tavolo, e si è successivamente affacciato sul panorama del gioco di ruolo dal vivo con diverse cronache derivate da ambientazioni anche molto differenti tra loro, offrendo, nei vari anni, una buona scelta per gli appassionati del Larp in Veneto. Oltre al gioco di ruolo dal vivo abbiamo anche organizzato tornei ed eventi per promuovere il gioco cartaceo e di società, sia in autonomia che partecipando ad appuntamenti proposti da Comuni e Pro Loco, spesso in favore dei più piccoli con lo scopo di avvicinarli ad un gioco di stampo non tecnologico e di farli, quindi, distogliere dalla schermo di un computer. Gli Artefici del Fuoco contano più di 100 soci e all'interno dell'associazione si respira un clima di amicizia e tranquillità, rendendola uno spazio per condividere le proprie passioni con altre persone, il tutto senza tradire mai i propositi con cui l'organizzazione stessa è stata fondata. Ogni nostro evento e ritrovo è un occasione per rivedere amici vicini e lontani, e stringere nuove amicizie e giocare tutti insieme. Informazioni sulla cronaca di Rovine: Artefici del Fuoco sta per dare inizio al suo ultimo progetto di Larp, una campagna ambientata nel mondo del gioco di ruolo cartaceo Symbaroum, distribuito in Italia da Space Orange 42. La cronaca prende il nome di Rovine - Gli Eredi di Symbar e riprende l’ambientazione del gioco originale cercando di far immergere i giocatori in un'atmosfera cupa e in un mondo difficile fatto di contrasti, di azioni e soprattutto, delle loro conseguenze. Un Larp che cerca di far divertire nonostante le tematiche, a volte forti, della fonte che ha ispirato il progetto. Il corpo narratoriale alle spalle della campagna di Rovine ha redatto una propria ambientazione in cui è possibile ritrovare nomi di luoghi e personaggi del gioco cartaceo ma ha voluto, a volte per scelta, a volte per necessità, discostarsi leggermente dalla sua origine, modificando, togliendo o aggiungendo alcuni piccoli dettagli dall’ambientazione di gioco. Negli eventi di questa cronaca Larp sarà possibile interpretare un gruppo di esploratori, detentori di regolare licenza, dediti a esplorare la misteriosa foresta del Davokar per conto dei loro sovrani ed intenti nel difficile compito di sopravvivere a ogni minaccia. Informazioni sull’evento: Il primo evento di Rovine-gli Eredi di Symbar si terrà nelle date del 25 e 26 Maggio a Verona, presso il Forte Gisella, posto a pochi minuti dal centro cittadino. Per partecipare sarà necessario iscriversi entro il 5 Maggio, data in cui verranno chiuse le iscrizioni. Questo primo appuntamento, tuttavia, non sarà il vero inizio di cronaca, bensì un episodio auto conclusivo, un prologo della campagna vera e propria che inizierà a cavallo tra Settembre ed Ottobre. Ecco i link al gruppo Facebook di artefici del fuoco, del gruppo del progetto Rovine e dell'evento. https://www.facebook.com/groups/arteficidelfuoco/events/ https://www.facebook.com/groups/220711968636474/ https://www.facebook.com/events/2009776855997613/
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L’associazione Artefici del Fuoco presenta “Rovine – Gli Eredi di Symbar”, una campagna LARP ispirata al celebre Gioco di Ruolo svedese “Symbaroum”. Affascinati dagli ambienti oscuri e selvaggi del gelido Nord, un gruppo di Narratori ha deciso di trasportare le avventure, i tesori e i pericoli di questo feroce regno nel mondo reale. L'atmosfera è di stampo Dark Fantasy, pregna di infida magia e di antichi misteri. La trama si sviluppa attorno a temi adulti e contrastanti: libertà ed oppressione, esplorazione e conquista, scontri tra religioni e culture, in una continua danza di luci e ombre. Chi sarà tanto coraggioso da avventurarsi nelle tenebre della Foresta del Davokar? Informazioni sull'associazione: Artefici del Fuoco è un associazione ludico-culturale senza scopo di lucro con 15 anni di attività alle spalle. L'associazione ha sede a Vicenza, ma ha compiuto eventi sparsi per buona parte del Triveneto e, in alcuni casi, anche oltre. Questo gruppo nasce dalla passione comune per il gioco di ruolo e da tavolo, e si è successivamente affacciato sul panorama del gioco di ruolo dal vivo con diverse cronache derivate da ambientazioni anche molto differenti tra loro, offrendo, nei vari anni, una buona scelta per gli appassionati del Larp in Veneto. Oltre al gioco di ruolo dal vivo abbiamo anche organizzato tornei ed eventi per promuovere il gioco cartaceo e di società, sia in autonomia che partecipando ad appuntamenti proposti da Comuni e Pro Loco, spesso in favore dei più piccoli con lo scopo di avvicinarli ad un gioco di stampo non tecnologico e di farli, quindi, distogliere dalla schermo di un computer. Gli Artefici del Fuoco contano più di 100 soci e all'interno dell'associazione si respira un clima di amicizia e tranquillità, rendendola uno spazio per condividere le proprie passioni con altre persone, il tutto senza tradire mai i propositi con cui l'organizzazione stessa è stata fondata. Ogni nostro evento e ritrovo è un occasione per rivedere amici vicini e lontani, e stringere nuove amicizie e giocare tutti insieme. Informazioni sulla cronaca di Rovine: Artefici del Fuoco sta per dare inizio al suo ultimo progetto di Larp, una campagna ambientata nel mondo del gioco di ruolo cartaceo Symbaroum, distribuito in Italia da Space Orange 42. La cronaca prende il nome di Rovine - Gli Eredi di Symbar e riprende l’ambientazione del gioco originale cercando di far immergere i giocatori in un'atmosfera cupa e in un mondo difficile fatto di contrasti, di azioni e soprattutto, delle loro conseguenze. Un Larp che cerca di far divertire nonostante le tematiche, a volte forti, della fonte che ha ispirato il progetto. Il corpo narratoriale alle spalle della campagna di Rovine ha redatto una propria ambientazione in cui è possibile ritrovare nomi di luoghi e personaggi del gioco cartaceo ma ha voluto, a volte per scelta, a volte per necessità, discostarsi leggermente dalla sua origine, modificando, togliendo o aggiungendo alcuni piccoli dettagli dall’ambientazione di gioco. Negli eventi di questa cronaca Larp sarà possibile interpretare un gruppo di esploratori, detentori di regolare licenza, dediti a esplorare la misteriosa foresta del Davokar per conto dei loro sovrani ed intenti nel difficile compito di sopravvivere a ogni minaccia. Informazioni sull’evento: Il primo evento di Rovine-gli Eredi di Symbar si terrà nelle date del 25 e 26 Maggio a Verona, presso il Forte Gisella, posto a pochi minuti dal centro cittadino. Per partecipare sarà necessario iscriversi entro il 5 Maggio, data in cui verranno chiuse le iscrizioni. Questo primo appuntamento, tuttavia, non sarà il vero inizio di cronaca, bensì un episodio auto conclusivo, un prologo della campagna vera e propria che inizierà a cavallo tra Settembre ed Ottobre. Ecco i link al gruppo Facebook di artefici del fuoco, del gruppo del progetto Rovine e dell'evento. https://www.facebook.com/groups/arteficidelfuoco/events/ https://www.facebook.com/groups/220711968636474/ https://www.facebook.com/events/2009776855997613/ Visualizza articolo completo
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Articolo di Talien del 25 Marzo 2019 Dungeons & Dragons ha dato origine a molti dei tropi che hanno influenzato i giochi di ruolo da PC e console, ma uno degli aspetti più interessanti è la gestione del cibo. Ovvero non presentando delle meccaniche particolarmente sofisticate per gestire la fame, con un netto stacco rispetto ai giochi elettronici che lo hanno seguito. Immagine cortesia di Pixabay. Le regole originali Il boxed set di OD&D lasciava buona parte delle regole sulla sopravvivenza, come mangiare, bere e dormire ad un altro gioco, Outdoor Survival della Avalon Hill, come spiegato da Delta: La separazione tra "razioni standard" e "razioni di ferro" è significativa. Le razioni di ferro tecnicamente non esistevano come concetto fino alla Prima Guerra Mondiale: Sembra che Gary Gygax, il co-creatore di D&D, avesse in mente qualcos'altro secondo Michael (Gronan) I giocatori che non usavano Outdoor Survival preferivano sorvolare sulla gestione del cibo e le razioni di ferro erano un modo comodo per farlo - fintanto che ve lo potevate permettere come costo e peso da trasportare non c'era alcun ragione per preoccuparsi del cibo. C'erano anche dei precedenti letterari. Nei tre libri de La Filosofia Occulta, viene menzionata un'erba della Scizia che può permettere ad una persona di sopravvivere a "dodici giorni di fame e sete". Altri esempi popolari includono il cram e il lembas dal Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Il Pesante Fardello del Cibo Con AD&D queste regole divennero molto più dettagliate: Il cibo all'epoca non era registrato per una questione di consumo dello stesso, ma quanto un necessario costo di soldi e ingombro. Tutto questo cambiò con l'arrivo della Wilderness Survival Guide, che fornì regole dettagliate sulla fame. Al tempo in cui arrivò D&D 3.5, le regole vennero semplificate considerevolmente: Le regole seguenti hanno combinato fame ed affaticamento, come codificato nella 5E: Essenzialmente fame e cibo sono sempre state delle penalità in D&D, una necessità che causa penalità se i PG non ne tengono conto. Tutto questo è cambiato una volta che i video game hanno applicato un concetto simile. Perchè il cibo cura? Invece di penalizzare un personaggio in sua assenza il cibo può diventare una forma di cura. Il primo GdR elettronico ad averlo fatto è stato un gioco ambientato nei tempi moderni, chiamato Earthbound, parte della serie di GdR Mother: Laddove le ambientazioni fantasy vedevano il cibo come una risorsa scarsa ma necessaria, i giochi moderni trattavano il cibo come un mezzo per soppiantare il ruolo della tradizionale pozione curativa. Cracked ci fa notare dove sia il problema in tutto questo. Questo tropos, noto come Metabolismo Iperattivo, è diventato così comune che al giorno d'oggi appare anche nei CRPG fantasy. Quello che era cominciato come un male necessario nel fantasy, nei CRPG del giorno d'oggi è diventato l'eco di qualcosa che i genitori hanno detto ai propri figli da eoni: "mangia che ti fa bene!" Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?6148-Eat-This-It-s-Good-for-You!
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dnd tutte le edizioni Mangia che ti fa bene
Alonewolf87 ha inviato una discussione in Dungeons & Dragons
Il cibo è sempre stato un elemento facilmente ignorabile, ma comunque importante nei GdR e nei videogiochi, anche se nel corso della storia di D&D è stato gestito in modi molto differenti. Articolo di Talien del 25 Marzo 2019 Dungeons & Dragons ha dato origine a molti dei tropi che hanno influenzato i giochi di ruolo da PC e console, ma uno degli aspetti più interessanti è la gestione del cibo. Ovvero non presentando delle meccaniche particolarmente sofisticate per gestire la fame, con un netto stacco rispetto ai giochi elettronici che lo hanno seguito. Immagine cortesia di Pixabay. Le regole originali Il boxed set di OD&D lasciava buona parte delle regole sulla sopravvivenza, come mangiare, bere e dormire ad un altro gioco, Outdoor Survival della Avalon Hill, come spiegato da Delta: La separazione tra "razioni standard" e "razioni di ferro" è significativa. Le razioni di ferro tecnicamente non esistevano come concetto fino alla Prima Guerra Mondiale: Sembra che Gary Gygax, il co-creatore di D&D, avesse in mente qualcos'altro secondo Michael (Gronan) I giocatori che non usavano Outdoor Survival preferivano sorvolare sulla gestione del cibo e le razioni di ferro erano un modo comodo per farlo - fintanto che ve lo potevate permettere come costo e peso da trasportare non c'era alcun ragione per preoccuparsi del cibo. C'erano anche dei precedenti letterari. Nei tre libri de La Filosofia Occulta, viene menzionata un'erba della Scizia che può permettere ad una persona di sopravvivere a "dodici giorni di fame e sete". Altri esempi popolari includono il cram e il lembas dal Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Il Pesante Fardello del Cibo Con AD&D queste regole divennero molto più dettagliate: Il cibo all'epoca non era registrato per una questione di consumo dello stesso, ma quanto un necessario costo di soldi e ingombro. Tutto questo cambiò con l'arrivo della Wilderness Survival Guide, che fornì regole dettagliate sulla fame. Al tempo in cui arrivò D&D 3.5, le regole vennero semplificate considerevolmente: Le regole seguenti hanno combinato fame ed affaticamento, come codificato nella 5E: Essenzialmente fame e cibo sono sempre state delle penalità in D&D, una necessità che causa penalità se i PG non ne tengono conto. Tutto questo è cambiato una volta che i video game hanno applicato un concetto simile. Perchè il cibo cura? Invece di penalizzare un personaggio in sua assenza il cibo può diventare una forma di cura. Il primo GdR elettronico ad averlo fatto è stato un gioco ambientato nei tempi moderni, chiamato Earthbound, parte della serie di GdR Mother: Laddove le ambientazioni fantasy vedevano il cibo come una risorsa scarsa ma necessaria, i giochi moderni trattavano il cibo come un mezzo per soppiantare il ruolo della tradizionale pozione curativa. Cracked ci fa notare dove sia il problema in tutto questo. Questo tropos, noto come Metabolismo Iperattivo, è diventato così comune che al giorno d'oggi appare anche nei CRPG fantasy. Quello che era cominciato come un male necessario nel fantasy, nei CRPG del giorno d'oggi è diventato l'eco di qualcosa che i genitori hanno detto ai propri figli da eoni: "mangia che ti fa bene!" Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?6148-Eat-This-It-s-Good-for-You! Visualizza articolo completo -
altro gdr Master cerca gruppo per Starfinder
Skull Leader ha inviato una discussione in Cerco master/giocatori via Forum
Salve a tutti. Mi sono fatto convincere dal buon @Gaspa ad avviare una campagna (mini-campagna? avventura singola? episodi collegati?) di Starfinder. Innanzi tutto faccio una doverosa premessa: anche se ho letto il regolamento, non ho mai giocato a Starfinder, quindi metto le mani avanti e dico da subito che potrei avere delle lacune per quanto riguarda le regole più particolari e meno comuni. Detto questo, cerco due o tre valorosi da affiancare a Gaspa. La campagna che vorrei proporre sarebbe "pseudo" realistica, per quanto possa essere realistica un'ambientazione fantascientifica; sia chiaro, non sono un astrofisico, quindi si parla sempre di roba inventata da zero dalla mia mente contorta, ma vorrei cercare di mantenere un minimo di verosimiglianza. Per cui, niente galassia lontana lontana, niente poteri mistici o magia, e se possibile vorrei anche evitare le razze aliene. L'idea che ho in mente è che l'uomo ha colonizzato sistemi stellari al di fuori del nostro, ma non ha ancora incontrato razze aliene senzienti, ma solo xenofauna (e xenovegetazione ovviamente). Altri dettagli sull'ambientazione li darò più avanti, per il momento voglio sondare il terreno e vedere se e quanti sono interessati a partecipare. -
Articolo di Morrus del 31 Marzo 2019 Basato sui romanzi di Richard K. Morgan e sulla serie tv di Netflix, Altered Carbon è ambientato in un futuro simile a quello di Bladerunner, dove le persone possono trasferire la propria mente da un corpo all'altro, anche dopo la morte. Questo GdR sarà prodotto dalla Hunters Entertainment, editrice di prodotti come Kids on Bikes e The ABCs of D&D, e sarà distribuito nel 2020. Ecco l'annuncio ufficiale: Hunters Entertainment è la compagnia che ha prodotto Outbreak: Undead, Kids on Bikes e Overlight, oltre ai libri per ragazzi The ABCs of D&D. Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?6169-There-s-An-Altered-Carbon-RPG-Coming
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altro gdr In arrivo un GdR basato su Altered Carbon
Alonewolf87 ha inviato una discussione in Dungeons & Dragons
Scopriamo le prime notizie riguardo al GdR da tavolo basato sulla celebre serie sci-fi Altered Carbon. Articolo di Morrus del 31 Marzo 2019 Basato sui romanzi di Richard K. Morgan e sulla serie tv di Netflix, Altered Carbon è ambientato in un futuro simile a quello di Bladerunner, dove le persone possono trasferire la propria mente da un corpo all'altro, anche dopo la morte. Questo GdR sarà prodotto dalla Hunters Entertainment, editrice di prodotti come Kids on Bikes e The ABCs of D&D, e sarà distribuito nel 2020. Ecco l'annuncio ufficiale: Hunters Entertainment è la compagnia che ha prodotto Outbreak: Undead, Kids on Bikes e Overlight, oltre ai libri per ragazzi The ABCs of D&D. Link all'articolo originale: http://www.enworld.org/forum/content.php?6169-There-s-An-Altered-Carbon-RPG-Coming Visualizza articolo completo -
dnd tutte le edizioni 5 Consigli per Migliorare gli Incontri
Alonewolf87 ha inviato un articolo in Articoli
Articolo di J.R. Zambrano del 30 Marzo 2019 Gli incontri sono una delle componenti essenziali di ogni GdR. Che stiate combattendo contro un orco che sorveglia un forziere in una stanza di 3m per 3m, che siate in caduta libera attraverso il Piano Elementale dell'Aria mentre state combattendo con i duchi del vento, che stiate attraversando con cautela un terreno desolato, che siate all'erta per dei predoni...beh, penso che abbiate capito l'idea. Gli incontri sono importanti. Sono il momento dell'azione. E, in molti GdR, durano solitamente qualche secondo, magari un minuto, anche se poi serve un'ora (o più) per giocarli al tavolo. Questa settimana daremo uno sguardo ad alcuni trucchi per rendere i vostri incontri più d'impatto. Per fare sì che quei 18 secondi che dovranno passare prima che il gruppo distrugga il vostro incontro così ben organizzato (che avete speso l'intera settimana a preparare) abbiano il massimo valore. Ci sono più modi per vincere uno scontro... Quante volte avete visto un incontro finire così: i PG caricano, spade pronte, e si scontrano con qualsiasi cosa abbiate preparato per quell'incontro - che sia un beholder Tiranno delle Morte o un paio di Vermeiena - e subito il tutto diventa una serie di round di gente che tira dadi e fa gruppo contro un singolo nemico finché l'altro schieramento non è sconfitto. Non c'è niente di male in questo: incontri del genere sono l'approccio comune e basilare al GdR, sono facili da impostare e da gestire. Ma come per ogni altra cosa, ci si annoia se questo è l'unico approccio che si segue. Quindi perché non provare e aggiungere un po' di pepe al vostro prossimo incontro, tentando di pensare a modi in cui i giocatori possono vincere o perdere l'incontro. Non rendetelo tutto basato sull'uccidere gli avversari (o farli arrendere, se i vostri giocatori sono misericordiosi). Forse lo scopo dell'incontro non è uccidere tutti i nemici, ma chiudere un portale che sta risucchiando l'energia di un antico artefatto e i giocatori devono fare prove di abilità per fermare il processo (mentre sono ostacolati da dei costrutti arcani, naturalmente). Degli altri obiettivi potrebbero includere tenere salda la difesa di un'area per un certo numero di round, bloccare degli attaccanti che vogliono fermare un rituale mistico (se attaccano uno degli officianti, il rituale viene disturbato; tre attacchi agli officianti e il combattimento termina, quindi più che uccidere gli attaccanti l'incontro è incentrato sull'impedire che gli attaccanti raggiungano gli officianti). O magari l'incontro si incentra sui personaggi che devono recuperare un oggetto specifico prima che i nemici lo ottengano. Questo potrebbe essere un oggetto magico oppure una prova incriminante che una banda di assassini vuole eliminare, di modo che l'incontro non sia incentrato unicamente sul volerli uccidere (anche se è sicuramente un modo per avere successo). Se i giocatori recuperano la prova hanno vinto. Se gli assassini fuggono perdono l'incontro. Il che mi porta al punto seguente. Perdere non è la fine... Avere un obiettivo oltre a dover uccidere tutti gli avversari libera molto spazio narrativo. Permette di far sì che i nemici facciano di più che semplicemente tentare (solitamente senza successo) di uccidere i personaggi. Potete fare in modo che i personaggi siano attaccati da dei ladri che vogliono derubarli, o da delle guardie che vogliono catturarli o qualsiasi altra cosa possiate immaginare per introdurre della tensione drammatica legata al "perdere l'incontro", senza che questo implichi la morte. Una volta che si comprende questo concetto il mondo diventa più ampio. Potete fare cose come organizzare un incontro in cui PG hanno solo apparentemente vinto: dopo tutto hanno sconfitto o scacciato i nemici e hanno effettivamente vinto l'incontro (ottenendo PE e così via), ma durante quest'ultimo anche i nemici hanno raggiunto uno dei propri obiettivi. Magari hanno liberato un prigioniero oppure hanno rubato i piani di battaglia del duca o altro ancora. Il risultato finale è che le cose ora siano messe peggio, anche se i giocatori hanno fatto ciò che sembrava giusto. L'abbiamo scacciato! Ovviamente abbiamo vinto, dopotutto si è preso solo delle stupide anfore... Fare in modo che i nemici possano "vincere" anche se i giocatori li sconfiggono in combattimento può anche aiutare ad alleggerire il senso di sconfitta, cosa che può far sì che non ci sia risentimento al tavolo. Pianificare l'intero incontro... Ogni incontro è una sorta di piccola storia a sé stante. Ha un inizio, una parte centrale ed una fine. E anche se non avete modo di predire cosa faranno i vostri giocatori (a meno che non abbiate un gruppo davvero prevedibile), potete quanto meno mettere in atto un piano che il vostro gruppo manderà rapidamente all'aria, ma che potrà da voi essere usato come base per improvvisare. Fornire un obiettivo ai PNG che non sia semplicemente uccidere e basta può essere molto efficace nell'aiutarvi a dare forma all'incontro. Invece di prendere semplicemente dei mostri e vedere cosa succederà (cosa che può comunque andare bene) provate a prendervi un momento per pensare a come potrebbe svolgersi la parte centrale dell'incontro. E come potrebbe essere il finale? Ecco direi che ci siamo Come cercheranno i PNG di raggiungere i propri scopi e cosa faranno quando i PG cercheranno di ostacolarli? Sapere la forma che un incontro potrebbe assumere vi può aiutare a creare delle occasioni per mettere in atto dei momenti drammatici. Se sapete che molto probabilmente uno dei PG si rivelerà un avversario ostico per uno dei nemici, magari l'incontro renderà quest'ultimo disperato e disposto ad affidarsi ad oscuri poteri pur di vincere. Quindi potete già programmare che nella parte centrale dell'incontro, quando i PG stanno avendo la meglio, il PNG griderà disperato e un potere infernale lo investirà di energie oscure. Ed ecco come un incontro può diventare con poco sforzo più dinamico. Sviluppare i personaggi... Gli scontri drammatici spesso includono una rivelazione in merito ai personaggi coinvolti. Date uno sguardo ad un qualsiasi film o serie TV di successo. Vedere un combattimento che sia solo un combattimento è raro. Si tratta di un'altra forma di conversazione, una con i pugni invece che con le parole. Sono momenti come lo scontro tra Luke e Vader che parlano di come ci sia ancora del buono in quest'ultimo oppure lo scambio di battute di alta cultura tra Inigo Montoya e Wesley ne La Storia Fantastica - entrambi questi combattimenti sono pieni di botte e risposte. O magari ci sono degli sviluppi più seri, se i personaggi si sentono traditi, oppure se hanno la possibilità di confrontare qualcuno che ha avuto un impatto personale sulle loro vite. Aaaargh! Quindi se sapete che i vostri PNG hanno degli obiettivi, questa potrebbe essere la loro occasione per convincere i giocatori a cambiare schieramento o per convincerli della propria causa. Potrebbe anche essere un'occasione per i PG di mettersi in mostra. Se sapete che tra di loro c'è un paladino, fornitegli un'occasione per mettere in risalto i valori della propria divinità di fronte ai propri nemici, o fate in modo che il ladro astuto ma codardo possa avere un momento di eroismo in cui le sue abilità salvano la giornata. Pensate a quali opportunità può fornire l'incontro riguardo al far emergere il carattere dei vostri PG e scoprirete che i giocatori si appassioneranno di più. Mantenete il tutto in movimento... Chiudiamo con un consiglio più meccanico. Ed è quello di dare spazio ai personaggi di muoversi. Una cosa semplice come un combattimento che si svolge attraverso più stanze, o in un ambiente in cui si devono muovere di continuo è un buon modo per fare sì che ci sia la sensazione che sta succedendo qualcosa di interessante ogni turno. Muovere le miniature sul tavolo dà una bella sensazione, ma è a volte difficile da fare, specie se i vostri giocatori non hanno motivi per muoversi. Potete usare tutti i trucchi di cui abbiamo parlato per fornire loro una ragione o potete usare delle mie tecniche preferite e fare in modo che l'incontro arrivi ad ondate. No, non quel genere di ondate... Come per l'uso di riserve negli eserciti, potete iniziare l'incontro con magari uno o due mostri e poi, man mano che l'incontro avanza, ne arrivano sempre di più, costringendo i giocatori a reagire all'arrivo di nuove minacce. Questo funziona bene specialmente quando si usano mostri con poteri di attacco a distanza: essi possono fornire un ottimo incentivo ai giocatori per mantenere le cose in movimento. Oppure degli avversari con un approccio da schermaglia (come dei ladri o simili) che sono rimasti nascosti e che appaiono improvvisamente, gettando i giocatori nel panico mentre decidono come affrontarli. Queste erano solo alcune delle idee possibili per rendere più interessanti gli incontri. Avete dei trucchi che usate sovente? Condivideteli con noi nei commenti qui di seguito. Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/03/rpg-5-tips-to-level-up-your-encounters.html -
dnd tutte le edizioni 5 Consigli per Migliorare gli Incontri
Alonewolf87 ha inviato una discussione in Dungeons & Dragons
Eccovi alcuni consigli per rendere più memorabili ed interessanti gli scontri nelle vostre partite di GdR. Articolo di J.R. Zambrano del 30 Marzo 2019 Gli incontri sono una delle componenti essenziali di ogni GdR. Che stiate combattendo contro un orco che sorveglia un forziere in una stanza di 3m per 3m, che siate in caduta libera attraverso il Piano Elementale dell'Aria mentre state combattendo con i duchi del vento, che stiate attraversando con cautela un terreno desolato, che siate all'erta per dei predoni...beh, penso che abbiate capito l'idea. Gli incontri sono importanti. Sono il momento dell'azione. E, in molti GdR, durano solitamente qualche secondo, magari un minuto, anche se poi serve un'ora (o più) per giocarli al tavolo. Questa settimana daremo uno sguardo ad alcuni trucchi per rendere i vostri incontri più d'impatto. Per fare sì che quei 18 secondi che dovranno passare prima che il gruppo distrugga il vostro incontro così ben organizzato (che avete speso l'intera settimana a preparare) abbiano il massimo valore. Ci sono più modi per vincere uno scontro... Quante volte avete visto un incontro finire così: i PG caricano, spade pronte, e si scontrano con qualsiasi cosa abbiate preparato per quell'incontro - che sia un beholder Tiranno delle Morte o un paio di Vermeiena - e subito il tutto diventa una serie di round di gente che tira dadi e fa gruppo contro un singolo nemico finché l'altro schieramento non è sconfitto. Non c'è niente di male in questo: incontri del genere sono l'approccio comune e basilare al GdR, sono facili da impostare e da gestire. Ma come per ogni altra cosa, ci si annoia se questo è l'unico approccio che si segue. Quindi perché non provare e aggiungere un po' di pepe al vostro prossimo incontro, tentando di pensare a modi in cui i giocatori possono vincere o perdere l'incontro. Non rendetelo tutto basato sull'uccidere gli avversari (o farli arrendere, se i vostri giocatori sono misericordiosi). Forse lo scopo dell'incontro non è uccidere tutti i nemici, ma chiudere un portale che sta risucchiando l'energia di un antico artefatto e i giocatori devono fare prove di abilità per fermare il processo (mentre sono ostacolati da dei costrutti arcani, naturalmente). Degli altri obiettivi potrebbero includere tenere salda la difesa di un'area per un certo numero di round, bloccare degli attaccanti che vogliono fermare un rituale mistico (se attaccano uno degli officianti, il rituale viene disturbato; tre attacchi agli officianti e il combattimento termina, quindi più che uccidere gli attaccanti l'incontro è incentrato sull'impedire che gli attaccanti raggiungano gli officianti). O magari l'incontro si incentra sui personaggi che devono recuperare un oggetto specifico prima che i nemici lo ottengano. Questo potrebbe essere un oggetto magico oppure una prova incriminante che una banda di assassini vuole eliminare, di modo che l'incontro non sia incentrato unicamente sul volerli uccidere (anche se è sicuramente un modo per avere successo). Se i giocatori recuperano la prova hanno vinto. Se gli assassini fuggono perdono l'incontro. Il che mi porta al punto seguente. Perdere non è la fine... Avere un obiettivo oltre a dover uccidere tutti gli avversari libera molto spazio narrativo. Permette di far sì che i nemici facciano di più che semplicemente tentare (solitamente senza successo) di uccidere i personaggi. Potete fare in modo che i personaggi siano attaccati da dei ladri che vogliono derubarli, o da delle guardie che vogliono catturarli o qualsiasi altra cosa possiate immaginare per introdurre della tensione drammatica legata al "perdere l'incontro", senza che questo implichi la morte. Una volta che si comprende questo concetto il mondo diventa più ampio. Potete fare cose come organizzare un incontro in cui PG hanno solo apparentemente vinto: dopo tutto hanno sconfitto o scacciato i nemici e hanno effettivamente vinto l'incontro (ottenendo PE e così via), ma durante quest'ultimo anche i nemici hanno raggiunto uno dei propri obiettivi. Magari hanno liberato un prigioniero oppure hanno rubato i piani di battaglia del duca o altro ancora. Il risultato finale è che le cose ora siano messe peggio, anche se i giocatori hanno fatto ciò che sembrava giusto. L'abbiamo scacciato! Ovviamente abbiamo vinto, dopotutto si è preso solo delle stupide anfore... Fare in modo che i nemici possano "vincere" anche se i giocatori li sconfiggono in combattimento può anche aiutare ad alleggerire il senso di sconfitta, cosa che può far sì che non ci sia risentimento al tavolo. Pianificare l'intero incontro... Ogni incontro è una sorta di piccola storia a sé stante. Ha un inizio, una parte centrale ed una fine. E anche se non avete modo di predire cosa faranno i vostri giocatori (a meno che non abbiate un gruppo davvero prevedibile), potete quanto meno mettere in atto un piano che il vostro gruppo manderà rapidamente all'aria, ma che potrà da voi essere usato come base per improvvisare. Fornire un obiettivo ai PNG che non sia semplicemente uccidere e basta può essere molto efficace nell'aiutarvi a dare forma all'incontro. Invece di prendere semplicemente dei mostri e vedere cosa succederà (cosa che può comunque andare bene) provate a prendervi un momento per pensare a come potrebbe svolgersi la parte centrale dell'incontro. E come potrebbe essere il finale? Ecco direi che ci siamo Come cercheranno i PNG di raggiungere i propri scopi e cosa faranno quando i PG cercheranno di ostacolarli? Sapere la forma che un incontro potrebbe assumere vi può aiutare a creare delle occasioni per mettere in atto dei momenti drammatici. Se sapete che molto probabilmente uno dei PG si rivelerà un avversario ostico per uno dei nemici, magari l'incontro renderà quest'ultimo disperato e disposto ad affidarsi ad oscuri poteri pur di vincere. Quindi potete già programmare che nella parte centrale dell'incontro, quando i PG stanno avendo la meglio, il PNG griderà disperato e un potere infernale lo investirà di energie oscure. Ed ecco come un incontro può diventare con poco sforzo più dinamico. Sviluppare i personaggi... Gli scontri drammatici spesso includono una rivelazione in merito ai personaggi coinvolti. Date uno sguardo ad un qualsiasi film o serie TV di successo. Vedere un combattimento che sia solo un combattimento è raro. Si tratta di un'altra forma di conversazione, una con i pugni invece che con le parole. Sono momenti come lo scontro tra Luke e Vader che parlano di come ci sia ancora del buono in quest'ultimo oppure lo scambio di battute di alta cultura tra Inigo Montoya e Wesley ne La Storia Fantastica - entrambi questi combattimenti sono pieni di botte e risposte. O magari ci sono degli sviluppi più seri, se i personaggi si sentono traditi, oppure se hanno la possibilità di confrontare qualcuno che ha avuto un impatto personale sulle loro vite. Aaaargh! Quindi se sapete che i vostri PNG hanno degli obiettivi, questa potrebbe essere la loro occasione per convincere i giocatori a cambiare schieramento o per convincerli della propria causa. Potrebbe anche essere un'occasione per i PG di mettersi in mostra. Se sapete che tra di loro c'è un paladino, fornitegli un'occasione per mettere in risalto i valori della propria divinità di fronte ai propri nemici, o fate in modo che il ladro astuto ma codardo possa avere un momento di eroismo in cui le sue abilità salvano la giornata. Pensate a quali opportunità può fornire l'incontro riguardo al far emergere il carattere dei vostri PG e scoprirete che i giocatori si appassioneranno di più. Mantenete il tutto in movimento... Chiudiamo con un consiglio più meccanico. Ed è quello di dare spazio ai personaggi di muoversi. Una cosa semplice come un combattimento che si svolge attraverso più stanze, o in un ambiente in cui si devono muovere di continuo è un buon modo per fare sì che ci sia la sensazione che sta succedendo qualcosa di interessante ogni turno. Muovere le miniature sul tavolo dà una bella sensazione, ma è a volte difficile da fare, specie se i vostri giocatori non hanno motivi per muoversi. Potete usare tutti i trucchi di cui abbiamo parlato per fornire loro una ragione o potete usare delle mie tecniche preferite e fare in modo che l'incontro arrivi ad ondate. No, non quel genere di ondate... Come per l'uso di riserve negli eserciti, potete iniziare l'incontro con magari uno o due mostri e poi, man mano che l'incontro avanza, ne arrivano sempre di più, costringendo i giocatori a reagire all'arrivo di nuove minacce. Questo funziona bene specialmente quando si usano mostri con poteri di attacco a distanza: essi possono fornire un ottimo incentivo ai giocatori per mantenere le cose in movimento. Oppure degli avversari con un approccio da schermaglia (come dei ladri o simili) che sono rimasti nascosti e che appaiono improvvisamente, gettando i giocatori nel panico mentre decidono come affrontarli. Queste erano solo alcune delle idee possibili per rendere più interessanti gli incontri. Avete dei trucchi che usate sovente? Condivideteli con noi nei commenti qui di seguito. Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/03/rpg-5-tips-to-level-up-your-encounters.html Visualizza articolo completo