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Risultati per i tag 'Serie TV'.
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No, non parlo del nostro sito, ma della famosa serie a cartoni (anche se ne fecero un videogioco) da cui prendiamo il nome. Solo che, in questo caso, si tratta di un remake con attori in carne ed ossa. Cosa ne pensate?
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serie tv Sono l'unico che non riesce più ad apprezzare fumetti e cartoni?
MattoMatteo ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Mi sono reso tristemente conto di non riuscire ad apprezzare più quasi nessun fumetto o cartone o serie tv con personaggi in carne ed ossa, siano essi americani o giapponesi, vecchi o moderni. Trovo quelli vecchi pacchiani e ridicoli, mentre quelli moderni troppo cupi e, nel caso di manga e anime, con troppo fanservice gratuito. Sono l'unico che ha questo genere di problema? -
serie tv HBO farà la serie tv su The Last of Us
SilentWolf ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Questa è una notizia bomba per chiunque ami l'ormai famosissimo videogioco targato Naughty Dog o anche solo in generale le storie post-apocalittiche con zombie. La HBO ha deciso di realizzare la serie tv tratta dal videogioco per PS3/PS4 The Last of US! Showrunner di questa serie sarà Craig Mazin (autore di Chernobyl, mini serie acclamata in tutto il mondo), anche se Neil Druckman di Naughty Dog - e autore della storia di The Last of Us I e II - sarà direttamente coinvolto nella scrittura della serie in qualità di consulente. https://tv.badtaste.it/2020/03/the-last-of-us-craig-mazin-chernobyl-realizzera-la-serie-tv-per-la-hbo/ La base di partenza è buona: la HBO è un'azienda seria, che crede molto ai suoi prodotti e che non si fa problemi a realizzare serie tv mature; la Sony dall'anno scorso ha deciso di vigilare direttamente sulla produzione di serie tv tratte dai suoi videogiochi; l'autore di Chernobyl sembra una persona che sa il fatto suo; e nel progetto sarà coinvolto personalmente Neil Druckman, che si è dimostrato (anche con Uncharted 4) uno scrittore molto abile. Ora bisogna incrociare le dita per quel che riguarda la scelta del cast. In particolare Ellie e Joel. -
Nonostante le mie aspettative estremamente negative sulla serie e sugli attori, devo ricredermi. Sono alla quinta puntata e sto trovando la trama e la caratterizzazione dei personaggi ben fatta e molto in linea con i libri che ho letto. Non posso esprimermi sui videogame come trama perché non sono mai riuscito a superare il primo capitolo del primo senza che mi andasse a tedio. Qualcuno l'ha visto? Che ne pensate?
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serie tv Serie tv de "Il Signore degli Anelli"
MattoMatteo ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Ecco quì la notizia... la vostra reazione? Lo chiedo perchè trovo veramente difficile immaginare che possano fare una serie tv all'altezza dei i tre film (6, se contiamo anche "Lo Hobbit") di Peter Jackson... soprattutto dopo quell'abominevole aborto de "Le cronache di Shannara"! -
Ciao a tutti qualcuno di voi ha guardato Carnival row???' mi sembra la sceneggiatura molto simile ad Eberron ,secondo voi e' probabile che abbiano preso degli spunti???
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serie tv Amazon ordina 2 stagioni di Critical Role: The Legend of Vox Machina
SilentWolf ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
La serie animata tratta dalla campagna di ruolo giocata da Critical Role sarà distribuita su Amazon Prime Video. Amazon ha deciso di acquistare Critical Role: The Legend of Vox Machina, la serie animata ispirata alla prima campagna di D&D 5e giocata dal celebre gruppo di Critical Role, composto dal DM Matthew Marcer e dai giocatori Laura Bailey, Taliesin Jaffe, Ashley Johnson, Liam O’Brien, Marisha Ray, Sam Riegel, e Travis Willingham, tutti doppiatori e attori professionisti. Qualche tempo fa Critical Role aveva organizzato una campagna Kickstarter di successo, grazie alla quale era riuscita a raccogliere più di 10.000 dollari e a dare il via al progetto di una stagione composta da 10 episodi. Amazon, tuttavia, ha deciso di finanziare ulteriormente la nuova serie animata, estendendola di altri 14 episodi, per un totale di 24, che verranno suddivisi in due stagioni distribuite su Amazon Prime Video a partire dall'autunno del 2020. L'accordo tra Amazon e Critical Role, inoltre, prevede la creazione di ulteriori nuove serie tv che verranno rilasciate sempre su Amazon Prime Video in futuro. The Legend of Vox Machina racconterà le gesta di un gruppo di sette avventurieri ubriaconi che intraprendono una missione per salvare i reami da mostri terrificanti e forze magiche oscure, fino a scoprire di essere diventati nel frattempo una famiglia. I personaggi della serie animata saranno doppiati dagli stessi esponenti di Critical Role, ovvero coloro che ne interpretano le vesti nella campagna di D&D e che nella serie tv assumeranno anche il ruolo di produttori esecutivi (potranno, dunque, dire la loro sullo sviluppo creativo della serie). Se ve la siete persa, eccovi qui di seguito la sigla del cartone: Fonti: https://www.enworld.org/threads/critical-role-amazon-orders-2-seasons-of-the-legend-of-vox-machina.668369/ https://tv.badtaste.it/2019/11/critical-role-the-legend-of-vox-machina-amazon-ordina-due-stagioni-della-serie-animata/ Visualizza articolo completo -
serie tv Amazon ordina 2 stagioni di Critical Role: The Legend of Vox Machina
SilentWolf ha inviato un articolo in News
Amazon ha deciso di acquistare Critical Role: The Legend of Vox Machina, la serie animata ispirata alla prima campagna di D&D 5e giocata dal celebre gruppo di Critical Role, composto dal DM Matthew Marcer e dai giocatori Laura Bailey, Taliesin Jaffe, Ashley Johnson, Liam O’Brien, Marisha Ray, Sam Riegel, e Travis Willingham, tutti doppiatori e attori professionisti. Qualche tempo fa Critical Role aveva organizzato una campagna Kickstarter di successo, grazie alla quale era riuscita a raccogliere più di 10.000 dollari e a dare il via al progetto di una stagione composta da 10 episodi. Amazon, tuttavia, ha deciso di finanziare ulteriormente la nuova serie animata, estendendola di altri 14 episodi, per un totale di 24, che verranno suddivisi in due stagioni distribuite su Amazon Prime Video a partire dall'autunno del 2020. L'accordo tra Amazon e Critical Role, inoltre, prevede la creazione di ulteriori nuove serie tv che verranno rilasciate sempre su Amazon Prime Video in futuro. The Legend of Vox Machina racconterà le gesta di un gruppo di sette avventurieri ubriaconi che intraprendono una missione per salvare i reami da mostri terrificanti e forze magiche oscure, fino a scoprire di essere diventati nel frattempo una famiglia. I personaggi della serie animata saranno doppiati dagli stessi esponenti di Critical Role, ovvero coloro che ne interpretano le vesti nella campagna di D&D e che nella serie tv assumeranno anche il ruolo di produttori esecutivi (potranno, dunque, dire la loro sullo sviluppo creativo della serie). Se ve la siete persa, eccovi qui di seguito la sigla del cartone: Fonti: https://www.enworld.org/threads/critical-role-amazon-orders-2-seasons-of-the-legend-of-vox-machina.668369/ https://tv.badtaste.it/2019/11/critical-role-the-legend-of-vox-machina-amazon-ordina-due-stagioni-della-serie-animata/ -
serie tv The Witcher - Netflix al lavoro sulla serie TV
SilentWolf ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Se qualcuno tra voi è un fan della serie videoludica o della serie originale di romanzi, sarà felice di sapere che Netflix ha stretto un accordo con l'autore dei libri per produrre una serie TV su The Witcher. http://www.badtv.it/2017/05/the-witcher-netflix-produrra-serie-tv-tratta-saga-andrzej-sapkowski/ http://multiplayer.it/notizie/183258-the-witcher-3-wild-hunt-netflix-e-al-lavoro-su-una-serie-ispirata-alla-saga-di-the-witcher.html -
Il prossimo progetto dei fratelli Russo sarà una serie animata su Magic: The Gathering per Netflix. I piani per il futuro di uno dei giochi di carte più grandi del mondo puntano verso lo streaming e i registi dietro gli Avengers dei Marvel Studios saranno coloro che gli daranno vita. Netflix ha appena annunciato che Joe e Anthony Russo realizzeranno una nuova serie animata come parte di una nuova collaborazione tra il gigante dello streaming e l'Allspark Studios della Hasbro. Ambientato nel mondo del celebre gioco di carte, questo show - al momento senza titolo - seguirà le avventure dei Planeswalker, i leggendari eroi incantatori che attraversano il multiverso di Magic evocando potenti creature e poteri elementali mentre si affrontano in battaglie epiche. I dettagli sulla storia vera e propria sono scarni, ma visto che la teaser art mostrata qui sopra ci mostra Chandra Nalaar, una potente piromante proveniente dal mondo di Kaladesh e che è diventata una degli eroi più riconoscibili di Magic, potrebbe essere lei stessa uno dei punti focali della serie. I fratelli Russo - meglio noti per il loro lavoro presso la Marvel riguardante i sequel di Capitan America The Winter Soldier e Civil War e, ovviamente, gli enormi film di gruppo Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame - saranno affiancati da Mike Larocca di Octopie e Isaac Krauss nel ruolo di produttori esecutivi. La serie sarà scritta da Henry Gilroy, sceneggiatore di Star Wars Rebels e The Clone Wars, e Jose Molina, sceneggiatore di The Tick, mentre l'animazione verrà supervisionata dal direttore Yoriaki Mochizuki della Bardel Entertainment. Negli ultimi anni il mondo di Magic: The Gathering è cresciuto ben oltre le semplice scritte di flavor sulle carte. Da anni ci sono fumetti, giochi, romanzi e una serie online di cortometraggi incentrati sui personaggi e sui mondi dietro ogni espansione di questo gioco di carte, quindi c'è materiale in abbondanza su cui lavorare per realizzare una serie animata. Sarà interessante vedere cosa saranno in grado di creare i Russo e la Bardel Entertainment in merito ai mondi di Magic. Link all'articolo originale: https://io9.gizmodo.com/the-russo-brothers-next-project-is-a-magic-the-gatheri-1835198867 Visualizza articolo completo
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I piani per il futuro di uno dei giochi di carte più grandi del mondo puntano verso lo streaming e i registi dietro gli Avengers dei Marvel Studios saranno coloro che gli daranno vita. Netflix ha appena annunciato che Joe e Anthony Russo realizzeranno una nuova serie animata come parte di una nuova collaborazione tra il gigante dello streaming e l'Allspark Studios della Hasbro. Ambientato nel mondo del celebre gioco di carte, questo show - al momento senza titolo - seguirà le avventure dei Planeswalker, i leggendari eroi incantatori che attraversano il multiverso di Magic evocando potenti creature e poteri elementali mentre si affrontano in battaglie epiche. I dettagli sulla storia vera e propria sono scarni, ma visto che la teaser art mostrata qui sopra ci mostra Chandra Nalaar, una potente piromante proveniente dal mondo di Kaladesh e che è diventata una degli eroi più riconoscibili di Magic, potrebbe essere lei stessa uno dei punti focali della serie. I fratelli Russo - meglio noti per il loro lavoro presso la Marvel riguardante i sequel di Capitan America The Winter Soldier e Civil War e, ovviamente, gli enormi film di gruppo Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame - saranno affiancati da Mike Larocca di Octopie e Isaac Krauss nel ruolo di produttori esecutivi. La serie sarà scritta da Henry Gilroy, sceneggiatore di Star Wars Rebels e The Clone Wars, e Jose Molina, sceneggiatore di The Tick, mentre l'animazione verrà supervisionata dal direttore Yoriaki Mochizuki della Bardel Entertainment. Negli ultimi anni il mondo di Magic: The Gathering è cresciuto ben oltre le semplice scritte di flavor sulle carte. Da anni ci sono fumetti, giochi, romanzi e una serie online di cortometraggi incentrati sui personaggi e sui mondi dietro ogni espansione di questo gioco di carte, quindi c'è materiale in abbondanza su cui lavorare per realizzare una serie animata. Sarà interessante vedere cosa saranno in grado di creare i Russo e la Bardel Entertainment in merito ai mondi di Magic. Link all'articolo originale: https://io9.gizmodo.com/the-russo-brothers-next-project-is-a-magic-the-gatheri-1835198867
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Il film Dark Crystal ha sempre esercitato una grande attrattiva verso di me (visto che da bambino adoravo guardare i Muppet), sin dalla prima volta che ne scoprii l'esistenza, attorno ai 10 anni. Non mi vergogno di dire che, anche se all'epoca avevo già 35 anni, appena ebbi modo di farlo, comprai il dvd. E' quindi con molto piacere che vi comunico che, a fine agosto, Netflix mostrerà la serie tv "The Dark Crystal: Age of Resistance". Sarà ambientato in epoca precedente al film, e (grazie al cielo!) non userà CG ma veri pupazzi come nel film.
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dnd 5e Critical Role raggiunge cifre da record per i Kickstarter di GdR/Animazione
Alonewolf87 ha inviato un articolo in News
Articolo di J.R. Zambrano del 12 Aprile 2019 Ormai giunto praticamente alla fine, il Kickstarter per la serie animata basata su Critical Role raccoglierà probabilmente qualcosa come dieci milioni di dollari, che saranno usati per animare parti della campagna del suddetto gruppo, una cifra che lo rende uno dei Kickstarter legati ai GdR di maggior successo di sempre. Lo speciale animato The Legend of Vox Machine era stato lanciato verso fine Marzo, ottenendo fin da subito un incredibile successo e raccogliendo svariati milioni di dollari in un solo giorno. Nelle settimane seguenti la campagna Kickstarter si è evoluta intorno all'idea di non creare semplicemente uno speciale animato, ma un'intera serie di dieci episodi. Ogni episodio dovrebbe durare circa 22 minuti, il che implica che nel 2020 avremo a disposizione circa 4 ore di un cartone basato su Critical Role. Una cosa incredibile a cui pensare. Eccoci nel 2019 e un cartone basato su D&D sta raccogliendo dieci milioni di dollari, e questo perché la gente vuole davvero questo genere di contenuti. Al momento in cui scriviamo più di 70,000 persone hanno contribuito a questo Kickstarter, il che mostra davvero la forza della comunità di fan di Critical Role. Da considerare che ci sono stati delle donazioni di calibro elevato come parte di questa campagna. 5 persone (o gruppi di persone) hanno donato ciascuna 25,000$ per poter avere accesso a delle ricompense esclusive di alto livello. Ad ogni modo la donazione media per questa campagna si attesta sui 120 $. Tutto questo ci spinge a porci delle domande interessanti sulla natura di questo show, sul gioco che ne sta alla base e sull'industria circostante. Se questo campagna raggiungerà i 10 milioni di dollari si tratterà di una porzione significativa delle rendite del settore dei giochi di ruolo da tavolo. I giochi di ruolo sono da sempre stati la fetta più piccola del mercato dell'hobbystica. Le stime attuali pongono il mercato intorno ai 55 milioni di dollari annui, il che significa che questa campagna di Kickstarter renderà più in tre settimane di quanto molte case editrici di GdR incassano in un anno. Certo, bisogna considerare che in questo caso non parliamo di un gioco di ruolo: le persone che stanno finanziando questo Kickstarter stanno pagando per vedere uno speciale animato, il che richiede delle capacità completamente differenti. Ma rimane il fatto che Critical Role si basa su quel mondo. Dopo tutto è grazie a D&D - il leviatano sul cui dorso si fonda l'intera industria dei GdR - che così tante persone hanno seguito quello show. E sulla base del successo di questo Kickstarter e dell'afflusso di persone garantito da Critical Role, è bello vedere che le persone al centro di questo progetto stanno usando la loro posizione e i loro privilegi per aiutare alcuni dei settori più piccoli e in difficoltà dell'industria ludica. Se avete supportato i Kickstarter di Swordsfall e Humblewood e avete notato quanto successo hanno avuto, è anche in parte grazie alla visibilità che persone come Matt Mercer hanno fornito a questi progetti. Il che non vuole dire che i creatori di quei progetti non abbiano lavorato duramente, non si siano impegnati sacrificando per il proprio successo tempo, denaro e sangue umano su altari oscuri duranti notti senza luna. Ma man mano che ci avviciniamo al 2020 non si può negare che il mercato dei GdR sia uno in cui sempre più persone vogliono entrare. Come reagirà l'industria a questo afflusso? D&D rimarrà per sempre il fondamento di questo settore? Sviluppatori più piccoli e indipendenti riusciranno mai ad avere successo in un mercato ostile? Sono domande fondamentali per il futuro di questa industria e della comunità ludica. Quali che siano le risposte, questo pare essere un punto di svolta importante per i GdR. Cosa pensate ne conseguirà? Fatecelo sapere nei commenti e buone avventure! Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/04/dd-critical-role-hits-new-heights-for-rpg-animation-kickstarters.html -
dnd 5e Critical Role raggiunge cifre da record per i Kickstarter di GdR/Animazione
Alonewolf87 ha inviato una discussione in Dungeons & Dragons
Il successo del Kickstarter avviato per la serie animata di Critical Role è incredibile e sta raggiungendo vette da record. Articolo di J.R. Zambrano del 12 Aprile 2019 Ormai giunto praticamente alla fine, il Kickstarter per la serie animata basata su Critical Role raccoglierà probabilmente qualcosa come dieci milioni di dollari, che saranno usati per animare parti della campagna del suddetto gruppo, una cifra che lo rende uno dei Kickstarter legati ai GdR di maggior successo di sempre. Lo speciale animato The Legend of Vox Machine era stato lanciato verso fine Marzo, ottenendo fin da subito un incredibile successo e raccogliendo svariati milioni di dollari in un solo giorno. Nelle settimane seguenti la campagna Kickstarter si è evoluta intorno all'idea di non creare semplicemente uno speciale animato, ma un'intera serie di dieci episodi. Ogni episodio dovrebbe durare circa 22 minuti, il che implica che nel 2020 avremo a disposizione circa 4 ore di un cartone basato su Critical Role. Una cosa incredibile a cui pensare. Eccoci nel 2019 e un cartone basato su D&D sta raccogliendo dieci milioni di dollari, e questo perché la gente vuole davvero questo genere di contenuti. Al momento in cui scriviamo più di 70,000 persone hanno contribuito a questo Kickstarter, il che mostra davvero la forza della comunità di fan di Critical Role. Da considerare che ci sono stati delle donazioni di calibro elevato come parte di questa campagna. 5 persone (o gruppi di persone) hanno donato ciascuna 25,000$ per poter avere accesso a delle ricompense esclusive di alto livello. Ad ogni modo la donazione media per questa campagna si attesta sui 120 $. Tutto questo ci spinge a porci delle domande interessanti sulla natura di questo show, sul gioco che ne sta alla base e sull'industria circostante. Se questo campagna raggiungerà i 10 milioni di dollari si tratterà di una porzione significativa delle rendite del settore dei giochi di ruolo da tavolo. I giochi di ruolo sono da sempre stati la fetta più piccola del mercato dell'hobbystica. Le stime attuali pongono il mercato intorno ai 55 milioni di dollari annui, il che significa che questa campagna di Kickstarter renderà più in tre settimane di quanto molte case editrici di GdR incassano in un anno. Certo, bisogna considerare che in questo caso non parliamo di un gioco di ruolo: le persone che stanno finanziando questo Kickstarter stanno pagando per vedere uno speciale animato, il che richiede delle capacità completamente differenti. Ma rimane il fatto che Critical Role si basa su quel mondo. Dopo tutto è grazie a D&D - il leviatano sul cui dorso si fonda l'intera industria dei GdR - che così tante persone hanno seguito quello show. E sulla base del successo di questo Kickstarter e dell'afflusso di persone garantito da Critical Role, è bello vedere che le persone al centro di questo progetto stanno usando la loro posizione e i loro privilegi per aiutare alcuni dei settori più piccoli e in difficoltà dell'industria ludica. Se avete supportato i Kickstarter di Swordsfall e Humblewood e avete notato quanto successo hanno avuto, è anche in parte grazie alla visibilità che persone come Matt Mercer hanno fornito a questi progetti. Il che non vuole dire che i creatori di quei progetti non abbiano lavorato duramente, non si siano impegnati sacrificando per il proprio successo tempo, denaro e sangue umano su altari oscuri duranti notti senza luna. Ma man mano che ci avviciniamo al 2020 non si può negare che il mercato dei GdR sia uno in cui sempre più persone vogliono entrare. Come reagirà l'industria a questo afflusso? D&D rimarrà per sempre il fondamento di questo settore? Sviluppatori più piccoli e indipendenti riusciranno mai ad avere successo in un mercato ostile? Sono domande fondamentali per il futuro di questa industria e della comunità ludica. Quali che siano le risposte, questo pare essere un punto di svolta importante per i GdR. Cosa pensate ne conseguirà? Fatecelo sapere nei commenti e buone avventure! Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/04/dd-critical-role-hits-new-heights-for-rpg-animation-kickstarters.html Visualizza articolo completo -
Mi rivolgo a quelli che come me hanno "qualche anno in più" perché non mi risulta che lo abbiano ritrasmesso nel corso degli ultimi 20 anni.... Non parlo di quella brutta copia cinematografica con Will Smith che con la serie non ha niente a che spartire, salvo qualche nome....ovviamente visto che è dai telefilm che hanno preso lo spunto. Ma quanti di voi se lo ricordano? Chi di voi lo ha visto? Vi giuro, e non sto scherzando, che in tutti questi anni non sono riuscito a trovare ancora qualcuno che lo abbia mai visto....non dico poi avere una copia di tali episodi che sono circa 15 anni che sto cercando (ovviamente in italiano) e non riesco a trovare. Non esistono VHS DVD DVIX SUPER 8 BETAMAX.... NIENTEEEEEEEEE!!! Come non citare l'episodio in cui inseguendo uno dei "cattivi" ricorrenti (un attore nano, famoso caratterista, ma del quale non ricordo il nome) si infilano in una "porta" su un tronco di un grosso albero e si trovano catapultati in pieno medioevo, a cercare di acciuffare il nanerottolo.... ahhh che nostalgia Chissà se riuscirò mai a rivederli...... ciao
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Esiste la paura in questo dojo?! NO! SENSEI! Il dolore esiste in questo dojo? NO! SENSEI! La sconfitta, esiste in questo dojo?! NO! SENSEI! E qual’è la legge del pugno?! COLPIRE PER PRIMI, COLPIRE FORTE, SENZA PIETA’! Se come me avete vissuto negli anni 80 e vi siete incantati di fronte alla meraviglia di Karatè Kid, AMERETE questa serie: 10 puntate di puro amore, per NOI vecchietti.
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serie tv Recensione: Stranger Things - Stagione 2
SilentWolf ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
La seconda stagione di Stranger Things è arrivata. Torna la serie tv che omaggia gli anni '80 e, in particolare, D&D. A partire dal 27 Ottobre è disponibile su Netflix la seconda Stagione di Stranger Things, la serie televisiva fantascientifica con sfumature horror diventata una delle più acclamate del momento. Visto il suo forte legame con D&D, è inevitabile farne una recensione anche qui su Dragon’s Lair, similmente a quanto fatto l’anno scorso per la prima stagione. Rilasciata in sordina nel Luglio del 2016, Stranger Things ha sorpreso addirittura i suoi creatori (i Duffer Brothers) e l’intero cast per il modo in cui è riuscita in pochissime settimane a conquistare il pubblico del mondo intero e a diventare una delle serie più viste nell’ultimo anno e mezzo. Il successo della prima stagione lo si deve, oltre che per la sua storia coinvolgente e per i suoi ottimi personaggi, alla sua straordinaria capacità di ricreare perfettamente l’atmosfera degli anni ’80 (periodo che il pubblico ultimamente sta ricordando con grande nostalgia; per alcuni è stata l’epoca della propria infanzia, per altri è il periodo in cui sono stati prodotti i film, i romanzi, i videogiochi e la musica oramai considerati dei veri e propri cult). La seconda stagione sarà riuscita a mantenere la stessa qualità e a sviluppare le premesse della stagione scorsa in nuove interessanti direzioni? Scopriamolo assieme con questo articolo. ❚ Stranger Things 2 - Trailer del Comic Con (Sottotitoli in Italiano) ❚ Stranger Things 2 - Trailer Finale (Italiano) ❚ Stranger Things 2 - Trailer Finale (Inglese) DOVE ERAVAMO RIMASTI Stranger Things Soundtrack - Theme È la sera del 6 Novembre 1983 quando, ad Hawkins nell’Indiana, la vita di un gruppo di ragazzini e dei loro familiari viene stravolta da un terribile incidente avvenuto nel vicino laboratorio scientifico, il quale causerà la sparizione del giovane Will Byers e il ritrovamento di una misteriosa ragazzina di nome Undici (Eleven nella versione originale). Determinati a ritrovare il loro amico, i giovani Mike, Lucas e Dustin decidono di iniziare una indagine per proprio conto, ignorando le raccomandazioni di polizia e genitori, anche quando ben presto scopriranno che un’orribile mostro ha scelto Hawkins come proprio terreno di caccia. Allo stesso tempo, spinti da ragioni differenti, anche alcuni adulti (lo sceriffo Hopper e Joyce Byers, la madre dello scomparso Will) e alcuni ragazzi più grandi (Nancy Wheeler, sorella di Mike, Jonathan Byers, fratello di Will e Steve Harrington, ragazzo di Nancy) inizieranno indipendentemente le loro indagini, contribuendo a riunire tutti i pezzi del puzzle. All’inizio della seconda stagione siamo nel 1984, alle porte della festa di Halloween. Il piccolo gruppo di ragazzini tenta di ritrovare la pace di una vita normale, anche se Mike non riesce a dimenticare quanto successo a Undici, mentre Will è costretto a vivere le conseguenze di un prolungato soggiorno in un’altra dimensione. Sua madre Joyce e suo fratello Jonathan cercano di stargli vicino, preoccupati per il suo stato di salute. Steve e Nancy si godono finalmente l’occasione di vivere la loro relazione romantica, anche se Nancy non riesce a dimenticare quello che è successo a Barb. Due nuovi misteriosi e irrequieti ragazzi, Billy e la sua sorellastra Max, si sono invece da poco trasferiti in città con la propria famiglia. Lo sceriffo Hopper, nel frattempo, si trova costretto a caricarsi sulle sue sole spalle pesanti responsabilità, nel tentativo di riportare la pace e la sicurezza nella cittadina di Hawkins. Un’ombra oscura, tuttavia, compare improvvisamente all’orizzonte tra fosche nubi di tempesta, minacciando tetramente di riportare il caos. COME LA STORIA CONTINUA Stranger Things 2 Soundtrack - Scorpions - Rock You Like A Hurricane Stranger Things 2 Soundtrack - Pat benatar - Love Is A Battlefield Dopo lo straordinario successo della prima stagione, i Fratelli Duffer si sono ritrovati di fronte a una sfida enorme: creata originariamente con un basso budget e animata principalmente, oltre che dall’ottimo cast, dallo straordinario amore dei due autori per gli anni ’80, nessuno si aspettava che la serie potesse raggiungere un simile riscontro tra pubblico e critica. Questo, dunque, ha reso il compito di progettare un seguito una sfida ancora più ardua di quanto già lo sia normalmente. I Fratelli Duffer, tuttavia, con questa seconda stagione hanno ancora una volta dato prova della loro notevole abilità nella scrittura e, soprattutto, hanno dimostrato di saper resistere agli effetti dell’improvviso successo. Nonostante, infatti, come anche accaduto nella prima stagione, gli autori abbiano deciso di costruire la loro trama a partire da numerose citazioni di opere e fenomeni culturali degli anni ’80 (citazioni che oramai sono diventate un vero e proprio segno distintivo di questa serie TV, tanto da spingere il pubblico alla “caccia al riferimento nascosto”), Stranger Things rivela ancora una volta di essere molto più di un semplice collage di opere altrui. La serie parte, sì, da idee e atmosfere del passato, ma solo allo scopo di trovare in esse l’ispirazione per creare una propria storia, un proprio mondo e, dunque, una propria identità. Ed è seguendo questa logica che i Fratelli Duffer in questa seconda Stagione si sono posti l’obbiettivo di espandere l’ambientazione di Stranger Things, in particolar modo il Sottosopra, l’oscura e sinistra dimensione alternativa che ha tanto inquietato e conquistato il pubblico. Alla fine della prima stagione conosciamo ben poco di questa dimensione, visto che la serie fino a quel punto si era concentrata principalmente sul descrivere l’interessante gruppo di personaggi e sul dare concretezza alla piccola cittadina di Hawkins. Inevitabilmente, dunque, nella seconda stagione i Fratelli Duffer hanno dovuto iniziare a diradare un po’ le ombre che compongono il Sottosopra, in modo da soddisfare le aspettative di un pubblico naturalmente sempre più desideroso di svelare il mistero e di esplorare quel luogo alieno. Durante la nuova stagione, quindi, cominciano ad essere mostrati maggiori dettagli sulla natura del Sottosopra, su alcune sue creature e sul modo in cui esso rappresenta una minaccia per la sopravvivenza del nostro mondo. Naturalmente una buona storia di mistero svela solo un po’ per volta i propri trucchi e segreti, motivo per cui molte cose rimangono ancora avvolte nell’oscurità. Stranger Things mira ad andare avanti ancora per diverse stagioni (Netflix e gli autori al momento ipotizzano un totale di 4 o 5 stagioni, anche se nulla è ancora definitivo) e, dunque, è normale che non possa mostrarci tutto subito. Se nella prima stagione ci è stata data l’occasione di vedere solamente un barlume della “Valle delle Ombre”, occupati com’erano i personaggi a difendersi dal Demogorgone e dagli uomini del laboratorio, in questa seconda stagione è come se a noi spettatori fosse stato consentito di sostare un po’ più a lungo sulla soglia di quel portale da incubo fatto di carne e neri viticci, così da poter guardare con maggiore attenzione quello che si trova dall’altra parte: ora possiamo finalmente notare più dettagli, ma c’è ancora molto che il nostro sguardo non è in grado di raggiungere. Eppure, nonostante quello che ci viene mostrato sia solo la punta dell’iceberg, dal modo in cui sono strutturate le nuove puntate è possibile capire quanto sia complesso rivelare un intero nuovo mondo, anche se un pezzo per volta. Fornire agli spettatori anche solo una manciata delle regole che governano un’altra dimensione, infatti, richiede tempo e un minimo di buona scrittura (così da evitare quello che scrittori e sceneggiatori conoscono con il nome di “Spiegone”, ovvero un momento in cui uno o più personaggi fermano la storia per letteralmente spiegare allo spettatore significative parti di quest’ultima; simili spiegazioni tipicamente sono considerate dimostrazione di poca abilità narrativa, visto che risultano lunghe, pedanti e noiose, mentre è più elegante e coinvolgente spiegare le cose tramite gli eventi della storia stessa). I Fratelli Duffer, tuttavia, dimostrano di sapere quello che fanno e, dunque, le nuove caratteristiche del loro mondo ci vengono fornite un po’ per volta tramite gli eventi e l’azione dei personaggi. Ma proprio perché il fornire nuove informazioni agli spettatori richiede tempo, l’espansione dell’ambientazione di Stranger Things in questa stagione occupa molto dello spazio su schermo, riducendo i momenti dedicati all’approfondimento dei personaggi rispetto alla stagione precedente. Non che questo abbia ridotto in particolar modo la qualità dei personaggi o della loro interpretazione; semplicemente, per poter sviluppare adeguatamente in poche puntate una trama più corposa rispetto a quella della stagione precedente, alcuni personaggi hanno dovuto sacrificare una parte del proprio spazio su schermo. Rispetto alla precedente stagione, dunque, i momenti fantascientifici e horror prendono leggermente il sopravvento (soprattutto nelle ultime puntate) su quelli riguardanti le vicende personali dei protagonisti o su quelli dedicati alla ricreazione della pura atmosfera anni ’80 (che comunque rimane centrale in questa serie tv). Nonostante ciò, Stranger Things non perde la sua identità e rimane un prodotto di ottimo livello, capace sia di far sorridere (complici in particolare i piccoli protagonisti, sempre genuini e divertenti), che di emozionare e di creare suspense. Per quanto riguarda quest’ultima, in particolare, la nuova stagione riesce a catturare l’attenzione dello spettatore e a fargli desiderare di guardare tutte le puntate una di fila all’altra. L’intera stagione, infatti, è un crescendo costante di tensione, capace di trascinare lo spettatore dall’inizio alla fine. Unico momento di stacco è rappresentato dalla puntata 7 che, desiderosa di rivelarci nuove possibili direzioni che la serie potrebbe seguire nelle prossime stagioni, decide di mostrarci una storia nettamente separata dal resto della trama. Questa decisione lascia un po’ spiazzati, ma permette alla serie d’introdurre alcune idee i cui sviluppi nella terza stagione potrebbero rivelarsi interessanti. Il risultato complessivo è un’ottima stagione, diversa dalla precedente, sicuramente non perfetta (in particolare a causa della gestione di alcuni personaggi), ma ugualmente capace di emozionare, intrattenere e divertire, dimostrandosi all’altezza di quanto abbiamo visto l’anno scorso. I Duffer Brothers continuano a rivelarsi ottimi autori, capaci di creare storie avvincenti ed emozionanti, donando inoltre nuova vita a idee del passato. La speranza è che la medesima qualità continui anche con le stagioni che verranno. PERSONAGGI E INTERPRETAZIONE Stranger Things 2 Soundtrack - Paul Engemann - Scarface (Push It To The Limit) Stranger Things 2 Soundtrack - Metallica - The Four Horseman Se c’è un elemento che ha consentito e che consente ancora a Stranger Things di conquistare il cuore di milioni di spettatori, è l’ottima capacità attoriale dei suoi interpreti. Se, infatti, già nella prima stagione gli attori di Stranger Things erano riusciti a dimostrare grande abilità, questo secondo appuntamento televisivo conferma decisamente l’ottima scelta fatta dai Fratelli Duffer per quanto riguarda il cast. Tra tutti gli attori, risaltano in particolare i giovani Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Millie Bobby Brown (Eleven/Undici), Noah Schnapp (Will Byers), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair) e la nuova arrivata Sadie Sink (Max “Mad Max” Mayfield). Non è strano che i giovani attori si rivelino ancora inesperti, proprio perché si trovano agli inizi della loro vita e della loro carriera. Eppure, nonostante la loro età, i ragazzini di Stranger Things continuano a dimostrare grande abilità e professionalità. In questa seconda stagione spiccano in particolare Millie Bobby Brown e Noah Schnapp che, dopo una prima stagione nella quale i loro personaggi erano stati un po’ sacrificati (Will disperso in un’altra dimensione e Eleven/Undici che parlava a monosillabi), hanno finalmente ottenuto l’occasione di dimostrare il loro valore. Il personaggio di Will è ancora fortemente limitato nel suo potenziale per ragioni di trama, ma nonostante ciò Noah Schnapp riesce a colpire per la sua bravura. Millie Bobby Brown, invece, se già nella stagione scorsa aveva lasciato il segno, quest’anno dimostra di essere ulteriormente maturata come attrice, riuscendo a donare al suo personaggio una incredibile intensità anche quando recita poche parole. Pure Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin quest’anno riescono a distinguersi, potendo contare sul fatto che Dustin e Lucas riescono ad ottenere i propri momenti importanti e a uscire dall’ombra ingombrante del loro amico Mike. Pur ottenendo meno spazio rispetto ai suoi coetani, anche la nuova arrivata Sadie Sink si rivela una buona scelta, grazie a un personaggio (Max) interessante e ben interpretato, nonostante i Fratelli Duffer non ne abbiano ancora sfruttato appieno il potenziale. Tra i ragazzini, invece, il vero sacrificato della stagione è il Mike Wheeler di Finn Wolfhard: dopo una prima stagione in cui il personaggio si era dimostrato centrale, nelle nuove puntate è costretto a subire un forte ridimensionamento per esigenze di trama; nonostante ciò, Finn Wolfhard continua a dimostrarsi una delle giovani promesse della realtà televisiva e cinematografica americana (cosa confermata anche dalla qualità della sua interpretazione nel recente IT di Andy Muschietti). Se i ragazzini, come era accaduto l’anno scorso, sono riusciti a rubare la scena, non da meno è stata ancora una volta l’interpretazione degli attori adolescenti e adulti, in particolare Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (lo sceriffo Jim Hopper), Joe Keery (Steve Harrington), Natalia Dyer (Nancy Wheeler), Charlie Heaton (Jonathan Byers) e i nuovi arrivati Sean Astin (Bob Newby), Paul Reiser (Dr. Sam Owens) e Dacre Montgomery (Billy Hargrove, il fratello di Mad Max). Winona Ryder e David Harbor sono protagonisti di alcune delle scene più intense della seconda stagione, oltre ad essere ovviamente al centro degli eventi: nonostante in questa stagione i loro personaggi sono coinvolti in alcuni momenti abbastanza frustranti per lo spettatore (in particolare Hopper), la qualità nell’interpretazione da parte di questi attori non è calata minimamente rispetto all’anno scorso (anzi, in particolare nel caso di David Harbour è ulteriormente aumentata). Anche Sean Astin e Paul Raiser, colpiscono nel segno, non solo per essere stati entrambi attori protagonisti di film cult degli anni ’80 (i Goonies il primo, Aliens il secondo), ma anche per la grande qualità dei loro personaggi in questa serie tv e per la loro ottima rappresentazione. Un po’ più debole, invece, è la resa dei personaggi adolescenti, non a causa dell’abilità degli attori, quanto piuttosto per il fatto che le loro storie sono messe questa volta un po’ più in ombra rispetto alla trama principale o agli eventi collegati agli altri personaggi. Un po’ schiacciati dalla rilevanza di altri eventi della trama sono, in particolare, i personaggi Nancy Wheeler e Jonathan Byers, anche se pure loro saranno protagonisti di sviluppi davvero importanti e interessanti. Grande sorpresa, invece, è il caso di Steve Harrigton che, grazie ad alcune scene davvero ben costruite, riesce a sviluppare un’ottima alchimia con il giovane Dustin e a dare vita con quest’ultimo ad alcuni dei momenti più simpatici dell’intera stagione. Il personaggio più sacrificato della seconda stagione, invece, è Billy, il fratello di Max: la cosa è davvero un gran peccato, perché il personaggio - straordinariamente interpretato da Dacre Montgomery - ha dimostrato di avere davvero un ottimo potenziale. Sembra quasi che, avendo troppa carne sul fuoco da dover gestire durante questa annata, i Fratelli Duffer non siano riusciti a trovare il modo di dare a questo interessantissimo antagonista il giusto spazio. La speranza è che, come anche nel caso di Max e degli altri nuovi personaggi, le basi introdotte in questa stagione possano almeno servire a creare nuovi straordinari sviluppi nella prossima. I RIFERIMENTI AGLI ANNI ‘80 Stranger Things 2 Soundtrack - Ray parker Jr. - Ghostbusters Stranger Things 2 Soundtrack - Bon Jovi - Runaway La serie tv Stranger Things è interamente una grande citazione degli anni ’80 (o di ciò che andava di moda in quel periodo). Questo omaggio non si manifesta solamente nel tentativo di ricreare le atmosfere di quegli anni, ma anche attraverso l’inserimento di numerosi riferimenti più o meno nascosti a opere cult di quel periodo. Nella seconda stagione continuano, infatti, i rimandi a opere quali La Cosa, IT (oggi celebre per il recente film di Andy Muschietti), E.T., Fenomeni Paranormali Incontrollabili (dal romanzo L'Incendiaria di Stephen King) e Stand By Me, già ampiamente citati nella prima stagione. Tra i nuovi riferimenti, invece, spiccano Aliens - Scontro finale (meglio conosciuto come Alien 2), Jurassic Park (nonostante sia degli anni ’90 come il videogame Silent Hill, quest’ultimo spunto fondamentale per l’ideazione del Sottosopra), L’Esorcista, I Goonies (chi meglio di Sean Astin può essere protagonista di una caccia al tesoro?), Ghostbusters, la serie Mad Max (il soprannome della protagonista e una certa auto che viene usata verso la fine), Halloween e Gremlins (mai dare da mangiare al proprio animaletto dopo la mezzanotte). Numerosi, poi, sono i vari rimandi minori, come Terminator, il videogioco Dragon’s Lair, Dracula di Francis Ford Coppola (anche questo anni ’90; Winona Ryder che balla con un vampiro), Footloose (due genitori che attendono all’esterno mentre i giovani partecipano a un ballo), Indiana Jones e il Tempio Maledetto, Incontri ravvicinati del Terzo Tipo e Bella in Rosa (film cult adolescenziale degli anni ’80, con protagonista l’icona di quegli anni Molly Ringwald). Numerose, poi, sono le citazioni che richiamano invece la vita americana di quegli anni, come la catena di negozi Radio Shack, le elezioni presidenziali con protagonisti Reagan e Mondale, la paura della minaccia russa, la cultura punk e quella heavy metal. Se volete discutere dei vari rimandi o avete trovato altre citazioni che ci sono sfuggite, scrivete pure nei commenti. IL LEGAME CON D&D "Io sono il Paladino, Will il Chierico, Dustin il Bardo, Lucas il Ranger e Undici è la nostra Maga". – Mike Wheeler, Stranger Things 2, Puntata 3 "Il girino" Come era accaduto l’anno scorso, Dungeons & Dragons torna ad essere uno dei grandi protagonisti di Stranger Things. Nella prima stagione il Gdr più famoso al mondo non solo compariva nella forma di due partite di ruolo concretamente giocate dai piccoli protagonisti della serie, ma costituiva anche una delle principali fonti d’ispirazione che i Fratelli Duffer hanno usato per dare vita al loro mondo sovrannaturale. Come ricorderete, infatti, la Valle delle Ombre di D&D (più precisamente, ciò che oggi conosciamo con il nome di Coltre Oscura, in inglese “Shadowfell”) è stata palesemente usata come riferimento per descrivere il Sottosopra, mentre il celebre Demogorgone (originariamente in D&D uno dei Demoni più potenti e temuti) è stato usato per dare un nome al terribile mostro che infesta Hawkins nella prima stagione. E giunti alla seconda stagione, ancora una volta i nostri piccoli eroi decideranno di mettere mano ai manuali di D&D per trovare alcune delle risposte necessarie a combattere l’oscurità che li circonda (in questo caso non vi dirò qual è la citazione utilizzata, per non rovinarvi il divertimento; posso dirvi, però, che il collegamento è davvero interessante!). Il bello di Stranger Things, tuttavia, non è solo il fatto che omaggia uno dei nostri passatempi preferiti, ovvero il Gdr, ma anche che – tramite quelle citazioni – ci consente di immaginare come potrebbe essere giocare a una campagna di D&D ambientata nel nostro mondo contemporaneo. Certo, i Fratelli Duffer non ripropongono le creature o le dimensioni di D&D esattamente come descritti nei manuali, dunque non si può parlare di un vero e proprio mix tra ambientazioni ufficiali di D&D e mondo reale. Utilizzando dirette citazioni provenienti dal Gdr, però, la serie TV ci consente di pensare al suo mondo immaginario come a una possibile nuova ambientazione per le nostre campagne di ruolo…. una ambientazione nella quale la Valle delle Ombre/Coltre Oscura è la dimensione alternativa conosciuta anche come Sottosopra, mentre il Demogorgone non è il demone a due teste D&Desco, ma una terribile creatura extra-planare capace di aggredire un bersaglio da un piano di esistenza all’altro. Dopotutto, lo stesso Mike Wheeler nella puntata 3 della seconda stagione descrive sé stesso e i suoi amici Will, Dustin, Lucas e Undici/Eleven come rispettivamente un Paladino, un Chierico, un Bardo, un Ranger e una Maga. A questo punto, non è difficile immaginare anche gli altri protagonisti come a dei personaggi di D&D. Uno dei pregi di questa serie TV, dunque, è che ci permette di considerare l’utilizzo dei nostri cari manuali di D&D (o di Pathfinder) per giocare a una campagna del tutto particolare, non ambientata nel classico mondo fantasy-medievale ma in una realtà molto simile alla nostra, solo piagata dall’esistenza di dimensioni e creature soprannaturali. Come sarebbe scoprire che nel nostro mondo esiste davvero una dimensione oscura come il Sottosopra? E come sarebbe riutilizzare le regole di D&D o di Pathfinder per ricreare personaggi tipici di un mondo contemporaneo? Il personaggio di Lucas può essere, in effetti, descritto come un Ranger di basso livello armato di fionda invece che di un arco o di una balestra, mentre Undici/Eleven può equivalere a una Maga, a una Stregona o a una Psionica di basso livello che sta iniziando a scoprire i suoi poteri. Steve può essere descritto come un Guerriero di basso-medio livello armato di mazza da baseball chiodata, mentre lo sceriffo Hopper può essere un Guerriero di medio-alto livello esperto nelle armi da fuoco. Certo, l’ambientazione di Stranger Things è Low Magic, motivo per cui solo pochi personaggi avranno accesso alla magia. Le Classi più tipicamente utilizzabili, dunque, sarebbero quelle del Guerriero, del Ladro, del Barbaro, del Monaco, o qualunque altra Classe non dotata di poteri magici o soprannaturali. In alternativa, è possibile reskinnare (dunque rinarrare) le regole delle Classi magiche, in maniera da descrivere i poteri magici come capacità del tutto comuni: manovre acrobatiche, trucchi di prestigio, gadget o equipaggiamento di vario tipo, l’istruzione in una qualche disciplina di studio (medicina, fisica, chimica e così via), ecc. Oppure ancora, è possibile decidere che le persone comuni, a prescindere dalla loro età e dalla loro professione, inizino come PG di basso livello, andando poi a descrivere il loro avanzamento nelle Classi magiche come il loro progressivo addestramento nell’uso del sovrannaturale contro i propri nemici. Nulla vi vieta, inoltre, di reinterpretare i poteri magici delle Classi in modo da renderli più coerenti con il soprannaturale tipico di Stranger Things: una Joyce Byers, ad esempio, potrebbe essere descritta come una sorta di Chierica che, invece del classico Scacciare Non Morti, possiede la capacità di percepire la presenza del soprannaturale attorno a lei; un Mike Wheeler, invece, può essere gestito come un Paladino capace di infondere nuova energia ai propri alleati non tramite una Imposizione delle Mani, ma attraverso discorsi che incitano al coraggio, mentre la sua cavalcatura non sarebbe un destriero ma una bicicletta. Tutti questi discorsi, naturalmente, possono essere applicati ai personaggi da voi creati per giocare a una simile campagna. Per quanto riguarda, invece, le oramai celebri creature di Stranger Things, avete diverse opzioni di fronte a voi: potete vedere se è possibile riutilizzare le statistiche di qualche mostro originale di D&D o Pathfinder attribuendogli una diversa descrizione narrativa, potete crearli utilizzando le regole descritte nei manuali in vostro possesso, oppure potete cercare sulla rete per vedere se qualcuno ha già provveduto a realizzarle (ad esempio, il blog NewbieDM ha creato le statistiche del Demogorgone di Stranger Things per D&D 5e). Se avete bisogno di altri spunti e consigli su come procedere nella creazione di una campagna di D&D o di Pathfinder ambientata nel mondo di Stranger Things, soprattutto per quel che riguarda la conversione del regolamento, potete utilizzare i consigli da me forniti nell’articolo “Giocare Fantasy Contemporaneo con D&D e Pathfinder”. Ma voi come giochereste una simile campagna? Seguireste le vicende di un altro gruppo di abitanti della piccola Hawkins nell’Indiana? Ambientereste la vostra storia in altre parti degli Stati Uniti? Cerchereste di addentrarvi nel Sottosopra, inviando i vostri personaggi ad esplorare una dimensione aliena dalla quale potrebbero non tornare? Tentereste di approfondire la cospirazione governativa che ha dato il via al terribile incidente del Laboratorio di Hawkins? Oppure vi chiedereste cosa significherebbe scoprire che un portale per il Sottosopra si è aperto non lontano da casa vostra? Fateci pure sapere le vostre idee nei commenti. Visualizza articolo completo -
Se non l'avete già fatto, guardate Stranger Things, qui vi è una recensione senza troppi spoiler : http://www.serialclick.it/news/56827-stranger-things-recensione-della-prima-stagione con video di anteprima! Una serie targata Netflix in 8 episodi che inizia con "D&D" e pesca in modo avventuroso, da una sfilza di film anni 80, senza forzare mai nella copia se non come omaggio. La serie è scritta molto bene, la trama è tutta orizzontale, senza filler. Non tutto viene spiegato poiché vi sarà una seconda stagione, ma anche come serie stand alone andrebbe bene così. Viva il demogorgon!!! (diendisticamente parlando eh?)
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dnd tutte le edizioni Stranger Things: un'Avventura di D&D nel mondo reale
SilentWolf ha inviato un articolo in Recensioni
A partire dal 15 Luglio 2016 Netflix ha rilasciato in esclusiva Stranger Things, una serie tv di fantascienza con sfumature thriller-horror, ideata dai fratelli Matt e Ross Duffer, con Winona Ryder in particolare (icona degli '80-'90). Questa serie vuole omaggiare molti dei grandi film degli anni '80, in particolare le storie d'avventura e mistero incentrate su un gruppo di ragazzini che si trovano improvvisamente a confrontarsi con un evento fuori dall'ordinario. Oltre a colpire nel profondo i nostalgici che ricordano con grande emozione i film di quel periodo, Stranger Things riesce nella straordinaria impresa di mostrare al grande pubblico cosa significa essere protagonisti di una Avventura di D&D, oltre a regalare una storia solo apparentemente scontata, ma in realtà di grande qualità, ottimamente raccontata e interpretata in maniera davvero egregia. LA SINOSSI Stranger Things OST - Intro Theme E' il 1983 e a Hawkins, nell'Indiana, la vita ordinaria di un gruppo di ragazzini, delle loro famiglie e della tranquilla comunità locale viene stravolta dalla scomparsa del dodicenne Will Byers. Mentre i piccoli amici, i familiari e la polizia iniziano, ognuno a proprio modo, le ricerche del ragazzino, spaventose forze soprannaturali fanno la loro comparsa sul luogo, assieme a una misteriosa bambina. Nel frattempo, una oscura agenzia governativa sembra anche fin troppo interessata a quanto sta succedendo. UN OMAGGIO AGLI ANNI '80 Stranger Things OST - The Bangles - Hazy Shade of Winter Stranger Things OST - Corey Hart - Sunglasses at Night Stranger Things è una vera e propria lettera d'amore al cinema e alla letteratura degli anni '80, nella quale si è scelto in particolare di richiamare le opere di Steven Spielberg, Stephen King e John Carpenter. Numerosi passaggi delle 8 puntate che compongono la serie televisiva richiamano palesemente film come Stand by Me, ET, i Goonies, la saga di Alien, IT, Fenomeni paranormali incontrollabili (tratto dal romanzo L'incendiaria di Stephen King) e numerosi altri. Quanto fatto dai fratelli Duffer, tuttavia, non è un semplice elenco di citazioni di film: la serie, infatti, punta a ricreare pienamente l'atmosfera di quel periodo, utilizzando colonna sonora, immagini, tematiche, scelte stilistiche e riferimenti culturali di quel periodo. Per chi ha vissuto quegli anni o, quantomeno, è cresciuto con i film e i romanzi di quel tempo, non può sfuggire il profondo amore che i creatori hanno dimostrato nel rievocare l'atmosfera di certe storie iconiche. In particolare, spicca il gruppo di piccoli e giovani eroi, che sono una citazione dei giovani protagonisti di storie quali IT, I goonies, ET e Stand by me: storie che sceglievano di mostrare l'orrore e il mistero vissuto attraverso gli occhi degli innocenti, e il profondo spirito di avventura che alberga nell'anima di questi ultimi (contariamente agli adulti, ormai troppo spesso distratti dalle difficoltà della vita per notare il meraviglioso celato tra le pieghe dell'ordinario). Stranger Things è, inoltre, un omaggio alla fantascienza degli anni '80, quella che si concentrava in particolare sull'analizzare il mistero e la minaccia nascosti oltre i confini del mondo conosciuto. Chi ama studiare i dettagli può, infine, notare la presenza di tante piccole citazioni di icone degli anni '80, sparse per l'intera stagione, come i caratteri usati per scrivere il titolo della serie nella sigla (che sono gli stessi utilizzati da Stephen King nei suoi romanzi) o le palle di fuoco verdi disegnate da Will (che, invece, sono una citazione di Grosso Guaio a China Town). UN'AVVENTURA DI D&D NEL MONDO REALE Stranger Things OST - New Order - Elegia Stranger Things OST - Vangelis - Fields of Coral Già in passato alcune serie tv, come The Big Bang Theory e Community, hanno scelto di citare D&D. Fino ad ora, però, la gran parte delle citazioni ha avuto lo scopo di mostrare in qualche modo cosa significa praticare il Gdr come passatempo, presentando un gruppo di amici attorno a un tavolo che tirano i dadi e si raccontano una storia. Il valore di Stranger Things, quantomeno per chi pratica questo passatempo, è che sceglie di fare un passo ulteriore: attraverso l'uso di uno strategico parallelismo fra gioco e mondo reale (che si basa sul diretto e palese collegamento tra informazioni provenienti dai manuali di D&D ed eventi della storia narrata nel telefilm), questa serie riesce a far irrompere l'avventura giocata al tavolo dal piccolo gruppo di eroi nella realtà in cui essi vivono. Gioco di ruolo e il mistero al centro della serie si fondono tra loro e noi non stiamo più semplicemente assistendo a una qualunque storia di mistero, ma a una vera e propria Avventura di D&D ambientata nel mondo reale. Come sarebbe se le creature, i fenomeni e i misteri descritti nei manuali di D&D fossero reali? E se gli eroi che devono salvare il mondo non fossero cavalieri in armatura scintillante o maghi appartenenti a esotiche gilde fantasy, ma persone qualunque che si trovano improvvisamente esposte al soprannaturale? Stranger Things vi aiuta a suo modo a dare una risposta a queste domande. Per chi fosse interessato, inoltre, il sito Geek and Sundry ha deciso di fare una profonda analisi di quelli che sono i vari riferimenti alla storia di D&D all'interno della serie TV (attenzione, che nell'articolo sono presenti numerosi Spoiler sull'intera stagione): http://geekandsundry.com/stranger-things-a-dungeons-dragons-history-check/ STORIA E INTERPRETAZIONE Se Stranger Things fosse solo un collage di citazioni di vecchi film o di storici Gdr, non avrebbe riscosso il successo che ha ottenuto sia negli USA che in Europa. Il suo pregio sta nell'aver preso una serie di gloriose idee del passato ed essere riuscito a fonderle in una sintesi di grande livello. Il risultato è una storia che, nonostante non sia di per sè innovativa, riesce a colpire per la sua intensità e per la qualità della sua scrittura. Stranger Things, infatti, di certo non passerà alla storia per la sua originalità, quanto piuttosto per la sua capacità di coinvolgere ed emozionare lo spettatore, sia prendendo il meglio delle glorie del passato, sia aggiungendo a queste ultime un sapore nuovo. I fratelli Duffer, infatti, sono stati in grado di creare qualcosa di nuovo trovando un ottimo equilibrio tra le numerose citazione dei film che hanno deciso di omaggiare: le singole idee di per sè sono classiche, ma è nell'equilibrato e ben studiato miscuglio di queste ultime che la serie riesce a trovare la propria strada, dando forma a una storia classica, ma allo stesso tempo intensa, coinvolgente e mai raccontata prima. Non meno importante è l'ottima interpretazione fatta dai vari attori della serie, sui quali spiccano la giovane Millie Bobby Brown (Undici/Eleven), Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (lo sceriffo Jim Hopper) e i 3 piccoli attori Finn Wolfhard (Mike Heeler), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson) e Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair). Senza dei grandi personaggi una storia perde valore. Stranger Things non esisterebbe senza l'ottima performance di questi, come degli altri attori che hanno partecipato alla sua realizzazione. I protagonisti di questa storia sono persone comuni, ma ricche di sfumature. Anche in questo caso si tratta di personaggi molto classici, ma è proprio attraverso la qualità della loro progettazione e del modo in cui vengono interpretati che essi acquistano la loro profondità, e che riescono a far sentire lo spettatore coinvolto nelle loro vicende. CONCLUSIONE Stranger Things non verrà ricordato per la sua originalità, questo è certo, ma sicuramente per la qualità della sua narrazione e la per la forza dell'atmosfera che riesce a ricreare (tanto da essere diventata in poche settimane già una delle grandi rivelazioni di questa estate). Non solo coloro che hanno amato gli anni '80, ma in generale tutti coloro che sono appassionati di storie di mistero e thrilling dovrebbero dargli un'occasione. Gli appassionati di Gdr, inoltre, soprattutto se sono cresciuti con D&D, apprezzeranno ancora di più la visione della serie, tanto per i riferimenti alla storia del gioco, quanto per il modo in cui il telefilm da vita a suo modo a una vera e propria avventura D&Desca. VOTO: 8,5 -
Vorrei sentire i pareri di chi altri sta guardando questa serie. Personalmente trovo che la necessità dilagante di recente di impostare remake e nuove serie in chiave "darker and grittier" stia diventando un pò eccessiva, specie nel caso di questa nuova serie di Star Trek. Infatti, per quanto possa apprezzare molti dei personaggi della serie a livello di complessità emotiva e di personalità, manca quella positività di fondo che per me rimane uno degli emblemi del franchise. Certo ci sono stati, specie nelle serie più recenti, momenti cupi e disperati, ma sempre con una certa speranza di fondo che qui invece pare completamente offuscata dalle scelte e situazioni truci che si annidano dietro ogni angolo (non dico che non ci siano momenti positivi, anzi). Ho il dubbio/speranza che sia una scelta voluta di impostare più brutale l'inizio della stagione per poi pian piano migliorare la situazione e rendere più credibile il tutto, ma vedremo. Dal punto di vista "tecnico" niente da dire, effetti speciali e scenografie ottime, buona la fotografia, un pò forse deboluccia la colonna sonora. Nota di gusto personale, tutta la questione SPOILER FINE SPOILER non è mi piaciuto per niente, nè esteticamente nè """"scientificamente""""
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Per me Twin Peaks è sempre stato qualcosa di speciale. Lynch mi piace in generale, ma Twin Peaks ha un posto tutto particolare nelle mie passioni. Ha anche accompagnato parte delle mie esperienze di gioco, ho giocato una intensa campagna di un anno come master di una sorta di free-form ispirato ad Il Richiamo di Cthulhu esclusivamente con l'intento di ricreare quel tipo di atmosfera: la cittadina misteriosa, gli abitanti che ne esprimono parte dell'oscurità, gli intrecci tra gli abitanti e ovviamente un oscuro e abissale mistero più junghiano che lovecraftiano. Ho sempre considerato il finale della seconda stagione di Twin Peaks perfetto. Non farò spoiler, neanche per una serie di 26 anni fa, ma al netto di tutto quello che si può dire dell'ultimo episodio della seconda stagione, gli ultimi 40 minuti di Twin Peaks erano per me qualcosa di intoccabile. I primi due episodi di TP3 per ora hanno scacciato ogni dubbio che avevo sul fatto che Lynch mettesse le mani su quel finale. Il vecchiaccio sa ancora il fatto suo e si vede che prima di prendere una decisione come quella di fare questa serie, deve aver aspettato d'avere qualche buona idea da mettere giù. Non è tipo da trovate commerciali per far leva sull'effetto nostalgia, Lynch. Si insomma, TP3 non si preannuncia certo una specie di Stranger Things, dove la sostanza è messa da parte per una forma studiata per richiamare a un certo immaginario. Proseguo in spoiler.
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Mamma mia dopo 3 anni si posta qualcosa su questa sezione! Salve a tutti, spero di non essere in errore a scrivere questo messaggio e di non violare il regolamento, ma volevo chiedere chi tra noi segue Games of thrones, erroneamente tradotto come Il trono di spade. Chiedo anche un aiuto a voi ragazzi. In genere abbiamo visto sempre il trono in diretta su sky da un amico mio, ma entro fine estate si trasferisce per lavoro e volevo sapere se qualcuno conosce un modo LEGALE RIPETO LEGALE per guardarlo in streaming in diretta, sottotitolato se possibile. Grazie a tutti e buon roll..... ammeheh buona visione!
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VITTORIA! ABBIAMO VINTO! *Urla di vittoria dei Rohirrim* IL FANDOM HA VINTO! SENSE8 AVRÀ UN FINALE! La pagina FB di Netflix ha appena annunciato un finale di due ore per la serie!
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Direttamente dal forum di "Giant in the playground": Star Trek is back, baby! In realtà le notizie sono ancora poche (tranne che si farà), quindi tutte le ipotesi sono valide. La mia domanda è: in quale epoca vorreste ambientata la nuova serie? Le opzioni sono: pre-Enterprise (quindi prima dell'arrivo dei vulcaniani: le guerre eugenetiche, eccetera). tra Enterprise e TOS. tra TOS e TNG-DS9-VOY (le raggruppo insieme, visto che le tre serie sono quasi contemporanee). dopo TNG-DS9-VOY. in una linea temporale alternativa. Io voto per l'opzione 2, che è quella che fornisce maggiori possibilità: la tecnologia non è ancora così "onnipotente" come nelle serie moderne (TNG-DS9-VOY), lasciando maggiore spazio all'avventura.
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serie tv Reboot di Firefly: la FOX disponibile se torna Joss Whedon
SilentWolf ha inviato una discussione in Cinema, TV e musica
Ok gente, ieri è esplosa una bomba capace di far tremare addirittura i pilastri dell'universo. Il big boss della FOX ha annunciato che sarebbe più che disposto a riportare in vita la serie cult Firefly, se Joss Whedon tornasse a bordo del progetto: http://www.badtv.it/2017/02/firefly-fox-interessata-reboot/ IL fatto che la FOX chieda a Whedon di partecipare non stupisce: per i pubblico non esiste alcun Firefly senza Whedon. IL vero miracolo è l'annuncio della FOX, per la prima volta in 16 anni aperta all'ipotesi di un riavvio della serie Fantascientifica più corta, ma più amata della storia della televisione. Per chi non conosce Firefly, è importante sapere che si tratta di una serie televisiva fantascientifica con elementi Western (cowboy nella spazio, insomma) che nel 2001 fu cancellata preventivamente dalla FOX, perchè quest'ultima non credette al progetto (era l'epoca in cui l'unica Fantascienza considerata vendibile erano le serie alla X-Files, alla Star Trek o alla Stargate SG1). Firefly, dunque, fu interrotta a sole 14 puntate, spezzando il cuore di centinaia di migliaia di spettatori in tutto il mondo, oltre che quello del cast e di Whedon in persona. Ciò che la FOX, infatti, non seppe prevedere, fu il fatto che questa piccolissima serie tv sarebbe riuscita in brevissimo tempo a catturare talmente tanto l'attenzione da diventare un vero e proprio cult, una delle serie più amate e apprezzate nella storia della fantascienza televisiva. IL successo postumo della serie fu tale che nel 2005 Whedon e company riuscirono a trovare un accordo per la realizzazione di un film, intitolato Serenity, con la Universal. Il film ovviamente non registrò abbastanza incassi per poter giustificare altri seguiti (il pubblico cinematografico, in particolare allora, è tradizionalmente molto diverso da quello televisivo) e, quindi, Serenity andò a costituire la conclusione di questo amato progetto. Da allora, tuttavia, i fan di tutto il mondo non si sono mai arresi e hanno continuato a chiedere a gran voce (addirittura iniziando spontaneamente a organizzare una raccolta fondi) la continuazione della serie. E in questi giorni è successo un primo miracolo: dopo tanti anni, la FOX ha aperto alla prospettiva di un reboot (ovvero riavvio; termine che implica tanto la possibilità di continuare una serie interrotta anni fa con il medesimo cast, quanto quello di ricominciarla da zero con un cast del tutto nuovo). Se siete appassionati di Firefly e credete in qualche divinità, pregate...perchè ci vorrà un grande miracolo perchè la serie riparta davvero. Le cose, infatti, non sono per nulla semplici come può sembrare. Anzi, le probabilità che l'annuncio della FOX abbia un seguito sono molto basse. Se non avete mai visto Firefly, invece, vi consiglio di recuperarlo e di guardarlo.