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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. Godsend incrocia le braccia e ti osserva in tralice, piegando lievemente la testa di lato. "Che domanda sciocchina, piccola Helene. Papà Nanberry non farà proprio nulla che possa nuocerci perché il giovane Alvaran non lascerà mai la nostra casa" "Possiamo giustificare la cosa in molti modi: una malattia, ad esempio", si intromette Deliverance Obedience sorseggia il suo vino "Sappiamo che è giovane, ma espletare i suoi doveri coniugali lo proverà molto" Povero Alvaran, passerà da una prigione ad un'altra. E hai l'impressione che rimpiangerà amaramente il suo tempo al Teatro.
  2. "Sì, diciamo una cosa del genere", commenta Deliverance disegnando qualcosa nell'aria con le dita. "La guerra si fa con i soldati, la pace con i matrimoni" Godsend è tutta un sorriso. "Prenderemo in marito Alvaran" "Dopo averlo salvato dalle perfide grinfie dei suoi rapitori. Il ducabarone Nanberry riavrà il suo prezioso erede e farà cadere tutte le accuse contro di noi, ovviamente" "Con la nobiltà dei Rowan ci si apriranno molte porte. Persino la corte imperiale." "E poi ogni tanto serve un po' di sangue nuovo" "Già, e dobbiamo tutto a te, Helene. Come vedi il dono del drago di sangue è un premio che hai meritato pienamente"
  3. Ok, hai assunto il drago di sangue e non hai il batacchio fra le gambe. Complimenti, questo vuol dire che oltre a prenderti una lisergica sbronza colossale sei ancora viva e ora sei ufficialmente una figlia del leviatano! Immagino vorresti sapere qualcosa di più del tuo genitore -o genitrice- putativa. Beh' checché ne dicano all'università di Charterhall o all'accademia imperiale, dei leviatani si sa pochissimo. A parte il fatto che sono enormi demoni che infestano l'oceano dal cui sangue noi raffiniamo il plasma che alimenta le barriere fulminanti.. l'unica cosa che tiene in vita l'umanità. Non sei abbastanza terrorizzata? Ok senti questa: le leggende dicono che un giorno i leviatani divoreranno i continenti. Fico eh? E ora qualcosa di loro scorre in te. No, il drago di sangue non si trova in ogni leviatano, si ritiene che provenga da un esemplare particolare di dimensioni colossali, forse la madre di tutti i leviatani. Il drago è un veleno mortale per tutti i maschi. Solo le femmine possono sopravvivere alla sua assunzione e usarne gli straordinari poteri. Quali poteri? Sì, dunque, non c'è il libretto delle istruzioni. L'unica cosa che ti hanno detto è che il drago rimuove gli ostacoli. Quando qualcuno lo usa gli diventano gli occhi blu. E le figlie si riconoscono fra loro perché ognuna vede gli occhi blu dell'altra. Per attivare il drago basta un tiro sintonizzare. E puoi prendere 2 stress per aggiungere 1 dado. Ok, ferma. Prima che tu provi a rimuovere il cane del vicino che fa la pipì sulla tua porta tutti i giorni, devi sapere che questo potere può presentarti un grosso prezzo da pagare. Quale? Con un successo pieno o critico non paghi niente. Con un successo parziale ti becchi 1 trauma. Con un fallimento ti becchi 1 trauma e 2 ulteriori stress. Con un fallimento critico prendi trauma, stress, e perdi il drago, che ti lascia con una brutta dipendenza dal sangue di demone.
  4. "Helene", dice Deliverance, "hai risolto per noi una situazione molto delicata. E come custode del ragazzo ci hai fornito il tempo necessario per trattare con i nostri nemici" "Sicuro, il ducabarone è distrutto!" esclama Godsend "Alvaran è il suo unico erede maschio e lui è in età avanzata, così gli abbiamo offerto il nostro aiuto e un accordo soddisfacente, per tutti" Obedience si riempie una coppa (ma non del drago di sangue). La solleva per brindare a te, ma la lascia sospesa. Rimane ad osservarti da sopra il bordo del bicchiere sorridendo debolmente "Scommetto che a questo punto la nostra Hel ha già capito dove volevamo arrivare"
  5. "Se non ti sforzi di essere un passo avanti a tutti non sopravviverai a questa città, Helene", ti ammonisce Deliverance. La maggiore delle Strangford, Obedience, sembra delusa. "C'è un'aspra lotta in corso. Alcune grandi famiglie, capeggiate dal ducabarone Nanberry Rowan vogliono espellerci dal Consiglio" "O almeno ci hanno provato", aggiunge Godsend con un'espressione che ti ricorda quella di una volpe. Obedience rimane in silenzio. Sembra in attesa che tu completi il ragionamento.
  6. "Sei come noi. Lo abbiamo sentito. E questo non è il tipo di potere che può essere usato da una sola donna. Non può essere abusato" Obedience prende la parola. Ti osserva con gli occhi attenti, come se stesse valutando il tuo valore come pezzo dell'ambiziosa partita che sta giocando. "Dimmi, Helene, cosa sai del Consiglio cittadino? Hai idea del perché ti abbiamo chiesto di rapire il giovane Rowan?"
  7. "Quello che hai preso nel vino", ti spiega Obedience, "lo chiamiamo il Drago di Sangue" "viene da un Leviatano", si intromette Godsend. "Ti fa venire gli occhi blu". "Lo abbiamo dato a Papà. E a tutti gli altri. Ma uccide solo i maschi" ti sussurra all'orecchio. "Ci rende potenti", dice Deliverance. "Rimuove gli ostacoli", Odedience ti aiuta a rialzarti, "ma devi stare attenta. Richiede un prezzo. Per questo lo condividiamo" Ah! Potrei ingelosirmi, piccola Talitha Tyrconnel. La voce di Setarra è nella tua testa. Favorita da Molti Dei.
  8. La vista ti si vela. Un attimo dopo sei piegata in due, mentre il tuo corpo cerca di espellere la sostanza sciolta nel vino. Vieni percorsa da spasmi violentissimi e dolorosi. "Pensi stia morendo, Deliverance?" "Sarebbe una cosa nuova. Non ha mai ucciso una femmina prima d'ora." "Sopravviverà, sorelle. E sarà forte. Così ci servirà meglio." Senti le voci delle Strangford intorno a te, ma remote, come se ti parlassero da un altro mondo. E poi ti accorgi che non stanno muovendo le labbra. Non sono voci ma i loro pensieri che riverberano nella tua mente. E non solo parole, ma immagini: delle fioche sorelle, luce di stelle morte, e profondità oceaniche nere come la pece in cui qualcosa di immane si muove. Urli, e sbavi, e ti pisci addosso dal terrore. E non sai per quanto va avanti, ma quando riprendi il controllo sei ancora nel magazzino e Obedience è piegata su di te. C'è un grande specchio poggiato contro la parete e tu vi osservi le vostre immagini riflesse: le vostre iridi e le sclere degli occhi, pulsano tutte di un azzurro cupo e ultraterreno. "Ha gli Occhi sorelle! Ha gli Occhi!" Godsend applaude, felice. Obedience ti prende la testa fra le mani e ti bacia sulle labbra. "Benvenuta in famiglia", dice.
  9. Le Strangford non fanno il minimo cenno di volersi servire, si limitano ad osservarti con malcelata curiosità. "Non temere, Helene, non è avvelenato", si sente in dovere di rassicurarti Obedience, la Maggiore. "Pensaci, sarebbe stupido da parte nostra visto il magnifico servigio che ci hai reso, non credi?" "Dicono un sacco di cose brutte sul nostro conto", dice Godsend, "un sacco di cose brutte" "Ci temono", aggiunge la terza, Deliverance, "perché siamo donne. E vogliono controllarci. Perciò ci dicono quando possiamo parlare, quando dobbiamo tacere, chi sposare. Puoi capirci, Helene, vero? Anche tu rifiuti di essere sottomessa e sei pronta a prendere quello che vuoi" Già, deve essere per questo che hanno avvelenato quasi tutti i maschi della famiglia. O almeno così si dice. Obedience ti osserva. "Bevi, Helene. Oppure non farlo: la scelta è tua" Osservi il liquido nella coppa; appare nero e viscoso come il sangue ora. Addirittura diresti che c'è qualcosa che ci nuota dentro. Ma forse è solo un gioco di ombre, e le luci dei globi luminosi della dispensa
  10. Con un impercettibile gesto delle dita la gran dama manda via la guardia. Restate voi quattro. "Io sono la Maggiore delle Strangford" si presenta l'amazzone. "Chiedi alla plebea del ragazzo, Obedience!" la sprona la ragazza alla sua sinistra "Comfort, Deliverance e Desire vogliono sapere.." Obedience alza una mano. "Non essere scortese Godsend. Dove sono le vostre buone maniere?" La ragazza china subito la testa e la Maggiore torna a concentrarsi su di te. "Perdona le mie sorelle, Helene, sono delle autentiche selvagge" Da un tavolo prende una caraffa, riempie una coppa d'argento con del liquido rubino e te la porge. "Non ho mai incontrato nessuna come te" dice, e siccome ti vede titubante nel bere aggiunge "è vero vino, non il liquore di muffa che certamente bevi di solito. Fatto con uva della nostra fattoria radiante di Dunslough" "Coltivata dai condannati a morte del penitenziario" si intromette l'altra ragazza, una strana luce negli occhi, come se questo particolare rendesse la bevanda più inebriante per lei.
  11. Con tuo disappunto la carrozza prende la via di sud-ovest e passa il ponte che porta a Charhollow. Pensavi che le Strangford, ricche come sono, avessero la loro tenuta a Brightstone oppure persino a Whitecrown come quasi tutti gli altri nobili che contano. E invece ti ritrovi in un quartiere popolare brulicante di operai e braccianti. Le Strangford sono industriali, e vogliono evidentemente tenersi vicine alle fabbriche e alla loro forza lavoro. Oppure non si fidano del resto della nobiltà e dei funzionari imperiali, vallo a sapere. Hanno una grande tenuta recintata da una barriera fulminante appollaiata su una isola privata affacciata sulle baraccopoli, oltre il canale Metà dell'isola è occupata da impianti industriali, il resto dalla loro villa, una residenza fortificata arroccata su una collina. Qualcuno lancia dello sterco sulla carrozza, al suo passaggio, ma il cocchiere sembra non farci caso. Passate una serie di posti di blocco presidiati da bravacci armati di bastoni ben piantati, con i cilindri inclinati e le mani dietro le bretelle prima di passare la barriera ed inerpicarvi sul viale che porta alla villa, piena di lanterne e tirata a lucido per il ricevimento. La tua delusione cresce ancora quando, invece di fermarsi presso l'entrata principale, il carro fa il giro e si ferma davanti ad un ingresso di servizio. Vieni scaricata assieme alle merci e condotta in una specie di magazzino, dove un bravo ti fa segno di metterti a sedere su uno sgabello e stare buona. Ti senti umiliata, perché sei una Tyrconnel! Il tuo sangue è stato compagno dell'Imperatore per secoli! E chi sono invece queste Strangford, parvenu arricchite venute fuori dal nulla? Poi pensi che hai fatto del tuo meglio per nascondere i tuoi illustri natali qui a Duskvol, e certo per le padrone di casa tu sei solo una dei tanti ratti che sgomitano, pronti a tutto pur di fuggire dalla fogna in cui sono nati. "Benvenuta cara.. Helene, vero?" Una donna è entrata nel magazzino, spalleggiata da due altre donne che gli somigliano molto. La signora che ha parlato è alta e altera oltre ogni immaginazione, sulla quarantina diresti, se non addirittura qualcosa di più. Indossa abiti da amazzone: pantaloni, stivali lucidi completi di minacciosi speroni d'argento, col copricapo bianco dei giannizzeri imperiali ornato sulla fronte da un grosso diamante sormontato da una lunga, scenografica penna. Pensi che la penna valga più del diamante, perché i fagiani dovrebbero essere estinti da tempo.
  12. Mmsi, la penso come MasterX. Potremmo anche solo iniziare a scaldare i personaggi e vedere se funzionano (non si può mai sapere prima di vederli in gioco).
  13. Non c'è nessuno dietro alla porta, anche se è difficile essere soli al Teatro, brulicante come è di impalpabili presenze. Tu puoi avvertirle e con la maschera anche vederle. Senza, devi sforzarti. Non sono presenze a te ostili, anzi, Setarra dice che sono tue alleate sebbene siano vincolate a questo posto e non possano lasciare le sue vecchie mura. Un dono del Re Arso, un pegno della vostra alleanza. "Fidati degli Dei anche meno che dei nobili, Helene" ti ammonisce Alvaran. "Chiediti perché sono stati dimenticati" Ah, quanta saggezza in una mente così giovane! Roren ti informa che la carrozza delle Strangford è arrivata: è una modesta vettura trainata da vigorose capre akorosiane, e tu che speravi di vedere dei veri cavalli! è carica di ortaggi e pesce fresco, forme di formaggi, carne e botti di vino. Il cocchiere ti fa segno di spicciarti. Dovrai strizzarti fra le altre merci.
  14. Dai che ci siamo quasi! Lo sapete, vero, che a fare un bambino ci si mette meno? .D
  15. Lo stato delle risorse umane della Luna Nuova non è dei migliori: disponi solo di quattro gatti ora che buona parte della cricca è finita in gabbia per il tentativo di furto finito male ai danni delle giubbe blu. "Non credo che hai tuoi seguaci interessi la fulminotecnica, Helene", osserva Alvaran tetro. Stasera si è fatto un giro sulla faccia oscura della luna: suo padre, se gli intenti dei tuoi ragazzi fossero genuini -e non hai elementi per affermare che non lo siano- sarebbe fra quelli che le tue anime sgozzerebbero con piacere. Hai sempre pensato di poter sfruttare a tuo vantaggio l'atavico odio che i borghesi e il popolo minuto nutrono verso il sangue antico della nobiltà. Solo ora, però, osservando la pena e la preoccupazione sul volto del tuo bellissimo prigioniero, cominci ad intravedere il prezzo che dovresti pagare. Il ragazzo non brinda con te: la sua anima ancora non ti appartiene. "Immagino che forse potrei organizzare un corso di.. umm.. poesia Iruviana" dice alla fine Loyal schiarendosi la voce, per alleggerire un po' la tensione. "Col vostro permesso, Maestra, vado a procurarmi le salviette" e fila via seguito a ruota da Tedd. "I ragazzi non fanno che parlare del ricevimento", dice alla fine Alvaran quando restate finalmente soli. "Non andare, ti prego. Per loro sarai sempre e solo un giocattolo; una pedina. Questo lo sai, vero?" Già, il ricevimento delle Strangford è stasera. Dovresti iniziare a prepararti. Ti hanno detto che manderanno una carrozza a prenderti. E che dovrai essere sola.
  16. C'è qualche brusio deluso, ma poi i tuoi seguaci tornano alle loro mansioni, vale a dire più che altro farsi pesantemente di droghe: argentovivo, folgore, fumo onirico, loto nero, oppure pippano polvere ipnotica usando vecchi pamphlet ammuffiti del teatro arrotolati. Non hai mai osato vietargli l'uso delle sostanze. Sono proprio le droghe a rendere le loro menti più ricettive alla tua guida. Così, tuo malgrado, ti sei rassegnata a sopportare gente che scappa nuda lungo i corridoi urlando di aver visto Dio o di essere inseguita da Orrori Rosa. Senza contare quelli che sorprendi a scopare nei camerini. Hai visto cose che.. per fortuna Alvaran, Loyal e Ted ti raggiungono e sono abbastanza sobri da esserti di qualche utilità.
  17. "Gli chiederei di andarsene a farsi fottere!" i tuoi seguaci approvano rumorosamente le proposta di Loyal. "Sì, un mucchio di vecchi bavosi!" li arringa a sua volta Roren, "chi gli da il diritto di dirci cosa dobbiamo fare, pensare? Di come dobbiamo vivere!" "F*nculo i nobili! Devono morire tutti!" Alvaran, che si trova in platea, è a disagio.
  18. Tutto sembra andare a meraviglia; hai rapito Alvaran come volevano le Strangford e il ragazzo neanche lo ha capito, anzi potresti usare le sue notevoli capacità a tuo vantaggio. E ora hai denaro per finanziare le attività della Luna. Certo le attenzioni dei Guardiani sono preoccupanti ma per ora puoi gestirle. Nei giorni successivi alla fuga del ragazzo in città si scatena il pandemonio: i Rowan, la sua famiglia, muovono mari e monti per ritrovarlo. Le bande della città sono incazzate di brutto perché tante giubbe blu per le strade che fanno domande, arrestano e pestano i picciotti non fanno bene agli affari. Per fortuna sembra che nessuno sospetti del tuo coinvolgimento: a volte essere dei perfetti sconosciuti aiuta. Dedichi il tuo tempo -e i nuovi fondi- per prepararti alle future imprese. Assegni ad Hutchins il compito di indagare sull'uomo che è morto con il nome di Setarra sulle labbra: trattandosi del tuo demone preferito sospetti che la vittima potesse far parte di qualche setta o bazzicare l'ambiente antiquario, ambienti in cui Hutchins ha buoni agganci. Passano due settimane in cui esci dal Teatro il meno possibile in attesa che le acque di calmino. Ad Alvaran non sembra importare la vita da recluso, gli hai procurato qualche libro e passa il suo tempo a prendere appunti e studiare la tua maschera. Passi con piacere del tempo con lui. Il ragazzo non è solo bellissimo ma anche di ottima compagnia. Il suo ottimismo e la sua energia sono contagiosi. Sa anche essere incredibilmente ingenuo e a volte è superbo e supponente, ma non credi di aver mai incontrato una persona positiva, sensibile e solare come lui. Un po' ti dispiace: la vita fuori dalla sua gabbia dorata potrebbe farlo a pezzi. Il mondo è un posto orribile. Pieno di mostri. Come te, ad esempio. * * * Il quindicesimo giorno dalla tua fuga con Alvaran ricevi la visita di quello sgradevole misogino di Willie Strachan; è una giornata più smorta delle altre, il maestro di spada giunge all'ora della Seta al Teatro e si limita a lasciarti un biglietto prima di avvolgersi nel mantello e sparire nuovamente fra le brume di questo Mendar inoltrato. Rompi il sigillo di ceralacca. Un invito a palazzo Strangford. A quanto pare le lady terranno un grande ricevimento, ci sarà tutto il Consiglio Cittadino e la gente che conta. Dovrai esserci anche tu.
  19. Sì, cioè, non è che sia complicata in sé, ma molto articolata. D'altro canto si prefigge di simulare complesse dinamiche criminali a livello cittadino.. direi che hanno fatto comunque un lavoro eccezionale. Bene, allora questa del morto e dell'artefatto legato a Setarra sarà la "main quest" di Talitha mentre lei cerca di sopravvivere e prosperare nello spietato sottobosco criminale di Duskvoll. Per iniziare creo un orologio da 4 sezioni per Hutchins: "Chi era il misterioso cadavere". L'orologio avanzerà indipendentemente a partire dalla prossima fase di downtime. Gli orologi possono essere consultati qui:
  20. Talitha & la Luna Nuova
  21. Devo dire che il sistema di gioco di Blades è una bomba, ma tutta la gestione delle organizzazioni criminali mica è semplice! ^^' Per il progetto che vuoi assegnare a Hutchins, parlamene un po' meglio.
  22. Alvaran si sistema al Teatro e sembra felice. Per te potrebbe essere anche molto utile.
  23. "Molto bene, Helene", dice. "Hai un posto dove possa nascondermi? Non ho denaro con me ora ma penso potrei trovare il modo di pagarti in.. altro modo" Tu lo guardi strano e lui si gratta la testa, imbarazzato "Intendo che potrei lavorare per te, costruire cose. Sono bravo in quello, sai."
  24. "Avevo già preso la decisione di sottrarmi al controllo di mio padre", dice il ragazzo. "Lui vorrebbe che prendessi il suo posto nel Consiglio e rendessi la nostra casata ancora più potente" inspira profondamente e poi aggiunge, buttando fuori l'aria dalla bocca di colpo, "ma non è quello che io desidero" "E penso sia vero che noi due potremmo cambiare le cose, assieme" "Vorrei tanto potermi fidare di te, ma come faccio se ignori le mie domande e non vuoi dirmi neanche chi sei?"
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