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mjolnir

Circolo degli Antichi
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Messaggi inviato da mjolnir

  1. Non ho idea di come finira', anche se di certo vedremo ancora un bel po' di sangue. Tra l'altro... c'e' qualche indizio (che sia nel fumetto o che venga fonti nel "mondo reale", tipo "voci di corridoio") di quanto dovrebbe durare la serie, cioe' se siamo vicini o lontani dalla fine?

    @tus: complimenti per il . da 10 caratteri :P

  2. Ho letto il mondo di Sofia qualche anno fa (in realtà moooolti anni fa, direi più di dieci) e all'epoca mi era piaciuto un sacco. Ultimamente lo sto rileggendo nella sua versione inglese che mi è stata regalata (ma con poca convinzione, cioè poche pagine alla volta, perchè non ho abbastanza tempo; sono fermo da settimane alla prima parte).

    All'epoca la struttura narrativa mi aveva entusiasmato. Ed era divertente leggere di filosofia in maniera "alternativa". Ho letto anche un pezzo di "Maya" (maledetta la mia lettura incostante!) ed ho regalato entrambi questi titoli ad amici e parenti. Soprattutto giudico "Il mondo di Sofia" un buon modo per indurre una persona a guardare il mondo in modo più filosofico. E' una lettura che consiglierei agli adolescenti per iniziare a farlo (intendo guardare le cose in maniera filosofica) e trovare, se non delle risposte, delle domande ben poste (dopotutto il libro si basa su una millenaria tradizione di pensiero filosofico); agli adulti per ricordarsi (almeno ogni tanto) di farlo. Se poi uno è un adulto(mioddio)-eterno-adolescente come me ;)

  3. Direi che se nella finzione giochi con dadi 6, nella realtà (da master) puoi usare dadi 12 per simulare il trucco del dado 6. Un dado 12 onesto simula un dado 6 se a due risultati col dado 12 assegni un risultato del dado 6: dividi per due e approssimi per eccesso (1 o 2 sul dado 12 valgono un 1 sul dado 6 e così via). Se ora la corrispondenza la cambi, ad esempio associando all'1 sul dado sei più di due risultati del dado 12, ottieni un dado 6 truccato. Per essere chiari, un esempio:

    1,2,3 -> 1

    4,5,6 -> 2

    7,8 -> 3

    9,10 -> 4

    11 -> 5

    12 -> 6

    In questo caso 1 e 2 (sul dado 6 simulato) vengono fuori più frequentemente, e 11 e 12 meno frequentemente.

    Puoi usare anche direttamente il dato 100 e fissare le percentuali che vuoi: se vuoi che sul dado 6 esca il 40% delle volte, tiri il dado 100 e se viene un numero fra 1 e 40 ci associ 1, e così via per gli altri numeri fino a sei (da 41-60 esce 2, ecc.).

  4. Innanzi tutto, complimenti, tanto piu' se sono solo schizzi. Poi qualche parere "tecnico", che magari e' piu' utile ;-)

    questo

    bozze2500021gs.jpg

    era una prova per un impianto cybernetico.. essendo il mio primo disegno su tecnologie e non su "fantasy-stuff" ho voluto fare una prova! La testa del tizio però mi pare un po' piccola -_-

    la testa e' forse un po' piccola, oppure il braccio artificiale un po' troppo grande rispetto al resto... la testa non e' "centrata" ed andrebbe un po' piu' destra: ora come ora collo e spina dorsale non sembrano ben allineati

    questa è la bozza di un cybermeccanico che lavora a un modello di corpo

    bozze2500015kq.jpg

    c'è qualcosa che non mi convince ma non capisco cosa..

    il corpo e' sottoposto ad un qualche tipo di "torsione" (non voluta, direi): la linea da spalla a spalla non e' parallela a quella da fianco a fianco. In generale tavolo "operatorio" (si allarga distanziandosi dallo spettatore) e corpo (vedi appena sopra) violano un po' la prospettiva e non sono allineati fra loro (il corpo non giace parallelo al tavolo).

  5. Ma questo più che altro è un articolo che dimostra quanto è delicato dover scegliere i termini "she" o "he" per non creare problemi di sorta...ma non parla di regole grammaticali

    Se ci fossero delle regole grammaticali (valide e riconosciute), vigerebbero quelle e non si potrebbe dire che una persona crei "discriminazione" usando "he" o "she" costantemente per indicare una persona generica. Se "nel passato" c'era un'usanza che non fosse "he or she", credo fosse quella di usare il maschile "he" (come noi in italiano diciamo spesso che "unO fa questo o quello"). Personalmente quando parlo in inglese tendo ad usare proprio "he or she", che ammetto essere alquanto brutto e scomodo...

  6. Ninja ha "she" e potrebbe essere ma scout ha "she" allo stesso modo e non torna...

    al momento avevo notato con il Ninja del complete adventurer, comunque ciò accade anche con altri manuali, se mi imbatto in altri esempi proseguendo la lettura li posto.

    il ninja è in effetti unA ninja (nel disegno), e lo stesso vale per lA scout; invece lo spellthief è rappresentato maschio e corrispondentemente nel testo usano "he".

    Sono abbastanza soddisfatto della mia congettura ;-) (che ovviamente non è provabile a meno di non spulciare tutti i manuali per tutte le classi e notare una perfetta correlazione testo/disegno)

    @dargon: forse non ero stato chiaro: ho sempre parlato del sesso dei personaggi disegnati

  7. Quella regoletta la so per certo!!! :D

    provate a vedere un qualsiasilibro in inglese oltre D&D...in ogni narrazione che non abbia come riferimento una persona in particolare trovere "she"

    sembra che la cosa non sia così semplice:

    http://www.bartleby.com/64/5.html

    mi sa che non esiste una regola precisa :-) c'e' chi usa "he", chi usa "she", chi "he or she" o "s/he", chi passa da uno all'altro (!), chi tenta di usare sempre il plurale...

  8. Ninja ha "she" e potrebbe essere ma scout ha "she" allo stesso modo e non torna...

    non so a quale manuale tu stia facendo riferimento, ma nel manuale base del giocatore mi sembra che la regola di cui ho parlato funzioni. Ad esempio (tra parentesi i nomi dei personaggi ritratti nella descrizione della classe):

    barbaro (Krusk), chierico (Jozan), ecc -> "he"

    paladino (Albandra), monaco (Ember), ladro (Lidda), ecc -> "she"

    stessa cosa (da un occhiata veloce) vale per il "complete arcane"... boh...

  9. ma che figata! i libri saranno tradotti?

    no, i libri vengono "semplicemente" passati allo scanner: se l'edizione cartacea è inglese, lo è anche qui. Comunque ne trovi anche in italiano. Ci sono due "problemi": 1) per accedere a buona parte delle pagine hai bisogno di un account su google (ad esempio quello per gmail va benissimo); 2) visto che non vogliono che uno si legga impunemente (= gratuitamente) materiale protetto da copyright, non si possono sfogliare tutte le pagine di libri ancora protetti (e mi pare che tengano conto di a quali/quante pagine un utente acceda così da impedirlo).

  10. In teoria in inglese, se non è precisato il genere della persona di cui si sta parlando, tendono a dire "he or she". Però puoi stabilire una regola per quanto riguarda un tuo scritto (puoi ad esempio annunciare "per convenienza userò <<he>>"). Da quello che mi pare(va) di aver capito nei manuali si segue la seguente regola: se il personaggio portato ad esempio (cioè quello rappresentato nel disegno che accompagna la descrizione della classe) è maschile (rispettivamente, femminile), viene usato "he" ("she"). Prova a controllare se trovi contro-esempi (cioè testo con "he" e personaggio disegnato femminile, o viceversa) a questa congettura ;-)

  11. E' arrivato Google Print!

    http://print.google.com

    Si possono "sfogliare" tutti i libri del mondo ( 1) in linea di principio 2) se chi possiede il copyright ha dato il permesso 3) il servizio è in versione "beta" 4) il numero di libri è per ora limitato (ma mica male!))!

    La nuova biblioteca di Alessandria! (+ o - ;-) )!

    Per me è ottimo perchè si possono fare ricerche anche in costosi libri scientifici! Se mi manca una nozione, d'ora in poi ho un nuovo, bellissimo posto dove cercare! :-D

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  12. All'indirizzo

    http://www.greenteapress.com/

    potete trovare dei libri gratuiti (giusto per essere precisi (ciao Dus!) distribuiti sotto la GNU Free Documentation License)) per imparare a programmare o, meglio, per pensare come un "computer scientist" (i libri sono in inglese) ;-)

    In rete ci sono ovviamente un sacco di altre risorse gratuite, ma per chi, come me, vuole rinfrescare e migliorare (anche da zero ;-) ) le proprie capacita' da programmatore pare un buon punto di partenza...

  13. (però una donna, che poi si scopre una bellissima donna... che si traveste da uomo e nessuno se ne accorge... Ma dico io, almeno dalla voce! buu...)

    Da quel che mi ricordo non era travestita da uomo; semplicemente suo padre le aveva imposto di assumere un "ruolo sociale" maschile (carriera militare ecc.) ed educata di conseguenza.

    Il cartone era bello e in un certo senso dal contenuto adulto (ma mai come "Georgie"...).

    Per la lotta per il cartone più brutto non trascurei Beyblade...

  14. La taglia del personaggio non influenza la quantità di pozione da ingurgitare, come il modo di lanciare un incantesimo diretto ad un personaggio non cambia a seconda della grandezza del personaggio. La pozione è solo un modo per "conservare" un incantesimo e renderlo disponibile in futuro.

  15. Grazie, compare Pigna In Terra Straniera!

    (Certo che a pensarci bene non poteva essere diversamente...)

    Il mio dizionario on-line, con tutti i suoi limiti, non mi citava un significato del genere...

    Prego! Non era per fare la pigna (anche se Maestro Pigna Dus ha avuto qualche influenza su di me), solo per essere d'aiuto.

    Ti/vi consiglio di controllare se il sito (previa registrazione)

    http://www.garzantilinguistica.it/

    vi possa magari essere utile. Anche

    http://www.hyperdictionary.com/

    e' una preziosa risorsa (da' in inglese i significati dei termini in inglese, ma e' ricco di possibili "interpretazioni").

    Inoltre, se non avete gia' dei traduttori automatici, anche gli strumenti per le lingue di Google

    http://www.google.com/language_tools?hl=en

    (per quanto "stupidi") possono dare una mano (o fuorviare... ;-) )

    • Mi piace 1
  16. Optiamo per anziano, allora?

    Ecco il secondo... Keening è difficile da tradurre in italiano (Keening Maw)... ho optato per pungente... affilante fa un po' schifo, affilata non ha senso.

    "to keen" (il verbo) vuol dire

    "v.intr. (irl.) cantare un lamento funebre; lamentarsi dolorosamente ♦ v.tr. (irl.) piangere (un morto) con lamenti funebri."

    (da garzanti)

    Percio' proporrei un "lamentoso"...

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