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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. DM I miei genitori… ride Palla di Lardo e pure quando sia Gixcaririxien che Dralium si gettano sul suo corpo, dilaniandolo con morsi e artigli, il grasso ex aspirante Draghiere non perde quel sorriso perverso, anche quando sangue esce dalla sua bocca e dalle numerose ferite riportate Io non posso più morire, Gix! declama quindi, inspirando ed esalando una nuova fiumana di fiamme contro Zekaun e Dralium, per poi parare un artigliata del drago rosso e dargli una testata che però cozza contro le scaglie del drago rosso. Il soldato incespica, ma è ancora in grado di combattere ed essere pericoloso, i pugni sollevati pronti al confronto e l’armatura intrisa di sangue, contusioni e graffi dall’assalto dei due draghi congiunti. AAAAAHHHH!!! grida quindi Joker, quando però in questo caso egli deve assistere alla caduta di Cowboy, il quale viene coraggiosamente e con efficacia affrontato da Tleuggheshaggar, il quale tiene alto l’onore dei draghi d’argento esibendosi in una carica da fermo che cinge i fianchi con gli artigli e il collo con il proprio morso, portando alla brutale decapitazione della testa di Cowboy, la quale rotola in un angolo della stanza in un sibilo finale di maledizioni MUORI! MUORI!! tuona Joker, cercando di affondare di nuovo la propria spada nel fianco di Tleuggheshaggar e osservando con sguardo omicida lo Xrovinsharaz selvatico sotto di lui. Ma è chiaro che la mancanza di un partner incide molto sullo stile di Joker, il quale era difatti celebre per dare il meglio sfruttando la sola presenza di Dralium come distrazione nel corso degli addestramenti, così da farsi bello anche a discapito del suo stesso compare. I colpi rimbalzano contro le scaglie di Tleuggheshaggar, conferendo al drago d’argento una nuova apertura… Mappa X tutti
  2. Mondravexis Sospiro di sollievo al vedere Amon e Hana darsi al saccheggio di cadaveri, salvo poi rimanere interdetto dal basso livello culturale mostrato dai nuovi quattro arrivati Forse dovevo lasciarglieli mangiare... penso, per poi lasciarmi andare a un leggero suono gutturale di gola e volgere il capo verso Gixcaririxien Hai parenti di umili origini lo provoco un poco, per poi tornare a prestare l'attenzione al gruppo quando quello leggermente più assennato degli altri distribuisce scappellotti e punizioni Sì, mi sembra il caso di vuotare il sacco... dico, per poi precisare Intendo di dirci tutto Sia mai che questi si mettano davvero a svuotare le bisacce penso Qual'è il vostro coinvolgimento con i cadaveri ambulanti? Mi sembra che questa foresta sia un vero pandemonio di poteri assegnati a destra e a manca!
  3. DM Il rumore della battaglia torna a farsi sentire nel magazzino, con Dralium che per primo esala un copioso getto di acido, il quale raggiunge in pieno Joker, il quale ha appena il tempo di sollevare le braccia e schermarsi il viso con gli schinieri dell’armatura scura che indossa. Il colpo, pur riuscendo a corrodere parte degli stessi e creare qualche segno sul viso dell’ex cavaliere del drago nero, risulta però meno efficace del previsto e lo sguardo dell’ex compagno di Dralium è di sdegno Patetico, come lo sei sempre stato! commenta. Si va però da un estremo all’altro nel gruppo e Tleuggheshaggar, spiccato un breve volo nel poco spazio a disposizione, investe il loquace Cowboy con una cortina di vento gelido, il quale avviluppa il suo corpo come un sudario, il quale però viene spezzato dalla muscolatura del calvo ex cavaliere di Xrovinsharaz, pur guadagnando però svariati danni sulla pelle del traditore Niente male, prova a vedertela con questo però! dichiara, spiccando quindi anch’egli un volo con le eteree ali violacee che sorgono dalla schiena dei membri dell’Ordine degli Oscuri. Cowboy si getta quindi contro Tleuggheshaggar, il quale è costretto a uno scarto di lato per evitare la mano destra di Cowboy, magra e bianca, dalle lunghe unghie nere. Ma se il drago d’argento può tirare un sospiro di sollievo, esso è di breve durata. Dietro di lui infatti compare, veloce come un fulmine, Joker. L’ex cavaliere occhialuto solleva quindi la propria spada per calarla contro il fianco sinistro di Tleuggheshaggar in due colpi AAAHHHH!!! grida, il volto deformato dal dolore ECCO COME SI COLPISCE!! urla, scavando ferite profonde e intrise di un potente corrosivo il quale brucia come alcol puro, dilaniando le carni della cavalcatura di Zekaun. E se il drago soffre, il suo cavaliere non ride. Palla di Lardo muove i suoi pesanti passi, facendo quasi tremare il pavimento di quel magazzino mentre raggiunge il gruppo con la stessa violenza di un carro in piena corsa. Ma se essi si aspettano un attacco improvviso, rimangono sorpresi quando Palla di Lardo apre le fauci per eruttare una vampata di fuoco che colpisce sia lui che Dralium, investendoli di fiamme Gix…. Vedi? domanda quindi rivolto anche al suo drago Ora anche io ho le fiamme… come te… non mi sei più superiore sghignazza, per poi sollevare i pugni contro il proprio ex compagno di addestramento Allora, sei pronto a morire? domanda. Mappa X tutti
  4. Mondravexis Con il termine dello scontro, osservo preoccupato le condizioni di salute di Gixcaririxien Gix, sei in condizioni pietose. Ce la fai a volare? Potremmo provare a tornare al villaggio dei coboldi per- ma non vi è molto tempo per discutere che un quartetto si presenta poco dopo. Per fortuna essi sembrano altrettanto intimoriti dalla nostra presenza di come noi lo siamo del rischio di dover fronteggiare nuovi avversari. Trattengo un filo di veleno corrosivo tra le labbra, mentre mi rivolgo brevemente a Hana e Amon Non sono da mangiare.... credo. Per favore, aspettate un attimo! li invito, per poi corrugare le scaglie sopra gli occhi nel sentire le parole del drago rosso Vi conoscete? domando, rivolgendo il mio sguardo a Narguldrid per un attimo, scuotendo la testa Sono arrivato dopo per poco... penso, per poi guardare di nuovo gli ultimi arrivati Siamo membri della Nuova Alba e le nostre intenzioni sono semplici: fermare il caos che sta imperversando in questa foresta racconto in breve Le due persone che ci accompagnano sono alleati nostri e come tale protetti. Siete con noi o contro di no?
  5. DM Riepilogo azioni Il brutale e incolto Shagar solleva le braccia, schermandosi dal getto di sabbia di Braccoraldo, unico ad opporsi ormai allo strapotere dell’orco, che pur nella sua modesta presenza sembra aver completamente annichilito ogni speranza di veder qualcuno correre in soccorso di uno dei suoi più promettenti giovani ALLORA TU SARAI IL PRIMO!! esclama inferocito, roteando lo spadone in aria e abbattendolo su Braccoraldo. Il colpo genera un lungo squarcio che parte dalla spalla sinistra del giovane falegname, fino al fianco destro, creando una sinistra diagonale rossa. L’ultima cosa che egli ha modo di sentire, prima di crollare a terra sotto lo sguardo atterrito dei cittadini, è la risata di Shagar inframezzata a un grido di terrore di Nocina. La caduta di Braccoraldo non tarda però ad essere accompagnata da quella di Giambecco, il quale semplicemente si arrende in quello scontro all’ultimo sangue, una condanna che l’orco esegue con spietata efficienza, trapassando il collo dell’allevatore di capre e decapitandolo brutalmente, ultimo di coloro che avevano provato ad opporsi a questa nuova minaccia. Bene! tuona l’orco Sembra che sia bastato farne fuori un paio per mettervi in riga! Brave pecorelle! sghignazza, ricevendo un coro di scherno dai suoi scagnozzi. La morte di Giambecco e Braccoraldo colpisce come un maglio la cittadinanza, in quanto sebbene i due fossero giovani, erano ormai diventati parte del tessuto sociale di Biadagialla, parte del territorio che nessuno si sarebbe aspettato veder sradicato da un giorno all’altro. Con la loro dipartita e la tacita accettazione dei cittadini di quella condanna, il villaggio cade in una apatia per giorni. Sebbene le attività abituali proseguino, un silenzio di morte è calato tra i cittadini. A peggiorare la situazione, pochi giorni dopo, vi è l’arrivo di un contingente di una decina di orchi, i quali si stanziano presso la casa dei Caprera, facendone la loro nuova caserma. Con lo stanziamento del nuovo contingente, ogni rimasuglio di speranza è infine del tutto perduto. Conquistata dalle truppe di Golgomath, Biadagialla diventa il primo avamposto di pianura dell’esercito del gigante delle montagne, uno snodo da dove egli conta di far partire la sua successiva conquista. Troppo distanti dalla capitale e con le pattuglie dei mostri in giro per quelle terre lontane, i cittadini sono infine costretti a fare la fame per sfamare le pance dei soldati di quell’esercito, sprofondando nella miseria più assoluta. Un destino amaro per quello che era nato come un villaggio in una terra fertile, ma vulnerabile per la sua mancanza di difensori. Se Biadagialla era stata a un certo punto in grado disporre di eroi, essi erano morti provando o avevano rinunciato a cogliere l’occasione per diventarne. FINE
  6. DM Joker solleva la propria spada, pronto a intercettare l’arrivo di Dralium Fatti sotto! esclama Forse sarai più utile da morto, con quella corazza scagliosa che hai da offrire, patetico verme di palude! lo provoca. L’espressione di Palla di Lardo invece non si smuove da quella maschera di follia che ha presentato fin da quel sinistro incontro Deluso… oh, Gix, la mia vita è fatta di delusioni. Delusione per la mia famiglia che sperava di vedermi tra i migliori Draghieri. Delusione per il mio capo istruttore che mi vede come un patetico rifiuto. Delusione del mio drago… sghignazza, sbavando un poco Ho messo di preoccuparmi di essere una delusione. Farò a pezzi tutti coloro che vorranno pisciarmi in testa… compreso te! esclama, pronto ad accogliere il proprio ex drago, i pugni sollevati più compassato rimane invece Cowboy, il quale solleva leggermente il mento alle parole del confuso Xrovinsharaz Perché? Per Joker era il desiderio di essere più forte. Per Palla quello di non essere più considerato un inetto spiega Puoi condannare la nostra decisione, ma l’Ordine degli Oscuri ci ha dato ciò che volevamo. Io volevo il potere perché il fatto di essere scelto dai Draghieri mi rende al di sopra della gente normale. E speravo un giorno di poter trarre da ciò una posizione politica, come sarebbe di merito per una persona superiore dichiara Ma ho scoperto ben presto che così non sarebbe stato, anzi l’aspettativa più probabile era quella di un giorno morire per gli altri. Sono rimasto per vedere che cosa mi avrebbe dato il futuro e quando l’occasione è giunta… l’ho colta flette le dita ad artiglio della mano sinistra, facendosi avanti Non ce l’ho con te, sei stato un buon compagno. Ma purtroppo i nostri destini ci portano a combattere. Addio, Xrovinsharaz! esclama Mi premurerò di seppellirti, in segno di rispetto per il tempo passato assieme il trio si apre quindi a ventaglio, conscio delle potenzialità dei draghi… e pronto ad affrontarli di conseguenza! Mappa X tutti
  7. DM Il gruppo si volta, ripartendo con un cenno d'intesa di Tobias e il suo grido di battaglia è tutto ciò che riescono a sentire mentre si allontanano a rotta di collo dal fulcro del potere nemico. La scelta di dare la priorità alla difesa degli innocenti, anche a costo di mettere a rischio la salvezza di importanti oggetti magici, si rivela non solo la decisione più etica e in linea con lo spirito dei Draghieri, ma anche quella giusta per salvare molte vite. Persi di vista i figuri gettatisi per primi in volo dal palazzo, schizzati verso il resto di Orlanis a una velocità incredibile, il gruppo si affida al proprio istinto e il volo che ne consegue è carico di tensione. Tale tensione diventa quindi terrore e preoccupazione quando l’arrivo al magazzino porta subito ai loro occhi una vittima: Idat, la dragonessa verde di Gramok, la cui testa è stata recisa dal collo e il corpo martoriato di colpi e segni di bruciature, la grossa mole stesa ora inerte sopra il tetto della struttura posta come rifugio temporaneo per i pochi che ancora sperano di salvarsi da questo inferno sceso su Orlanis. Ma se la vista di Idat sembra far perdere tale speranza, le grida all’interno del magazzino portano con sé almeno una opportunità, il clangore delle armi che testimonia la presenza di almeno un superstite. E quando i cinque neo- Draghieri si precipitano all’interno, la battaglia per la sopravvivenza che si sta svolgendo è senza quartiere. I volanti assassini dell’Ordine degli Oscuri vestiti con corazze nere e tuniche viola, i quali sono con buona probabilità la causa della morte di Idat, stanno infatti mettendo alle strette Gramok e Idrifal, mentre Spalo e le due serve sopravvissute sono rannicchiate in un angolo, tremanti alla vista di quella battaglia. Sebbene coraggioso e fomentato dalla perdita della propria compagna draconica, la furia del mezzorco sembra appena sufficiente a impedirgli di soccombere agli attacchi del proprio avversario, mentre l’altro ha quasi messo all’angolo una Idrifal ancora gravemente ferita e armata solo con un pugnale, ma pronta a vendere la pelle. Uno schiocco sinistro accoglie invece il collo spezzato del giovanissimo drago di bronzo Ryrvim, il quale viene brutalizzato dal più grosso dei tre killer alati. Ma se tale spettacolo è raccapricciante, la scoperta di chi sono i tre risulta ancora più sconvolgente. A combattere Gramok vi è infatti Joker, il compagno di addestramento di Dralium, il volto deformato in quella che si potrebbe definire una vera faccia da guerra Joker AAAAHHHH!!! grida, assestando un violento colpo con il proprio spadone e tramortendo Gramok, per poi rivolgersi verso Dralium Sei qui! tuona Finalmente ho l’occasione di liberarmi di un peso morto una volta per tutte! Possibile che doveva toccare a me il drago più debole? a fargli eco giunge quindi Cowboy, l’avversario di Idrifal, il volto impassibile di una sfinge mentre osserva Xrovinsharaz Cowboy Penso potrebbe giocarsela con il mio in quanto a ingenuità in quel senso commenta, freddo come la morte, sollevando le proprie mani, le cui unghie sono ora lunghe e nere Mi stupisce che TU dice al suo drago Più di tutti non possa aver capito che il vero potere non risiede tra i buoni samaritani! Possibile che non hai avuto nemmeno una occasione per tradire i tuoi stolti compagni? lo rimprovera, come farebbe un genitore con un figlio discolo. Ma più imponente e minaccioso di tutti è quello che un tempo era oggetto delle prese in giro del gruppo e dell’intero corpo di Orlanis, vale a dire Palla di Lardo. Il volto bonaccione ora è deformato da una espressione di folle malvagità e si può notare come quello sia lo sguardo di un uomo che ha abbracciato per sempre il male Palla di Lardo Mi avete sempre pisciato in testa sibila, facendo schioccare le grandi mani con le quali ha appena ucciso il piccolo drago di bronzo Ora ho il potere, ho la forza, posso volare… possiamo volare… ridacchia perversamente Perché dovremmo avere bisogno ancora di voi? la bocca semiaperta, egli si passa la lingua sul palmo della mano destra, assaporando il sangue della creatura appena uccisa, una voluta di fumo che gli esce dalle narici Gix… tu mi hai sempre detestato, vero? Ora però ti vedo timoroso? Forse finalmente rispetti la mia forza? ridacchia di nuovo, maniacalmente. X tutti
  8. DM Nelle aule dei filosofi delle città più ricche, il fenomeno noto come “effetto spettatore” prevede che più persone si ritrovano ad essere testimoni diretti di un crimine contro una vittima davanti ai loro occhi, meno possibilità ci sono che esse intervengano. Tali ragioni possono variare dal timore di coinvolgimento, sebbene il più delle volte ciò sia attribuibile a un riflesso di “scarico di responsabilità” ovvero la tendenza a pensare che qualcun altro debba farsi carico di quel problema e intervenire anche in vece della persona che rimane ad osservare. Di solito, le uniche vere vittime di questo fenomeno sono le persone innocenti coinvolte nel crimine che viene portato contro di loro. Biadagialla non è una della città più ricche. Per essere precisi non è nemmeno ricca. E se proprio si volesse spaccare il capello in quattro, non sarebbe nemmeno una città. Non stupisce quindi che non vi siano aule o filosofi adatti a spiegare il fenomeno e spronare una cittadinanza paralizzata dall’effetto spettatore, con la sola Saranna che pare trovare lo spunto necessario a muovere le mani. E stavolta non per impastare farina, ma per avvelenare uno dei suoi pugnali. Ma aldilà di ciò, la cittadinanza sembra accettare passivamente quella che sembra una esecuzione già scritta e sancita. Giambecco si getta su Shagar abbracciandolo con l’intento di bloccarlo in una delle sue famose prese di lotta. Ma è chiaro che l’orco è ben più pericoloso di qualsiasi altro contadino o ubriacone e una ginocchiata allo sterno lo costringe a spezzare la presa Facciamo rotolare la prima testa!! esclama, Shagar, facendo calare il proprio spadone con un colpo di taglio orizzontale. Solo grazie a uno scatto di adrenalina l’allevatore riesce a fare un balzo indietro, sollevando istintivamente le mani per schermarsi. L’azione gli salva la vita, ma costa però cara: Shagar gli procura un lungo taglio orizzontale sulla spalla sinistra e l’avambraccio sinistro, ferite profonde dalle quali subito fuoriesce una copiosa perdita zampillante di sangue, imbrattando la camicia del Pipa. Una scena che fa imbestialire Cornelia E due camicie che mi rovinano in una settimana! Che faccio la stilista di mestiere? tuona la vecchiaccia, irrompendo nel campo di battaglia. Riepilogo azioni X tutti
  9. Mondravexis Emergo con la testa, lanciando un ruggito di trionfo quando gli sforzi collettivi miei e di Narguldrid garantiscono il successo contro il cavaliere Ora non sei più tanto forte, eh? penso, per poi osservare per un attimo il confronto tra titani, vale a dire il minotauro e Gixcaririxien. Ancora una volta prendo un profondo respiro, ma invece di esalare un soffio, cerco di mantenere la calma e dirigere l'azione come un direttore d'orchestra Nargu, vai ad aiutare Gix! In due avrete facile vita, io provo a coprire il fianco della foresta! esclamo, per poi sbattere le mie ali e fare una curva in cielo per ridiscendere ed affiancarmi ad Amon e Hana Beh, mi sembra se la stiano cavando alla grande penso, notando il muro che hanno creato e offrendo il mio supporto, gettandomi sul primo avversario a disposizione Ottimo lavoro! esclamo, cercando di chiudere quella potenziale breccia con la forza degli artigli e dei denti Ah, non vedo l'ora di lavarmi per bene dopo questo scempio! penso, con l'amaro sapore di cadavere in decomposizione in bocca. Azione
  10. DM La battaglia con le truppe a difesa dell’ingresso del palazzo principale è senza quartiere e, mentre nei cieli si consuma una disperata battaglia per la sopravvivenza, con draghi di ogni fazione che cadono come meteoriti su una Orlanis in fiamme, gli aspiranti Draghieri flagellano i bastioni e le carni macilente dei loro ex compagni, portati loro malgrado a vivere una esperienza di guerra e morte che avrebbero preferito forse non vedere mai. Gli artigli di Gixcaririxien e le zanne di Xrovinsharaz dilaniano, mentre l’impatto del volo radente di Tleuggheshaggar porta uno degli scheletri a volare in aria per decine di metri. Dralium riesce infine ad abbattere l’ultimo degli zombie nemici e il quartetto di draghi, coadiuvato da Zekaun, si getta sul Becchino e i suoi scagnozzi rimasti con la violenza del loro quadruplo soffio. Un colpo incredibilmente forte, o forse il Becchino era tutto fumo e niente arrosto (tranne che dopo essere stato colpito dal soffio di Gixcaririxien, quello sì che è garanzia di un arrosto) fatto sta che egli e gli ultimi zombie vengono ridotti a carni macilente e carbonizzate (con un interno però ancora gelido) liberando infine la via per l’ingresso del palazzo principale, dove empietà oltre ogni dire si stanno consumando. E’ allora però che come una cascata che proceda all’incontrario, la colonna di fumo si innalza con uno sbuffo ancora più trionfane nella parte più alta, scoperchiando il tetto e l’ultimo piano, per poi far detonare un muro e far cadere una cometa dorata sul pianoro di fronte a loro. Quando il fumo e la polvere sollevati dall’impatto si dissolvono, ciò che essi trovano è il corpo privo di vita e martoriato di ferite della dragonessa d’oro Fimmandelir. Ma della vita è ancora presente dentro di lei. Un sussulto porta gli artigli a contrarsi e la figura di Tobias, ferito gravemente, emerge dal corpo che l’ha protetto. L’elfo perde sangue da una ferita sulla fronte, un suo orecchio è stato tranciato da un colpo di taglio, presenta numerosi lividi ed è sudato, l’armatura insozzata di sangue al punto da non farne riconoscere il colore originale S-scappate… hanno… hanno preso tutti i Doni… Un ruggito possente fa la sua comparsa da ciò che resta dell’ultimo piano e un gruppo di sinistri figuri, accompagnati da cinque draghi, fa bella mostra di sé. E’ difficile stabilire la natura e il colore di tali draghi, ma i tre incappucciati visti all’inizio si gettano dalla cima della torre, per poi planare per mezzo di ali violacee in direzione della città, dove si sta consumando quella guerra. Tobias si rivolge quindi agli aspiranti draghieri, dopo aver preso una spada da uno degli zombie uccisi Io devo trattenere quei cinque… morirò, ma forse avrete tempo si rivolge a loro, dopo aver visto la devastazione Con l’autorità… di Anziano… e alla luce del vostro merito in battaglia… io… io vi investo del titolo di Draghieri! declama Il vostro primo e unico ordine è quello di recuperare quanto potete e salvare quanti più Draghieri, aspiranti e non, per portarli in salvo! dice loro, mentre i draghi nemici sulle mura dispiegano le proprie ali e i loro nefasti oscuri cavalieri salgono in groppa, pronti a gettarsi su quell’ultimo baluardo Allontanatevi da Orlanis, dirigetevi a uno degli altri regni e provate… provate a ricostruire ciò che è stato distrutto Tobias tossisce Se voi draghi non riuscite a trovare i vostri cavalieri, valutate se cercarne altri, ma… tossisce di nuovo Ormai il futuro è incerto. Sarete voi a valutare cosa è meglio per l’ordine dei Draghieri i draghi nemici, di una statura ben più possente dei giovani lì presenti, si gettano al volo ANDATE! NON POTRO’ TRATTENRLI A LUNGO!! In cielo, i draghi continuano a cadere, mentre le fiamme avvolgono la città. Orlanis è perduta in una atmosfera desolante . Iniziativa e azioni X tutti Checkpoint nella notte tra il 13 e il 14 gennaio.
  11. DM Lo sguardo di Braccoraldo sembra promettere le peggiori torture a Prippo, il quale fa istintivamente un passo indietro dalla persona che ha appena gettato in pasto ai lupi. Dal canto suo Giambecco fa risuonare la propria voce, deciso a vendere cara la pelle e magari pure a incitare qualche volontario a farsi avanti, contando nell’alleanza maturata nel corso della lotta con i lupi, al benvolere del suo popolo e alla volontà dei suoi amici di battaglie e bevute di sostenerlo in quel momento di grande difficoltà. Dopotutto, loro sono in tanti e gli orchi al massimo solo in quattro. Di sicuro qualcuno farà sentire la sua voce, no? Silenzio di tomba a Biadagialla. Ironia della sorte, l’unico che si vede bisbigliare per valutare qualcosa è proprio Prippo, che da buon falegname del villaggio è anche l’addetto alla misurazione e alla creazione delle bare per i defunti, che vengono per necessità deposti da Sangio, l’ubriacone del villaggio e becchino in tempi di sobrietà Io direi che quella di Giambecco la farei formato maxi, che è un omone. Sempre che non venga tagliato a fettine commenta Prippo A Braccoraldo possiamo trovare una sistemazione standard o magari lasciarlo sepolto con un braccio e una gamba fuori, a beneficio dei lupi… come dire, oltre al danno pure la beffa per Braccoraldo, il quale non può fare altro che lottare per la propria vita. MUAHAHAHAHAH!!! Eccoli i coraggiosi di questo postaccio! dichiara un ridanciano Shagar, gli occhi lucidi dalle risa a quella scena. Egli estrae lo spadone Non temete, farò prestissimo!! Esclama, facendo ruotare la lama e disegnando un arco, per poi iniziare a rotearla con tale velocità sopra la testa da far pensare che potrebbe iniziare a fluttuare per aria, lo spostamento d’aria talmente marcato da sollevare le gonne delle più giovani Marco! esclama Patrigna, stringendo il braccio del fratello Devi fare qualcosa! Giambecco morirà, così! Non può morire per causa mia! lo supplica. Cornelia si districa dai suoi avversari, pronta a intervenire nello scontro e Shagar avanza pronto ad abbattere la sua trave contro i suoi avversari, a cominciare da Giambecco… quando un’improvviso luccichìo distrae l’orco. La fascia di Frigirberto di illumina di un violetto acceso, niente più che un debole bagliore ma sufficiente per mandare in sbandamento l’attenzione dell’orco Che cos- un oggetto magico? Un trucchetto? tuona, gli orchi suoi attendenti che si scaldano a quella vista. Quale che sia la verità, Giambecco ha finalmente modo di lanciarsi per primo contro il proprio destino. Ma basterà ciò a salvarlo da quel colossale e pericoloso nemico? Riepilogo azioni X tutti
  12. DM Alle parole di Giambecco, il silenzio cala sull’Asino Bagnato. Ortello e Patrigna non dicono una parola. Frigirberto e Marcolfo sono ammutoliti. Fra Crispino, sempre prodigo di buone e astute parole, rimane basito. Perfino la birra smette di schiumare, facendo calare il gelo assoluto all’interno della stanza. Braccoraldo cerca di trainare via l’allevatore di capre, non senza una certa resistenza da parte del coraggioso Giambecco, il quale sembra pronto ad aggiungere un Hey tu porco, levale le mani di dosso! e magari a colpirlo con un ben assestato sganassone. FERMO LI’! tuona la voce di Shagar, il quale si alza in piedi, oscurando per un attimo la luce dei candelabri. Giambecco è un pezzo d’uomo tra la gente di Biadagialla, ma pure lui pare diventare piccino rispetto ai due metri e rotti dell’orco, i cui bicipiti e pettorali danno l’impressione che egli sradichi giovani abeti a mani nude nel tempo libero Altro che vino e inverno, questo è uno che ha le idee chiare gli orchi dietro Shagar sghignazzano, mentre egli avanza verso Giambecco, facendo stridere il cuoio della sua armatura, lo spadone appeso alle spalle che oscilla. Il tentativo di trainarlo via del compagno, purtroppo, ha il solo effetto di portare fuori da lì la conversazione e davanti alla facciata dell’Asino Bagnato si forma un tremebondo largo semicerchio di villaggeri, spettatori di quel confronto tra colossi. Se non altro, Braccoraldo non deve andare troppo lontano per trovare Prippo e Nocina e il suo discorso, sussurrato al falegname per tenere il tutto lontano da orecchie indiscrete, viene accolto da un lieve cenno del capo da parte di Prippo, l’espressione di pietra e un rivolo di sudore che cola dalla sua tempia destra E’ vero… urgono drastiche decisioni ammette. Ma anche se Braccoraldo si fosse messo a limonare con Nocina nel bel mezzo della strada, nessuno avrebbe prestato loro attenzione. Marcolfo sente la stretta al braccio da parte di sua sorella maggiore, immobile sulla soglia assieme a lui, mentre Frigirberto stringe a sé il proprio bracciale, ricevendo un’occhiata ingorda da parte di uno degli orchetti Ma che bell’oggettino, mi sa che dopo me lo prendo! dichiara. DUNQUE, DUNQUE, DUNQUE! esclama Shagar ABBIAMO UN CORAGGIOSO, QUI! tuona, affinchè tutti possano sentirlo, prima di avvicinarsi a Giambecco ed abbassare lo sguardo sull’allevatore E’ buffo come ce ne siano sempre in ogni tribù. Quelli che pensano di potersi opporre. Tsk! sbuffa Braccia sprecate, che farebbero comodo alla guerra. Ma tenere in vita questi soggetti, come Golgomath ha insegnato, rischia di fomentare problemi a quel punto, Shagar estrae il proprio spadone, una lama di pregevole fattura che risplende alla luce del mattino Avanti, affrontami! COMBATTIMENTO ALL’ULTIMO SANGUE!! esclama, ricevendo un assenso collettivo da parte dei suoi attendenti, i quali ululano di gioia a quel possibile spettacolo extra. A quel punto, Shagar si guarda attorno SE VI SONO ALTRI CHE DESIDERANO FARE COMPAGNIA AL LORO AMICO, FACCIANO PURE UN PASSO AVANTI!! come a sfidare la folla. Un lieve mormorio percorre la folla. Diverse persone stringono i pugni, Cornelia viene trattenuta a forza dai coniugi Molinecchi mentre bercia un Che te lo faccio vedere io! Se qualcuno deve spaccare la faccia a mio figlio, quella sono io! Io l’ho fatto e io lo disfo! ringhia, portando Shagar a prendere nota del nome della madre di Giambecco Sia mai che possa servirci un nuovo capitano… E’ allora che Braccoraldo sente una spinta dietro di sé, trovandosi a fare qualche passo in avanti per evitare di ruzzolare sul terreno reso scivoloso dall’umidità AH, ME L’ASPETTAVO!! esclama Shagar MOLTO BENE, ARMATI PURE TE E PREPARATI! Ruggisce l’orco. Dietro Braccoraldo, seminascosto ora dalla folla, l’autore di quel gesto, Prippo, lo guarda con sussiego. Nessuno, nemmeno la spaventata Nocina, pare essersi accorto del gesto del falegname. Gli orchi attendenti di Shagar iniziano a riscaldarsi, indecisi se unirsi o meno allo scontro, mentre il capo di quel gruppo si rivolge ancora alla folla ALTRI VOLONTARI? E’ L’ULTIMA CHIAMATA, POI INIZIERO’ A FARE PULIZIA! Mappa X tutti
  13. DM L’assalto del gruppo è inclemente sulle orde di quelli che un tempo erano commilitoni, conoscenze e amici. La consapevolezza della loro orrenda condizione di morti viventi, forse, è uno sprono ulteriore a porre fine alle sofferenze dei corpi di quei disgraziati e su tale slancio, Gixcaririxien plana sopra l’arco principale dell’ingresso del palazzo, sventrando e lanciando i corpi degli scheletri, i quali si infrangono come marionette senza fili contro la nefanda barriera fumosa attorno al palazzo. E se Zekaun mantiene attiva la sua melodia, alimentando la magia della sua trama che ha inebetito e paralizzato alcuni dei nemici, tra cui il sinistro Becchino, il suo fedele compagno Tleuggheshaggar dispiega le ali per un abbassamento di quota. Egli scivola su una corrente di vento, piombando infine sullo scheletro di dragonne che ancora stava serrando le sue mascelle esposte contro la coda di Xronvisharaz, decapitando la nuca delle essere e mandandola a rotolare a diversi metri di distanza. Più in difficoltà vi è però il fianco sinistro con Dralium, con i morti viventi che mantengono il loro terreno contro Dralium. Le zanne e gli artigli del drago, difatti, si scontrano con la natura fisiologica diversa di quelle creature, per le quali le normali ferite non sono sufficienti. E se il rosso della compagnia era pronto a raggiungerlo, una freccia lo costringe ad abbassare il muso, mentre un morto vivente emerso dalle balaustre finisce la sua risalita, per poi scagliarsi con la propria spada contro la zampa sinistra del coraggioso drago, le cui scaglie resistono. La situazione è di certo positiva, ma come previsto i nemici non sembrano provare paura o reminiscenze umane, tali da indurli alla fuga. Iniziativa e mappa X tutti
  14. DM Il quartetto di pelleverde raggiunge Biadagialla, accolta da un intimorito Fra Crispino, il quale si affianca al gruppo in sella ai lupi mentre si dirige senza esitazione verso il centro della città Mpf mugugna l’orco in testa, i lunghi capelli legati in una coda Non basterà certo un lupo per saziare il nostro appetito ringhia, mentre al villaggio inizia un’opera di evacuazione per portare donne e bambini verso le cantine di coloro che ne dispongono, seguendo il suggerimento di Marcolfo. Preferendo non allertare i contadini, le cui case sono comunque distanti dal centro, gli sforzi si concentrano verso le abitanti e i piccoli presenti nelle abitazioni che compongono il nucleo centrale di Biadagialla. I visitatori, però, non sembrano darsi alle razzie, portando le loro sinistre cavalcature verso l’Asino Bagnato Questa è una di quelle che voi chiamate taverne, giusto? domanda l’orco, che Fra Crispino scopre chiamarsi Shagar Bene, berremo oltre che mangiare! annuncia ai suoi compagni, scendendo dal suo lupo formato famiglia per poi fare il suo ingresso all’interno del locale e trovare un sorpreso Ortello, appena riemerso con Patrigna dal magazzino Abbiamo sentito un frastuono, che cos- che diamine…? esclama inorridito alla vista dei pelleverde appena entrati nella sua osteria in compagnia di Fra Crispino e da quel capannello di coraggiosi popolani che sta accompagnando quel sinistro evento senza precedenti. Shagar, chiaramente il capo del gruppo, va a sedersi al tavolo centrale e fa cenno ai suoi compagni di seguirlo Pane, carne e birra ordina a Ortello, senza alcun ritegno E tu, femmina dice rivolto a Patrigna Ci servirai il cibo sentenzia. Gli orchi del gruppo ridacchiano, scoccando occhiate lascive alla cameriera, la quale serra le labbra, ma non ribatte. Stravaccato sulla sua sedia, Shagar fa quindi cenno a Fra Crispino di avvicinarsi. Il suo tono però è a voce alta, senza timore di essere sentito dai presenti. Anzi, a giudicare da come parla pare che ciò sia proprio il suo scopo Volevi sapere delle nostre battaglie, giusto? L’ultima l’abbiamo combattuta sette giorni fa, per sconfiggere e conquistare anche la tribù Ossarotte. Ho ucciso personalmente il loro capitano, decapitandolo con il mio spadone racconta Con questa vittoria Golgomath, il gigante conquistatore del nord, è ora signore incontrastato delle montagne e ha iniziato a muovere a sud. Siete fortunati, siete il primo villaggio sulla sua strada per la conquista narra. Si guarda attorno, mentre i primi antipasti e i primi boccali arrivano e Shagar mostra tutto il suo apprezzamento con una sonora pacca sul sedere di Patrigna, la quale stringe i pugni Non male le vostre femmine… apprezza Sembrano fragiline rispetto alle nostre, ma sembrano più flessibili. Mi chiedo fino a quanto… risate di apprezzamento dagli altri orchi presenti Ad ogni modo preparate una delle vostre abitazioni, presto arriverà un piccolo contingente per stabilirsi qui. Il vostro nobilotto non è più un problema. Tutto ciò che avete, anche gli abiti che indossate ora, appartengono a Golgomath e al suo esercito. I nostri esploratori battono già le campagne circostanti, quindi niente scherzi… sono stato chiaro? domanda E a proposito, tra di voi vi sono combattenti? X tutti
  15. DM Sebbene lo scontro con Nymod fosse la loro prima esperienza in quel senso, per i draghi e l’elfo vedersela con orde di non morti e pericolosi e sinistri nemici come il Becchino era ciò che la loro mente li portava a immaginare quando si trattava di affrontare il male. Il brio di quello scontro porta subito una scarica di adrenalina a tutti i partecipanti, con Zekaun che preferisce rimanere in volo, godendosi quella esperienza da Draghiere mentre intona un canto per creare una trama atta a far apparire a fianco a loro una galassia di colori simile a una aurora boreale mescolata a un caleidoscopio, talmente affascinante da finire per distrarre anche il Becchino in persona. Fiamme, acido e ghiaccio vengono riversati contro gli zombie, ma le vittime tra quei Draghieri rianimati è solo una, mentre Xrovinsharaz trova conferma del fatto che anche il Dragonne sia ormai irrecuperabile, una nefasta e sinistra entità con poca pelle attaccata al corpo. Gixcaririxien, approfittando del suo addestramento di volo, riesce a scattare fino alla balaustra, iniziando a decimare gli scheletri, ma tre di essi si voltano rapidamente facendo scoccare altrettanti strali, due dei quali trapassano la membrana dell’ala sinistra del rosso. E se Gixcaririxien è stato in grado di salire, costringendo uno degli zombie a scalare con i propri guanti d'arme la parete dell'ingresso, Dralium si trova ad avere a che fare con una resistenza strenua. Il suo soffio, pur tranciando parte del petto del primo zombie e un braccio del secondo, non ha impedito a quest’ultimo di mulinare la propria mazza ferrata per dargli una contusione al fianco destro e inseguirlo per poi procurargli una forte botta alla base della coda. Il suo compare, per tutta risposta, si affianca, pronto a cercare di salire a bordo del drago, mentre dei due arcieri sopra di lui, uno riesce a scoccare una freccia che si pianta sulla schiena. Non in profondità, ma dolorosa. Xrovinsharaz, dal canto suo, prova a risalire, ma viene morso alla zampa destra dal dragonne morto, il quale scuote la presa, affondando i denti sulle sue scaglie. Sebbene il Becchino non sia pervenuto, di certo i furono Draghieri dimostrano ancora la loro efficienza, anche nella morte. Iniziativa e mappa X tutti
  16. DM Molèm abbaia felice alle parole di Fra Crispino, come se potesse capirlo. Come notato anche dal suo padrone, il comportamento del cane è infine tornato a riprendere lo spirito istintivo delle sue origini, rendendolo capace predatore e ubbidiente membro nei confronti del maschio alfa. Più spesso egli viene visto attaccare conigli e topi e riportarli davanti all’uscio di casa, in segno di rispetto. E laddove il fido animale del villaggio si dà da fare, anche il resto dei biadagiallesi non sembra tirarsi indietro, innalzando giorno dopo giorno sempre più palizzate per trincerare gli allevamenti e disegnare finalmente dei confini marcati nei terreni dei contadini, oggetto di notevoli dispute. X Galvano Tra queste, l’annoso problema di Berillo e Titiana pare risolto da un tonico a base di caffeina offerto da Impastro come compensazione dei filtri accusati di non funzionare. La coppia non solleva più problemi e la diatriba ha termine, con l’aggiunta delle ultime creazioni di Galvano tra le novità al bancone dello speziale del villaggio, l’inizio di quella che potrebbe rivelarsi una interessante partnership. Altrettanto interessante appare il comportamento di Frigirberto, visto da alcuni a parlare da solo con il proprio bracciale. Sebbene un comportamento simile desti in alcuni delle preoccupazioni, c’è chi invece attribuisce ciò alla vista della fata del lago e al fatto che egli sia rimasto invaghito da essa. Ma un’altra persona attaccata alla sua causa è di certo Braccoraldo, deciso a convincere le famiglie ad avvicinarsi agli abitati. Durante i lavori mattinieri del quarto giorno dopo la battaglia, presso la fattoria dei Foraggi, egli sta parlando con i Molinecchi al confine e ha quasi convinto Marchiano a parlare con la sua famiglia di questa possibilità, quando… Un suono rieccheggia in quella mattina a Biadagialla, un frastuono capace di buttare giù dal letto anche il più pigro dei dormiglioni. A nord, a una cinquantina metri dall’ingresso di Biadagialla, un gruppo di quattro energumeni dalla pelle verde si è palesato. Tre sono a cavallo di grossi lupi, alti al garrese quanto un giovane ragazzo e decisamente più grossi dei lupi affrontati fino a quel momento. Il quarto pelleverde porta invece a tracolla diverse armi, un facchino dall’aspetto. I messaggeri di Golgomath L’energumeno al comando, colui che ha suonato il corno, prende un grande respiro prima di urlare a squarciagola I MESSAGGERI DI GOLGOMATH SONO ARRIVATI! STRISCIATE FUORI DALLE VOSTRE TANE, VERMI!! il quartetto quindi avanza a passo sicuro verso l’ingresso della città, rimanendo in groppa (per coloro che ne dispongono) delle loro cavalcature. E il motivo del loro arrivo è ben presto chiaro, enunciato sempre dallo stesso suonatore di corno Golgomath, signore delle montagne, è ora il sovrano di queste terre! esclama A meno che non vogliate vedere gli uomini massacrati e le donne fatte schiave, portateci subito da chi di voi comanda. E preparateci da mangiare! Tanto da mangiare! X tutti.
  17. DM Per un attimo Il Becchino volge il capo notando l’artiglio sollevato di Xrovinsharaz, ma le parole dei Draghieri sono cariche di passione eroica e la sua bocca si storce in una smorfia sdentata Dunque è così? Avete ucciso quello sciocco di Nymod e quel suo drago ritardato? Poco male, sarete interessanti aggiunte al mio esercito di guardia ringhia, per poi puntare il dito contro Zekaun, colui che più di tutti ha parlato contro di lui Tu diventerai uno zombie addetto alla pulizia delle latrine! dichiara E vedrò di mangiare pesante, con te di turno! esclama. Egli dà quindi un’ordine alla sua compagnia Decimate questi fol-ACCIDENTI! tuona quindi, vedendo la rapida risposta degli aspiranti Draghieri. Se infatti i morti viventi non sono degli esempi di rapidità, i confronti avuti nel corso delle loro schermaglie ha portato i cinque a scagliarsi subito contro quella tetra e fetida minaccia, prendendo l’iniziativa assoluta! Iniziativa e mappa X tutti
  18. Mondravexis Il mio soffio non ottiene successo e, peggio ancora, il cavaliere risponde per le rime Tu sia maledetto! lo rimbecco, artigliando il terreno. Non sono un tipo troppo violento o aggressivo, ma di certo so difendermi e attaccare quando serve Vediamo come ve la cavate te e il tuo ronzino, adesso! esclamo, per poi scagliarmi contro di loro a grandi passi, diretto proprio contro il cavallo Sarà decisamente meno un cavaliere senza cavalcatura! penso, snudando i denti e aprendo gli artigli per gettarmi contro il quadrupede, pronto ad avvinghiarlo in una lotta serrata, le zanne dirette al collo e gli artigli ai fianchi, pronti a dilaniare!! Azione
  19. DM Se perfino Marcolfo è diventato vispo e attivo, tale non potrebbe che essere il segno lampante di come la situazione sia grave e nuova per tutta la cittadinanza. Come previsto, pur con le sue imponenti rassicurazioni del fatto che sarebbe stato un trasferimento temporaneo, Braccoraldo riceve una bordata di proteste dai contadini IO NON MI SCHIODO DA CASA MIA! LA MIA SEDIA HA IL CUSCINO CON LA SUA BELLA CONCA CHE HO FATTO IN ANNI DI SEDUTE! protesta Abrazzo, pur spiegandogli che potrebbe anche prendere la sedia dietro. In linea generale, la prospettiva di lasciare le proprie case non sembra andare giù molto ai contadini, visto che la convivenza con gli animali sarebbe quantomai forzata e inopportuna in certi casi. Di casa disabitata, come riesce a scoprire Marcolfo, ve ne è solo una e l’unica altra poco abitata in centro è di Ciccio Panzone, un convivente tale da far affermare ad alcuni contadini Piuttosto mi farei un altro giro con i lupi discorso diverso avviene invece per l’innalzamento di palizzate Oh sì, delle belle palizzate con i pali appuntiti che ci finiscono i lupi contro a impalarsi da soli! E degli spaventapasseri nuovi propone il vecchio Girlo, battendo le mani alla proposta di Saranna. L’eco fatto da Giambecco ridimensiona l’idea in una capace di rendere le difese più operative, ma senza richiedere troppo tempo e riducendo al minimo il consumo di legna dall’area. I giorni seguenti passano quindi all’insegna dell’innalzamento delle palizzate e del rinnovamento delle recinzioni per le aree dei contadini e degli allevatori E gli spaventapasseri!! bercia il vecchio Girlo di tanto in tanto. Frattanto, la lavorazione e la macellazione dei lupi procede spedita e pare che nel giro di qualche settimana potrebbero essere presenti diversi articoli a base di pelle di lupo Che forse è la volta buona che qualcuna ti potrebbe filare se ti vesti un attimo bene e che magari un giorno potrei pure diventare nonna brontola Cornelia durante una pausa serale, pur tuttavia mettendo in atto il suo contributo e facendo trovare al figlio una collana di denti di lupo sul cuscino del letto. Un’opera collettiva per la quale essi chiedono aiuto anche a diversi degli altri abitanti della città, in particolare Prippo e Braccoraldo, i quali però sembrano ai ferri corti e al limite di una faida cittadina, sebbene non tutti ne paiano comprendere i motivi adducendo a litigate sul lavoro. Questo astio passa infatti in ombra quando un nuovo caso viene sollevato dalla cittadinanza, tre giorni dopo la battaglia con i lupi. Matrona Titiana e suo marito Berillo, allevatori di buoi, accusano infatti lo speziale Impastro di aver truffato Berillo con dei filtri inutili, che non hanno ravvivato il loro rapporto. Impastro sostiene che i suoi afrodisiaci funzionino che è una meraviglia e che la colpa sia di Berillo che ce l’ha troppo piccolo. Berillo sostiene che le dimensioni non contino e che Impastro sia un idiota. La coppia vuole il rimborso di tre monete d’oro, Impastro invece offre uno sputo completamente gratuito. X tutti.
  20. DM Il dibattito tra i quattro draghi e Zekaun è acceso, con fronti decisi da entrambi i lati di quelle possibilità. Alla fine però, con il minimo vantaggio possibile, a emergere vincitrice è la scelta di dirigersi verso la tesoreria nel tentativo di fornire supporto a Tobias e sventare la minaccia che incombe Accidenti… Gramok non possiamo provare noi all’armeria? domanda Rirvym, insistendo su quel piano, accolto dal cauto scetticismo dello sciamano Vedremo… brontola, per poi annuire al gruppo che aveva sconfitto Nymod Penso che rimarrò qui a radunare eventuali altri superstiti e curare la vostra amica. Se incontrate qualcuno degli Anziani o dei Draghieri più forti, mandateli ad aiutarci per favore chiede loro, prima di congedarli. Il quintetto quindi intraprende il suo viaggio verso il destino, dirigendosi verso la tesoreria presente al palazzo principale della fortezza di Orlanis, il luogo dove anche l’Anziano Goldstaff si è diretto per fronteggiare quel nemico capace di mettere in crisi l’intero ordine in una sola notte. L’architettura della sede del potere centrale è maestosa, con alte torri e possenti mura che si ergono verso il cielo. Le finestre del palazzo sono ornate con dettagli intricati e vetrate colorate, che in passato avrebbero emanato una luce accogliente, ma ora sembrano spente e oscure. Tuttavia, in quella notte, una colonna di energia oscura avvolge il palazzo, creando un'atmosfera tetra e inquietante che le parole udite in precedenza sono a malapena riuscite ad evocare nelle loro menti. L'energia si contorce intorno alle torri, come un serpente nero che danza nell'aria. Questa colonna di energia è visibile da lontano, segnalando la presenza di una minaccia fuori del comune e tale da avvolgere come un sudario l’area, fatta eccezione per un unico punto. All'ingresso del palazzo infatti, l'unico passaggio all’apparenza sicura, si staglia una figura orribile. È un essere pallido ed emaciato, avvolto da stracci e dallo sguardo incandescente. Le sue orbite emanano un'aura sinistra e il suo corpo sembra essere avvolto da una nebbia oscura, la quale non può comunque celare diversi monili e preziosi che ne adornano il corpo. Il Becchino Egli sta confabulando con tre figure ammantate di scuro, mentre il terreno attorno all’ingresso è presidiato da un contingente da incubo. Sette arcieri scheletrici, un tempo uomini del corpo di guardia, sono stati evocati dalla magia oscura e disposti sulla balaustra sopra l’ingresso, così come una mezza dozzina di draghieri armati a terra, i muscoli contorti in maniera innaturale e i corpi afflitti da ferite mortali. Un dragonne, con ben poca pelle in corpo e le ali mangiate, arranca a fatica vicino a loro. Un sorriso si dipinge sul volto dell’uomo emaciato, il quale fa un cenno ai tre, i quali arretrano varcando la soglia di ingresso e sparendo al suo interno Ospiti indesiderati mormora il sinistro figuro, leccandosi le labbra di fronte al quintetto arrivato Dunque ci sono ancora degli eroi in giro… Peccato che a differenza di quell’anziano, siate giunti ora che presidio io l’ingresso ride Il mio nome è…. beh, in realtà non ho più un nome da molto tempo, ma potete chiamarmi Il Becchino. Il mio compito è quello di dare a voi cavalieri, aspiranti o addestrati, la tranquillità del riposo eterno e un futuro immortale al fianco dell’Ordine degli Oscuri. Per i vostri crimini contro i fratelli miei mi sembra un adeguato risarcimento dichiara, annuendo alle sue stesse parole Non credete? A meno che non abbiate intenzione di cambiare bandiera di vostra spontanea volontà… in quel caso forse si potrebbe arrangiare qualcosa? domanda, passandosi una mano sul mento L’Ordine degli Oscuri sa ricompensare chi li aiuta…. X tutti Checkpoint nella notte tra il 5 e il 6 gennaio.
  21. DM Gramok scuote la testa quando Dralium chiede del suo cavaliere Joker? a quanto pare ormai quel nomignolo sembra diventato lo pseudonimo perfetto per tutto il resto dell’Ordine No, non è qui. In verità l’ultima volta che mi pare di averlo visto è stato stasera, mentre parlava con Palla di Lardo e Cowboy nel refettorio durante la cena spiega. In compenso il mezzorco è sconcertato quando viene informato del coinvolgimento dell'Ordine degli Oscuri e del tradimento di diversi compagni, tra cui Nymod e Chamburam, con Rirvym che lancia un sibilo acuto Quel bullo di cristallo! esclama il giovanissimo di bronzo Non mi stupisce, era un bullo con tutti noi draghi più giovani. Cercava di estorcerci il tesoro e parte delle razioni di cibo! Non si meritava altro che essere preso a calci nel suo sedere gemmato! asserisce con convinzione. Gramok osserva le ferite riportate da Gixcaririxien Posso fare qualcosa, anche se speravo di conservare i migliori incantesimi nel caso capitasse qualche ferito grave come la vostra elfa commenta il mezzorco, storcendo la bocca zannuta. Appoggia quindi le mani al taglio sul collo, ignorando per il momento la mascella, mormorando quindi alcune parole in orchesco stretto mescolate a un dialetto regionale di Solstice. La ferita del drago rosso, quindi, pare richiudersi in parte da sola, pur esibendo un lungo taglio e mancando di qualche scaglia La mascella si dovrebbe riprendere bene, come il resto del tuo corpo con un po’ di riposo puntualizza Gramok. X Gixcaririxien La donna di mezza età si avvicina ai draghi, portando con sé un canestro con all’interno una grossa fetta di formaggio, pane, pomodori e un po’ di pesce essicato Tutto quello che siamo riuscite a prendere in fretta e furia dalla dispensa dell’ufficio del magazzino spiega la giovane Se avete fame, ecco… spiega. X tutti
  22. DM Data la sua mancanza di lucidità, Dralium è costretto a farsi aiutare da Zekaun per far sì che Idrifal sia issata sopra il suo dorso, con la consapevolezza di dover volare con prudenza dato il rischio che ella, incosciente, potesse scivolare dalla sella. Spalo invece all’inizio sembra titubante, ma la vista di una torre di guardia esplodere sulla facciata ovest della fortezza lo convince a dare fiducia a Gixcaririxien e salire in groppa al drago rosso G-giusto non sono mai stat-WHOOAAAAAA!!!! esclama lo stalliere, quando il drago rosso prende il volo, librandosi in aria, ben presto seguito dal resto di quegli apprendisti Draghieri. La ricerca di un fronte definito per la resistenza all’interno di quella che un tempo era la loro casa si rivela ben presto desolante. L’infermeria è stata distrutta da quello che sembra l’impatto di un grande drago metallico e, con i combattimenti ancora in corso, in buona parte in cielo e in minor parte a terra, il gruppo è costretto a volare rasente ai tetti degli edifici più semplici per non farsi notare e magari raggiungere da un soffio nemico (specialmente per l’incolumità di Spalo e della svenuta Idrifal). A un certo punto però una voce roca richiama la loro attenzione QUI! VENITE QUI!! a sventolare le mani è un mezzorco in mezza armatura, un aspirante Draghiere del vostro anno. Egli si chiama Gramok, uno sciamano presso la sua tribù, appostato davanti all’ingresso di un magazzino per i carri. Gramok lo sciamano Sopra il tetto la sua giovane dragonessa verde Idat contempla con cipiglio severo la situazione Presto, dentro! li invita, acquattata per non farsi notare. Il magazzino, dall’ingresso appena sufficiente ai draghi per passare, è stato adibito come temporaneo ricovero per alcuni dei feriti in battaglia. All’interno si trovano infatti le salme di due draghieri d’esperienza, lo gnomo Bandersnatch e Sir Fredric Whitestone. Una donna di mezza età, lavandaia presso il palazzo, è seduta in un angolo assieme alla figlia che fa la coppiera presso lo stesso, mentre un altro giovanissimo drago (taglia media) di bronzo, Rirvym, è lì presente Che cos’è successo? E’ la guerra? E’ un colpo di stato? Una secessione? Sapete qualcosa? un fiume di domande, con Gramok che alza una mano Prima i feriti, Rirvym! protesta il mezzorco. La risposta del drago di bronzo non si fa attendere HANNO UCCISO IL MIO CAVALIERE!!! sibila il drago di bronzo, spiegando le ali e rivolgendosi verso Gixcaririxien, Dralium e Xrovinsharaz Anche voi li avete persi, vero? Volete vendicarli, vero? Ho visto l’armeria qua vicino! Potreste prendere armi per tutti ed equipaggiamenti per voi e noi e…. BAM! Prendere a calci nel sedere chiunque stia facendo ciò che sta facendo! esclama il giovane esemplare. Sebbene entusiastico, in effetti all’interno dell’armeria si dice siano contenuti diversi oggetti magici, tra i quali quelli che di solito vengono consegnati a ogni nuovo Draghiere come “regalo di diploma”. Spalo scende di sella, aiutando Idrifal a calarsi, mentre lo sguardo di Gramok si fa corrucciato Posso aiutarla, ma mi servirà un po’ di tempo ammette Ma non è in pericolo ci tiene a rassicurare Se aveste tardato oltre forse però non se la sarebbe cavata. Buon lavoro commenta l’aspirante Draghiere. La voce di Rirvym quindi torna a farsi sentire E’ un’ottima notizia e forse ne potremo beneficiare, se perlomeno saremo armati per combattere, non credete? Altrimenti cosa volete fare, volare verso il palazzo? Idat ha visto Tobias Goldstaff dirigervisi e poco fa una colonna di energia nera salire al cielo li informa. X tutti
  23. DM Che adesso la mia attività diventi pure una infermeria… fa per dire Ortello Boccali, il cipiglio severo, ma queste sue prime parole vengono interrotte da una esultante Fredora Molinecchi Bravo Ortello! Così si fa! gli applausi di altri cittadini, i quali hanno evidentemente frainteso il tono iniziale dell’oste, portano lo stesso ad arrossire imbarazzato e borbottare qualcosa, prima di accettare passivamente quella decisione. Diversi abitanti, come Frigirberto, decidono di tornare alle proprie case per vedere che altre creature non si siano insidiate nei loro terreni nella confusione (come il temuto Ciccio Panzone, flagello di torte sul davanzale) mentre il grosso dei presenti si dirige invece all’Asino Bagnato, con l’intenzione di curarsi, curare e ristorare dopo tutta quella fatica. Una decisione sospinta dalla presenza ancora costante di Cornelia alla finestra, la quale stava iniziando a tirare ciottoli contro quelli a portata. X Braccoraldo X Frigirberto L’espressione atterrita di Primursula e sua figlia Patrigna all’Asino Bagnato sono accompagnate da quelle delle numerose mogli, sorelle e figlie che si gettano come una marea verso coloro che hanno combattuto per difendere Biadagialla dai lupi FIGLIA MIA! CHE TI E’ SUCCESSO? strilla Giudicca, vedendo Saranna in pessime condizioni, così come Nocina è vista da più di una persona stringere il proprio fazzoletto con forza alla vista di Braccoraldo, prima di chiamare Patrigna a curarne le ferite. Ben presto quel ricovero improvvisato diviene un vespaio di attività: c’è chi segue le istruzioni di Fra Crispino, chi fa bollire l’acqua, chi come Impastro va a prendere alcuni dei suoi medicamenti, chi come molti contadini e allevatori iniziano a battibeccare ad alta voce e chi, come Sangio, semplicemente beve al bancone proponendo brindisi Per la vittoriah… e la passherah…. esclama il vecchio ubriacone. Sebbene le ferite vengano ben presto disinfettate, lavate e fasciate con cura, il timore è ancora alto. Una delle voci più forti è quella del vecchio Abrazzo Io vivo solo con mio nipote! Che succede se la prossima volta i lupi vengono nel mio campo? ricevendo eco da Titiano Verrò mangiato con i miei porci se vengono da me che abito da solo! esclama. Tutti gli allevatori e i contadini, d’altro canto, abitano ai margini del villaggio e la loro posizione è una delle più svantaggiose in assoluto in quel frangente Ci vuole una soluzione! Qualcuno ne ha una? chiede Dantezio Zappati. Ma il ragionamento non è certo una delle prerogative di buona parte dei biadagiallesi e un silenzio imbarazzato cala tra i presenti, alla ricerca della prossima mossa dopo quella spaventosa mattinata. X tutti.
  24. Mondravexis Non morti! ringhio, all'indirizzo dei miei compagni Ne avevo il sospetto, ma dovevo verificare penso, afflitto, trovandomi sì in un ambiente a me congeniale, ma con le armi più inefficaci per affrontare la minaccia che sta flagellando questa foresta. Hana e Amon, per fortuna, sembrano sapere il fatto loro e pure Gixcaririxien sembra svolgere bene il suo mestiere. Ma l'idea di andare a supportare Narguldrid si scontra con la catena che si avvolge attorno al mio collo Maled-RRRGHH!! ringhio, scuotendo la testa nel tentativo di liberarmi Ti ucciderò per questo penso irato, non tanto per il fatto di essere stato colpito. Quello lo capisco, ci mancherebbe, ma più per il fatto di essere stato messo in catene come una bestia da soma Inaccettabile!!
  25. DM Sebbene di solito dispensatore di dolcezza e buoni consigli, per una volta Fra Crispino si trova ad essere portatore di morte e sofferenza. E forse anche Chianto Rubizzi, da oggi, ci penserà due volte prima di prendere troppo in giro il grasso frate, il cui rosario si abbatte sulla schiena del lupo, buttandolo a terra e infine portandolo a morire dissanguato. Un gesto che fornisce a Braccoraldo l’occasione di lanciarsi in direzione di Giambecco. Frigirberto, dal canto suo, si trova a scoprire che tendere troppo la fionda è un modo sicuro per colpirsi sul naso, il quale inizia a perdere un poco di sangue. La fortuna vuole che Avina, proprio in quel momento, si trovava a spiegare al vecchio Ezioccio, che le sue rudimentali conoscenze di primo soccorso non comprendevano il trattamento dei reumatismi e il ginocchio della lavandaia dei quali l’anziano era afflitto. Gli occhi di buona parte della popolazione, difatti, sono stati semmai attirati dallo scontro tra Giambecco e il suo lupo. E sebbene infine il canide si trovi in posizione di poter azzannare ancora più ferocemente l’allevatore di capre, il familiare martello del suo compagno di spedizione, si abbatte infine sulla mascella della creatura, rompendogliela e consegnando anche quell’ultimo lupo al creatore VAI BRACCORALDO!!! esclamano molti presenti, tra cui anche Prippo. Ben presto, l’esito della battaglia è decisa. La lancia impugnata da Berillo Cornuti colpisce l’ultimo lupo di quel branco, il quale si accascia a terra, prima di dare il via a un grido collettivo degli abitanti di Biadagialla VITTORIA! ABBIAMO VINTO!! urlano in molti, infule che vengono lanciate per aria salvo essere subito raccolte visto il freddo pungente di quel mattino. La vittoria non è stata comunque gratuita. Molti cittadini sono rimasti feriti nello scontro. Oltre a Saranna e Braccoraldo, il cui morso è ben visibile sulla gamba e grondante sangue, anche diversi altri compaesani non sono usciti illesi dalla battaglia: il vecchio Abrazzo è stato morso a un fianco, Marchiano Molinecchi è stato sgranocchiato anch’egli alla gamba sinistra, Serivio Camici si è ferito alla mano con il suo stesso pugnale durante una colluttazione, Prippo è inciampato sbucciandosi le ginocchia, Girlo Foraggi ha un principio di ipotermia dopo essersi spogliato per impressionare i lupi (i quali, secondo alcuni testimoni, siano rimasti storditi per il disgusto alla vista di quel vecchio corpo grinzoso nudo) e Ezioccio Forconi continua a lamentare problemi di reumatismi e al ginocchio della lavandaia. Il tutto è condito da un malessere generale dato dai continui commenti fuori campo di Cornelia Caprera Eh, và che casino davanti a casa! Che credete di essere a casa vostra? Ora pulite, eh! Che io non sono la serva di nessuno! ulula, sventolando un mattarello in una mano e una ciabatta nell’altra. Nonostante ciò l’umore è alto e in molti si scambiano esaltati racconti di come è stata quella battaglia, almeno fino a che il Sangio, l’ubriacone di paese, non suggerisce Che qualcuno vuole andare a bere? domanda. Riepilogo X tutti
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