Vai al contenuto

piri

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    1.2k
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    11

Commenti al blog inviato da piri

  1. Ferma ferma.

    Ricky ed EDM, tranquilli.

    Non è che abbia intenzione di mettermi "contro" al Direttivo o che voglia abbandonare il forum o chissà cos'altro. Ho solo deciso che non rinnoverò la tessera di socio e ho ritenuto opportuno manifestare il mio dissenso nei confronti di una certa politica in questo modo, finché gli ultimi giorni di validità della mia tessera me lo permettono.

    Con questo, ripeto, non ho intenzione di assumere alcun tipo di atteggiamento polemico od ostile.

    Semplicemente gli obiettivi dell'associazione non coincidono più coi miei e smetto di associarmi.

    Né più, né meno.

    La decisione è stata presa sei mesi fa. Adesso semplicemente la manifesto.

    Mi fa comunque riflettere che il mio pensiero sia condiviso da così tanti "futuri ex-soci"...

  2. @ dag: Grazie, ma complimenti anche a te!

    Di Goodman poco tempo fa postai una collaborazione con Krupa e qualche altro vecchietto nel topic delle dediche. Quelli sono miti intramontabili...

    Visto che ti piace il blues ti consiglio Eric Bibb (se già non lo conosci), che IMHO non è affatto male.

    Lirica insomma, a parte due o tre overture la digerisco mal volentieri, così. Dovrei andare a teatro a vedere/sentire dal vivo, ma non ne ho ancora avuto il piglio/l'occasione. Per quel che riguarda la classica, non so te ma io sono assolutamente bolscevico. Adoro i compositori russi ed est-europei in generale molto più dei crucchi.

    E comunque, io porto avanti la mia imbecillità con fiero eroismo, perché di esser nato imbecille ed esser rimasto coerente, me ne vanto... :lol:

    Per il chianti, beh...ho trovato giusto ieri in offerta due bottiglie di Nobile di Montepulciano del 2004 nascoste tra quelle del 2006. Le ho viste intimidite...non me la son sentita di lasciarle li... :lol:

    @ nonno: In realtà anche io non credo che conoscere prima Pastorius avrebbe potuto spingermi troppo più avanti di quanto non mi sia già inoltreato nel tentativo di suonare il basso.

    Quando dico che mi manca la costanza necessaria lo dico a ragion veduta. Per quanto possa piacermi la cosa, non sono certo che sia questo il momento per iniziare. In futuro, chissà.

    Grazie infinite per Les Claypol (che non conoscevo e su cui mi documenterò alla svelta) e per i Primus (dei quali invece ho sentito parlare, ma sentito poco)...

  3. Gli Abba son pur sempre gli Abba.

    Comunque tra un Mamamia e un Dancing Queen, visto che io ascolto ditutto, tranne che la musica che ascolti tu, se hai bisogno di indicazioni, fai un fischio...anzi, quasi quasi copincollo qui un post che avevo altrove...

  4. Il fatto che ti si stia correggendo, per come la vedo io, è già indice di un intento, da parte nostra, di farti migliorare.

    C'è chi lo fa, forse, per puro spirito di pignoleria, chi per amore della propria Lingua Madre, chi perché, sotto sotto, magari sarebbe felice di vederti scrivere un po' meglio.

    Fatto sta che a prescindere da ciò che ci muove, dove possiamo, correggiamo.

    A noi ce ne vien poco in tasca. La soddisfazione di sfottere qualcuno, ti posso assicurare, è minima e temporanea (e giusto per precisazione che non vorrei mai essere frainteso, non è certo il mio caso).

    Per altro mi pare che finora non vi siano state critiche fini a sé stesse, ma tutte piuttosto costruttive.

    Quanto meno le mie hanno quell'intento.

    Avremmo tutti potuto bellamente ignorare la tua richiesta e farti arrivare la doccia fredda direttamente dal redattore di qualsivoglia testata tu avessi proposto il tuo articolo.

    Perdonami se te lo faccio notare, ma finché in un articolo quello che maggiormente mi colpisce è la forma poco curata e non i suoi contenuti, vuol dire che chi l'ha scritto probabilmente ha poco da dire...o non lo sa dire in modo convincente.

    ...e per uno che vorrebbe fare della scrittura la propria professione, mi pare un bel problema.

    Mi permetto una battuta sull'altro argomento sfiorato: "Politically correct", mi duole dirtelo, è un modo esotico di chiamare l'ipocrisia finalizzata al quieto vivere. E con "solidarietà" o "non offesa" non ha NIENTE a che vedere.

    Come Dusdan, preferisco una persona arrogante, ma schietta, ad un ammantatore di folle, ma fasullo.

  5. Dopo queste cannonate devi stare parecchio attento se non vuoi prenderne altre.

    Il giorno che capisci che non sei infallibile, fai un grosso passo verso la maturità.

    Apprezzo molto il tuo esserti messo in gioco con questo blog. Davvero.

    Inutile dire che anche io sposo la tesi di Aerys. Magari riesci a scrivere un articolo tale da costringermi a parlare dei contenuti, invece che della forma... ;-)

  6. Cavaliere della Pigna non posso esserlo, una volta ho perso un'acca per strada pure io e ho sbagliato un condizionale.

    Quella carriera ormai mi è preclusa. :-)

    Però son particolarmente attento proprio perché l'hai chiesto tu, manifestando, per altro, la velleità di fare il giornalista.

    Sui contenuti non mi esprimo perché, sebbene sia convinto che riusciremmo a mantenere entrambi sia modi che toni, credo fermamente che su alcuni punti il mio non esprimermi sia l'unico modo per evitare uno scontro.

    Magari, sui prossimi argomenti, riuscirò ad esprimermi in un campo meno minato di questo. :-D

  7. Alcune correzioni (in ordine di lettura degli "errori"):

    - Beh, si scrive con l'acca e non con l'accento.

    - In un elenco separato da virgole non si usa la "o" di congiunzione. A limite, ma si appesantisce la frase, si usano solo quelle.

    - In quel contesto "a me" credo sia meglio trasformato in un semplice "mi".

    - Ometterei il "suoi" nella frase successiva, appesantisce e basta. La frase in sé, comunque, non aggiunge un granché al resto del contesto.

    - Meglio se sto zitto sui contenuti

    - Ho la profonda impressione che tu debba rivedere l'intera punteggiatura di questo paragrafo. Tengo inoltre a farti notare che c'è un refuso.

    Quello dell'integrazione è un problema storico. Ma parlando di Islam, la Storia ha dimostrato che in molti casi quando i seguaci di Maometto sottomettevano le popolazioni cristiane più che altro iberiche lasciavano amplissima libertà di culto, anche libertà di studio e lascivano quasi intatte le strutture amministrative. Cosa che i Cristiani non erano molto avvezzi a fare, le Crociate ad esempio sono stati quasi 2 secoli di crudeltà.
    - Spesso (e mi spiace farti questo appunto perché borderline tra il lato "tecnico" e quello contenutistico) mi pare tu ricorra a frasi riempitivo che non fanno altro che aggiungere caratteri privi di contenuto. Questo, secondo me, è dovuto al fatto che "lanci" il sasso di un argomento, ma poi non sviluppi. O quanto meno, se lo fai, stacchi la frase dal paragrafo in cui esponi più articolatamente le tue opinioni rendendola, di fatto, una frase scollegata dal contesto.

    - L'invito a limitare l'uso del che "infettivo" non vuol dire che devi escludere la parola totalmente dal pezzo. In un paio di frasi mi pare tu lo abbia omesso quando era invece necessario.

    - Si è contro qualcosa, non contro A qualcosa.

    - Il continuo rimarcare che la tua è solo un opinione personale, non solo fa pensare che tutto sommato tu sia in "mala fede" e tale opinione tu la voglia imporre, ma appesantisce (un'altra volta) il pezzo. È un articolo che scrivi tu, si sa che (ove non diversamente specificando le fonti) è farina del tuo sacco e idee tue.

    - AmpLiamente non esiste

    - Ti consiglio di rileggere sempre un testo prima di postarlo (o subito dopo averlo postato). Si evitano tanti refusi o errori di battitura che dir si voglia.

    - Il né come negazione vuole l'accento.

    Mi permetto un caustico commento che ti prego di prendere con la debita ironia: in un'ora si può imparare anche a scrivere un po' meglio... ;-)

  8. Non entro nel merito della sostanza, per una serie di ragioni.

    Mi limito a qualche piccolo appunto sulla forma:

    - Dire che qualcosa è all'acqua di rose, significa che la tal cosa è piuttosto leggera e sfumata. L'acqua di rose, sebbene fosse spacciata per medicinale, era solo una colonia/tonico molto in voga: http://www.proverbi-italiani.com/cerca-202-E.html . Probabilmente l'espressione che volevi usare è "rose e fiori".

    - Dopo Michael Moore sostituirei il "che" con una più grammaticalmente corretta virgola

    - Le "perplessità che si innalzano dal giubilo" mi pare concettualmente un ossimoro, ma non molto efficace. Ma questa è un'opinione del tutto personale.

    - Mi pare che in generale, comunque, manchino parecchie virgole che dividano (e aiutino a capire) le frasi.

    - "E ne si avrebbe ben donde"...credo che "ne si" sia locuzione del tutto inesistente.

    In generale darei un'occhiata alla forma, si passa da tratti in cui si usa un tono più colloquiale ad altri in cui si cerca di mantenere un certo contegno e ricercatezza verbale. Alla lunga la cosa risulta pesante per il pezzo, o tutto serioso o tutto pane al pane.

    Lo consigliò Merin tempo fa a non mi ricordo chi. Ho memorizzato il titolo, ma ancora purtroppo non l'ho letto, sebbene sia molto propenso a farlo: http://www.beppesevergnini.com/scheda.php?id=39 magari può esserti d'aiuto.

  9. Tsk.

    Che tristezza. Una delusione enorme. Da te proprio non me l'aspettavo...

    Possibile che se ti chiamo alle 22.40 è ancora troppo presto??? E io che l'avevo studiata apposta per romperti le balle durante il clou della prima notte di nozze...

    Tsk...

  10. Io che ho a che fare in questi giorni con la TV americarda, non posso far altro che quotare Dusdan.

    A prescidnere dal fatto che qui, su Animal Planet, mandano un reality che si chiama Groomers (ovvero dove le nomination le fanno a chi fa le permanenti ai cani), il palinsesto televisivo prevede praticamente TUTTO. Tra cui anche qualcosa di decente.

    E soprattutto la censura è molto meno rigorosa che non in Italia.

    D'altro canto, purtroppo, il fenomeno di appiattimento culturale è, come dice la parola stessa, un qualcosa che tende a livellare verso il basso, ergo i programmi che (per lo meno nella famiglia dove sono io) vanno per la maggiore sono (a parte due o tre serie molto famose anche in Italia come House - che se Dio vuole finisce, visto l'andazzo - o Grace's Anatomy) Ballando con le stelle (dove però sono parecchio più bravi che i colleghi italiani) e American Idol.

    Detto ciò mi piace la TV americana. C'è sempre una partita di qualche sport a caso che ti tiene impegnato...e i calendari di basket, baseball e hockey (perchè il football parte a settembre) ti permette di startene a guardare "the game" praticamente tutti i giorni.

×
×
  • Crea nuovo...