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SilentWolf

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Risposte profilo inviato da SilentWolf

  1. Poi mi chiedono "Come passi il tempo a scrivere?"
    - 40% Lamentarsi sui social
    - 50% Procrastinare
    - 10% Tempo effettivo passato a scrivere

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      @Latarius

      Nel mio caso il problema non è tanto lo stare a pensare allo sviluppo della trama di quello che sto correntemente scrivendo (anche se pure questo accade), quanto il perdersi dietro a 1 miliardo di nuove storie, ambientazioni o idee che catturano improvvisamente la mia attenzione e fanno leva sulla mia passione per numerosi generi di storie differenti (più precisamente, sul genere di cui in quel momento mi è improvvisamente tornata la voglia). 😅

      Guardo una serie tv, leggo un romanzo, guardo una notizia al telegiornale, faccio una passeggiata con il cane, ecc. e mi colpisce un qualcosa, da cui nasce l'idea per una nuova storia, un nuovo scenario o una nuova ambientazione. Ed ecco che improvvisamente la nuova idea si frega tutta la mia attenzione, approfittando del mio bisogno di sfogare la vena creativa. :grinning-old:
      Per quel che mi riguarda, il trovare idee su cui scrivere qualcosa non è mai stato un grosso problema....spesso il problema è rimanere costante sullo sviluppo, fino a giungere alla conclusione.

      Riguardo all'obbiettivo della scrittura, invece, non è che dico che bisogna fregarsene del tutto della qualità di quello che si scrive. Ovvio che se scrivi con l'obbiettivo di pubblicare, devi puntare al miglior standard possibile, quindi devi scrivere bene.
      Ciò di cui parlo è di non rendere il giudizio sul proprio scritto il centro della propria esperienza di scrittura, non farsi ossessionare dalla qualità o meno di quello che si scrive.

      Bisogna puntare a uno standard elevato, ma per scrivere bene bisogna pensare alla storia che si scrive, a godersi l'esperienza dell'essere narratori. E, ripeto, lo dice uno che ha la tendenza a fare il perfezionista....
      Se vivi la scrittura pensando solo a quanto è buono quello che hai scritto, non ti godrai nulla e, anzi, rischierai di scrivere male perchè ti lascerai distrarre da qualcosa che non puoi controllare.
      Perchè non conta come TU giudicherai la tua opera. Conterà solo il modo in cui la giudicheranno i lettori.

      Per questo, più che passare il tempo a giudicare quello che si scrive, la cosa migliore è far leggere agli altri i nostri scritti, accettando anche le critiche più feroci. Man mano che si subiscono le critiche si deve aggiustare il tiro, fino a che si arriva a una forma accettabile.

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  2. Poi mi chiedono "Come passi il tempo a scrivere?"
    - 40% Lamentarsi sui social
    - 50% Procrastinare
    - 10% Tempo effettivo passato a scrivere

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      @Latarius Quello no. Più che altro mi capita di alzarmi con la buona intenzione di scrivere qualcosa e poi, quando arriva il momento, o sono troppo stanco, o mi è passata la voglia oppure mi accorgo di preferire fare altro. Non accade sempre, è una cosa che va a cicli. C'è il periodo in cui hai una improvvisa ispirazione creativa oppure un film/telefilm/romanzo/Gdr/ecc. ha riacceso la voglia di reimmergerti in un certo tipo di storia; quando, però, la spinta creativa finisce, arriva il periodo in cui ti areni, hai la nausea di scrivere e preferisci fare altro.

      Per quanto riguarda il perdere tempo piuttosto che scrivere, posso citare anche la classica "progettazione infinita di trama, ambientazione e personaggi". Pensi alla storia, studi i personaggi, sviluppi l'ambientazione (non parlo di "ambientazione" alla Gdr, personalmente non scrivo Fantasy)....in continuazione, senza mai smettere. Sei talmente preso dal cercare di trovare le idee migliori che, poi, alla fine non ti metti mai davvero a scrivere.
      E' il modo più facile per non scrivere. :grinning-old:

      A tale proposito, potrebbe essere interessante creare un topic dove condividere le proprie tecniche di progettazione di un romanzo......:smile-old:

       

      @Pippomaster92 Mai mettere da parte l'idea di scrivere un libro.
      Anche se non lo completerai mai, è un modo per sfogare la tua creatività in una maniera totalmente personale. Al contrario del Gdr, spesso usato come surrogato da molti scrittori, la tua storia e il tuo mondo seguono le tue regole. Tramite la scrittura puoi finalmente scrivere le storie come piacciono a te.

      Posso, poi, capire la questione dell'essere molto critici sul proprio lavoro (una volta ero così anche io). Secondo me il segreto è non pensare alla qualità del lavoro, non pensare a rileggersi con lo scopo di capire se è bello o brutto, se va bene o va male. Te lo dice uno che ha la costante tentazione di rileggere 8 mila volte ogni pagina con l'obbiettivo di cercare la migliore sistemazione di ogni singola parola. :grinning-old:

      Il giudizio sulla qualità del lavoro lo devi lasciare agli eventuali lettori. Il trucco, secondo me, è pensare solamente allo scrivere la storia che vuoi scrivere, sfogare la tua creatività. Se pensi alla qualità di quello che scrivi, certamente non riesci a goderti più nulla dell'esperienza. La cosa diventa più piacevole, secondo me, se vivi la scrittura come un modo per dare finalmente concretezza a un'idea che ti piacerebbe finalmente veder scritta.

      Naturalmente questo è il modo in cui affronto io personalmente la scrittura. Posso capire che non per tutti valga la stessa cosa. 😉
       

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  3. Poi mi chiedono "Come passi il tempo a scrivere?"
    - 40% Lamentarsi sui social
    - 50% Procrastinare
    - 10% Tempo effettivo passato a scrivere

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      @Latarius Quanto ti capisco..........
      Anche io: sempre buoni propositi, poi mi perdo dietro miliardi di cose.

    2. (Visualizza8 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

  4. Ormai è prassi che io venga qui ad ogni nuova uscita a tema Cyberpunk.
    Hai visto BladeRunner 2049 poi? Io sono uscito dalla sala un'oretta fa.

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      @Mezzanotte No, beh....la mia citazione di Black Mirror serviva solo per fare un esempio di un prodotto che mira a portare avanti la riflessione sul nostro futuro in maniera innovativa. ;-)

      E' naturale che, nel caso di un nuovo Blade Runner, si sarebbe dovuto fare una nuova riflessione nel campo del tema dell'uomo artificiale vs uomo naturale. Il problema è che non c'è stata una nuova riflessione.

    2. (Visualizza10 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

  5. Ormai è prassi che io venga qui ad ogni nuova uscita a tema Cyberpunk.
    Hai visto BladeRunner 2049 poi? Io sono uscito dalla sala un'oretta fa.

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      @Mezzanotte In realtà sul nostro futuro e sulla relazione uomo-macchina o uomo-tecnologia c'è ancora molto da dire, come mostra chiaramente un'ottima serie TV come Black Mirror (se non l'avete vista vi consiglio decisamente di rimediare :D). E un seguito di un film del calibro di Blade Runner avrebbe dovuto presentare una nuova riflessione sul nostro futuro, proprio per rispettare il valore del film originale. Come avevo scritto a Latarius, il problema è che sembra che gli sceneggiatori si siano limitati a fare il buon compitino, senza avere interesse a tentare di portare avanti la riflessione sul nostro futuro iniziata dal primo film. Ed è qui che nasce la caduta di stile: un seguito di un film riflessivo che non si propone di fare una nuova riflessione.....
       

      @Latarius Quando fai un seguito di una cosa, non puoi prescindere da ciò che è l'originale e cosa questo rappresenta. Se il film originale è un Noir Cyberpunk che riflette sul significato del rapporto uomo-tecnologia in un ipotetico futuro, il seguito deve essere un film che porta avanti quella riflessione verso nuove frontiere. Se, invece, l'originale è un film d'azione adrenalinica che non ha interesse verso le speculazioni filosofico-scientifiche, per rispettarne l'identità il seguito devi farlo come film d'azione adrenalinica.
      Altrimenti puoi aver fatto anche un buon film......ma non avrai rispettato l'eredità lasciata dal film originale. Piuttosto rischi di tradirla.

      Come ho scritto in precedenza, un vero seguito di Blade Runner sarebbe stato una sorta di Black Mirror cinematografico, ovvero una nuova e magari diversa riflessione sul nostro futuro, sul rapporto uomo-tecnologia. Mentre il film del 1982 esplorava la tematica uomo-tecnologia basandosi sulle conoscenze degli anni '70-'80, il nuovo film avrebbe dovuto portare avanti la riflessione tenendo conto delle nuove scoperte tecnico-scientifiche di oggi.
      La delusione sta proprio nel fatto che il nuovo BR, pur essendo un film godibile, non solo tradisce l'eredità del film originale evitando di confrontarsi con l'aspetto della riflessione filosofico-scientifica che era caratteristica fondamentale del primo film, ma oltretutto proprone tematiche che sono piuttosto stra-vecchie e oramai stereotipate (pur essendo ben presentate).

      Riguardo all'uso dei colori, sì, sono scelte stilistiche interessanti. Per quanto, però, le scelte stilistiche meritino una buona considerazione, esse non fanno il film. In parole povere, ci vuole molto più che la gestione attenta di colori o suoni per ottenere un film di valore.

      Riguardo, invece, i Nexus 9, il discorso sui ricordi che fai ha pienamente senso. Il problema, però, rimane. Se l'incapacità dei Nexus 9 di ribellarsi si basa semplicemente sul fatto che essi hanno dei ricordi che li spingono a ubbidire, si crea un grosso problema nel momento in cui tu mi presenti un mondo pieno di Replicanti pienamente consapevoli di esserlo e in cui qualunque umano ti ricorda ogni secondo che sei artificiale. La storia dei finti ricordi funziona come deterrente solo se tu Replicante non sai di esserlo. Se sai di esserlo, infatti, sei pienamente consapevole del fatto che i tuoi ricordi sono fasulli e, quindi, li metterai in discussione.
      Non a caso nel primo Blade Runner si era trovato il geniale escamotage di non rivelare a Rachel, ma soprattutto a Deckard, la propria vera natura. La pura convinzione nasce dal non sapere. Sempre non a caso Rachel mette immediatamente in discussione tutto e fugge, non appena Deckard le prova che i suoi ricordi sono falsi.
      In un mondo in cui tutti ti ricordano che sei un "Lavoro in Pelle", puoi avere tutti i ricordi fasulli del mondo....ma saprai bene che non significano nulla, che ti sono stati impiantati, che sono falsi.
      Quindi viene meno la ragione per ubbidire ciecamente.

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  6. Ormai è prassi che io venga qui ad ogni nuova uscita a tema Cyberpunk.
    Hai visto BladeRunner 2049 poi? Io sono uscito dalla sala un'oretta fa.

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      @Latarius Ripeto, se si vuole si può aprire un topic apposito. ;-)
      Detto questo (per sicurezza ricordo ancora che, nonostante i commenti da me fatti qui di seguito, il film mi è piaciuto):

      Spoiler

      Riguardo al tema: il problema è che si tratta di una tematica trattata e ritrattata numerose volte negli ultimi decenni. La deviazione che fa a 3/4 di film è interessante, ma serve solo a sviare un poco lo spettatore da quella che, a tutti gli effetti, è una scelta di trama oramai stra-abusata. Da un nuovo Blade Runner mi sarei aspettato una nuova, parzialmente originale, riflessione sulla nostra società in chiave Cyberpunk. Ai suoi tempi, il film originale propose una tematica che, per quanto fosse trita e ritrita nel settore letterario, si rivelò abbastanza originale nell'ambito cinematografico. E' per questo che lasciò il segno: fu tra i primi film a spingere verso una riflessione sull'identità umana, sulla differenza che c'è tra un essere umano e una entità artificiale. Mentre, dunque, il vecchio era nuovo e aiutava a riflettere seriamente sulle implicazione del nostro futuro, il nuovo film è un film tematicamente vecchio, non sorprende e non fa particolarmente riflettere.
      Da molto di più in questi termini una serie TV come Black Mirror, da cui gli sceneggiatori di Blade Runner 2049 avrebbero dovuto trarre ispirazione.
      Non puoi fare un film intitolato Blade Runner e pretendere di salvarti semplicemente riproponendo tematiche che oramai tutti hanno già visto e rivisto. Cavolo, l'allegoria biblica è qualcosa che è già è stata sdoganata da Matrix, mentre la ribellione degli artificiali è una delle tematiche più classiche del Cyberpunk.
      L'unico vero elemento originale di BR 2049 è il rapporto sentimentale con una intelligenza artificiale con corpo virtuale. Questo è stato un bel tocco di genio. Il resto è, purtroppo, la solita storia. Raccontata bene, ma è sempre la solita storia.

      Riguardo all'ambientazione: Sì, mostrano la decadenza, ma non mostrano la sporcizia. Insomma, manca il lato viscerale e crudo della decadenza sociale. La tendenza sembra quella di voler adulcorare la decadenza del mondo Cyberpunk, come un tempo non si faceva (negli anni '80-9'0 si aveva maggiore coraggio nel mostrare che le periferie Cyberpunk erano un vero immondezaio, rappresentazione del disagio sociale). E' importante ricordare che il Cyberpunk vuole mostrare il contrasto tra lo strabiliante sviluppo tencologico e il terribile collasso sociale. Blade Runner 2049 è troppo pulito e non riesce a mostrare il lato viscerale, crudo e sporco della decadenza sociale, cosa che è caratteristica del genere e che viene senza problemi tipicamente mostrata nei film anni '80-'90 (in particolare nel BR originale). Considera che BR 2049 è già classificato Rating R: avrebbero potuto dimostrare molto più coraggio e mostrare scenari ben più decadenti e sporchi di così. Per rappresentare luoghi come lo Sprawl cittadino non basta mostrare un po' di disordine o qualche via scura illuminata solo dai neon. Bisogna mostrare il disagio sociale, incarnato da condizioni di vita al limite dell'umano. E se già nel film originale lo si faceva, è necessario farlo anche nel seguito.

      Riguardo ai Replicanti: Sono sicuro che l'intenzione originale era quella di presentare una particolareggiata e interessante evoluzione dei Replicanti: i Nexus 6 sono creati senza finti ricordi e risultano chiaramente artificiali; i Nexus 7 (Rachel e Dekard) hanno finti ricordi e sembrano più umani; i Nexus 8 sono Replicanti da guerra con finti ricordi, poi dismessi; i Nexus 9 sarebbero questi replicanti con finti ricordi che, però, sono programmati per non disubbidire mai. Quello che, però, manca è una adeguata rappresentazione dei Replicanti in scena per valorizzarne concretamente la differente natura rispetto agli umani. Di fatto, a parte il nome, non si fa nulla per rendere percepibile allo spettatore la differenza tra un umano e un Replicante. Le uniche differenze sono il fatto che il Replicante è maggiormente tollerabile al dolore e riesce a sfondare le pareti come se fossero fatte di polistirolo. Si perde completamente l'aspetto del conflitto fra umano e inumano, paradossalmente in un film che parla di lotta tra specie umana e "specie" artificiale. A tutto questo si aggiunge il paradosso tra la supposta incapacità dei Nexus 9 di disobbedire agli umani, sbandierata costantemente fino a metà film, e la quasi immediata disubbidienza del protagonista. Insomma, personalmente ho percepito una riflessione troppo grossolana degli sceneggiatori riguardo alle tematiche da loro proposte.

      Hanno fatto il buon compitino a casa, proponendo una storia che - nonostante la totale mancanza di originalità -  funziona, è godibile ed emoziona, ma lì si sono fermati. Contrariamente a quello che un film Cyberpunk del calibro di Blade Runner dovrebbe fare, non si sono minimamente misurati con il compito di usare la storia per proprorre una innovativa chiave di lettura sul nostro presente e sul nostro futuro.

      E visto che il film originale spingeva a una riflessione, è proprio questo adeguarsi a proporre solamente una storia classica ad abbassare drasticamente la qualità del film. Pur avendo trovato il film interessante, questo nuovo Blade Runner avrebbe dovuto essere un po' più una sorta di Black Mirror cinematografico e un po' meno una banale copia di Matrix e delle centinaia di film/telefilm/romanzi che sono stati rilasciati dal 1982 a oggi.

       

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  7. Ormai è prassi che io venga qui ad ogni nuova uscita a tema Cyberpunk.
    Hai visto BladeRunner 2049 poi? Io sono uscito dalla sala un'oretta fa.

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      @LatariusSono venuto qui attirato dalla parola Cyberpunk! :D
      Sarebbe da aprire un topic sull'argomento per discuterne meglio, se v'interessa. ;-)

      Ho visto pure io Blade Runner 2049 circa 1 settimana fa. Mi è piaciuto, ma sono rimasto molto diviso. Se considerato come un film a sè stante è un 7 e mezzo (ben interpretato, ottimi scenografie ed effetti speciali, trama godibile e interessante, ma non particolarmente originale). Se, invece, ci si trova costretti a giudicarlo come seguito diretto del vecchio Blade Runner, questo film se ne esce con le ossa rotte: purtroppo mi trovo a dargli un 5.
      E nonostante mi sia piaciuto.

      Qui di seguito una serie di SPOILER (o meglio di commenti potenzialmente spoilerosi):

      Spoiler

      Il problema è che, nonostante la qualità, secondo me si tratta di una discesa in termine di stile e di scrittura. Per potersi confrontare con una delle icone del cinema di fantascienza avrebbero dovuto proprorre qualcosa di innovativo, qualcosa che non pescasse dalle stesse storie che sono già state raccontate innumerevoli volte negli ultimi 30 anni. Mi basta citare un solo film che dice tutto: Matrix.

      Inoltre, mi dispiace vedere che si sono persi per strada un dettaglio fondamentale del mondo Cyberpunk di Dekard: il suo essere sporco (ve lo ricordate il palazzo dove abita J. F. Sebastian? O la decadenza delle strade in cui cammina Dekard?), oltre che cupo e smorto.

      Infine, mentre nel film originale si nota l'inumanità dei Sintetici (sono pallidi come cadaveri) e la loro rarità su schermo li rende notabili, nel nuovo film praticamente non si riesce più a notare cosa distingua un Umano da un SIntetico, se non il nome e un codice stampato sotto l'occhio.

      Dico tutto questo eppure mi è piaciuto.
      Semplicemente avrebbero potuto fare di più.

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  8. FCK YOU 2016!

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Mah, io in base a quello che riesco li seguo un pò tutti: Stephen Colbert, Jimmy Kimmel, Jimmy Fallon, Conan, Seth Meyers, James Corden, John Oliver, Craig Fergusson. 

      Alcuni li seguo di più, altri di meno. Ognuno lo seguo per ragioni diverse, ovviamente. Oltre che per farmi due risate, si tratta di un buon modo per allenarsi con l'inglese. :D

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  9. FCK YOU 2016!

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Hehe... L'aspra satira inglese mixata con l'ironia americana: una combinazione sicuramente vincente. :D

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  10. FCK YOU 2016!

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Visto solo ora....
      Grande John Oliver. :grin:
      Il suo programma è sempre uno spasso. :D

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  11. Hola! Ormai è un po' di volte, che apprezzo molto i tuoi articoli.. è un problema, se mi unisco ai tuoi follower?? (si dice così, vero??) 

    Fammi sapere. :)

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Scusa se non ti ho risposto subito, ma il sito non mi ha segnalato il tuo messaggio e l'ho visto solo ora.
      Figurati, fai pure. Grazie per l'onore e sempre grazie per il tuo apprezzamento per quello che scrivo. ;-)
      Ti auguro una buona giornata e, a questo punto, anche un buon nuovo anno. :)

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  12. Ciao Silent!
    Volevo chiederti una cosa visto che non ti chiedo nulla da tanto tempo =P

    Riflettevo sulle avventure one shot e volevo sapere quanto durano di solito. Grazie =)

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Sì, penso che le puoi gestire anche così. Dipende molto da come le progetti. Semplicemente, tieni sempre presente quello che è possibile realisticamente giocare in tot tempo (ad esempio 1, 2 o 3 ore) e non sottovalutare mai il tempo che si perde dietro varie questioni apparentemente secondarie (riflettere sulla situazione, consultare il manuale, ridere per una situazione di gioco divertente, ecc.). Il tempo vola via veloce, quindi ricorda sempre che quello che in teoria ti sembra fattibile in poco tempo, nella giocata concreta ne prenderà di più. ;-)

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  13. Ciao Silent!
    Volevo chiederti una cosa visto che non ti chiedo nulla da tanto tempo =P

    Riflettevo sulle avventure one shot e volevo sapere quanto durano di solito. Grazie =)

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Una cosa che ho imparato è che, una volta che si è al tavolo, il gruppo riesce sempre a sforare le tempistiche inizialmente previste.

      Tieni presente, infatti, che nella maggioranza dei casi i giocatori in 30-40 minuti non faranno la quantità di roba che hai previsto, perchè ci sono molte cose che portano a rallentare il gioco: le chiacchere prima di cominciare, le riflessioni su come meglio gestire una situazione di gioco o fatte per capire cosa sta succedendo nella storia, i momenti di consultazione del manuale per andare a controllare una regola, ecc.
      Se organizzi una serata di soli 30-40 minuti, rischi che in quei 30-40 minuti i giocatori non hanno fatto praticamente nulla.

      Secondo me l'ideale per una One Shot è progettare la campagna dando per scontato che si userà l'intera serata per giocare (quindi dalle 2 alle 3 ore di gioco). A quel punto ti progetti la campagna secondo il ritmo che ritieni necessario, ma almeno hai la sicurezza che in quelle 2 o 3 ore di tempo quelle cose vengano fatte.

      Una One Shot di 1 ora credo sia fattibile, ma si tratterebbe di un'esperienza davvero molto ridotta. Prendendo come esempio D&D, posto che si arrivi al tavolo con i PG già creati e con un incipit che li butti subito in azione, in un'ora hai all'incirca il tempo di spingerli verso un Dungeon pieno di nemici da esplorare, per poi fargli affrontare di corsa il boss finale.

      Se il vostro interesse è creare delle avventure più complesse e approfondite, costituite da diversi passaggi da affrontare/risolvere, ti servirà almeno una intera serata, se non più sedute.

    2. (Visualizza5 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

  14. Ciao Silent!
    Volevo chiederti una cosa visto che non ti chiedo nulla da tanto tempo =P

    Riflettevo sulle avventure one shot e volevo sapere quanto durano di solito. Grazie =)

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Ciao. Ho visto solo ora questo messaggio, mi spiace.
      Le avventure One Shot possono durare una sola seduta o una manciata di sedute (se il gruppo decide che vuole continuare a giocare fino a che quella avventura corrente è terminata).

      Nel primo caso l'obbiettivo è quello di giocare quello che si può durante una seduta. Lo scopo non è tanto concludere l'avventura, quanto avere qualcosa di veloce da giocare per una occasione specifica. Si tratta di una soluzione spesso usata per le giocate improvvisate (si pianifica al volo di giocare, improvvisando velocemente tutti i dettagli dei PG e dell'Avventura) o per le sedute non-stop (si ha un giorno libero e si gioca per un sacco di ore di fila, fino a quando se ne ha la possibilità; se hai visto la serie tv Stranger Things, è ciò che fanno i ragazzini con D&D).

      Nel secondo caso l'obbiettivo è finire l'avventura, che è corta e che, quindi, terminerà inevitabilmente entro poche sedute (ad esempio, 3 o 4). Tipicamente succede quando un gruppo sceglie di giocare a una One Shot da una seduta, ma poi rimane talmente tanto coinvolto dall'avventura che decide di portarla a termine. Spesso, comunque, si pianifica la cosa in questo modo apposta: si progetta un'avventura brevissima, capace di durare poche sedute, e ci si trova per qualche sera o pomeriggio a giocare, finchè non fiinisce.

      Spero di aver risolto il tuo dubbio. Buona serata. ;-)

    2. (Visualizza5 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

  15. Quote

    Greymatter, scusa, ma quì l'unico che stà scrivendo di cose che non ha capito, sei tu.

    SilentWolf, nell'articolo enelle risposte, ha scritto:
    "A me piace il gelato alla panna; mi piace così tanto che, anche se alle volte mangio gelato al cioccolato o alla fragola, preferisco di gran lunga mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola... e vi spiego perche A ME piace fare così.
    Se altri ormai hanno a noia il gelato alla panna, e quindi vogliono mangiare SOLO gelato al cioccolato o alla fragola (o al limone, o al caffè... eccetera), sono liberissimi di farlo... non ho mai detto che i miei gusti sono migliori di quelli degli altri.
    "

    Quindi, visto che lui rispetta le opinioni degli altri, limitandosi a dare suggerimenti a quelli che la pensano come lui (tra cui, anche se solo in parte, me), sarebbe gentile da parte di quelli che non la pensano come lui di rispettare le SUE opinioni.

    No.

    Non ci siamo. 

    Io *non* sto assolutamente mettendo in discussione che uno possa preferire giocare, per esempio, a un'ambientazione Lovecraftiana stile CoC anni '20 adattando le regole di D&D (prendo questo esempio perché è venuto fuori nel thread ed effettivamente è un esempio azzeccato). L'ho anche scritto:

    Spoiler

    "Magari è quello che volevi - magari uno preferisce giocare l'esperienza che non c'entra niente rispetto all'originale perché l'originale ha caratteristiche indesiderate. Per esempio, Sine Requie è estremamente letale - i TPK anticlimatici sono comunissimi. Se uno vuole giocare nell'ambientazione di SR con le regole di D&D perché vuole i personaggi eroici, lo capisco benissimo. Non è che gli vado a dire "ma sei pazzo? Che c*zzo stai dicendo?". Capisco perfettamente."

    Questo ci mancherebbe. E questo è il caso del "a me piace mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola" - che, ripeto, va benissimo.

    Quello che io sto dicendo è che non puoi dire: "io mangio il gelato alla panna con sopra lo sciroppo al cioccolato, che è quasi la stessa cosa che mangiare il gelato al cioccolato". Eeehr, no. Non è la stessa cosa per un c*zzo. Se ti piace mangiare il gelato alla panna col cioccolato sopra sono contento per te, ma non mi venire a dire che è quasi come se stessi mangiando gelato al cioccolato, perché non è vero. Questa non è assolutamente una opinione - questo è oggettivo. E io stavo contestando questo.

    Altro punto è che i vari sistemi  di gioco, in virtù delle loro caratteristiche "di default", tendono a funzionare bene con certi generi e ambientazioni, ma poco con altri. Non è che tutti i sistemi ed i generi sono intercambiabili. Il sistema più generico che abbia mai visto è  GURPS, e anche lì ci sarebbe da disquisire fino a che punto lo sia, e fino a che punto sia adatto a certi generi e setting (es. è noto che GURPS non funziona bene per i personaggi ad alto potere, cioè 1500+ punti). E questo, ripeto, è un dato di fatto - se affermi il contrario, non stai esprimendo una "opinione", stai dicendo una cosa palesemente falsa. Io certamente rispetto le opinioni altrui, ma non ho intenzione di rispettare una affermazione falsa.

    Tant'è che se la cosa di cui sopra fosse vera, allora sarebbe una passeggiata adattare Dread per giocarci un fantasy alla D&D.  Non so te, ma io non saprei da dove iniziare. Silentwolf ha convenientemente evitato di rispondere a questa obiezione.

     

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Provo ad aggiungere un esempio pratico, così da rendere più chiaro quello che intendo.

      Ci sono numerose persone al mondo che ritengono Twilight una storia horror. Twilight è oggettivamente una storia horror? No: Twilight oggettivamente è una storia d'amore con i vampiri. Chi guarda Twilight gliene frega qualcosa di questo? No. A loro interessa solo vivere una esperienza soddisfacente. Fintanto che loro ritengono Twilight una storia horror, per loro Twilight sarà una storia horror soddisfacente.

      A livello assoluto e oggettivo la gente sbaglia a ritenere Twilight una storia horror? Sicuramente, visto che non lo è. Ma alla gente di questo non gliene frega nulla. Alla gente interessa solo ottenere qualcosa che li soddisfa, che risponda alle loro esigenze personali.

      Per questo la definizione oggettiva diventa irrilevante. Alla gente non frega di stare a determinare la definizione oggettiva delle cose, ma individuare ciò che per lei è soddisfacente. Fintanto che la gente è soddisfatta, per lei Twilight può essere chiamata horror, storia d'amore, Franco, spremuta d'arancia o coca cola.

      Solo i teorici e i pensatori hanno come priorità il dare una definizione oggettiva alle esperienze. Alla maggioranza della gente frega di vivere le esperienze e cerca le esperienze che soddisfino le sue esigenze, a prescindere da come si chiamino e cosa siano effettivamente. Anzi, nel mondo reale capita comunemente che la gente abbia una propria definizione delle cose, a prescindere da qual è quella realmente oggettiva. "Oggettivo", infatti non significa "noto a tutti".

      A questo punto veniamo al mio articolo.

      Nel mio articolo io ho trattato di qualcosa di ben preciso, che non ha nulla a che fare con il dimostrare l'esistenza o meno delle definizioni oggettive. Le definizioni oggettive esistono, punto. Il mio articolo ha semplicemente cercato di mostrare come non esista UN solo modo di approcciarsi alle cose (nonostante molti se lo scordino), ma almeno 2. Il mio articolo non ha mai avuto lo scopo di definire se c'è e qual è il metodo migliore, ma ha solo mirato a mostrare l'esistenza di questo secondo metodo e quali sono le sue ragioni.

      Ci sono persone che fissano come propria priorità il giocare a una esperienza perfettamente replicata, motivo per cui cambiano gioco in base all'esperienza cercata. Ci sono persone che fissano come priorità l'utilizzo di un regolamento per loro affidabile, motivo per cui adattano tutte le esperienze a quel regolamento, anche se questo significa snaturarle o annientarle (esperienza imperfetta).

      Prendiamo ad esempio il caso di Twilight e dell'horror.

      Ci sono persone che selezionano le storie che corrispondono perfettamente al canone oggettivo dell'horror, perchè ciò che cercano è la replica perfetta dell'esperienza horror.

      Ci sono persone che, quando cercano un'esperienza horror guardano Twilight. Per loro la prerogativa è guardare film in cui il tema sono le storie d'amore fra i protagonisti, indifferentemente che si tratti di una commedia d'amore, di una storia d'amore con elementi fantascientifici, una storia d'amore con i vampiri, ecc. A queste persone non gliene frega nulla del fatto che non stanno vedendo un vero film horror o un vero film di fantascienza. Quindi rompergli le balle con domande del tipo " Cerchi horror? E allora perchè guardi Twilight? Guardati Nightmare" non ha alcun senso.

      Stare a filosofeggiare sulla definizione oggettiva delle cose è irrilevante, sicuramente in relazione all'argomento trattato nel mio articolo.

      Non necessariamente alla gente frega di considerare se quello che seguono corrisponde o meno alla vera esperienza oggettivamente parlando. Fissarsi sulla questione "oggettività" è fare un discorso OT rispetto a quello da me trattato.

      Motivo per cui tu e Nesky (sorvolo sul Troll Primate) siete stati inopportuni per 3 pagine di commenti, avendo trattato un argomento OT.

    2. (Visualizza12 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

  16. Quote

    Greymatter, scusa, ma quì l'unico che stà scrivendo di cose che non ha capito, sei tu.

    SilentWolf, nell'articolo enelle risposte, ha scritto:
    "A me piace il gelato alla panna; mi piace così tanto che, anche se alle volte mangio gelato al cioccolato o alla fragola, preferisco di gran lunga mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola... e vi spiego perche A ME piace fare così.
    Se altri ormai hanno a noia il gelato alla panna, e quindi vogliono mangiare SOLO gelato al cioccolato o alla fragola (o al limone, o al caffè... eccetera), sono liberissimi di farlo... non ho mai detto che i miei gusti sono migliori di quelli degli altri.
    "

    Quindi, visto che lui rispetta le opinioni degli altri, limitandosi a dare suggerimenti a quelli che la pensano come lui (tra cui, anche se solo in parte, me), sarebbe gentile da parte di quelli che non la pensano come lui di rispettare le SUE opinioni.

    No.

    Non ci siamo. 

    Io *non* sto assolutamente mettendo in discussione che uno possa preferire giocare, per esempio, a un'ambientazione Lovecraftiana stile CoC anni '20 adattando le regole di D&D (prendo questo esempio perché è venuto fuori nel thread ed effettivamente è un esempio azzeccato). L'ho anche scritto:

    Spoiler

    "Magari è quello che volevi - magari uno preferisce giocare l'esperienza che non c'entra niente rispetto all'originale perché l'originale ha caratteristiche indesiderate. Per esempio, Sine Requie è estremamente letale - i TPK anticlimatici sono comunissimi. Se uno vuole giocare nell'ambientazione di SR con le regole di D&D perché vuole i personaggi eroici, lo capisco benissimo. Non è che gli vado a dire "ma sei pazzo? Che c*zzo stai dicendo?". Capisco perfettamente."

    Questo ci mancherebbe. E questo è il caso del "a me piace mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola" - che, ripeto, va benissimo.

    Quello che io sto dicendo è che non puoi dire: "io mangio il gelato alla panna con sopra lo sciroppo al cioccolato, che è quasi la stessa cosa che mangiare il gelato al cioccolato". Eeehr, no. Non è la stessa cosa per un c*zzo. Se ti piace mangiare il gelato alla panna col cioccolato sopra sono contento per te, ma non mi venire a dire che è quasi come se stessi mangiando gelato al cioccolato, perché non è vero. Questa non è assolutamente una opinione - questo è oggettivo. E io stavo contestando questo.

    Altro punto è che i vari sistemi  di gioco, in virtù delle loro caratteristiche "di default", tendono a funzionare bene con certi generi e ambientazioni, ma poco con altri. Non è che tutti i sistemi ed i generi sono intercambiabili. Il sistema più generico che abbia mai visto è  GURPS, e anche lì ci sarebbe da disquisire fino a che punto lo sia, e fino a che punto sia adatto a certi generi e setting (es. è noto che GURPS non funziona bene per i personaggi ad alto potere, cioè 1500+ punti). E questo, ripeto, è un dato di fatto - se affermi il contrario, non stai esprimendo una "opinione", stai dicendo una cosa palesemente falsa. Io certamente rispetto le opinioni altrui, ma non ho intenzione di rispettare una affermazione falsa.

    Tant'è che se la cosa di cui sopra fosse vera, allora sarebbe una passeggiata adattare Dread per giocarci un fantasy alla D&D.  Non so te, ma io non saprei da dove iniziare. Silentwolf ha convenientemente evitato di rispondere a questa obiezione.

     

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Cita

      ma Alonewolf ti ha fatto notare *parecchie* volte che, per esempio, in una ambientazione Lovecraftiana l'aspetto della normalità e della fragilità dei personaggi fossero fondamentali all'ambientazione (vedi anche quello che ho scritto più su), e che il d20 system non rende bene questo aspetto. Le HR che hai proposto sono anche insufficienti a rendere questo aspetto per motivi palesi (basta leggerle). Dunque se ne deduce che in questo particolare caso il tuo approccio trovi il suo limite.

      Ripeto quello che tu stesso hai scritto più su: :)

      QUESTO VA BENE

      VA TUTTO BENE

      SONO D'ACCORDO

       

      Ma io non ho mai negato che possa esistere un modo oggettivo di valutare l'esperienza. Mai affermato e mai stato per me in discussione (visto che l'articolo parla d'altro, inoltre, cose che continui a tralasciare). Vatti a rileggere i miei commenti e scoprirai che l'unica cosa che ho sempre sostenuto è che, a prescindere da com'è una regola oggettivamente, sono i giocatori a decidere se a loro va bene in base alle loro esigenze personali. Sono i giocatori a interpretare per loro stessi se una regola è o non è qualcosa, in base al loro gusto e alla loro percezione.

      Ho cercato più volte di farvi capire che le questioni oggettive vanno in second'ordine, perchè alla fine della fiera la gente sceglie le regole in base alle esigenze personali.

      Perchè ho parlato e risposto sempre questo?

      Perchè il mio articolo parla di questo!!

      Il mio articolo parla del fatto che, a prescindere da cos'è una regola oggettivamente parlando, ci sono giocatori che scelgono le cose per determinate esigenze personali.

      Avete voglia di parlare di cose che non c'entrano assolutamente con il mio articolo e che interessano solo a voi, nonostante io non ne abbia mai parlato? Sono cavoli vostri!!! :)
      Non potete lamentarvi del fatto che io mi sia attenuto a parlare di quello che ho scritto nel mio articolo e, dunque, di spiegare cosa ho scritto REALMENTE nel mio articolo.

       

      La questione del giocare davvero un Western o non giocare davvero un western non è MAI stata in discussione, perchè non è stata MAI argomento del mio articolo, né argomento che io ho MAI avuto intenzione di negare.

      Perchè?
      Perchè il mio articolo trattava di persone che scelgono cose per esigenze personali.
      Motivo per cui, singolarmente, ogni persona decide per sè stessa se sta giocando a wester o meno, a prescindere che ci sia una definizione oggettiva di Western.
      E' oggettivo che cambiando regolamento si cambia l'esperienza, ma alla fine della fiera l'unica cosa che conta è cosa i singoli giocatori decidono per loro stessi.

      Discutere se un'esperienza è oggettivamente o meno western non è mai stato materia di discussione.
      Non decido io per gli altri che cosa reputano per loro stessi, ognuno decide da sè in cosa credere. Anche se là fuori c'è una verità assoluta (western è una esperienza ben precisa), tanto poi sono i singoli giocatori a decidere per loro stessi in cosa credere!!

      Ci siamo arrivati?

      Mai messo in discussione che possa esistere una definizione oggettiva di cosa sia un'esperienza.
      Ho semplicemente provato più volte a spiegare che parlare di quella definizione è irrilevante in ogni senso, sia per quello che ho trattato nel mio articolo, sia per quanto riguarda gli interessi delle singole persone. E' discutere del sesso degli angeli.
      Alla fine della fiera alla gente frega solo di ciò che pensa LEI.

      L'esperienza è davvero wester o meno? Ma te credi che alla gente gliene frega se sta giocando western o meno, fintanto che si sta divertendo?

      IL tema trattato da te e Nesky non aveva nulla a che fare con il mio articolo. E' stata solo una vostra fissazione, del tutto inappropriata, fuori tema e in base alla quale mi avete fatto un processo senza senso.

    2. (Visualizza12 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

  17. Quote

    Greymatter, scusa, ma quì l'unico che stà scrivendo di cose che non ha capito, sei tu.

    SilentWolf, nell'articolo enelle risposte, ha scritto:
    "A me piace il gelato alla panna; mi piace così tanto che, anche se alle volte mangio gelato al cioccolato o alla fragola, preferisco di gran lunga mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola... e vi spiego perche A ME piace fare così.
    Se altri ormai hanno a noia il gelato alla panna, e quindi vogliono mangiare SOLO gelato al cioccolato o alla fragola (o al limone, o al caffè... eccetera), sono liberissimi di farlo... non ho mai detto che i miei gusti sono migliori di quelli degli altri.
    "

    Quindi, visto che lui rispetta le opinioni degli altri, limitandosi a dare suggerimenti a quelli che la pensano come lui (tra cui, anche se solo in parte, me), sarebbe gentile da parte di quelli che non la pensano come lui di rispettare le SUE opinioni.

    No.

    Non ci siamo. 

    Io *non* sto assolutamente mettendo in discussione che uno possa preferire giocare, per esempio, a un'ambientazione Lovecraftiana stile CoC anni '20 adattando le regole di D&D (prendo questo esempio perché è venuto fuori nel thread ed effettivamente è un esempio azzeccato). L'ho anche scritto:

    Spoiler

    "Magari è quello che volevi - magari uno preferisce giocare l'esperienza che non c'entra niente rispetto all'originale perché l'originale ha caratteristiche indesiderate. Per esempio, Sine Requie è estremamente letale - i TPK anticlimatici sono comunissimi. Se uno vuole giocare nell'ambientazione di SR con le regole di D&D perché vuole i personaggi eroici, lo capisco benissimo. Non è che gli vado a dire "ma sei pazzo? Che c*zzo stai dicendo?". Capisco perfettamente."

    Questo ci mancherebbe. E questo è il caso del "a me piace mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola" - che, ripeto, va benissimo.

    Quello che io sto dicendo è che non puoi dire: "io mangio il gelato alla panna con sopra lo sciroppo al cioccolato, che è quasi la stessa cosa che mangiare il gelato al cioccolato". Eeehr, no. Non è la stessa cosa per un c*zzo. Se ti piace mangiare il gelato alla panna col cioccolato sopra sono contento per te, ma non mi venire a dire che è quasi come se stessi mangiando gelato al cioccolato, perché non è vero. Questa non è assolutamente una opinione - questo è oggettivo. E io stavo contestando questo.

    Altro punto è che i vari sistemi  di gioco, in virtù delle loro caratteristiche "di default", tendono a funzionare bene con certi generi e ambientazioni, ma poco con altri. Non è che tutti i sistemi ed i generi sono intercambiabili. Il sistema più generico che abbia mai visto è  GURPS, e anche lì ci sarebbe da disquisire fino a che punto lo sia, e fino a che punto sia adatto a certi generi e setting (es. è noto che GURPS non funziona bene per i personaggi ad alto potere, cioè 1500+ punti). E questo, ripeto, è un dato di fatto - se affermi il contrario, non stai esprimendo una "opinione", stai dicendo una cosa palesemente falsa. Io certamente rispetto le opinioni altrui, ma non ho intenzione di rispettare una affermazione falsa.

    Tant'è che se la cosa di cui sopra fosse vera, allora sarebbe una passeggiata adattare Dread per giocarci un fantasy alla D&D.  Non so te, ma io non saprei da dove iniziare. Silentwolf ha convenientemente evitato di rispondere a questa obiezione.

     

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Premessa: mi sto sfogando perchè mi sono rotto le scatole, ma non per questo ti sto mandando a quel paese. ;-)

       

      Cita

      Silent lo so che per te questo risulterà sconvolgente, spero tu sia seduto quando leggerai questa frase, ma (gasp!) il tuo approccio non è perfetto al 100% in ogni situazione esistente.

      Ciò che tu e Nesky non avete capito nemmeno per un secondo, perchè eravate troppo occupati a portare avanti la vostra tesi che io fossi per forza in torto, è che io non ho mai discusso su questo. Il mio articolo non tratta di questo e i miei commenti non trattavano di questo.
      Mai sostenuto e mai avuto intenzione di sostenere che il mio approcio è perfetto al 100%.

      Perchè?

      Perchè il mio articolo non parlava di spiegare se un approcio è perfetto o meno al 100%!!! :)
      Questo articolo spiega solo il perchè certe persone si comportano in un certo modo.

      Diavolo, Greymatter, ci sei arrivato finalmente dopo 3 giorni o no?

      Il mio approcio non è perfetto al 100%? E chi ha mai sostenuto il contrario!! Quando mai questo aspettodell'argomento è stato da me mai trattato e mai negato!!!!
      Io ho solo sostenuto che alla gente non gliene frega niente di ste cose, perchè sceglie certe soluzioni per GUSTO ed ESIGENZA PERSONALI. :)
      Ci siamo arrivati? ;-)

       

      Cita

      E il problema con te, Silent, è che sei l'unico utente del forum con cui non si riesce ad avere una discussione normale.

      Il che non è assolutamente vero, visto che riesco a parlare tranquillamente con tutti quelli che NON partono avendo già deciso che sono il male in terra solo perchè non rientro nel loro schema abituale.

      Guarda caso con Alonewolf, ad esempio, nel mio blog siamo riusciti a discutere tranquillamente e costruttivamente, anche se la pensiamo in maniera opposta.

      Tu dai scontato che con me sia difficile parlare, solo perchè attorno a te trovi spesso persone che la pensano esattamente come te, dunque quando trovi una persona che non la pensa come te ritieni erroneamente che quella persona sia in cattiva fede perchè non ti da ragione o perchè non risponde come ti aspetti.

      Confondi la naturale tendenza di una persona a difendere la propria opinione con la difficoltà di comunicazione. Questa confusione nasce dal fatto che non riesci a spiegarti il perchè una persona possa provare a difendere una posizione a cui non sei abituato.
      Sei talmente abituato a vedere le cose in un dato modo che ritieni assurdo che altri possano pensare diversamente certe cose, dunque quando provano a difendere quella posizione che per te è assurda, subito classifichi il loro atteggiamento come ostile.
      Osano difendere una posizione per te illogica e non accettano di cambiare idea, ma si ostinano a cercare di provarti che pure la loro posizione ha senso? inevitabilmente sono persone con cui è impossibile discutere, no?

      Anche tu preparati allo shock: il fatto che tu sia abituato a ricevere dal mondo sempre un certo tipo di feedback sulle cose, non significa che quello che hai appreso sia l'unica verita. ;-)

      Come ho scritto in precedenza: cerchiamo di ricordare che altri possono essere a conoscenza di informazioni che non abbiamo, quindi capire un aspetto della cosa che ignoriamo.

       

      Io non sono una persona con cui è difficile discutere.
      Sono semplicemente una persona che ha una visione delle cose diversa dalla maggioranza della gente qua in giro.
      Non sono normalizzabile secondo gli schemi a cui ti sei abituato, ma questo non significa che sia ostile.
      Tu mi tratti come se "non volessi capire", il stolto che non accetta la vera verità. Sei tu che non capisci che quello che credi di sapere non è LA verità. E' la TUA verità, quella che hai imparato fin ora.
      E sei tu che diventi ostile, quando pretendi che gli altri si normalizzino per forza al tuo modo di vedere, solo perchè non corrispondono a ciò che ti aspetti dal mondo.

      Siediti pure tu a leggere questa straordinaria novità, Greymatter: al mondo non esiste un modo solo di vedere le cose e non necessariamente il tuo modo è quello corretto. ;-)

      Anche se una persona appartiene alla minoranza, rispetto alla categoria a cui tu appartieni, non significa che abbia torto per forza e non significa che sia l'stolto che non accetta l'unica sacrosanta verità decisa dalla maggioranza.
      Capita spesso e volentieri che sia la maggioranza a non conoscere tutta la verità, essendo abituata a vedere le cose sempre e solo da un punto di vista. ;-)

    2. (Visualizza12 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

  18. Quote

    Greymatter, scusa, ma quì l'unico che stà scrivendo di cose che non ha capito, sei tu.

    SilentWolf, nell'articolo enelle risposte, ha scritto:
    "A me piace il gelato alla panna; mi piace così tanto che, anche se alle volte mangio gelato al cioccolato o alla fragola, preferisco di gran lunga mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola... e vi spiego perche A ME piace fare così.
    Se altri ormai hanno a noia il gelato alla panna, e quindi vogliono mangiare SOLO gelato al cioccolato o alla fragola (o al limone, o al caffè... eccetera), sono liberissimi di farlo... non ho mai detto che i miei gusti sono migliori di quelli degli altri.
    "

    Quindi, visto che lui rispetta le opinioni degli altri, limitandosi a dare suggerimenti a quelli che la pensano come lui (tra cui, anche se solo in parte, me), sarebbe gentile da parte di quelli che non la pensano come lui di rispettare le SUE opinioni.

    No.

    Non ci siamo. 

    Io *non* sto assolutamente mettendo in discussione che uno possa preferire giocare, per esempio, a un'ambientazione Lovecraftiana stile CoC anni '20 adattando le regole di D&D (prendo questo esempio perché è venuto fuori nel thread ed effettivamente è un esempio azzeccato). L'ho anche scritto:

    Spoiler

    "Magari è quello che volevi - magari uno preferisce giocare l'esperienza che non c'entra niente rispetto all'originale perché l'originale ha caratteristiche indesiderate. Per esempio, Sine Requie è estremamente letale - i TPK anticlimatici sono comunissimi. Se uno vuole giocare nell'ambientazione di SR con le regole di D&D perché vuole i personaggi eroici, lo capisco benissimo. Non è che gli vado a dire "ma sei pazzo? Che c*zzo stai dicendo?". Capisco perfettamente."

    Questo ci mancherebbe. E questo è il caso del "a me piace mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola" - che, ripeto, va benissimo.

    Quello che io sto dicendo è che non puoi dire: "io mangio il gelato alla panna con sopra lo sciroppo al cioccolato, che è quasi la stessa cosa che mangiare il gelato al cioccolato". Eeehr, no. Non è la stessa cosa per un c*zzo. Se ti piace mangiare il gelato alla panna col cioccolato sopra sono contento per te, ma non mi venire a dire che è quasi come se stessi mangiando gelato al cioccolato, perché non è vero. Questa non è assolutamente una opinione - questo è oggettivo. E io stavo contestando questo.

    Altro punto è che i vari sistemi  di gioco, in virtù delle loro caratteristiche "di default", tendono a funzionare bene con certi generi e ambientazioni, ma poco con altri. Non è che tutti i sistemi ed i generi sono intercambiabili. Il sistema più generico che abbia mai visto è  GURPS, e anche lì ci sarebbe da disquisire fino a che punto lo sia, e fino a che punto sia adatto a certi generi e setting (es. è noto che GURPS non funziona bene per i personaggi ad alto potere, cioè 1500+ punti). E questo, ripeto, è un dato di fatto - se affermi il contrario, non stai esprimendo una "opinione", stai dicendo una cosa palesemente falsa. Io certamente rispetto le opinioni altrui, ma non ho intenzione di rispettare una affermazione falsa.

    Tant'è che se la cosa di cui sopra fosse vera, allora sarebbe una passeggiata adattare Dread per giocarci un fantasy alla D&D.  Non so te, ma io non saprei da dove iniziare. Silentwolf ha convenientemente evitato di rispondere a questa obiezione.

     

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      La cosa fastidiosa è che io ho risposto le stesse identiche cose anche di *là*. Solo che sul mio blog non ti sei preso la briga di leggere accuratamente e, piuttosto, continuando a ignorare i miei consigli di stare attento che fraintendere è FACILE, ti sei messo subito a puntare il dito.

      Adesso hai fatto decisamente bene a usare l'espressione "ho avuto l'impressione".
      Come ti ho scritto altre volte, Greymatter, hai il brutto vizio di essere frettoloso nei giudizi e accusare troppo sbrigativamente la gente per cose che non ha fatto, detto o per cose che non ha fatto apposta a fare/dire.
      Se vuoi parlare pacificamente con una persona devi evitare i giudizi frettolosi e di metterti su un piedistallo.

      Nessuno di noi ha la verità in mano e discutere significa mettere in discussione le nostre in convinzioni. Si può concordare di essere in disaccordo, benissimo, ma evitiamo di metterci su un piedistallo, soprattutto se si sta leggendo di fretta quello che scrivono gli altri.
      Soprattutto, cerchiamo di ricordare che altri possono essere a conoscenza di informazioni che non abbiamo, quindi capire un aspetto della cosa che ignoriamo.

      Un fraintendimento si può sempre scusare, perchè la gente può anche non farlo apposta. L'arroganza, invece, è fastidiosa.

      Non accusarmi di discutere in modo tossico o di non rispondere, se il primo a scrivere in modo tossico o a non leggere le risposte altrui sei tu.
      Per me questa cosa si può risolvere pacificamente, come se non fosse successo nulla, però guarda che mi sto stancando di doverti sempre spiegare di andarci piano coi giudizi.

      Ora argomento chiuso. non ne voglio più parlare.
      Di fatto, comunque, il mio articolo non è stato capito, tranne che da MattoMatteo.

    2. (Visualizza12 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

  19. Quote

    Greymatter, scusa, ma quì l'unico che stà scrivendo di cose che non ha capito, sei tu.

    SilentWolf, nell'articolo enelle risposte, ha scritto:
    "A me piace il gelato alla panna; mi piace così tanto che, anche se alle volte mangio gelato al cioccolato o alla fragola, preferisco di gran lunga mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola... e vi spiego perche A ME piace fare così.
    Se altri ormai hanno a noia il gelato alla panna, e quindi vogliono mangiare SOLO gelato al cioccolato o alla fragola (o al limone, o al caffè... eccetera), sono liberissimi di farlo... non ho mai detto che i miei gusti sono migliori di quelli degli altri.
    "

    Quindi, visto che lui rispetta le opinioni degli altri, limitandosi a dare suggerimenti a quelli che la pensano come lui (tra cui, anche se solo in parte, me), sarebbe gentile da parte di quelli che non la pensano come lui di rispettare le SUE opinioni.

    No.

    Non ci siamo. 

    Io *non* sto assolutamente mettendo in discussione che uno possa preferire giocare, per esempio, a un'ambientazione Lovecraftiana stile CoC anni '20 adattando le regole di D&D (prendo questo esempio perché è venuto fuori nel thread ed effettivamente è un esempio azzeccato). L'ho anche scritto:

    Spoiler

    "Magari è quello che volevi - magari uno preferisce giocare l'esperienza che non c'entra niente rispetto all'originale perché l'originale ha caratteristiche indesiderate. Per esempio, Sine Requie è estremamente letale - i TPK anticlimatici sono comunissimi. Se uno vuole giocare nell'ambientazione di SR con le regole di D&D perché vuole i personaggi eroici, lo capisco benissimo. Non è che gli vado a dire "ma sei pazzo? Che c*zzo stai dicendo?". Capisco perfettamente."

    Questo ci mancherebbe. E questo è il caso del "a me piace mangiare gelato alla panna con sopra sciroppo al cioccolato o alla fragola" - che, ripeto, va benissimo.

    Quello che io sto dicendo è che non puoi dire: "io mangio il gelato alla panna con sopra lo sciroppo al cioccolato, che è quasi la stessa cosa che mangiare il gelato al cioccolato". Eeehr, no. Non è la stessa cosa per un c*zzo. Se ti piace mangiare il gelato alla panna col cioccolato sopra sono contento per te, ma non mi venire a dire che è quasi come se stessi mangiando gelato al cioccolato, perché non è vero. Questa non è assolutamente una opinione - questo è oggettivo. E io stavo contestando questo.

    Altro punto è che i vari sistemi  di gioco, in virtù delle loro caratteristiche "di default", tendono a funzionare bene con certi generi e ambientazioni, ma poco con altri. Non è che tutti i sistemi ed i generi sono intercambiabili. Il sistema più generico che abbia mai visto è  GURPS, e anche lì ci sarebbe da disquisire fino a che punto lo sia, e fino a che punto sia adatto a certi generi e setting (es. è noto che GURPS non funziona bene per i personaggi ad alto potere, cioè 1500+ punti). E questo, ripeto, è un dato di fatto - se affermi il contrario, non stai esprimendo una "opinione", stai dicendo una cosa palesemente falsa. Io certamente rispetto le opinioni altrui, ma non ho intenzione di rispettare una affermazione falsa.

    Tant'è che se la cosa di cui sopra fosse vera, allora sarebbe una passeggiata adattare Dread per giocarci un fantasy alla D&D.  Non so te, ma io non saprei da dove iniziare. Silentwolf ha convenientemente evitato di rispondere a questa obiezione.

     

     

    1. SilentWolf

      SilentWolf

      Visto che mi tirate in causa direttamente, metto in chiaro solo un paio di questioni, poi vi lascio parlare liberamente (soprattutto anche perchè mi sono stufato di ripetere le stesse cose da giorni).
      Vorrei si evitasse di accusarmi di non aver risposto alle cose, quando ho risposto perfettamente, mentre sono gli altri a fraintendere o ignorare palesemente le mie risposte.

      Cita

      Quello che io sto dicendo è che non puoi dire: "io mangio il gelato alla panna con sopra lo sciroppo al cioccolato, che è quasi la stessa cosa che mangiare il gelato al cioccolato".

      Difatti non ho MAI sostenuto questo.
      Io ho numerose volte convenuto (e se vai a rileggere i miei post te ne renderai pienamente conto) sul fatto che oggettivamente due esperienze sono diverse. Ciò che ho affermato, invece, è che il GUSTO, la PREFERENZA, le ESIGENZE, le PRIORITA' dei giocatori sono soggettive.

      Usando il tuo esempio:

      • Per me è oggettivo che il gelato alla panna con sciroppo al cioccolato è diverso dal gelato al cioccolato.
      • Non è oggettivo dire che a tutti piace il gelato alla panna con sciroppo al cioccolato. Ci sono persone a cui la panna fa schifo e preferiscono il gelato al cioccolato.
      • Non è oggettivo sostenere che tutti devono scegliere il gelato al cioccolato perchè è il cioccolato originale, mentre il gelato alla panna ha sopra solo lo sciroppo. Alla gente può non fregargliene niente del fatto che il gelato al cioccolato è la versione originale, perfetta e migliore di quello che cercano.

      QUESTO è quello che ho scritto nel mio articolo e in 3 pagine di commenti, praticamente tutti bellamente ignorati.

      Se qualcuno pretende che sia doveroso cambiare gioco perchè oggettivamente un sistema è portato a fare meglio certe cose, mi sta raccontando una cavolata gigantesca. Non è doveroso affatto. Alla gente può non fregargliene niente del fatto che oggettivamente un gioco replica male un'esperienza, perchè la sua preferenza soggettiva la porta a trovarsi bene lo stesso.

      Piuttosto, siete voi a non avere capito che il mio articolo non ha mai avuto lo scopo di discutere di ciò che un sistema può o non può oggettivamente fare, di quali sono le differenze oggettive fra sistemi. Differenze che ho sempre fin da subito sostenuto essere esistenti ed essere oggettive, nonostante voi abbiate continuato a ignorare quanto da me scritto.

      Il mio articolo spiega il comportamento (dunque la soggettività) di una categoria di giocatori.
      E se non riesci a capire questo, allora non hai capito l'articolo, così come nemmeno i miei successivi commenti.

       

      Cita

      Tant'è che se la cosa di cui sopra fosse vera, allora sarebbe una passeggiata adattare Dread per giocarci un fantasy alla D&D.  Non so te, ma io non saprei da dove iniziare. Silentwolf ha convenientemente evitato di rispondere a questa obiezione.

      Difatti ho risposto.
      O meglio, ho risposto a quello che potevo, considerando che la tua domanda era ed è ancora una trappola dialettica (una domanda a cui è impossibile rispondere, così da mettere automaticamente in fallo l'avversario).
      Tu mi hai chiesto sostanzialmente di costruirti un gioco intero sul momento, utilizzando un regolamento che non conosco. Questa è una domanda a cui è impossibile dare risposta, in quanto non mi hai chiesto (come ha fatto onestamente Alonewolf, al contrario di te) di fare esempi di HR singole. Tu mi hai chiesto di crearti un intero gioco, ovvero un insieme di decine e decine di HR.
      E ciò è una trappola dialettica, ovvero un comportamento platealmente disonesto durante un dibattito.

      Considerata che la tua era una domanda disonesta, perchè impossibile da esaudire, ho risposto nel limite concessomi. Dai commenti sul mio blog, mia 3a risposta, 2a pagina:

      "Posso darti risposte sui generis su come, al volo, potrei pensare di utilizzare un sistema come quello del Jenga. Si potrebbe usare Jenga per creare una sorta di timer dello scontro, alla fine del quale vince la fazione che non ha fatto crollare la costruzione. Si potrebbe utilizzare il Jenga per determinare la durata degli incantesimi. Si potrebbe usare il Jenga per determinare una sfida tattica, con i giocatori che possono decidere di pescare più tessere in cambio di mosse più forti. Il Jenga, altrimenti, potrebbe essere utilizzato come sostituo degli HP dei contendenti in un combattimento uno contro uno, oppure gli HP di 2 fazioni contrapposte.
      Questo è ciò che posso suggerire al volo.
      Ambientazione e genere possono essere semplicemente trattati come elemento narrativo.
      "

       

      Vuoi risposte più esaurienti?
      La prossima volta sii onesto dialetticamente come Alonewolf: fai domande a cui è possibile dare una risposta reale, piuttosto che escogitare trucchetti per mettere in fallo il tuo interlocutore. E poi vieni a dire a me che scrivo risposte tossiche...da che pulpito.
      Guarda caso ho risposto a tutte le richieste di HR di Alonewolf e, alla fine, siamo riusciti pure a comprenderci.
      Sarà perchè magari non è partito prevenuto.

      A voi. Non intervengo più.

    2. (Visualizza12 ulteriori risposte a questo aggiornamento di stato)

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