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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 22/02/2020 in tutte le aree

  1. L'indovinello richiede un'unica risposta corretta perché si possa proseguire. Se messo in un momento fondamentale della "storia" blocca il gioco. Funzionano se è qualcosa di "ausiliario". Esempio: se per andare avanti nel dungeon devo risolvere un indovinello blocco il gioco. Se invece la risoluzione dell'indovinello permette l'accesso a un'area nuova ma non indispensabile del Dungeon ciò permette di premiare con oggetti bonus o altro non indispensabili
    4 punti
  2. Beh il discorso è semplice. Decidiamo tutti assieme di andare al cinema, e di scegliere il film solo quando saremo arrivati. Uno di noi non sopporta l'horror, decidiamo quindi di non vedere IT con lui, ma invece scegliamo un altro film. OPPURE Decidiamo di andare a vedere IT, ci organizziamo per bene. Uno di noi non ama l'horror. Poiché la serata è organizzata da tempo proprio allo specifico scopo di vedere un film horror, lui non verrà. Lo stesso imho vale nel gdr. Decidiamo di cominciare una nuova campagna, ma lasciamo al DM totale libertà d'azione. Se uno di noi ha problemi con determinati argomenti, ecco che è il momento di dirlo. Un buon DM deciderà quindi di evitare quegli argomenti. OPPURE Decidiamo di fare una one shot incentrata sull'horror truculento alla Hellraiser. Uno di noi non ama le descrizioni splatter. Rispetto al film qui c'è un vantaggio: il DM può scegliere di alterare un po' la narrazione, evitando magari le descrizioni di violenza e concentrandosi su un tipo diverso di horror. Oppure siccome si tratta di una one shot anelata dal resto del gruppo, il giocatore in questione può decidere di non partecipare. Non sarà certo escluso dal gruppo per questo, e dopo qualche sessione potrà tornare.
    3 punti
  3. Si facciamo così: principalmente la tribù è composta da umani poi ci possono essere famiglie di altre razze. @Von aveva ragione xD Anzi che ne dite se oltre al vostro personaggio create la vostra famiglia? (magari vengono fuori spunti interessanti per far evolvere la campagna!)
    2 punti
  4. Idea trollosa: nel mezzo di un combattimento (su griglia, con miniature e tutto) un PNG grida "oddio, vedo dei giganti! E ci stanno manovrando come pedine! E questo pavimento è a quadretti/esagoni tutti uguali!".
    2 punti
  5. Ho la sensazione che non sia una questione di come diversamente intendiate D&D nello specifico, ma piuttosto di come intendiate in generale l'approccio al gioco di ruolo (in quanto passatempo collettivo). Quelle che seguono sono domande che ti faccio solo per curiosità, così da capire meglio la tua formazione ruolistica: Hai familiarità con il concetto di Contratto Sociale e dell'impatto che hanno avuto le Teorie Forgite, piacciano o meno, sul modo di intendere il Gdr in generale, specialmente per chi ha partecipato a dibattiti sui forum negli ultimi 10-15 anni? Da quanto tempo discuti di Gdr online, soprattutto sui forum? Da quello che ho capito di te, sei un giocatore veterano legato ai Gdr tradizionali (D&D e simili). Il motivo per cui ti faccio queste domande è che, se negli ultimi 10-15 anni almeno non hai partecipato a molte discussioni sul Gdr online, potresti non aver subito l'influenza delle più recenti discussioni pubbliche sul modo di intendere il Gdr. Ovviamente non è un peccato mortale, ma potrebbe spiegare perché non ti viene spontaneo comprendere la posizione di giocatori che, invece, hanno da tempo fatto loro, volenti o nolenti, concetti spesso trattati nei forum e oramai generalmente accettati, come l'importanza di stipulare un Contratto Sociale tra i partecipanti al gioco. Perchè è questo che, di fatto, il supplemento da te citato suggerisce ai giocatori: stabilite tramite Contratto Sociale il modo in cui gestire i temi considerati sensibili da uno qualunque dei partecipanti (il che significa tutti i partecipanti), non dando per scontato che, solo perchè una cosa non disturba voi, non disturba gli altri. Questo manuale è il frutto di un più moderno metodo di game design, attento non solo alle meccaniche ma anche ai rapporti tra i partecipanti al gioco. E' anche la conseguenza della recente ipersensibilità americana per qualunque tema complesso (basta un niente perchè oggi gli americani gridino allo scandalo per qualcosa), ma i consigli forniti al suo interno sono comunque importanti. Lo sono perchè forniscono alle persone un metodo per gestire più facilmente i rapporti interpersonali all'interno di un gruppo, cosa che a volte non è facile fare. I rapporti interpersonali sono una questione complessa che non tutti sono in grado di gestire, soprattutto perchè spesso e volentieri le persone sottovalutano il disagio degli altri. Qui non si sta parlando di consentire ai rompiballe egocentrici di monopolizzare il gioco come dicono loro; qui si sta parlando di spingere le persone ad ascoltarsi di più e ad agire come un vero gruppo unito. QUESTO è il Contratto Sociale: ci si ascolta e ci si parla prima ancora di iniziare a giocare, in modo da comprendersi e decidere fin da subito di giocare a qualcosa che piaccia a tutti, così da divertirsi tutti assieme. 🙂 EDIT: Ho modificato il link della fonte su Contratto Sociale, perchè mi sono accorto di aver linkato il sito sbagliato.
    2 punti
  6. Sulla falsa pista di un articolo di Zambrano, provo a scrivere perché secondo me per giocare bene di ruolo è fondamentale spendere quante più ore possibile sui libri, o per essere più chiari: sulla lettura. Una premessa che vale per ognuno dei punti a seguire: per lettura non intendo necessariamente lettura di libri fantasy, o comunque ambientati nel Medioevo, o comunque storici. Vale invece per qualunque romanzo purché ben scritto, anzi tanto più se ambientato in un contesto che non ha nulla a che vedere col fantasy, compresa la società contemporanea. 1) I personaggi I buoni romanzi, ancora più del cinema o delle serie televisive, offrono delle caratterizzazioni approfondite dei personaggi più diversi tra loro. Questo non vale solo per gli avventurieri, i militari o le persone d'azione. Da questi personaggi si possono trarre ottime idee per definire in parte o completamente le inclinazioni morali di un PG o anche di un PnG. Casy, il predicatore di "Furore" era sinceramente dedito a far del bene ai più bisognosi, e pure possedeva un'indiscussa padronanza delle Scritture e attitudine alla speculazione filosofica, ma era anche vittima della sua debolezza per il sesso, e soffriva continuamente per i rimorsi che questa gli causava. 2) I casi della vita Leggendo di storia si apprende di circostanze in cui "un battito d'ali di farfalla finisce collo scatenare un uragano". Eventi cui una persona normalmente non penserebbe mai. Ne "La città bianca" si racconta che l'Orda d'Oro era giunta a circa 60 Km da Vienna, i suoi esploratori si erano già avventurati sulle Alpi. Dopo aver espugnato pure Mosca (laddove secoli dopo sia Napoleone che Hitler avrebbero fallito), niente più era in grado di arrestare la sua discesa fino a Roma... Non fosse che una malformazione cardiaca congenita stroncò definitivamente la vita di Ogedai Khan, imponendo quindi la ritirata immediata e la l'interruzione definitiva di quella campagna militare che avrebbe sconvolto in maniera irreversibile l'Europa intera. 3) L'azione pura Leggendo romanzi storici, guerra o d'azione si possono trarre canovacci assolutamente ben dettagliati per creare un'avventura, ancorché trasposta in tutt'altra epoca e ambientazione. Ne "L'ombra del Sole" siamo nell'ex-Congo belga, anni '60, e una compagnia di mercenari guidati da un burbero ma generoso capitano, deve recuperare e scortare dei missionari che stanno per cadere preda dell'assalto di ribelli sanguinari. Il suo ufficiale in seconda, uomo capace ma ancor più cinico, volentieri si presta ma solo perché è uno dei pochi a sapere che oltre a dover portare in salvo i civili, presso la missione è custodita una cassetta di estremo valore, che peraltro dimostra l'esistenza di traffici illeciti... 4) Diversi modi di pensare Soprattutto leggendo della vita delle persone comuni, si impara quanto fossero differenti i costumi, il linguaggio, i valori degli uomini di altri tempi. E così conferire maggiore spessore alle relazioni sia tra PG che PnG: andare oltre le solite espressioni situazionali che bene o male tutti conoscono, e imparare cosa significava l'amicizia tra i legionari di Roma o cosa fosse il coraggio per un paladino di Carlo Magno, e così per il tempo che dura la sessione di gioco, ancora di più, meglio, evadere dal mondo della vita reale. Prima che Scotland Yard introducesse il metodo logico deduttivo, che si sarebbe poi diffuso in tutta Europa, le investigazioni, se così si potevano chiamare, erano condotte in maniera estremamente approssimativa. La parola di una sguattera aveva peso infinitamente inferiore a quelle di un curato o di un signorotto locale, anche se questi ultimi avessero "testimoniato" che avevano visto uno spirito scendere dal cielo e colpire a morte un contadino. E ben sapendolo, ogni villico, cadeva nella rete di omertà, paure e complicità che rendeva estremamente difficile perseguire un qualunque ideale di giustizia, come nella vera storia della strega di Zardino narrata in "Chimera". 5) Architetture Che si tratti di una città, un covo di banditi, una nave o un castello, si può scoprire come fossero strutturati e quali elementi vi si potessero trovare, fossero essi elementi comuni o trappole e altri marchingegni, descritti però in maniera realistica, e in un modo che però esula completamente dall'elenco di elementi che si trova sul manuale, che magari si tende a piazzare nei propri dungeon in maniera acritica. In "Io, Caterina", si spiega che presso il Castello Sforzesco, non solo il pianterreno, ma anche buona parte delle stanze al primo piano erano stata messe in comunicazioni in modo tale che vi si potesse transitare anche a cavallo, e un nobile non dovesse darsi pena di smontare. 6) La realtà supera la fantasia Questo è secondo me l'aspetto più importante: la storia e le cronache ci svelano circostanze in cui uomini e donne, in preda a debolezza o esaltazione hanno compiuto gesti di una tale grandiosità o meschinità, che sono stati innanzitutto in grado di condizionare la storia, ma soprattutto di farlo in maniere impensabili, o anche solo incredibili... Eppure ci sono state, e pertanto possiamo adottarle nelle nostre campagne senza timore di fare qualcosa di "esagerato". Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi inviarono come diplomatico in Giappone, "Richard Sorge - La più grande spia del XX secolo", un avvenente e brillante uomo di cultura ancorché con un passato nel Partito Comunista a loro ignoto, una spia al soldo dell'URSS. Ebbene questi grazie alla sua eloquenza e fascino riuscì ad non solo ad accreditarsi ma farsi addirittura amico intimo di numerosi ufficiali dell'Ambasciata Tedesca a Tokyo. Questo fece si che egli non dovesse neppure sforzarsi di recuperare i documenti segreti, erano loro stessi che con lui li condividevano da buoni amici. Il suo capolavoro poi, fu poi quello di dissuaderli dall'invadere l'Unione Sovietica (già piegata da difficoltà interne) bensì attaccare la base navale degli USA alle Hawaii. Quando a guerra conclusa i magistrati giapponesi conclusero la ricostruzione di tutto il suo operato, non poterono fare a meno di mettersi le mani nei capelli. Lui fu giustiziato, ma questo nulla tolse al riconoscimento di essere stato il miglior elemento in tutta la storia dello spionaggio internazionale. Questo è quanto io mi sento di dire così, sue due piedi, ma ovviamente le ragioni per leggere, anche solo al fine di migliorare il proprio gioco di ruolo, sono molto più di queste: sono tante quante i buoni libri scritti nella storia dell'umanità.
    2 punti
  7. Il panico moralista è di nuovo presente, basta vedere spazzatura come Consent in Gaming che stila una lista di cose che un giocatore impone o impedisce agli altri solo perchè a lui/lei danno un po' fastidio.
    1 punto
  8. Ragnar Bjornsson A cena dal governatore [Alucard, Angelica, Eoliòn, Luna, Shaun e Vassilixia]
    1 punto
  9. Kalana Sto' per salutare il nuovo cavaliere appena entrato quando le parole dell'elfo paiono non solo colpirmi, ma cogliermi apertamente impreparata. Sarei io la regina? chiedo divertita Cioe', non sono sola al mondo per cominciare, dovrebbe esserci mio fratello da qualche part e... Rimango un attimo silente alle sue parole, guardando un attimo Rurik come a chiedergli con lo sguardo se abbia detto una cosa che è nota solo a noi due prima di voltarmi a sorridere all'elfo. E' come se realizzassi qualcosa e poi mi tornasse in mente una triste verità. Mi riprendo un attimo, schiarendomi la voce verso Almar. Ti do' il benvenuto fra le nostre fila allora. Discuteremo dopo questa profezia, ma voglio chiarire come prima cosa che io sono tutto meno che una regina. Voglio che sia chiaro che mi considero piu' come la serva dei miei uomini che la loro regina. Per tutto il tempo che lo riterrai appropriato, sarai come un fratello tra i miei uomini. gli dico pacata. Mi volto verso tutti quanti i presenti, visto che tante cose succedono assieme per mettere ordine agli eventi. Amici e compagni, grazie davvero per il soccorso. Abbiamo tanto da dirci e tanto da fare tra tutti noi. E molti ringraziamenti da somministrare. faccio ai presenti con un sorriso solare. In questo momento faccio un profondo inchino. Grazie mille, grazie dal cuore per essere tutti qua riuniti per aiutarci, e grazie ai miei amici per essere stati al mio fianco. ringrazio tutti quanti, un sincero sorriso felice. Per ordinare bene i discorsi, ringraziare e dare il giusto tempo ad ognuno di voi, se il vostro tempo ed impegni lo permettono, vorrei offrire a voi un rinfresco degno di tal nome, permettendo ai miei compagni di disavventura di rifocillarsi e di ringraziare voi, prendendo colloquio con ognuno di voi in maniera adeguata. faccio a tutti, guardandoli negli occhi per vedere se son d'accordo mentre il mio sguardo ricade di nuovo sul soldato con le insigne del mio ordine che mai ho visto. Salve: appartieni alla sezione militare dell'ordine? Non ti ho mai visto. chiedo con un sorriso materno giungendo le mani. Mi vanto di conoscere per nome ognuno dei miei uomini, ma immagino che son stata purtroppo negligente recentemente. Spero tu sappia perdonarmi per non avere dato a te ed i tuoi compagni un adeguato benvenuto fra le nostre fila. continuo genuinamente con un leggero inchino. Mi volto a guardare soprattutto Daisy ed il Professore, sorridendogli per un piccolo festeggiamento che ce l'abbiamo fatta. Allora... posso avere l'onore di offrirvi un piccolo ringraziamento a tutti quanti? chiedo ai presenti infine
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  10. Non per me, contano le esigenze generali di tutto il gruppo di gioco, master incluso, se le esigenze del giocatore A vanno contro le esigenze della maggioranza semplicemente le sue esigenze non contano, se ne parla prima e si vede se il giocatore A vuole cambiare, è successo. Nel momento in cui il giocatore A cambia, rimane, nel momento in cui non vuole o non può lo si esclude dal tavolo di gioco per rendere l'esperienza migliore alla maggioranza. Quanto al Contratto Sociale l'avevo già detto molto prima nella discussione che noi lo applichiamo, diamo una serie di regole, tra comportamento al tavolo e presenza, per cui chi non le rispetta è fuori, si è esclusivo, perchè non riteniamo di essere tenuti a dover venire incontro alle esigenze di tutti. Non so te e gli altri ma io, quando vado al cinema non ci vado per andare a vedere UN film, ci vado per andare a vedere QUEL film. Si va al cinema per condividere l'esperienza di vedere quel film, se si volesse stare assieme per stare assieme si andrebbe da qualche altra parte. E no, primo non è scritto da Monte Cook, è solo pubblicato dalla sua compagnia, e secondo, l'obiettivo in se è nobile, ma il metodo che consiglia il libro non va bene, è per questo che lo considero spazzatura. Si, sono d'accordo, il problema è proprio il fatto che Consent in Gaming spiega di non farlo! Il manuale da tutti i mezzi al giocatore A per non comunicare le sue esigenze al resto del gruppo, tra X-Cards, Safewords, questionari da compilare, paragrafi dove non consiglia ma impone come dato di fatto che un giocatore non si debba spiegare col resto del gruppo riguardo le sue esigenze. Come ho spiegato nel mio secondo post, mostrando parecchi esempi dei contenuti del manuale, le sue regole uccidono la comunicazione all'interno del gruppo che sia io che te, anche se per motivi e con risultati diversi ( io esclusivo, tu inclusivo), riteniamo importante.
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  11. Khelgar Faccio un gesto con la mano come dire "nessun problema" quando mettono in dubbio la mia veridicità, per il resto ascolto in silenzio lo scambio di battute, bevendo di tanto in tanto. Mi scopro il braccio mostrando un brutto taglio, anche se la ferita è già stata ripulita. "Un solo colpo. Magari son stati fortunati, magari sono molto abili, ma se vogliamo riscendere li dobbiamo essere DAVVERO pronti." Pausa bevuta, poi riprendo a parlare "Non credo che gli umani siano veramente a conoscenza di quello che succede li, o almeno non tutti tutti. Ma sicuramente qualcuno che ne è a conoscenza c'è, e paga per questa copertura, che parliamoci chiaro, non si estrae così tanto bene per quanto veniamo pagati. Poi i due pellerossa ci hanno provato a parlare con noi, quindi con qualcuno hanno per forza dei contatti. Solo dopo hanno capito che eravamo li a ficcare il naso, e ci hanno attaccato." Prendo un grosso sorso. "Le guardie fuori potrebbero essere poche, ora. Ma la sotto probabilmente sono in fermento. Questi coglionazzi fuori non contano niente, li prendi per il cu.lo come vuoi. E' sotto il problema, non fanno troppe storie e menano sodo"
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  12. @The Dungeon Master: scusa, ma non ho capito un'accidenti di quello che hai detto...
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  13. la diversità di px per classe era fantastica. il morale è stato ripristinato in 5e come opzione, anche se pur scarsamente, visto chela 5ed doveva essere il ritorno sul modello del vecchio D&D e AD&D. L'allineamento, dalla 3.0 è nato il caotico neutrale (molto diverso da quello dell'AD&D, per chi vuole fare quello che gli pare ed andare bene in ogni circostanza) Pur risultando impopolare, avrei mantenuto l'animosità tra le razze (evitando di ficcare il politically correct su ogni cosa venga creata in questi anni). vedi WFRP 2ed e 4ed E per secondo, ma questo l'avrei già fatto dalla 3.0 avrei tolto l'aumento dei PF per livello, perchè nelle edizioni precedenti ci stava essendo l'unica cosa che aumentava ed era l'astratto di quanto si diventava bravi a combattere, ma ora con aumenti caratteristica, talenti, privilegi ecc ecc, avrebbero dovuto studiare un'altro modo.
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  14. "Memory is not storage. It's reconstruction." Questa l'avevo già letta da qualche parte..... Sci-fi Teorie scientifiche prodotte in grandi numeri, e selezionate, da un algoritmo di linguistica combinatoria. La verifica è semiautomatizzata, richiede comunque lavoro umano - ma molto meno di tutta la Scienza precedente. Nel tempo emergono tot fenomeni wierd: 1) Prima di tutto difficoltà di interpretazione delle verità profonde che affiorano, tanto che vengono creati dei software "di livello n" di ermeneutica che cercano sempre di più di semplificare l'interpretazione 2) Si approfondisce l'ipotesi forte di Sapir-Whorf, e dopo un po' la linguistica combinatoria è scritta in un linguaggio a parte, che viene ritradotto a sua volta. Il fenomeno strano è questo: che in base al software di traduzione, l'interpretazione della realtà cambia ma è comunque predittiva e non falsificata ("vera") in qualsiasi software di traduzione sufficientemente potente da sostenere la teoria. 3) Fenomeno molto wierd, ispirato ad alcune intuizioni di László (che diciamo la verità erano di Schopenhauer, su come l'ideologia impatti sulle verità scientifiche prodotte da una cultura) e al Plank di "The opposite of a profound truth may be another profound truth": in base alla struttura del metodo di selezione, per teorie allo stato dell'arte (compresa la teoria di queste macchine) incomincia ad emergere il fatto che la verità di una teoria dipende proprio dal metodo di selezione: due metodi di selezione differenti portano a due verità differenti, ma comunque vere entrambe. Vengono così creati dei metasoftware di selezione ("ideological") che portano a vari cluster ("Ideologies") di gruppi di verità scientifiche tutte vere, ma che in parte possono contraddirsi - e spesso lo fanno. Inoltre si denotano due proprietà dei cluster: la sensibilità alla traduzione dei software di ermeneutica ("artisticity") e la presenza statistica all'interno del cluster di teorie presenti in altri cluster ("uniqueness"). Questo fenomeno è chiamato Elecktrodynamics of Moving Theories (per omaggio leggermente linguisticamente fuorviante a Moving Bodies, si intende come le verità abbiano una "gravità" propria che distorce quella delle altre verità - meglio cluster di verità) 4) Altro fenomeno wierd: i software riescono a costruire dei modelli con degli errori all'interno, e a incominciare ad elaborare teorie proprio a partire da un set di leggi in cui molte non sono vere nella realtà. I cluster così costruiti ("Immaginary") alcune volte riescono a spiegare un fenomeno meglio di altri senza l'errore, e anzi proprio a partire da questi si sono avute le maggiori scoperte. La ricerca su questo fenomeno è ancora allo stato embrionale. 5) solita roba che conoscere una teoria sociale (es. Economia) distorce il comportamento degli operatori; roba sulle stesse macchine Grande assente: simile a Incompletezza di Gödel. Avevo scritto molta altra roba...
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  15. PNG che magari si riveleranno i giocatori stessi?
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  16. Vi ho fatto una mappa, la trovate sul topic di gioco. Potrebbero esserci delle incongruenze con gli ultimi post ma abbiate pazienza l'ho fatta ad occhio!
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  17. Omar Come Victor, anche l'accolito dalla pelle nera cercò la sicurezza della folla assiepata per sfuggire al malessere del mare aperto. Parlò con con il compagno e la gente incrociata sulla nave per quasi tutto il tempo, cercando di raccogliere quante più informazioni possibili sulla città, sulla guerra civile in corso e, soprattutto, su strani e insoliti eventi di mistero e violenza che potevano condurli sulle tracce del culto che stavano cercando.
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  18. Come compenso per i servizi prestati, un mezzo lestofante offre a sorpresa, o propone di accordarsi, un oggetto magico o comunque di valore, che i PG sanno in realtà appartiene ad altri. Es. un capo orco offre un oggetto magico degli elfi loro alleati, a loro sparito da tempo. Oppure un ricco mercante offre un gioiello che è noto è stato recentemente rubato dal palazzo di qualche nobile. I giocatori dovranno quindi fare delle scelte etiche. Ciao, MadLuke.
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  19. Ho vissuto con mio nonno per vari anni. Non voleva mai vedere film di guerra, ma ogni tanto capitava che io li mettevo (perché ero un piccolo odioso di 8-9 anni). Ogni volta o se ne andava in un'altra stanza a fare le parole crociate, o li vedeva e piangeva di nascosto. Non si è mai giustificato e io non gli ho mai chiesto il perché. Per un po' mi ricordavo di non metterne, e poi me ne dimenticavo e ricapitava. Mio nonno ha preso una medaglia d'oro nella seconda guerra mondiale per essere rimasto all'antiaerea a sparare agli aerei che lo bombardavano mentre la sua corazzata affondava. Tre suoi amici d'infanzia, gente che aveva fatto l'accademia con lui partendo dal suo paese, ragazzi con cui magari avrebbe giocato di ruolo fosse nato due generazioni dopo, sono affogati su quella nave. Non ne ha mai parlato a nessuno, neanche alla moglie o alle figlie. Io l'ho scoperto alla sua morte cercando di capire perché a mia nonna arrivavano un centinaio di euro all'anno dal ministero. Tu puoi dire che non ti pare proprio fosse cresciuto mio nonno, perché non riusciva a distinguere la realtà dalla fantasia. E io evito di commentare questa tua ipotesi, per evitare di far moderare la conversazione. Ma sono cresciuto io, e se fosse ancora vivo non metterei più i film di guerra. Perché crescendo si capisce sia che la realtà e la fantasia sono cose diverse sia che storie di fantasia possono evocare effetti reali e che non c'è niente di male a stare male per qualcosa che non pone un pericolo reale attuale. La mente umana è un oggetto fisico, e quello che pensa, quali aree del cervello si attivano, ha effetti fisici e reali. PS: Se mio nonno non avesse fatto la guerra, ma fosse semplicemente infastidito dalla guerra per fatti suoi, non cambierebbe assolutamente niente nella storia. Perché il protagonista, chi è cresciuto, sono io. E per me si tratterebbe sempre di non fare qualcosa che dà fastidio ad un altro essere umano, e se lui sia o meno giustificato abbastanza ad essere infastidito non spetta a me deciderlo.
    1 punto
  20. Al contrario, io penso che la tua visione sia sbagliata ma abbia tutto il diritto di esistere. Semplicemente non credo ci sia modo di cambiarla, e che quindi discutere sia inutile.
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  21. Ma non vedo perché dovremmo stare allo stesso tavolo, non c'è nessun obbligo di giocare con persone con cui non ci si trova bene, non tutti devono necessariamente essere i benvenuti a un tavolo da gioco, che sia perché hanno poca empatia rispetto al resto del gruppo o che sia perché ne hanno troppa Quanto al mio primissimo commento che ha fatto partire il fork del post a me sembra che alla fine si stia provando quello che ho detto, c'è una nuova ondata moralizzatrice che soffia sopra D&D e il mondo dei GDR in generale, ondata che si abbatte a colpi di trigger e sensibilità offese. Il modo di giocare a D&D è cambiato in questi trent'anni ma nessuno ci obbliga a dover cambiare il nostro stile di gioco per seguire le mode.
    1 punto
  22. Victor Victor non aveva mai affrontato una traversata di quella natura e, sul principio, il viaggio gli diede qualche piccolo fastidio: del resto, nascere e vivere in un Formicaio Imperiale tende a non abituarti granché a nessun tipo di viaggio. Superate le difficoltà iniziali, tuttavia, ľArbitrator provò a "mischiarsi con la folla", facendo quattro chiacchiere vaghe per attaccare bottone, prima di provare ad ottenere maggiori dettagli sul pianeta ed, in particolare, sulla loro attuale meta. Il fatto di essere ancora troppo poco informati sulla situazione locale non gli piaceva per niente... AdG
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  23. Narcyssa "Ma le guardie umane sanno che siete stati laggiù? Diamine, si o no?" chiedo esasperata. Pensavo che i nani fossero più diretti e semplici di così, invece mi sembra di parlare con un elfo che cripticamente allude al fatto di non avere denaro per pagarmi.
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  24. 1 punto
  25. Erdan Brightwood Ero rimasto insolitamente silenzioso, come quando ci si sveglia male dopo un lungo sogno. I miei compagni avevano reagito con una sorprendente naturalità al nostro singolare incontro, ma non io. Le parole criptiche del fauno mi erano entrate in testa. Era da tempo che mi interrogavo sul significato dei miei doni, sul prezzo che presto o tardi il Folle sarebbe venuto a riscuotere. I miei compagni mi avevano conosciuto che già padroneggiavo il potere arcano, con la lingua vellutata e la presenza ipnotica del mondo fatato. Erano rimasti stupiti della rarità della cosa, ma se ne erano fatti una ragione ben presto. Io non avevo dimenticato come era prima che il Principe mi trovasse. Un mezzosangue con le spalle al muro, letteralmente nullatenente. Un criminale senza arte né parte. Quale sarebbe stato il mio destino? Seguo Anlaf e Videmir oltre il cancello chiedendomi se il danno sia colpa della solita goffaggine del barbaro o merito della benedizione del fauno. Sento ancora le farfalle vibrarmi sotto pelle.
    1 punto
  26. Videmir Guarda, per me è il posto che cade a pezzi dico ad Anlaf, guardando la porta distrutta forse i tarli nel legno ti hanno visto ed hanno avuto paura guardo oltre il barbaro, cercando di capire se il rumore ha attirato qualcuno
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  27. Anlaf Seguiamo il percorso indicato dal fauno, cercando allo stesso tempo di depistare la creatura alle nostre spalle e di raggiungere la nostra destinazione prima del tramonto. Quando ormai la luce rossa del sole ci irradia mentre si inabissa, arriviamo finalmente alla nostra meta; cerco di studiare il cancello e poi, più da vicino, la porta più piccola e nascosta. "Ma che c4z, ma perché non tengono mai le cose per bene..." lasciando cadere a terra la porta dal lato interno. "Spero non me lo caverà dalla paga. Andiamo dentro dai..." dico entrando "...che secondo me poi il maresciallo m'ha voluto portar sfiga, non l'ho neanche toccata quella porta di m3rda."
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  28. mmm Sinceramente non mi dispiacevano i requisiti diversi per passare di livello.
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  29. Quindi usi ancora quello della seconda edizione. L'articolo, invece, è sul manuale della prima. Tornando in topic, l'articolo mi è piaciuto, anche se non mi trovo d'accordo quando l'autore scrive: Il modo migliore per giudicare la difficoltà di un incontro era dato dall'esperienza acquisita durante il gioco. La cosa all’epoca non mi disturbava; ci sarebbero volute le successive edizioni per farmi comprendere l'utilità di un Grado di Sfida – specialmente con molti nuovi mostri mai usati prima. La prima edizione di AD&D (di sicuro all'epoca della pubblicazione dei tre manuali principali) era/è un gioco Old School: quale sarebbe stata l'utilità di un Grado di Sfida in un gioco del genere? E questo senza entrare nel merito della qualità del Grado di Sfida così come poi sarà effettivamente sviluppato in seguito.
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  30. Io lo uso ancora per conoscere l'"Activity cycle" e applicare la regola del Morale.
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  31. DM Lo scivolare del tempo portò il pomeriggio a Mylmanor, illuminata dalla luce di un sole che si era visto raramente a Glantria e nel corso del viaggio attraverso la Foresta dell'Arbusto Nero, cosa che portava a riflettere anche sul tempo meteorologico che vigeva in quel paese così bizzarro, funestato solo dal severo esercito, i cui uomini giravano per i mercati con fare severo e talvolta tracotante. I mercati comunque, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. X Damien e Deborah Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. X chi visita “Il piacere del Sottosuolo” Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli. La litania del giorno, che andava avanti dalla mattina, continuava con una precisione quasi meccanica Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano chiuse (gli statali non erano famosi per il loro impegno e al primo pomeriggio gli uffici erano inaccessibili), così come i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale. x coloro che vanno a cena dal governatore (Eoliòn, Luna, Vassilixia, Ragnar, Alucard, Angelica e Shaun) Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata, sempre a disposizione del gruppo come lussuoso “campo base”, supportato dal servizio impeccabile del personale presente. X chi si trova alla Giumenta Dorata X tutti
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