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  1. Bellerofonte

    Bellerofonte

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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 28/05/2018 in Messaggi

  1. No macché sono un pirata in fondo, solo giri di chiglia !
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  2. Puoi sempre andare ad insultarlo, eh!
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  3. @Herlan Naiko risponde: posso combattere, posso uccidere, posso diventare più forte… e vengo pagato per questo! Mi sento soddisfatto di quello che faccio… anche se ho ancora un’aspirazione: diventare capitano! E poi magari generale! @Herlan – Ratatoskr L’elfa risponde allo scoiattolo: non sono una nobile… e il mio nome è Igiorando. Strano nome, commenta Helpica (dopo averlo sentito per la seconda volta). Non è un nome di persona. Nella lingua antica degli elfi significava “villaggio” ma con il passare del tempo si è tramutato in un vero e proprio nome di un paesino. Porti il nome di un villaggio quindi? Esatto, è l’antica tradizione delle fate… e noi elfi di Valang siamo imparentati con il popolo fatato. Ma ora che ci penso… non dovrebbe sorprendervi se una persona porta il nome di una città. Non vi era forse nel mondo umano una strega che aveva preso il nome di una città eltheriana? Quindi… sei una fata e anche un’elfa? No, sono un’elfa di sangue puro… ecco perché posso leggere il messaggio nella pietra verde. Ma hai detto che sei imparentata con le fate. Perché gli elfi discendono dalle fate. Grazie al mio retaggio posso usare la magia e servirmi della campanella bianca. Abbiamo anche noi delle campanelle, ad Axira intendo. La chiamiamo magia musicale. E’ un bel nome. Ma non abbiamo mai visto una campanella bianca. Cosa fa? Cura. Ma non credo che siete venuti qua per parlare di fate e campanelle. Igiorando prende la gemma e la posiziona sul palmo aperto della sua mano. Una scritta viene proiettata sul muro i cui caratteri sono sfocati. Notate le pupille dell’elfa dilatarsi mentre fissa quel messaggio. E’ una parola sola… commenta mentre si sforza di leggerla …fla… dla… no, no… è fracorro…. No, ho detto una cretinata… si sforza ancora di più …Flacorn! Quella parola attiva un potere assopito della gemma verde che ora proietta su tutte le pareti un’immagine di luci verdi. Raffigura la mappa di Valang nei minimi dettagli. Vi voltate su voi stessi per guardarla e i vostri sguardi si soffermano su un monte. Nella mappa, quella montagna è vicina alla città chiamata Loog, a nord della grande foresta. In quella montagna vi è segnata una “X” e una parola in elfico. E’ una mappa del tesoro! Esclama Helpica. I suoi occhi brillano. Non credo, dice Igiorando. Cosa te lo fa pensare? L’elfa indica la parola in elfico vicino alla “X” e dice: quella parola, significa “aiuto”. Stringe poi il pugno attorno alla pietra, interrompendo la proiezione della mappa, e riconsegna la gemma a Herlan: non posso tenerla… non se sono degna. Ho appena capito di cosa si tratta. Il popolo elfico di Valang è comandato da tre re… e ogni re ha una gemma incastonato nella sua corona. Questa pietra è una delle tre gemme dei re elfici. Chi la tiene comanda il popolo elfico… non sono degna di toccarla. @Farondis Resti da solo con il giovane dai capelli bianchi. Lui incrocia le braccia e risponde: tsk! Capitano? Io? Ho sedici anni, sedici. Solo mia sorella gemella è riuscita a ottenere il ruolo di capitano a quest’età… e non ci credo che è stata promossa perché è brava a lottare. Per gli Dei… quanto può essere abile in guerra una storpia? Io credo che è stata fatta capitano perché… In questo momento si avvicina un uomo alla tenda di Herlan. Ha più di cinquant’anni, forte nel fisico, con capelli neri e mossi, occhi celesti e un grande naso. Naiko interrompe il suo discorso e solleva una mano di fronte a quest’uomo: altolà! Non si può entrare nella tenda, ordini del Drognodar. L’uomo lo fulmina con lo sguardo e dice: moccioso… sono il capitano Mhur! Non mi riconosci? S-si, signore… Naiko sta perdendo la sua baldanza …è solo che lord Herlan mi ha comandato di non far entrare nessuno. C’è la famiglia Shayll nel palazzo che domanda della loro figlia. Devo vedere lord Herlan il prima possibile. Annunciatemi.
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  4. 13 MIRTUL 1489 CV, SERA Mentre Gideor e Achuak portano Shamash all'interno dell'ospedale improvvisato passano vicino a Saliman che li mette al corrente di ciò che è successo. La frase ha senso per Achuak, ma Gideor rimane sorpreso, non sa nulla del drago. Poi nell'accedere alla struttura incrociano Bilinbin e Rawdon che hanno appena portato dentro un ferito e stanno andando a prendere un altro e lo gnomo dice agitato al chierico "Un mostro! SPUTAVA FULMINI!" Il suo viso è una maschera di misto terrore e stupore "Non ho mai visto nulla del genere padre...che dicono i vostri Dei? Sono forse adirati con questa gente?" Dopo aver risposto allo gnomo entrano nell'ospedale improvvisato. La struttura ad elle, che poi sono le baracche dei soldati e gli uffici della guarnigione, è stata organizzata come ospedale nella parte iniziale, mentre nella parte in fondo vengono radunati i corpi di chi è deceduto durante i vari attacchi ed alcune persone, anziani e donne mature stanno vicino ad alcuni di questi corpi, chi con rassegnata compostezza, chi piangendo sommessamente. L'odore di erbe medicinali e disinfettanti riempie l'aria e si vede l'anziano Padre Bran indaffarato intorno ai numerosi feriti, aiutato da un paio di ragazze ed un ragazzo che portavano bende, stracci, secchi e bacinelle di acqua fredda o calda e tengono il più pulito possibile. Tutti hanno un'aria stanca, ma continuano a darsi da fare. Quando il sacerdote di Torm vede i due che portano il corpo del compagno indica loro di adagiarlo su delle stuoie che sono ancora libere e dopo aver finito quello che sta facendo li raggiunge "Come è andata al Tempio?" dice mentre stancamente si china verso Shamash per valutarne le condizioni. Quindi dà indicazioni al ragazzo che lo sta aiutando di mettere un unguento sulle ferite e di fasciarle e poi guarda Gideor, mentre Achuak nel frattempo esausto si è seduto contro una parete lì vicino per riposare, dice "E voi da dove saltate fuori?" Il suo sguardo cade sullo scudo ed aggrotta le sopracciglia grigie striate di bianco in una espressione perplessa e indagatrice "Cosa porta un seguace di Talos da queste parti?" Intanto fuori nella piazza d'arme tutti si sono posizionati ai loro posti come indicato da Escobert ed è sceso un silenzio carico di tensione. Gli sguardi sono rivolti verso il cielo buio nella spasmodica attesa che l'enorme sagoma blu del drago compaia o nella remota speranza che non lo faccia. Poi un rumore "Wooooosh!" Il drago cala nuovamente su di loro. Segue il forte battito di enormi ali che frenano la picchiata e la bestia compare a mezz'aria a meno di una decina di passi dalla merlatura. Bilinbin, Saliman e Rawdon ora vedono più da vicino la sua imponenza che trasmette tutta la sua pericolosità e minaccia. Rawdon riesce a ricacciare indietro il terrore che inizia a crescere in lui davanti alla pericolosissima creatura, ma per Bilinbin e Saliman la scena è troppo spaventosa e brividi e tremori percorrono i loro corpi rendendoli impacciati e spaventati. Miliziani, soldati ed Escobert scagliano tutto ciò che hanno a portata di mano verso il drago, ma solo un paio di frecce e una lancia scagliata dal nano riescono a penetrare le possenti scaglie che ricoprono il suo corpo. Poi il drago ricambia il favore ed apre le sue fauci da cui scaturisce un fulmine ampio più di due braccia e che si propaga per quasi trenta passi rimbalzando sulla merlatura del Maschio e facendo schizzare pezzi di pietra dappertutto. Quattro difensori vengono colpiti in pieno dal fulmine e muoiono folgorati sul colpo, mentre altri tre vengono colpiti dal pietrisco, ma le ferite che riportarono sono abbastanza gravi. Quindi come era già capitato nell’attacco precedente il Drago sbatte violentemente le ali e scompare di nuovo nell'oscurità della notte seguito a breve da urla di trionfo e giubilo che arrivano dagli assedianti che hanno circondato il Maschio. Dopo un istante in cui si sentono solo i gemiti dei feriti, la voce di Escobert inizia a dare perentori ordini e riporta tutti alla triste realtà dei fatti. Cadaveri e feriti vengono portati da basso, almeno quelli che non sono già volati giù, mentre i due accoliti si precipitano fuori dall'infermeria improvvisata per prestare il loro aiuto. Dopo l'attacco del drago si ripetono le procedure già attuate in precedenza. I due accoliti che si occupano dei feriti portandoli nell'ospedale improvvisato, alcuni armigeri spostano i cadaveri di chi non ce l'aveva fatta, altri armigeri che rimpiazzano quelli caduti o troppo feriti sugli spalti... ma qualcosa di diverso c'è... ed è lo sguardo dei miliziani e dei soldati... è chiaro che la speranza sta chiaramente scivolando via, che questo stillicidio ben presto aprirà una breccia, se non una voragine, negli animi dei difensori. Ed è proprio in quel momento che dagli spalti riecheggiano stentoree le parole di Escobert "Questa è la nostra casa, queste sono le nostre terre..." e nel dire ciò spiega il braccio destro tutt'intorno "...e non saranno un gruppo di viscidi predoni od un drago a portarceli via così facilmente! Non mi importa quante volte tornerà, noi saremo qui ad aspettarlo e ad aspettarlo e ad aspettarlo, finché non riempiremo quel suo maledetto corpo scaglioso delle nostre frecce e delle nostre lance. Amici, compagni, voi tutti... non cedete, non indietreggiate... facciamogli vedere di che pasta sono fatti gli abitanti di Greenest!" Non ci sono urla o commenti alle parole del nano, ma i compagni di ventura notano che quel velo di rassegnazione e di apatica sconfitta ha abbandonato i volti dei difensori. Forse non si sono del tutto convinti che vinceranno, ma sicuramente venderanno cara la pelle.
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  5. Rhaegar, elfo ranger - Centro cittadino. Ero sorto dalla boscaglia nel riflusso dell'alba bavosa, ascoltando il vento sussurrante dei racconti degli alberi e delle fiere, costeggiando il margine del bosco, per poi attraversare i rovi agitati da inchini vorticosi, fino al punto scoperto del pendio pietroso che portava all'ingresso della grande citta'. Una volta costrette alla resa le tenebre, la luce implacabile aveva conquistato il suo posto a piccoli passi, scivolando mollemente verso il suo pieno fulgore ed ora, in nessun luogo ed ovunque, un sole certo di se, si faceva guardare in un cielo sgombro di nuvole. Dovevo apparire come un miraggio o come un etereo viaggiatore ai quei semplici mortali a difesa delle porte. Gli sguardi sorpresi ed i loro lunghi silenzi, mi facevano capire che non avevano mai visto un elfo, o almeno nessuno come me. Indagavano le fatture, esotiche ed eleganti ai loro occhi, delle mie armi con curiosità , ed il pregio delle mie vesti e della mia armatura con stupore, forse chiedendosi chi fossi. Ma in fondo i confini degli antichi boschi erano a settimane di distanza da quelle terre e non avrei dovuto sorprendermi piu' di tanto. Anche il caravanserraglio era oramai distante e cosi' le immagini di quelle teste mozzate e delle ombre al soldo dell'Imperatore. Spinsi il maestoso destriero grigio oltre l'ingresso, abbassandomi nuovamente il cappuccio sui lunghi capelli biondo cenere e sul volto che rammentava i lineamenti di mia madre. " Mia madre", pensai, mentre a memoria ripercorrevo le parole che mi avevano portato fino a quel luogo. La Regina era in piedi, osservando dall'alto le chiome variopinte della foresta antica, luogo di comunione della razza elfica. Il corpo slanciato era stretto in un vestito in filato di argento e radice di quercia, mentre sui lunghi capelli setosi, la corona brillava riflettendo le luci di mille stelle curiose, che dalla volta celeste si affacciavano in quella notte fredda. Io ed alcuni esploratori eravamo appena tornati da una ricognizione a nord, dove gli eserciti degli orchi sembravano crescere in numero e spavalderia, benche' le perdite che infliggevamo loro, ogni volta che osavano addentrarsi oltre la brulla steppa, fossero ingenti. Altre avanguardie avevano fatto ritorno, portando notizie preoccupanti riguardo avvistamenti di demoni e non morti, tutti presagi che un nuovo ed oscuro momento stesse per abbattersi sul mondo che conoscevamo. Se cio' non fosse tato abbastanza, il sempre piu' crescente potere dell'Alta Druida e le tensioni per la lunga tregua con gli odiati nani, aggiungevano peso a quello gia' sostenuto dalla spalle della monarca, che vedeva accerchiarsi da minacce e nemici su piu' fronti. Fu in parte per questo che la sua richiesta non mi trovo' sorpreso, quando si giro' verso di me con sguardo greve, dicendomi: << Cavalca oltre i confini dei boschi ancestrali, superando il grande fiume selvaggio che ci separa dal regno degli uomini. Ho bisogno che tu raggiunga la citta' di Vallebona, la ti incontrerai con un diplomatico imperiale incaricato dei rapporti di alleanza con il nostro Regno. Mettilo al corrente delle nostre preoccupazioni ed indaga sulla loro condizione e sulla loro lealta'. Quando la guerra arrivera', dobbiamo sapere su chi possiamo contare e da chi guardarci.>> Nonostante sia un estimatore della capacita' umana di creare barriere e difese, le loro citta' mi erano indifferenti. Mancavano di eleganza, della bellezza integrata della natura, dei profumi del bosco e della sacralita' della magia della terra. Anche le genti che le abitano, che si chiamavano fra loro "cittadini", offendono i miei giovani occhi immortali con la loro inadeguatezza. Non sopravviverebbero un singolo giorno fuori dalle loro mura di pietre e roccia. Cercando di non farmi distrarre dalle mie elucubrazioni, avrei tentato di raggiungere il palazzo del governatore, dove avrei dovuto trovare il Diplomatico imperiale.
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  6. Un posto piuttosto umido e puzzolente, le segrete. Ma d'altronde, che segrete sarebbero se non fossero così? Ne avete mai viste di tinteggiate di giallo, accoglienti e ben illuminate? Se escludiamo rare eccezioni - come la stanza di Sandrine - tutti gli altri alloggi del torrione non sono di chissà quante spanne superiori al luogo in cui vi trovate, arredate con l'essenziale e senza grandi possibilità di personalizzazione. Ma torniamo a noi: A partire dalle scale, l'intera prigione sembra essere stata riempita di tutte le guardie a disposizione della Loggia; c'è davvero chiunque, perfino Pionieri in congedo richiamati in servizio per fare da guardia. Molti di loro sono scontenti di passare lì sotto le loro intere giornate, ma ehi: l'ultima volta che avevano provato a imprigionare Nero, lui (beh, non proprio lui, ma gente per conto suo) aveva dato fuoco all'intero palazzo. Ora, sarà anche vero che la Loggia è fatta di pietra, ma con lui meglio non rischiare. Anche se dall'aria tranquilla con il quale trascorre le sue notti in cella, tutti pensano che non abbia la benché minima voglia di uscire da lì. Da quello che dicono i presenti, passa tutto il giorno a leggere un libro che si è fatto prestare, "La Grande Storia della Loggia" che per sua opinione è piena di omissioni e incorrettezze, ma che pare apprezzare in tutta la sua complessità. Certo, già che un pirata sappia leggere è gran cosa - perfino un libro senza figure..! Su un barile accanto alla porta in cima alle scale, qualcuna delle guardie deve aver lasciato un giornale; è di oggi, ed il titolo attrae non poco l'attenzione: parla di voi!
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  7. Herlan Nessuno ti sta scavalcando il discorso è ovvio... la collana appartiene alla ragazza la ragazza appartiene alla famiglia Shayll loro sono nobili di Avdhar e Avdhar oggi è stata conquistata da un uomo che viene infangato come tiranno. Tu ti sei presentato come un guerriero che vuole combattere per questa città con lo scopo di promuovere la mia casata, ora come ora ne ho un grandissimo bisogno, anche se le mia azioni promettono bontà e non tirannia necessito di un buon nome per le scelte che ho fatto e farò . Eppure penso che sia compito della corte pensare a questo tipo di cose nessuno mi vieta di poter nominare Facondis come l'uomo che l ha raccolta nel fango e portata alla casa del sovrano, nessuno ti vieta neanche di essere presente ed avere gli onori o le dovute ricompense se è quello che cerchi... Lo guardo attentamente quando pronuncio queste ultime parole. Ripeto verrà lavata pettinata vestita e indosserà la sua collana la salma sarà decorata secondo la fede di Falissar e la corte in tua presenza restituirà la ragazza e saremo presenti al suo funerale. L'unico modo che hai per rispettare una giovane uccisa è massacrata è trovare chi gli ha fatto questo e ammazzarlo.
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  8. Comunque qui trovi un’articolo ufficiale degli U.A. Dove ci sono delle tabelle per semplificarti il lavoro. http://media.wizards.com/2016/dnd/downloads/Encounter_Building.pdf
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  9. Caspita hai ragione, quella frase me l'ero totalmente persa/scordata.. Provvedo subito!
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  10. Wellentag 2 Pflugzeit 2515 i.c. Sera [Molto nuvoloso] I compagni furono costretti ad usare le proprie provviste per la sera non essendovi una taverna al di fuori delle porte cittadine Grader non rientrò per la notte sulla barca, mandando Grop ad avvisare gli amici che sarebbe rimasto in città. La notte scese sul silenzioso Soll Augentag 3 Pflugzeit 2515 i.c. Mattina [Molto nuvoloso] Una fresca mattina primaverile accolse gli amici. Il porto di quello che era uno dei principali centri commerciali della zona era in fermento con carri che caricavano e scaricavano le barche. Grader fece sapere, al mattino presto, che la barca sarebbe partita all'alba del giorno seguente. "<<Ho affari da concludere!>> ha detto" riferì Richard rientrato anch'esso sulla barca. I due mozzi si misero a pulire il ponte @all
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  11. Si, allora. W.R. Talàr era il precedente capofamiglia dei Talàr, nonché "eroe" popolare. Si è spento due anni fa a 77 anni dopo le complicazioni di una brutta consunzione al ventre; era un uomo ben voluto da tutti, sempre pronto a raccontare le sue storie di guerra o altre avventure avute in seguito. Non era un bugiardo: ogni tanto ingigantiva un po' le cose, ma tutti sono sempre stati sicuri che sia stato davvero un eroe di guerra. In effetti tutti gli altri sopravvissuti hanno attribuito a lui la propria salvezza. Senza il suo intervento sarebbero probabilmente morti, questo è quello che tutti sanno. I Talàr hanno un po' marciato sulla nomea dell'illustre capostipite, ma è anche vero che Walter ha allevato figli e nipoti come Lui comanda. Nessun Talàr beve mai troppo, nessun Talàr ha mai avuto relazioni extraconiugali (o le ha nascoste molto bene), nessunTalàr ha mai dato ragione a qualcuno di lamentarsi. Walter è seppellito, come tutti gli abitanti di Sowstead, nel camposanto che si trova a nord del villaggio, a mezz'ora di cammino. Si tratta di una zona circondata da un basso recinto nella quale vengono seppelliti i corpi segnandone la posizione con lapidi piuttosto scarne. A casa Talàr ci sono ancora un moschetto, una sciabola e un corno per la polvere: le armi di Walter. Si era portato a casa anche uno stendardo di Coverdale, che suo figlio ha insistito affinché venisse usato come sudario per Walter.
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  12. Herlan Ascolto Facondis metre lo fisso con sguardo severo per via della sua irruzione.Cosa? Quella bambina era una nobile? e quando pensavi di dirmelo? Ho chiesto di far entrare il mio capitano...rispetta le gerarchie !! Mi avvicino al capitano gli appoggio la mano sulla spalla e gli dico a bassa voce .Scusalo ma ora non ho tempo per insagnare la disciplina ai miei soldati . Ci sono questioni di vitale importanza di cui occuparsi e bisogna farlo subito.Parlerò con quei nobili e risolverò la questione nel mentre ho bisogno che mandi a chiamare gli altri capitani e consiglieri mi darete i vostri rapporti e ci occuperemo di come risolvere questi problemi. Puoi andare!! aspetto che il capitano se ne va faccio un sospiro e mi rivolgo a Facondis Tu puoi entare. Sono un po stanco e l'idea che la giornata sarà interminabile mi toglie altre forze, mi siedo a terra . Facondis ammetto che mi piace quando un vitriano viene trattato male anzi vorrei essere io il primo a prendermi gioco di loro. Mi spiego, io non sono nato nobile ma per via delle mie gesta e avventure passate ho guadagnato questa posizione, sono costretto quindi a comportarmi di conseguenza e lo sai perche? perche c'è in ballo la vita di molte persone e non voglio mandare tutto a put.tane! Odio la nobiltà e volevo distruggerla insieme al buio ad Etheria .Anche a me piacerebbe fare lo sgambetto ai Vitriani ,ubriacarmi andare a donne ,prenderle in qualche rissa ma sono costretto a fare la parte di uomo che non sono. Ti è stata data una posizione di rilievo in questo esercito facendo eccezzioni ,come ai tuoi compagni, ti chiedo di evitare comportamenti che possano portare ulteriori problemi che già solo oggi ne sono sommerso. Io e te ne avevamo parlato evita di fare incazzare i tuoi superiori ,magari non trattarli con rispetto ma neanche con disprezzo ricorda che anche loro hanno voce in capitolo per la tua futura carriera e ai Vitriani non sta mai bene un ca.zzo. Mi raccomando !!! sospiro di nuovo poi aggiungo Allora... facciamo finta che ti è sfuggito il particolare della ragazzina oltre al fatto che nessuno di voi mi ha detto che quel vecchio è un ammazzadraghi !! ma questo ne riparliamo più tardi. Hai detto che Igiornado può aiutarci a scoprire qualcosa riguardo questo Draugen esponi ciò che hai scoperto e vediamo se ne veniamo a capo e questa volta cerchiamo di non tralasciare nulla perfavore . Mi allungo con la schiena a terra sgranchiendo le braccia approfittando del tempo per riposare .
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  13. Quando sei nel dubbio, apri Google translate e traduci scudo di legno in tedesco
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  14. Joe McNeal Per fortuna al piano di sotto sembra tutto tranquillo. ci troviamo in un corridoio con una serie di porte numerate, ma con la folla desiderosa al piano di sopra non mi sembra il caso di fermarsi a curiosare. Avanziamo in silenzio fino ad uno spiazzo sotterraneo, almeno qui c'è ancora un po' di luce. Prima di addentrarci nello spiazzo faccio sottovoce agli altri il carico è ancora sul camion... secondo voi l'autista era di sopra con gli altri o è nascosta da qualche parte per giocare ad acchiapparella con noi? Guardo oltre il camion la grata che porta alla rampa di uscita e a, forse, un posto più sicuro. Proviamo ad andarcene? io direi che abbiamo rischiato abbastanza oggi... abbiamo le armi, aspettiamo che ritorni il sole e l'aiuto del Buon Dio e poi torniamo a ripulire questo posto da questi dannati mostri. Così magari riusciamo a procurarci una batteria e in qualche modo forse ce ne andiamo.
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  15. Scusa, ero convinto di averla messa... rimedio:
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  17. Io ringrazierei Len e la sua provvidenza - sarà che ti ha rubato tutti i tiri migliori, ma se non altro li ha usati tutti per salvarti le chiappe!
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  18. Comunque possiamo ufficialmente rinominare il mio pg e chiamarlo Kaleb "Il Miracolato", perchè nonostante una sfilza di tiri pessimi e la dea della fortuna andata letteralmente a quel paese, son riuscito in extremisa a sopravvivere al limite. Immagino le risate del DM vedendo quei tiri pessimi uno dopo l'altro, ahahaha ! Ma grande giocata, grazie ancora!
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  19. Dalila [CA 16, HP 10/10] Snow [CA 14, HP 7/13] Cinque uomini entrarono nella foresta, il terzo aveva andatura lesta, ma quando vide la Ninfa perse la testa ed i Folletti gli fecero la festa... canticchio a canticchiare, mentre le zanne di Snow si stringono sul brigante che ha osato ferirla. Un istante dopo l'Elfa pianta una freccia nel collo del quarto uomo, dandomi lo spunto per decantare un altro verso Cinque uomini entrarono nella foresta, il quarto minacciò di interrompere la festa, e per questo si trovò con un bel buco in testa... Ormai non resta che un verso da declamare, ma l'ultimo bandito sceglie invece di rompere le scatole continuando a minacciare il mago ferito. Dato che Sebille da la sua parola che - se non farà del male a Rafael - noi lo lasceremo andare, decido che sarebbe antipatico rimangiarsi quella parola e mi porto vicino a Snow dicendole gentilmente Snow, ferma bella! Intanto mi guardo intorno, cercando di capire se - oltre l'uomo - ci sono altri pericoli nelle immediate vicinanze Sei stata brava, ora vediamo se questo signore sarà più furbo degli uomini della canzone delle Fate. @Master
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  20. Inizialmente volevo parlarci si. Ma i recenti fatti hanno fatto cambiare idea al PG !
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  21. La definizione dice "the object can't deal damage or otherwise direcly harm anyone"... evidenzio "directly" (cioè "direttamente"). "Damage" e "harm" ("danneggiare" e "ferire") sono abbastanza chiari: non posso creare armi, o veleni, o macigni a mezz'aria sopra al nemico che rischia così di rimanere schiacciato... ma d'altra parte, posso creare un macigno a mezz'aria in un punto in cui non c'è nessuno, e quando cade a terra il macigno non danneggia nessuno. Ma che succede se il nemico cerca di suicidarsi sbattendo la testa sul masso, o un'alleato del mago scaglia il masso e questo colpisce una creatura vivente (nemico, amico, o animale di passaggio, è indifferente)? E' a quel punto che (imho) entra in gioco quel "direttamente": poichè non sei stato tu direttamente a provocare danno, allora il danno può essere fatto! Altrimenti si arriva all'assurdo che non puoi creare niente, perchè qualsiasi cosa può essere usata per far danno (per esempio: una bambola di pezza cacciata a forza nella gola di una persona legata), anche solo indirettamente o casualmente, e questo significa rendere la capacità di classe inutile! Idea assurda che mi è appena venuta in mente: alternativamente, si può fare che, quando l'oggetto stà per fare danno a qualcuno, esso diventa immateriale, non facendo alcun danno; appena il rischio di danno passa, l'oggetto torna materiale. Dopotutto, parliamo di una illusione che diventa "reale" solo per 1 minuto, non di un'oggetto evocato o costruito dall'aria.
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  22. direi che per come sono faccio un riposo breve a meno che la situazione non ci costringa a fuggire prima. io sono ancora svenuto immagino.
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  23. Si si, l'hai ucciso, ma l'altro ha fatto in ogni caso quello che vi ho descritto. Il bandito "capo" é un pro forma che ho adottato per farvi capire che parlava lui ma non sapete se fosse il "capo". Ve l'ho sempre messo tra virgolette Non serve, il tuo tiro lo tengo anche per dopo, un bel 20 non lo sprechi, solo lui agisce prima di te. Se vuoi mirare sull'altro fai pure, vi ho descritto quello che fa per consentirvi di capire la situazione e di cosa rischia Rafael Visto che mi sembrava che la situazione non fosse chiara ho voluto spiegare bene
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  24. Quando la voce rimbomba nell'accampamento, i banditi scattano in piedi, le mano che corrono subito alle armi. Che diavoleria è mai qu... sbraita il capo dei banditi, interrompendosi quando una freccia gli ferisce una coscia. E' una trappola! grida un altro. @Alonewolf87 Iniziativa
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  25. Roik capita l’antifona, cerco un albero tranquillo dove sedermi, aspettando che Gork sbrocchi di nuovo Peccato non avere nulla da sgranocchiare, vedere il capo incazzato è sempre uno spettacolo
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  26. "Ti sto dicendo che se continui a fare il gradasso nessuno ti prenderà mai sul serio! Guarda i tuoi compagni di viaggio: già ti odiano! E indovina perché? Perché fai troppi casini e pensi solo a te stesso! E mi andrebbe anche bene, se la tua arroganza non mettesse a rischio la vita di tutti quelli che ti stanno attorno! La verità...è che ti affidi troppo ai tuoi poteri, e senza di quelli, cosa sei?" e con un gesto che gli viene quasi automatico, ti salta addosso mettendo la sua mano in corrispondenza degli artigli della cicatrice che hai in volto. Non sai bene quello che succede, senti soltanto la faccia andare a fuoco per mezzo secondo e il fiato che ti manca. Poi, in un lampo di luce violacea, Len è sbalzato dall'altra parte della stanza e tu respiri a fatica, quasi esausto. Dai resti del comodino che ha distrutto schiantandocisi contro, Len dolorante si alza a fatica: "Che diavolo è successo?" Si guarda le mani, incredulo: sono avvolte da un alone viola che tu conosci benissimo. Le deflagrazioni mistiche. "cavolo, Kal! Ci sono riuscito! Guarda qua che roba!" dice guardandosi le mani, stupefatto. Invece tu sei tutt'altro che stupefatto: per qualche strano motivo, non senti più il Marchio bruciare come al solito; il dolore perenne è temporaneamente sparito.
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  27. "Ehi! Io ti ho seguito ovunque, ho fatto sempre quello che mi hai ordinato, ti sono stato sempre vicino anche quando tutti ti odiavano!" - la porta sbatte dietro di lui, che torna a grandi (piccoli) passi verso il letto sul quale sei steso; si arrampica fino a stare in piedi sul materasso, e poi continua, col dito puntato, a urlarti contro: "E cosa ho ottenuto in cambio? Un sacco di insulti e zero riconoscimento! Ora basta! Credi di essere fico perché hai i superpoteri? Beh anche io ce li ho! Ma non per questo sei un capitano capace! Prima lo accetti meglio è! Quindi vedi di fare meno la femminuccia arrabbiata, e impara a guidare una nave, o nessuno ti prenderà mai sul serio! E GUARDAMI QUANDO TI PARLO!" Len ti tira un calcio per attirare la tua attenzione - cavolo, com'era bello per lui buttare fuori tutta la rabbia! Sei una persona difficile, e questo lo sai - e sai anche che in fondo quell'Halfling ti vuole bene, a modo suo.
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  28. - nella Torre dell’Orologio di Vallebona - Mago Nimdhel, ma che meraviglia! Questa stanza degli ingranaggi è un mirabile prodigio della scienza meccanica. Ti emozioni alla visione di quest’immenso meccanismo che occupa quasi tutto lo spazio disponibile, riempiendo la tua vista di mille particolari: gl’ingranaggi perfettamente calibrati e assemblati tra loro che emettono mille bagliori e luccichii. E per le tue orecchie gli scatti dei denti che ingranano in sincronia e il tichettio continuo dei numerosi pendoli sono una sinfonia. Non concedi nemmeno un secondo di attenzione ai quattro cannocchiali, altro mirabile esempio del geniale pensare, figurarsi a guardarci dentro, tanto sei rapito dall’estasi per l’orologio. Ma non è così per l’attendente, che ad uno ad uno decide invece di guardarci dentro. Nel frattempo ti parla: <<Vedete, Mago Nimdhel, il nostro Orologio, grande vanto e orgoglio per tutti noi Vallebocchi, ha sempre funzionato perfettamente da che fu costruito. Un anno fa, peró, abbiamo notato che iniziava a sbagliare l’ora: prima un minimo ritardo, proprio di poco, poi sempre di più, finché non ha iniziato a perdere i giorni!>> il tono dell’attendente è sinceramente disperato mentre passa dal primo binocolo al secondo. Lo vedi regolare l’inquadratura... <<Io, ed il Governatore Vrees per il quale agisco, non ne potevamo venire a capo. Allora ci siamo rivolti ai Sapienti di TorreGemma, un avamposto dell’Accademia dell’Arcimago non molto distante da Vallebona. Sono stati celeri: sono venuti, hanno creato un’illusione potente che maschera il malfunzionamento dell’Orologio, e si sono portati via quello che vi aspettavate di vedere, la Gemma dell’Anima. Ora la stanno ancora studiando, ma per ora non hanno saputo escogitare alcuna soluzione. È vero anche che sono sempre occupati a controllare i venti e le tempeste... magari che non si applichino come potrebbero? Oppure non sono bravi come sembrate essere voi che avete creato quel vostro forgiato? E invece il Governatore sospetta che non vogliano restituircela>> A queste parole rimani allibito per la delusione: l’oggetto dei tuoi studi che finalmente puoi vedere e toccare, e non c’è o non funziona?! e questi Sapienti di TorreGemma poi, cosa staranno combinando con la Gemma dell’Anima? L’ attendente passa al terzo binocolo: <<Quindi, il vostro arrivo qua a Vallebona....Nooooo!ma che diamine sta succedendo?!!>> lo senti sibilare. Improvvisamente si attacca al binocolo con entrambe le mani come se ricercasse una maggiore concentrazione <<non è possibile! ...forse il vento? altrimenti... Il Governatore le sentirà voglio sperare!>> Mago Nimdhel, sei deluso ma al tempo stesso il tuo intelletto curioso è stato sollecitato: cosa fai? Inoltre, mi dici se decidi di guardare dentro uno o più dei cannocchiali e in quale esattamente?
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  29. Allora, noterete che è stato fatto un cambio di personaggio : @athelorn infatti si era lamentato di come, essendosene andato Tarkus, il personaggio che aveva fatto in tandem con lui non aveva più senso di esistere. Viene quindi sostituito in corso d'opera con i magici poteri del master. Ci scusiamo per il disagio.
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  30. Il discorso sulla punizione divina funzionerebbe mooolto meglio se gli autori fossero stati in grado di rendere il tormento e la tragedia. Soth invece è un malvagio supercool; tutti i lettori vorrebbero essere dannati come lui e nel frattempo spaccare cu|i e spandere figacciosità pseudotragica. È più tragico Deadpool.
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  31. Festag 31 Pflugzeit 2512 i.c. - Tarda Mattinata [Qualche nube] "Finalmente si torna nella civiltà" disse con un fare felice Ludwig accingendosi ad allontanare la Der Sagen Gottes dal molo. Manovrando nello specchio d'acqua il piccolo naviglio rimboccò lo Stir che li avrebbe ricondotti fino alle chiuse di Kemperbad e al Reik. @all Konigstag 4 Sigmarzeit 2512 i.c. - Tramonto [Qualche nube] Passarono sei impegnativi giorni di viaggio, con la barca costretta nel canalone le cui pareti scoscese impedivano di vedere la natura circostante. Viaggiare a favore di corrente all'interno dello stretto budello era più semplice rispetto al viaggio di andata, anche se la velocità maggiore metteva a rischio lo scafo della barca al minimo errore. Come già accaduto nella risalita più volte i compagni dovettero fermare la barca per evitare di scontrarsi contro le pareti di roccia circostanti alte in alcuni punti fino a venti metri e, imitando le poche barche incrociate, i compagni viaggiarono con sacchi attaccati alle fiancate per limitare gli impatti. Il tempo si mantenne ancora per lo più bello e alla fredda aria mattutina nel pomeriggio si sostituiva un caldo sole di fine primavera, purtroppo spesso messo in ombra dalla parete rocciosa del budello la cui direzione principale era sull'asse est-ovest, che trasformavano il cielo in un nastro bluastro Era il tramonto quando la barca giunse alle chiuse che permettevano di scendere dall’altipiano dove sorgeva Kemperbad fino ad immettersi nel Reik. Lì, da un piccolo casolare, si affacciò l'uomo che le governava: <<Non è un po' tardi per scendere?>> disse ironico <<va beh, fanno una corona>> Davanti agli amici, al di la delle chiuse, si vedevano le luci della città libera. @all
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  32. Flavio Malaspina La risposta di Pinamonte è come sempre molto esaustiva,per cui evitò di aggiungere altro Mi rivolgo invece all'energumeno "Emh....chiedo venia,Igor....ma non vedo come gente esperta di tattica e logistica come.noi..." indicando Leonteus "...possa in qualche modo intralciarla. Il combattimento non è sola forza bruta; certo,aiuta,ma un quadrello di balestra scagliato da una collina,ben piazzato,supera ogni resistenza fisica,mi creda" alludendo alla tattica e alla.strategia "Non per essere venale,conte,ma a quanto ammonterebbe questa ricompensa?"
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  33. L'idea non è mia: l'ho per primo io rubata alla sere Tv Counterpart (ecco un link con la sinossi), quindi fai pure. Non ho parlato di tecnologia nuova, nel senso di una sorta di boom fantascientifico, ma di sviluppi tecnologici differenti. Come ho scritto più su, mi sono semplicemente limitato a prendere l'idea di Counterpart e ad espanderla un poco. Nulla vieta di creare una campagna nella quale ad entrare in comunicazione sono due mondi radicalmente diversi, come i Forgotten Realms e il mondo di Dark Sun. In questo modo ti risolvi il problema "sviluppi" alla base... Nel caso delle due realtà in stile Counterpart, invece, prova a immaginarti semplicemente due mondi che, a partire da un certo momento, hanno iniziato a svilupparsi in direzioni differenti, trovandosi destinati a diventare sempre più diversi quanto più passerà il tempo. Negli ultimi decenni, nel nostro mondo reale si sono diffusi gli Smartphone grazie al fatto che la Apple ha per prima dimostrato la loro comodità. E se a nessuno fosse venuto in mente di creare gli Smartphone? O, ancora meglio, se i primi smartphone venduti fossero stati un flop commerciale e, come accade quotidianamente nel caso dei prodotti che falliscono, fossero stati cestinati e considerati un'idea bislacca su cui non puntare mai più? Già solo considerando questo singolo dettaglio ti troveresti con un mondo, il nostro, in cui Tablet e Smartphone sono diffusissimi e hanno radicalmente condizionato il nostro modo di vivere; nell'altro mondo, quello parallelo, gli Smartphone e i Tablet non li usa nessuno, ma si utilizzano ancora i vecchi telefoni cellulari oppure ha avuto successo un altro tipo di prodotto per la telecomunicazione, che negli ultimi 10 anni è stato sviluppato e perfezionato in modo simile a come da noi sono stati sviluppati e perfezionai Tablet e Smartphone. Allo stesso modo, "i gemelli" di cui parlo sono semplicemente i vari "noi" di un mondo parallelo che, però, hanno seguito strade diverse. Potrebbero anche non esistere delle controparti di noi nell'altra realtà, in quanto potrebbero essere morte (o anche mai nate) a causa del diverso corso storico. In molti casi, invece, le persone hanno dall'altra parte una versione identica di loro stesse che, però, ha avuto negli ultimi decenni un'esperienza di vita diversa, motivo per cui sono persone diverse. E' naturale che, maggiore sarà il tempo trascorso dal momento zero (il momento in cui è iniziata la divergenza), maggiori saranno le differenze tra le due realtà...tanto che ad un certo punto i due mondi saranno destinati a diventare diversissimi. Allo stesso modo, è naturale anche il fatto che il contatto tra i due mondi produrrà su entrambi inevitabili influenze, che andranno ulteriormente a produrre su entrambi modificazioni di vario tipo. Non che questo debba impedire alle autorità dei due luoghi di cercare in ogni modo di tenere a bada la reciproca contaminazione.... Contrariamente a quanto credi, invece, non è per nulla necessario che ci siano dei vincoli nello sviluppo di un mondo o dell'altro. Sono due mondi che hanno avuto in comune solo una parte del loro passato, ma che sono destinati a diventare tra loro diversi. L'aspetto interessante di questo tipo di concept è proprio che i due mondi siano almeno in qualcosa diversi. Ai fini di questo tipo di setting, tutto è possibile riguardo al modo in cui le cose possono svilupparsi nel futuro (starebbe al DM e ai giocatori defenirlo nel concreto della campagna): è ovvio che potrebbe alla fine scatenarsi una guerra d'invasione, oppure che qualcuno decida di provare a fare qualche azione drastica per far saltare il portale, oppure ancora che gli interessi commerciali alla fine spingeranno all'apertura totale delle frontiere, ecc. La situazione che ho descritto io è quella di una situazione di stasi causata dall'improvvisa (ricordati che per i tempi degli sviluppi storici pochi decenni equivalgono a pochi minuti) entrata in contatto di due mondi fra loro potenzialmente ostili. Nulla di diverso è accaduto centinaia o migliaia di volte nella nostra storia, quando due regni, due nazioni, due popoli o due comunità sono entrate improvvisamente in contatto tra loro: finché non si sviluppa la certezza di una fiducia reciproca le due parti si guardano con sospetto, tengono i confini controllati, evitano qualunque compromissione, praticano tra loro rapporti ben regolamentati e si preparano a una eventuale degenerazione della situazione. Anche se un giorno le frontiere verranno aperte, al momento siamo ancora nella situazione di stasi e di sfiducia reciproca. Si sa poco di una parte o dell'altra, non ci si fida delle promesse fatte dall'altra parte, si vive nella paura che un possibile cedimento nel livello d'attenzione potrebbe essere usato dall'altro per prendere il sopravvento, ecc. E' per questo che i contatti fra i due mondi, sia quelli fisici (la visita dell'altra realtà) che quelli sociali (contatti diplomatici, politici, commerciali e culturali) sono posti sotto uno stretto controllo e praticati unicamente sotto una rigida regolamentazione. E' come vivere in una zona di guerra: ci sono contatti e scambi, ma molto limitati e con poca fiducia. Ed è decisamente possibile praticale un simile rigido controllo, perchè l'unico ponte tra i due mondi è una sola città, su cui è concentrata l'attenzione delle potenze politiche e militari dei due mondi. Di conseguenza, quando pensi a questa città prova a immaginarti una città di frontiera tra due nazioni nemiche, in cui tutti i punti d'accesso noti (quelli ignoti sono pochissimi e sconosciuti ai più) sono bloccati da barriere doganali, soldati, ufficiali della dogana e da vari sistemi di sicurezza. Immagina che per poter andare dall'altra parte tu debba chiedere un visto, che non viene concesso a tutti e che implica un controllo totale sulla tua persona, e sulle ragioni del tuo viaggio. Immagina che, quando ti trovi dall'altra parte, ogni tua mossa sia tenuta sotto controllo da ufficiali della dogana, polizia e servizi segreti. Tu stai erroneamente pensando all'entrata in contatto di due mondi fra loro fin da subito ben disposti a intrattenersi in rapporti pacifici. In realtà la storia insegna che, quando due realtà si incontrano per la prima volta e temono per la loro sopravvivenza, o si fanno direttamente la guerra tra loro o si guardano con sospetto e pattugliano i confini, bloccando qualunque possibile compenetrazione sul nascere. Ci vuole molto tempo prima che la gente si apra all'altro, soprattutto se non ci si conosce. E considerando che stiamo parlando di un altro piano di esistenza, non dunque di semplicemente un'altra nazione, la sfiducia reciproca è la cosa più naturale del mondo.
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  34. Fra le altre cose. Ma se Soth è bruciato, i crini di cavallo del suo elmo erano d'amianto? .-D Possibile che in D&D l'unico modo di punire una persona veramente malvagia sia renderla immortale, potentissima e dargli l'opportunità di conquistare il mondo? -_-' Kitiara si faceva mezza Krynn? Perché ho perso il conto degli amanti che saltano fuori nei romanzi .-P Gli dei di D&D sembrano bambini deficenti. Davvero. Sono loro che degradano l'ambientazione facendola apparire, spesso, come governata da un infantile capriccio.
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  35. Il conte si fa aspettare ben più a lungo di quello che vi sareste aspettati. Dopo circa mezz'ora di attesa, finalmente, la porta si riapre e l'anziano servitore annuncia l'arrivo del conte. E' un uomo molto anziano, con lunghi e grigi capelli unticci che gli ricadono sulle spalle. La pelle è coperta qua e là da macchie, il naso adunco, gli occhi piccoli e vispi. Entra camminando abbastanza svelto per un uomo della sua età, seguito dalla sua scorta: tre soldati, di cui uno, probabilmente il capitano, meglio armato e corazzato degli altri. Non vi degna quasi di uno sguardo. Solo dopo essersi seduto pesantemente sul suo scranno, alza lo sguardo su di voi e vi scruta per qualche istante come per studiarvi. "Benvenuti, valorosi! Lasciate che mi presenti, sono Berengario della famiglia Castiglioni, conte del Seprio." esordisce, sfoggiando un sorriso languido. "Immagino siate qui per rispondere alla mia richiesta d'aiuto.. Dico bene? Posso sapere da chi avrò l'onore di ricevere servigi?" domanda poi, invitandovi a presentarvi. @Dmitrij
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