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  1. Albedo

    Albedo

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  4. AndreaP

    AndreaP

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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 21/12/2017 in tutte le aree

  1. Lol pensavo fosse il dio delle droghe XD!
    3 punti
  2. @Voignar non per starti adosso, ma se il tuo pg ha concluso con quello di Ian Moregnvelt, congedalo. Più che altro perché dopo di te, deve parlare anche con Gaspa e Fezza e altrimenti da questa situazione non ci muoviamo più, visto che è la classica situazione che già rallenta tutto di suo. Inoltre almeno facciamo anche continuare a giocare gli altri, se no ci areniamo proprio tutti. @DarthFeder tu pazienta un attimo.. Se per ingannare l'attesa vuoi far fare al tuo pg qualcosa d'altro, editiamo il tuo post precedente e ti faccio fare quello che vuoi..
    2 punti
  3. Non è che sia proprio un atteggiamento maturo quello di definire il modo di giocare degli altri in modo così sprezzante. Oltre che denotare scarsa apertura mentale, dato che ci si sta riferendo comunque ad una questione personale come il divertimento. In ogni caso, tornando IT, concordo con chi ti dice che forse l'italiano è da rivedere/ricontrollare, ma le intenzioni premiano il risultato! Considera comunque che credo sia praticamente impossibile produrre una buona storia giocando di ruolo, a meno che la storia non venga prodotta direttamente dal DM e lui sia un bravo scrittore!
    2 punti
  4. oyu può stare davanti fra yamanaka e hibiki: hibiki mifune pagu zumi oyu yamanaka maeda ragu nezu
    2 punti
  5. Ma qui sono i giocatori che lo festeggiano e che invocano a gran voce un po' di generosità natalizia! Mica i caduti xD
    2 punti
  6. Avvertenza sul materiale recensito Questa serie di articoli è stata pensata per parlare solamente del materiale pubblicato all'interno del Player's Handbook/Manuale del Giocatore di D&D 5e, vista la recente uscita della versione italiana, edita dalla Asmodee. Vi vogliamo ricordare, comunque, che le regole presenti in questo manuale non sono necessariamente le uniche a vostra disposizione. Negli ultimi anni, infatti, la WotC ha pubblicato vari altri supplementi contenenti nuove opzioni di gioco e pubblica sul proprio sito la serie di articoli Unearthed Arcana/Arcani Rivelati, pensata per far testare al pubblico sempre nuovo materiale (riguardo gli altri supplementi e gli Arcani Rivelati, potete trovare in Home le nostre recensioni e news relative). Quando altri supplementi per la 5E verranno tradotti in italiano, è possibile che li analizzeremo assieme a voi. IL PALADINO Descrizione generale Il fondamento dell’esistenza di un Paladino è il suo Giuramento Sacro, il voto che ha deciso di prestare in difesa della rettitudine e della giustizia. Egli, infatti, è l’incarnazione vivente di un Giuramento, è colui che ha deciso di dedicare tutto sé stesso alla propria missione. Non importa se il Paladino ha fatto voto di fronte alle divinità, agli spiriti della foresta, in nome di antiche e sacre tradizioni, o in un momento di disperazione e dolore che lo ha spinto a desiderare vendetta e riparazione. Ciò che lo caratterizza è la sua estrema dedizione al Giuramento: un vincolo sacro che è la fonte del suo potere. Nonostante Paladini differenti possono focalizzarsi su aspetti differenti della causa a favore della Giustizia, infatti, è il Giuramento Sacro ciò che lega tra loro gli esponenti di questa Classe e fornisce loro il potere per compiere il loro dovere. Non più necessariamente Legali Buoni, inoltre, i Paladini della 5e possono decidere di praticare la difesa di ciò che è giusto in modi differenti. È per questo che ogni Giuramento Sacro è accompagnato da una serie di Dettami, un codice che mostra al Paladino il modo per soddisfare al meglio il voto da lui prestato e che egli è obbligato a seguire, se desidera mantenere i suoi straordinari privilegi. Ovviamente ci sono vari modi per giocare un personaggio del genere, anche molto diversi dalla classica immagine normalmente associata alla Classe. Vi rimandiamo alla sezione Interpretazione per alcuni spunti. A metà tra un Chierico e un Guerriero, questa classe è nell’immaginario comune il baluardo della prima linea, colui che riesce ad arginare i nemici e a reggere colpo su colpo grazie alla fede nella propria causa. Ma in realtà è una classe molto più sfaccettata: grazie alle numerose Auree e alla capacità Imposizione delle mani, il Paladino diventa un ottimo supporto per il gruppo, forse migliore dello stesso Chierico. Non ha la stessa abilità marziale del guerriero, ma grazie agli Incantesimi può eguagliarlo a livello di tattiche in combattimento. Il campo in cui, tuttavia, il Paladino può veramente eccellere è quello dell’attacco e Punizione divina ne è l’esempio più lampante. Fuori dal combattimento la classe sembra spingere naturalmente verso l’essere uno degli elementi del gruppo più propensi all'interazione sociale. Chi se non lui, dopotutto, è in grado di rappresentare affidabilità e onestà? Ovviamente, questo dipende anche dalla causa che il Paladino ha deciso di perseguire o dalla divinità che ha deciso di adorare. Inoltre, dato che è solitamente forte e resistente come molti altri combattenti, può risultare utile nelle situazioni in cui è richiesta una certa abilità fisica. Caratteristiche I suggerimenti che vi diamo in questo capitolo sono da considerarsi un generico esempio. Potete come sempre costruire il vostro personaggio seguendo le vostre personali preferenze e idee. Per i paladini è fondamentale ricordare una cosa: pur avendo degli incantesimi, sono principalmente dei combattenti. La loro caratteristica primaria sarà quindi la Forza, necessaria per poter colpire e infliggere danni ai nemici, seguita subito dopo dalla Costituzione. Essi, tuttavia, possono essere leggermente più indipendenti da quest’ultima, grazie alle numerose opzioni di cura che vengono loro offerte dalla classe. La Destrezza è solitamente l’ultima caratteristica fisica per ordine di importanza, visto che il Paladino possiede competenza nelle armature pesanti e negli scudi, che gli permette già adeguatamente di proteggersi. Ovviamente nulla vi vieta di interpretare un Paladino che combatte con agilità ed eleganza, pronto a sfidare i nemici a formali duelli piuttosto che liberando su di loro roboanti punizioni: in questo caso potete decidere di sostituire la Destrezza alla Forza. Delle statistiche mentali dovete alzare sicuramente il Carisma, dato che influisce pesantemente sugli incantesimi e su varie capacità della Classe. Le altre statistiche mentali, invece, sono meno rilevanti per il Paladino, rendendole quindi più facilmente sacrificabili. Questi, ribadiamo, sono solo dei consigli generici e di base più legati ad un aspetto di efficienza tattica. Visto, però, che nella 5E tutti i personaggi possono affrontare vari generi di sfida e perseguire diversi approcci al gioco, potete sempre decidere di distribuire le Caratteristiche in maniera differente, allo scopo di creare un Paladino più particolare e maggiormente incentrato su altri aspetti del gioco. Ad esempio, un Paladino che in passato è stato un’insegnante potrebbe dare maggiore spazio all’Intelligenza, a rappresentare le conoscenze e l’abilità di ragionamento che ha appreso durante i suoi studi. Un paladino eremita, filosofo, o in qualche modo interessato alla contemplazione del mondo e alla comprensione delle azioni delle creature mortali, potrebbe invece scegliere di tenere alta la propria Saggezza. Capacità di Classe Il Paladino ottiene numerosi privilegi dalla sua classe che, volendo, possono essere divisi in varie gruppi: le Auree, i privilegi legati all’area offensiva e la sua connessione diritta con le forze sovrannaturali. Ma è l'insieme di questi benefici che danno profondità e spessore alla classe. Le Auree permettono infatti al Paladino di concedere numerosi bonus ai suoi alleati, rendendolo di fatto una guida in battaglia, il comandante che tutti seguirebbero, lo scudo che chiunque vorrebbe avere al proprio fianco. Un soldato che non trema di fronte al ruggito di un drago è certamente una presenza capace di spronare i propri compagni, così come la migliore ispirazione delle ballate dei menestrelli. Il Paladino ottiene, però, anche molto nella sfera offensiva, sia per rappresentare il suo addestramento marziale, sia allo scopo di mostrare i poteri che gli vengono concessi dalla sacralità del suo Giuramento. Ottiene, infatti, privilegi simili a quelli di altri combattenti, come l’addestramento in determinati Stili di Combattimento o la possibilità di attaccare più volte con l'azione di Attacco. La vera perla, tuttavia, è la Punizione Divina (e la sua versione migliorata ottenuta a livello 11) ossia la capacità che gli permette di incanalare la sacralità della sua missione o l’ira del suo dio direttamente nella sua arma spendendo degli slot di incantesimo. Gli ultimi privilegi sono quelli che aiutano a collegare il Paladino al campo della sacralità: l'immunità alle malattlie, normalmente flagello dei mortali, la capacità di osservare oltre le apparenze individuando le creature sovrannaturali, l’Imposizione delle mani (capacità che consente al Paladino di guarire sé stesso o altre creature, sia i danni che malattie o veleni) e il Tocco purificante (potere attraverso cui il Paladino può terminare su di sé o su una creatura consenziente l’effetto di un incantesimo). Un discorso a parte va fatto per gli incantesimi. Il Paladino, infatti, può preparare solo un numero di incanti pari a metà del proprio livello da Paladino + il proprio modificatore di Carisma. Vi consiglio di evitare quindi le magie di cura, dato che l’Imposizione delle mani può sopperire senza problemi allo scopo, e di dare piuttosto preferenza a qualcuno degli incantesimi di Punizione (come ad esempio Punizione Collerica, Punizione Tonante, Punizione Incandescente, ecc.), che permettono di variare gli effetti collegati alla Punizione divina. Altri incanti utili potrebbero essere quelli che vi permettano di attirare le attenzioni dei nemici su di voi, come Duello Obbligato o Comando. Date, inoltre, un’occhiata a Scudo della fede, visto che un piccolo bonus alla CA fornito a un vostro alleato può salvare quest’ultimo in molte situazioni. Ovviamente vale sempre la solita premessa: leggete anche gli altri incantesimi del Paladino descritti nel manuale, anche se non indicati in queste righe, e, se trovate qualcosa di divertente, sceglietelo senza porvi problemi! Sottoclassi Il Paladino, al 3° livello, può scegliere tra tre sottoclassi, dette Giuramenti Sacri. Ogni Giuramento fornisce alcuni incantesimi bonus da aggiungere alla lista del paladino e una serie di Dettami da rispettare per mantenere i benefici del Giuramento. Il Giuramento della Devozione è quello che rappresenta l’immagine classica di questa classe: il cavaliere con l’armatura scintillante, valoroso e onesto, il difensore degli innocenti e la rovina degli immondi. Anche i privilegi da esso garantiti rappresentano questa immagine: da subito il Paladino ottiene, infatti, due forme di Incanalare divinità, una che gli permette di sommare il proprio Carisma ai suoi attacchi e di considerare la propria arma come magica e un'altra che gli consente di intimorire immondi e non morti. Più avanti acquisisce un’aura che permette a lui e ai suoi alleati di scacciare l’influenza del male, evitando effetti di charme; più tardi ancora la sua fervente devozione agli ideali di virtù, giustizia e ordine lo pone permanentemente sotto un effetto di protezione dal male, consentendogli di diventare un bastione contro le forze nefaste. Ma è quando raggiunge il 20° livello che diventa una vera e propria incarnazione del bene supremo: il Paladino, infatti, diventa in grado di liberare un’aura di luce che punisce gli immondi e che lo protegge ulteriormente dai loro incanti. Il Giuramento degli Antichi presenta un Paladino legato al Primo Mondo, alla natura e alle creature fatate, che cerca l’equilibrio e il prosperare dell’ordine naturale piuttosto che il bene supremo. I Paladini di questa sottoclasse, infatti, sono coloro che hanno scelto di votare la loro esistenza alla difesa della luce, della vita, della natura e di tutto ciò che è bello. Questo tipo di Paladino ottiene due forme di Incanalare Divinità, una che gli consente di evocare viticci che intralciano i nemici e un'altra che gli consente di intimorire folletti e immondi e di rivelarne la vera forma. Più avanti ottiene un'aura che protegge lui e i sui alleati dai danni causati dagli incantesimi e dopo ancora ottiene la capacità di resistere alla morte, come se la forza della rinascita primaverile riuscisse a rialzare il Paladino dal suo deperimento. Al 20° livello, egli riesce a diventare un tutt’uno con le forze della natura assumendone l'aspetto per un tempo limitato, guarendo le proprie ferite e potenziando l’efficacia dei propri incantesimi. Il Giuramento della Vendetta analizza, invece, quei Paladini che prendono forza dai torti che hanno subito, presentando figure più cupe e ambigue, disposte a tutto pur di salvaguardare il bene supremo, come viene detto anche nel loro codice di condotta. A volte chiamati Vendicatori, per questo tipo di Paladini, infatti, la loro purezza personale non è tanto importante quanto lo è ottenere giustizia. Ecco perché i loro poteri riflettono questo voler supportare a tutti i costi la giustizia sui propri nemici. Il Paladino ottiene due opzioni di Incanalare Divinità una che gli permette di spaventare e rallentare i nemici e un'altra, detta Giuramento di Inimicizia, che conferisce al Paladino per 1 minuto Vantaggio agli attacchi contro una creatura che può vedere entro 3 metri. Più avanti ottiene la capacità di muoversi dietro ad una creatura che ha colpito con un attacco di opportunità, per non farla scappare alla giustizia divina. Dopo ancora ottiene la capacità di compiere attacchi in risposta a quelli compiuti dal bersaglio del suo Giuramento di inimicizia. Al 20° livello, infine, può prendere la forma di un angelo vendicatore, un essere di cupa determinazione infuso di potere divino il cui scopo è imporre la giustizia ai propri nemici. Interpretazione L’aspetto più importante per il Paladino della 5e è il suo Giuramento Sacro, ovvero il voto a cui ha scelto di dedicare la propria intera vita. È inevitabile, quindi, che questo dettaglio meriti una particolare attenzione quando deciderete l’identità del vostro personaggio. Più di quanto avviene con le altre Classi, infatti, la Sottoclasse del Paladino ha una parte fondamentale nel decidere il ruolo che egli interpreterà durante la Campagna. Certo, otterrete la prima capacità del Giuramento Sacro solo al 3° livello, ma vi consiglio di scegliere quest’ultimo fin da subito e di riflettere immediatamente sul ruolo che questo voto ha e avrà nella vita del vostro personaggio. Dopotutto, solitamente un Paladino tende a scegliere fin da subito la sua strada, perché desidera con tutto sé stesso di assolvere a una qualche missione per lui o lei sacra, nonostante solo con l’esperienza potrà concretamente acquisire i poteri straordinari legati al suo specifico Giuramento. La prima cosa che vi dovete chiedere, dunque, è quali sono le ragioni e le circostanze che spingono il vostro Paladino a fare un Giuramento Sacro. Contrariamente all’immagine classica tramandata da precedenti edizioni di D&D, infatti, il Paladino della 5e non è obbligatoriamente spinto a fare un voto di obbedienza a una divinità per diventare uno dei suoi campioni sacri: è una possibilità a vostra disposizione, ma siete liberi di scegliere tra infinite alternative. Certo, il Giuramento del Paladino è sacro, dunque in qualche modo sempre benedetto da una potenza sovrannaturale, ma le ragioni capaci di spingere un simile personaggio a intraprendere la sua missione possono essere numerose. Quindi innanzitutto chiedetevi perché il vostro Paladino ha deciso di fare il suo Giuramento. Lo ha fatto perché ritiene che la difesa di una serie di valori assoluti o la partecipazione a una suprema missione possono essere un bene per l’intero mondo a cui appartiene? È stato indottrinato a credere in una serie di ideali o ad eseguire un alto incarico da una qualche persona, organizzazione o entità sovrannaturale? Oppure ha praticato il Giuramento per motivazioni personali, che troveranno soddisfazione nella realizzazione del compito da lui scelto per sé stesso? Magari il Paladino ha deciso di intraprendere la lotta contro le ingiustizie anche perché desidera ritrovare gli assassini della sua famiglia o i saccheggiatori del suo villaggio natale; o magari ha scelto di combattere affinché le future generazioni non siano costrette a vivere in un mondo brutale e desolato come quello in cui sta vivendo lui. Oppure ancora, desidera che il suo nome venga ricordato per le grandi gesta da lui compiute, o spera che il suo popolo riesca finalmente a trovare la pace che tanto cerca da secoli. O magari ha accettato in punto di morte di combattere la crociata sacra di un dio in cambio della vita o per desiderio di redenzione. Il Giuramento del Paladino, inoltre, tipicamente riguarda sempre in qualche modo la causa della Rettitudine, ma Paladini differenti possono decidere di adempiere a questa sacra missione in molti modi differenti. Alcuni scelgono di diventare campioni di una divinità o di un’altra entità sovrannaturale (come spiriti o fate), votandosi dunque alla difesa del loro volere. Altri scelgono di ergersi a difesa di antiche tradizioni o delle leggi che regolano la vita e l’ordine di un regno, indipendentemente che queste siano giuste oppure no. Altri ancora si ergono a difesa di un ben preciso popolo (magari addirittura schierandosi contro un’autorità che si comporta in maniera tirannica), lottano per conseguire il bene o la giustizia supremi, si dedicano ad una ben precisa missione sacra oppure scelgono di assistere durante il loro cammino chiunque si trovi in difficoltà. Non date per scontata la causa del vostro Paladino e approfondite nei particolari le sue ragioni, e il modo in cui lui o lei ha deciso di praticarla. Nonostante i Paladini acquisiscano poteri straordinari grazie al loro impegno nella difesa di una sacra causa, anche loro inevitabilmente hanno bisogno di un valido addestramento per diventare ciò che sono. Dopotutto, non s’impara ad usare un’arma o a evitare i colpi dei nemici dall’oggi al domani. Per questo motivo, è essenziale chiedersi anche in che maniera il vostro Paladino ha compiuto il suo addestramento. Magari è stato allenato da qualcuno: si è trattato di un Ordine di Paladini votato a una ben precisa missione? Oppure ha viaggiato per anni con un maestro itinerante, che gli ha insegnato l’importanza di uno scopo e di un codice di condotta? È stato, invece, formato presso il tempio di un dio, in modo da aiutare i sacerdoti a difendere le ragioni del loro credo? Oppure è stato addestrato da una qualche altra organizzazione o fazione? Al contrario, magari si invece allenato da solo, dimostrando di essere pronto ad affrontare qualunque fatica per ottenere le capacità necessarie a compiere il suo Giuramento. Oppure ha potuto beneficiare di un addestramento passato, dovuto alla propria precedente professione o alle sue precedenti abitudini di vita (in questo vi può tornare utile il Background che sceglierete per il vostro personaggio). Un ulteriore elemento che vi può aiutare a caratterizzare in maniera particolare il vostro Paladino sono i precetti che compongono i Dettami del suo Giuramento Sacro. Essi, infatti, danno al personaggio linee guida su come comportarsi e ai giocatori numerosi spunti per caratterizzare il proprio Paladino. I Dettami, comunque, potrebbero sembrarvi a prima vista un rigido schema da seguire ad ogni costo, una limitazione, in sostanza. In realtà non è così. Innanzitutto, è importante notare che una delle grandi novità della 5a edizione è il fatto che il Paladino non è più vincolato ad uno specifico allineamento (in passato si pretendeva che un Paladino fosse per forza Legale Buono) e che, più in generale, l'allineamento non ha importanti conseguenze meccaniche.. Ora potete infatti decidere di interpretare un ribelle Caotico Buono che combatte contro i tiranni e gli oppressori, un giudice Legale Malvagio senza alcuno scrupolo riguardo al punire i trasgressori della legge, oppure un fanatico crociato Legale Neutrale, pronto a tutto pur di garantire la realizzazione del bene supremo o la sconfitta del male. Proprio per questo motivo, in questa nuova edizione è molto importante il fatto di scegliere con cura l’Allineamento del proprio personaggio, collegandolo al suo Giuramento, ai Dettami e decidendo in che maniera questi tre elementi si combinano tra loro. Può tornare estremamente utile anche ragionare con maggiore attenzione sui precetti descritti dal proprio Dettame, così da definire meglio come giocarli. A ben vedere, infatti, le frasi fornite dal manuale sono concetti generali che possiamo ampliare e approfondire. Prendiamo come esempio il Giuramento degli Antichi: ci dice di “Essere la Luce”, quindi di rappresentare la vitalità gioiosa della natura. Già solo questa frase può essere interpretata con mille sfaccettature: come possiamo essere d’ispirazione per coloro che vivono nella disperazione? Magari preferiamo farlo combattendo con la spada in pugno, mostrando il nostro coraggio e la nostra forza. O forse siamo pacifici e scegliamo sempre di usare le parole prima di estrarre la nostra arma: pur essendo malvagia, la creatura davanti a noi è una incarnazione della luce che anima il tutto, magari consideriamo doveroso provare a redimerla. Ricordate inoltre, una cosa: anche se il Paladino è una persona estremamente fedele al proprio Giuramento, non significa che sia sempre assolutamente certo riguardo al modo in cui sia meglio comportarsi riguardo ai precetti del proprio Dettame. Anche i più ferventi Paladini, infatti, possono trovarsi in situazioni capaci di far sorgere in loro il dubbio su come agire: seguire il proprio codice alla lettera oppure no? Una data circostanza rientra nel caso previsto dai Dettami oppure no? Magari sono proprio questi dubbi che hanno fatto scegliere al Paladino di partire all’avventura. Magari si tratta di un personaggio fortemente combattuto, costretto sempre a doversi confrontare con le sue debolezze o con la sua effettiva capacità di realizzare la sua sacra missione. In alternativa, potrebbe essere un Paladino inflessibile nell’applicazione del suo codice, costretto ad affrontare altri tipi di conseguenze: le reazioni degli altri al suo atteggiamento e gli effetti che le sue decisioni possono portare per sè e per gli altri. Analizzando questi spunti e integrandoli con i Background forniti dal manuale del giocatore, infine, potrete ideare un personaggio ben diverso dal classico cavaliere in armatura scintillante, che rappresenti al meglio ciò che avete sempre sognato di interpretare. Il vostro Paladino, ad esempio, potrebbe essere un contadino che, armato di bastoni e armi arrugginite, ha deciso di ergersi a difesa di un popolo vessato da un tiranno; potrebbe, invece, essere un criminale che, in punto di morte, ha giurato di dedicare il resto della sua vita a raddrizzare i torti compiuti da lui e da quelli come lui; o magari potrebbe trattarsi di un mercante che ha deciso di investire tutti i suoi risparmi nel ritrovamento degli assassini di sua figlia e nell’impedire che simili tragedie possano accadere anche ad altri. Ad ogni modo, ricordatevi che quella descritta fin qui è semplicemente l’immagine classica del Paladino e che essa non è l’unica opzione a vostra disposizione. Grazie in particolare all'esistenza delle Razze e dei Background in D&D 5E, infatti, nulla vi vieta di ripensare la Classe del Paladino nelle più diverse maniere, anche quelle più atipiche. Per aiutarvi nel trovare qualche ulteriore idea, vi mettiamo di seguito qualche esempio di personaggio. Ricordate che sono degli spunti, non delle costrizioni: sentitevi liberi di modificarli per ottenere ciò che meglio vi soddisfa. Il difensore del sapere (Paladino del Giuramento della Devozione Elfo alto+Background Sapiente). Plinius ha deciso fin da giovane quale sarebbe stato il suo scopo: compilare un’enciclopedia di tutto ciò che può essere visto su questa terra, una monumentale storia del mondo e delle sue meraviglie. Dopo che, tuttavia, la guerra ha portato via quasi tutto e che i nuovi dominatori hanno iniziato a pretendere il controllo sulle informazioni e sul sapere, egli ha giurato di combattere per tramandare alle nuove generazioni la verità sul mondo e sul passato, così da aiutarli a creare un mondo migliore. Durante i suoi viaggi, dunque, Plinius imperterrito si dedica alla ricerca di qualunque preziosa conoscenza, colleziona documenti e opere, aiuta a creare biblioteche e musei, e si rivela sempre pronto a insegnare agli altri tutto quel che conosce. Il coltello di chi non ha voce (Paladino del Giuramento della Vendetta di qualsiasi razza+Background Monello). Jackob non ha mai conosciuto i suoi genitori. La sua casa è sempre stata la strada, ma non la candida e pulita via principale. Jackob è cresciuto nei freddi e cupi quartieri di Sottombra, il fitto dedalo di viuzze che attraversa i quartieri distrutti dalla grande guerra. Ha vissuto tutta la sua infanzia sopravvivendo di scarti e di piccoli furtarelli. Ma nel buio del suo quartiere, una luce ha iniziato a farsi strada verso di lui, a guidare le sue daghe contro i prepotenti che si approfittano della povera gente: la convinzione che tutte le persone in fondo sono uguali, nate identiche per volontà degli dei e che, per questo, nessuno può pretendere di avere più degli altri. Il fanatico (Paladino del Giuramento della Vendetta di qualsiasi razza+Background Eremita). Thoron ha vissuto tutta la sua vita recluso in un isolato eremo, con la compagnia del suo solo maestro. Durante questi anni, è stato addestrato per diventare il sacro guardiano del Bene. Il suo maestro ha usato su di lui metodi violenti e inflessibili, in modo da preparare il suo discepolo a praticare con risolutezza il suo sacro compito. Thoron non ha conosciuto altro che la sua missione e in alcun modo sarebbe capace di mettere in discussione la validità del suo credo. È convinto fermamente che il benessere individuale è irrilevante se il bene supremo è in qualche modo minacciato. Il suo incarico è, piuttosto, quello di dedicarsi alla sconfitta di ogni male, anche il più insignificante, dimostrandosi pronto a fare tutto ciò che è necessario per ottenere questo risultato. E con la morte del suo maestro ha ricevuto il segno che la sua crociata è iniziata. La protettrice del regno (Paladino di qualsiasi razza+Background Soldato). Melisandria vive per il suo regno. Fin da giovane ha militato nell’esercito reale e ha avuto l’onore di prestare servizio sotto straordinari condottieri, persone che lei non teme di chiamare addirittura eroi. È fiera del suo re, una persona di gran cuore e di profonda saggezza, il cui mirabile governo ha garantito al regno di Aliran pace e prosperità per decenni. Purtroppo, di recente un re tiranno proveniente dai territori dell’ovest ha iniziato la conquista di Alinar, portando con sé sventura e sofferenza. Melisandria, dunque, ora combatte contro gl’invasori e aiuta le genti di Aliran a trovare giustizia e conforto. Non avrà pace fino a quando l’ultimo dei nemici sarà stato cacciato dal suo regno e finché il legittimo governo sarà finalmente ristabilito. Il creatore di meraviglie (Paladino del Giuramento degli Antichi Nano+Background Artigiano di gilda). Grazie alla sua fede nel Forgiatore di Anime, Allistern riesce a costruire le spade migliori di tutta la contea. Conosciuto per la sua abilità nel forgiare veri e propri capolavori, Allistern è anche capace di alzare le sue armi e impugnarle con maestria, richiamando il potere del suo dio contro i portatori di distruzione e di caos. L’ordine del creato va continuamente migliorato, non distrutto! Conclusione Quindi cosa ne pensate del Paladino per la 5E? Condividete con noi le vostre idee, opinioni ed esperienze, e raccontateci dei paladini che avete giocato. Ci rivediamo dopo le vacanze di Natale con le ultime tre classe, Ranger (09 Gennaio), Stregone (11 Gennaio) e Warlock (16 Gennaio).
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  7. Cercasi giocatori per campagne narrative su Roll20 Salve a tutti! Siamo un gruppo che si ritrova regolarmente su un server di TeamSpeak privato per giocare campagne di stampo fortemente narrativo con l’ausilio di Roll20. -CHI SIAMO La nostra cerchia è attualmente composta da 3 giocatori fissi (tutti e tre disponibili a masterare ad alternanza), più diversi giocatori occasionali che si uniscono in base alla disponibilità ed interesse per la campagna. Vorremmo ampliare questo numero, ragion per cui abbiamo stilato questo post. Nella nostra attività ludica, non ci focalizziamo su sistemi o settings particolari, ci piace provare differenti giochi e, molto spesso, finiamo per moddare anche radicalmente la maggior parte delle ambientazioni che giochiamo per aggiungere profondità e spessore narrativo. Attualmente giochiamo a Numenera e altri titoli su base Cypher System, Pathfinder in ambientazione custom ed alcuni universi creati “ex novo”. -STILE DI GIOCO >Campagne puramente narrative >Personaggi da BG riccamente articolati e interessanti >Trame costruite interamente attorno agli obiettivi e le storie dei personaggi giocanti >Massima serietà nell'interpretazione >Il combattimento è uno strumento narrativo e non il cardine del gioco, nè la parte a cui siamo più interessati. Se la trama richiede che ci sia un combattimento, allora ci sarà. >Introduzione di dinamiche sociali realistiche (sia interne che esterne) >Forte incoraggiamento a esprimere la massima creatività su elementi non-canon dell'ambientazione (quindi creare gruppi, fazioni, luoghi o creature personalizzati, in coerenza con l’universo di gioco) -COSA *NON* VEDRAI MAI NEL GRUPPO: >Metagaming e interazioni off-game tra giocatori riguardanti decisioni o considerazioni strategiche. Se vuoi comunicare con un personaggio e non lo fai in game ed in character puoi stare certo che quel personaggio ignorerà il tuo suggerimento. >Giocatori che fanno scelte o si comportano out-of-character. Si gioca tassativamente in-character in qualsiasi frangente, persino in momenti che includono decisioni che potrebbero sembrare scomode al party, ai fini della storia o al personaggio. >Personaggi blandi. Per noi il punto focale è creare un personaggio del massimo spessore, interessante e divertente da giocare, non fare “theorycrafting” o “minmaxing”. Con questo, non si vuole assolutamente togliere la possibilità di creare un PG che sia soddisfacente sotto il punto di vista delle statistiche, semplicemente si fa presente che non è la priorità. >Party stile "Compagnia dell'Anello". I personaggi non si conosceranno prima di incontrarsi e c’è la probabilità che non andranno d’accordo e che conseguiranno fini differenti. Sono contemplati conflitti interni che possono sfociare anche nel PVP, se necessario per restare in-character. >Schede e Background condivisi tra i giocatori. Dalla creazione del personaggio fino a inizio campagna, i giocatori non sapranno nulla degli altri personaggi. Ogni cosa che li concerne andrà scoperta ingame. Sono ammesse eccezioni nel caso di campagne meno impegnative. Parimenti, non sarai a conoscenza della trama, i cui aspetti andranno esplorati. >Spam o momenti puramente nonsense. Se il tuo personaggio si comporta in maniera idiota, riceverà reazioni realistiche da parte di npc ed altri personaggi. -CAMPAGNE In generale, impostiamo le nostre campagne in queste macrocategorie >Episodica orizzontale aperta: universo permanente fortemente influenzato da eventi di stagioni precedenti, le quali consistono in campagne da una media di 14 sessioni. Sono i personaggi a fare la storia e non il contrario. >Episodica orizzontale chiusa: una sola stagione prefissata, ma espandibile a richiesta. >Campagna a trama verticale: ogni sessione rappresenta un episodio slegato dal precedente, ma con una continuità di fondo dettata dall’ambientazione e dal mantenimento dei personaggi. Costruita per essere versatile, specialmente per quanto riguarda la disponibilità dei giocatori, ma comunque con uno standard narrativo elevato. >Esperimenti e oneshot Al momento sta per partire una campagna a trama orizzontale chiusa alla quale potreste unirvi. Giochiamo generalmente la sera dalle 21:30/1:00, con ampia flessibilità oraria. Nel week a volte anche di pomeriggio. In media giochiamo una/due volte a settimana. -REQUISITI MINIMI: >Maggiore età. >Rispetto degli impegni presi e rispetto degli impegni altrui. >Maturità. >Serietà nel gioco. >Microfono decente Se siete interessati, scrivete pure un commento o un messaggio privato. DISCLAIMER: Ci rendiamo conto che il tono dell’annuncio può sembrare drastico ed altezzoso, ma dopo innumerevoli incontri con giocatori che millantavano esperienze decennali al tavolo da gioco con fortissimo interesse per la narrativa e che poi si son rivelati metagamer, powerplayers e accaparratori di loot, abbiamo deciso di essere estremamente chiari. Non c’è niente di male a voler giocare in quel modo, ma con noi non ti divertiresti. Se pensi che ti potrebbe interessare giocare con noi, ma uno o più punti della lista non ti convincono, siamo aperti al dialogo in merito, se ben argomentato e costruttivo :).
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  8. La Paramount ha fissato la data di uscita del nuovo film di D&D. La Paramount ha deciso di annunciare ufficialmente la data di uscita del nuovo film su D&D, che potrebbe essere ambientato nel mondo di Dragonlance o in quello dei Forgotten Realms. Se siete interessati, dunque, segnatevi sul calendario la data del 23 Luglio 2021. Sappiamo ancora poco di questo progetto, che è rimasto sotto silenzio per diverso tempo (e che apparentemente ha cambiato studio di produzione, dalla Warner Bros. alla Paramount). Le voci circolate l'anno scorso dichiaravano che David Leslie Johnson (La Furia dei Titani) si sarebbe dedicato alla sceneggiatura, mentre Rob Letterman (Piccoli Brividi, Mostri contro Alieni, Shark Tale) avrebbe girato il film. Quest'ultimo avrebbe avuto un'atmosfera leggera, sullo stile di Guardiani della Galassia. Il sito The Tracking Board possiede altri dettagli: ci fa sapere che la produzione era alla ricerca di un "tipo alla Vin Diesel" e che il film avrebbe avuto a che fare con "un guerriero e la sua banda di creature mistiche - incluso un mezzo-drago e un'astuto gnomo - mentre s'imbarcano in un pericoloso viaggio alla ricerca di un tesoro mitico". Deadline ha riferito, invece, che la produzione era intenta ad assegnare all'attore Ansel Elgort (Baby Driver e i film della serie Divergent) un ruolo principale nel film. Non è chiaro se tutto ciò sia ancora valido. Durante l'Aprile di quest'anno, infatti, l'attore e giocatore di D&D Joe Manganiello (Justice League, True Blood, Magic Mike, How I Met Your Mother e molti altri) ha rivelato di aver iniziato a co-scrivere la sceneggiatura per il film di D&D. Il suo annuncio, inizialmente un po' criptico, è stato accompagnato da una foto della copertina di una sceneggiatura, intitolata "Dragons of Autumn Twilight" (I draghi del Crepuscolo d'Autunno), titolo di un celebre romanzo di Dragonlance. Questa notizia, dunque, ha iniziato a far pensare che l'ambientazione del film di D&D sia stata cambiata dai Forgotten Realms a Dragonlance. Ancora una volta, tuttavia, non abbiamo nessuna certezza sulla direzione che i creatori del film hanno deciso effettivamente di seguire. Non ci rimane che aspettare, pazientare e vedere quali altri informazioni ci verranno rivelate in futuro. Nel frattempo, almeno, sappiamo quando aspettarci l'uscita di questo film. Fonti: http://www.denofgeek.com/us/movies/dungeons-dragons/248146/dungeons-dragons-movie-news http://www.enworld.org/forum/content.php?4771-New-D-D-Movie-July-23rd-2021#.WjpHtnlG2po Visualizza articolo completo
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  9. Combattimento: turno 1 Appena l'halaku inizia a tessere le sue parole di potere, l'abominio sembra dimenticarsi del ragazzo. In un attimo salta dal letto e un istante dopo è addosso a Nial, che trascina rovinosamente a terra interrompendo la sua invocazione. -"Itsi paskheni menkaak saddas ‘amüs, Elohim!" sbava sulla sua faccia una bordata in Prima Lingua "Ye hun wesrat tahi. Nüllaan esee menyaalu uuratsni lakwe eetsa roidakh. Itsi euknishkaahu menyaalu roidakh. Etsi non an nat sha’am nishkaahu efharaba dünasse!" Nial sente la Realtà fremere, ma qualcosa non va secondo i piani del rabisu che emette una specie di agghiacciante ruggito di frustrazione. Nel frattempo l'immediato futuro si dispiega come un complesso arazzo di linee ed ellissi davanti agli ogniscenti occhi dell'Orditrice. Quello che vede non le piace affatto.
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  10. Nemirdir Bè io non sarò un esploratore esperto ma almeno io so come non farmi scoprire.... Dico con fare scettico ed altezzoso vedendo che i goblin ci hanno scoperto e si accingono alla battaglia. Estraggo il mio pugnale e lo punto verso i goblin Pagherete per il vostro tradimento! esclamo a voce alta verso di loro, dopodichè lancio il mio unico incantesimo, Getto di Fiamme, verso i goblin facendo divampare le fiamme proprio dal mio pugnale.
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  11. Fino a sabato avrò difficoltà a postare per motivi di lavoro: sorry
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  12. Fino a sabato avrò difficoltà a postare per motivi di lavoro: sorry
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  13. Scusate, avevo del tutto saltato la notifica
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  14. E io ho scoperto di non aver seguito il topic! Mi son perso tutte le risposte dopo la mia! Mi metto in pari e posto appena riesco.
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  15. Quello che dice MattoMatteo è vero ed è un rischio non da poco ma, da grandissimo super accanito fan della serie di Dragonlance, non posso che sperare che il vento soffi in quella direzione In tal caso sarebbe di vitale importanza realizzare la triologia completa, in modo da poter dare ad ogni personaggio la giusta caratterizzazione che merita, facendo capire al pubblico "non leggente" (nel senso coloro che non hanno letto i vari romanzi della saga) tutti vari perchè, così com'è accaduto per Il Signore degli Anelli (e vi posso assicurare che quasi il 70% delle persone che lo hanno visto al cinema non avevano mai letto il romanzo)
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  16. Gorgoth, gold dragonborn, Guerriero "Puoi essere discreto quanto ti pare nelle città, ma qua fuori è il deserto stesso ad essere letale e spietato e come recita l'antico detto, luoghi spietati generano gente spietata. Non è mia abitudine lasciarmi cogliere impreparato, e fidati, tra loro c'è qualcuno che sta impugnando un arma anche se poi deciderà di non usarla." Dico seccato ad Adran "Comunque si, da piccolo il mio clan fu massacrato nella notte. Da allora ho giurato che non mi sarei mai fatto trovare impreparato."
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  17. Gonus Io estraggo la spada e mi metto in posizione per attaccare il primo che si avvicina
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  18. @Pyros88 poilofaccio XD Tiro è Pelor che si chiama Tiro XD
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  19. Non so quanto possa essere salutare nel posto dove siete Quindi Oyu davanti a tutti. ok....
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  20. Nel tuo caso fa 1d8 standard, qualità: lunga, attributo: precisione Regole speciali mi pare solo il fatto che se un nemico ti si avvicina puoi fargli un attacco gratuito, ma solo se hai la lancia a due mani (senza scudi) e solo se anche lui non ha una lancia in mano.
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  21. Zeb Zauker Underground "TOKI! Scendi di sotto!!! Ci serve una manoooo" grido verso il gruppo di sopra
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  22. Ti consiglio allora di leggere Flatlandia, un libro (piccolo piccolo tra l'altro, si legge in poco tempo) che parla proprio di un mondo bidimensionale, abitato da figure geometriche piane, in cui un giorno entra una sfera proveniente da Spacelandia, il mondo tridimensionale! Penso possa essere d'ispirazione riguardo al fatto di come un essere n-dimensionale possa percepire un mondo (o un altro essere) (n+1)-dimensionale! EDIT: Ahahhah ok ok, non avevo visto il video! Anche loro si sono ispirati a Flatlandia insomma!
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  23. Punto esperienza, la corruzione la riservo per le cose estreme
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  24. 1. Non viene specificato. Io direi lo stesso dell'arma che usi, quindi 1d8 per un arco lungo, 1d10 per una balestra pesante e così via. 2. Esatto. 3. No. L'incantesimo specifica che applichi solo i talenti che influenzano gli attacchi a distanza. 4. Presumo di sì.
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  25. Nel momento in cui assumi l'identità di un personaggio, per quanto striminzita, fai gioco di ruolo. Anche se tutto ciò che ruoli è un murderhobo XD
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  26. questo anche per rendere il fatto che lo studio dela magia fiacca il corpo rendedolo debole e goffo.
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  27. @Ian Morgenvelt ok anche se era una iperbole ironica mi sono un attimo lasciato andare quindi sorry. Grazie di non aver cuttato gli insulti a Rian Johnson, quelli venivano dritti dal ventricolo destro
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  28. Flurio Pascolari (umano mandriano) Appena vedo l'elmo mi brillano gli occhi di meraviglia e desiderio. Scendo da cavallo e senza nemmeno far finire Brufo fiondo la mia mano nel baule e lo afferro rigirandomelo poi attentamente fra le mani come se fosse un tesoro inestimabile, senza quasi badare a cosa dice il capo villaggio. Immediatamente dopo provo a calzarlo in testa, tutto contento. Poi il mio sguardo, attraverso la visiera dell'elmo, viene attratto da una bellissima elsa di spada, in mezzo al resto della roba. Acciuffo subito anch'essa rimirandone i decori e la foggia, mentre la mia fantasia inizia a cavalcare come mai avrebbe fatto il mio Flurio e nemmeno il miglior cavallo della nostra mandria. Mi immagino finalmente un paladino, un eroe equipaggiato di tutto punto con il mio elmo, la mia spada, il mio destriero, mancherebbe solo un'armatura spendente ed un grande scudo con le mie insegne ed il gioco sarebbe fatto. Perso nei miei sogni ad occhi aperti inizio muovere a casaccio il braccio impugnando l'elsa come se avesse una lama vera, mimando le movenze allenate e precise che avevo visto fare a Marla quando si allenava da sola nel combattimento. Poi mi fermo a guardare nuovamente l'oggetto fra le mie mani e penso:
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  29. Il fatto è che gli umani piazzano il +1 dove vogliono per cui ciò che rimpiazza il +1 mancante è proprio la possibilità di scegliere.....ma forse non basta. se dessi due +1 a scelta diventerebbero la razza + forte. vedro di trovare qualcosa che renda l'adattabilità....forse potrebbero avere un punto esperinza bonus ogni 5 per rendere al loro facilità ad imparare. per gli nomi ok +1 intelletto +1 conoscenza il guerriero è facilitato rispetto al mago perchè ha costi minori per Combattimento e Atletica. é chiaro che il mago preferirà pomparsi intelletto e conoscenza. Pensavo quindi: Umani: +1 su un tratto a scelta. Ogni 5 punti esperienza ne guadagano uno bonus. Gnomi: +1 Intelletto. +1 Conoscenza. Sacerdote: ogni aumento di Conoscenza e Intelletto costa un punto in meno, in Atletica e Combattimento costa un punto in più (può usare la magia ma non per uccidere) Mago: ogni aumento di Conoscenza e Intelletto costa un punto in meno, in Atletica e Combattimento costa un punto in più (può usare la magia ma non per guarire) Stregone: ogni aumento di Conoscenza e Intelletto costa un punto in meno, in Atletica e Combattimento costa un punto in più (può usare la magia senza limitazioni ma sempre caotica)
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  30. @The Machine@Bomba @Fog @Slamurai2@Karl_Franz@Thorgar e @athelorn e @Pyros88 It's Christmast bitches!
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  31. Basta che gli nascondi la padella e passa la paura!
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  32. Baliano Una volta compreso che le grida di terrore non erano dovute a minacce reali ma alle visioni create dalle esalazioni di qualche strana pianta, il pellegrino rinfodero' la spada. Il suo primo istinto fu quello di precipitarsi a soccorrere Angelica, fece un passo verso di lei per poi fermarsi bruscamente, lo sguardo passava veloce dalla bella contadina a Lord Aigulf, il cuore gli martellava il petto come un tamburo prima della carica sul campo di battaglia. Lo sua forza di volonta vinse sull istinto, sospiro' stringendo i pugni e voltandosi verso il nobil uomo Bretone anch egli in difficolta' e sperando che quel suo gesto di poco prima fosse sfuggito allo sguardo attento del cavaliere. Si avvicino' a Jean Pierre lentamente, come era solito fare con gli animali della sua fattoria in preda al terrore, parlando dolcemente ed avvicinando la mano con il palmo rivolto verso l alto" "Milord sono io, il buon Baliano e' qui accanto a voi, nessuno vi fara' del male, coraggio tornate in voi, quest armata non puo' proseguire senza le vostre storie a riempire le fredde notti a venire"
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  33. Forse questo problema vi potrebbe suonare familiare. Avete giocato con il vostro personaggio – il nano barbaro Bhalrak o il tiefling monaco Chodrun o lo stregone halfling Flambard – svariate avventure. Ma l'eccitazione è svanita. Non vi sentite più coinvolti e nonostante tutte le battaglie, la gloria e l'oro la raison d'être del vostro personaggio suona vuota. Una certa insoddisfazione verso il gioco di ruolo aleggia durante le vostre serate assieme. Anche il DM è frustrato. Ai giocatori non sembra importare cosa capita ai propri personaggi, né apprezzano le ore spese a costruire attentamente il mondo di gioco. Sembra proprio giunto il momento di rendere le cose più avvincenti. No, non avvinazzarsi (anche se un po' di alcolici potrebbero tenere buono il vostro gruppo di gioco). Intendiamo avvincenti nel senso di “Quali sono le motivazioni e cosa è a rischio per il mio personaggio?” Approfondire cosa è a rischio per un personaggio e, quindi, quali possono essere le sue motivazioni può essere un ingrediente fondamentale, ma spesso dimenticato, in quella che altrimenti potrebbe essere una ricca esperienza di gioco condivisa. Capire ciò che è a rischio Intuitivamente capiamo tutti cosa è a rischio: “Aiuto [inserire nome dell'eroe qui], il destino del mondo è in gioco!”. Quasi qualsiasi forma di narrativa che è incentrata sui personaggi e la storia ha qualcosa di messo in gioco, che si pone alla base delle motivazioni dei personaggi, e i narratori si affidano a questo elemento per coinvolgere lettori e spettatori nella trama e nelle avversità affrontate dai personaggi. Se venite coinvolti appieno dalle motivazioni dei personaggi e da ciò che è a rischio, continuerete a leggere un thriller fino alle 3 di mattino o guarderete diciassette puntate di fila di una serie TV. Possiamo sfruttare le stesse tecniche di film, serie TV, romanzi e fumetti per creare motivazioni per i personaggi delle nostre sessioni di gioco di ruolo. In D&D il fatto che ci sia qualcosa a rischio implica che qualcosa è in pericolo e che ci saranno conseguenze. Qual'è la motivazione per cui sia il personaggio che il giocatore che lo muove sono interessati in questo viaggio, in questa sfida? Cosa ha Bhalrak da perdere se non porta a termine un certo compito? Cosa ha da guadagnare Chodrun se svolge con successo la sua missione? I rischi possono essere personali e intimamente legati al personaggio oppure esterni, ma di grande importanza collettiva. Ma quando ciò che è a rischio ha un significato profondo per il personaggio allora avrà un impatto maggiore sul giocatore. Supponiamo che il nostro stregone halfling Flambard e il suo gruppo di avventurieri stiano affrontando un lich malvagio. É l'epica battaglia finale dopo una lunga campagna. Se il lich vince, la terre circostanti cadranno sotto la sua malefica e magica influenza per 100 anni. In quanto persona di buon cuore, Flambard ha già una forte motivazione per fermarlo. Ma cosa succede se, durante la battaglia, il lich riesce a colpire con il suo tocco paralizzante Bhalrak e Chodrun? Ora la sua motivazione diventa personale e più sentita. E se il lich minacciasse di distruggere una fonte sacra da cui nasce la magia usata da Flambard? E se l'incantesimo che Flambard vuole usare per distruggere il lich è fallito le ultime 27 volte che ha provato ad usarlo? E se il lich prendesse in giro Flambard sul suo nasone (qualcosa su cui il nostro eroe è sempre stato particolarmente sensibile fin da piccolo)? Con l'introduzione di elementi come questi le cose diventano più complicate, tese e ci sono più ragioni – più motivazioni – perché il personaggio voglia vincere lo scontro. Ecco che abbiamo un'immersione più profonda ed immediata nei panni del personaggio e più divertimento al tavolo di gioco. Ciò che è a rischio è differente da trama o conflitto Anche se D&D richiede obiettivi, conflitto e una trama, questi elementi non sono la stessa cosa di ciò che è a rischio. Sono aspetti correlati ma distinti. Degli esempi presi dalla cultura pop potrebbero aiutare a spiegare meglio cosa intendo. Pensiamo al film I Predatori dell'Arca Perduta. L'obiettivo principale di Indiana Jones è trovare l'Arca dell'Alleanza battendo i nazisti. Il suo conflitto principale è con i nazisti, che vogliono sfruttare il potere dell'oggetto per vincere la guerra. “Ci sono delle vite a rischio” è la chiara motivazione esterna. Anche se non lo dice chiaramente, potete facilmente immagine Indy che pensa “L'esito della Seconda Guerra Mondiale è nelle mie mani!”. A queste motivazioni geopolitiche vengono aggiunte delle motivazioni personali quando la compagna di avventure/amante di Indy Marion Ravenwood viene catturata. E poi abbiamo la paura di Indy per i serpenti. In una scena cruciale Indy e Marion sono imprigionati nel Pozzo delle Anime, una camera piena di serpenti velenosi. Una scena interessante senza dubbio, ma cosa sta davvero rischiando Indy? Non solo la possibile morte sua e di Marion per avvelenamento, ma anche il dover confrontare la sua vergogna e le sue idee sul coraggio. “I tipi tosti non sono spaventati da serpenti! Ma se non supero la mia paura moriremo entrambi.” (Senza voler poi accennare a ciò che è in gioco per Indy riguardo i suoi problemi ad impegnarsi in una relazione). Ricordate: gli obiettivi sono gli scopi che il vostro personaggio vuole raggiungere e il conflitto è la serie di ostacoli che deve affrontare per raggiungerlo. Le motivazioni sono ciò che è in gioco in caso dovesse, o meno, raggiungere i suoi obiettivi. Il conflitto è tutto ciò che mette in pericolo ciò che è a rischio per un personaggio. Un'alta posta in gioco Ecco un altro modo per pensare alla questione. Mentre gli obiettivi e il conflitto rispondono alle domande “Cosa vogliamo fare” e “Cosa ci sta ostacolando?”, le motivazioni aiutano a rispondere alle domande “Perché questo è importante?” e “Perché dovrebbe importarmene?”. Nel recente film reboot di Wonder Woman molte cose sono a rischio. La sua idilliaca isola natale di Themyscira è a rischio quando si avventura nel mondo moderno per aiutare a sconfiggere l'armata tedesca. É immortale ma rischia comunque teoricamente di perdere la vita. Anche i suoi nobili ideali sono a rischio: è intelligente e tosta, ma anche ingenua e quasi fatalmente empatica. I suoi ideali saranno corrotti spendendo sempre più tempo nel caos e nella sofferenza della guerra, tra gli umani e i loro difetti? Diventerà disillusa? Se date uno sguardo alla serie TV di Netflix Stranger Things, si può notare che ci sono varie motivazioni e molte cose a rischio. Se Mike, Dustin e Lucas non risolvono il mistero di cosa è successo al loro amico Will, che è stato rapito dal Demogorgon, non lo vedranno più. Sempre a rischio è anche potenzialmente il destino dell'intera città, se il mostro non può essere sconfitto. Quando compare la misteriosa Undici, qualcosa di più sottile diventa a rischio. Questi ragazzini pre-adolescenti non conoscono il mondo delle ragazze; rischiano ora di perdere la propria innocenza e fanciullezza. I ragazzi sono emarginati sociali e bullizzati. Non sono pensati per essere eroi. Con ogni commento umiliante la loro dignità e stima di sé sono a rischio. Ecco perché, quando sono più astuti degli adulti e battono i bulli, il loro trionfo è ancora più eccitante. Ciò che è a rischio e le motivazioni Chiedersi “quali sono le motivazioni del mio personaggio?” può aiutare a identificare ciò che è a rischio. Nel suo Book in a Month: the Fool-proof System for Writing a Novel in 30 Days l'autrice Victoria Lynn Schmidt offre un consiglio per i novelli scrittori che si applica perfettamente a D&D. Quando si esaminano le motivazioni dei protagonisti la Schmidt suggerisce di andare oltre la risposta standard: Se, come dice la Schmidt, “il vostro personaggio vuole avere la soddisfazione di fare la cosa giusta”, continuate a scavare per scoprire le cause alla base di ciò. Il vostro paladino tiefling potrebbe voler fare la cosa giusta perché è legale buona e vuole vedere l'ordine riportato nel multiverso. E se invece la sua motivazione fosse legata al voler redimere un proprio errore passato, come l'aver ucciso un neonato orco? Si tratta di una motivazione decisamente più intrigante. Ogni aspetto del vostro personaggio – classe, archetipo, origine, allineamento, aspetto, tratti di personalità, difetti, ideali, legami ecc. - può essere usato come motivazioni, essere ricollegato a qualcosa che è a rischio. Dettagli da background come “morirei per recuperare un antica reliquia della mia fede persa molto tempo fa” e atteggiamenti come “giudico gli altri severamente e me stesso ancora più severamente”, esempi entrambi ripresi dal Manuale del Giocatore, sono indizi su ciò che spinge e muove il vostro personaggio. Anche un punteggio di caratteristica alto o basso può essere utile per capire cosa è a rischio quando si gioca. Se il vostro personaggio dal Carisma particolarmente basso sta cercando di raggirare e affascinare un signore della guerra locale c'è chiaramente molto a rischio. Aggiungere elementi a rischio e motivazioni In una buona campagna di D&D i DM vogliono che i giocatori si sentano coinvolti dalle storie e dal mondo gioco. E i giocatori vogliono sentirsi coinvolti nelle difficoltà e nei trionfi dei propri personaggi. Abbiamo pensato ad alcuni facili metodi per aumentare ciò che è a rischio nelle vostre campagne Date ai giocatori non solo missioni alla “fine del mondo”, ma anche altre che li influenzano personalmente. Per esempio un mago che vuole imparare a lanciare un certo incantesimo potrebbe scoprire che deve dimostrare il proprio valore raccogliendo certi ingredienti, ma questo potrebbe richiedere varie sessioni. Missioni secondarie e obiettivi dei personaggi possono aiutare a creare motivazioni personali. Lasciate che i giocatori sviluppino i background dei personaggi e chiedete loro specificatamente di approfondire cosa è in gioco per i personaggi. Cosa spinge il personaggio? Quali sono i suoi sogni più grandi? Cosa desidera più di tutto? Cosa teme più di tutto? Cosa ha paura di perdere? Trasformate queste domande e le loro risposte in motivazioni, mettendole in qualche modo a rischio nelle avventure. Lasciate che i giocatori inventino un oggetto in loro possesso che ha un significato o dei poteri speciali, oppure un qualche mistero o puzzle del loro passato che devono risolvere. Per esempio un giocatore potrebbe decidere che deve recuperare un amuleto magico che un tempo apparteneva alla madre del personaggio. Incoraggiate i giocatori a interpretare i propri personaggi sulla base di uno o due tratti caratteristici di personalità: vendicativo, sprezzante, drammatico, ingenuo, generoso, malizioso, avventato. Dando ai personaggi stranezze, fisime e punti deboli su cui giocare, li si rende più divertenti da interpretare. Il punto fondamentale delle motivazioni, di avere qualcosa a rischio, è di aumentare l'immersione nella storia e nei personaggi. Quando c'è una ragione per cui un personaggio ha un interesse diretto in ciò che può succedere, un giocatore sarà più padrone della propria linea narrativa. Quindi non fatevi troppi problemi nel rendere le cose difficili per i vostri personaggi. Sapranno essere all'altezza dell'occasione, anche se a volte falliranno, come Indiana Jones e Wonder Woman. Il risultato finale è una storia che sembrerà più reale. Traduzione dell'articolo Behind The Screen: Driving A Stake in It da Dragon+ #16
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  34. Gozukr Mangiasassi Guardo male per diversi istanti il cavallo, indeciso su come affrontare la situazione, quindi balzo in sella, aiutandomi con le braccia lunghe e dinoccolate, ed issandomi con qualche fatica in una posizione dignitosa. Estraendo dalla bisaccia una ciotola ed un cucchiaio di legno, mi schiarisco la voce, mentre comincio a battere i due strumenti insieme, in un leggero *toc toc toc* ritmico. "Cavalchiam! Cavalchiam, finché il sol non scenderà "Brucerem, brucerem, bruceremo la città!"
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  35. Mano a mano che i forestieri si avvicinano al tavolo, lo sguardo del nano passa mille sfumature che vanno dallo stupito, all'indignato al furibondo. Alla fine, incapace di trattenersi oltre, si rivolge al funzionario. Un uomo con le corna... una... femmina... e due orecchie a punta? Stai scherzando spero! Il funzionario mantenne il suo contegno e si limitò a fare spallucce. Non sono io che decido la composizione delle compagnie, raccolgo solo le firme e distribuisco le lettere ufficiali. Si rivolge quindi verso Avyn, schiarendosi la voce e iniziando a parlare con il tono cadenzato tipico di chi sta declamando qualcosa di imparato a memoria. La Verdecintura è un territorio selvaggio ma ricco di vegetazione lussureggiante, cacciagione e dolci colline. Una mappa ufficiale della zona non esiste dato che pochi coraggiosi vi si addentrano e ancora meno ne fanno ritorno... attualmente sembra che un certo Signore Cervo abbia messo assieme una banda di banditi che imperversa lungo la strada commerciale più a sud del Brevoy, la stessa che passa per Restov per capirci. Ci sono notizie anche di branchi di lupi molto ben organizzati, forse troppo, di gruppi di coboldi e altre creature che vagano per la zona. Un cacciatore un paio di mesi fa ha avvistato un ogre e un paio di troll.
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