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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 20/03/2017 in tutte le aree

  1. Va bene! Uno dei vantaggi dell'inizio in solitaria (e perché mi piace tanto) è che permette di approfondire la storia dei singoli personaggi, cosa impossibile se fate subito mucchio. In più ci fa capire se il personaggio e la partita piace, ci sta divertendo: gli abbandoni sono meno seccanti in questa fase.
    4 punti
  2. @Pippomaster92 @nanobud @Pascolaio @Zyl Sono passati ormai due mesi dalla conquista e distruzione di Menzoberranzan da parte degli svirfneblin, che ha sconvolto la vita dei drow che vi abitavano e ha gettato questa regione del Sottosuolo nel caos totale. Felandul e Z'ress sono due tra i pochi drow che sono riusciti a scappare da Menzoberranzan, sfuggiti alla cattura da parte degli svirfneblin e si sono diretti ad un vecchio avamposto drow abbandonato scavato in una stalagmite gigante, un tempo posseduto dalla famiglia di Z'ress, a circa quattro giorni di viaggio a sud est della città. Sono riusciti a rimetterlo più o meno in sesto rendendolo abitabile e hanno ripulito la zona circostante da una banda di derro. Dopo circa tre settimane passate all'avamposto, mentre svolgevano una pattuglia nella zona i due drow incontrano un umano ed un diopsid alle prese con tre minotauri parecchio infuriati. Dopo essersi alleati nel combattere ed eliminare i minotauri i drow scoprono che l'umano ha deciso di scendere nel Sottosuolo per riportarvi l'equilbrio mancante dopo la caduta di Menzoberranzan. Il diopsid l'ha incontrato mentre si inoltrava nel Sottosuolo, un tempo era un mercenario al soldo dei drow ma l'avamposto dove era stazionato è stato distrutto dagli svirfneblin e ora è stato assoldato dal druido. Resisi conto del vantaggio almeno temporaneo nell'aiutarsi a vicenda si forma un incerto gruppo tra i quattro che prendono dimora nella stalagmite gigante. Dopo qualche giorno di routine e convivenza inizia a diventare chiaro a tutti che le scorte stanno iniziando a calare drasticamente. La soluzione più pratica sembra quella di dirigersi verso Mantol- Derith, una piccola cittadina franca e centro commerciale un tempo fiorente. Tuttavia non si hanno più notizia dalla cittadina da parecchie settimane.
    3 punti
  3. A275 no le creature subiscono danno solo quando iniziano il turno nell'area e se vi entrano al loro turno. dal S.A.: Does moonbeam deal damage when you cast it? What about when its effect moves onto a creature? The an- swer to both questions is no. Here’s some elaboration on that answer. Some spells and other game features create an area of effect that does something when a creature enters that area for the first time on a turn or when a creature starts its turn in that area. The turn you cast such a spell, you’re primarily setting up hurt for your foes on later turns. Moon- beam, for example, creates a beam of light that can dam- age a creature who enters the beam or who starts its turn in the beam. Here are some spells with the same timing as moonbeam for their areas of effect: • blade barrier • cloudkill • cloud of daggers • Evard’s black tentacles • forbiddance • moonbeam • sleet storm • spirit guardians Reading the description of any of those spells, you might wonder whether a creature is considered to be entering the spell’s area of effect if the area is created on the creature’s space. And if the area of effect can be moved—as the beam of moonbeam can—does moving it into a creature’s space count as the creature entering the area? Our design intent for such spells is this: a creature enters the area of effect when the creature passes into it. Creating the area of ef- fect on the creature or moving it onto the creature doesn’t count. If the creature is still in the area at the start of its turn, it is subjected to the area’s effect. Entering such an area of effect needn’t be voluntary, unless a spell says otherwise. You can, therefore, hurl a creature into the area with a spell like thunderwave. We consider that clever play, not an imbalance, so hurl away! Keep in mind, however, that a creature is subjected to such an area of effect only the first time it enters the area on a turn. You can’t move a creature in and out of it to damage it over and over again on the same turn. In summary, a spell like moonbeam affects a creature when the creature passes into the spell’s area of effect and when the creature starts its turn there. You’re essentially creating a hazard on the battlefield.
    2 punti
  4. Beh certo per i non wojiek i prezzi sono i più concorrenziali... Ti tagliano la testa di netto e lo fanno pure a gratis 😅
    2 punti
  5. Demon: The Fallen è un gioco di ruolo e un ambientazione di fantasia della linea World of Darkness della White Wolf Game Studio. I personaggi del gioco sono demoni; Angeli caduti che sono stati scacciati dal cielo per essersi schierati con Lucifero in una guerra di mille anni contro Dio. Meglio Re all’inferno che vassallo in cielo Una retrospettiva su Demon: the fallen Questa recensione parla di argomenti delicati, che possono colpire la sensibilità di chi legge. Più precisamente, l'articolo affronta tematiche di tipo religioso, le quali sono utilizzate dal GdR recensito al solo scopo di fornire ai giocatori intrattenimento e spunti di gioco. Nulla di quanto descritto nella recensione o nel gioco da essa trattata, ha lo scopo di denigrare una qualsiasi religione o quello di fornire una qualche interpretazione delle stesse. Si tratta semplicemente di materiale di finzione, creato da persone guidate dall'unico interesse di fornire ai giocatori idee interessanti da utilizzare nelle proprie campagne. Demon: the Fallen, tuttavia, è un prodotto adatto unicamente a giocatori adulti e richiede, dunque, una certa maturità per potervi partecipare. E' fondamentale, infatti, che simili argomenti siano trattati in maniera seria e nel rispetto del credo religioso di chi partecipa al gioco. Prima di intraprendere una campagna con un simile gioco, quindi, assicuratevi che esso non finisca con l'urtare in qualche modo la sensibilità dei vostri amici. Allo stesso tempo, leggendo la seguente recensione ricordate che i temi in essa trattati non corrispondono alle convinzioni religiose del recensore, del sito o dei suoi partecipanti. La recensione ha il solo scopo di descrivere e commentare il gioco edito dalla White Wolf, per fornire ai lettori informazioni su un prodotto d'intrattenimento. Paradiso Perduto John Milton ne scriveva già nel 1667. E nel 2002 la White Wolf Game Studio ha deciso di dedicare un manuale del suo Mondo di Tenebra tutto a loro, gli angeli caduti. Del resto chi non troverebbe intrigante l’idea di vestire i panni di un demonio appena giunto sulla Terra, intento a scalare la gerarchia infernale e sfidare dio? Certo che alla White Wolf all’alba del nuovo millennio, dopo essersi occupati di vampiri (pure cinesi), lupi mannari, maghi, spettri, fate, mummie, cacciatori di mostri di ogni risma e aver reinterpretato praticamente tutto l’immaginario moderno e non, rimaneva solo una cosa da fare: andare al diavolo. Apocalypse Now Redux Demon: The Fallen siede a testa alta fra le migliori incarnazioni del Mondo di Tenebra, l’universo creato dalla White Wolf come palcoscenico della maggior parte dei suoi giochi di ruolo. Ne vedremo i motivi. Per chi non lo sapesse, quello di Tenebra è praticamente una versione parallela del nostro mondo con una sola grande differenza: qui gli esseri che animano l’immaginario dell’umanità esistono veramente e si muovono, per lo più di nascosto, fra la gente comune. Ogni “razza” sovrannaturale ha la sua cultura, i suoi scopi, la sua storia, le sue organizzazioni e, ovviamente, i suoi nemici che potenzialmente sono tutti gli altri, non ultimi i loro stessi simili. In particolare i giocatori che vestono i panni dei demoni si ritrovano ad impersonare gli esseri più antichi del Mondo. dato che ognuno di loro è nato, letteralmente, prima dell’universo stesso, che per altro hanno contribuito a creare. Bisogna qui ribadire che i demoni del Mondo di Tenebra sono né più né meno che gli angeli caduti della tradizione Giudaico-Cristiana, sebbene si ritrovino anche in tutti i credi e le culture, visto che la loro storia si intreccia indissolubilmente, fin dall’alba dei tempi, a quella dell’umanità. Si tratta di un racconto che conosciamo tutti, più o meno, ma stavolta è narrato dal punto di vista del Nemico. Eccoli dunque creati da Dio, chiamati Elhoim e divisi in casate, con il compito di formare e mantenere, tramite il di Lui potere, l’universo, il Grande Disegno che ha come sommo apice e parte nodale (almeno secondo la loro visione delle cose), la creazione più importante del Padre divino: l’Uomo. E qui cominciano i dolori. Perché i nostri angioletti sono bravi figlioli, tutto ordine, dignità e amore. Troppo amore. Difatti Lui (o Lei, dato che non ha molto senso assegnare un sesso a Dio ma il manuale gentilmente ci informa che all’epoca del Paradiso tutto poteva essere molte cose diverse assieme) impone due soli comandamenti ai suoi solerti aiutanti: amare le neonata Umanità come essi amano Lui e non avere mai contatti diretti con essa. E questo a molti angeli non piace. Proprio no. Perché Dio dovrebbe aver messo tanto sentimento dentro di loro, pensano, per poi proibir loro tassativamente di avere contatti con gli esseri che tanto desiderano? Teme forse il Padre che gli Elhoim finiscano per amare i loro fratelli d’argilla più di Dio? Si sa, l’amore è una calamita irresistibile, ma in più ci si mette pure un angelo veggente di nome Ahrimal che dice di aver avuto una terribile visione di futura sciagura: l’Uomo è destinato alla rovina, sta scritto nelle stelle. Si tratta di solo uno dei futuri possibili, aggiunge, sebbene il più probabile. Panico. Gli angeli cominciano a discutere in quello che passerà alla storia demoniaca come il Grande Dibattito. Loro sono pur sempre i protettori dell’umanità e devono fare qualcosa per scongiurare tale evenienza. Alcuni vogliono scendere sulla Terra, informare quegli sprovveduti di Adamo ed Eva che sono così innocenti, come bambini, da ignorare esista finanche l’idea di pericolo. Ma non si può, il Babbo ha detto che non s’ha da fare. Alcuni angeli coraggiosi (non è facile chiedere udienza al Principale, Egli è poco accessibile persino a loro) decidono di andargli a chiedere consiglio ma non fanno più ritorno. Sono stati forse distrutti per l’aver anche solo pensato di mettere in discussione gli ordini ricevuti? A questo punto Lucifero, il più potente e carismatico degli angeli del Signore, secondo in grandezza solo a Lui, decide che il pericolo è troppo grande e la loro missione troppo importante: Papà o no bisogna raggiungere gli uomini e prepararli ad affrontare, magari evitare, la catastrofe. Dargli la Conoscenza perché possano salvarsi. Lucifero è un gran figaccione, un terzo di tutti gli angeli lo segue immantinente: in settemilioniquattrocentonovemilacentoventisette si ribellano a Dio. Che non la prende bene. Seguono mille anni di guerra con i Cieli (l’Età dell’Ira) senza quartiere, sempre più spietata, fra i ribelli, spalleggiati da gran parte dell’Umanità, e gli angeli lealisti. E, per farla breve e con somma beffa, si scopre che era proprio quella la catastrofe predetta da Ahrimal. Gli uomini mordono il frutto proibito della Conoscenza, scoprono il libero arbitrio e la morte. Gli Elhoim, l’odio. Lucifero tiene botta, ma alla fine i ribelli cadono vittima di divisioni interne e i lealisti vincono. Gli angeli ribelli, ormai demoni, vengono precipitati nell’Abisso (come loro chiamano l’inferno) e divengono i Caduti. Marciranno nella loro infernale prigione per eoni, divorati dal rimorso, schiacciati dal peso dei loro errori, forse ancora peggio maledetti dall’Uomo, le loro nobili gesta dimenticate. Finché i Cancelli inferi si indeboliscono e alcuni di loro riescono a scappare. Tutti tornano sulla Terra decisamente arrabbiati, persino pazzi. Guerra e prigionia millenaria li hanno indeboliti e segnati per sempre. Il mondo che trovano è cambiato, alieno. Il Creato è spiritualmente in rovina, sull’orlo del collasso ambientale. E il fatto che Dio sia sparito con tutti i suoi angeli li fa inferocire ancora di più. Che fare dell’appena ritrovata libertà? Cercare delle risposte? Crearsi un proprio culto, ubriacarsi di potere, della Fede dei propri seguaci? Eseguire gli ordini dei propri infernali superiori? Riorganizzarsi e stanare il Padre per fargliela pagare? Affrettare, più o meno pietosamente, la fine dell’umanità? Oppure tentare il difficile compito di salvarla, ricostruire il Paradiso, cercare perdono e redenzione? Noi siamo Legione Ovviamente c’è di più. Molte domande e misteri avvolgono i demoni e attendono i giocatori che avranno l’ardire di indagarli (uno su tutti: dove diavolo –è proprio il caso di dirlo- è finito Lucifero visto che lui all’inferno non ci ha mai messo piede?). Personalmente sono rimasto deliziato dal complesso metaplot che collega alcuni importanti eventi e luoghi di Demon alle altre espansioni del MdT, ad esempio Vampiri, Wraith e Mage. E poi c’è, come da tradizione White Wolf, la Storia vista con gli occhi del Mostro. Che poi tanto mostro non è perché sotto la scorza dell’alieno nasconde turbamenti umanissimi, per i Caduti la gloria perduta, l’amore tradito, l’odio ed il peso dei propri errori, dannazione e redenzione. Il giocatore è lasciato libero di esplorare i contorcimenti del suo animo, ma il sistema del Tormento, il dolore e la rabbia che insidia continuamente tutti i Caduti scappati dall’inferno, avverte che sprofondare troppo in certi abissi equivale a perdere sé stessi (e quindi il controllo del proprio personaggio). Come in tutto il MdT non vi è bianco e nero, ma una infinità di grigi. I demoni vedono la loro storia come una nobile lotta contro Dio per il bene dell’umanità, ma soffrono del complesso dell’amante tradito, le loro azioni sono spesso ambigue ed il loro passato ha molte ombre inquietanti. Tutto questo viene calato in un’ambientazione coerente e con poche sbavature. Gozer il Gozeriano, Zuul e il Mastro di Chiavi Un interessante paragrafo viene dedicato ai consigli sui nomi demoniaci che non si devono per forza conformare alla tradizione vetero-testamentaria. In effetti i giocatori sono invitati a trarre ispirazione dal folklore mondiale data la presenza ubiqua dei Caduti in tutte le tradizioni. Senza dimenticare che i demoni hanno almeno due nomi (quello Vero è tenuto gelosamente segreto) e possedere più epiteti. Il nome di un demone è cosa seria, legato alla sua intima essenza e portatore di potere: anche solo pronunciare quello Celeste può attrarre la sua attenzione. Le meccaniche di gioco sono quelle classiche del Vecchio Mondo di Tenebra, perciò non mi ci dilungherò sopra sebbene a me personalmente piacciano, offrendo un discreto compromesso fra semplicità e un minimo di velleità realistica. Abbiamo già accennato al sistema del Tormento, di per sé non dissimile da quello usato (con nomi diversi) in altri manuali della White Wolf, per valutare l’”alienazione” di un personaggio. Ma in Demon vengono introdotte anche ulteriori meccaniche per simulare degnamente la “condizione demoniaca” dei giocatori. Vi sono regole che riguardano la possessione (i Caduti possono restare fuori dall’Abisso solo incarnandosi in un corpo umano o, più raramente, in un oggetto); la Fede, che nel MdT è qualcosa di dannatamente tangibile e in Demon è la base dei poteri dei Caduti; i seguaci; i patti demoniaci e la Forma Apocalittica (l’aspetto che i Caduti assumono quando si Rivelano in tutta la loro gloria.. o dannazione). Altro plauso va alla costruzione del personaggio, curata e versatile. Con sette Casate, cinque Fazioni e ventitré Sapienze, ognuna composta da cinque livelli di poteri (detti Evocazioni) usabili in due varianti differenti (alto e basso tormento) è possibile creare demoni molto vari e caratterizzati, mantenendoli però coerenti con il loro retroscena d’ambientazione. A differenza di molti altri manuali del Mondo di Tenebra non sono presenti Difetti e Pregi fra i Vantaggi, in parte sostituiti da Background appositamente studiati per i Caduti. Le regole sono a volte troppo spezzettate fra le varie sezioni del manuale, difetto riscontrabile in molta della linea editoriale WW, ma non risultano mai eccessivamente astruse. La veste grafica del manuale è buona, sfondi e caratteri quasi sempre leggibili (cosa non scontata parlando dei vecchi manuali WW), illustrazioni decenti e stilisticamente coerenti (pure qui, per fortuna). Ciliegina sulla torta, i tradizionali racconti stile White Wolf che inframmezzano le sezioni componenti il manuale. A ricordarci che lo Storyteller System è particolarmente votato alla narrazione, brevi scene che danno un assaggio dell’atmosfera dell’ambientazione, ma che sono anche appassionanti da leggere e forniscono spesso spunti interessanti per personaggi e storie. In alcuni casi piccoli romanzi in miniatura come “Paura da palcoscenico”, l’eccellente racconto che apre il volume. Conclusioni Demon: the Fallen è un prodotto convincente, curato e di indubbio fascino. Dispiace l’assenza di una edizione italiana e la manciata di espansioni pubblicate, ma questo è un destino comune a molte cose interessanti e poco fortunate. Penny Dreadful, Legion, Dominion, Outcast, Lucifer, l’Esorcista. Romanzi, fumetti, film e serie televisive, negli ultimi anni, hanno riportato sotto i riflettori angeli e demoni (se mai ne erano usciti). I Caduti sono dunque fra noi, quale occasione migliore per (ri)scoprire questa ambientazione e vedere le cose attraverso gli occhi dell’Avversario? E voi che ne pensate? Demon: The Fallen è disponibile sul sito drivethrurpg.com. Alla data in cui scriviamo (febbraio 2017) è disponibile un bundle con tutti i manuali usciti di cui riportiamo il link: http://www.drivethrurpg.com/product/115332/Complete-Collection-Demon-the-Fallen-BUNDLE Visualizza articolo completo
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  6. Ciao a tutti, Da un po' di tempo avevo in mente di aprire un canale telegram per condividere un po' di link interessanti dai miei blog preferiti della scena osr/diy americana (e magari qualche volta qualcosa di mio). Nel we finalmente ho aperto il canale. Mi piacerebbe poterlo condividere con la community di Dragon's Lair, ma non ho idea di come siano le linee guida per una situazione simile. Nel caso i mod mi benedicano, sarò felice di postare qui il link!
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  7. Soggetto 4 D noto che anche gli altri, a parte il Licantropo procedono verso le motoslitte, vediamo che succede, penso, magari sono venuti a recuperarci... preferisco comunque aspettare che arrivinoo anche gli altri, quindi continuo ad avanzare lentamente verso le tre motoslitte, quando, arrivato a 20 m dai 3, questi di scatto imbracciano i fucili e mi sparano contro. Riesco d'istinto a schivare le raffiche dei fucili dei motoslittisti laterali, ma quello centrale riesce a colpirmi. Il colpo comunque non mi causa nessun danno, non so se grazie all'anormale resistenza del mio corpo o al giubotto antiproiettili che non è riuscito a salvare il suo precedente proprietario. Quando arrivano i colpi inizio ad urlare HAI! Hey! Ma vi pare questo il modo? Sparare addosso ad un povero vecchietto? L'istinto combattivo prende il sopravvento, nonostante la distanza che ci separa, conscio della velocità del mio compagno lupoide e speranzoso che per la seconda volta nella giornata si unisca a me alla lotta, estraggo rapido il coltello e, imprimendo massima potenza nelle gambe, parto all'attacco verso il soldato centrale gridando VE LA INSEGNO IO L'EDUCAZIONE!! Sferro il mio colpo alla massima potenza, per poi gridare ancora PALLA DI PELO, DOVE SEI? GM
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  8. Ho finito il background e scaricato Telegram. Quando volete per me si può cominciare
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  9. Quindi come procediamo? Mi pare ci siamo fermati... A me risulta Ghal -> pg scelto: archeologo ->scheda da fare Zellos -> pg scelto: atleta/dilettante -> scheda da fare Nanobud -> pg da scegliere: investigatore? Pyross -> pg da scegliere
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  10. Purtroppo ha accesso solo ai manuali base(stando a quanto scritto sul primo post).
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  11. Segnalo che la beta da oggi è disponibile per tutti: https://www.dndbeyond.com/
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  12. Pensare ad un PG ed inviarmi la scheda del personaggio compilata (scaricabile dal sito). A parte, come doc o testo piano, inviare il background del personaggio (la sua descrizione, il suo passato, le persone che conosce ecc...)
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  13. 1 punto
  14. Ad ogni modo chiedi al tuo DM per avere una risposta più definitiva riguardo alla vostra campagna. Si parla di ridurre il costo delle materie prima per l'oggetto, che sono la metà del costo di mercato. Per dire un oggetto normalmente in vendita a 2000 mo lo crei pagando 1000 mo in materie prime, se hai anche Extraordinary Artisan lo riduci a 750 mo. Se prendi tutti i talenti per ridurre i costi di creazione (ce ne sono altri anche fuori da Eberron) arrivi a pagare una frazione minima del costo di mercato, se poi presumi di aver avuto un discreto tempo pre/mid campagna per prepararti scorte di oggetti magici (specialmente pergamene) hai essenzialmente sempre a disposizione gli incantesimi giusti in quantità più che abbondanti.
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  15. Ho tirato un sospiro di sollievo Effettivamente la spell parla chiaro.
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  16. Che non ottieni DV extra, modifiche al bab eccetera. Tutto quello che il pg ottiene, è scritto esplicitamente nell'incantesimo, niente di più, niente di meno.
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  17. Vero, ma non ha i suoi dadi vita, il suo bab, nemmeno le sue statistiche. Alla fine finisce per essere un druido con alcuni bonus alle caratteristiche, alla Ca, movimenti diversi, taglia maggiore, armi naturali, qualche capacità (a seconda del livello).
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  18. ok, grazie comunque...cercherò di non fare troppo rumore con i pop corn e le patatine!
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  19. Preferisco riprendere la vecchia avventura con i vecchi personaggi anche perché ho tutto il materialevgia pronto e inserire un personaggio nuovo sarebbe difficile, mi spiace... Ti indico il link di gioco per seguire l'avventura appena tornò a casa che dal telefono ho qualche problema... @dalamar78 @Dmitrij Entro domani posto la continuazione dell'avventura.
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  20. Questi pensano solo a mangia, André! Certo, Ralf ha la skill Strade (Cook) ma non vuol dire che deve per forza fare il Cannavacciuolo versione mignon XD
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  21. Solo per ricordarvi che, come da intestazione del mio post, è mattina, al più tarda mattina. Infatti vi siete addentrati qui dopo le apparizioni della recente notte.
    1 punto
  22. Il ts per stabilizzarsi serve solo per evitare ulteriori perdite di PF. Senza cure (magiche o non) un personaggio morente deve aspettare un'ora per riprendersi.
    1 punto
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