scena ruolata di recente: io e i miei 3 compagni entriamo in una città per motivi politici. La faccenda riguarda però due dei miei compagni. Il primo è un barbaro grezzo e rozzo che in genere decide di risolvere tutto a cazzotti e urla. È del nord estremo, una tribù tosta quanto i vichinghi.. avete capito no?? L' altro è un uomo del sud ( premetto che è un'ambientazione creata dal DM) che ha deciso di caratterizzarlo come un vero africano del nord. In gioco parla con l'accento da venditore di kebab spinto ( della serie:" vuoi cipollina su kebab?? capisc che è più buona? capisc??"), il che crea scena al limite dell'assurdo e tutto si conclude con molte risate e sessioni estremamente divertenti ( da notare la bravura nella sua coerenza, quindi non è che si finisce in caciara.. al contrario, è il suo pg e lo gioca estremamente bene). Fatto sta che per motivi diversi, entrambi sono interessati ad un libro protetto in un tempio da decine e decine di guardie.. ora, questi due entrano nel tempio e con la grazie di un vero barbaro si avvicina ad una guardia del tempio e gli dice: " mi scusi ( e qui sono partite le prime risate considerando gli acciacchi che aveva fatto ), vorrei sapere se il vostro libro è ben custodito, perchè abbiamo saputo di un attacco imminente alla città e dovevo essere sicuro". La guardia allibita lo tranquillizza. Ora entra in gioco il nostro secondo compagno, che fissando la guardia gli risponde così:" aaa.. tu sei un gran fesso, capisc? noi avvertire te di guerra, e tu snobbi noi??" ed infine il colpo di grazia: alza l'indice contro la guardia, lo inizia ad agitare e urla:" quando tu sarà morto, ricorda me che fa così con dito!!"
20 minuti persi ridendo come idioti.. ma si, è stata una delle giocate più divertenti mai fatte