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  • Recensione: Alien RPG

    Ian Morgenvelt
    • 5.3k visualizzazioni
    • Lo spazio non è l'unica cosa che cerca di uccidervi nel GdR di Alien. Ecco a voi alcune prime impressioni su questo GdR di recente uscita.

    Articolo di Charles Dunwoody del 10 Dicembre

    Vivere nello spazio non è per niente semplice. Radiazioni, micrometeoriti, niente cibo, aria o acqua. Un banale errore potrebbe costarvi la vita. E l'uomo non è solo: ci sono delle inquietanti creature in mezzo alle ombre delle colonie umane e delle navi, che attendono solamente il momento adatto per uccidere... O peggio. Cose aliene.

    alien1.jpg

    Rilasciato in questi giorni, Alien the Roleplaying Game è un manuale a colori e in copertina rigida di 392 pagine, che esplora l'universo in seguito agli eventi accaduti nei film Alien e Aliens. Le campagne sono divise tra Gioco Cinematografico (Cinematic Play) con dei personaggi pre generati o Gioco di Campagna (Campaign Play) di più ampio respito. I personaggi sono tecnici, marine coloniali o colonizzatori.

    Alien RPG è diviso in tredici capitoli, che coprono la gestione dei personaggi e la loro creazione (tra cui le regole per giocare un sintetico), il combattimento e il panico, l'equipaggiamento, i pericoli dello spazio, comprese le navi e il combattimento tra queste, una guida per le Madri del Gioco (Game Mother, l'equivalente del DM, NdT), i governi e le corporazioni, i sistemi e i pianeti, le specie aliene e degli strumenti per gestire le campagne, compreso un generatore casuale di avventure. L'ultimo capitolo del manuale presenta La Speranza di Hadley, un'avventura pensata per delle Giocate Cinematografiche con i giocatori nel ruolo di un gruppo di coloni condannati. Insomma, tutto ciò di cui avete bisogno per iniziare una campagna.

    Il sistema funziona sul motore Year Zero, il sistema a gruppi di d6 della Free League. I tiri possono essere "spinti", in modo da ottenere dei ritiri subendo dello stress, che potrebbe generare del panico. Ho giocato un paio di partite ad Alien RPG e la gestione del panico è ben studiata: i giocatori sentono il senso di angoscia così come i loro personaggi.

    E ora farò dei piccoli spoiler dall'avventura presentata nel manuale. Il personaggio pre generato MacWhirr, organizzatrice sindacale dell'Amministrazione Coloniale, ha il Talento di "Mostrare i Gradi". Può dare ordini usando Comando e forzando un PG ad obbedirgli, anche se ciò potrebbe metterlo in pericolo o ferirlo. Ma MacWhirr subisce un punto di stress ogni volta che sfrutta qualcun altro. E i suoi ordini non fermano il panico. Quindi potrebbe mano a mano avvicinarsi lei stessa al limite dello stress man mano che i coloni di cui è responsabile si abbandonano al panico, vengono squartati dagli xenomorfi o si tradiscono e uccidono a vicenda. Non è mai semplice essere al comando nell'universo di Alien. Ma neanche ricevere l'ordine di lanciarsi incontro alla morte è il massimo.

    alien2.png

    Lo stress è brutto, certo, ma gli xenomorfi sono peggio. Molti giochi basati sullo Year Zero usano i colpi critici: nel nostro caso, gli alien possono infliggerli semplicemente con un attacco standard. In parole povere, le creature più potenti non hanno bisogno di ridurre la Salute di un PG a 0 per tagliargli la gola o frantumargli il cranio.

    Le Giocate Cinematografiche sono veloci, brutali e piene di tradimenti, mentre le Campagne sono state pensate per inframezzare il terrore tra i giocatori e le morti per mano degli alieni con i dolci e delicati pericoli dei viaggi stellari e degli scontri con altri umani. Non ho mai giocato con questa modalità, ma ho notato come le descrizioni delle varie corporazioni, delle unità militari e delle loro navi, dei mondi alieni e dei pericoli e delle opportunità dei viaggi interstellari siano corredate di varie tabelle per generare delle avventure.

    Il manuale è bello anche dal punto di vista estetico: nero con box di testo verdi, cosa che porta immediatamente alla mente le profondità dello spazio aperto o gli schermi computerizzati usati sulle astronavi. Le illustrazioni mostrano chiaramente il prezzo dell'esplorazione dello spazio in termini di vite umane. Ed ogni cosa può essere trovata facilmente grazie ad un ottimo layout e un buon indice. Mappe dello spazio, piante di edifici, navi spaziali e immagini degli xenomorfi danno vita (extraterrestre) al mondo di Alien.

    alien-the-roleplaying-game-41727.jpg

    Se state cercando uno sci-fi pericoloso con un clima teso puntato principalmente alla sopravvivenza oppure se volete esplorare il mondo rappresentato nei film di Alien e il suo universo esteso, questo GdR è ciò che fa per voi. Nel manuale sono presenti tutti gli strumenti di cui avete bisogno per giocare o condurre una campagna come Master: dalle navi agli alieni, dai mondi fino alle avventure. Inoltre potrete contare su delle illustrazioni che vi caleranno nell'ambientazione. E una volta che inizierete a giocare percepirete chiaramente il peso del comando, la pressione di essere soverchiati in termini di uomini e di potenza di fuoco, e di dover affrontare la vostra stessa mortalità nelle profondità dello spazio. E' ora di accettare il vostro fato per mano degli alien morendo urlando o di affrontare le vostre paure ed essere uno dei pochi a sopravvivere. Questa volta, per lo meno.


    Modificato da Alonewolf87


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    In questo momento, Nyxator ha scritto:

    Se non hai argomenti da ribattere allo spezzone di scena a parte il "non mi piace", mica è colpa mia. 😊

    Li argomenti li ho presentati, ma non ho intenzione di continuare a discutere con una persona che non riesce a farlo senza deridere l'interlocutore.

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    11 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    Li argomenti li ho presentati, ma non ho intenzione di continuare a discutere con una persona che non riesce a farlo senza deridere l'interlocutore.

    E io ho solo detto che sono argomenti soggettivi e non oggettivi, e ti ho fornito una "prova" di come si potrebbe usare quella capacità là.

    E comunque non ho capito quand'è che ti avrei deriso. 

     

    Modificato da Nyxator
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    2 minuti fa, Nyxator ha scritto:

    E io ho solo detto che sono argomenti soggettivi e non oggettivi, e ti ho fornito una "prova" di come si potrebbe usare quella capacità là.

    E comunque non ho capito quand'è che ti avrei deriso. 

     

    Quando si discute con qualcuno inserire le faccine che ridono è un segno di derisione

    In ogni caso la scena che citi è tratta da un film, un gdr non è un film, non c'è un protagonista che agisce sopra agli altri, che sia Goerman con i suoi gradi o Ripley col fatto di essere la protagonista.

    Per rappresentare terrore e stress del trovarsi circondati da creature aliene che cercano di uccidere i pg avrebbero semplicemente potuto implementare lo stress come regola per tutti, un po' come la follia in Cthulhu.

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    2 hours ago, Grimorio said:

    Se permette ad un giocatore di decidere cosa un altro debba fare è un imposizione, magica o non magica che sia.

    Non è nemmeno un'imposizione, è un accordo tra giocatori fatto ancora prima di iniziare a giocare. Ovvero una regola per gestire uno specifico tipo di conflitto.

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    • Supermoderatore
    11 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    Quando si discute con qualcuno inserire le faccine che ridono è un segno di derisione

    Non è detto, chiedi a @SilentWolf

    11 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    In ogni caso la scena che citi è tratta da un film, un gdr non è un film, non c'è un protagonista che agisce sopra agli altri, che sia Goerman con i suoi gradi o Ripley col fatto di essere la protagonista.

    Un GdR pensato appositamente per avere una porzione Cinematica, più chiara indicazione di così che è un approccio diverso dal solito non saprei cosa dire.

    E se ci si accorda a monte che un PG può, ad un certo costo, imporre la sua volontà sugli altri PG per motivazioni interne all'ambientazione non è certo la morte del GdR, ci si sta solo dando volontariamente tutti una limitazione in più.

    11 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    Per rappresentare terrore e stress del trovarsi circondati da creature aliene che cercano di uccidere i pg avrebbero semplicemente potuto implementare lo stress come regola per tutti, un po' come la follia in Cthulhu

    Beh ma da quello che si legge lo stress è una regola per tutti.

    Ad ogni modo consiglio ad entrambi ( @Grimorio e @Nyxator ) di lasciar cadere la questione personale e di tornare a parlare del gioco in sè grazie

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    22 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    Quando si discute con qualcuno inserire le faccine che ridono è un segno di derisione

    Può anche essere un modo per indicare che si stà scherzando, che la battuta NON E' fatta per insultare o deridere... io una volta ho detto ad un'altro utente "tu sei matto" (o qualcosa dle genere), ma in tono scherzoso, e infatti ho aggiunto uno smile alla fine per farlo capire, e l'altro utente L'HA CAPITO.
    Il commento di Nyxator:

    41 minuti fa, Nyxator ha scritto:

    Se non hai argomenti da ribattere allo spezzone di scena a parte il "non mi piace", mica è colpa mia. 😊

    per esempio io l'ho letto più o meno come "ok, non siamo d'accordo, amici come prima", proprio per via della faccina alla fine.
    Se NON ci fosse stata, lo avrei letto con tono più aggressivo, e allora avrei potuto darti ragione.

    Modificato da MattoMatteo
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    3 ore fa, Grimorio ha scritto:

    Quando si discute con qualcuno inserire le faccine che ridono è un segno di derisione

    Non scrivo per farti sentire accerchiato, ma solo per aiutare a chiarire la questione.
    In realtà no, la faccina che sorride serve solo a indicare che lo scrittore è sereno e ben disposto nei confronti del lettore quando scrive.

    La funzione delle emoticons è quella di aiutare i lettori a conoscere lo stato d'animo della persona che scrive, visto che il testo scritto di per sè non consente di capire il tono con cui si intendono le parole. Quando si parla a voce, infatti, si può contare sul tono della voce e sul linguaggio non verbale (ad esempio i movimenti del viso) che aiutano il ricevente a capire lo stato d'animo di colui che parla e le varie sfumature del messaggio inviato da quest'ultimo. Lo scritto, invece, è piatto e non permette di suo di capire se lo scrittore è serio o sta scherzando, se è arrabbiato o è allegro, ecc. E' per questo che sono state inventate le emoticons.

    Le emoticon (parola macedonia composta dall'unione dei termini "emotion" e "icon", ovvero icona dell'emozione) sono l'equivalente del linguaggio non verbale e del tono di voce nello scritto: servono a spiegare al lettore il modo in cui si intendono le parole. Se, quindi, un utente inserisce nel post una faccina sorridente è perchè vuole farti capire che sta scrivendo con tono tranquillo, senza voler polemizzare. Lo scopo delle emoticon, infatti, è quello di aiutare a interpretare le affermazioni ambigue, quelle che potrebbero creare flame. Quindi nessuna derisione, anzi. Se l'utente inserisce uno sorriso pacifico è perchè vuole rassicurarti sul fatto che, anche se una frase può apparire polemica, non è così che lui la pensata.

    Per dare un'idea, la seguente frase può risultare ambigua:

    Che ridere!

    Sono le emoticon ad aiutare a capire con che tono l'ha scritta l'autore. E c'è differenza tra usare una emoticon al posto di un'altra:

    Che ridere! 🙂 (la situazione mi ha fatto davvero sorridere, senza alcuna polemica)

    Che ridere! 🤣 (la situazione mi sta facendo sganasciare dalle risate)

    Che ridere! 😑(la faccia senza espressione intende dire che la cosa non fa per nulla ridere)

    Il 17/12/2019 alle 16:52, Grimorio ha scritto:

    Perchè è un gioco di ruolo, non un gioco da tavolo, in un gioco da tavolo ci deve essere conflitto tra i giocatori, in un gioco di ruolo ci deve essere collaborazione tra di loro contro quello che gli manda il Master.
    Non dico che tutti i giochi di ruolo debbano rappresentare il classico gruppo di avventurieri alla D&D, ci possono anche essere conflitti e odio tra i personaggi dei giocatori, come per esempio in una coterie di Vampiri, ma che esistano delle regole che permettano ad un giocatore di dare ordini all'altro è veramente ammazzare la partita di gdr in compagnia.

    Ancora una volta, non scrivo per farti sentire accerchiato o per fare polemica.

    Ma non è detto che un Gdr debba per forza avere regole che favoriscono la collaborazione. Hai ragione per la gran parte dei Gdr, ma non sono solo i board game a poter inserire al loro interno regole che prevedono il conflitto tra PG. Se il gioco è progettato sull'idea che i PG debbano collaborare assieme ed essere uniti contro il mondo allora sì, hai ragione. Ma un Gdr può tranquillamente essere progettato sull'idea che i PG debbano lottare per raggiungere obbiettivi diversi (ad esempio la sopravvivenza o la risoluzione di un mistero) anche se questo significa dover sfruttare o pugnalare alle spalle un altro PG.

    IL Gdr di Alien non è, a quanto pare, un Gdr progettato per essere collaborativo, quindi non bisogna aspettarsi che funzioni come un Gdr collaborativo. Chi lo acquisterà e giocherà lo farà perchè sa bene, fin da subito, che il gioco vuole mettere la collaborazione in secondo piano rispetto al testare cosa significa per i PG trovarsi in situazioni di stress tali che si potrebbe anche finire con il pugnalare alla schiena un compagno.

    E se un simile gioco non piace, giustamente si può giocare ad altro.
    Ma si tratta di un approcio al gioco legittimo quanto qualunque altro. La cosa fondamentale è che il gioco sia chiaro nello spiegare l'approcio ai giocatori e che le regole siano coerenti con l'approcio scelto.

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    Non è questione di sentirsi accerchiato o non accerchiato

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    é questione che per me se un gdr ha una regola che sembra uscita da un gioco da tavolo allora non è un gdr fatto bene, il "brand" o il "flavour"  o l'approccio del gioco non contano: può essere Alien, Star Wars, Got o Lotr, può essere fantasy, sci-fi, mistero, thriller, horror, ma la regola sempre presa da un gioco da tavolo è.

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    • Supermoderatore
    2 ore fa, Grimorio ha scritto:

    é questione che per me se un gdr ha una regola che sembra uscita da un gioco da tavolo allora non è un gdr fatto bene, il "brand" o il "flavour"  o l'approccio del gioco non contano: può essere Alien, Star Wars, Got o Lotr, può essere fantasy, sci-fi, mistero, thriller, horror, ma la regola sempre presa da un gioco da tavolo è.

    A parte che al giorno d'oggi è pieno zeppo di giochi da tavolo collaborativi, che vanno quasi per la maggiore rispetto ai competitivi, non è mica detto che un GdR debba sembra vedere i PG allegramente alleati ed amiconi (vedi Paranoia). Ti potranno non piacere, ma non necessariamente non sono fatti bene perché quell'aspetto di costrizione sociale interna al gioco può essere parte dell'esperienza che si cerca di ricreare.

    Teniamo anche da conto che in tutto questo non è perfettamente chiaro come agisca la capacità di quel personaggio nel gioco, oltre allo stress provocato a chi la invoca magari ci sono delle limitazioni o conseguenze ulteriori.

    @SilentWolf Capisco la tua solita volontà di massima chiarezza, ma occhio al paternalismo (spiegare cosa significa emoticon per dire è stato veramente troppo).

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    17 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

    @SilentWolf Capisco la tua solita volontà di massima chiarezza, ma occhio al paternalismo (spiegare cosa significa emoticon per dire è stato veramente troppo).

    E' più che probabile che lo sia stato e che appaia così a molti.
    Ma visto che a scrivere sul forum non ci sono solo 15enni, 20enni o 30enni (ma anche 40enni e 50enni), ho preferito spiegare bene, visto quanto era stato dichiarato da Grimorio. Preferisco passare per paternale, ma bloccare un flame.

    Il sorriso non significa quanto dichiarato da Grimorio. Se lo si crede, significa che c'è un grosso fraintendimento riguardo ciò che le emoticon di loro rappresentano. Da qui la necessità di tornare alle basi per spiegare cosa le emoticon sono.

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    • Supermoderatore
    7 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

    Preferisco passare per paternale, ma bloccare un flame.

    Il problema è che rischi di scatenarne un altro di flame, bisogna sempre vedere se il gioco vale la candela. Per esempio d'accordo spiegare i concetti generali, ma la precisazione sull'etimologia era veramente too much...

    7 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

    Il sorriso non significa quanto dichiarato da Grimorio. Se lo si crede, significa che c'è un grosso fraintendimento riguardo ciò che le emoticon di loro rappresentano. Da qui la necessità di tornare alle basi per spiegare cosa le emoticon sono.

    Ammettiamo comunque che ci sono persone che le emoticon le usano in maniera ironica o irrisoria

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    5 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

    E' più che probabile che lo sia stato e che appaia così a molti.
    Ma visto che a scrivere sul forum non ci sono solo 15enni, 20enni o 30enni (ma anche 40enni e 50enni), ho preferito spiegare bene, visto quanto era stato dichiarato da Grimorio. Preferisco passare per paternale, ma bloccare un flame.

    Il sorriso non significa quanto dichiarato da Grimorio. Se lo si crede, significa che c'è un grosso fraintendimento riguardo ciò che le emoticon di loro rappresentano. Da qui la necessità di tornare alle basi per spiegare cosa le emoticon sono.

    So come usare le emoticon grazie, ho 40 anni ma non sono un vecchio col cappello, è solo che mi era sembrato che l'utente stesse usando un tono un po' derisorio mentre io cercavo solamente di spiegare il mio punto di vista, tutto qua.

    Mi posso essere sbagliato, mi posso non essere sbagliato, ormai non conta più, non sono interessato a fare flame ma a condividere il mio punto di vista.

    A tal proposito: @Alonewolf87 non è che intendo che tutti i party debbano andare a braccetto in stile mago di Oz, ma neppure che ci possano essere regole in cui un pg possa forzarne un altro senza neppure un modo di resistere, tiro salvezza, pool di dadi, contro capacità o qualcosa del genere. 

    La regola letta così mi ricorda un po' uno di quei giochi da tavolo dove un giocatore tira fuori una carta per obbligare l'altro a dargli o a fare qualcosa.

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    • Supermoderatore
    3 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    A tal proposito: @Alonewolf87 non è che intendo che tutti i party debbano andare a braccetto in stile mago di Oz, ma neppure che ci possano essere regole in cui un pg possa forzarne un altro senza neppure un modo di resistere, tiro salvezza, pool di dadi, contro capacità o qualcosa del genere. 

    Nel caso specifico bisognerebbe vedere bene come funziona come già dicevo, non avendo io sotto mano il manuale non ho presente se, oltre al costo in stress, ci sono altri fattori limitati. Per esempio un PG non appartenente alle organizzazioni terrestri non è tenuto ad obbedire (ma potrebbe farlo lo stesso) oppure si accetta di essere sbattuti in gattabuia per non obbedire ecc.

    Ma anche se non ci fosse modo per gli altri PG di resistere internamente alla storia la player agency a mio avviso viene comunque rispettata perché è pur sempre una regola che si decide di usare (o meno) di comune accordo, come praticamente tutte quelle di un GdR. Sta al gruppo e alla storia che vogliono vivere decidere i limiti che si autoimpongono. Perché ogni GdR e ogni campagna dà essenzialmente dei paletti e delle limitazioni alla fantasia dei giocatori e al comportamento dei PG, che siano a livello meccanico o più narrativo, sennò nulla mi vieterebbe nella campagna media di D&D di fare il mezz'orco barbaro che va in giro nudo e coperto di sangue ed interiora a stuprare tutte le femmine che incontra. Ma solitamente si decide (consciamente o meno) di evitare certi "eccessi" e di confinarsi in certe linee guida narrative.

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    1 minuto fa, Grimorio ha scritto:

    So come usare le emoticon grazie, ho 40 anni ma non sono un vecchio col cappello, è solo che mi era sembrato che l'utente stesse usando un tono un po' derisorio mentre io cercavo solamente di spiegare il mio punto di vista, tutto qua.

    Ora lo so e, quindi, in futuro eviterò di farti la lezioncina. 😉

    Visto che, però, ancora non ti conosco bene e vista la tua affermazione dell'altro giorno, ho preferito andare sul sicuro. Ci sono molti 40enni-50enni che, come te, conoscono bene il linguaggio di internet. Ce ne sono altri che, invece, hanno iniziato a usare i forum o a scrivere sui social network da poco e, quindi, ancora non hanno dimestichezza con certi linguaggi. Lo stesso vale per molti ragazzini o ragazzi già un po' più grandi, quando usano certe abbreviazioni che risultano poco chiare quando si scrive su un forum (ad esempio, ogni tanto compare ancora qualcuno che usa le abbreviazioni da SMS).

    La chiarezza nella comunicazione è fondamentale, soprattutto quando si comunica scrivendo.
    Come ho detto ad Alonewolf, preferisco passare per paternale, ma assicurarmi che la gente sappia come funziona la comunicazione su un forum.

    1 minuto fa, Grimorio ha scritto:

    Mi posso essere sbagliato, mi posso non essere sbagliato, ormai non conta più, non sono interessato a fare flame ma a condividere il mio punto di vista.

    Sono sicuro che tu non voglia fare flame.
    Però occhio al modo in cui scrivi, perchè puoi creare confusione e generare flame, anche non voluto. Ad esempio, occhio ad affermazioni brusche e troppo colorite, come "fatto col culo".

    6 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

    Il problema è che rischi di scatenarne un altro di flame, bisogna sempre vedere se il gioco vale la candela. Per esempio d'accordo spiegare i concetti generali, ma la precisazione sull'etimologia era veramente too much...

    Possibile...
    Non ti do tutti i torti. Sicuramente conviene che io tenga a bada il mio istinto da maestrino. 😀
     

    6 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

    Ammettiamo comunque che ci sono persone che le emoticon le usano in maniera ironica o irrisoria

    Succede di sicuro, ma accade raramente e non si tratta dell'uso standard. Al contrario, Grimorio ha lasciato intendere che per lui l'uso ironico fosse quello standard, il che mi ha fatto pensare che ci fosse un problema riguardante la conoscenza base di come si interpretano le emoticon. Da qui il mio essere maestrino.

    Se si è convinti che tutte le faccine vengono usate sempre in maniera ironica, si finirà con il fraintendere la gran parte delle discussioni fatte in rete. Il che è un grosso problema.

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    46 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

    Ora lo so e, quindi, in futuro eviterò di farti la lezioncina. 😉

    Visto che, però, ancora non ti conosco bene e vista la tua affermazione dell'altro giorno, ho preferito andare sul sicuro. Ci sono molti 40enni-50enni che, come te, conoscono bene il linguaggio di internet. Ce ne sono altri che, invece, hanno iniziato a usare i forum o a scrivere sui social network da poco e, quindi, ancora non hanno dimestichezza con certi linguaggi. Lo stesso vale per molti ragazzini o ragazzi già un po' più grandi, quando usano certe abbreviazioni che risultano poco chiare quando si scrive su un forum (ad esempio, ogni tanto compare ancora qualcuno che usa le abbreviazioni da SMS).

    La chiarezza nella comunicazione è fondamentale, soprattutto quando si comunica scrivendo.
    Come ho detto ad Alonewolf, preferisco passare per paternale, ma assicurarmi che la gente sappia come funziona la comunicazione su un forum.

    Sono sicuro che tu non voglia fare flame.
    Però occhio al modo in cui scrivi, perchè puoi creare confusione e generare flame, anche non voluto. Ad esempio, occhio ad affermazioni brusche e troppo colorite, come "fatto col culo".

    Possibile...
    Non ti do tutti i torti. Sicuramente conviene che io tenga a bada il mio istinto da maestrino. 😀
     

    Succede di sicuro, ma accade raramente e non si tratta dell'uso standard. Al contrario, Grimorio ha lasciato intendere che per lui l'uso ironico fosse quello standard, il che mi ha fatto pensare che ci fosse un problema riguardante la conoscenza base di come si interpretano le emoticon. Da qui il mio essere maestrino.

    Se si è convinti che tutte le faccine vengono usate sempre in maniera ironica, si finirà con il fraintendere la gran parte delle discussioni fatte in rete. Il che è un grosso problema.

    In effetti rileggendo il mio messaggio sembra che io intendessi quello, no, io intendevo che l'uso che ne faceva l'utente rispondendo ai miei commenti sembrava canzonatorio.

    Poi, usando parole "fatto col culo" non volevo offendere nessuno, spero nessuno se la sia presa.
    Sempre a proposito del modo di porsi, se posso darti un consiglio anche io, ho notato che a volte tendi a considerare che le persone che hanno un' opinione diversa dalla tua non lo facciano semplicemente perchè la vedono in un altro modo, ma perchè non sappiano nulla sull'argomento di cui si sta parlando, e quindi via giù a spiegare le basi, facendo sembrare che consideri il tuo interlocutore un ignorante. Un'esempio è stato questo, un altro è stato per lo steampunk.
    Invece di considerare il tuo interlocutore al tuo stesso livello sembra che tu tenda a porti automaticamente come al di sopra di lui, sulla cattedra diciamo, e quindi può sembrare che tu faccia il maestrino.

    • Grazie 1
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    Più che dire che non sto facendo flame, ho usato le faccette secondo la convenzione di Ginevra, bazzico qui su D.L da quasi 1anno, e da 7 e rotti su un altro forum di gdr (se volete appurare, inizia per 5° e finisce con un incantesimo da maghi di lv8) e nel mentre postavo cercavo di reperire info per capire anche se quella capacità comando di MacWhirr funge sui pg di tutte le professioni (e in particolare sui sintetici con agenda segreta, tipo Ash di Alien o David di Prometheus) non saprei che dirvi.

    Chi non si fida/ha dubbi/ecc su quanto detto, è libero di armarsi di trollometro e andare a controllare. No problem.

     

    Detto ciò, lascio qualche info/curiosità per chi gradisce.

    Non so se si può linkare, comunque ho trovato un'intervista in inglese agli autori dove parlano dell'aspetto PvP e del tasso di mortalità, in particolare nello scenario Chariot of the Gods.

    Ripalleggiando di link in link, ho scoperto che di Chariot of the Gods c'é una partita fino a fine atto1 su YouTube. (anteprima risalente al periodo dei pre order)

     

    Questo invece è il canovaccio del corto Alien Alone da cui suppongo - a meno che non si tratti di un omonimo- provenga Macwhirr. (aka: i graduati di Alien hanno un karma quantomeno curioso)

    Spoiler

    Plot

    When the crew of the commercial transport vessel Otrantoabandoned ship in response to a chemical leak, synthetic Hopewas left behind and has now been drifting alone for more than a year. She passes the time making what limited repairs she can to the damaged vessel, or engaging in mundane tasks such as drawing, reading or counting the rivets on the Otranto's bulkheads. Despite her efforts to maintain the ship, she realises it will eventually deteriorate beyond her capability to repair and break up, dooming her. She clings to the knowledge that her captain promised before he evacuated that someone would eventually return to rescue her.

    Although she has free rein over most of the vessel, the Otranto's computer, Mother, continues to refuse Hope access to laboratory B-11a, a fact that the android considers unfair given that she is the last person remaining on board. When an electrical fire breaks out on the ship's bridge, Mother's circuits are damaged, and with the computer no longer functional Hope realizes there is now nothing to stop her accessing lab B-11a. She cuts her way inside and discovers several biological specimens stored within, all but one of which have perished. She revives the surviving specimen, a Facehugger, which immediately attempts to impregnate her. It quickly determines that she is not organic and therefore incapable of serving as host for a Chestburster, and so the Facehugger detaches and disappears into the ship's ventilation system.

    Over the following days and weeks, Hope begins to study the creature, which is seemingly unaffected by the toxic chemicals that have contaminated the Otranto. She comes to view the Facehugger as a companion of sorts, while the creature itself shows little interest in her beyond being drawn to her movements on the chance she represents a compatible host. However, over time, both Hope and the Facehugger begin exhibiting signs of deterioration — Hope because her mechanical components are breaking down, the Facehugger because it is exceeding its intended natural lifespan. Saddened by her companion's impending death, Hope conducts hasty, improvised repairs to the Otranto that allow her to move the ship towards populated space, hoping that they will be picked up before they both die.

    The decrepit ship survives the manoeuvre and is found by Macwhirr, who docks with it and comes aboard. Hope almost immediately overpowers him and assists the Facehugger in subduing him. Macwhirr awakes with no memory of the attack, but finds he is locked in a store room on the Otranto. Hope appears outside the door and he asks her to release him, but she refuses, suggesting instead that he accept his impending death as she has. Machwirr is then killed when the Chestburster inside him emerges.

    Later, while Hope is mourning over the body of the deceased Facehugger, she is approached by Machwirr's offspring — a fully-grown Xenomorph Drone. She gazes up at the creature as it looms over her.

     

    Modificato da Nyxator
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    2 ore fa, Grimorio ha scritto:

    Sempre a proposito del modo di porsi, se posso darti un consiglio anche io, ho notato che a volte tendi a considerare che le persone che hanno un' opinione diversa dalla tua non lo facciano semplicemente perchè la vedono in un altro modo, ma perchè non sappiano nulla sull'argomento di cui si sta parlando, e quindi via giù a spiegare le basi, facendo sembrare che consideri il tuo interlocutore un ignorante. Un'esempio è stato questo, un altro è stato per lo steampunk.
    Invece di considerare il tuo interlocutore al tuo stesso livello sembra che tu tenda a porti automaticamente come al di sopra di lui, sulla cattedra diciamo, e quindi può sembrare che tu faccia il maestrino.

    Rispondo a questo, poi è meglio se chiudiamo l'OT per non intasare oltre il topic (alla fine ci siamo chiariti, infatti). 🙂

    Quello che dici è assolutamente vero, anche se ovviamente non lo faccio con intenzioni negative e perchè considero i miei interlocutori ignoranti, stupidi o in qualche modo inferiori a me. Anzi, in genere mi trovo a farlo per seguire il detto "meglio prevenire che curare". Non sei il primo a segnalarmi questo mio difetto e fai bene a rendermelo noto.

    Non è che io consideri in automatico i miei interlocutori come ignoranti (nel segno che ignorano certe informazioni). Semplicemente in anni di discussione nei forum mi è capitato talmente tanto spesso di parlare con persone che non conoscono bene certi fatti o dettagli che mi viene automatico spiegare se non conosco un utente e se questi mi mostra nei suoi messaggi di non conoscere appieno una situazione. E mi viene automatico spiegare, perchè accade anche troppo spesso che diversi utenti letteralmente non conoscano bene un argomento.

    Non sai quante volte mi è capitato, ad esempio, di trovare utenti che non conoscevano bene la situazione di D&D 5e e che, quindi, sparavo giudizi sull'edizione senza conoscerla. Gente che pubblica teorie cospirazioniste sulla WotC o su D&D 5e, gente che invoca ogni 3 secondi la crisi dell'edizioni su basi infondate, gente che commenta un discorso senza conoscerlo, ecc.

    Alla lunga spiegare diventa una deviazione professionale quando leggi certi messaggi e non conosci bene l'utente con cui stai parlando.

    Siamo su un forum, infatti, e non conosco bene tutte le persone con cui discuto in ogni topic. Se sei un utente che conosco da anni e/o con cui ho parlato in numerose discussioni (ad esempio The Stroy, Alonewolf, Muso, Pippomaster, MattoMatteo, IanMorgenwelt, Demetrius e diversi altri) so bene cosa conosci e non conosci, e come la pensi su vari argomenti. Quindi non ti spiego nulla.

    Ma se sei un utente nuovo o un utente che conosco poco, e vedo che nei tuoi messaggi fai discorsi che non c'azzeccano nulla con i fatti (non parlo di divergenze di opinioni, ma di conoscenza dei fatti oggettivi su una situazione, un oggetto o una persona), allora preferisco spiegare.....perchè spesso se non chiarisci bene le cose iniziano i casini: altri utenti rispondono e iniziano un flame perchè vogliono dimostrare all'altro utente che ha torto, l'utente in errore inizia a diffondere tra gli utenti una falsità su un dato di fatto, un utente tenta di convincere altri a comportarsi in un certo modo basandosi su fatti infondati (come nel topic sull'UA dedicato alle Varianti delle Capacità di Classe, dove c'era un utente che tentava di spingere la gente a votare a prescindere in maniera negativa nei sondaggi della WotC per criticare lo sbilanciamento di certi UA), ecc.

    Caratterialmente ho sicuramente un po' la tendenza a fare il professorino, ma spesso lo faccio perchè preferisco evitare il circolo delle cosiddette fake news prima che creino qualche casino.
    IN altri casi è semplice sfogo personale, come nel caso della discussione sul genere Steampunk. Lì non stavo scrivendo per fare il professorone, ma semplicemente perchè l'argomento dei generi che finiscono in -punk mi fa personalmente venire l'orticaria. 😄
    Lì non volevo fare l'insegnante ma semplicemente sfogarmi come fanno in tanti, dire come la pensavo, spiegare il perchè le etichette in -punk mi danno fastidio.

    Ma non è che lo faccio a prescindere. Difatti non ho detto nulla quando Demetrius ha descritto Eberron come "Dungeonpunk" nella recente recensione su Eberron. 😄

    Direi che spiegato questo siamo a posto.
    Buona continuazione sul tema del Gdr di Alien. 🙂

    Modificato da SilentWolf
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    Personalmente, dopo anni di gioco di ruolo da tavolo e dal vivo, non ho trovato il gdr "Alien" così entusiasmante.

    Devo ammettere che ho trovato il sistema di gioco piacevolmente intuitivo e questo è sicuramente un punto a suo favore.

    Purtoppo non sono una gran fan dei film, pertanto ne ho visto uno molti anni fa e non lo ricordo bene, ed è un problema se giochi con persone che li hanno visti tutti o quasi perché per quanto i giocatori si sforzino di non fare metagioco (e il master cerchi di ostacolarlo) è INEVITABILE!

    Dopo anni di gioco di ruolo cooperativo poi ho trovato disturbanti e irritanti gli squilibri che si creavano tra i personaggi e quindi già a metà sessione sapevo già chi avrebbe vinto. 

    Non so se si trattava delle capacità del nostro Master, del fatto che si trattava di una one shot o di come gioco io ma non mi sono divertita particolarmente a differenza di quando gioco di solito.

    Probabilmente il gioco non fa per me.

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