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La mia lettura del momento


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Quindi ben vengano le biblioteche, però scusate ma io preferisco avere la mia copia sempre a portata di mano

Solo che, quando un libro mi piace, il fatto di rileggermelo negli anni successivi n volte mi fa un po' stringere il cuore doverlo restituire.

Se l'alternativa alla biblioteca è il non leggere il libro perchè non posso comprarlo, preferisco prenderlo in prestito gratuitamente.

La mia biblioteca personale non sarà mai abbastanza grande per contenere i libri che, sommati a quelli che ho letto, vorrei leggere, ergo neppure mi pongo il problema.

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Uh bello sto topic!!!

Le biblioteche sono state la mia seconda casa tipo dall'età di 11-12, ho divorato tanti di quei libri almeno fino alla fine delle superiori...

Poi però con la calma mi sono messa a crearmi una libreria personale, perchè ciclicamente mi vien voglia di rileggere alcune opere, o anche solo alcuni passi in cerca di qualche citazione.

Ho da poco finito di rileggere per l'ennesima volta (quarta o quinta) la Trilogia di VALIS di P.K. Dick: tre libri uno più bello dell'altro, che ogni volta mi dicono qualcosa di nuovo.

In questo momento ho invece ripreso in mano un libro di S. King, Scheletri. Penso sia uno dei primi che ho letto, a 15 o 16 anni, ed alcuni racconti (Il Viaggio, Caino scatenato) mi avevano veramente turbata all'epoca.

:bye:

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Se l'alternativa alla biblioteca è il non leggere il libro perchè non posso comprarlo, preferisco prenderlo in prestito gratuitamente.

La mia biblioteca personale non sarà mai abbastanza grande per contenere i libri che, sommati a quelli che ho letto, vorrei leggere, ergo neppure mi pongo il problema.

E' vero, ma anche il mio ritmo di lettura ha un limite. In media va di pari passo alla possibilità di acquisto (mio o da parte delle sorelle :-p). Poi ci sono delle fluttuazioni in cui prevale una o l'altra cosa. Comunque io sono in ogni caso un sostenitore delle biblioteche, ci mancherebbe!

Sono anche d'accordo col tuo ragionamento, ma da un lato mi piace anche rileggere i libri che mi piacciono, mentre dall'altro la congiuntura attuale mi fa "comodo" (si fa per dire...), perché in concomitanza con la mancanza di soldi, ho anche una mancanza epocale di tempo per leggere (fin'ora non mi era mai capitato un periodo così terribile T_T).

Però occhio che qui siamo un poco OT. ;-)

Anzi, ora scappo!

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Ho iniziato domenica 9 la lettura di <<Storie di Vampiri>>, corposo volume con più di settanta racconti brevi e non sull'argomento, di svariati autori (Howard, Polidori, Maupassant, Conan Doyle, Stoker e molti altri), tra cui Dracula (l'avevo già letto in precedenza ed è un peccato perchè letto così rende molto meglio...) e Il Vampiro, arricchito da cenni storici sulla caccia ai vampiri della Santa Inquisizione e ricerche fatte da filosofi antichi e studiosi medievali.

Tutto raccolto da Sebastiano Fusco e Gianni Pilo, due italiani espertissimi di letteratura fantastica, autori di molte altre raccolte simili (la maggior parte dei volumi con raccolte di Lovecraft e Howard sono curate da loro se non sbaglio ;-))

Davvero imperdibile per ogni appassionato del genere.

P.S.:Indovinate quale gdr mi accingo a masterizzare?:lol:

:bye:

forse lupi mannari?:-p

ovviamente Vampiri!

potresti mettere un link su questo libro?te ne sarei grato:bye:

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@esahettr: Eliot mi intrippa un casino devo dire, il metodo mitico mi rende gioioso. :-D

Arrivati oggi cinque libri strategici sul Go. Al momento dunque, mentre concludo La fisica dei supereroi, ho iniziato The second book of Go, oltre naturalmente alle note a The Waste Land e, in uno slancio di nostalgia dettato anche dall'imminente impresa di leggere l'opera in lingua originale, anche il libro di commenti che accompagna Ulisse.

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@esahettr: Eliot mi intrippa un casino devo dire, il metodo mitico mi rende gioioso. :-D

Arrivati oggi cinque libri strategici sul Go. Al momento dunque, mentre concludo La fisica dei supereroi, ho iniziato The second book of Go, oltre naturalmente alle note a The Waste Land e, in uno slancio di nostalgia dettato anche dall'imminente impresa di leggere l'opera in lingua originale, anche il libro di commenti che accompagna Ulisse.

Dopo la Bibbia c'ho da sbrigare un Faulkner (The Sound and the Fury) e un paio di Roth - ovviamente in lingua originale. Poi mi leggo l'Ulisse. In italiano, pero'. Dici che e' meglio se prima leggo i Dubliners e Dedalus?

[io ti voglio col Finnegan's Wake, pero', eh!]

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Finnegan's non riesco a trovarlo, cavolo! In Italia sembra introvabile... Dubliners io lo leggerei prima per dovere "storico", nel senso che Ulisse nacque originariamente (almeno come idea) come novella appartenente a quell'insieme, per poi evolversi come sappiamo. Dedalus non sarebbe male, ma forse anche leggerlo poi non guasta.

Riguardo al leggere Ulisse in italiano o meno, mi dicono che la traduzione italiana sia considerata di altissimo livello, per lo meno quella dell'edizione Mondadori (non chiedermi di chi, dovrei controllare e sono troppo pigro :-p), ma prima o dopo penso che un libro con tutte quelle stranezze vada affrontato in lingua: è un dovere virile!

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Finito il "Mondo secondo Garp" di John Irving ho iniziato a leggere "Italians" di Beppe Severgnini. Sono più o meno a metà libro e una frase mi ha colpito, l'ho messa anche in firma sostituendola ad una meno imortante :lol:

Nessuno in Italia ha tanto potere da cambiare tutto; ma tutti ne hanno abbastanza per impedire che qualcosa cambi

mi piaceva...

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Ho finito da poco "L'abito di piume" della Yoshimoto (di cui oramai compro i libri quasi per inerzia anche se non sento più tutto quel trasporto per i suoi personaggi tormentati) e vorrei prenderne uno che mi spieghi tutto ciò che c'è da sapere sull'impressionismo in pittura.

Negli ultimi mesi sono stato molto frenato nella lettura dal fatto che il tempo per farlo è in genere dopo le 23 e a quell'ora sono troppo cotto per tutto (a parte la ps2 che non richiede chissà che impegno intellettivo) tanto che ora mi porto la chitarra al lavoro per studiare in pausa pranzo (impagabili le facce di chi entra nel mio ufficio mentre "rocckeggio" in cuffia :-D).

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Pur avendo poco tempo, mi concedo qualche ora di sonno in meno ultimamente grazie (o meglio: a causa ) del libro "Q" di Blisset (che ora si fanno chiamare wu ming se non sbaglio ). Quindi sono totalmente in-trip.

[Meno rilevanti sono le letture correnti che seguono: Apologia di Socrate; Manuale di Filosofia antica; rilettura del crepuscolo degli idoli del sig. Nietzsche; firmino ].

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Finito "Q" da ieri notte.

Bello, intenso, magico a modo suo; consigliatissimo.

Appena chiuso "Q" ho aperto: "Capitano Alatriste" di Aruto Pérez-Reverte.

L'autore mi piace molto, ed il libro (ho letto solo una cinquantina di pagine per il momento ) mi sta risucchiando nel mondo delle durlindane spagnole di inizio '600. Insomma: Fi***a pazzesca!

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