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Maschi e/o femmine


shalafi

Messaggio consigliato

vi è mai capitato di interpretare un pg dal sesso diverso dal vostro?

ve lo chiedo perchè un mio giocatore mi ha chiesto di fare la femmina...

ora, essendo che dovevamo fare delle sche per giocare un po' così nei (dannatamente pochi) ritagli di tempo, e che non tutti i giocatori erano esperti (anche a livello di conoscenza delle regole base), non mi è sembrato il caso di fare una cosa che, a prima vista mi è sembrata piuttosto complessa da gestire...anche solo far capire (e far rimanere in mente) agli altr giocatori (e quindi ai loro pg), che il pg in questione era unA pg...

insomma secondo me avrebbe rischiato di arenare il gdr, (e di conseguenza tutto il resto) in una campagna che non fosse composta completamente da giocatori molto abili nell'interpretazione....

....sbaglio?...se avete provato è stato facile? problemi? quali?...grazie

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boh. io non pongo limiti di interpretazione del sesso del personaggio, ne a me quando gioco, ne ai miei giocatori quando faccio il DM.

ai fini del gioco è uguale. a quelli interpretativi non dovrebbe stravolgere troppo le cose considerato che il comportamento di un avventuriero femminile può essere lo stesso di un avventuriero maschile.

gli unici pericoli che vedo solo particolari fisici come ciclo mestruale e possibilità di rimanere incinta, ma questo può lasciare spazio a tantissimi possibilità di gioco oltre che di interpretazione.

ergo, non mi pare il caso di impedire di giocare una donna (uomo) se un giocatore pensa che il sesso opposto si adatti meglio al tipo di personaggio che ha in mente.

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Io ho giocato diversi PG di sesso femminile e sono state tutte esperienze positive , anche perchè è divertente mettersi "dall'altra parte " . Ma va fatto con delicatezza , perchè c'è il rischio ( e l'ho visto fare a molti giocatori ) che ruolino ninfomani assatanate bisex che girano sempre seminude .

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Personalmente, non ho mai avuto problemi nel ruolare personaggi femminili, ed anzi mi sono sempre divertito molto. E non l' ho mai nemmeno trovato troppo difficile. Credo sia la stessa cosa che ruolare un pg maschio.

Però questo varia da persona a persona. Alcuni ci riescono, altri no. Va bene ruolare un personaggio femminile ninfomane, ma non é che sono tutte così :-D

In particolare mi é rimasta nel cuore Tarja, una mia duellante mezzelfa. Era così cattiva, traditrice, str***a... ma la adoravo. Quanti casini ha combinato, quante prove di diplomazia superate:lol:. Portata fino al 33° livello.

In definitiva, trovo estremamente bello interpretare pg dell' altro sesso.

:bye:

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Ho giocato diverse donne (almeno 3 a memoria più il mio attuale PG del venrdì sera) ... ma devo dire che non l'ho troavto diverso dal giocare un orco o uno wemic...

Voglio dire.. è un po' come interpretare "un'altra razza".. non potrai mai pensare veramente come una donna (così come non potrai mai pensare veramente come un elfo) ma fari del tuo meglio per imitarne il modo di pensare e di vivere...

Insomma... finchè non si scade nel "sono donna = la dò a tutti indiscriminatamente" non vedo problemi nell'interpretarne una! ;-)

:bye:

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Ho iniziato la mia "carriera" da giocatore interpretando personaggi femminili e a uno di questo sono così affezionato che l'ho scelto come nick molto tempo fa. Sinceramente non vedo nessun problema.

Poi si tratta di essere buoni giocatori o meno, di dare una psicologia più o meno approfondita al personaggio, ma questo discorso vale per qualsiasi razza o sesso si scelga.

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Io ci ho provato una sola volta, ed ho notato che le difficoltà maggiori erano da parte degli altri giocatori, che non riuscivano tanto a trattarmi da "uomo"...

Ero Gresik Zorgan, barbaro puro di 14 livello, proveniente dal nord (non ricordo che regione, forse Damaran), fortissimo, armato di mazzafrusto pesante, ...e con le pigne al posto del cervello... (non era stupido nel senso di avventato (avevo una saggezza normale di 10) ma con bassa intelligenza)...

Mi sono divertita troppo, specialmente durante i miei dialoghi col mago... capivo 1 parola su 3 di quelle che usava lui... :-D

Comunque ho fatto un PG maschile solo perchè avevo voglia di provare il barbaro, e non riuscivo ad immaginarmelo femmina... Per il resto preferisco rimanere donna o ragazza o elfa o quel che sia, e se proprio volessi sforzarmi di interpretare qualcosa di tanto diverso da me sceglierei una razza mostruosa (tipo celestiali):cool:

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Credo che interpretare un PG di sesso diverso dal proprio sia più difficile di interpretare una razza diversa. O meglio, iniziare ad interpretare un PG di sesso diverso è la base per capire come spostare la propria mentalità per interpretare una razza diversa.

Non si parla di "archetipi" o di "fossilizzazione dell'interpretazione" in quelli che son definiti "stereotipi".

Provate ad interpretare un gesuita delle missioni spagnoli nel nuovo mondo.

Ora provate ad immaginare tutti i gesuiti esistenti... saranno stati diversi uno dall'altro, ma ciascuno di loro ha avuto un terreno di base che li accomunava.

Proprio l'estremizzazione dell'esempio "Il gesuita" può servire a consigliare i nuovi PG nell'interpretare una razza diversa.

Noisamente banale vedere i nani interpretati in maniera uguale...

Sono testardi, orgogliosi e bla bla bla. Questo di fondo...ma un'interpretazione deve essere in grado di far esaltare entrambe le caratteristiche: la nanicità del PG e l'essenza stessa del PG NANO diverso da gni altro esistente.

Molte volte vedo Giocatori che risparmiandosi lo sforzo di dare un substrato caratteriale al proprio PG, semplicemente usano il proprio. [Non mi riferisco a nessuno in particolare, è un discorso in generale]

Altro esempio: i druidi celti che si frapponevano all'impero romano. Se si fa caso, mentre molte religioni sono state assorbite/tollerate/ricopiate nella religione romana [basti pensare al pantheon greco a cui fa riferimento, al culto di Iside, agli dei orientali], mentre la religione dei celti è stata spazzata via dai romani, proprio perchè la vedevano come elemento destabilizzante. I druidi celti, se volete che vi si renda tutto più facile pensate pure a Panoramix, erano quindi sacerdoti di un mondo che via via si perdeva, eppure ciascuno di loro era un essere singolo con un proprio carattere.

Un membro delle SS: ciascuno di loro è diverso dall'altro, ma hanno un substrato di base che le accomuna. Uno stregone Voodoo, i pionieri, i mercanti della via della seta.

Ora cerco di allargare gli esempi: gli eschimesi, che come usanza di popolo offrono le mogli al viaggiatore in visita.

Gli indiani che apprendono l'importanza del cavallo dagli esseri venuti dall'Europa, hanno paura del bastone tonante, e credono negli antenati.

Allargo ancora gli esempi: quello che la comunità europea sta cercando di individuare come "cultura europea" che dovrebbe, a rigor di logica nelle loro menti, differenziarci dalla cultura giapponese, o della papuasia, o del Messico.

Ognuno dei gruppi menzionati è adattabile al concetto di "interpretazione". Non importa se "interpretazione di razza, di classe, di classe di prestigio". basta che si capisca che ognuno di questi gruppi ha, o può avere, delle peculiarità che li differenziano dagli altri.

Proprio perchè è difficile che ciò si capisca subito, o che sia correttamente attuato dai nuovi PG, credo che iniziare ad interpretare il sesso diverso dal proprio sia l'inizio essenziale per una buona interpretazione e, infine, il culmine.

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Forse il rischio è che un giocatore un po' troppo goliardico trasformi il personaggio in una specie di "diversivo" per gli altri giocatori... ma forse sono troppo malizioso io..

in questo caso siamo di fronte ad un pessimo giocatore in generale, non ad una persona che non è in grado di interpretare un personaggio di sesso opposto. credo.

Proprio perchè è difficile che ciò si capisca subito, o che sia correttamente attuato dai nuovi PG, credo che iniziare ad interpretare il sesso diverso dal proprio sia l'inizio essenziale per una buona interpretazione e, infine, il culmine.

concordo tanto con questa affermazione. aggiungo che, a parte casi particolari, può non essere la scelta migliore iniziare ad entrare nel mondo dei GdR con un sesso opposto (così come con razze assurde, lavori strani, personalità particolarmente astruse/conterte) perchè ci si sta appunto affacciando su qualcosa di nuovo e quindi magari meglio dare priorità alle basi e focalizzarsi su altri punti. ma sopo un minimo di esperienza, ripeto, non vedo alcun problema a provare a vestire anche questo tipo di panni.

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se dovessi fare un bilancio dei personaggi fatti e interpretati nel tempo, credo che i piu' belli da me ruolati siano quelli femminili.

DEtto questo, io non ho problemi a ruolare il sesso opposto, anzi, mi diverto di piu', perchè ti permette di entrare in un qualcosa che non sei tu, e ragionare come una donna è difficile ( anche impossibile direi:banghead:)

quindi viva i pg femmina! e consiglio a tutti di provare almeno una volta, è divertente e molto particolare.

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se dovessi fare un bilancio dei personaggi fatti e interpretati nel tempo, credo che i piu' belli da me ruolati siano quelli femminili.

DEtto questo, io non ho problemi a ruolare il sesso opposto, anzi, mi diverto di piu', perchè ti permette di entrare in un qualcosa che non sei tu, e ragionare come una donna è difficile ( anche impossibile direi:banghead:)

quindi viva i pg femmina! e consiglio a tutti di provare almeno una volta, è divertente e molto particolare.

Ha ragione Orcus, anche il mio primo e migliore personaggio è stata una femmina, una barbara....so che è buffo dirlo, ma mi veniva di farla comportare seguendo sempre delle logiche protettive, nei confronti dei PG dei miei amici o degli innocenti trovati sulla strada, anche usando la violenza contro i nemici, del tipo bestia-madre...un tocco Femminile!:rolleyes:

P.S.: ma non seriva a nulla per corrompere i mercanti...era una troglodita e il master non capiva le sue possibilità...:cool:

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Mah, io sono per la libertà di interpretazione. Se un giocatore maschio vuole interpretare un pg femmina (o viceversa) non ho problemi di sorta.

Poi credo che in D&D le cose che più differenziano gli uomini dalle donne siano sempre lasciati un poco secondari, o comunque smussati, quindi non è particolarmente difficile interpretare il sesso opposto (diciamo che è difficile quanto interpretare bene un pg qualsiasi).

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Ospite Happy Jedi

In D&D cartaceo come giocatore uso rigorosamente personaggi maschi perchè mi sento molto più libero di fare quello che voglio senza essere frainteso o maleinterpretato.

Come DM interpreto senza problemi femmine di ogni razza, dalle popolani comuni alle nobili, dalla donna da bordello all'avventuriera fiera, dalla grande sacerdotessa di Tyr alla sadica e crudele seguace di Cyric.

Non saprei, come DM mi sento molto più libero a livello interpretativo che come pg.

In un server full gdr di nwn giocai una chierica di Mielikki ma la cosa non andò molto bene perchè praticamente TUTTI danno di base scontato che dall'altra parte del monitor ci sia una ragazza con cui flirtare.

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Ospite DeathFromAbove

Come DM interpreto senza problemi femmine di ogni razza, dalle popolani comuni alle nobili, dalla donna da bordello ...

Hey Happy, forze hai doti nascoste ... ;-)

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Ospite Happy Jedi

Hey Happy, forze hai doti nascoste ... ;-)

Non so esattamente a cosa ti riferisci ma da sempre mi sento portato per l'interpretazione; in effetti per 3 anni ho seguito una compagnia teatrale che faceva musical e cabaret, poi per svariati motivi dovetti smettere ma è stata una delle esperienze più belle che io abbia mai vissuto. :rolleyes:

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vi è mai capitato di interpretare un pg dal sesso diverso dal vostro?

Sì, diverse volte.

....sbaglio?...se avete provato è stato facile? problemi? quali?...grazie

Non vedo come possa essere più difficile interpretare una ragazza piuttosto che un nano: conoscerà più ragazze che nani il tuo giocatore, no? ;-)

Spoiler:  
Disattiva metà cervello, tira un d100 per l'umore ogni mattina e successivamente ogni d20 minuti, e gran parte del lavoro è fatta. :mrgreen:
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