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Indovinello da un master psicopatico


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Ciao a tutti!Allora...Vi prego di aiutarmi in un indovinello che ci è stato posto dal nostro master(che è psicopatico, per cui mettetevi nei panni di come pensa uno psicopatico).Praticamente noi adesso siamo in un dungeon difficilissimo e pieno di indovinelli.Siamo entrati in una stanza con una porta chiusa dall'altra parte e con una scatola di metallo al centro.Sulla scatola c'è scritto: Ho una scatola con dentro un potente veleno letale e ci metto un gatto;dopodiché chiudo la scatola.A questo punto il gatto sarà vivo o morto?:confused:

L'indovinello è questo,ora vi dico le specifiche.

La porta da cui siamo entrati è chiusa e anche quella dall'altra parte.Per aprirle ci vuole la parola d'ordine,che dovrebbe essere la risposta all'indovinello.Il problema è che ci becchiamo 150 danni e una malattia mortale ogni volta che sbagliamo risposta.Ora vi elenco le risposte che abbiamo già dato:

è vivo perchè il gatto ha 9 vite; morto; vivo perchè il gatto siamo noi; non si può sapere; non c'è risposta;

Inutile cercare di disintegrare la porta o teletrasportarsi via.L'unico modo per uscire è trovare la risposta.Ora,vediamo chi sarà abbastanza bravo da dare la risposta giusta?Avete tempo fino a mercoledi 5 dicembre ore 21:00.Saprete se qualcuno ha dato la risposta giusta giovedi mattina.(A proposito,inutile spostare la scatola,non si sposta)...:banghead:

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Considerando che i gatti hanno nove vite, direi anche io che è ancora vivo, ma la risposta era sbagliata...possiamo tirare in ballo che la curiosità ha ucciso il gatto, ma il gatto è stato messo dentro la scatola, non ci è entrato perchè curioso, tuttavia la curiosità di cui sopra non si specifica se è del gatto o del tizio che ha messo il gatto nella scatola.

Avete già aperto la scatola (occhio alla curiosità e agli effetti nefasti sui gatti)?

Il veleno è in un contenitore nella scatola o è semplicemente messo dentro?

La tossina è letale per i felini?

Ls scatola è a tenuta stagna? Che se lo è il gatto muore soffocato se non avvelenato

C'è del lardo nella scatola? Che si sa quanto piace il lardo alle gatte.

PS

Ma nella risposta è contemplata anche la ragione per cui è vivo/morto? penso di si, sennò è troppo semplice...

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dalla domanda sembra che tu debba rispondere "vivo" o "morto"

Mica che tu debba spiegare anche il perchè.

Da quello che ho visto, avete risposto una volta "morto" .Ma mai la risposta "vivo" (da sola, senza aggiungere nulla).

Notare che io proporrei vivo, di base, perchè anche se il veleno è dentro la scatola, con il gatto, non è scritto che il veleno è gas (a questo punto uscirebbe anche quando si apre la scatola per mettere il gatto, uccidendo quello che l'ha messo dentro), o altro.

Per logica, non è gas.

Magari è una boccetta di liquido, o altro.

Il fatto è che a questo punto, perchè il gatto dovrebbe morire, visto che il veleno non lo colpisce ??? mica si inietta (o ingurgita) da solo il veleno, sai...

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potrebbe essere un veleno da contatto, non inalazione. Se la sacatola è in metallo probabilmente ha le pareti saldate, quindi se fosse un liquido potrebbe essere stato versato dentro la scatole, e non essere chiuso in un contenitore, se fosse invece in stato solido non si avrebbe nemmeno il problema della manifattura della scatola, poi come si può stabilire che il gatto "sente" che è veleno la cosa con cui è stato chiuso nella sacatola, o non la annusa/lecca per sentire cosa sia. Ancora, se fosse un liquido, evaporerebbe naturalmente, quindi anche se non venisse assaggiato attivamente prima o poi il gatto potrebbe respirarne i vapori

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Ma il gatto è stato messo vivo o morto nella scatola?

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Non appena ho letto la tua domanda, ecco cosa mi è venuto in mente.

Se cerchi su internet troverai l'esempio descritto in molte maniere diverse, ma il significato è sempre quello.

Ovvero come un semplice gattino può rimanere invischato in un’improbabile sovrapposizione di stati… e ritrovarsi vivo e morto allo stesso tempo!

Si tratta di un esperimento mentale (della serie “nessun gatto è stato maltrattato durante questo esperimento”) ideato da Edwin Shrodinger, uno dei padri della meccanica quantistica. Questa teoria è efficacissima nello spiegare i fenomeni che avvengono a livello microscopico - quello degli atomi e ancora più in piccolo - ma il prezzo da pagare sono una serie di effetti lontanissimi dal senso comune. Uno di questi è la sovrapposizione di stati, che il nostro bravo gattino ci aiuterà a spiegare.

Cosa serve:

1. un gatto

2. una scatola

3. una fialetta di veleno

4. del materiale radioattivo

Partiamo con l’esperimento:

Sistemiamo il veleno nella scatola in modo che non possa essere raggiunto dal gatto e facciamo in modo che la fialetta che lo contiene si rompa se viene colpita da un atomo radioattivo. Prendiamo ora un po’ del nostro minerale e mettiamolo vicino alla fialetta.

Facciamo entrare il gatto nella scatola e sigilliamo il tutto.

Immaginiamo adesso che il materiale radioattivo che abbiamo inserito abbia il 50% di probabilità di emettere un atomo ogni ora, cosa succede al nostro gattino dopo sessanta lunghissimi minuti d’attesa?

Il gatto è al 50% vivo e al 50% morto!

Sembra impossibile, anche se non guardiamo direttamente nella scatola possiamo comunque chiederci se il nostro atomo assassino sia stato emesso oppure no. Secondo la meccanica quantistica invece, non ha senso neppure porsi questa domanda.

Fino a che un osservatore esterno non verifica la situazione il nostro piccolo atomo esiste in una sovrapposizione di stati: è stato sia emesso sia non emesso. Siccome il destino del gatto è legato a quello dell’atomo questa sovrapposizione riguarda anche lui.

Questa interpretazione della realtà cambia radicalmente il nostro modo di vedere le cose. Non esiste più la possibilità di avvicinarsi alla realtà come semplici spettatori, il solo fatto di osservare qualcosa modifica irrimediabilmente la sua natura (nel nostro esempio facciamo uscire il gatto dal limbo e gli assegnamo uno stato preciso: vivo o morto).

tratto da

http://fisicamente.wordpress.com/2007/10/06/gatto-vivo-gatto-morto/

In grassetto c'è il succo.

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potrebbe essere un veleno da contatto, non inalazione. Se la sacatola è in metallo probabilmente ha le pareti saldate, quindi se fosse un liquido potrebbe essere stato versato dentro la scatole, e non essere chiuso in un contenitore, se fosse invece in stato solido non si avrebbe nemmeno il problema della manifattura della scatola, poi come si può stabilire che il gatto "sente" che è veleno la cosa con cui è stato chiuso nella sacatola, o non la annusa/lecca per sentire cosa sia.

Ma il gatto è stato messo vivo o morto nella scatola?

A parte il fatto infatti che non è scritto se il gatto è vivo o morto, ma a questo punto sarebbe impossibile scoprire la risposta (se era vivo, non è detto che sia morto per la natura del veleno, se era morto, allora è morto), per il resto del tuo post, sono supposizioni.

Come il fatto che possa essere, come ho scritto, da "inalazione" o altro.

E questo il punto: un indovinello si risolve senza usare supposizioni.

Con i dati in mano.

Quindi per me il gatto è vivo, visto che sappiamo solo che c'è un veleno dentro, non che il gatto l'abbia toccato/inalato/ecc.

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E' vero! Il gatto di Shrodinger! Non mi era venuto mica in mente...:rolleyes:

Comunque che il tuo master sappia che sono contrario a qualsivoglia esperimento sui gatti!:mad:

Usate i cani piuttosto!

@Elayne: Ma tu non hai dati univoci alla mano, li hai incompleti. Non puoi negare che le mie, sebbene siano solamente congetture, non siano plausibili. Quindi la risposta non la puoi sapere meglio di me. Anzi, ad essere precisi il tuo assunto che il veleno sia in fiala e il gatto non lo abbia preso è una congettura tanto quanto le mie...

Probabilmente la migliore risposta è "non so", o poter aprire la scatola per verificare, anche se questo dovesse significare decidere le sorti del felino, nel bene o nel male

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ci becchiamo 150 danni e una malattia mortale ogni volta che sbagliamo risposta.Ora vi elenco le risposte che abbiamo già dato:

è vivo perchè il gatto ha 9 vite; morto; vivo perchè il gatto siamo noi; non si può sapere; non c'è risposta;

Quindi vi siete beccati 750 danni??

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ma invece che provare 5 risposte ne bastavano 4:

-vivo

-morto

-entrambe

-nessuna delle due

Riguardo al 50%vivo e 50% morto, non si parla di reale stato del gatto, ma di probabilità che esso sia vivo o morto.

Di fatto un gatto può essere o vivo o morto, non esiste altra condizione. In d&d potreste aggiungere non morto :lol: ma dubito esistano veleni che provocano la non-morte.

Quindi le risposte possibili sono 2: vivo o morto. Il resto sono giochini di parole o calcoli probabilistici che poco hanno a che vedere con la reale condizione del gatto.

Se avete un chierico nel gruppo fategli preparare individuazione del "non mi ricordo cosa", che individua lo stato di vita di tutte le creature entro tot metri:

Morti, non morti, vivi, morenti.

Questo dovrebbe risolvervi il problema a priori :bye:

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Assumendo una risposta del tipo: "Non lo sapremo fin quando non controlleremo", tra le risposte date compare già "non si può sapere" e "non c'è risposta". Se fosse l'esempio del Gatto di Shrodinger, queste due risposte potrebbero essere ritenute corrette. Dato che la probabilità che sia vivo o morto è paritaria (oppure è vivo nel piano di d&d e morto su un altro piano, vivo in entrambi o morto in entrambi, si crea un universo parallelo per ogni possibilità... ok, sono cavolate, la smetto) dire "non si può sapere" è comunque una risposta accettabile. Certo è che non ci si può aspettare una risposta specifica! Non ha chiesto "quanto fa tre più due" che comporta una ed unica sola risposta...

:confused:

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Allora ragazzi,non sono stato chiaro.Anzitutto vi ringrazio per aver partecipato in cosi tanti e per aver esposto le vostre teorie.Per aiutarvi specifico meglio la situazione.Intanto è un NO,ci siamo beccati 900 danni a testa fino ad ora,e ci rimangono poche guarigioni di massa;poi NO,la scatola non si può aprire;poi NO, altri dati non sono disponibili, l'indovinello è quello e non c'è scritto nient altro.Comunque la storia dell'esperimento è bella,ne prendo nota.Anche "Non lo sapremo fin quando non controlleremo" è una bella idea...a proposito,abbiamo provato a dire anche solo "vivo",ma era sbagliato.Le individuazioni sono da escludere,poichè la scatola è a prova di qualsivoglia magia.Continuate a sfornare idee avanti...E vi ringrazio per la partecipazione....

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Perdona la domanda VincentUkikiMonkey, ma non è "sleale" chiedere in giro la soluzione di un indovinello? E' come se il tuo PG, dopo che gli è stato posto l'indovinello, tirasse fuori il cellulare e dicesse "Senti scusa, mi controlli su Google questa cosa?" Per carità, ognuno gioca come vuole, ma mi sembra un modo per "togliersi il gusto" del gioco.

Per quanto riguarda l'indovinello,

Siamo entrati in una stanza con una porta chiusa dall'altra parte e con una scatola di metallo al centro.Sulla scatola c'è scritto: Ho una scatola con dentro un potente veleno letale e ci metto un gatto; dopodiché chiudo la scatola. A questo punto il gatto sarà vivo o morto?

se il master è psicopatico come dici, evidentemente la risposta non può essere semplicemente "morto" o "vivo", ma qualcosa di più ingegnoso. Un semplice "non lo so", o "e impossibile da stabilire a queste condizioni" potrebbero essere delle risposte. Giochi di parole sembrano da escludere, oppure c'è qualcosa sulla scatola, come ad esempio il fatto che non abbia buchi per far respirare il gatto, oppure non ha un "coperchio" che permettesse il precedente ingresso del gatto e/o del veleno, ma il fatto che sulla scatola sia scritto "Ho una scatola", non implica che QUELLA sia la scatola con il gatto e il veleno.

Inoltre dice "A questo punto", il che potrebbe implicare che precedentemente il gatto non fosse vivo, oppure che "nel momento in cui entra" il gatto sia "ancora vivo", ma i dati sono veramente pochi, sperando che il testo sia esatto.

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il testo dell'indovinello mi fa pensare.. "a questo punto"? beh "a quel punto" il gatto dovrebbe essere vivo, e magari morire dopo per colpa del veleno..

o se no, da psicopatico a psicopatico, è un trabocchetto (dato che la risposta non può essere conosciuta) e nella scatola non c'è nessun gatto

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Io ti propongo una risposta molto filosofica, del tipo "Non esiste alcun gatto", o ancora più Parmenideamente "Il gatto non è e non è mai stato".

D'altronde, come molti hanno già detto, il gatto o è vivo, o è morto, o è entrambe o nessuna delle due. Una volta date tutte e quattro queste risposte, siamo sicuri che ci sia soluzione (plausibile) a questo indovinello? Senza andare a scomodare atomi radioattivi, il che mi sembrerebbe un po' fuori tema per un indovinello di D&D, non mi sembra ci siano ulteriori soluzioni.

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Senza andare a scomodare atomi radioattivi, il che mi sembrerebbe un po' fuori tema per un indovinello di D&D, non mi sembra ci siano ulteriori soluzioni.

Quoto Artemis.

La radioattività e suoi eventuali paradossi non c'entrano nulla con D&D.

Se la risposta del tuo master mette in causa questo paradosso, voi ve la potete cavare dicendo "ma siamo in D&D, non nel 20° secolo!"

E quindi, giustificarvi sul fatto che non avete (volutamente) preso in considerazione la risposta.

Per quanto riguarda se sia giusto o meno farsi aiutare dal forum, aggiungo:

Di solito "no".

Ma qui il dubbio viene fuori dopo avere provato e provato soluzioni, e sapendo che il master è psicopatico.

Quindi la vedo piuttosto come "ma esiste una soluzione logica ???"

Se alla fine viene fuori che la soluzione è stata mancata per errore dei giocatori (mancava un info, o altro), allora non ci sono problemi (perchè quest'info non ci è stata detta), e i giocatori si prenderanno la colpa.

Nel caso contrario, uccidete il vostro DM. :evilhot:

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magari in effetti è tutto un trucco ed il gatto non c'è mai neanche stato...alla fine vi siete fidati del testo ma forse non c'è nessun gatto nella scatola...

ma senti...dato che disponete di "guarigioni di massa"...non è che possedete anche qualche incantesimo o altra risorsa magica in grado di farvi uscire da lì senza dover risolvere l'indovinello?

comunque secondo me il DM gioca proprio su una sorta di paradosso probabilistico/logico che magari non ha molto senso ma risulta comunque di effetto! per cui la risposta secondo me è sempre: "il gatto è sia vivo che morto contemporaneamente".

riguardo al discorso di correttezza nel chiedere sul forum io dico che, in questo caso, è assolutamente lecito: chiaramente una sfida di questo tipo trascende il gioco di ruolo in senso stretto, altrimenti avrebbero potuto risolverla con un tiro in intelligenza o comunque sarebbe stato un enigma da risolvere al momento e non certo così lungo e complicato (e mortale!). un enigma di questo tipo è più sul livello DM contro giocatori e quindi credo che sia lecito cercare la soluzione con ogni mezzo sensato (al limite chiedere sul forum equivarrebbe ad un "mi arrendo, dimmelo tu"), tanto più che i loro tentativi li hanno fatti...probabilmente il DM stesso spera che i giocatori/personaggi arrivino presto alla soluzione onde evitare l'estinzione del gruppo...

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Ma è evidente che il master ha usato il paradosso di Shroedinger per creare un indovinello :mrgreen:

Se ha capito il senso di quello che shroedinger diceva, la risposta esatta è:

"non ha senso dirlo finchè non apro la scatola per constatarlo"

altre risposte meno esatte, ma che il master potrebbe tranquillamente (e forse più probabilmente) ritenere valide sono:

"non posso saperlo se non controllo"

"Sia vivo che morto"

"Nè morto nè vivo"

Fossi stato il master avrei evitato una cosa simile. Purtroppo però a mio parere sarebbe sbagliato appellarsi a cose tipo "eh ma siamo in d&d e non oggi", perchè purtroppo se il master è davvero minuzioso come uno psicopatico (scherzo naturalmente:-p) risponderà che non c'entra nulla: l'indovinello infatti non specifica se il veleno nella scatola è libero o confezionato (ad esempio in una boccetta) per cui non si può sapere se il gatto è vivo o morto senza poter guardare nella scatola (o ricevere altri dati dall'interno della scatola, come i rumori). Il tutto senza tirare in ballo atomi radioattivi.

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