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Kyle Brink parla della controversia sulla OGL


Alonewolf87

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Il produttore esecutivo di D&D, Kyle Brink, ha rilasciato un'intervista su un canale Youtube, dove approfondisce alcune delle situazioni riguardanti l'OGL che si erano verificate nelle scorse settimane.

Articolo di Morrus del 06 Febbraio 2023

Il canale YouTube 3 Black Haflings ha parlato con Kyle Brink (produttore esecutivo di D&D), discutendo tra le altre cose dei recenti eventi collegati alla Open Game License.

Si tratta di una intervista di più di un'ora (che potete guardare qua sopra), ma qui sotto potrete trovare una lista dei punti salienti di ciò che ha detto Kyle Brink. Tenete presente che sono delle parafrasi, se ne avete tempo vi incoraggio ad ascoltare l'intervista vera e propria per comprenderne al meglio il contesto completo.

Eventi riguardanti la OGL 1.1
 

  • C'era il timore che la OGL avrebbe permesso a Facebook di creare un Metaverso di D&D senza dover coinvolgere la WotC.
  • Riguardo alla decisioni sulla OGL, la WotC si era ficcata da solo "in un brutto posto" e sono grati che il feedback che è stato dato in merito abbia permesso loro di capirlo
  • I diritti di autore nella OGL 1.1 erano pensati come deterrente per le grandi aziende.
  • Kyle Brink non sa di preciso cosa sia successo durante certi incontri privati con varie case editrici a Dicembre, anche se sapeva che questi incontri si stavano svolgendo.
  • Quando il documento OGL v1.1 è stato reso pubblico la WotC l'aveva già abbandonato quasi tutto.
  • Il fatto che la risposta da parte della WotC sia coincisa con la cancellazione delle sottoscrizioni a D&D Beyond è stato un caso, ci vuole parecchio tempo per modificare un documento legale.
  • L'atmosfera alla WotC durante la pausa prima dell'annuncio ufficiale fatto in seguito al fatto che la versione 1.1 dell'OGL era stata resa pubblica era "pessima", c'era il timore che dire qualsiasi cosa avrebbe solo peggiorato le cose. Il sentimento generale era che non avrebbero dovuto dire niente, solo lavorare per consegnare la nuova versione.
  • Brink non sa chi abbia scritto l'impopolare annuncio "avete vinto ma abbiamo vinto anche noi" e lo ha visto per la prima volta con noi. Anche lui non è contento della resa.
  • I contratti "bozza" possono avere date e spazi per le firme, nonostante la versione poi resa pubblica della OGL fosse finita in mano ad alcuni editori non era né finalizzata né pubblicata.
  • C'erano voci discordanti nella WotC riguardo alla OGL v 1.1, ma una volta che la compagnia ha deciso come procedere tutti hanno dato il massimo.
  • Le voci discordanti non avevano abbastanza peso per apportare dei cambiamenti. Ora il team di Brink fa parte del processo e può influenzare queste decisioni.
  • Il fatto che l'SRD sia stato rilasciato sotto Creative Commons è una strada a senso unico: non si può più tornare indietro.

One D&D
 

  • L'intenzione è che per tutti gli aggiornamenti che stanno facendo [a One D&D] "l'SRD sarà aggiornato per restare compatibile con tutto questo". Questo potrebbe avvenire con modifiche alle regole o con linguaggio di collegamento come "sostituite la parola razza con la parola specie."
  • Tutto ciò che si creerà con l'attuale SRD sarà compatibile al 100% con le nuove regole.
  • Brink non crede ci sia l'intenzione, né pensa avrebbe utilità, di creare una nuova OGL apposta per One D&D. Se e quando rilascieranno nuovo materiale al pubblico lo faranno tramite Creative Commons.
  • La WotC non considera One D&D come una nuova edizione. Lui la considera più come qualcosa di simile alla 3.5. La WotC pensa che la 5E sia un buon prodotto, ma che potrebbe essere migliore e risultare più snella e comoda da giocare, con più spazio per il gioco di ruolo, quindi ci sono aspetti da migliorare ma non da rimpiazzare.

Inclusività
 

  • La WotC si affiderà alla comunità per scoraggiare chi agisce in mala fede e chi distribuisce contenuti denigratori, piuttosto che affidarsi ad un documento legale.
  • Stanno lavorando su una policy adattabile di contenuti, che descriva cosa loro ritengono sia un contenuto denigratorio che si possa applicare ai prodotti della WotC (senza alcuna struttura legale per farlo applicare ad altri).
  • Al momento hanno dei revisori esterni per l'inclusività (dallo scorso autunno) che leggono tutto ciò che viene scritto e fanno rapporto. Stanno facendo lo stesso passaggio per i vecchi contenuti prima di ristamparli.
  • In precedenza dei consulenti culturali erano stati impiegati per fornire commenti su aspetti che potevano essere problematici (ma non per tutto, vedi gli Hadozee).
  • Il contenuto problematico sugli Hadozee era stato scritto da un dipendente di esperienza e fiducia della WotC e solo poche persone l'hanno visto prima della pubblicazione.
  • I video DnDShorts sui funzionamenti interni e sulla cultura manageriale della WotC non sono qualcosa su cui Brink si vuole esprimere, ma non riflettono la realtà del suo team. Ogni team ha la sua cultura.
  • Nell'ultimo paio di anni il processo di assunzione per il team D&D ha reso il team più inclusivo.
  • Quando gli è stato chiesto di parlare di persone non maschio-bianco-CIS in posizione di potere alla WotC Brink ha parlato di alcuni sviluppatori e autori. Ha anche detto "quelli come me stanno per lasciare la forza lavoro ad essere sinceri" e "non sono più rappresentativo del giocatore medio". Brink pensa che sia importante che i creatori alla WotC siano simili ai giocatori "quelli come me è meglio che se ne vadano a breve".

Tavoli da Gioco Virtuali (VTT)/Digital Gaming
 

  • L'obiettivo è di creare più modalità per giocare (un approccio "anche" non "invece"), tra cui uno spazio 3D dalla buona grafica.
  • Il gioco digitale non è pensate per rimpiazzare i libri fisici, ma per esservi affiancato.
  • La strategia è di dare una scelta ai giocatori e poi la WotC seguirà la direzione indicata dagli interessi dei giocatori.


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2 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Quando il documento OGL v1.1 è stato reso pubblico la WotC l'aveva già abbandonato quasi tutto.

Ci credo subito.

2 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Il fatto che la risposta da parte della WotC sia coincisa con la cancellazione delle sottoscrizioni a D&D Beyond è stato un caso, ci vuole parecchio tempo per modificare un documento legale.

Sicuro, è evidente come il boicottaggio massiccio di D&D Beyond non abbia fatto minimamente tremare i vertici della compagnia.

2 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Brink non sa chi abbia scritto l'impopolare annuncio "avete vinto ma abbiamo vinto anche noi" e lo ha visto per la prima volta con noi. Anche lui non è contento della resa.

Ovvio che non sappia chi l'abbia scritto e sia cascato dal pero.

Va beh, questo Kyle Brink mi sembra l'ennesima faccina come il culo. Pazienza.

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Facebook e il metaverso, ecco chi era il vero obbiettivo, chiaro. D&D e metaverso nella stessa frase, la cosa più comune del pianeta.

"Quando il documento OGL v1.1 è stato reso pubblico la WotC l'aveva già abbandonato quasi tutto.", allora perché "...solo lavorare per consegnare la nuova versione."?

Almeno non prendessero in giro

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7 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Eventi riguardanti la OGL 1.1
 

  • C'era il timore che la OGL avrebbe permesso a Facebook di creare un Metaverso di D&D senza dover coinvolgere la WotC.
  • Riguardo alla decisioni sulla OGL, la WotC si era ficcata da solo "in un brutto posto" e sono grati che il feedback che è stato dato in merito abbia permesso loro di capirlo
  • I diritti di autore nella OGL 1.1 erano pensati come deterrente per le grandi aziende.
  • Kyle Brink non sa di preciso cosa sia successo durante certi incontri privati con varie case editrici a Dicembre, anche se sapeva che questi incontri si stavano svolgendo.
  • Quando il documento OGL v1.1 è stato reso pubblico la WotC l'aveva già abbandonato quasi tutto.
  • Il fatto che la risposta da parte della WotC sia coincisa con la cancellazione delle sottoscrizioni a D&D Beyond è stato un caso, ci vuole parecchio tempo per modificare un documento legale.
  • L'atmosfera alla WotC durante la pausa prima dell'annuncio ufficiale fatto in seguito al fatto che la versione 1.1 dell'OGL era stata resa pubblica era "pessima", c'era il timore che dire qualsiasi cosa avrebbe solo peggiorato le cose. Il sentimento generale era che non avrebbero dovuto dire niente, solo lavorare per consegnare la nuova versione.
  • Brink non sa chi abbia scritto l'impopolare annuncio "avete vinto ma abbiamo vinto anche noi" e lo ha visto per la prima volta con noi. Anche lui non è contento della resa.
  • I contratti "bozza" possono avere date e spazi per le firme, nonostante la versione poi resa pubblica della OGL fosse finita in mano ad alcuni editori non era né finalizzata né pubblicata.
  • C'erano voci discordanti nella WotC riguardo alla OGL v 1.1, ma una volta che la compagnia ha deciso come procedere tutti hanno dato il massimo.
  • Le voci discordanti non avevano abbastanza peso per apportare dei cambiamenti. Ora il team di Brink fa parte del processo e può influenzare queste decisioni.
  • Il fatto che l'SRD sia stato rilasciato sotto Creative Commons è una strada a senso unico: non si può più tornare indietro.

Praticamente tutte queste affermazioni sono ridicole. Ulteriori pezze a copertura di buchi peggiori dei buchi stessi. Sarebbe meglio quantomeno se non riconoscere gli errori, stare zitti.

7 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

One D&D
 

  • L'intenzione è che per tutti gli aggiornamenti che stanno facendo [a One D&D] "l'SRD sarà aggiornato per restare compatibile con tutto questo". Questo potrebbe avvenire con modifiche alle regole o con linguaggio di collegamento come "sostituite la parola razza con la parola specie."
  • Tutto ciò che si creerà con l'attuale SRD sarà compatibile al 100% con le nuove regole.
  • Brink non crede ci sia l'intenzione, né pensa avrebbe utilità, di creare una nuova OGL apposta per One D&D. Se e quando rilascieranno nuovo materiale al pubblico lo faranno tramite Creative Commons.
  • La WotC non considera One D&D come una nuova edizione. Lui la considera più come qualcosa di simile alla 3.5. La WotC pensa che la 5E sia un buon prodotto, ma che potrebbe essere migliore e risultare più snella e comoda da giocare, con più spazio per il gioco di ruolo, quindi ci sono aspetti da migliorare ma non da rimpiazzare.

Che fosse la 5.5 e non la 6 mi pareva chiaro. Solo io l'avevo interpretata così? Per il resto se si cambiano regole che vuol dire che tutto rimane compatibile? Sarà come la 3.5 che aveva le stesse regole della 3 laddove non le modificava. non è una questione di compatibilità, ma di modifiche più o meno ampie. Cambiare tutte le spell e ridurre le spell list a tre non mi pare "compatibile".

7 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Inclusività
 

  • La WotC si affiderà alla comunità per scoraggiare chi agisce in mala fede e chi distribuisce contenuti denigratori, piuttosto che affidarsi ad un documento legale.
  • Stanno lavorando su una policy adattabile di contenuti, che descriva cosa loro ritengono sia un contenuto denigratorio che si possa applicare ai prodotti della WotC (senza alcuna struttura legale per farlo applicare ad altri).
  • Al momento hanno dei revisori esterni per l'inclusività (dallo scorso autunno) che leggono tutto ciò che viene scritto e fanno rapporto. Stanno facendo lo stesso passaggio per i vecchi contenuti prima di ristamparli.
  • In precedenza dei consulenti culturali erano stati impiegati per fornire commenti su aspetti che potevano essere problematici (ma non per tutto, vedi gli Hadozee).
  • Il contenuto problematico sugli Hadozee era stato scritto da un dipendente di esperienza e fiducia della WotC e solo poche persone l'hanno visto prima della pubblicazione.
  • I video DnDShorts sui funzionamenti interni e sulla cultura manageriale della WotC non sono qualcosa su cui Brink si vuole esprimere, ma non riflettono la realtà del suo team. Ogni team ha la sua cultura.
  • Nell'ultimo paio di anni il processo di assunzione per il team D&D ha reso il team più inclusivo.
  • Quando gli è stato chiesto di parlare di persone non maschio-bianco-CIS in posizione di potere alla WotC Brink ha parlato di alcuni sviluppatori e autori. Ha anche detto "quelli come me stanno per lasciare la forza lavoro ad essere sinceri" e "non sono più rappresentativo del giocatore medio". Brink pensa che sia importante che i creatori alla WotC siano simili ai giocatori "quelli come me è meglio che se ne vadano a breve".

Allora questo è un tema abbastanza delicato che rischia di far sorgere flame, ma merita di essere affrontato adeguatamente. Di base trovo correttissima l'impostazione che tende a voler permettere a tutti di immedesimarsi in qualsiasi cosa, che si tratti di film, fumetti, storie, giochi e ovviamente i GDR. Laddove alcune parole oggi possano sembrare forti (come razza) se una casa editrice decide di modificarle trovo che la cosa sia assolutamente normale, trovo meno normale che lo si pubblicizzi come se si fosse scoperto l'antimateria. Paizo è passata da race a ancestry senza farci i trailer al cinema. Se vogliono passare da razza a specie (che non mi piace un granché in realtà, avrei preferito lignaggi o stirpi, ma va bene) bene, ma lo stanno evidenziando troppo. Credo che però la paura delle shitstorm online da parte di gente che non gioca (perlopiù) abbiano condotto la linea editoriale troppo in là. Con queste posizioni produrre materiale per giocare in un'ambientazione razzista schiavista e dittatoriale come Dark Sun, ma anche come ken il guerriero, mad max ecc non sarà possibile, e questa è una perdita per il gioco. Sul fatto poi che la gente come lui se ne deve andare, magari uno può essere più o meno d'accordo, ma non capisco cosa significa che non è più rappresentativo dei giocatori. I giocatori cosa sono? giovani? non bianco-etero-cis? Non capisco.

7 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Tavoli da Gioco Virtuali (VTT)/Digital Gaming
 

  • L'obiettivo è di creare più modalità per giocare (un approccio "anche" non "invece"), tra cui uno spazio 3D dalla buona grafica.
  • Il gioco digitale non è pensate per rimpiazzare i libri fisici, ma per esservi affiancato.
  • La strategia è di dare una scelta ai giocatori e poi la WotC seguirà la direzione indicata dagli interessi dei giocatori.

Ora, avendo sperimentato entrambi i tipi, per me il gioco è live. Ma trovo corretto e giustissimo permettere di giocare ANCHE online. Vediamo come implementeranno il tutto.


Comunque alla fine questa intervista lascia il tempo che trova. Nulla di particolarmente utile o interessante né nuovo. Attendo però il nuovo download di D&D ONE in modo da avere idea di come tutto questo abbia impattato.

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Fatemi capire, il produttore esecutivo di D&D ha detto questo?

"I think there's been mistakes made in years past where people assumed that dnd players were all you know white dudes in a basement um which is which has been a faulty assumption for a lot of years and gets more and more false every day and so it's in my viewpoint honestly guys like me can't leave soon enough um for this Hobby and we owe you good"

Quindi quelli come lui, i "white dudes", non se ne andranno mai abbastanza presto... al di là che qualcuno potrebbe trovarlo offensivo e razzista, ma caro il mio  Kyle, puoi dimetterti in ogni momento e smettere di giocare se è quello che pensi.

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A dimostrazione che il problema non è ció di cui sto tipo parla, questa è una valutazione di bank of america 

Cita

"Within its Wizards segment, Hasbro continues to destroy customer goodwill by trying to over-monetize its brands," Bank of America said. The bank said that while it preannounced negative earnings, the stock is still not de-risked "given a host of outstanding issues."

"We remain especially cautious on Hasbro's Wizards segment given its over-monetization of Magic. Wizards recently tried a similar tactic with D&D-proposing changes to its licensing agreement which led to substantial pushback from the community including calls to boycott the D&D movie," BofA explained.

"We've spoken with several players, collectors, distributors and local games stores and have become aware of growing frustration. The primary concern is that Hasbro has been overproducing Magic cards which has propped up Hasbro's recent [earnings] results but is destroying the long-term value of the brand," Bank of America analyst Jason Haas wrote in November.

E comunque si, io la trovo assolutamente fuori luogo, non razzista ma senza senso. Fuori i white male cis da dnd. Stupido idiota. 

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Il 9/2/2023 at 20:07, aza ha scritto:

Fatemi capire, il produttore esecutivo di D&D ha detto questo?

"I think there's been mistakes made in years past where people assumed that dnd players were all you know white dudes in a basement um which is which has been a faulty assumption for a lot of years and gets more and more false every day and so it's in my viewpoint honestly guys like me can't leave soon enough um for this Hobby and we owe you good"

Quindi quelli come lui, i "white dudes", non se ne andranno mai abbastanza presto... al di là che qualcuno potrebbe trovarlo offensivo e razzista, ma caro il mio  Kyle, puoi dimetterti in ogni momento e smettere di giocare se è quello che pensi.

Se questo è il sentimento di chi produce prodotti di D&D verso una certa fascia di pubblico, allora quella fascia di pubblico farebbe meglio a smettere di acquistare prodotti a marchio D&D e passare ad altri prodotti per 5E o ad altri giochi di ruolo.

Guys like me can't leave (D&D and WOTC to rot) soon enough .

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Il 9/2/2023 at 20:07, aza ha scritto:

Fatemi capire, il produttore esecutivo di D&D ha detto questo?

"I think there's been mistakes made in years past where people assumed that dnd players were all you know white dudes in a basement um which is which has been a faulty assumption for a lot of years and gets more and more false every day and so it's in my viewpoint honestly guys like me can't leave soon enough um for this Hobby and we owe you good"

Quindi quelli come lui, i "white dudes", non se ne andranno mai abbastanza presto... al di là che qualcuno potrebbe trovarlo offensivo e razzista, ma caro il mio  Kyle, puoi dimetterti in ogni momento e smettere di giocare se è quello che pensi.

La frase è assolutamente fuori luogo. Però, nel contesto in cui l'ha detta, mi sembra stesse chiaramente indicando "leave soon enough" non dal gioco, ma dalle posizioni apicali della compagnia. La frase precedente era "Il mio team creativo era simile ai giocatori", che prima erano tutti white dudes. Visto che ora i giocatori non sono più solo white dudes, serve un po' di ricambio, e quindi si augura ricambio nella dirigenza WotC il più rapido possibile. Frase infelice, ma non sta cacciando i bianchi dal gioco, sta augurandosi che il team creativo si adatti al parco giocatori.

La frase è problematica anche nell'interpretazione meno problematica, ma quando avevo sentito l'intervista non avevo neanche considerato questa interpretazione delle sue parole.

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23 ore fa, bobon123 ha scritto:

La frase è assolutamente fuori luogo. Però, nel contesto in cui l'ha detta, mi sembra stesse chiaramente indicando "leave soon enough" non dal gioco, ma dalle posizioni apicali della compagnia. La frase precedente era "Il mio team creativo era simile ai giocatori", che prima erano tutti white dudes. Visto che ora i giocatori non sono più solo white dudes, serve un po' di ricambio, e quindi si augura ricambio nella dirigenza WotC il più rapido possibile. Frase infelice, ma non sta cacciando i bianchi dal gioco, sta augurandosi che il team creativo si adatti al parco giocatori.

La frase è problematica anche nell'interpretazione meno problematica, ma quando avevo sentito l'intervista non avevo neanche considerato questa interpretazione delle sue parole.

Se così, rimane comunque un enorme errore di fondo: pensare che un tempo tutti i giocatori di D&D (o la maggioranza) fossero "white dudes".

Chiunque sia andato alla GenCON a Lake Genevra negli anni '90 sa benissimo che non era così. Quindi quello che dice rimangono sciocchezze, non degne del ruolo che ricopre.

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2 ore fa, aza ha scritto:

Se così, rimane comunque un enorme errore di fondo: pensare che un tempo tutti i giocatori di D&D (o la maggioranza) fossero "white dudes".

Onestamente non mi sembra sia assurda come affermazione dire che, in un passato vicino a piacere, la maggioranza dei giocatori di D&D in US fossero uomini (gli speaker donna a GenCON 2011 furono il 6% del totale), e che la quota di bianchi fosse decisamente più alta della percentuale di bianchi nella popolazione. Anche semplicemente perché il gioco di ruolo è sempre stato un'attività che correla con variabili demografiche che non correlano con le minoranze più svantaggiate in una data nazione (studenti fino al college, spesso benestanti e di famiglia non in povertà, senza precedenti penali, non dedicati allo sport, etc etc). Bianchi e asiatici sono sempre stati storicamente sovrarappresentati, e come è normale diventano meno sovrarappresentati man mano che l'attività diventa più mainstream.

Onestamente dubito molto di più che oggi i white dudes non siano comunque maggioranza in US: mentre c'è stato sicuramente un cambiamento, direi che ancora oggi in US molto più del 50% siano white dudes e in Italia ancora di più (in parte perché in Italia ci sono meno minoranze e in parte perché sono meno integrate). La differenza tra oggi e il passato è che oggi, che i white dudes rimangono la maggioranza ma con percentuali non più così schiaccianti, molti gruppi hanno almeno una persona che non è un white dude, e immediatamente questo porta tutti a notare maggiormente le problematiche: almeno nei miei tavoli, quando c'erano donne al tavolo tutta una serie di battute implicitamente sessiste (per fortuna non c'erano molte battute esplicitamente sessiste) suonavano subito stonate, specie da più grandi.

In realtà sarebbe interessante vedere se e quanto sia veramente cambiato in Italia. Quantomeno la componente uomo-donna puoi guardarla tu con i dati di dragonslair, e dirci se la percentuale di donne che si sono iscritte al portale negli anni sia cambiata (è comunque una misura sporca della reale percentuale di donne che giocano, ma guardare come è cambiata dovrebbe essere comunque indicativo). Mi pare di ricordare che le tenevi come statistiche, se la puoi fare facilmente per anno di iscrizione, può essere interessante. La mia impressione è che in Italia il cambiamento sia stato marginale.

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