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Sessione - 1


Le Fantome

Messaggio consigliato

PROLOGO

SECOLO XXI - Il mondo intero è sconvolto da detonazioni nucleari di immane potenza, che ne cambiano la morfologia e provocano l'evaporazione degli oceani. Le grandi città dell'uomo bruciano, mentre intere catene montuose vengono rase al suolo e altre sorgono in seguito alle esplosioni atomiche.

Malgrado la catastrofe nucleare, alcuni esseri umani sopravvissero: chi trovando rifugio sottoterra, chi trovando riparo nello spazio, chi grazie a un miracolo. In un modo o nell'altro questi sopravvissuti si riunirono, e procrearono. Ora siamo molte generazioni dopo, in un mondo di persone che non videro mai la guerra atomica, per le quali il mondo prima della guerra è un'epoca lontana e quasi mitologica, delle rovine da cui stare lontani... o nelle quali avventurarsi alla ricerca di antichi tesori tecnologici. E su questa Terra, che non è più dominio dell'uomo, ha inizio la nostra storia...

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Miranda era una città che sorse nei pressi del fu Mar Baltico. All'inizio vi era solo qualche trabucco, abitato da pochi pescatori eremiti. Poi, quando si sparse la voce che lì vi era ancora il mare, iniziarono ad arrivare numerosi pellegrini con l'intenzione di costruirvi la propria dimora. Non ci volle molto prima che iniziassero a sorgere dozzine di capanni e di baracche, costruite con tutto ciò che il mare portava a riva: per lo più enormi plastiche e lamiere di metallo, provenienti da antiche barche o da isole di plastica in via di disgregazione.

Col tempo, si svilupparono botteghe di artigiani e di lavoratori specializzati, sorsero le prime case fatte di mattoni e iniziò a costituirsi una milizia cittadina. Al contempo, i cittadini liberi di Miranda stabilirono di votare un'assemblea dei saggi, che avrebbe avuto lo scopo di amministrare le leggi e la giustizia nella loro fatiscente città, la prima di una lunga serie. 

Miranda non era una città ricca, ma era sicuramente un luogo di mondo più confortevole di tanti altri: all'infuori della città, infatti, non vi era che il deserto e la disperazione senza fine che attanaglia i raminghi senza dimora. 

Quando scoppiò l'epidemia di vaiolo, quella tranquillità apparente che scandiva la vita dei cittadini di Miranda venne sconvolta: nel giro di pochi mesi, la popolazione della città era stata decimata, la forza lavoro era diminuita di un quarto e svariati capi di bestiame erano stati abbattuti nel tentativo (fallimentare) di contenere l'epidemia. 

I saggi si riunirono più volte nel loro palazzo, un edificio massiccio costruito con mattoni neri e decorato con finestre smerigliate di color acqua marina: nella loro sala delle leggi, una stanza di pianta circolare arredata al centro da un grosso tavolo di legno, anch'esso rotondo e coperto con alcuni arredi pregiati, avevano discusso animatamente sul da farsi: che fossero bruciati i cadaveri, che si indossasse strumenti di protezione facciale, che si dotasse ogni abitante di una bacinella con sostanze antisettiche per potersi lavare periodicamente le mani, che si chiamassero dei dottori dalle altre comunità umane sulla costa… 

Queste erano solo alcune delle idee che ciclicamente venivano proposte, senza che però si riuscisse a metterle efficacemente in pratica o che sortissero gli effetti sperati. 

Poi, a Saturnus, uno dei saggi, venne in mente un'idea più bizzarra del solito: era conoscenza diffusa che, prima della guerra atomica, sorgesse in mezzo al Mar Baltico, su un'isola di cui si era dimenticato il nome, un avanzato laboratorio di ricerca biologica. Era stato costruito in tempo di guerra, prima dell'apocalisse nucleare. L'uomo che fu, argomentò Saturnus, sicuramente aveva studiato su quell'isola le malattie, ed era noto che prima della caduta delle bombe erano diffusi farmaci e antibiotici. Forse, concluse, sull'isola vi era una cura al vaiolo, e valeva la pena mandare una spedizione di valorosi a indagare. 
Gli altri saggi erano scettici: l'isola era maledetta, chiunque vi approdava o non faceva ritorno, o tornava raccontando di creature orrende, frutto certamente di incubi dovuti allo scorbuto o ad altre malattie. Inoltre, dopo così tanto tempo dalla catastrofe nucleare, qualsiasi cura fosse stata mai sintetizzata sull'isola sarebbe sicuramente andata perduta da tempo.
Saturnus non tentò di negare le obiezioni dei colleghi, essi avevano pienamente ragione: tuttavia, incalzò il saggio, Miranda era in una situazione disperata a cui, era evidente, non erano in grado di trovare una soluzione. Se vi era anche solo una minima possibilità che sull'isola vi fosse una cura creata dagli antichi contro il vaiolo, era loro dovere mandare una spedizione a cercarla.
E così fu. Venne pubblicato un'editto, alla quale risposero pochi valorosi: essi vennero radunati pochi giorni dopo al porto della città e gli venne data una piccola barca a vela: a bordo vi erano alcuni strumenti, banchi da lavoro e derrate alimentari, tutto l'occorrente per sopravvivere un po' sull'isola una volta attraccati e, nel caso di necessità, per allestire un piccolo campo base con cui condurre le ricerche. 

Dopo un ultimo saluto alla cara città di Miranda, con le sue labirintiche vie, i vialetti e i muri di mattoni neri e i trabocchi sul mare, la barca salpò, mentre gli abitanti pregavano Dio che i ricercatori sopravvivessero alla difficile spedizione per la quale si erano imbarcati.

Sea And Postapocalyptic Landscape Graphic Black And White Sketch Stock  Illustration - Download Image Now - iStock

(Miranda come vi appare da lontano, mentre la barca a vela sulla quale vi siete imbarcati si allontana placida verso l'isola senza nome)

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Dopo alcuni giorni di navigazione, la barca a vela con i ricercatori di Miranda giunse sulla costa dell'isola senza nome: attraccarono su un molo in rovina e osservarono la spiaggia dell'isola. Era ricoperta di spazzatura, per lo più plastiche marcescenti.

Nell'aria vi era leggero odore di ammoniaca e il cielo appariva plumbeo e scuro. Poco distanti, in mezzo all'acqua vi erano strane strutture di metallo, la cui funzione non era ben chiara. Forse si trattava di antichi generatori eolici, ormai distrutti dall'erosione naturale e dall'incensante azione dell'acqua.

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(La barca a vela dei ricercatori di Miranda sbarca sulle putride coste dell'isola senza nome, circondata dai lugubri resti di antichi macchinari decadenti)

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@Alabaster @Bille Boo @licet_insanire @Fezza @SamPey @Plettro

GIORNO 1, ORE 6:00, interno della barca a vela, attraccata al molo in rovina sulla riva (lato OVEST) dell'isola senza nome.

(Siete appena attraccati dopo una lunga e spossante traversata. Ciascuno di voi ha subito +2d10 follia per via del lungo viaggio in mare.

A bordo della nave sono presenti vari banchi da lavoro tra cui: un tavolo dell'inventore, un banco da lavoro, una fornace primitiva, una postazione chimica, un tavolo da sarto e un elaboratore di I° generazione.

Nella stiva della nave sono presenti: razione di cibo salubre x48, razione di acqua purificata x48, corda (6 m), sacco a pelo x6, strumenti di manutenzione x6, kit per allestire un fuoco da campo x4, fiaccola x6, siero-antitossina x2, vernice con solventi x2, cherosene x4, composto chimico x6, informazione x4, antibiotico x1, pillole di potassio x1.

La nave ha una capacità di ingombro massimo di 200.

Avete con voi un carretto che potete trainare a mano, capace di trasportare fino a 40 unità di ingombro. 

Avete con voi un braciere di ottone nero, nel quale arde la Fiamma, attualmente scoppiettante.

Nota bene: quando scrivete qualcosa che riguarda l'aspetto meccanico del gioco, quali quantità, tiri di dado, statistiche o quant'altro, usate le parentesi rotonde. Quando invece descrivete le azioni del vostro personaggio e le sue vicissitudini, usate il passato remoto senza usare le parentesi. In questo modo, vi garantisco, sarà tutto molto più ordinato.)

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Sápios

Guardo ogni cosa circospetto. Mai mi sarei potuto immaginare tanta ricchezza! Condivisa, certo....ma anche mia!

Sono euforico, forse lo si vede dal leggero tic all'occhio sinistro. 

Non sono stato di molte parole durante il viaggio. Ho sempre fatto quello che mi veniva chiesto, e ho risposto a quello che mi veniva posto. Ma non oltre.

Osservo uno ad uno i miei compagni di viaggio.

Non li ho ancora inquadrati bene, ma io già visto come mi guardano dall'alto in basso. Chissà che penseranno! Costretti a viaggiare con uno come me! Come se fossero migliori...

Sono in un angolo, solo, mentre spulcio alcuni componenti chimici "...allora? Qualcuno sa cosa bisogna fare?"

@Tutti

Spoiler

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Sàpios indossa un cappello sovietico bucherellato e un paio di bendaggi logori per coprire il naso e le orecchie.

@Le Fantome

Spoiler

Tiri tu i dadi? 

Se vuoi aprire un canale discord o telegram per rendere più celere il Tds io sono a favore. Sempre se gli altri lo desiderano. 

 

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Popovič

(12 pt. follia accumulati nel viaggio)

@tutti // immagine Popovič 

Spoiler

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Non ho parlato molto durante il viaggio preferendo osservare come si muovevano gli altri. I formalismi si sono conclusi a Miranda poco dopo essere partiti, almeno per me. Le parole le ho centellinate: grazie, si, no, ciao, prego. Mi avranno sentito pronunciare quasi solo queste.

Da quando siamo saliti sulla bagnarola ho tenuto a portata il binocolo per capire cosa ci avrebbe aspettato. Ogni momento era buono per rivedere cosa ci siamo portati e in che quantità, ormai conosco a memoria ogni centimetro della barca. 

Prima di attraccare ho ricontrollato il mio zaino ed il suo contenuto, avrò compiuto quel gesto cinque volte prima di rivolgermi agli altri. 

La mia roba é pronta. Vorrei tracciare un perimetro di sicurezza e poi tornare sulla barca prima che faccia buio. Dico guardando le espressioni sui loro volti

@DM

Spoiler

Uso il binocolo ogni momento che posso per capire cosa ci aspetta sull'isola e portarmi avanti nell'esplorazione 

 

Modificato da Fezza
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@Fezza

Spoiler

(Quanta follia ha accumulato Popovic durante il viaggio? Ti chiederei di scrivere il risultato tra parentesi tonde, come sto facendo io per le comunicazioni inerenti agli aspetti meccanici del gioco.)

Guardando ripetutamente la costa con il binocolo, Popovic scorse quello che sembrava un antico villaggio abbandonato poco lontano dal porto: distinse nitidamente i ruderi di numerose case dal tetto spiovente, nonché quella che sembrava un'antica strada di catrame che si inerpicava su per una piccola collina che sovrastava i resti dell'avamposto. Notò anche una recinzione tutt'attorno alla collina, ma non riuscì a scorgere cosa ci fosse sulla sommità, apparentemente sgombra di edifici.
Fallout 4 concept art wallpapers to get you ready! - Album on Imgur

(Parte dell'avamposto umano diroccato che Popovic scorge in lontananza, mediante il suo cannocchiale)

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Daphne era stata decisamente ciarliera per tutto il viaggio, fatti salvi i momenti in cui si raccoglieva in preghiera. Aveva fatto trapelare la sua ardente fede religiosa, la sua profetica convinzione (dovuta anche a sogni premonitori) che la missione fosse sacra, e il suo carattere ottimista nonostante la sciagura che stava colpendo, oltre al suo popolo, la sua stessa famiglia.

(@tutti: immagine)

Spoiler

 

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Guardando la costa per la prima volta chiuse gli occhi e si prese un momento di raccoglimento.

"Che aspettiamo a sbarcare?" esortò gli altri "Coraggio! Il nostro destino ci attende. Abbiamo molte ore a disposizione prima che cali il buio."

 

(@tutti; dati:)

Spoiler

Follia accumulata: 18

 

Modificato da Bille Boo
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Glauce

(Glauce accumula 14 di follia per il viaggio in mare)

Glauce fu felice che la nave si fosse ancorata: durante il viaggio aveva sofferto un po' per il mal di mare, e non vedeva l'ora di scendere a terra. Per fortuna, le chiacchiere di Daphne l'avevano distratta e allietata, rendendo il viaggio più sopportabile. La ragazza nei suoi confronti si era dimostrata affabile come nessuno dei suoi coetanei di Alimede lo era più stato da anni, ormai, ed era una sensazione che aveva dimenticato. 

Prima di scendere dalla nave, però, c'era una questione che le premeva di più: aveva il sentore che Sàpios fosse meno in forma dei primi giorni che lo aveva visto. Ora, Sàpios sembrava più eccitato e aveva gli occhi leggermente sporgenti. L'entusiasmo ci poteva stare, ma gli occhi la allarmavano. Grazie alla sua famiglia aveva potuto studiare dei rudimenti di medicina, e sospettava che i suoi sintomi non fossero dovuti solo al viaggio in mare, per cui le premeva capire perché e se si potesse fare qualcosa al riguardo: la missione che si prospettava loro era difficile, ed occorreva che tutti fossero in forma smagliante, se volevano sperare di sopravvivere in quel luogo dimenticato e ostile.

"Sàpios," esordì allora con cautela, "sicuro di stare bene? Vedo che i tuoi occhi sono un po' sporgenti, e mi sembri un po' agitato… In passato, nella mia città natale, ho acquisito dei rudimenti di medicina, e ho il sentore che tu non sia al massimo della forma in questo momento. Per caso indossi qualche reliquia radioattiva che potrebbe starti dando problemi? Mi permetteresti di sentire il battito del tuo cuore?"

Dopo essersi accettata che Sàpios non stesse troppo male, Glauce si rivolse a Popovic appoggiando l'idea di Daphne: "Tracciare un perimetro di sicurezza sulla spiaggia mi sembra un'ottima idea, ma prima di tutto sbarchiamo, poi possiamo iniziare a pensare a come fare".

(Glauce intende sbarcare sul molo)

EDIT: Glauce intende anche reperire della plastica tra quella che è rimasta sulla riva e dello sfalcio vegetale (se ne è rimasto a riva ed è semplice da raccogliere, i.e., senza prove di setaccio)

Modificato da licet_insanire
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41 minuti fa, licet_insanire ha scritto:

EDIT: Glauce intende anche reperire della plastica tra quella che è rimasta sulla riva e dello sfalcio vegetale (se ne è rimasto a riva ed è semplice da raccogliere, i.e., senza prove di setaccio)

(Sulla riva adiacente al molo sono visibili degli arbusti, ma è necessario un machete per poterli fare a pezzi. Sono presenti anche detriti di plastica e di altra natura, che possono essere raccolti senza uno sforzo significativo. Tuttavia, è possibile setacciare la spiaggia alla ricerca di altre risorse, anche se questo richiederebbe di svolgere prove di setaccio e di consumare stamina. 

Per raccogliere i detriti presenti in acqua, invece, dovreste dotarvi di una rete: a quel punto potrete raccoglie anche la spazzatura galleggiante per vedere cosa contiene)

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GIORNO 1, ORE 7:00, interno della barca a vela, attraccata al molo in rovina sulla riva (lato OVEST) dell'isola senza nome.

Mentre gli argonauti partiti da Miranda continuavano a meditare il da farsi, il cielo iniziò a rischiararsi: i raggi del sole cominciarono a fendere le nubi e la nebbia, illuminando la spiaggia e i suoi immediati dintorni.
Osservando fuori dalla barca, era possibile scorgere i resti di un capanno abbandonato, forse il rudere di un piccolo deposito. La spiaggia era costellata di spazzatura, e vi erano i resti ormai inservibili di alcune sdraio e un ombrellone. Gli alberi che circondavano la spiaggia erano secchi e spettrali, mentre una lunga strada di catramane si snodava all'interno della selva tutt'attorno la spiaggia, probabilmente per condurre all'avamposto diroccato osservato l'ora prima da Popovic.
Nel cielo gracchiarono alcuni corvi, apparentemente gli unici animali della zona. Nell'aria si percepiva ancora un leggero odore di ammoniaca, che forse proveniva da alcuni condotti di scarico che era possibile intravedere sott'acqua, vicino al molo.

Wallpaper DLC, Supplement, Fallout 4, open world, Far Harbor, post- Apocalypse images for desktop, section игры - download

(Uno scorcio del panorama che potete scorgere dalla barca, ora che il sole ha iniziato a fendere le nubi e a rischiarare l'ambiente.)

(@tutti)

Spoiler
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Dice MaidenBOTOggi alle 21:37

DM Request: [1d12] Roll: [2] Result: 2 Reason: Tiro di dado segreto, succede un evento sconosciuto con un risultato uguale a 1.

 

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Daphne, decisa a non perdere altro tempo, balzò giù dalla barca senza indugi.

Per prima cosa si guardò intorno con circospezione, concentrandosi soprattutto sulla spiaggia, gli arbusti, il terreno, in cerca di qualsiasi segno allarmante di potenziale pericolo.

(@master:)

Spoiler

Sono in condizioni di attivare "sintonia naturale"?
Se sì, ottengo 16 alla prova per osservare e 21 a quella per ascoltare.
In caso contrario, 12 per osservare e 17 per ascoltare.

 

(a meno che non emergano pericoli:)

Quindi, si mise a perquisire la spiaggia con attenzione, per raccogliere qualsiasi cosa potenzialmente utile. Si assicurò di farlo senza allontanarsi troppo, mantenendosi in vista della barca e a portata di voce dei suoi compagni.

 

(@master:)

Spoiler

Intendo fare prove di setaccio. Dimmi pure tu quante prove di setaccio ho la possibilità fare.

@Fezza:

Spoiler

Non ho capito se alla fine l'acciarino durevole lo abbiamo comprato (e quindi devo versarti la quota mancante di mo) oppure no. Mi va bene che lo tenga Popovic.

 

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Popovič

Ci misi circa un'ora a osservare tutto il circondario dal ponte della barca, spesso soffermandomi su alcuni punti e avanzando lo sguardo veloce su altri, disegnando traiettorie e linee immaginarie.

Dentro a quel capanno se siamo fortunati potrebbero esserci degli attrezzi abbandonati, magari non rovinati dalle piogge. Lo sguardo esitó sul capanno in legno per svariati minuti, vi rimasi quasi imbambolato: sognante ad un occhio speranzoso, disilluso all'occhio abituato a quell'era nefasta.

Controllo cosa c'è dentro il capanno, poi valuterei i pericoli qui attorno. Dissi a tutti mentre sbarcavamo.

Presta attenzione a dove metti le mani ragazzina apostrofai paternalisticamente Daphne, intenta a controllare la spiaggia. Mi ricorda tanto Ekaterina, maledetto vaiolo.

 

 

 

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2 ore fa, Bille Boo ha scritto:

(@master:)

  Nascondi Contenuti

Sono in condizioni di attivare "sintonia naturale"?
Se sì, ottengo 16 alla prova per osservare e 21 a quella per ascoltare.
In caso contrario, 12 per osservare e 17 per ascoltare.

(Purtroppo la spiaggia presenta svariati elementi antropici, è un'ambiente profondamente modificato e imputridito dall'essere umano, quindi "sintonia naturale" non si attiva. Tenendo conto di entrambi i tiri, Daphne non vede e non sente nulla di potenzialmente pericoloso. Ha impiegato 10 minuti per svolgere entrambe le prove e non ottiene esperienza.)

2 ore fa, Bille Boo ha scritto:

Quindi, si mise a perquisire la spiaggia con attenzione, per raccogliere qualsiasi cosa potenzialmente utile. Si assicurò di farlo senza allontanarsi troppo, mantenendosi in vista della barca e a portata di voce dei suoi compagni.

(Ci sono alcune risorse che sono a portata di mano, altre che richiedono di svolgere una o più prove di setaccio per essere reperite. Ovviamente setacciare come si deve richiede tempo e consuma stamina, come preferisce procedere Daphne? Ti ricordo che Glauce si era offerta di aiutare Daphne nel caso decida di setacciare la spiaggia o i suoi immediati dintorni.)

2 ore fa, Bille Boo ha scritto:
Nascondi Contenuti

Intendo fare prove di setaccio. Dimmi pure tu quante prove di setaccio ho la possibilità fare.

(Se Daphne ha intenzione di procedere direttamente con il setaccio, la spiaggia presenta ben 8 siti idonei ad essere setacciati, ognuno dei quali richiederà una prova a sé stante. Vi sono svariati anfratti dove controllare, mucchi di detriti da fare a pezzi e spazzatura sparsa un po' ovunque sul bagnasciuga.)

Spoiler
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Dice MaidenBOTOggi alle 00:14

DM Request: [2d4] Roll: [4, 4] Result: 8 Reason: Siti idonei al setaccio presenti sulla spiaggia.

 

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1 ora fa, Fezza ha scritto:

Dentro a quel capanno se siamo fortunati potrebbero esserci degli attrezzi abbandonati, magari non rovinati dalle piogge. Lo sguardo esitó sul capanno in legno per svariati minuti, vi rimasi quasi imbambolato: sognante ad un occhio speranzoso, disilluso all'occhio abituato a quell'era nefasta.

Controllo cosa c'è dentro il capanno, poi valuterei i pericoli qui attorno. Dissi a tutti mentre sbarcavamo.

Il capanno appariva ammalorato, sembrava un rudere abbandonato alle intemperie da almeno una decade. Tuttavia, sembrava che qualcuno, tempo addietro, avesse apportato delle riparazioni di fortuna: i fori su tetti e muri erano stati chiusi con delle lamiere di metallo, le finestre erano state sbarrate con delle assi di legno e la porta di ferro arrugginito era stata chiusa con una catena.

Dall'esterno sembrava impossibile scorgere cosa ci fosse all'interno del capanno, anche se non si udiva alcun rumore oltre le onde che si abbattevano placide sulla riva e il gracchiare occasionale dei corvi, che con i loro piccoli occhi osservavano gli argonauti dall'alto degli alberi poco distanti.

Post Apocalyptic Shed Home | I create worlds. John E. Brito's Blog

(Immagine del capanno difronte il quale si trova Popovič)

(@Fezza)

Spoiler

Vuoi che Popovič rimuova la catena e si appresti comunque di entrare a gamba tesa all'interno del capanno?

Per controllare la presenza di pericoli, di solito, l'approccio più immediato è svolgere una prova di osservazione o una di ascolto. Ciò richiede 5 minuti, ma puoi impiegarne il doppio per 'prendere 10' e il triplo per 'prendere 20'.

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Artyom

Immagine

Spoiler

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Daphne e Glauce non erano gli unici membri della spedizione ad essere ciarlieri: anche Artyom si mostrò molto aperto alla conversazione, specie con le due donne, vista l'introversione degli altri due uomini. Non desiderava infastidirli con conversazioni che non desideravano.

Una volta attraccati, Artyom si alzò in piedi per stiracchiarsi, osservando con interesse l'entusiasmo della Taumaturga: gli piaceva pensare che avessero molto in comune, nonostante dubitasse che fosse vero.
Poi, posò lo sguardo sul braciere di ottone, portatore della Fiamma, e dopo qualche istante decise che sarebbe stato meglio lasciarlo sulla barca: in fondo, c'era "solo" da mettere in sicurezza il punto di sbarco e dubitava che ciò avrebbe comportato l'addentrarsi nelle tenebre dell'Isola Senza Nome.
Ottima idea, Popovic, diamoci subito da fare! disse saltando giù dall'imbarcazione, cominciando subito a guardarsi attorno.

Artyom non stava cercando ricchezze o materiali utili, ma possibili pericoli che potessero mettere a rischio la vita dei suoi nuovi compagni e non ci volle molto prima che ne trovasse uno...
Popovic, temo che non sia saggio avventurarsi da soli... disse avvicinandosi sorridente all'inventore, sfoderando il falcione per sicurezza ...lascia che sia io ad aprire la porta, per favore. Dubitava che dentro al capannone vi si annidassero chissà quali mostruosità, ma se ce ne fossero state, non avrebbe certo lasciato da solo il povero Popovic ad affrontarle!

Spoiler

Scorto Popovic e sono il primo ad entrare dentro al capannone, ma non prima di aver fatto un veloce tiro di osservazione lungo 5 minuti (1d20+3 a Saggezza), questo a meno che Popovic non sia particolarmente di fretta... In tal caso entro senza osservare.

Una volta dentro lo aiuto in qualsiasi tiro di ricerca voglia fare, se possibile.

Inoltre, 6 follia: Artyom è un tipo stoico!

 

Modificato da Plettro
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@Plettro

(Quando fai eseguire al tuo personaggio una prova di osservazione, sarebbe meglio tu mi dicessi anche cosa sta cercando; in questo caso desumo voglia sincerarsi non ci siano pericoli nascosti, se mi sbaglio fammelo presente. Comunque vedo che hai già intuito come funziona, a questo punto scrivimi pure il risultato del tiro di dado e ti comunicherò se Artyom ha notato qualche pericolo nascosto, sempre ammesso che ce ne siano 😉 )

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Popovič

Grazie annuii con sincera gratitudine verso Artyom.
La sicurezza con la quale mi stavo muovendo attorno al capanno in cerca di pericoli "in agguato" aumentò vistosamente una volta che l'uomo si offrì di accompagnarmi.
Dalla spiaggia raccolsi una manciata di pietroline, oggetti di piccola dimensione e simili da poter lanciare in direzione delle assi che formavano il perimetro esterno dell'edificio. 

Con queste distraggo chi può esserci dentro, lascia passare 10 secondi, poi tu apri. Dissi, cercando di spiegare il mio piano per evitare spiacevoli incontri Tiro sulle assi, lontano da dove sei

@DM, Artyom

Cita

L'idea di Popovič è duplice:
1 - consentire ad Artyom di aprire la porta senza che qualcosa che sta in agguato dietro gli balzi addosso e lo prenda alla sprovvista.
2 - se qualcosa fosse in agguato, o comunque abitasse il capanno, potremmo udirne i movimenti

 

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12 minuti fa, Fezza ha scritto:

Con queste distraggo chi può esserci dentro, lascia passare 10 secondi, poi tu apri. Dissi, cercando di spiegare il mio piano per evitare spiacevoli incontri Tiro sulle assi, lontano da dove sei

Passarono 10 secondi, ma nessun rumore si udì provenire dal capanno. I detriti lanciati da Popovič sulle assi inchiodate alla finestra non avevano provocato reazioni.

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Artyom

Immagino che così si riesca a fare prima... Commentò mentre osservava la strategia del vecchio, la quale non sembrò attirare l'attenzione di nessuna creatura che potesse annidarsi all'interno dell'edificio.

Bene, ora è il mio turno. Stai dietro di me. Quindi si avvicinò alla porta per togliere la catena e, finalmente, entrare nel capanno.

Modificato da Plettro
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