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Avventure e campagne in solitario


Messaggio consigliato

Ciao,
   io penso che per giocare campagne del tipo in oggetto il PG debba avere una build ecclettica (tipicamente ladro o bardo), altrimenti qualunque sfida (sociale, acrobazia, magia, combattimento, ecc.) che non rientri nel suo portfolio o si trasforma in un muro insormontabile o bisogna calare un intervento dall'alto per permettergli di proseguire.
Concordate?

Ciao e grazie, MadLuke.

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Dipende dal gioco.

Se stai parlando di D&D e affini, fermo restando che sono convinto che siano giochi di squadra e rendano molto male in solitaria, la tua mi pare un'affermazione un po' troppo drastica.

Nel senso, anche in gruppo, per quanto ci si sforzi di differenziarsi, può capitare (e in effetti capita spesso) che la "chiave maestra" per una specifica situazione non rientri nel "portfolio" di nessuno (es. siamo in 4 ma nessuno ha quella specifica abilità che servirebbe; o siamo in 4 ma nessuno è incantatore arcano, o nessuno è curatore; succede). O che rientri nel "portfolio" di qualcuno, ma quel qualcuno fallisca (es. abbiamo un ladro, il ladro prova a scassinare la serratura, ma... ops, non ce la fa; e ora?). A quel punto che si fa?

Penso che il gioco consista anche nel trovare il modo di valorizzare le proprie specifiche capacità di fronte a ogni sfida. Se questo significa prendere una via indiretta, diversa da quella ovvia (e presumibilmente più difficile di quella ovvia)... beh, meglio: diventa più interessante.

Se poi di fronte a un ostacolo non si trova proprio il modo di superarlo e si getta la spugna... beh, pazienza. Quella sfida è andata e passiamo alla prossima. O si blocca tutta la campagna? Perché, se si blocca tutta la campagna, direi che c'è un problema... e non risiede nella composizione del gruppo.

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9 ore fa, MadLuke ha scritto:

Ciao,
   io penso che per giocare campagne del tipo in oggetto il PG debba avere una build ecclettica (tipicamente ladro o bardo), altrimenti qualunque sfida (sociale, acrobazia, magia, combattimento, ecc.) che non rientri nel suo portfolio o si trasforma in un muro insormontabile o bisogna calare un intervento dall'alto per permettergli di proseguire.
Concordate?

Ciao e grazie, MadLuke.

Non proprio.
Sicuramente deve essere un tipo di avventura adatta al PG. Se faccio un mezz'orco barbaro certo non posso proporre un'avventura di intrigo politico.
Però non deve essere per forza un'avventura su misura. Ho fatto delle brevi avventure (1 sessione) in solitario perché il PG era separato dal gruppo ed erano abbastanza generiche, dal dungeoncrawling alla caccia al mostro, senza incontrare difficoltà.
Forse il trucco che ho usato è di affiancare degli alleati al PG solitario.
Per altro da PG ho affrontato due lunghe avventure (10-15 sessioni) con un altro giocatore senza mai soffrire la mancanza di tanti ruoli. Nella prima eravamo un mago e un ranger, nella seconda un chierico e un ranger.

 

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Bah, il mio giocatore in questione ha un barbaro (damage dealer) con 0 abilità sociali e neppure sveglio (Osservare, Ascoltare e Percepire intenzioni quasi 0).

Qualsiasi cosa non sia combattere, nuotare o scalare la montagna devo farla risolvere ai PnG, e siccome ero stufo di ciò, con sommissimo dispiacere ho deciso di chiudere la campagna.

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Quasi 0 è comunque il punteggio in Osservare, Ascoltare e Percepire che hanno le persone normali. Alla fine la sua storia sarebbe quella di una persona comune con una forza non comune, e dovrebbe poter interagire con gli altri in modo normale. 

Una domanda: lui sapeva che tipo di avventura avrebbe dovuto fare, e ha scelto volontariamente un barbaro così limitato nelle skill sociali?

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1 ora fa, Pippomaster92 ha scritto:

Quasi 0 è comunque il punteggio in Osservare, Ascoltare e Percepire che hanno le persone normali. Alla fine la sua storia sarebbe quella di una persona comune con una forza non comune, e dovrebbe poter interagire con gli altri in modo normale. 

Non fosse che lui è di 18°, quindi si relaziona con avversari che hanno Bluff, Sleight of hand, Hide, ecc. da 18° (o quasi).

1 ora fa, Pippomaster92 ha scritto:

Una domanda: lui sapeva che tipo di avventura avrebbe dovuto fare, e ha scelto volontariamente un barbaro così limitato nelle skill sociali?

Quando la campagna cominciò 10 anni fa erano 10 PG, ognuno col suo ruolo, davvero uno spettacolo di sinergie. Lui è l'unico a non aver abbandonato. 😞

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1 ora fa, MadLuke ha scritto:

Bah, il mio giocatore in questione ha un barbaro (damage dealer) con 0 abilità sociali e neppure sveglio (Osservare, Ascoltare e Percepire intenzioni quasi 0).

Qualsiasi cosa non sia combattere, nuotare o scalare la montagna devo farla risolvere ai PnG, e siccome ero stufo di ciò, con sommissimo dispiacere ho deciso di chiudere la campagna.

Non mi sembra un problema di avere personaggi necessariamente a tutto tondo, è un problema di avere personaggi adatti alla campagna. Direi che la questione è che con tanti personaggi tendenzialmente puoi creare le avventure che vuoi, semplicemente perché tendono a diversificarsi in tutto, con uno solo la creazione del personaggio e dell'avventura non possono essere scollegate. Non è qualcosa di strano, anzi: siamo molto più abituati a storie con un solo protagonista che a storie di gruppi diversificati.

Questi possono essere effettivamente "Esperti" tuttologi (Indiana Jones, Batman), a cui puoi tirare contro qualsiasi situazione, ma è pieno di storie che riguardano personaggi con un set di abilità molto specifiche, in storie che riguardano quel set di abilità. Frank Abagnale Jr, il protagonista di "Prova a prendermi", è esperto in camuffarsi, truffarsi e altre abilità sociali. La storia funziona perché viene posto di fronte a difficoltà che supera con il suo set di abilità. Una scena con Frank Abagnale Jr che deve sconfiggere in un duello un maestro di spada farebbe finire il film immediatamente, e quindi non succede. Questo non è strano, o railroad: è normale che Frank Abagnale Jr cerchi situazioni che riguardino tipicamente le situazioni che lui è capace di risolvere e non quelle che riguardano situazioni a lui aliene.

È vero anche per ciascuono di noi: la maggior parte delle situazioni in cui mi trovo tutti i giorni, ad esempio sul lavoro, le devo affrontare sempre con il set di abilità che possiedo. Non sono bravo a scalare, e non devo fare mai tiri su scalare nella mia vita. E non è un caso: scelgo io cosa fare e cosa non fare. Non inizierei un'avventura da solo che richiederà ovviamente abilità che non possiedo: non mi iscriverei al torneo mondiale di combattimento con il pugnale, ad una corsa di motocross, non andrei a scalare l'everest, non andrei a liberare la cantina del vecchio Tom dai ratti mannari. Se pensi in un contesto sandbox, non c'è neanche bisogno di pensare la campagna adatta al Personaggio: dovrebbe essere il personaggio a scegliere sfide che siano naturalmente adatte a lui.

Di contro, non c'è neanche niente di male ad affrontare avventure completamente non adatte al personaggio, o perché non abbiamo pensato alla campagna insieme al personaggio, o perché il giocatore sta andando per sua scelta in direzioni non adatte al personaggio (e vuole ad esempio provare a usare la diplomazia senza esserne capace), o per scelta cosciente di avere un contesto bizzarro (e spesso leggermente comico). Le storie a cui pensiamo sono Schwarzenegger che interpreta John in "Un poliziotto alle elementari". Mi è capitato ad esempio di masterizzare una one shot in cui avevo chiesto ai giocatori di crearsi un gruppo di ragazzi del college in America sul finire degli anni '60, che ha visto il giusto numero di figli dei fiori, nerds e sportivi bellocci, per poi far arrivare a tutti la cartolina per il Vietnam e farli arrivare completamente impreparati con il loro set di skills alla giungla del sud est asiatico. Ma voleva appunto giocare su quel contrasto.

3 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Quando la campagna cominciò 10 anni fa erano 10 PG, ognuno col suo ruolo, davvero uno spettacolo di sinergie. Lui è l'unico a non aver abbandonato. 😞

Eh sì, in questo caso il problema è che il contesto è cambiato, e la storia non ha più senso per quel personaggio. Può continuare quello stesso personaggio con altre storie, senza cambiare il mondo. Se i personaggi erano un gruppo che cercava di risolvere intrighi di corte, e il giocatore rimasto interpretava sostanzialmente la loro rozza guardia del corpo, non ha senso che continui a provare a risolvere quegli intrighi ora che è da solo. Devi vederlo come uno spinoff della storia originaria.

Ad esempio lui potrebbe decidere di smettere di provare a giocare il ruolo del kingsmaker, e invece accettare un lavoro per il principe che gli da più fiducia. Oppure potete decidere insieme per un salto temporale: passano 5 anni. Il personaggio ha deciso di smettere combattere intrighi di corte che non capisce: insieme il gruppo ha salvato il mondo, ma ora ognuno ha preso la sua strada. Lui è andato nella foresta ad allenarsi, incurante del mondo. Quando il principe che avevano aiutato, ora Re, manda un messo nella sua foresta...

Qualsiasi sia l'aggancio per il cambiamento, la storia lo manderà a fare missioni adatte al suo set di skill: nuotare, scalare, menare le mani. Per rimanere su Schwarzenegger, più Conan che Un Poliziotto alle Elementari.

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23 ore fa, MadLuke ha scritto:

Bah, il mio giocatore in questione ha un barbaro (damage dealer) con 0 abilità sociali e neppure sveglio (Osservare, Ascoltare e Percepire intenzioni quasi 0).

Qualsiasi cosa non sia combattere, nuotare o scalare la montagna devo farla risolvere ai PnG, e siccome ero stufo di ciò, con sommissimo dispiacere ho deciso di chiudere la campagna.

Se è un personaggio molto "limitato" al combattimento, devi trovare un'avventura adatta alle sue capacità.
Magari sulla falsariga dei 7 samurai, ormai abbandonata la vita da avventuriero, viene reclutato da un villaggio di contadini per liberarli da dei briganti. Il suo scopo è addestrare i contadini (roleplay) e poi aiutarli a sconfiggere i briganti.
Oppure partecipa ad una caccia al mostro insieme ad altri avventurieri dove scoprirà tradimenti e alcuni concorrenti cercano di eliminare gli altri partecipanti tenendo imboscate (e magari uno dei concorrenti è il mostro stesso camuffato!)
Le avventure ci sono insomma, certo come detto sopra non puoi fare l'intrigo politico, ma nelle avventure di sopra non sono necessarie abilità sociali.

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Il problema è che la campagna, dal livello 1-17 è stata nelle terre selvagge, dove lui avrebbe potutto continuare da solo sine die. Col 18° invece è arrivato nella ristretta zona urbana e certamente prima del 20° la campagna sarà finita. E' una campagna epica, è all'ultima (o max penultima avventura) prima dello scontro col capo dei capi, non ci sono margini per creare altre avventure o scenari. Anzi, ormai è quasi su un binario, 2 cose 2 gli sono rimaste da fare (e credetemi che io sono sempre stato "andate dove volete a fare quello che volete con chi volete).

Per questo mi pesa moltissimo abbandonare, ma giocare così per me è uno strazio, e non si trovano giocatori (comprensibilmente trattandosi degli ultimi sprazzi di una lunga). L'ultimo che ci ha provato si è ritirato dopo un paio di settimane perché lo stile di gioco era troppo difficoltoso per lui.

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5 minuti fa, Bille Boo ha scritto:

A questo punto sono curioso: quali sono queste due cose? Se puoi dircelo 🙂

E qual è l'obiettivo finale che lui sta cercando di raggiungere?

In un mondo dominato dal caos 1) trovare l'imperatore che secondo la profezia farà risorgere, appunto, l'impero e 2) eliminare il Signore dell'oscurità che da quando hanno iniziato avversa ogni sforzo dei PG, e che pure sta cercando il futuro imperatore con ben altri intenti.

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1 ora fa, MadLuke ha scritto:

In un mondo dominato dal caos 1) trovare l'imperatore che secondo la profezia farà risorgere, appunto, l'impero e 2) eliminare il Signore dell'oscurità che da quando hanno iniziato avversa ogni sforzo dei PG, e che pure sta cercando il futuro imperatore con ben altri intenti.

Ah, d'accordo, sono due obiettivi, due macro-cose. Avevo capito che quelle 2 cose che restavano da fare fossero cose molto più "micro", singoli ostacoli "puntuali" da superare.

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7 ore fa, MadLuke ha scritto:

E' una campagna epica, è all'ultima (o max penultima avventura) prima dello scontro col capo dei capi, non ci sono margini per creare altre avventure o scenari. Anzi, ormai è quasi su un binario, 2 cose 2 gli sono rimaste da fare (e credetemi che io sono sempre stato "andate dove volete a fare quello che volete con chi volete).

Beh, ma il punto qui allora non è "come fare avventure in solitario", è "come proseguire una campagna se tutti i giocatori tranne uno non proseguono".
Allora potrei essere d'accordo sul tuo disappunto e sull'impossibilità di concluderla, ma qui non importa il PG: anche se fosse un druido a tutto tondo non credo sarebbe capace di sconfiggere il cattivo se è stato pensato per un party di avventurieri di 20°.
Il mio consiglio se vuoi continuare a giocare è lasciarla in sospeso, magari più avanti troverai altra gente per giocarla, nel frattempo se vuoi proseguire con quel giocatore puoi pensare alle avventure suggerite, sia con lo stesso PG (con salti temporali o universi alternativi), che diverso.

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13 minuti fa, KlunK ha scritto:

Beh, ma il punto qui allora non è "come fare avventure in solitario", è "come proseguire una campagna se tutti i giocatori tranne uno non proseguono".

Ehm... si, è vero! 😄

Infatti gli ho detto che se non riesce a convincere almeno un ex giocatore a riprendere (e non ce la farà) non c'è verso di continuare e piuttosto cominciamo una nuova campagna in solitario con un nuovo PG, di nuovo dai primi livelli, ambientata almeno 100 anni prima di questa.

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