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"Punire" i giocatori


talenz

Messaggio consigliato

Vi capita mai di dover punire i giocatori per qualche motivo?
Tipo troppo metagame o errori sulle regole (nel mio caso, abbiamo stabilito che il giocatore si impari bene le regole del suo pg e il master, tendenzialmente, si fida...). In caso come vi comportate?

Faccio qualche esempio (non ricordo se 3.5 o 5e)...

Druido si trasforma in un animale. L'animale in cui si trasforma non è un animale in cui si possa trasformare. Ne sceglie uno anche MOLTO forte. Durante la sessione spacca tutto perché è overpower. A fine sessione mi viene qualche dubbio e controllo.
Ha sbagliato. Da noi si gioca che lui doveva stare attento, non io. Tra l'altro non so quanto abbia sbagliato in buona fede, ma chi è senza peccato...
Comunque ormai il danno è fatto, ma nella giocata successiva, quando si trasforma decido che, indipendentemente dall'animale scelto, si trasformerà in un ghiottone (animale alquanto inutile) e non riuscirà a tornare nella sua forma originale per un po'. Tra l'altro l'abbiamo anche contestualizzato ingame, come se nella giocata precedente avesse "abusato" della natura trasformandosi oltre il suo potere e che quindi, stavolta, non sia riuscito a gestire questo squilibrio.
Tutti soddisfatti della soluzione, lui compreso.

Altro esempio. Tizio fa SEMPRE metagame. Non c'è verso. Glielo dico, glielo spiego, gli faccio i disegnini... ma niente.
Incontra un tizio SUPER AMICHEVOLE e che si rivela utilissimo al suo gruppo, addirittura in più di una situazione salva loro la vita mettendo a rischio la propria. Ma lui sa che in realtà è un personaggio cattivo perché altri personaggi hanno avuto a che fare con lui in un'altra avventura.
E lui non si fida. Lo controlla sempre. Come se fosse sospetto, quando invece non lo è.
O altre situazioni del genere. Moltissime.
Ultima volta, per punizione, abbiamo forzato la situazione ed è stato attaccato da un gruppo molto più forte di lui mentre era da solo. Finito a terra, è stato depredato di tutto il suo preziosissimo equipaggiamento accumulato in ANNI di campagna.
Tu fai metagame? E stavolta lo fa il master creandoti un incontro ad hoc per incularti.
Tutti contenti, lui meno ehehehh.

Voi come gestite certe situazioni?

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Una domanda: e quando sbaglia il master, come dovrebbe agire il gruppo?

Spiace ma il master deve stare a vigilare di quello che accade al tavolo, se uno fa un'azione che non potrebbe è il master che deve controllare al momento e poi dire "non non puoi".

 

Se io fossi stato il giocatore del secondo esempio ti avrei strappato in faccia la mia scheda e non mi avresti più visto. Che senso ha togliere TUTTO l'equipaggiamento a un personaggio perchè questo è sospettoso (e dove sarebbe il metagame nell'essere sospettosi?)

E ripeto, se sbaglia il master cosa succede? 100 oggetti epici per tutti? +3 livelli bonus?

Per rispondere alla tua domanda:

a) controllo ogni volta

b) ne parlo ingame se possibile, off game se non è possibile in game.

Modificato da Albedo
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Gioca solo con un numero di regole tale che possa metterti a tuo agio. Se non conosci tutte le abilità delle sottoclassi o i duemila talenti dell'edizione, non farli scegliere.

Se sbagli a interpretare una regola, parlane fuori dal gioco e trovate una soluzione da persone mature.

In D&D esistono le magie per individuare l'allineamento, quindi essere sospettosi di un personaggio malvagio è la normalità anche quando non si fa metagame. Non capisco il problema che ti crea un giocatore di questo tipo: lascialo essere sospettoso e diventare lo zimbello dei suoi compagni, dato che è l'unico a non fidarsi di nessuno. Se invece ha ragione, lascia che sia la Cassandra del tuo gruppo.

Dunque, non devi punire nessuno. Non fa parte del tuo ruolo di Dungeon Master. Tu devi descrivere la situazione; applicare le regole per capire se le azioni proposte dai tuoi giocatori possono aver successo oppure no; descrivere le conseguenze. E chiedere che "cosa fate?". Per l'amor del cielo, chiedete sempre "cosa fate?". Ho visto video su youtube dove il Master non dice mai chiaramente ai personaggi che è il loro turno!

Come dice il manuale di Apocalypse World, se applichi le regole e giochi per mettere in difficoltà i personaggi ad ogni costo, stai generando un conflitto d'interessi. Se crei avventure sufficientemente avventurose, il mondo è già abbastanza ostile per i personaggi da non necessitare le tue punizioni.

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Cerco di stare attento alle mosse dei giocatori, ma ogni tanto vado in fiducia su alcune cose perché con tutta la buona volontà non posso ricordarmi tutto.

Solitamente se sbagliano in buona fede lascio correre, se lo fanno per avere un vantaggio o trovo qualche modo creativo (tipo il Ghiottone della tua storia) oppure semplicemente spiego perché non possono fare una cosa specifica, lasciando sempre la possibilità di scegliere un diverso corso di azione ovviamente.

Quando sbaglio io come Master e me ne rendo conto, cerco di dare un vantaggio immediato ai giocatori (mostro che cade, gli fanno più danni perché beccano un punto sensibile, cose così); se non me ne rendo conto e me lo fanno notare i giocatori cerchiamo di capire se è qualcosa di risolvibile subito mediamo su come fare, se ad esempio è un fine combattimento cerco di dare qualche oggetto figo o spunto di storia interessante ai giocatori.

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No ragazzi, state travisando...

Io non devo punire perché sono un master cattivo che gioca contro i giocatori. Semplicemente nel mio gruppo (dove giochiamo insieme da anni) ci sono regole non ufficiali e non scritte (come suppongo in ogni gruppo) tra cui quella per cui il master non deve sapere tutto, ma i giocatori, almeno dei loro personaggi, sì.
Questo perché siamo grandi e grossi e non abbiamo più il tempo di studiarci tutti i materiali come da giovani.

Quindi abbiamo deciso di applicare delle regole aggiuntive che premiano o penalizzano a livello di PX i giocatori (non i personaggi) che fanno certe scelte. C'entra il metagame, c'entra l'interpretazione, c'entra la costanza di presenza e la puntualità alle giocate. C'entra anche chi porta la birra e chi no, perché comunque siamo amici e ci stiamo divertendo.

Quindi, in questo contesto amichevole dove nessuno strappa schede in faccia a nessuno e in cui siamo TUTTI d'accordo che bisogna conoscere le proprie regole e se si sbaglia si paga, abbiamo deciso di applicare, in casi particolarmente palesi, penalità in game.
Come la trasformazione del druido in ghiottone.
O come quando un giocatore a fine giocata ha detto di aver sbagliato a scrivere il bonus sul tiro per colpire e quindi è stato immotivatamente accurato per tutta la serata (e quindi nella giocata seguente ha avuto un malus ai tiri in quanto il suo personaggio si è sentito male per tutto il tempo della giocata).

Nel caso del giocatore che fa metagame, non si tratta di essere sospettosi. Che ovviamente è lecito, ma di esserlo senza motivo.
Se siamo nell'universo del Signor degli anelli e incontrate degli hobbit senza sapere che sia uno di loro a portare l'anello e senza sapere nemmeno chi cavolo sia Frodo, non potete dirmi "controllo se hanno un anello legato al collo"...
E questo è quello che faceva costantemente questo giocatore.
L'ultima volta, quando hanno incontrato questo PNG conosciuto in un'altra campagna da altri personaggi,  ha cominciato a cercare nel suo zaino mentre dormiva solo perché lui giocatore sapeva che lì dentro conservava qualcosa di importante.
Tu nemmeno lo conosci il personaggio. Come fai a pensare di cercare nel suo zaino un oggetto che nemmeno sai che esiste!
Gli altri giocatori poi si divertono meno se tu ogni volta ti comporti così.
Quindi, dopo avergli provato a spiegare MILLE volte che non può giocare così, non volendolo cacciare via in quanto siamo tutti amici da una vita, è stato punito in gioco e con la sua stessa moneta. Tu sai che i png hanno certe caratteristiche? Ecco, un gruppo di png sa che tu hai un certo equipaggiamento e ti deruba.

E il thread non verte su "cosa fai se allora, master, sbagli te". Che è una domanda lecita, ma non quella di questo topic.
E comunque, se sbaglio, lo sbaglio viene sempre convertito in qualcosa a favore dei giocatori.

Modificato da talenz
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Ciao! Risponderò ad alcuni punti del tuo post!

1 ora fa, talenz ha scritto:

Vi capita mai di dover punire i giocatori per qualche motivo?

No, perché il concetto di "punizione" è estraneo al mio modo di giocare di ruolo, sia come master che come giocatore.

1 ora fa, talenz ha scritto:

Tipo troppo metagame o errori sulle regole (nel mio caso, abbiamo stabilito che il giocatore si impari bene le regole del suo pg e il master, tendenzialmente, si fida...). In caso come vi comportate?

Non reputo il metagame un errore. Invece, gli errori sulle regole li reputo molto gravi, ma parto sempre dal presupposto che siano commessi senza malizia, e cerco di porvi rimedio nel modo opportuno valutando caso per caso.

In ogni caso, tendenzialmente, non applico soluzioni retroattive: se si è commesso un errore, ma la situazione dove è avvenuto ormai si è svolta, si prende atto che in quella circostanza è avvenuto qualcosa di eccezionale che non ripeterà più, ma non modifico a posteriori la circostanza.

1 ora fa, talenz ha scritto:

Comunque ormai il danno è fatto, ma nella giocata successiva, quando si trasforma decido che, indipendentemente dall'animale scelto, si trasformerà in un ghiottone (animale alquanto inutile) e non riuscirà a tornare nella sua forma originale per un po'. Tra l'altro l'abbiamo anche contestualizzato ingame, come se nella giocata precedente avesse "abusato" della natura trasformandosi oltre il suo potere e che quindi, stavolta, non sia riuscito a gestire questo squilibrio.
Tutti soddisfatti della soluzione, lui compreso.

Sei stato molto arbitrario, io non mastero in questo modo. Ma se l'esito per il gruppo è stato positivo, immagino tu abbia fatto bene.

1 ora fa, talenz ha scritto:

Altro esempio. Tizio fa SEMPRE metagame. Non c'è verso. Glielo dico, glielo spiego, gli faccio i disegnini... ma niente.

Temo tu abbia una concezione poco funzionale di cosa sia metagame e del reale impatto che ha sul gioco.

1 ora fa, talenz ha scritto:

Incontra un tizio SUPER AMICHEVOLE e che si rivela utilissimo al suo gruppo, addirittura in più di una situazione salva loro la vita mettendo a rischio la propria. Ma lui sa che in realtà è un personaggio cattivo perché altri personaggi hanno avuto a che fare con lui in un'altra avventura.
E lui non si fida. Lo controlla sempre. Come se fosse sospetto, quando invece non lo è.

Penso che il tuo giocatore facesse bene a giocare in questo modo. Trovo stucchevole pretendere che un giocatore ignori delle informazioni in suo possesso per mettere deliberatamente in pericolo il proprio personaggio o il proprio gruppo.

1 ora fa, talenz ha scritto:

Ultima volta, per punizione, abbiamo forzato la situazione ed è stato attaccato da un gruppo molto più forte di lui mentre era da solo. Finito a terra, è stato depredato di tutto il suo preziosissimo equipaggiamento accumulato in ANNI di campagna.
Tu fai metagame? E stavolta lo fa il master creandoti un incontro ad hoc per incularti.
Tutti contenti, lui meno ehehehh.

Non avrei mai fatto una cosa del genere. Come master, credo che il mio compito sia solo quello di gestire in modo coerente il mondo di gioco, indipendentemente dai PG. Creare un incontro ad hoc per i PG, secondo me, è proprio il contrario di quello che dovrei fare: in questo modo i PG diventano il perno intorno al quale ruota il mondo di gioco, cosa che per tanti motivi trovo profondamente sbagliata e da evitare. Ma è una questione su cui molti potrebbero dissentire, è comprensibile.

Sarei curioso di averti come giocatore in una mia campagna. Credo che rimarresti spaesato da un modo di giocare molto diverso dal tuo. Ma forse non ti piacerebbe :'D

Modificato da Le Fantome
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Ti posso dire come funzionano le cose al mio tavolo.

Un errore non si punisce e non si paga: si discute insieme, in modo costruttivo, di come sia successo e di come evitarlo in futuro; eventualmente anche di come rimediare, se è proprio necessario.

Il metagame non è un problema e non viene sanzionato. È una questione decisamente sopravvalutata, nei gruppi di oggi. Sono convinto che se un'avventura viene "rovinata" dal metagioco significa che ha sbagliato il master a progettarla (non il giocatore a meta-giocare).

Dopodiché, ci sta avere gusti diversi e approcci diversi. Se non si riesce a conciliarli, non si è obbligati a giocare insieme. Se una persona non riesce ad adattarsi allo stile di gioco richiesto dal mio tavolo, vale la pena chiedersi: (a) se possiamo cambiare lo stile di gioco del tavolo per venire incontro alle sue esigenze, senza drammi, oppure (b) se non sarebbe meglio invitare quella persona a giocare a un altro tavolo.

 

In tutti i casi, la mia fervida raccomandazione è sempre di non tentare di risolvere nel gioco e con il gioco problemi che riguardano le persone intorno al tavolo. I problemi off game vanno risolti off game. Un errore (o anche un comportamento negativo) di un giocatore non lo deve scontare il personaggio.

 

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@Le Fantome
Forse l'espressione "metagame" è sbagliata, ma avendola noi sempre usata così ho dato per scontato fosse giusto.
Comunque non è stucchevole che un giocatore giochi senza utilizzare informazioni che il suo personaggio non conosce, è l base di un gioco come D&d!
Ti faccio un esempio: vieni nel mio gruppo e giochi la fantastica avventura ufficiale (sto inventando) "la tomba dell'assassino misterioso!". L'avventura prevede un percorso discendente fra le viscere della terra, mentre un personaggio misterioso vi colpisce, vi sabota e tenta di uccidervi. A fine giocata scoprirete che è l'elfo (perché gli elfi sono infami).
Ecco: il caso però vuole che tu abbia già giocato a questa avventura e che tu sappia da subito che l'elfo è il colpevole di tutto. E alla prima giocata lo ammazzi "perché non mi convinceva". Ti pare un modo giusto di giocare? Un modo non stucchevole?
In una partita giocata qualche anno fa ho integrato in un dungeon una porzione di una one shot trovata su internet. Roba di enigmi. Uno dei miei giocatori (non lo sapevo) l'aveva già giocata. In quel caso però è stato bravo e per consentire a TUTTI di divertirsi ha ignorato la parte investigativa, lasciando spazio agli altri.

Tra l'altro uno dei premi in xp CONCERTATI insieme a tutti i giocatori riguarda proprio il mettere in pericolo il proprio personaggio per giocarlo in maniera coerente e ignorando informazioni che IL GIOCATORE CONOSCE MA IL PERSONAGGIO NO.

@Bille Boo quello che non si è capito dal mio post iniziale è che non cerco consigli, volevo solo fare due chiacchiere.
Ci sta che a te non piaccia risolvere ingame i problemi offgame. Ma nel mio gruppo abbiamo deciso così e giochiamo così da quasi 10 anni. Ci piace. Quindi non è quello che è in discussione.
Mi chiedevo solo come faceste voi.

Poi per metagame io intendo usare informazioni che il giocatore conosce e il personaggio no. Forse sbagliavo in questa definizione?
Ma se noi giocassimo insieme e tu fossi il master e magari prima di giocare, per qualche motivo ignoto (magari non ti aspettavi io avrei mai giocato con te), io avessi letto gli appunti delle prime giocate, non troveresti giusto che io facessi finta di non sapere informazioni IMPORTANTI che il mio personaggio ignora?

Anni fa, in una partita in cui ero giocatore, il mio personaggio è morto ed è stato sostituito da una sorta di doppleganger malvagio che il master mi ha fatto giocare al posto del mio personaggio.
Ma gli altri personaggi in teoria non lo sapevano. E il mio personaggio era sempre stato BUONO: era quello che, in ogni situazione difficile, era pronto a sacrificarsi per il gruppo.
Come sono morto, però, gli altri giocatori hanno cominciato a giocare in maniera più o meno velatamente ostile nei miei confronti. E questo secondo me è sbagliato, perché il personaggio NON SA che le cose sono cambiate. Quindi cambiare atteggiamento non ha alcuna motivazione/giustificazione.

 

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2 ore fa, talenz ha scritto:

Voi come gestite certe situazioni?

I due casi mi sembrano profondamente diversi. Il primo caso è una regola bizzarra, ma non ho particolari problemi - non credo sia ottimale come soluzione, ma se vi trovate bene nessun problema. Anche i PX bonus per chi porta la birra o i malus per chi sta al cellulare, è una roba molto anni '90, ma in un certo tipo di tavolo molto ludico ha un suo perché. Non il mio stile, ma non avrei risposto al messaggio.

Però il secondo caso che porti, sulla tua reazione al metagame, è davvero difficile da difendere.

Il punto generale è che tu dovresti evitare di mettere i giocatori in situazioni simili. Da giocatore cercherei di evitare di approfittarmene troppo, ma è chiaro che è una situazione scomoda in cui non mi diverto. Se io so che non mi posso fidare di un personaggio (da giocatore), ma tu lo presenti come buono, che gioco è? Qual è lo scopo di questo colpo di scena che presenti ai personaggi, nonostante i giocatori ne fossero già a conoscenza? Stai creando una situazione avvincente per i personaggi o per i giocatori? Di più, quale è il comportamento atteso che tu vorresti che il giocatore seguisse in questa scena, per cui ti è sembrato ragionevole averla e quindi ti è sembrato potesse essere una situazione divertente per i giocatori? Dobbiamo passare una serata in cui io fingo di farmi ingannare dalla tua recitazione di tal personaggio, mentre tutti sappiamo che mi ingannerà, senza possibilità di sgamare la fregatura perché altrimenti è metagame? Dove è la mia agency sulla situazione, in che modo posso indirizzare la scena senza fare metagame?

Per continuare l'esempio del Signore degli Anelli, immagina che stai giocando uno degli Spettri in cerca dell'Anello, e il master ti dice: "Vedi entrare nella taverna del Drago Verde due Hobbit." Come puoi giocare in modo divertente e senza metagame la scena? Che senso ha far cercare qualcosa ad un personaggio se il giocatore sa dove è ma non può cercare lì perché se no è metagame?

Se per qualche motivo ti trovi a dover fare una scena del genere - il personaggio misterioso è fondamentale sia lì - evita l'imbarazzo e fornisci ai personaggi un modo per avere le informazioni che i giocatori conoscono, riallinea gli incentivi e le informazioni tra personaggi e giocatori. Ad esempio fai fare al personaggio in questione un gesto che insospettisca anche i personaggi, e così non è più metagame se non si fidano.

Che poi il giocatore abbia esagerato con il metagame ci posso pure stare, e l'unica tua reazione dovrebbe essere renderti conto che non è probabilmente il giocatore adatto a fare questo tipo di giocate e quindi - a maggior ragione - di evitarle.

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41 minuti fa, talenz ha scritto:

Ti faccio un esempio: vieni nel mio gruppo e giochi la fantastica avventura ufficiale (sto inventando) "la tomba dell'assassino misterioso!". L'avventura prevede un percorso discendente fra le viscere della terra, mentre un personaggio misterioso vi colpisce, vi sabota e tenta di uccidervi. A fine giocata scoprirete che è l'elfo (perché gli elfi sono infami).
Ecco: il caso però vuole che tu abbia già giocato a questa avventura e che tu sappia da subito che l'elfo è il colpevole di tutto. E alla prima giocata lo ammazzi "perché non mi convinceva". Ti pare un modo giusto di giocare? Un modo non stucchevole?

Non è una situazione difficile da risolvere senza doversi auto-danneggiare deliberatamente come giocatore: basta parlarne prima in modo intelligente. In questa situazione, da giocatore, ti farei presente che so perfettamente che l'elfo, infame, è l'assassino. A questo punto tu, da Master, potresti tranquillamente decidere che l'assassino misterioso in realtà sarà il nano, perché odioso, e mi dirai che io, da giocatore, non devo più aspettarmi necessariamente che l'elfo sia il colpevole (cosa, che in effetti, non sarà).

In questo modo, non solo il resto del gruppo potrà godere pienamente dell'avventura (perché non cambia nulla se alla fine il colpevole è l'elfo o il nano) ma anche io, che l'ho già giocata, avrò modo di "riscoprirla" perché il master, preso atto della mia conoscenza del modulo, lo ha modificato quel tanto che bastava da non rendermelo banale e scontato.

41 minuti fa, talenz ha scritto:

In una partita giocata qualche anno fa ho integrato in un dungeon una porzione di una one shot trovata su internet. Roba di enigmi. Uno dei miei giocatori (non lo sapevo) l'aveva già giocata. In quel caso però è stato bravo e per consentire a TUTTI di divertirsi ha ignorato la parte investigativa, lasciando spazio agli altri.

Non penso che sarebbe stato "non-bravo" se avesse deciso diversamente :]

41 minuti fa, talenz ha scritto:

Tra l'altro uno dei premi in xp CONCERTATI insieme a tutti i giocatori riguarda proprio il mettere in pericolo il proprio personaggio per giocarlo in maniera coerente e ignorando informazioni che IL GIOCATORE CONOSCE MA IL PERSONAGGIO NO.

Va benissimo, è una homerule che rispetto e di cui capisco lo scopo. Io però non ho mai adottato regole simili, e non penso di farlo per svariati motivi che però penso potrebbe essere tedioso elencare :'D

Modificato da Le Fantome
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Dopo la tua risposta seccata, non vedo il senso di continuare questo post. Era per fare due chiacchiere, dici. Noi tutti abbiamo provato a dirti che il nostro modo di condurre la campagna è lontanissimo dal tuo. Ci dici che sono dieci anni che vi divertite così. Io direi che preso atto che il tuo modo di giocare è peculiare, non capisco come continuare la conversazione.

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@bobon123 nel caso specifico i miei giocatori hanno conosciuto un personaggio credendolo buono. Questo personaggio li ha seguiti per molto tempo.
Il suo modo di agire era chiaramente buono, perciò i giocatori hanno lasciato che i personaggi si fidassero di lui. Poi, piano piano, qualcosa non tornava più... piccole ambiguità, incomprensioni e lentamente hanno cominciato a dubitare di lui. Giustissimo.

Noi però adottiamo un sistema di gioco per cui, quando ci sono particolare eventi storici che i personaggi devono conoscere (in questo caso la maniera in cui un certo personaggio è venuto in possesso di un oggetto speciale), ci giochiamo una onsehot flashback. In questo caso i miei giocatori hanno trovato un tizio che conosceva la storia e sostanzialmente, con dei personaggi precompilati, abbiamo giocato quell'evento.
In questo racconto (ambientato nel passato), i personaggi interpretati dai miei giocatori incontrano l'infame di cui sopra. Anche in questo caso si presenta come un buono e, più ancora di prima, gode della fama e dell'appoggio di tutto il paese in cui lo incontrano. Quindi non ha senso dubitare a oltranza di questo tizio. Soprattutto se tu presenti i personaggi temporanei dei tuoi giocatori come dei tizi conquistati dal carisma del tizio.

@Le Fantome in quel caso specifico il mio giocatore non è che non sarebbe stato bravo, ma avrebbe potuto risolvere in pochi momenti tutti gli enigmi che invece hanno appassionato gli altri giocatori.
Quindi per me è stato bravo perché ha permesso a tutti di godersi una bella giocata.
Nel caso specifico dell'esempio dell'elfo, riportandolo al caso del mio giocatore che non ha detto di aver già giocato quella oneshot, non me lo ha potuto dire prima perché solo durante la partita ha capito che io avevo implementato un'avventura che già conosceva.
E' ovvio che nelle condizioni ideali tutto sia facile.

Tra l'altro, insisto, il giocatore che ha perso l'equipaggiamento (che poi non è che gli è stato cancellato, comunque abbiamo ruolato la situazione), ha giocato in questo modo per anni, rompendo le scatole a tutti.
Ma non è una cattiva persona, è solo un rincoglionito che gioca in maniera più superficiale. Ma come detto siamo tutti amici da una vita e non vogliamo cacciarlo dal tavolo.
Quindi una punizione del genere in game (e ragazzi, io vi ho portato due esempi, ma in 10 anni arriviamo forse a 4 situazioni tanto estreme) è stata necessaria perché lui si ostinava a voler giocare così ROVINANDO il gioco a tutti.
Ed è servita, perché ha capito che se fa la scemo, non potendolo cacciare perché amico nostro e non potendolo picchiare in real life perché non siamo matti 😄 , in gioco può subirne le conseguenze.

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5 minuti fa, talenz ha scritto:

Nel caso specifico dell'esempio dell'elfo, riportandolo al caso del mio giocatore che non ha detto di aver già giocato quella oneshot, non me lo ha potuto dire prima perché solo durante la partita ha capito che io avevo implementato un'avventura che già conosceva.
E' ovvio che nelle condizioni ideali tutto sia facile.

Capisco, non mi era chiaro questo dettaglio. Comunque, alla fine l'importante è che vi siate divertiti!

5 minuti fa, talenz ha scritto:

Quindi una punizione del genere in game (e ragazzi, io vi ho portato due esempi, ma in 10 anni arriviamo forse a 4 situazioni tanto estreme) è stata necessaria perché lui si ostinava a voler giocare così ROVINANDO il gioco a tutti.
Ed è servita, perché ha capito che se fa la scemo, non potendolo cacciare perché amico nostro e non potendolo picchiare in real life perché non siamo matti 😄 , in gioco può subirne le conseguenze.

Ora mi sono più chiare le dinamiche del vostro gruppo.

Penso che facciate bene come avete fatto in questi anni, continuate così 👍

Modificato da Le Fantome
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Il 10/10/2022 at 16:55, ilprincipedario ha scritto:

Dopo la tua risposta seccata, non vedo il senso di continuare questo post. Era per fare due chiacchiere, dici. Noi tutti abbiamo provato a dirti che il nostro modo di condurre la campagna è lontanissimo dal tuo. Ci dici che sono dieci anni che vi divertite così. Io direi che preso atto che il tuo modo di giocare è peculiare, non capisco come continuare la conversazione.

Ma guarda che la mia risposta verso di te non era assolutamente seccata.
Mi aveva indispettito la risposta "ti strappo la scheda in faccia", che non era tua...

Rispetto alla tua risposta intendevo solo che non volevo sapere come avrei dovuto comportarmi. Non mi importa, ma non per presunzione, ma perché ormai, come detto, giochiamo in una certa maniera e ci va bene.
Più che altro volevo sapere VOI come vi comportereste in situazioni del genere.

E non voglio polemizzare con te, quindi se hai travisato il tono della mia risposta cerco di essere più chiaro, ma sappi che sto scrivendo serenissimo e senza rabbia repressa 😄

Se tu, che giochi come mi hai detto prima, conoscendo tutte le regole e gestendo tutto nei tuoi limiti, hai un giocatore carissimo che non vuoi cacciare dal tuo gruppo, ma che gioca in maniera dannosa per tutti, come ti comporti?
E soprattutto: dopo averci parlato mille volte, che soluzione drastica proveresti a usare?
Io ho solo spiegato che soluzione drastica ho adottato prima di imbavagliarlo e legarlo con il nastro isolante alla poltrona.
Ed ha funzionato.

 

@Le Fantomesì, ok, ma il mio topic non era del tipo: io faccio così, voi cosa ne pensate?
Ci sta che tu mi dica: "se vi divertite è ok". 

Il mio topic era più un: "voi come affrontate le situazioni in cui un giocatore gioca male?".
Ok ci si parla. Ok ci si parla molte volte.
Ma se proprio gioca male e nessuno (compreso voi) vuole cacciarlo, come affrontate la cosa?

Mi interessavano le dinamiche dei vostri gruppi, non un giudizio sul mio gruppo che so essere un gruppo di 40/50 enni che ha trovato un equilibrio orientato a una maniera di giocare easy.

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Bravo tu a mettercela tutta per trovare una soluzione. Io non mi sono ritrovato in una situazione del genere, ma non vorrei giocare a un tavolo in cui non siamo tutti d'accordo di trascorrere il tempo in un'attività che ha le sue regole e i suoi obiettivi. Insomma, non inviterei alla partita di calcetto qualcuno che è amico da sempre ma ha la cattiva abitudine di piantarti i tacchetti negli stinchi o prendere il pallone con le mani. Il gioco è davvero l'unica cosa sacra rimasta dopo Nietzsche.

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Personalmente non punisco, considero solo le cose come avrebbero dovuto essere. In AD&D, quando eravamo giovani, un player si modificò le caratteristiche arrivando ad avere tre 18. Quando me ne sono accorto gli ho fatto ripristinare le caratteristiche. Il problema a quel punto può essere più personale che di gioco in quel caso, visto che se mi prendi per il culo magari non sono contento... Altrimenti se uno fa un errore, succede. Li faccio anche io.

Sul metagame, purtroppo non c'è una soluzione, si parla con il giocatore e si cerca di far capire quello che poi è solo il proprio punto di vista, delle volte dico "questo non lo sai non puoi affermarlo" perchè è una conoscenza del giocatore, che da ex master o master o lettore sa, ma che però il PG non sa. In tal caso non le ha dette e non può considerarle né lui ne il suo gruppo nelle valutazioni sulla questione. Altre volte faccio fare un tiro per vedere se il PG sa quelle cose (il tutto dipende dal tipo di cose, nel primo caso sono questioni sconosciute quasi a tutti - chi è Rajaat - nel secondo cose a disposizione ma che un PG deve aver avuto modo di sapere). Ma salvo questi casi in cui è facile dire questo si quello no, i comportamenti non sono altrettanto definibili, e se uno decide che il PNG gli sta odioso perchè gli trombava la sorella o perchè sa essere uno dei cattivi, c'è poso da fare. Il problema è se rovina il divertimento agli altri. Se non lo fa si va avanti.

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1 minuto fa, talenz ha scritto:

In questo racconto (ambientato nel passato), i personaggi interpretati dai miei giocatori incontrano l'infame di cui sopra. Anche in questo caso si presenta come un buono e, più ancora di prima, gode della fama e dell'appoggio di tutto il paese in cui lo incontrano. Quindi non ha senso dubitare a oltranza di questo tizio. Soprattutto se tu presenti i personaggi temporanei dei tuoi giocatori come dei tizi conquistati dal carisma del tizio.

Evito di andare nel dettaglio perché non sono sicurissimo di aver capito tutto, diciamo che ovviamente un flashback è qualcosa di particolarmente difficile da gestire. Sicuramente non è il tipo di situazione in cui ha alcun senso dare una punizione in game. In generale e anche perché, se ho capito correttamente, in questo caso un personaggio del giocatore in un flashback fa metagame, e un altro personaggio dello stesso giocatore subisce una penalità!

Trovo molto più ragionevole dire, possibilmente prima della sessione flashback, "Guardate, è un flashback che durerà una sessione, con personaggi prefabbricati: non accetto metagame, ed è più per divertirci una serata a fare qualcosa di diverso. Aspettatevi un po' di railroad, perché chiaramente gli eventi si devono riagganciare con il presente." Dopo l'avvertimento, se un personaggio sta facendo andare la situazione in una direzione impossibile e che creerebbe un paradosso sorrido e gli dico "No, evitiamo", e finisce lì. Non può succedere, non è che se lo fai vieni punito in game facendo succedere qualcosa di brutto al personaggio (o peggio ad un altro personaggio!)

Non è che se tu mi dici in un flashback "Scrivo una lettera indirizzata al mio personaggio nel futuro dicendogli dove è il tesoro. La do alla locandiera oggi bambina, dicendole <<Quando sarai grande verrà un mago di nome Tizio nella locanda, dagli questa lettera>>" lo faccio succedere ma poi ti cambio la password di Netflix o ti rigo la macchina, così impari. Semplicemente scoppio a ridere e ti dico no.

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1 minuto fa, bobon123 ha scritto:

Evito di andare nel dettaglio perché non sono sicurissimo di aver capito tutto, diciamo che ovviamente un flashback è qualcosa di particolarmente difficile da gestire. Sicuramente non è il tipo di situazione in cui ha alcun senso dare una punizione in game. In generale e anche perché, se ho capito correttamente, in questo caso un personaggio del giocatore in un flashback fa metagame, e un altro personaggio dello stesso giocatore subisce una penalità!

Trovo molto più ragionevole dire, possibilmente prima della sessione flashback, "Guardate, è un flashback che durerà una sessione, con personaggi prefabbricati: non accetto metagame, ed è più per divertirci una serata a fare qualcosa di diverso. Aspettatevi un po' di railroad, perché chiaramente gli eventi si devono riagganciare con il presente." Dopo l'avvertimento, se un personaggio sta facendo andare la situazione in una direzione impossibile e che creerebbe un paradosso sorrido e gli dico "No, evitiamo", e finisce lì. Non può succedere, non è che se lo fai vieni punito in game facendo succedere qualcosa di brutto al personaggio (o peggio ad un altro personaggio!)

Non è che se tu mi dici in un flashback "Scrivo una lettera indirizzata al mio personaggio nel futuro dicendogli dove è il tesoro. La do alla locandiera oggi bambina, dicendole <<Quando sarai grande verrà un mago di nome Tizio nella locanda, dagli questa lettera>>" lo faccio succedere ma poi ti cambio la password di Netflix o ti rigo la macchina, così impari. Semplicemente scoppio a ridere e ti dico no.

eheheheh, ma ovviamente ogni volta (parliamo di TAAAANTEEEE situazioni così) ci si ferma e si spiega "non puoi farlo, il tuo personaggio non sa che e blablabla...".
Solo che spezzetti il gioco. Solo che dopo due minuti lo rifà...
Quindi la "punizione" è stata un extrema ratio e comunque sempre in game.

La punizione off game scatta in casi seri.
Abbiamo avuto un giocatore che in una situazione ha aggredito un altro giocatore quasi fisicamente, (tra l'altro proprio perché, nonostante il giocatore aggredito sapesse una certa cosa, ha deciso di far agire il suo personaggio che la ignorava coerentemente alla sua ignoranza).
Anche in quel caso non lo picchiamo e non gli righiamo la macchina, ma se arrivi a un certo punto allora non siamo veramente amici e lo abbiamo cacciato dal tavolo.

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1 minuto fa, talenz ha scritto:

La punizione off game scatta in casi seri.

Non penso che ci siano "punizioni offgame" (spero!) ci sono normali relazioni umane. Se uno è fastidioso, o lo sopporti o non lo sopporti. Se non lo sopporti, smetti di invitarlo. Se lo sopporti, lo sopporti. Questo vale per tutto, non è specifico del GdR. Mischiare i due piani, dandogli una punizione in PX o in eq se si comporta male come giocatore (cioé se si comporta in modo da rovinare il divertimento degli altri), crea un rapporto (per me) tossico.

Se la tua domanda è "Come vi comportate con i giocatori al tavolo che rovinano il divetimento altrui?", la risposta è che ci parlo, provo a risolvere il problema offgame, e se non si risolve offgame o lo sopporto o non lo sopporto. Dare punizioni in game per comportamenti fastidiosi del giocatore per quel che mi riguarda peggiora le cose. A te sembra sia stata una soluzione, per me è stato parte del problema - ma ovviamente visto che non ero al tavolo non ho modo di discuterne con te. Ci teniamo i punti di vista diversi.

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5 ore fa, talenz ha scritto:

@Bille Boo quello che non si è capito dal mio post iniziale è che non cerco consigli, volevo solo fare due chiacchiere. [...] Mi chiedevo solo come faceste voi.

Per carità, infatti ho solo detto, appunto, come faccio io. Poi mi sono permesso di aggiungere una raccomandazione personale non tanto per te, ma per chiunque altro leggesse il thread, che è pubblico. Spero di non aver disturbato.

 

5 ore fa, talenz ha scritto:

Ma se noi giocassimo insieme e tu fossi il master e magari prima di giocare, per qualche motivo ignoto (magari non ti aspettavi io avrei mai giocato con te), io avessi letto gli appunti delle prime giocate, non troveresti giusto che io facessi finta di non sapere informazioni IMPORTANTI che il mio personaggio ignora?

No. O almeno, non lo troverei obbligatorio. Se tu lo volessi fare, sarebbe okay, ma sarei comunque dispiaciuto perché avrei il timore che la cosa ti rovini il divertimento.

In realtà, una situazione come quella che hai descritto, io da master la gestirei in due modi: o vado avanti con quell'avventura, accettando che tu sia libero di usare quelle informazioni in tutti i modi che vuoi; oppure, cambiamo avventura.

 

5 ore fa, talenz ha scritto:

Come sono morto, però, gli altri giocatori hanno cominciato a giocare in maniera più o meno velatamente ostile nei miei confronti. E questo secondo me è sbagliato, perché il personaggio NON SA che le cose sono cambiate. Quindi cambiare atteggiamento non ha alcuna motivazione/giustificazione.

Secondo me invece non sarebbe sbagliato. Comunque, sul PG sostituito da un doppelganger c'era stata una discussione molto ricca e interessante, tempo fa, su D'L. Ora non ho avuto tempo di ritrovarla.

 

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