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Differenze nel modo di giocare tra USA ed Europa/Italia


Messaggio consigliato

Ho sentito dire più volte che ci sarebbero delle differenze (tendenziali, ovviamente) nel modo di giocare e nello stile di gioco tra gli USA e l'Italia (o l'Europa in generale, se applicabile).

Sarei curioso di sentire osservazioni e opinioni in materia, specialmente per quanto riguarda il mondo di D&D e affini. Meglio se supportate da dati o da esperienze personali.

Grazie!

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Basandomi sul sentito dire, i giocatori americani giocano una versione di dnd improntata più sulle statistiche e sul combattimento riducendo al minimo il ruolo e le interazioni sociali, il master ha molto di più il controllo della situazione lasciando ai giocatori ben poche opzioni, potremmo dire che le campagne in stile americano sono molto railroad e improntate sul combattimento, mentre noi italiani siamo più giocatori di ruolo, passiamo anche intere sessioni a parlare/discutere all'interno del mondo di gioco e spesso la parte dedicata al combattimento e alla costruzione di una scheda nei minimi dettagli in termini numerici passa in secondo piano.

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Se noi italiani passiamo tempo a parlare e a discutere come se fossimo il personaggio, allora vuol dire che giochiamo senza usare le regole di un gioco di ruolo. Non sono sicuro ci siano in giro così tanti regolamenti di giochi di ruolo, infatti, che dicano qualcosa come: "crea un personaggio e poi interpretalo come se fosse un'esercitazione tra attori". Quella cosa lì si chiama teatro, non gioco di ruolo. Se non ci sono decisioni da prendere, né meccaniche da utilizzare, il gioco non esiste.
Non credo che gli americani giochino a un gioco di ruolo pensando solo al regolamento oppure ai combattimenti: quelli sono i giocatori di Gloomhaven o Descent o, boh, altri giochi tattici come sembrava essere D&D 4e.

Quindi per concludere: chi gioca a D&D in Italia e gioca trascorrendo "intere sessioni a parlare/ discutere" sta facendo un'attività diversa da giocare di ruolo, semplicemente. Sta recitando: un'attività antichissima e molto nobile che ha prodotto uno dei più grandi letterati di tutti i tempi ovvero Guglielmo Scuotilancia.

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4 ore fa, Bille Boo ha scritto:

Ho sentito dire più volte che ci sarebbero delle differenze (tendenziali, ovviamente) nel modo di giocare e nello stile di gioco tra gli USA e l'Italia (o l'Europa in generale, se applicabile).

Sarei curioso di sentire osservazioni e opinioni in materia, specialmente per quanto riguarda il mondo di D&D e affini. Meglio se supportate da dati o da esperienze personali.

Grazie!

L'ho sentito dire anche io, ma mi sembra completamente infondato: non c'è nessuna differenza sostanziale. Ci sono gruppi in US che giocano completamente ruleless, in sorta di balli rinascimentali di ruolo in cui si salutano e chiacchierano; ci sono gruppi in EU che giocano come se fosse un Wargame. Gary Gygax è Americano ma è Americano anche Ron Ewards. C'è illusionismo in EU e in US, e ci sono master 'mmuricani che danno consigli eccellenti per un gioco narrativo e coinvolgente.

Vi è una distinzione ben definita e molto nota sui giochi da tavola, prodotti in EU o US (ma giocati ovunque), che può aver tratto in inganno qualcuno.

Modificato da bobon123
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Esatto. Intanto perché la personalità del Narratore è piuttosto influente, specie nei tavoli con molti giocatori alle prime armi. Io sono stato influenzato parecchio dai miei primi Master, ma sono cambiato molto e a mia volta ho influenzato i miei nuovi giocatori, alcuni dei quali hanno cominciato a giocare di ruolo con me. 

E lo stesso vale per tutti i tavoli di tutto il mondo. Tra l'altro con internet consigli, video, manuali sul roleplay sono disponibili a tutti: sarebbe poco credibile pensare che un metodo di gioco resti geograficamente limitato!

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Il 7/10/2022 at 14:08, ilprincipedario ha scritto:

Se noi italiani passiamo tempo a parlare e a discutere come se fossimo il personaggio, allora vuol dire che giochiamo senza usare le regole di un gioco di ruolo.

Penso che ci siano infinite vie di mezzo in cui semplicemente si dà un maggiore peso all'interpretazione (e magari PE in base ad esso) piuttosto che al combattimento.
Io personalmente cerco di bilanciare le cose, la questione qui è più mi sembra di capire su uno stile di gioco che dà risalto più all'interpretazione che al combattimento.
Per fare un esempio, forse sbagliato, nei pezzi che si vedono in Big Bang Theory dove giocano sembra un puro dungeon crawling (che forse era anche lo stile di gioco unico delle prime edizioni), quando normalmente c'è molto altro.
In Stranger Things infatti lo trovo molto più calzante che l'abbiano mostrato così (con tanto di miniature), essendo ambientato negli anni '80.

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Il 7/10/2022 at 10:12, Bille Boo ha scritto:

Ho sentito dire più volte che ci sarebbero delle differenze (tendenziali, ovviamente) nel modo di giocare e nello stile di gioco tra gli USA e l'Italia (o l'Europa in generale, se applicabile).

Sarei curioso di sentire osservazioni e opinioni in materia, specialmente per quanto riguarda il mondo di D&D e affini. Meglio se supportate da dati o da esperienze personali.

Grazie!

Visto che hai usato quell'avverbio mi permetto di uscire dall'ambito GdR (se dicevi "esclusamente" me ne stavo zitto! 😄 )

In ambito GdT (giochi da tavolo) invece, non solo esiste ma è ben codificata la differenza tra gioco American e gioco Euro ( o meglio German)

Quindi abbiamo giochi American definibili in questo modo:

- Focus: drama. Raccontare una storia, emozionare, è lo scopo principale dei giochi american.
- Alta componente fortuna, per quanto "moderata" dal bilanciamento. Gli American Games giocano spesso sulla tensione, sul brivido del tiro di dado, sul bluff e sulle alleanza (talvolta possibili anche extra-regole).
- Uso massiccio di interazione diretta: tiri contrapposti, azioni che producono danni diretti agli avversari, uso sporadico della "player elimination" (ossia l'eliminazione di uno dei giocatori fino alla fine del gioco).
- L'ambientazione vince sulle meccaniche. In favore del tema, si possono creare piccoli sbilanciamenti, si possono inserire eccezioni e sotto-regole, e così via, purchè il setting si "senta", e ai giocatori sia possibile calarsi appieno nell'ambientazione.
- Durata spesso superiore alle due ore. Non importa quanto dura, deve essere "epico". Anzi, se dura tanto lo è di più.
- Gli american games forniscono un tipo di divertimento prevalentemente emozionale.

Abbiamo giochi German definibili in questo modo:

- Focus: meccaniche. Quello che conta principalmente nei german games è la pulizia della meccaniche, il bilanciamento, la profondità di gioco, l'eleganza. A una bella meccanica e a un bel twist di gioco si possono sacrificare l'ambientazione e la storia.
- Attenzione molto alta riguardo ad aspetti quali bilanciamento, eliminazione dei tempi morti, linearità delle meccaniche, assenza di eccezioni. Ci sono ovviamente giochi belli e brutti, ma nelle intenzioni dei designer di eurogames tende sempre ad esserci una buona componente di "bilanciamento matematico" dei fattori. Questo, di solito, porta a una brusca riduzione dell'alea o all'imbrigliamento della stessa all'interno di paletti molto rigidi.
- Interazione: mediamente alta, ma perlopiù indiretta. Ossia: invece di bastonarsi, si tende a "rubare" le scelte, a influenzare indirettamente il gioco avversario.
Le eccezioni ci sono in entrambi i sensi: ci sono eurogames con interazione diretta (aste, scommesse, attacchi, ecc) sia eurogames con l'interazione ridotta al minimo, in cui la "tenzone fra ingegni" si riduce a "chi sviluppa meglio il proprio gioco".
- Tempo di gioco medio-basso. Difficilmente si sforano le due ore di gioco.
- Il tema e le meccaniche possono tranquillamente essere slegati, o legati in maniera blanda. In poche parole: l'importante è che le meccaniche funzionino, se sono connesse all'ambientazione è meglio, ma non è necessario.
- I german games forniscono un tipo di divertimento prevalentemente cerebrale.

 

Queste sono definizioni che ho trovato in rete, possono essercene altre ma in ogni caso è chiaro a tutti i boardgamer che un gioco german è completamente diverso da un american.

Detto questo, non ho indagato sul perché di queste distinzioni ma come ci sono europei cui piacciono giochi american, immagino che ci siano americani cui piacciono giochi german!

A voi lascio la ricerca di eventuali percentuali per stabilire un trend!

 

Edito perché vorrei rimarcare una cosa:

Generalmente un giocatore german aborra e rigetta l'alela. La vittoria deve essere frutto della sua capacità prevalentemente strategica (e tattica in secondo piano). Nessuna vittoria (o peggio una sconfitta) deve essere macchiata dalla fortuna/sfortuna.

Modificato da Casa
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@Casa, grazie per questo commento!

In realtà ho detto "specialmente" D&D (e non "esclusivamente") per permettere, volendo, di toccare altri GdR, ma il focus della domanda erano comunque i GdR. Però non lo avevo specificato bene, e questa spiegazione mi ha incuriosito e mi è stata utile, quindi... ben venga!

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Per quanto riguarda il cosiddetto stile di gioco, non credo che le differenze siano semplicemente imputabili alla provenienza geografica (America o Europa) quanto al background personale dei master con cui ci ritroviamo a giocare e a come sono stati introdotti ad un determinato gioco e da chi.

Potresti avere a che fare con un DM che approccia il gioco in maniera molto "Americana" perché è cresciuto parlando e discutendo su forum stranieri o guardando in streaming gruppi e master americani, o potresti avere a che fare con master che non conoscono altro al di fuori della propria città o dei manuali...

Il punto è che in un mondo ormai così fortemente globalizzato le influenze geografiche (Nello stile di gioco) possono essere marcate anche se sei nato dall'altra parte del mondo o dell'oceano. Ormai tutto è accessibile a tutti, quindi questa impostazione Americana o Europea, io non la vedo.

Ho giocato con talmente tanti gruppi e a talmente tanti giochi, e gli approcci da parte dei DM o Narratori sono stati molteplici e molto diversi da persona a persona, quindi credo che nel 2022 il discorso "geografico" vada un po' a decadere.

Probabilmente negli anni '80/'90 esistevano ed erano molto concrete, ma queste differenze ormai non credo esistano più...

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19 ore fa, Casa ha scritto:

Visto che hai usato quell'avverbio mi permetto di uscire dall'ambito GdR (se dicevi "esclusamente" me ne stavo zitto! 😄 )

In ambito GdT (giochi da tavolo) invece, non solo esiste ma è ben codificata la differenza tra gioco American e gioco Euro ( o meglio German)

Quindi abbiamo giochi American definibili in questo modo:

- Focus: drama. Raccontare una storia, emozionare, è lo scopo principale dei giochi american.
- Alta componente fortuna, per quanto "moderata" dal bilanciamento. Gli American Games giocano spesso sulla tensione, sul brivido del tiro di dado, sul bluff e sulle alleanza (talvolta possibili anche extra-regole).
- Uso massiccio di interazione diretta: tiri contrapposti, azioni che producono danni diretti agli avversari, uso sporadico della "player elimination" (ossia l'eliminazione di uno dei giocatori fino alla fine del gioco).
- L'ambientazione vince sulle meccaniche. In favore del tema, si possono creare piccoli sbilanciamenti, si possono inserire eccezioni e sotto-regole, e così via, purchè il setting si "senta", e ai giocatori sia possibile calarsi appieno nell'ambientazione.
- Durata spesso superiore alle due ore. Non importa quanto dura, deve essere "epico". Anzi, se dura tanto lo è di più.
- Gli american games forniscono un tipo di divertimento prevalentemente emozionale.

Abbiamo giochi German definibili in questo modo:

- Focus: meccaniche. Quello che conta principalmente nei german games è la pulizia della meccaniche, il bilanciamento, la profondità di gioco, l'eleganza. A una bella meccanica e a un bel twist di gioco si possono sacrificare l'ambientazione e la storia.
- Attenzione molto alta riguardo ad aspetti quali bilanciamento, eliminazione dei tempi morti, linearità delle meccaniche, assenza di eccezioni. Ci sono ovviamente giochi belli e brutti, ma nelle intenzioni dei designer di eurogames tende sempre ad esserci una buona componente di "bilanciamento matematico" dei fattori. Questo, di solito, porta a una brusca riduzione dell'alea o all'imbrigliamento della stessa all'interno di paletti molto rigidi.
- Interazione: mediamente alta, ma perlopiù indiretta. Ossia: invece di bastonarsi, si tende a "rubare" le scelte, a influenzare indirettamente il gioco avversario.
Le eccezioni ci sono in entrambi i sensi: ci sono eurogames con interazione diretta (aste, scommesse, attacchi, ecc) sia eurogames con l'interazione ridotta al minimo, in cui la "tenzone fra ingegni" si riduce a "chi sviluppa meglio il proprio gioco".
- Tempo di gioco medio-basso. Difficilmente si sforano le due ore di gioco.
- Il tema e le meccaniche possono tranquillamente essere slegati, o legati in maniera blanda. In poche parole: l'importante è che le meccaniche funzionino, se sono connesse all'ambientazione è meglio, ma non è necessario.
- I german games forniscono un tipo di divertimento prevalentemente cerebrale.

 

Queste sono definizioni che ho trovato in rete, possono essercene altre ma in ogni caso è chiaro a tutti i boardgamer che un gioco german è completamente diverso da un american.

Detto questo, non ho indagato sul perché di queste distinzioni ma come ci sono europei cui piacciono giochi american, immagino che ci siano americani cui piacciono giochi german!

A voi lascio la ricerca di eventuali percentuali per stabilire un trend!

 

Edito perché vorrei rimarcare una cosa:

Generalmente un giocatore german aborra e rigetta l'alela. La vittoria deve essere frutto della sua capacità prevalentemente strategica (e tattica in secondo piano). Nessuna vittoria (o peggio una sconfitta) deve essere macchiata dalla fortuna/sfortuna.

Forse (probabilmente!) andremo OT, ma ora mi hai incuriosito... mi sapresti fare esempi di giochi da tavolo "American" e "German"?

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8 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

Forse (probabilmente!) andremo OT, ma ora mi hai incuriosito... mi sapresti fare esempi di giochi da tavolo "American" e "German"?

Spoiler

Tra i German ti direi che tra più classici posso mettere di sicuro Puerto Rico, Caylus, Agricola.

Sugli American sono un po' più impreparato, ma tra i top c'è sicuramente Twilight imperium 4, ma anche il vecchio Hero Quest.

Poi volendo che si assomigliano agli American ma che sono un mondo tutto loro,  ci sono i strategico-simulativi tra cui 1830 per i simulativi finanziari e advanced squad leader per i war game.

 

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