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Torture


Llewelyn

Messaggio consigliato

Slave boys!

Sto scrivendo il BG di un PG e mi servirebbero alcuni spunti per una tortura coi fiocchi. Ho cercato nel forum, ma a parte "violenza e sadismo" (O__O") non ho trovato nulla che facesse al caso mio... consigli?

...okay okay! eccovi altre info sul BG!

;-)

Di ritorno da un'ispezione in territorio nemico il mio bel esploratore Fergar (mezzodrow) è stato imprigionato apparentemente senza un valido motivo, dai suoi stessi commilitoni nel bel mezzo di una guerra tra Dambrath e i territori limitrofi. Chiuso in una cella del sotterraneo viene chiamato a rapporto dalla sua Signora (una specie di matrona drow :-p ) e due dei suoi fedeli: uno tutto muscoli e l'altra impassibile come Steven Seagal in Ticker!

Bene, quello tutto muscoli inizia la tortura con un bel pugnale infuocato che delicatamente appoggia sul petto del malcapitato per poi salire pian piano sino al collo e...

e..e...

. . . e qui intervenite voi!

:lol:

Naturalmente la scena non deve per forza essere strutturata così.. spazio alla fantasia!Mi aspetto mille torture diverse!

n.b.: naturalmente il mezzodrow non deve finire col giacere in una pozza di putrido sangue nero... :banghead:

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Spiace.. A quest'ora ho i neuroni spenti.. ^^"

Domani ripasso, nel frattempo prova a dare un'occhiata sul Libro delle Fosche Tenebre, magari trovi qualcosa di interessante.

Poi.. se non erro, in giro per il web dovrebbe esserci un file word ad&d dedicato appunto alle torture..

Ora non ce l'ho, se non lo trovi entro Lunedì te lo passo.. ^^

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Innanzitutto è d'obbligo "il carceriere buono, e il carceriere cattivo" :-D...poi, per trovare spunti sulle torture, in internet ho trovato questo sito, che riporta alcune torture ai tempi medioevali..sicuramente di grande effetto...

http://itnetbsd.altervista.org/gizm0/torture/27.html

Oltre a queste, che ho letto di sfuggita, ti citerei anche l'acqua nella bocca del povero prigioniero, fino a farlo confessare, o a farlo morire per annegamento...:cool:

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Comunque, se volessi approfondire il tema "torture" ti consiglio di acquistare il manuale di Nephandum. Melpheron, uno dei cinque terrori ancestrali (che sono le potenze-fulcro dell'ambientazione) è proprio la divinità della tortura e della tirannia. Oltretutto per la 4° edizione, il primo manuale di nephandum a uscire sarà proprio un manuale dedicato a Melpheron. ;-)

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Questi sono sistemi di tortura realmente usati in era medievale dalla Chiesa e dall'Inquisizione.

Sono un pò forti effettivamente, ma è storia reale.

Magari possono darti degli spunti.

Spoiler:  

Il Topo

Tortura applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella vagina o nell'ano con la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e spesso, l'apertura veniva cucita. La bestiola, cercando affannosamente una via d'uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei suppliziati. Chissà come i disgraziati riuscissero a sopportare il terrore provocato alla sola vista del topo che da li a poco sarebbe entrato nel suo corpo.

Dissanguamento

Era una credenza comune che il potere di una strega potesse essere annullato dal dissanguamento o dalla purificazione tramite fuoco del suo sangue. Le streghe condannate erano "segnate sopra il soffio" (sfregiate sopra il naso e la bocca) e lasciate a dissanguare fino alla morte.

Il Rogo

Una delle forme più antiche di punizione delle streghe era la morte per mezzo di roghi, un destino riservato anche agli eretici. Il rogo spesso era una grande manifestazione pubblica. L'esecuzione avveniva solitamente dopo breve tempo dall'emissione della sentenza. In Scozia, il rogo di una strega era preceduto da giorni di digiuno e di solenni prediche. La strega prima veniva strangolata e poi il suo corpo (In stato di semi-incoscienza) era scaricato in un barile di catrame prima di venire legato a un palo e messo a fuoco. Se la strega, nonostante tutto, riusciva a liberarsi e a tirarsi fuori dalle fiamme, la gente la respingeva dentro.

Le Turcas

Questo mezzo era usato per lacerare e strappare le unghie. Dopo lo strappo, degli aghi venivano solitamente inseriti nelle estremità delle falangi.

La Fanciulla di Ferro o Vergine di Norimberga

L'idea di meccanizzare la tortura è nata in Germania; è li che ha avuto origine "la Vergine di Norimberga". Fu così battezzata perchè, vista dall'esterno, le sue sembianze erano quelle di una ragazza bavarese, e inoltre perchè il suo prototipo venne costruito ed impiantato nei sotterranei del tribunale segreto di quella città. Era una specie di contenitore di metallo con porte pieghevoli; il condannato veniva rinchiuso all'interno, dove affilatissimi aculei trafiggevano il corpo dello sventurato in tutta la sua lunghezza. La disposizione di questi ultimi era così ben congegnata che, pur penetrando in varie parti del corpo, non trafiggevano organi vitali, quindi la vittima era destinata ad una lunga ed atroce agonia.

Pulizia Dell'Anima

Era spesso creduto, nei paesi cattolici, che l'anima di una strega o di un eretico fosse corrotta, sporca e covo di quanto di contrario ci fosse al mondo. Per pulirla prima del giudizio, qualche volta le vittime erano forzate a ingerire acqua calda, carbone, perfino sapone. La famosa frase "sciacquare la bocca con il sapone"' che si usa oggi, risale proprio a questa tortura.

Il Triangolo

Altro terribile strumento di tortura analogo alla "pera" e all'"impalamento". L'accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto piramidale di ferro. La presunta strega veniva fatta sedere in modo che la punta entrasse nel retto o nella vagina. Alla fine alla poveretta venivano fissati dei pesi alle mani e ai piedi...

Immersione Dello Sgabello

Questa era una punizione che più spesso era usata nei confronti delle donne. Volgarmente sgradevole, e spesso fatale, la donna veniva legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock provocato dall'acqua gelida.

Impalamento

Questo strumento, riservato per lo più ai sospetti di stregoneria o agli eretici, era realizzato in tre diverse versioni. La prima consisteva in un blocco di legno a forma di piramide, mentre la seconda, meno letale, aveva l'aspetto di un cavalletto a costa tagliente.

In ambedue i casi, l'indiziata veniva posta a cavalcioni di tale strumento sino a far penetrare la punta, nel primo caso, o lo spigolo nel secondo, direttamente nelle carni, squassando in modo spesso permanente, gli organi genitali. Quasi sempre poi venivano aggiunti dei pesi alle caviglie e sistemati scrupolosamente dei braceri o delle fiaccole accese sotto ai piedi. La terza versione è una delle più rivoltanti e vergognose torture concepite dalla mente umana. Veniva attuata per mezzo di un palo aguzzo inserito nel retto della presunta strega, forzato a passare lungo il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola. Il palo era poi invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime, quando non avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni giorni prima di spirare. Tutto ciò veniva fatto ed esposto pubblicamente.

La Strappata

Una delle più comuni e anche una delle tecniche più facili. L'accusato veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola. L'esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e slogando, così, le articolazioni.

Lo Squassamento

Era una forma di tortura usata insieme alla 'strappata'. L'accusato qui veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime.

La Culla Della Strega

Questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolìo causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni. Ciò sicuramente ha contribuito a colorire le loro confessioni.

Mastectomia

Alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste: la carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate. Uno dei più famosi casi che si conosca in cui fu usata questa tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, i suoi seni furono strappati e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli adulti... Questa vergogna era più di una tortura fisica; l'esecuzione faceva una parodia sul ruolo di madre e nutrice della donna, imponendole un'estrema umiliazione.

Annodamento

Questa era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle streghe a un bastone. Quando l'inquisitore non riusciva ad ottenere una testimonianza si serviva di questa tortura; robusti uomini ruotavano l'attrezzo in modo veloce provocando un enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto.

La Garrotta

Non è altro che un palo con un anello in ferro collegato. Alla vittima, seduta o in piedi, veniva fissato questo collare che veniva stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna vertebrale.

Il Forno

Questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate (Ma non sempre).

Il Supplizio Del Trono

Questo attrezzo consisteva in una specie di seggiola gogna, sarcasticamente definita "trono". L'imputata veniva posta in posizione capovolta, con i piedi bloccati nei ceppi di legno. Era questa una delle torture preferite da quei giudici che intendevano attenersi alla legge. Difatti la legislazione che regolamentava l'uso della tortura, prevedeva che si potesse effettuare una sola seduta, durante l'interrogatorio della sospetta. Malgrado ciò, la maggioranza degli inquisitori ovviava a questa normativa, definendo le successive applicazioni di tortura, come semplici continuazioni della prima. L'uso di questo strumento invece, permetteva di dichiarare una sola effettiva seduta, sorvolando sul fatto che questa fosse magari durata dieci giorni. Il "trono", non lasciando segni permanenti sul corpo della vittima, si prestava particolarmente ad un uso prolungato. E' da notare che, talvolta, unicamente a questo supplizio, venivano effettuate, sulla presunta strega, anche le torture dell'acqua o dei ferri roventi.

La Pressa

Anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di morte. Adottata come misura giudiziaria durante il quattordicesimo secolo, raggiunse il suo apice durante il regno di Enrico IV. In Bretagna venne abolita nel 1772.

La Cremagliera

Era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola (E in modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le articolazioni.

La Pera

La Pera era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite da un minimo, a un massimo dei suoi segmenti. L'interno della cavità in questione era orrendamente mutilato e spesso mortalmente. I rebbi costruiti alla fine dei segmenti servivano meglio per strappare e lacerare la gola o gli intestini. Quando applicato alla vagina i chiodi dilaniavano la cervice della povera donna. Questa era una pena riservata a quelle donne che intrattenevano rapporti sessuali col Maligno o i suoi familiari.

Sedia Delle Streghe

La sedia inquisitoria, comunemente detta sedia delle streghe, era un rimedio molto apprezzato per l'ostinato silenzio di talune indiziate di stregoneria. Tale attrezzo, pur universalmente diffuso, fu particolarmente sfruttato dagli inquisitori austriaci. La sedia era di varie dimensioni, diverse forge e fantasiose varianti; tutte comunque chiodate, fornite di manette o blocchi per immobilizzare la vittima ed, in svariati casi, aveva il pianale di seduta in ferro, così da poterlo arroventare. Vengono riportate notizie di processi dai quale risulta come l'uso di questo strumento potesse venir prolungato, sino a trasformarsi in vera e propria pena capitale.

La Ruota

In Francia e Germania la ruota era popolare come pena capitale. Era simile alla crocifissione. Alle presunte streghe ed eretici venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su un palo. L'agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni.

Tormentum Insominae

Consisteva nel privare le streghe del sonno. La vittima, legata, era costretta a immersioni nei fossati anche durante tutta la notte per evitare che si addormentasse.

Ordalia Del Fuoco

Prima di iniziare l'ordalìa del fuoco tutte le persone coinvolte dovevano prendere parte a un rito religioso. Questo rito durava tre giorni e gli accusati dovevano sopportare benedizioni, esorcismi, preghiere, digiuni e dovevano prendere i sacramenti. Dopodiché si veniva sottoposti all'ordalìa: gli accusati dovevano trasportare un pezzo di ferro rovente per una certa distanza. Il peso di questo peso era variabile: si andava da un minimo di circa mezzo chilo per reati minori, fino a un chilo e mezzo. Un altro tipo di ordalìa del fuoco consisteva nel camminare bendati e nudi sopra i carboni ardenti. Le ferite venivano coperte e dopo tre giorni una giuria controllava se l'accusato era colpevole o innocente. Se le ferite non erano rimarginate l'accusato era colpevole, altrimenti era considerato innocente. Si poteva aver salva la vita, però, corrompendo i clerici che dovevano officiare la prova: si poteva fare in modo che ferro e carboni avessero una temperatura sufficientemente tollerabile.

Ordalia Dell'Acqua

In questo tipo di ordalìa l'acqua simboleggia il diluvio dell'Antico Testamento. Come il diluvio spazzò via i peccati anche l'acqua 'pulirà' la strega. Dopo tre giorni di penitenze l'accusata doveva immergere le mani in acqua bollente, alla profondità dei polsi. Spesso erano costrette a immergerle fino ai gomiti. Si aspettava poi tre giorni per valutare le colpe dell'accusata (Come per l'ordalìa del fuoco). Veniva messa in pratica anche un'ordalìa dell'acqua fredda. Alla strega venivano legate le mani con i piedi con una fune, in modo tale che la posizione non fosse certo propizia per rimanere a galla. Dopodiché veniva immersa in acqua; se galleggiava era sicuramente una strega in quanto l'acqua 'rifiutava' una creatura demoniaca, se andava a fondo era innocente ma difficilmente sarebbe stata salvata in tempo.

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  • 4 mesi dopo...

ciao ragazzi.

i miei pg hanno messo le mani su un vecchio lord che li ha incastrati per degli omicidi. inoltri il simpaticone ha nascosto loro i soldi che possedevano prima del'arresto.

Per indagare, e ricercare le monetine scomparse, i pg si sono messi a picchiare a mani nude il poveretto ed ora stanno per passare a torture vere e proprie.

Sorgono a questo punto molti problemi morali per loro e di gestione per me.

Il gruppo è formato da personaggi sostanziamente neutrali su entrambi gli assi e nessuno è malvagio. Un'azione come a tortura è secondo voi da considerarsi un deciso spostamento sull'asse dell'allineamento verso il male?

domanda n.2

come posso gestire pf e resistenza psicologica di un png torturato?

p.s. le torture sono per ora delle inflizioni di ferite con le armi

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Per òa domanda numero uno, a mio parere si, direi che la tortura di un proprio simile sia un'azione decisamente malvagia.

Per la gestione della tortura: senza utilizzare abilità particolari apposite, io procederei così: la tortura è finalizzata a far parlare il prigioniero, "convincendolo" col dolore. Cosa che secondo me si traduce in regole in riuscire in una prova di intimidire, con dei bonus in base alle ferite inflitte (finchè la tortura consiste nell'infliggergli delle ferite, ameno).

Ad ogni ferita, i pg fanno un tiro di intimidire (inizialmente solita CD 10+DV del torturato), mentre il torturato deve fare un tiro salvezza, tempra o volontà in base al più alto che possiede (oppure con un bonus di (tem+vol)/2, vedi tu), a CD 10+danni subiti. Per ogni ferita che riceve, la CD che la vittima deve ogni volta superare aumenta di 1 (11+danni, 12+danni etc.). Quando fallisce il tiro, i personaggi ricevono un bonus di +1 al tiro di intimidire. Questo bonus invece è cumulativo. La prima volta che passano l'intimidire, i pg capiranno che la vittima inzia a cedere. Ma se poi falliscono la vittima può riprendere coraggio e ricucirsi le labbra. Insomma, solo quando passano tre tiri intimidire di seguito lo fanno confessare. I pg non sono obbligati ad infliggere una nuova ferita ad ogni tiro intimidire.

E' importante che i pg non sappiano i pf della vittima, in modo che rimanga un certo rischio che questa muoia.

E' un'idea buttata lì per lì... è migliorabile!

:bye:

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I personaggi infliggono le torture per il piacere di farlo, o per farlo cantare?

Una volta finito di farlo cantare, smetteranno o continueranno? Contando ciò che gli ha fatto il vecchio lord, che si mostra come nemico infido, ed il fatto che siano neutrali, soprattutto, non tenderebbe a spostarli di molto sull'asse del male, se il gesto non è compiuto per il piacere di farlo.

Per gestire i dc delle torture ed i danni, guarda il Book of Vile darkness. Di solito, per un arma come una daga, una tortura infligge 2d4 danni a round.

Comunque, per le idee che ho io di tortura, sono abbastanza mild i tuoi giocatori^_^

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I personaggi infliggono le torture per il piacere di farlo, o per farlo cantare?

Una volta finito di farlo cantare, smetteranno o continueranno? Contando ciò che gli ha fatto il vecchio lord, che si mostra come nemico infido, ed il fatto che siano neutrali, soprattutto, non tenderebbe a spostarli di molto sull'asse del male, se il gesto non è compiuto per il piacere di farlo.

Insomma, lo fanno per soldi & oggetti, non per una reale necessità... io direi che in questo caso si tratta di un'azione comunque malvagia (ovviamente non diventano pazzi sanguinari in un colpo solo, ma abbastanza da non essere più neutrali: ci sono diversi gradi di malvagità... del tipo che se lo facessero per il piacere di farlo diventerebbero davvero sanguinari :-p, invece così diventerebbero dei semplici malvagi, di quelli che non esitano a fare del male per raggiungere i loro scopi, se è necessario).

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invece io ritengo che il cambiamento di allineamento non debba affatto, in questo caso, avvenire di botto. Un passaggio di allineamento, imho, è graduale, non determinato da un solo gesto.

Visto le circostanze, magari il master potrebbe, SE NECESSARIO, limitarsi ad un: Occhio, non è un gesto bello quello che state facendo.

Se invece il gesto inizia a ripetersi, magari per cose sempre più futili... allora diviene chiaro un passaggio di allineamento.

Inoltre ripeto: il personaggio era un nemico, che li aveva fatti andare in prigione dopo averli incastrati per OMICIDIO e averli derubati di tutto. Il loro gesto buono non lo è sicuramente, ma per un gruppo neutrale non lo ritengo tale da giustificare alcun cambiamento di allineamento.

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nsomma, lo fanno per soldi & oggetti, non per una reale necessità... io direi che in questo caso si tratta di un'azione comunque malvagia (ovviamente non diventano pazzi sanguinari in un colpo solo, ma abbastanza da non essere più neutrali: ci sono diversi gradi di malvagità... del tipo che se lo facessero per il piacere di farlo diventerebbero davvero sanguinari , invece così diventerebbero dei semplici malvagi, di quelli che non esitano a fare del male per raggiungere i loro scopi, se è necessario).

Straquoto ;-)

D'altra parte concordo anche con Vitellio sul cambio non immediato, però applicabile(imho)su azioni un pò meno forti della tortura.

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Aspetta, rileggendomi mi rendo conto di essermi spiegato come un tricheco ^_^", mi scuso.

Non ho parlato di un cambio di allineamento necessariamente immediato, ho detto che si tratta di un'azione che incammina il gruppo decisamente verso il malvagio.

Giustamente il cambio dell'allineamento (quello della scheda) come tu dici non avviene in genere di botto, ma una situazione come questa sarebbe una cosa comunque di peso non indifferente, che il master dovrebbe almeno tenersi a mente ed appuntarsi, perchè anche se fosse una cosa "leggera" (poche) altre azioni malvage potrebbero portare al cambio vero e proprio. Dopo tutto la tortura è per certi versi peggiore di un uccisione, quindi un'azione molto malvagia a prescindere. Il cambio immediato ci starebbe nel momento in cui andassero pesante nell'efferatezza del trattamento (assai probabile). Lo eviterebbero solo se riuscissero ad effettuare un trattamento "leggero" (assai difficile).

Viceversa, se i pg riuscissero a non cambiare allineamento subito, non darei alcun avvertimento ai giocatori, in nessun caso fino al cambio "tecnico", non è giusto secondo me che i personaggi possano cambiare le loro (chiamiamole così) "attitudini naturali" nel caso in cui i giocatori non volessero correre il rischio di interpretare pg malvagi. Ovviamente questo non avviene a prescindere, ma il rischio di metagioco sarebbe alto.

E' che purtroppo è difficile definire la "gradazione" di malvagità in soli tre passaggi.

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bhe, se il gesto fosse fatto da personaggi buoni, un cambiamento a NEUTRALE ci potrebbe anche stare tutto, se non fatto nella foga del momento e seguito da un pentimento profondo, magari con l'Espiazione da parte di un chierico buono.

Da neutrali, viste le circostanze del caso e non in generale, il problema non è poi così grave.

Edit: Ok, Jack ha postato mentre stavo postando. Si, ti sei chiarito... ora la nostra differenza sta solo nella gravità del caso specifico^_^

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... ora la nostra differenza sta solo nella gravità del caso specifico^_^
Esatto ;-)

Come appunto scriveva anche Lascar, la tortura tra le azioni malvage è molto molto malvagia.. peggio forse anche dell'assassinio per alcuni aspetti: quindi il master, credo, dovrà stare molto attento allo svolgimento effettivo della tortura: se i pg riusciranno a contenersi, potrebbero evitare il cambio, pur avviandocisi in maniera molto decisa; la mia umile opinione è però che ciò sia estremamente difficile (del tipo, se la vittima cede subito, e quindi i pg la torturano relativamente poco: infatti il proseguire nella tortura a lungo quando la vittima resiste al dolore, è già un'aggravante di per sè, a mio avviso).

:bye:

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Prenderò seriamente in considerazione l'idea di gestione della tortura esposta da Jack Ryan e per questo lo ringrazio.

per quanto riguarda lo spostamento verso il male degi alineamenti sto ancora riflettendo.

sicuramente è un'azione malvagia, ma un neutrale non è certo costretto nei limiti ben segnati di un lb... vedrò come si svolgerà la situazione e, se compariranno, come temo, delle perseveranze nell'infliggere dolore al vecchio prenderò provvedimenti.

nel mio intervento iniziale ho dimenticato di dire che un pg guerriero ha sfregiato il vecchio sul volto solo per vendicarsi di quanto successo. ecco io questo lo vedo come un superamento di quel limite verso il male,per quanto sia difficilmente tracciabile, come mi ha fatto notare Vitellio con i suoi interventi + che corretti. Se non è un passaggio definitivo penso si potrebbe considerare almeno come un deciso spostamento verso il "basso"...

giusto! dimenticavo che 'idea di una possibile redenzione è carina...

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hai ragione... fossi stato nel guerriero neutrale, gli avrei infilato la lama dritta in gola. Il povero ometto mi ha fatto andare in galera con l'accusa di omicidio... in tempi come quelli di D&D, quella è una colpa che, un non paladino, fa pagare con il sangue, IMHO^_^.

Secondo me, persisteranno fino a quando il vecchio confessa. Quindi porranno fine alle sue sofferenze.^_^

La mia domanda è: se salvassero il villaggio da un orda di orchi assetati di sangue, gesto innegabilmente buono, li faresti diventare di tratto buoni?

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[...]La mia domanda è: se salvassero il villaggio da un orda di orchi assetati di sangue, gesto innegabilmente buono, li faresti diventare di tratto buoni?

Secondo me non è un'azione "tanto buona" quanto "tanto malvagia" è la tortura. E' probabile che eliminare gli orchi porti vantaggio anche ai pg.

Se invece un neutrale puro compisse un'azione eccezionalmente buona, come privarsi di qualcosa di fondamentale per il bene altrui, allora si, potrei (ovviamente sempre soppesando bene) anche farlo diventare buono di colpo. E inoltre tieni conto che è molto più facile "scivolare" nella malvagità che nella bontà (ricorda, per esempio, il classico paragone della via stretta e difficile e di quella larga e facile ;-)).

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