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Situazioni fastidiose


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ciao a tutti

premetto che quanto accaduto nella sessione di ieri sera e' stata l'eccezione e non la norma.

In estrema sintesi ci vengono dati personaggi diversi, gia' preparati dal master e tutti malvagi (io LE chierico di asmodeo, un chierico di zon kuthon torturatore, antipaladino CM, un hellknight, ... avete capito la risma..)

Dobbiamo rubare in una chiesa "buona" una reliquia, le uniche persone all'interno sono dei ragazzini accoliti, qualche bambino orfano, il chierico della chiesa.

Fatto sta che e' stata una violenta strage. 

- bambini spalmati contro una parete a colpi di mazza

- bambino torturato e poi ucciso con un tocco gelido

- bambini in uno stanzone, il mago apre la porta, fa rotolare una perla della palla di fuoco, chiude la porta, questa perla esplode, un bambino miracolosamente si salva anche se completamente ustionato e viene decapitato con una sega dal chierico di zon kuthon.

Ora, tecnicamente i giocatori hanno giocato perfettamente il personaggio fornito considerando anche il background fornito a loro, ma sara' perche sono padre di due figli che potevano avere la medesima eta di quei ragazzini.. ci sono rimasto veramente male (oltre chiaramente non aver alzato un dito contro  di loro, li ho solo intimiditi e costretti a rimanere nelle loro camerette).

 

Non sono un giocatore o master di primo pelo, ho anni di esperienza, e ho anche tenuto e masterizzato personaggi malvagi, ma le scene che ci sono state sono state veramente al limite, mi hanno disturbato e ancora adesso sono abbastanza sconvolto.

Mi appellero', se dovesse ricapitare, alla possibilita' di "sfumare" (o meglio saltare in pieno) certe situazioni.

Quale e' la vostra esperienza come giocatori o master in queste situazioni ?

 

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Il sommo problema della via è quello delle aspettative violate. Vale ovviamente anche nel gioco di ruolo.

In questo caso il Master ha creato una situazione particolare senza chiedervelo prima. E in questa situazione si sono tenute situazioni davvero spiacevoli per (almeno) un giocatore. 

Ecco,la soluzione migliore è parlarne con il Master e il gruppo in generale e spiegare bene la situazione. Probabilmente se aveste saputo prima della situazione avreste potuto prepararvi meglio, o anche solo discuterne tra voi e porvi dei paletti. Così invece non c'è stato modo o tempo di farlo.

 

Dal canto suo il Master non ha sbagliato di per sé, probabilmente aveva buone intenzioni. Però ha peccato di eccesso di fiducia. Avrebbe dovuto prepararvi alla situazione. Anche la migliore delle idee, se non viene ben gestita, può condurre ad una brutta sessione.

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il master e' stato bravo, non ha costretto nulla, se non dare delle macchine da guerra infernali (letteralmente) ai giocatori giustificandone il comportamento tramite i background gia' forniti.

I giocatori hanno fatto il resto, hanno fatto quasi tutto il resto (il master ci ha solo messo un altro po' di gore...) , sono stati loro a decidere di uccidere indiscriminatamente. Se un errore ci e' stato non e' stato del master, ma mio a non aver chiarito appena capito che i "colleghi" avrebbero fatto una strage, a non alzare la mano e chiedere un time out e chiarimenti.

Questa sessione mi ha insegnato a non aver timore di dire basta, sto ancora male. 
Con il master e giocatori ci siamo chiariti questa mattina, ho spiegato la mia situazione, ammetto che a parte il master che ha compreso (e si e' anche scusato per la poca sensibilita') per gli altri giocatori la soluzione e' semplicemente "non fare sessioni tenendo personaggi evil, perche' se non posso fare quello che voglio fare.. allora tanto vale fare i buoni".

Non e' quello che chiedo io, mi puo' anche stare bene fare una avventura/campagna evil, ma su certi argomenti, su certe sensibilita' deve esserci un accordo comune. 

ciao

Andres

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Non voglio insistere troppo, ma l'errore longa fatto anche il Master. In buona fede, probabilmente, però non vi ha preparato in anticipo sul tenore della sessione. 

Inoltre i bambini "li ha messi lui" lì, quindi è responsabile in parte delle azioni dei personaggi (che ha creato lui). Naturalmente si aspettava certi comportamenti, o non avrebbe presentato personaggi come quello di Zhon. 

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Sono d'accordo con @Pippomaster92.

Mi dispiace per quanto è accaduto, e naturalmente non siamo qui a giudicare nessuno, ma l'insegnamento principale che si può trarre da questa esperienza è che è sempre opportuno fare una sessione zero (che per una one-shot, se si ha fretta, può anche essere una chat o una chiamata di 10 minuti, non è essenziale che sia una sessione vera e propria) per chiarire le reciproche aspettative in merito alla giocata. Questo soprattutto se la giocata contiene uno o più elementi che si discostano in modo netto da quella che è la "normalità" del D&D nostrano; questo era uno di quei casi, il DM lo sapeva, quindi sarebbe stata una sua responsabilità mettervi al corrente in anticipo.

Hai ragione, poi, a dire che se durante la giocata ci si accorge di provare un forte disagio (nessuna sessione zero potrà mai azzerare questo rischio) la cosa più opportuna da fare sarebbe fermare il gioco e segnalarlo. Capisco, tuttavia, che possa essere più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando ci si sente "in minoranza" in mezzo a persone che non si conoscono. Non fartene una colpa.

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Domanda:

2 ore fa, buzzqw ha scritto:

In estrema sintesi ci vengono dati personaggi diversi, gia' preparati dal master e tutti malvagi

Il contesto qual e'? Il GM non vi ha dato nessun tipo di idea di che tipo di campagna/one shot avreste giocato? Non avevate preso degli accordi precedentemente? Oppure semplicemente vi eravate accordati di giocare, senza altre specifiche, e il GM e' arrivato con personaggi gia' fatti?

Se e' cosi, concordo con quanto detto da altri. Il GM avrebbe dovuto quantomeno darvi un'idea di cosa aspettarvi e, specialmente per campagne con personaggi malvagi, avreste dovuto fare una sessione zero.

2 ore fa, buzzqw ha scritto:

Mi appellero', se dovesse ricapitare, alla possibilita' di "sfumare" (o meglio saltare in pieno) certe situazioni.

Quale e' la vostra esperienza come giocatori o master in queste situazioni ?

Da un po' di anni faccio come prassi delle sessioni zero prima dell'inizio della campagna dove ci accordiamo sui limiti reciproci e su cosa vada bene inserire in gioco e cosa no.

In genere identifichiamo argomenti che non vogliamo nemmeno menzionati in gioco, e argomenti che possono essere menzionati o inseriti in gioco ma non in dettaglio. Per esempio nella campagna che sto facendo ora, non ci sono argomenti completamente eliminati, ma ci siamo accordati che violenza sessuale, tortura e violenza sui bambini possono essere menzionati indirettamente ma non vogliamo che siano mostrati in dettaglio. Quindi per esempio, e' accettabile inserire in gioco una situazione in cui per es. i giocatori trovano delle ossa appartenenti a bambini e che permettono di dedurre che siano stati uccisi, ma non descrivero' le scene di violenza, o le ferite in modo dettagliato.

Durante le sessioni uso anche le X-card cosi' se c'e' qualcuno che si sente a disagio lo puo' segnalare in modo discreto. Gioco su Foundry dove c'e' un modulo che implementa le x-card fatto molto bene.

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55 minuti fa, greymatter ha scritto:

Il contesto qual e'? Il GM non vi ha dato nessun tipo di idea di che tipo di campagna/one shot avreste giocato? Non avevate preso degli accordi precedentemente? Oppure semplicemente vi eravate accordati di giocare, senza altre specifiche, e il GM e' arrivato con personaggi gia' fatti?

Era terminata l'avventura precedente, eravamo in un momento di stacco e il master ha voluto farci questa sorpresa.

Ha annunciato che sarebbe stata una sessione speciale, particolare, che avremmo fatto i cattivi. Ha detto poi le classi disponibili (chierico, mago, ladro, paladino, guerriero, altro chierico...) e abbiamo scelto il pg solo in base alla classe.

Poi ci e' stato data la scheda e background .... messi davanti al nostro "datore di lavoro" e che ci ha affidato la missione di recuperare la reliquia.

nota: eravamo tutti di persona, non online (questo ha reso ancora piu' crudo il tutto purtroppo)

grazie a tutti per i suggerimenti che mi avete dato, sono preziosi e li faro' miei come master e come giocatore!

Andres

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Premessa: io sono uno come te che, anche prima di avere un figlio, sul giornale saltava certi articoli di nera a pie' pari (ultimo quello della bambina di 5 anni) e non guardo i film se so che ci sono scene in cui vengono maltrattati i bambini (anche solo film reportage sui maltrattamenti della Chiesa per esempio).

Ciò premesso ti dico la mia: la colpa è stata in primis degli altri giocatori. (Se devo prendermi richiami dal moderatore li prenderò senza battere ciglio) Mi sembra il comportamento classico da adolescente idiota (non che "adolescente" e "idiota" siano sinonimi, ci mancherebbe) che siccome non ha la ragazza e scippa legnate dai professori, pensa di poter usare il GdR per rifarsi una vita (oppure vandalizzando il sedile del treno). A prescindere dalle sue sfigate motivazioni personali, le loro interpretazioni sono assolutamente pessime interpretazioni, perché se anche qualche bambino tentava l'impossibile ribellione si metteva a posto con uno schiaffo al limite. Eravate personaggi di alto livello, quindi con esperienza, quindi si suppone con una certa "organizzazione personale".

Poi il master ha sbagliato e non chiedergli "perché fate così?", forse essendo alla prima situazione del genere con voi ha avuto paura di passare per rompiscatole, ha pensato "non mi piace ma loro si stanno divertendo a quanto pare... Non voglio rischiare di sfigurare".

Ti dirò di più: al posto tuo, se avevo un personaggio legale avrei intimato agli altri di smetterla, se caotico lo ammazzavo direttamente a tradimento e facevo una battuta del tipo "mi ha fatto sporcare il mantello" oppure "stava facendo troppo rumore per i miei gusti".

Sfatiamo il mito che i malvagi debbano  essere interpretati in maniera irrimediabilmente demente.

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Più che adolescenti è un problema molto diffuso da chi gioca pg malvagi. C'è questa convinzione che un pg malvagio deve necessariamente essere un pazzo senza morale che fa tutto quello che gli passa per la mente o un murderhobo, non esistono altre interpretazioni.

 

 

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Non possiamo sapere cosa sia passato per la testa di quei giocatori o di quel master. Se l'OP ci ha parlato e vuole darci più informazioni a riguardo ben venga, altrimenti qualunque ipotesi su perché si siano comportati in un certo modo rimane una mera ipotesi, e i giudizi basati su di essa lasciano il tempo che trovano.

Comunque siano andate le cose, se si ha un problema del genere nella giocata raccomando di risolverlo parlandone off-game; sconsiglio caldamente di reagire attraverso il gioco stesso (il tuo PG ha fatto una cosa che come giocatore mi urta, allora te lo uccido; e simili); può solo peggiorare le cose.

 

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Parlando di tecniche generali ..... in Pathfinder seconda edizione c'è linee e veli: con le linee demarchi elementi della vita reale che il gruppo vuole assolutamente escludere dalle sessioni (Esempio: la tortura. PG e PNG non torturano per ottenere informazioni. Non sono ammesse eccezioni alle linee.) Con i veli identifichi elementi della vita reale che sono consentiti al tavolo da gioco ma di cui vuoi dare descrizioni sfumate, vaghe o appena accennate. (Esempio: il sesso.)

Con un uso oculato di linee e veli secondo me si può giocare una campagna evil senza urtare chi non ama certi mood o un certo tipo di descrizioni.

[detto questo il mio gusto personale è completamente antitetico alle campagne evil che non prenderei mai neanche in remota considerazione.]

 

Modificato da Hero81
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Era una discussione che era già capitata in passato e che ha portato a flame molto accesi, perciò voglio ribadire che tutto quello che dirò è solo frutto di un'opinione personale.

Personalmente ritengo che il divertimento dell'intero gruppo venga prima di quello del singolo giocatore, se tutti gli altri membri del gruppo hanno abbracciato lo stile della sessione/campagna senza problemi mentre per un singolo giocatore quello stile non è possibile da digerire, allora il giocatore singolo dovrebbe lasciare la sessione/campagna e far giocare gli altri con lo stile che preferiscono e li fa divertire.

Non trovo invece giusto verso gli altri il chiedere di sfumare certe parti delle partite se alla larga maggioranza del gruppo non danno fastidio.

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Linee e veli sono termini, e metodologie, trasversali al GdR in generale; sono praticamente sempre esistite. Precedono di molto Pathfinder 2, anche se è positivo che quel gioco le abbia esplicitate nei manuali: non tutti lo fanno.

Dopodiché, naturalmente do ragione a @Grimorio e @Hero81 sul fatto che, presumibilmente, siamo davanti a un caso di incompatibilità tra i gusti, diversi ma egualmente legittimi, delle varie persone; non si tratta di puntare il dito, ma di suggerire delle maniere funzionali per evitare che queste incompatibilità vengano sottovalutate o ignorate.

Infatti fare chiarezza da prima su cosa si andrà a giocare e cosa ci aspettiamo dal gioco, e fare chiarezza durante se qualcuno prova disagio per qualcosa, contrariamente a quanto alcuni pensano non serve a imporre le proprie preferenze o i propri bisogni agli altri, ma soltanto a capire, appunto, se c'è compatibilità o meno. Nel caso venisse fuori che non c'è, come gruppo decideremo liberamente come regolarci, se con un compromesso o dividendoci, a seconda di quanto ci teniamo alla presenza di quella persona al tavolo e alla presenza di quell'elemento nel gioco. Ma parlarne serve proprio a capirlo e prendere questa decisione, qualunque sia. Prevenire è meglio che curare.

Poi possiamo chiamare queste robe "linee e veli" o in qualunque maniera, o possiamo non chiamarle affatto. Ma spero che possiamo concordare che sia meglio per tutti, maggioranze e minoranze, se dello "stile della sessione/campagna" il master ne parla con noi prima, anziché buttarcelo addosso e guardare quanti lo "abbracciano" in corsa.

Modificato da Bille Boo
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52 minuti fa, Bille Boo ha scritto:

Linee e veli sono termini, e metodologie, trasversali al GdR in generale; sono praticamente sempre esistite. Precedono di molto Pathfinder 2, anche se è positivo che quel gioco le abbia esplicitate nei manuali: non tutti lo fanno.

Dopodiché, naturalmente do ragione a @Grimorio e @Hero81 sul fatto che, presumibilmente, siamo davanti a un caso di incompatibilità tra i gusti, diversi ma egualmente legittimi, delle varie persone; non si tratta di puntare il dito, ma di suggerire delle maniere funzionali per evitare che queste incompatibilità vengano sottovalutate o ignorate.

Infatti fare chiarezza da prima su cosa si andrà a giocare e cosa ci aspettiamo dal gioco, e fare chiarezza durante se qualcuno prova disagio per qualcosa, contrariamente a quanto alcuni pensano non serve a imporre le proprie preferenze o i propri bisogni agli altri, ma soltanto a capire, appunto, se c'è compatibilità o meno. Nel caso venisse fuori che non c'è, come gruppo decideremo liberamente come regolarci, se con un compromesso o dividendoci, a seconda di quanto ci teniamo alla presenza di quella persona al tavolo e alla presenza di quell'elemento nel gioco. Ma parlarne serve proprio a capirlo e prendere questa decisione, qualunque sia. Prevenire è meglio che curare.

Poi possiamo chiamare queste robe "linee e veli" o in qualunque maniera, o possiamo non chiamarle affatto. Ma spero che possiamo concordare che sia meglio per tutti, maggioranze e minoranze, se dello "stile della sessione/campagna" il master ne parla con noi prima, anziché buttarcelo addosso e guardare quanti lo "abbracciano" in corsa.

Sono d'accordo, in tutti i casi sarebbe sempre meglio una sessione 0 dove si presentano le tematiche della campagna, in modo che se a un giocatore a cui non sta bene la cosa lui o lei possa ritirarsi dal gruppo prima di avere esperienze poco piacevoli. Oppure se tutto il gruppo non trova piacevoli le tematiche della campagna che possa dirlo al DM in modo che la aggiusti o la metta nel cassetto.

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Se hai tempo e voglia c'è un utile libro (13 pagine in realtà è gratis) chiamato consent in gaming che discute di come gestire queste situazioni fissando uno standard molto elevato di rispetto del prossimo.  https://www.drivethrurpg.com/product/288535/Consent-in-Gaming

Discute sia di come evitare queste situazioni sia di come gestire il dopo.

Per il resto la colpa è sicuramente del Master perchè ha creato lui i personaggi e la storia. Non esistono scuse se si toppa così alla grande, ha indiscutibilmente toppato perchè una delle persone con cui gioca è stata male per via del come ha gestito il tavolo e non era questo lo scopo della serata (da come descrivi la serata). Si è preso delle responsabilità extra non necessarie (creare i personaggi, non discutere i temi del gioco o come narrare) per massimizzare l'effetto della partita e tu ci sei rimasto scottato.

 

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14 ore fa, Grimorio ha scritto:

Era una discussione che era già capitata in passato e che ha portato a flame molto accesi, perciò voglio ribadire che tutto quello che dirò è solo frutto di un'opinione personale.

Personalmente ritengo che il divertimento dell'intero gruppo venga prima di quello del singolo giocatore, se tutti gli altri membri del gruppo hanno abbracciato lo stile della sessione/campagna senza problemi mentre per un singolo giocatore quello stile non è possibile da digerire, allora il giocatore singolo dovrebbe lasciare la sessione/campagna e far giocare gli altri con lo stile che preferiscono e li fa divertire.

Non trovo invece giusto verso gli altri il chiedere di sfumare certe parti delle partite se alla larga maggioranza del gruppo non danno fastidio.

Sinceramente se ti diverti a torturare e massacrare bambini hai un serio problema mentale.

Come detto da altri essere malvagio non vuol dire essere uno psicopatico assassino e sopratutto la risposta 

Il 18/6/2022 at 14:20, buzzqw ha scritto:

"non fare sessioni tenendo personaggi evil, perche' se non posso fare quello che voglio fare.. allora tanto vale fare i buoni".

indica esattamente quanto descritto da @MadLuke e @ilTipo, spiace per la loro infantilità e il loro singolo neurone zoppo, ma no, essere malvagi non vuol dire fare quello che vuoi... perchè scommetto che se il pg di Buzzqw avesse ucciso uno dei loro pg avrebbero protestato, eccome, alla faccia del "faccio quello che voglio" e dell"importante e che gli altri si divertano"

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Trovo che discutere di chi sia la colpa sia abbastanza sterile. Non trovo neanche che sia una situazione specifica dei Giochi di Ruolo, è una questione sociale, da risolvere (come hanno evidenziato più o meno tutti) con miglior comunicazione.

Si possono eliminare i GdR e il problema rimane invariato. Un componente del gruppo propone di andare al cinema a vedere qualcosa, e tutto il gruppo vota per un film horror splatter con torture indicibili che a me infastidirebbero molto ma, non aspettandomi che il film sia di quel genere, non dico niente. Una volta in sala, per non disturbare gli altri non mi alzo e me ne vado ma mi guardo tutto il film standoci male.

Non credo sia interessante discutere di chi sia la colpa, né se chi ama gli horror splatter sia malato. Anche se sicuramente la maggior parte dei GdR è family friendly, e quella è giustamente l'aspettativa, ho visto giocate molto adulte e in generi anche molto fetish tra persone consenzienti, e non mi metterò sicuramente a fare shaming della fantasia altrui - come se non avessi mai passato un pomeriggio su GTA a investire pedoni. Non è neanche interessante decidere se la colpa sia del master o dei giocatori, o di chi non ha detto niente quando la situazione dava fastidio solo a lui mentre gli altri si divertivano.

C'è stata una forma di divertimento di gruppo in cui tutti pensavano di divertirsi mentre una persona invece non si stava divertendo. È un problema di comunicazione e consenso, e come tale è davvero difficile da giudicare senza essere stati al tavolo quella sera: ci sono mille discorsi che si possono fare! Ovviamente ci sono meccanismi di peer pressure all'opera che non rendono facile la comunicazione. Sicuramente il master ha tradizionalmente un ruolo di arbitro anche sociale, esterno alle scelte di gioco, ma è anche un ruolo che deriva da momenti storici diversi. Dare la responsabilità al solo master implicherebbe che non sarebbe stato possibile per un giocatore di proporre di discutere prima i temi affrontabili, che credo sia limitativo: se non viene in mente al master, può venire in mente ad un giocatore.

Di contro dare la responsabilità ai soli giocatori, a prescindere dalla effettiva meccanica al tavolo, mi sembra ancora più strano: la situazione messa sul tavolo dall'inizio sembrava richiamare in modo abbastanza naturale al genere che si è poi andato a creare. Non tutti i malvagi sono psicopatici, ma abbiamo immagini molto dure di gruppi di raziatori di monasteri indifesi nella storia in cui le scene splatter, anche su donne e bambini, non sono mancate. Sicuramente esistono, sicuramente non sono rare eccezioni. Quando uomini malvagi si sentono al di sopra della legge (razzie, guerre,...) fanno spesso cose orribili. Se mi proponessero in un libro la situazione "Cinque persone malvage entrano in un monastero indifeso per una razia, ci sono solo giovani bambini e adolescenti e le forze del bene sono troppo distanti", e mi chiedessi cosa aspettarmi dallo svolgimento della scena, quello che è successo sarebbe sicuramente tra le varie possibilità. Il trope stilistico è Anakin che ammazza i bambini, e mille altri momenti simili. Non c'è niente di male né a esserne infastidito né a divertirsi a riviverlo, siamo tutti diversi ed è il motivo per cui è importante comunicare.

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