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The Fall of Plaguestone


Lone Wolf

Messaggio consigliato


Void 

uhhh ~ sembra tutto delizioso , meglio di qualsiasi ratto ed insetto. Comincio ad ingozzarmi provando tutti i piatti portati con le diverse pietanze. MHHHHHH !! Bumno!! Dico con la bocca piena. I pasti sono caldi e non freddi, wow. mh? Una giga cosa? Che cos'è? Comunque sono lieta di sentire delle storie. Ne ho anche io molte! 

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E tu chi sei?

Inizio a mangiare e passo sotto il tavolo il cibo al mio compagno lupo...

Io non conosco storie...goblin non molto fantasiosi per certe cose ed animali...bhe essere animali...

Storie umane essere così noiose e si parte , io non essere molto interessato...

e continuo a mangiare....

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Bort si schiarisce la voce e inizia a narrare di come, anni e anni fa, nel corso delle sue esplorazioni, sia incappato nel castello di un gigante. Ad un primo sguardo il castello gli era sembrato abbandonato, così aveva deciso di entrare alla ricerca di qualche tesoro abbandonato. Purtroppo per lui il luogo era ancora abitato e venne catturato da una gigantessa delle nubi che aveva deciso di vivere da eremita. Destinato ad essere mangiato, Bort era riuscito a far parlare la donna e a farsi confidare quanto iniziasse a rimpiangere quella scelta e di quanto si sentisse sola. Da cosa nacque cosa e i due finirono per condividere una notte di passione insieme. Grandemente soddisfatta, la gigantessa permise a Bort di ritornare alle sue avventure e di portare con se alcune delle gemme che teneva nascoste nel castello. "...ed è così che il vostro caro e vecchio Bort se ne è uscito bello gagliardo dal castello con tre grossi diamanti nello zaino. E forse un figlio mezzo gigante."

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Vur 

come... Mhh giro la testa incuriosita e una nota di disappunto nello sguardo. Come è stato fisicamente possibile che siete riusciti ad unirvi. I giganti non sono alti come le montagne ? Oppure .. ti sei fatto un altro mostro ? Appoggio un paio di dita sul mento strusciandolo per il resto davvero bello, era almeno bella questa gigantessa? Come si chiamava ? Incuriosita. Se vi piacciono le storie così.. io ho un sacco di miti e leggende da raccontarvi. Sorrido tutta contenta anche un poco confidente. 

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Il nano batte il boccale contro quello di Durdan, per poi sgargarozzarsi il contenuto in un sol sorso. "Vi assicuro che è tutto vero!" Bort si batte un pugno sul petto con fare orgoglioso. "E non è stata neanche la mia impresa più audace. Ma non voglio monopolizzare l'attenzione. Void cara, hai detto di avere anche tu storie da raccontare. Avanti, narraci qualcosa mentre aspettiamo che arrivi altro cibo!"

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Void

cambio totalmente espressione , il mio sorriso rimane lo stesso, quello gioviale di una ragazza, ma gli occhi , dalle iridi  arancioni e le sclere completamente nere profonde come due buchi vuoti, il mio sguardo cambia totalmente il sorriso... restando umano ma con un celato velo di inquietudine, di follia, mi schiarisco per bene la gola. volentieri. molto volentieri, è la prima volta che ne racconto una, ero stanca di raccontarle a me stessa....nel buio. 

allora..  avvicinino sempre di più la faccia al tavolo , come se volessi raggiungere il volto di ognuno dei presenti. 

Allora... iniziamo con una leggera. 

Tempi immemori.. si parla della venerazione , di un dio della Luna, colui che se servito in maniera rigorosa, possa dare incredibili doni ai mortali, i mortali di superfice come voi , uccidevano e sacrificavano per lui, di solito il dono principale era quello di poter raggiungere le stelle e la luna , insieme a lui, diventarne una, avere il potere di bruciare e piegare le normali leggi solari. 

la più grande opera mai fatta sono tre piramidi , dopo svariati anni le stelle si allineavano sopra di essa e lui tramite un rito poteva essere chiamato e disposto ad udienze. tale era la sua grandezza e generosità , ma allo stesso sapeva risultare volubile e iraconda verso i fedeli che la tradivano

una volta un sacerdote tentò di estrarre il suo potere senza esserselo guadagnato , e quindi... la divinità gli lanciò addosso tutta la sua ira, marchiandolo in eterno e facendolo sprofondare nella follia più totale ed evocando a sé le sue progenie per uccidere e assimilare.... fracassare, spappolare , divorare gli altri fedeli traditori.  più vado avanti con il racconto più ci do foga. (non è magnifico?) sempre con il mio sguardo fisso, placido, troppo placido.. troppo umano e troppo calmo, le mie pupille si ingrandiscono sempre più ma non troppo , ancora si vede il contrasto delle iridi arancione ma è come se i miei occhi stessero sprofondando nel buio. fu la fine dunque della divinazione del Caos Strisciante, L'abitatore del Buio, L'uomo nero, il faraone oscuro... perché la divinità della Luna era conosciuta con molti nomi, e più di mille forme, con ognuna un proprio significato.  scuoto un attimo la testa, un pò troppo presa dalla mia storia. comunque dicevo.. si pensava che tutti avessero smesso di adorarlo per via della sua ira, del suo essere troppo malleabile... e alla fine.. come sempre.. esseri eterni esistiti dall'alba dei tempo prima del tempo e dello spazio.. sono duri da dimenticare. si parla di elfi oscuri che lo profetizzano ancora.  e che doni conoscenza e potere a chi lo ubbidisce. e voi? volete ubbidire il Caos Strisciante ? volete illuminarmi , passare ad un livello di esistenza superiore? spero che la mia storia vi abbia affascinato , come ha affascinato me la prima volta che l'ho sentita. il mio sguardo ritorna serio e anche il mio tono di voce , prima quasi profetico e perverso ritorna carino come prima. ne ho tante altre comunque.  mi giro verso Durdan scusa sono stata lunga, fai pure te. 

- musica di sottofondo 

Spoiler

 

 

 

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  • Supermoderatore

Durdan

Il tono inquietante di Void, unito al suo strano atteggiamento quasi sovrannaturale mi fanno decisamente svanire quel vago senso di appagamento e tranquillità che mi stavo godendo nella serata. A questo mancano decisamente molte rotelle, va ancora a finire che una di queste sere ci sgozza nel sonno...

Mi schiarisco la voce dopo il racconto di Void e mi faccio spazio sul tavolo in fronte a me, per prepararmi a mimare mosse e movimenti con le braccia Dovete sapere che Bremer dar Gorst è un nome molto famoso nei circoli di combattimento, un maestro delle due lame, grosso e robusto come un macigno ma anche agile come un puma di montagna. Il suo lavoro ufficiale è di guardia del corpo del re Orso dan Luthar, ma di tanto in tanto si cimenta in dei tornei di spada che si organizzano sotto banco. E quando lo fa è il vincitore scontato. Un paio di anni fa mi ero iscritto in uno di questi tornei in un posto veramente sperduto ed infame, sicuro di arrivare almeno secondo se non primo, mi sarei fatto due soldi facili e un po' di reputazione. Ma la mia sfortuna ha voluto diversamente, per puro caso era di passaggio in quelle zone Bremen e decise di partecipare, per "sgranchirsi un po' le ossa". Me lo sono ritrovato come primo avversario e appena l'ho visto entrare nell'arena non ci credevo, era come vedere una volpe bianca su una spiaggia d'estate. Ma quella vocina stridula su quel corpo massiccio è inconfondibile. Quando ci siamo avvicinati l'ho salutato, confermando che fosse davvero lui, e a quel punto ho capito che potevo fare solo una cosa: limitare i danni. Ma non potevo nemmeno arrendermi subito, un minimo di orgoglio che l'aveva ancora Non appena l'incontro è iniziato mi è scattato addosso come un toro infuriato, silenzioso come una tomba e letale come la morte. Non so come, sono riuscito a parare i primi due fendenti e anche se mi stava mettendo all'angolo speravo almeno di riuscire a strappargli un tocco prima di essere sconfitto. Quindi ho scartato di lato, per un affondo leggero al suo fianco...ma quel maledetto omone di un quintale e mezzo ha fatto una piroetta che neanche una ballerina professionista e con un calcione mi ha fatto volare per tre file su per gli spalti. Mi sono spaccato tre costole e mi hanno dichiarato sconfitto, ma almeno sono riuscito ad andarmene in piedi da quell'incontro. Ho pure potuto stringergli la mano, anche se non mi ha detto più altro dopo il primo scambio di parole. Ha ovviamente demolito ogni altro avversario quel giorno, vinto il premio che poi ho saputo ha regalato ad una cameriera della locanda del post.

Non sarà stata una grande storia immagino, poco eroica, non suscita chissà che gran sentimenti, ma per me è solo l'ennesimo modo per ribadire che il mondo è sempre pronto a *******, l'unica cosa che possiamo fare è sopravvivere meglio che riusciamo, strapparsi pure qualche soddisfazione qua e là è roba non da tutti.

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Nella locanda cala il silenzio mentre Void racconta la sua storia e vedete che anche alcuni avventori dai tavoli affianco si sporgono un po' verso di voi per sentire meglio. La piccola Glunda sembra farsi ancora più minuta mentre si nasconde dietro l'ampia figura di Ulf. "Accidenti... mi sa che questa notte qualcuno non dormirà!" Sentenzia Bort. L'atmosfera torna a farsi un po' più leggera con il racconto di Durdan. Olf e Ulf sembrano particolarmente presi dalla narrazione e finito di ascoltare iniziano a battibeccare su chi di loro due sarebbe stato in grado di resistere più a lungo, se non addirittura capace di battere Bremer. "E voi due?" Chiede Bort a Tuk Tuk ed E Tu Chi sei " Avete qualche racconto o leggenda goblin da narrare? So che non vi piacciono cani e cavalli... qualche leggenda su un eroe che ha sconfitto un mostro equino?"  

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Void

vedendo che ho attirato molta gente con la mia storia mi giro verso di lui sorridente spero che vi sia piaciuta la storia ehehehe!! dico con una risata fanciullesca. per poi fissare Glunda con fare apprensivo scusa.. spero di non aver esagerato... è solo che.. è la prima volta che narro queste storie insieme a delle persone... mi gratto la testa imbarazzata vi.. vi è piaciuta.. ne ho un'altra se volete però è molto pesante, c'è non so ahahahah. 

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Tuk Tuk

Conosco la storiella  Di Glob e il suo mitico pentolone. Si tratta di un vecchio goblin che gira per il mondo per trovare l'inspirazione culinaria cuocendo di tutto nel suo pentolone, che siano ortaggi e carni di dubbia provenienza ma anche unghie, sabbia e moccolo. Glob è molto gentile e offre spesso ai viaggiatori le sue pietanze, talvolta entra anche in posti come questo elargendo il suo grande sapere culinario

 

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Fortunatamente la storia di Tuk Tuk viene narrata prima che arrivi il nuovo giro di vettovaglie, quindi nessuno da di stomaco al sentir parlare di cosa il leggendario goblin metteva nel suo famigerato pentolone. La serata prosegue tranquillamente, con varie portate a base di rapa, fino ad arrivare al dolce: un porridge di rape e miele di cui Bort sembra particolarmente ghiotto, tant'è che il piccolo goblin cameriere gliene serve una ciotola di notevoli dimensioni. Il mercante nanico vi ringrazia ancora una volta per il buon lavoro fatto nel proteggere la carovana, per poi affondare il cucchiaio nel suo amato dessert. Ne prende uno, due bocconi, ma al terzo, vedete che il nano diventa paonazzo in volto. Gli occhi lacrimano, la gola gli si gonfia e inizia a schiumare dalla bocca, per poi cadere a terra.

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