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Elezioni in Città - come coinvolgere i PG


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Ciao a tutti,

premetto che giochiamo in D&D 5e, ma posto qui perché credo sia un tema piuttosto generico e che non coinvolga necessariamente il sistema di gioco, ma se ritenete opportuno spostate pure 🙂

 

Nella campagna che stiamo giocando, di cui io sono la DM, i personaggi hanno scoperto degli intrighi che coinvolgono due NPC i quali con altissima probabilità saranno rimossi dal loro incarico di membri del consiglio cittadino (tutto dipenderà da cosa sceglieranno i giocatori nella prossima sessione).

A questo punto vorrei coinvolgere i PG nella scelta dei nuovi governanti (ho pensato che essendo stati loro a scoprire i sotterfugi di questi due, sia verosimile che la città sia loro riconoscente e che permetta almeno di suggerire dei candidati)

Il dubbio è... come?

Se a qualcuno di voi è già capitata una cosa simile, come l'avete gestita?

 

Io al momento avrei pensato a due opzioni:

1) faccio loro scegliere due nomi e li accetto di default

2) faccio loro scegliere dei candidati, cui affiancare altri candidati rivali ed i PG dovranno convincere un gruppo di "grandi elettori" (altri membri del consiglio, personaggi influenti in città...) a votare per i propri, magari accordando favori, stringendo alleanze o con delle mini-quest. Questa seconda opzione mi sembra sulla carta più stimolante, ma non vorrei alla lunga fosse noiosa...

 

Ovviamente accetto di buon grado qualunque idea

grazie mille!!

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La seconda opzione è piuttosto buona, puoi pensare ad una serie di piccolissime mini-quest che aiutino anche a rendere i personaggi una parte più importante della comunità.

Per esempio, il Capogilda dei Tessitori vuole che aiutino a ristabilire una vecchia strada comoda ma infestata da un mostro. Se ci riescono il Capogilda è certamente felice di aiutarli, ma nel frattempo loro avranno anche reso un gran servizio alla gilda in generale e a molti cittadini. 

Inoltre questi mini-lavori aiuteranno anche a creare una nuova situazione sociale, con nuovi nemici e ostacoli. Aiutare la gilda dei tessitori potrebbe creare attriti con la gilda dei carrettieri, per esempio. Loro guadagnavano parecchio dall'uso della strada più lunga e ora hanno perso dei soldi sul lungo periodo. 

Potresti istituire una tabella accessibile ai giocatori e un semplice sistema di punti che consenta loro di capire chi stanno aiutando e chi si stanno facendo nemici. Parliamo di inimicizie minori, ovviamente: la gilda dei carrettieri non invierà degli assassini contro il party, però potrebbe rifiutare sconti o caricare di più le tariffe nei loro confronti. 

La domanda che bisogna farsi però è: ai giocatori importa questa scelta? Perché spesso i giocatori non si interessano troppo a queste faccende mondane. Ok, i miei lo fanno e forse anche i tuoi, ma è una domanda importante da farsi. 

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Se non la vuoi far durare troppe sessioni ma vuoi concluderla abbastanza rapidamente, gliela puoi far giocare come una skill challenge. Se gli schieramenti che si presentano alle elezioni sono due, stabilisci la probabilità che eleggano uno o l'altro (50/50? 60/40?) e poi fagli provare a convincere i vari gruppi di potere (gilde influenti? Nobili? Religiosi?) con prove di persuasione e argomenti convincenti. Ogni gruppo portato dalla parte desiderata alza la probabilità di elezione di un tot (5-10%?)

Arrivano magari a 80/20% e gli tiri davanti l'exit poll che manco le maratone di mentana 🤣

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2 ore fa, Thaeris ha scritto:

Io al momento avrei pensato a due opzioni:

1) faccio loro scegliere due nomi e li accetto di default

2) faccio loro scegliere dei candidati, cui affiancare altri candidati rivali ed i PG dovranno convincere un gruppo di "grandi elettori" (altri membri del consiglio, personaggi influenti in città...) a votare per i propri, magari accordando favori, stringendo alleanze o con delle mini-quest. Questa seconda opzione mi sembra sulla carta più stimolante, ma non vorrei alla lunga fosse noiosa...

Ah, che bello! La 2 è un mio sogno nel cassetto da lungo tempo. Ancora non ho mai trovato l'occasione.

Sì, raccomanderei decisamente la 2: nel senso, se c'è un'elezione, è verosimile che far eleggere qualcuno non sia automatico; quello che possono fare i PG è cercare di parlare/agire/brigare in favore dei candidati per aiutarli a raggiungere il traguardo.

Il tempo da dedicare alla cosa dipende, ovviamente, dai gusti tuoi e dei giocatori: anzi, chiedere direttamente a loro quanto spazio vogliono dare, in gioco, a questo compito può essere l'opzione vincente.

A seconda di quanto tempo scegliete di dedicarvi, puoi risolverla (in ordine crescente di tempo):

  1. con un singolo tiro di dado (diplomazia o simili, stabilendo una CD opportuna);
  2. con una cosiddetta skill challenge, come ti è stato suggerito da @Minsc (varie prove, anche diverse, con la necessità di ottenere almeno X successi prima che si verifichino Y fallimenti);
  3. come una vera e propria quest, con diverse personalità da convincere (o corrompere), ognuna con le sue particolarità, e varie gradazioni di successo a seconda di quante ne convincono (più ne convincono, più probabile sarà l'elezione dei loro prediletti).

 

 

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Io sto organizzando una votazione in senato per la campagna in real, e la gestisco così.

Ogni senatore ha una linea di voto (fortunatamente il voto è semplice, A o B). E ogni senatore ha una percentuale iniziale che rappresenta quanto può essere facilmente convinto a cambiare voto.

Se i personaggi fanno buoni tentativi di convincere uno o più senatori questa percentuale sale di 5%, più un 5% aggiuntivo per ogni due punti sopra la CD.

 

Esempio

Il senatore Caio normalmente cambia idea con il 25% di possibilità (non è uno zelota del partito), e la CD per impressionarlo con un discorso è 15. 

Un pg che fa una prova di Persuasione e arriva ad un risultato di 14 o meno non migliora la situazione.

Un pg che fa una prova di Persuasione e arriva ad un risultato di 15 migliora la disposizione del senatore del 5%, portandola da 25% a 30%.

Un pg che fa una prova di Persuasione e arriva ad un risultato di 23, per esempio, supera la CD di 8 punti. Quindi migliora la disposizione del 25% portandola dal 25% al 50%.

 

Dopo di che io tiro 1d100 per ogni senatore e vedo il risultato. A sentirlo così sembra complicato, ma ho stabilito una possibilità di cambiare idea base per tutti i senatori, e poi ho abbassato o alzato quella di png importanti per l'avventura, png che i personaggi conoscono. In questo modo i pg possono influenzare il voto, ma in modo sottile e graduale.

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4 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

La domanda che bisogna farsi però è: ai giocatori importa questa scelta? Perché spesso i giocatori non si interessano troppo a queste faccende mondane. Ok, i miei lo fanno e forse anche i tuoi, ma è una domanda importante da farsi. 

1 ora fa, Bille Boo ha scritto:

Il tempo da dedicare alla cosa dipende, ovviamente, dai gusti tuoi e dei giocatori: anzi, chiedere direttamente a loro quanto spazio vogliono dare, in gioco, a questo compito può essere l'opzione vincente.

Questo certamente è cruciale, conoscendo i giocatori, dovrebbe piacere loro questa possibilità di gioco, anzi non mi stupirei se uno di loro si candidasse pure...

Sarà una delle domande che farò nella sessione di domani (dopo che avranno deciso che farne dei due malfattori... potrebbero anche stupirmi e decidere di non rivelare al mondo quanto scoperto, tenere i due al loro posto, ma ricattarli e agire nell'ombra...) diciamo che mi sto solo portando avanti 😉

in base alla risposta, deciderò come proseguire (esattamente come suggerito da @Bille Boo)

- se non interessa minimamente, allora deciderò io chi mettere al consiglio

- se vogliono che i pg siano parte attiva, ma ai giocatori non interessa "giocarla" o vogliono chiuderla velocemente, allora sfrutterò le prove di diplomazia come ha ben detto @Minsc

- se invece se la vogliono giocare fino in fondo... allora si parte con la campagna elettorale 

 

4 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Potresti istituire una tabella accessibile ai giocatori e un semplice sistema di punti che consenta loro di capire chi stanno aiutando e chi si stanno facendo nemici.

44 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto:

Io sto organizzando una votazione in senato per la campagna in real, e la gestisco così.

Ogni senatore ha una linea di voto (fortunatamente il voto è semplice, A o B). E ogni senatore ha una percentuale iniziale che rappresenta quanto può essere facilmente convinto a cambiare voto.

Se i personaggi fanno buoni tentativi di convincere uno o più senatori questa percentuale sale di 5%, più un 5% aggiuntivo per ogni due punti sopra la CD.

E se unissi questi due ottimi spunti? diventerebbe troppo complesso forse?

10 "grandi elettori", 3 sappiamo già essere dalla nostra parte, 3 sono irriducibili dell'altra fazione. Ne restano 4 "indecisi" da convincere (o 3 irriducibili da ammazzare... non escludiamo niente)

Se Tizio ha il 25% di possibilità di cambiare idea, CD15 per convincerlo ma diventa CD10 se ho aiutato lui o la sua fazione (o famiglia...) in una miniquest (o se l'ho corrotto, minacciato... solite alternative sempre valide), diventa CD18 se invece ho aiutato la fazione avversaria

 

4 ore fa, Minsc ha scritto:

gli tiri davanti l'exit poll che manco le maratone di mentana 🤣

ah la maratona di Mentana non gliela leva nessuno 🤣

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12 ore fa, Thaeris ha scritto:

1) faccio loro scegliere due nomi e li accetto di default

2) faccio loro scegliere dei candidati, cui affiancare altri candidati rivali ed i PG dovranno convincere un gruppo di "grandi elettori" (altri membri del consiglio, personaggi influenti in città...) a votare per i propri, magari accordando favori, stringendo alleanze o con delle mini-quest. Questa seconda opzione mi sembra sulla carta più stimolante, ma non vorrei alla lunga fosse noiosa...

Ottima domanda!

Credo che ci sia una domanda da porsi prima: che cosa ci guadagnano i personaggi a scegliere i membri? C'è un motivo per cui potrebbero essere interessati? Vogliono essere loro stessi consiglieri? Hanno un motivo pratico per volere un posto in consiglio? Se non ci sono risposte chiare a tutte queste domande e se nessun PG ha da guadagnarci o da perderci drammaticamente, se non è legato alla trama, onestamente c'è il rischio che, per quanto sembri una gran sessione sulla carta, si riveli noiosa. In questo caso andrei su 1 e via, o al massimo un discorso e una prova di caratteristica e via. Una prova di caratteristica non è gioco, ma è un buon modo per risolvere parti della storia che non ci interessano troppo ma necessitano comunque di una risposta.

Se invece il malvagio mago Norimon vuole schiavizzare la città, e i PG stanno facendo il possibile perché il consiglio non voti la mozione per aprirgli le porte, o qualsiasi siano i motivi per volere avere dei consiglieri invece di altri, allora assolutamente sfrutta la situazione. Considera cosa i PG potrebbero ottenere se riescono a mettere un consigliere in consiglio, e cosa potrebbero ottenere se ne riescono a mettere due: in questo modo possono contrattare, e possono fare scelte interessanti. Chiarisci bene i termini. Diciamo che ci sono un certo numero di senatori che votano. Dividine l'80% in tre-cinque gruppi di potere, e fai che ogni gruppo controlli un certo numero di voti in senato. Gli altri senatori, non allineati con interessi specifici e di partito, sono liberi, con i PG che avranno il supporto di alcuni di questi senatori in quanto salvatori. Definisci i gruppi di potere: lega ogni gruppo ad un'attività (economica o altro) cittadina. Decidi quale siano le necessità di ogni gruppo di potere, cosa vuole.

Vedo due possibili tipi di obbiettivi. Primo, interessi che sono il motivo di contrasto tra gruppi, irrisolvibili, che impediscano di mettere tutti d'accordo: il gruppo che controlla il mercato del legno vuole che sia dato libera licenza di taglio ai tronchi millenari della foresta di ferro, il gruppo legato al tempio non vuole si tocchino i tronchi millenari, etc etc. Secondo, altri obbiettivi dei gruppi sono legati invece a possibili mini-quest, anche cittadine, risolvibili. Non troppe ovviamente, non deve diventare una serie infinite di sottoquest per tutti i gruppi, tipo videogioco: idealmente dovrebbe essere facile raggiungere un 40% di voti semplicemente cercando le soluzione ottimali, per poi raggiunge il 51% smuovendo un gruppo con una quest. Metti anche qualche check di persuasione ovviamente, ma non deve sostituire il gioco ma complementarlo.

O magari il problema non è solo farli eleggere, ma convincere Mattarel... ehm, il candidato perfetto a accettare il posto, anche se non vuole. L'avventuriero che aveva salvato la città venti anni fa, ora fabbro cittadino e rispettato dal popolo, non vuole fare il consigliere ma sarebbe perfetto per gli interessi dei PG. E potrebbe da solo mobilitare cinque o sei voti di senatori aggiuntivi, che verrebbero attratti dal suo prestigio personale. Perché non vuole entrare in consiglio? Potrebbe esserci un motivo che i PG possono risolvere...

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9 ore fa, bobon123 ha scritto:

Credo che ci sia una domanda da porsi prima: che cosa ci guadagnano i personaggi a scegliere i membri? C'è un motivo per cui potrebbero essere interessati? Vogliono essere loro stessi consiglieri? Hanno un motivo pratico per volere un posto in consiglio?

Senza tediarvi troppo con la trama della campagna, sì il party avrebbe notevole guadagno nell'avere almeno l'appoggio del governo cittadino sia per main quest che per background personale di 3 pg su 4

9 ore fa, bobon123 ha scritto:

O magari il problema non è solo farli eleggere, ma convincere Mattarel... ehm, il candidato perfetto a accettare il posto, anche se non vuole. L'avventuriero che aveva salvato la città venti anni fa, ora fabbro cittadino e rispettato dal popolo, non vuole fare il consigliere ma sarebbe perfetto per gli interessi dei PG. E potrebbe da solo mobilitare cinque o sei voti di senatori aggiuntivi, che verrebbero attratti dal suo prestigio personale. Perché non vuole entrare in consiglio? Potrebbe esserci un motivo che i PG possono risolvere...

Questo è un bellissimo spunto! Se si deciderà di procedere con le elezioni "attive" sicuramente lo sfrutterò 🙂

 

grazie ancora a tutti!!

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