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TdG - Larta 'h Vekkdin - I - Sulla porta di casa


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Snorri Laikarakkin

Vedere così tanti guerrieri mi innervosisce: in effetti, questa potrebbe essere davvero una trappola.
Tuttavia, sembrano ancora disposti a parlare, nonostante siano capaci solo di farlo in Nolke: odio non capire di cosa stanno parlando.

Signori, vi chiedo scusa per il ritardo e vi ringrazio per averci aspettati, aspettavamo con ansia di poter parlare con voi! dico in Malke, nella speranza che capiscano: mal che vada ci penserà Andr a tradurre, sperando che sia disposto a farlo.
Vorrei iniziare stabilendo un punto importante: capiamo il motivo della vostra fuga dal nord, e lo rispettiamo, ma vorremmo chiedervi cosa sperate di ottenere qui, più a sud. Vi accontentate sopravvivere o... Desiderate autogovernarvi? Nel sud non ci sono più molte terre "libere".

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Ektor traduce ai suoi, anche se pare che qualcuno reagisca alle parole di Snorri come se le capisse almeno in buona parte. 

Ed è sempre lui a parlare "Noi vogliamo solo una terra dove restare, vivere senza servire un padrone. Non ci serve altro" gli altri annuiscono, capendo il senso del suo discorso "E siamo qui numerosi solo perché l'ultima volta... beh, avete usato la violenza prima della diplomazia. Capirete la nostra cautela. Ma il fatto che i nostri amici che avete fatto prigionieri siano qui sani e salvi ci fa sperare bene. Potreste cominciare col liberarli? In cambio manderemo via quattro dei nostri, per riportarli subito a casa"

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Andr Ruhn

Traduco le richieste di Ektor ai miei compagni, annuendo poi alle parole di Chazia: avevo pensato proprio ad una idea simile. Penso che sia un buon modo per mostrare la nostra buona fede. Se non avete nulla in contrario, ovviamente. Dico ai miei compagni in korth, passando poi al nolke per parlare al gruppo di ex-banditi. Vi chiederei però di far restare qui Vigga. Concludo indicando la donna klaya al nostro seguito: le ho parlato e ho iniziato a intuire cosa pensi, potrebbe esserci utile per questa trattativa. Le vostre parole sono sensate. Non possiamo concedervi della terra: non siamo i signori della Montagna. Possiamo però provare a risolvere questo problema: siamo consapevoli che scacciarvi sarebbe solo una soluzione temporanea, visto ciò che sta accadendo a nord. E il nostro unico interesse è quello di far sì che la nostra gente non debba trovarsi ad affrontare degli altri esuli in cerca di un luogo da chiamare casa. Se siete interessati, possiamo provare a contrattare con la Dimora Benedetta e trovare un accordo vantaggioso per entrambi. 

Master

Spoiler

Persuasione +5 (in caso serva tiro direttamente sul server)

 

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Snorri Laikarakkin

Dubito che questa gente abbia di che commerciare... Dico in Korth agli altri Guardateli, sono dei disperati fuga. Se Kel Boldar darà loro delle terre, sarà per farli lavorare, ma non credete che compreranno quelle risorse. Di fatto, diventeranno lavoratori per un qualche trog... Concludo disilluso, guardando i guerrieri di fronte a noi.
Contattiamola comunque, magari la Dimora si rivelerà generosa, ma non facciamogli promesse. Potrebbero davvero avere più fortuna nelle terre degli uomini.

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Ektor non sembra troppo lieto di fare restare qui la donna, ma spiega comunque la faccenda ai suoi, e quando liberate l'altro prigioniero quattro dei nordici si allontanano con lui... Compreso l'omone con l'arma primitiva. 

Restano quindi Vigga, Ektor e un altro klaya dalla barba brizzolata.

"La vostra offerta è allettante" dice costui, in nolke "ma non vogliamo passare da una servitù ad un'altra. Siamo disposti a restare e guadagnarci la terra col lavoro, ma non con la libertà"

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Andr Ruhn

E' altamente probabile e concordo con voi. Ma convincendoli ad accettarli come vassalli potremmo risolvere un problema più grande: un signore della guerra sta provando ad unificare diverse tribù a Nord, cosa che ha spinto questi uomini a venire nelle nostre terre. In questo modo avremmo una sorta di cuscinetto contro questo signore della guerra e delle persone in grado di gestire altri profughi con intenzioni meno pacifiche. Dico ai miei compagni in korth, annuendo alle parole di Ektor prima di rispondergli in nolke. Comprendiamo le vostre richieste. Noi le possiamo portare avanti presso la Montagna: vi chiediamo di cessare gli attacchi ai viandanti e ai nostri braccianti, come segno di buona volontà.

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Snorri Laikarakkin

...Che storie? chiedo in Malke. 
In fondo, fino alla dichiarazione ufficiale della montagna, non abbiamo altro da dirci... Tanto vale approfondire un pò le nostre conoscenze riguardanti Kel Boldar, a prescindere da quanto le loro informazioni possano essere errate o superficiali.

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Snorri Laikarakkin

No, no, capisco. Continuo in Malke, stando attento ad usare i termini più semplici possibile, in modo da farmi capire.
Dopo questo scambio, direi che possiamo tornare nelle nostre rispettive case, in attesa della risposta dei piani alti. Sorrido agli uomini, voglio farli capire che non ce la siamo presa, alla fine siamo stranieri quanto loro.
Se nessuno ha altre domande...

Modificato da Plettro
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"No, a noi sta bene. Abbiamo già messo in allerta il nostro accampamento e partiremo con poco anticipo se necessario. Resteremo se possiamo" risponde sempre in malke l'uomo brizzolato "Sono soddisfatto, pensavo fosse più difficile trattare con voi. Torno dai miei sapendo di aver parlato con delle persone degne"

A questo punto è chiaro che se non c'è null'altro da fare o da dire, il gruppo si allontanerà. 

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2488 dell'Endag 
29 andia, sera

Una volta tornati al villaggio mandate un messaggero alla Dimora, affinché si giunga ad un accordo con questi profughi del nord. La situazione si evolve in diramazioni inaspettate, perché pochi giorni dopo una piccola delegazione giunge da voi direttamente da Kel Boldar. Tra questi c'è un alfiere del trog Zagrakdin, un nano giovane e dall'aria efficiente che vi interroga a fondo sulla questione dei barbari umani. Quando spiegate la vostra idea e come avete cominciato a metterla in atto sembra positivamente impressionato. Si ferma un giorno, e poi parte alla volta della foresta accompagnato dalla piccola scorta armata.

Sei giorni dopo fa ritorno e soddisfatto vi informa che agli umani è stato permesso di soggiornare nelle terre della Montagna, purché paghino una quota annuale sotto forma di legname abbattuto nella foresta, e a patto che interrompano qualsiasi attività criminale. La situazione si è risolta abbastanza bene, sembrerebbe. 

Nei mesi successivi...

La vostra vita tra i thrag-varaak continua senza altre sorprese. Siete impegnati con le attività quotidiane e ben presto avendo finito le faccende più importanti vi ritrovate a lavorare fianco a fianco dei braccianti. L'addomesticamento del draco è lungo e noioso ma la bestia sembra pacifica, dimostrando un temperamento irritabile solo quando viene infastidita più dello stretto necessario. 

L'unico elemento davvero peculiare è quello relativo alla situazione di Moggo: non ci sono però altri attacchi di violenza da parte sua e dunque anche questa storia si conclude abbastanza positivamente. 

Trascorrete al villaggio tutte e quattro le stagioni, godendovi il bel sole estivo, le piogge autunnali e, quando arriva l'inverno, la comodità della vostra dimora comune. 

2489 dell'Endag

2 semeo, mattino

Tra non molto scadrà il vostro anno di prova fuori dalla Montagna. Stando all'Endag mancano circa venti giorni, ed è per questo che stamattina venite tutti sorpresi nell'incontrare un messo del vostro bintrog. Un giovanissimo nano a cavallo di un pony, arriva da voi con una convocazione presso il Rabakridd, la Porta del Re che si trova ai piedi della montagna. Vi viene altresì consigliato di portare con voi gli effetti personali che desiderate conservare. 
I braccianti vi assicurano che questo è già successo con i vostri predecessori... ma non con questo anticipo. Che cosa è successo?

NOTE

Spoiler

Ed ecco la conclusione del primo capitolo!
Potete postare qui le vostre attività durante il resto dell'anno al villaggio, poi aprirò il nuovo TdG. 
E... level up!

 

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Snorri Laikarakkin

Snorri continua a mettere a disposizione del villaggio le sue conoscenze e capacità di accademico. Aiuta a calcolare la produttività del villaggio, distribuisce consigli e storie a chi li richiede e, in generale, non si esime dal partecipare alla vita pubblica, cercando di amicarsi il popolino con la sua affabilità, parlantina e simpatia.

Tuttavia, due crucci lo assalgono...

Educazione Nanica @Moggo

Spoiler

Con il passare delle giornate, Snorri si sarebbe preoccupato particolarmente di Moggo, facendogli regolarmente visita, spesso portandogli cibo o di che fumare. 

Tuttavia, una sera, dopo le fasi iniziali della costruzione della capanna, insieme alla solita fornitura di erba pipa (mischiata anche ad una piccola dose delle erbe calmanti del draco) il nano si presentò con una sacca dal contenuto misterioso.

Moggo, amico mio! Esclamò facendosi strada all'interno del capanno, a prescindere da quanto potesse essere burbero o scontroso il boscaiolo nei suoi confronti Ho pensato che vista la tua condizione di reclusione, per quanto questo posto stia davvero cominciando a prendere forma, tu potessi aver bisogno di tenere un pò quella tua testa impegnata... Tirò fuori dalla sacca un rozzo libro: poco più che una serie di pagine di pergamena rilegate in una copertina in pelle, probabilmente costruita da un qualche lavoratore in cambio di un qualche favore.

Tu sei analfabeta, non è vero? Per fare carriera nella Dimora Benedetta è necessario saper leggere e scrivere la lingua dei nostri antenati, e ho pensato quindi di regalarti questo abbecedario, da me scritto. Se me lo consenti, mi permetterei di insegnarti le basi della lettura, per poi lasciare a te il resto dell'impresa. Che ne pensi?

Il Richiamo si fa più forte [privato]

Spoiler

Il Quinto Drago sfiora lascivamente la mia mente, sussurrandomi promesse di conoscenza e potere: un premio per aver superato la prova, per essermi avvicinato ad un'altro dei suoi pezzi mancanti... Un brivido di emozione scorre giù lungo la schiena, mentre stringo con fervore l'amuleto da lui regalatomi, durante una provante sessione di preghiera all'interno della mia stanza. 

È da tempo che si ripresenta nei miei sogni e nei miei pensieri: per ora sembra parlarmi solo tramite piccoli pensieri intrusivi, il che è un bene. Prima era silenzioso, era difficile stabilire cosa lo compiaceva, ma adesso che è passato l'anno di prova ha cominciato nuovamente a farsi sentire. 

Sento il suo potere e la sua influenza aumentare... L'amuleto si fa più forte, la mia magia più potente.

 

  • Grazie 1
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Moggo Din

Coloro che portano cibo e acqua a Moggo si abituano presto al suono ritmico dell'accetta che sbatte furiosa contro i tronchi, con l'intramezzo occasionale di una bestemmia ben piazzata quando l'utensile rimbalza per un colpo dato male, o il ceppo scivola per l'umidità della superficie.

L'odore di segatura impregna i dintorni. Sul lato della casupola al limitare del bosco un telo ripara dalla pioggia un grosso ammontare di ceppi già tagliati. Alcuni dei nani preferiscono avvicinarsi a quei luoghi solo quando la grossa ascia non è conficcata nei pressi, segno che Moggo è andato nei boschi a fare il suo sporco lavoro.

Lontano dal crepuscolo, quando le tenebre avvolgono le strade di fango e tutti sono a dormire, qualcuno giura di aver visto Moggo aggirarsi Thrylvorn, la sua sagoma sedersi a osservare il draco dormiente per ore, fissandolo come si fissa un quadro o una statua. Ma forse è solo la suggestione o i brutti sogni, subprodotto del trauma di chi ha visto un corpo umano tranciato di netto come fosse un animale al macello.

@DM

Spoiler

Oltre al draco, una cosa che rassicura Moggo nelle notti insonni è il pozzo. Lo guarda soddisfatto di sé stesso, come prova del fatto che è capace di costruire qualcosa tanto quanto è capace di distruggere. Chissà se il buon lavoro tiene all'usura e al tempo? Chissà se averci quasi perso la vita è servito a qualcosa?

  • Controllare lo stato del pozzo [INT+attrezzi da carpentiere]: 14

La vita procede solitaria, almeno fin quando Snorri non si fa avanti.

@Snorri

Spoiler

Moggo non si aspettava visite, almeno non più di quelle prestabilite per cibo o birra. Si vede che gli fa estremamente piacere che tu gli abbia portato qualcosa da fumare; si accende la pipa praticamente subito, esalando basilischi e demoni volanti che si dissolvono qualche secondo più tardi.

"Uhm...studiare, dici? Non sono un po' troppo stupido per queste cose?" la riluttanza iniziale viene superata quando Moggo si rende conto che i simboli runici non sono così arcani come credeva. E Snorri è un bravo insegnante. Un po' per non restare solo, un po' perché la compagnia del nano in fondo gli piace - anche se non lo ammetterebbe mai a voce alta, non senza prima scolarsi un barile intero - le lezioni procedono anche dopo che le basi sono state gettate.

Quando il messo arriva a chiamarli, ha appena finito di leggere il suo primo libro - per bambini, ma pur sempre un libro: "Le avventure del marinaio Besnik".  Ne è molto felice, e si sente sicuramente più intelligente.

 

Modificato da Bellerofonte
EDIT: aggiunto risultato del tiro
  • Grazie 1
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Chazia

La nana si dedica all'addestramento del draco, non certo in maniera allegra, ma senza mai lasciarsi perdere d'animo e anzi insegnando ad alcuni dei nani la difficile arte dell'addestramento.

Nel corso dei mesi

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Durante i mesi Chazia si dedica ad insegnare ad alcuni dei nani più volenterosi l'arte di addestrare gli animali e qualche rudimento delle arti druidiche

 

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Andr Ruhn

La questione dei banditi si risolve nel migliore dei modi: l'inviato della Montagna concorda con la nostra idea e si reca subito a trovare un accordo con i nostri nuovi vicini di casa. Risolto anche questo problema, non abbiamo più altri compiti da svolgere oltre alla normale routine della nostra comunità: assisto quindi all'addestramento del draco, più come "guardia" che esperto, ma decido sempre più spesso di passare del tempo in mezzo ai braccianti, cercando di scambiare delle parole con loro e, soprattutto, di far passare gli eventuali sospetti nei confronti degli ex banditi. 

Nel corso dei mesi

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I mesi che passo fuori dalla colonia non sono solamente un'occasione per aprire questi nani alle idea del mio clan: provo infatti a lasciare il mio segno in questa colonia, così che il resto del mio clan possa riconoscere il mio operato qualora dovessi riuscire nel mio reale compito. Cerco quindi i nani che siano interessati ad erudirsi sulle tradizioni del nostro popolo, mettendomi a loro disposizione per raccontargli tutto ciò che mi è stato insegnato durante i miei anni a Nord: in questo modo il resto del mio clan potrò trovare un ambiente accogliente, in caso decidano di fare tappa in queste terre.
Questo periodo mi permette inoltre di dedicare del tempo allo studio delle rune, che negli ultimi tempi ho lasciato da parte. Provo quindi a unire le conoscenze che sono riuscito ad imparare fino ad ora, sperimentando nuove combinazioni di parole in korthrune: non devo dimenticarmi dove andrò al termine di quest'anno. 

Con Naugrim

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Quello di noi che ha mostrato di essere stato più sensibile all'ancora inspiegabile attacco d'ira di Moggo è certamente Naugrim, di cui ricordo ancora le parole durante la nostra discussione. Quell'episodio ha probabilmente rotto in maniera irreparabile il nostro gruppo, ma continuo a credere nell'importanza di avere delle facce amiche all'interno della Montagna.

Mi avvicino al birraio in un momento di riposo, condividendo con lui della birra e qualcosa da mangiare. Questi mesi sono stati intensi. Gli dico, porgendogli un boccale. Non abbiamo avuto molto tempo per parlare, ma hai sentito che la pensavo come te sulla soluzione offerta dall'inviato del trog. Ma penso che dentro la Montagna saremo in grado di trovare le risposte ai dubbi che ci tormentavano: che ne diresti se lo facessimo assieme? Non sono mai stato portato per lo studio: penso proprio che necessiterò di una mano e mi farebbe piacere che fossi tu a darmela. 

 

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