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TdG - Larta 'h Vekkdin - I - Sulla porta di casa


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Andr Ruhn

Vado con Siddin a prendere la mia birra, sorridendo al nano che la sta offrendo: ne avevo proprio bisogno. Avrei bisogno di un boccale in prestito: ho dovuto viaggiare leggero e non ne ho potuto portare uno con me. Spiego all'uomo, sospirando quando il nano scorbutico chiede un'altra canzone. Non sapevo di essermi già guadagnato degli ammiratori! Datemi un attimo per rinfrescarmi. Almeno sembra apprezzare la musica. 

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Chazia Teas

Faccio una smorfia alla maleducazione di Moggo E poi dicevano che ero io quella scontrosa, chissà che cosa direbbero di lui Anche io sono senza boccale rispondo per poi sorridere ai complimenti era una delle poche cose che mi hanno lasciato in eredità, quello e questo indico il bastone non molto utili, ma entrambi in grado di allietare la giornata se si sa usarli 

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Naugrim Dhurak

<<I fiumi della birra seguono l’oro, che lo si abbia sonante o nel cuore.>> borbotto come fosse un proverbio delle mie parti, prima di estrarre un boccale dalla borsa e, dopo essermi preso una sorsata di birra ed averlo pulito con uno straccio, lo passo alla nana e poi a Andr. Se gli altri hanno già dei boccali, avranno la birra da bere, per far prima.

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Snorri Laikarakkin

Non rispondo alle brutte maniere dello scommettitore, limitandomi a distogliere lo sguardo, seccato da tanta maleducazione non necessaria. Evidentemente non si rende conto che non è l'unico speciale qui dentro e che farebbe bene a mostrare più garbo di fronte gli altri Wandak come lui!

Tuttavia le parole del vecchio nano sono ben più importanti: Mi perdoni, ma... A cosa si riferisce? Che cosa ci attende?

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Diversi dei nani hanno i propri boccali con sé, alcuni decorati riccamente e altri semplici e sobri. Gli uni e gli altri accettano la birra con gratitudine e riconoscenza. 

Ma il clima di tiepida allegria che si stava formando viene brutalmente troncato dalle parole del vecchio: sollecitato da Snorri si fa avanti e parla a tutti voi.
"Pensate che solo perché vi hanno chiamato, le porte di casa siano aperte per voi? Stolti! I nostri signori ci osservano e ci misurano, scegliendo i meritevoli e scartando gli indegni. Dice il vecchio detto che come il minatore divide le scaglie d'oro dalle scorie/ ed egli tiene le prime e getta le altre nel baratro/ così noi scegliamo i figli che amiamo e li dividiamo da quelli che detestiamo/ e teniamo i primi e gettiamo gli altri nell'oscurità." il vecchio prende fiato e si asciuga la barba e i baffi con un vecchio fazzoletto "Avevo appena cinquant'anni quando venni chiamato a Kel Boldar la prima volta. E non venni ammesso. Sei volte, da allora, sono stato chiamato ed esaminato. Sei volte mi hanno rigettato. E pensate di essere più meritevoli di me?" scuote il capo abbattuto e indietreggia, pieno di rabbia e vergogna. 

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Moggo Din

Guardo il vecchio che blatera. Barba lunga, sguardo serio, saggezza non richiesta. Credo abbia quello che mia madre chiama "la sindrome del capovillaggio": gestire 50 persone e sentirsi l'imperatore del mondo; nel suo caso, essere vecchio e credere di avere la verità in tasca.

Mi alzo, e secco rispondo: "Sì. Noi non stiamo cadendo a pezzi, amico." poi abbandono la mano di carte - tanto ormai questo giro è perso - e prendo uno degli argenti persi dal mercante per darlo infilarlo nel primo taschino utile a vista del mastro birraio: "Sonante è meglio", e cerco poi di strappargli l'otre delle mani per berne due sorsi a garganella. Gli sorrido beffardo "Chi è che devo ringraziare per questo nettare prelibato?"

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Chazia Teas

Sei volte? le parole del vecchio certamente non sono incoraggianti, ma l'arroganza di Moggo le fa quasi passare in secondo piano  Questo non ti rende migliore borbotto facendo una smorfia anche se tu lo credi a giudicare da come parli. Evidentemente sei stato giudicato tanto meritevole quanto un vecchio e una bambina

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Andr Ruhn

Ringrazio il nano che mi offre la birra ed un boccale con lo stesso gesto che ho fatto alla donna, iniziando a berne un sorso.

Il mio discorso con Chazia viene interrotto dal vecchio nano, che risponde alla domanda che gli è stata fatta chiarendo il significato della sua affermazione. Sei volte? Devo assolutamente guadagnarmi il mio posto! Non è certo con i rancori che ci mostreremo meritevoli: il tuo avviso è sensato, ma il miglior modo per venire accolti dai signori della Dimora Benedetta è quello di restare uniti e collaborare. Rispondo al vecchio dopo aver sentito il breve battibecco tra Chazia e Moggo. Un clan è sempre più forte del singolo nano. Soprattutto quando ci sono persone senza scrupoli ad accoglierlo. 

Master

Spoiler

Vorrei fare una prova di Persuasione per mettere un po' di fiducia negli altri wandak e convincerli a collaborare. Ho +5

 

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Naugrim Dhurak 

Guardo stranito il pezzo d’argento che mi passa il nano maleducato e faccio spallucce.

<<Prelibato è un parolone, per quella birra: serve a non far arrugginire le gola.>> dico con un sorriso. <<Mi chiamo Naugrim.>> gli tendo la mano per una stretta e per ridargli in realtà il pezzo d’argento. <<Ne avremo tutti più bisogno più avanti. Magari mi ci pagherai una birra vera in una taverna di casa…perché è lì dove andremo. E spero tutti.>>

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"Noi non siamo un trog, giovane" il vecchio redarguisce Andr. Poi, dinanzi al caos di molti di voi e all'aggressività di Moggo, il nano anziano si tace. 

Il silenzio è ben presto riempito dai tre nani al "tavolo", che reclamano il ritorno di Moggo: hanno una mano ancora, prima che la partita sia finita. E i gemelli non aspettano che di spennare il mercante che sta tra loro. Rimasto l'ultimo del giro, è preda facile. 

NOTE
 

Spoiler
  • Vi lascio cazzeggiare e fare roleplay fin quando volete.
  • Quando siete stufi ditemelo!

 

  • Grazie 1
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Andr Ruhn

Ma possiamo ispirarci a loro per avere successo. Ribatto alle parole del vecchio: il mio discorso non è bastato, evidentemente. Trovare alleati sarà più complesso ora che siamo consapevoli della competizione. Le parole dell'anziano nano, però, mi hanno tolto la spinta che mi aveva portato ad accettare l'invito di Snorri. Decido quindi di conversare con Chazia, Siddin e Naugrim. Da dove venite? Non sono abituato a vedere molti altri nani: pochi vivono a nord della Dimora.

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Moggo Din

Non me lo faccio ripetere due volte: rimetto la moneta a posto, e pronuncio il mio nome come fosse una valuta di scambio altrettanto preziosa. "Moggo Din, da Prati Fischianti. A buon rendere."

Non lascio attendermi dagli altri giocatori, un po' per paura che qualcuno possa sbirciarmi le carte mentre sono altrove, un po' perché anch'io sono dello stesso partito dei gemelli quando si tratta di fregare onestamente soldi a qualcuno. L'ultima mano è pessima per me, e spero lo sia altrettanto per gli altri o tutti quegli argenti tanto avidamente accumulati rischiano di ritornare al legittimo proprietario.

Devo distrarli quanto meglio posso, così schiarisco la voce un po' goffamente e chiedo: "Da dove venite quindi? Che facevate prima di venire qua?"

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"Oh, io vengo dal sud, dalla costa" risponde Siddin "vivevo là con il mio pa' e la mia ma', però hanno chiamato qui solo me" scrolla le spalle "i miei genitori arriveranno più avanti, mi hanno detto. Comunque, vivevo in una città sul mare, con un sacco di barche per andare a pesca. Io mangiavo pesce tutti i giorni" spiega molto orgogliosa. 

Nel frattempo anche altri nani raccontano in breve la loro storia.
"Noi veniamo dalle montagne, ad ovest. Facevamo i trasportatori e le guardie per i viaggiatori, ma era un lavoro davvero infame" spiega Bokk. Nokk prosegue "Poco pagato, soprattutto. Comunque un giorno ci viene da accompagnare un gruppo di nani belli importanti, e parlando con loro viene fuori che i nostri nonni erano gente importante". Bokk prosegue subito, giocando una mano pessima e guardando il gemello preoccupato "e ci hanno detto di venire qui. Perché se nonno era importante, allora forse lo possiamo essere anche noi"

Ciltak cala la sua mano. La miglior mano possibile in quel gioco. Raccoglie tutte le monete "Per parte mia, io sono un giramondo. Mi guadagno da vivere con il gioco d'azzardo, le scommesse e qualche piccolo lavoretto. Un'altra partita?"

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Moggo Din

Ascolto tutto con relativo interesse fin quando vedo la mano del mercante: "VILOS INFAME!" butto via le mie carte e do un pugno per terra, irritato dalla sconfitta. Rispondo con una smorfia alla domanda del mercante: che l'abbia fatto apposta? Quasi sicuramente, dannati mercanti, strozzini e imbroglioni dalla nascita...! "Naugrim!" faccio cenno al ragazzotto con pollice e mignolo che si necessita di altro carburante nanico, qui. "Vuoi prendere il posto di Clitak? Conosco quelli come lui, e al prossimo giro ci spennerà vivi!"

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Snorri Laikarakkin

L'avvertimento del nano mi ha impensierito parecchio: e quindi la nostra entrata non è assicurata? Molto bene, poco importa: il mio biglietto da visita l'ho già pagato, qualunque sia la prova, riceverò con tutta probabilità un trattamento di favore.

Signore, per cortesia, posso capire la sua reticenza nel darci una mano... Ma in effetti, vista la sua grande esperienza in questo genere di prove, potrebbe farle comodo una mano. Lei ha delle informazioni riguardo le prove precedenti, noi tutti abbiamo le abilità e la volontà per aiutarla a superarle. In fondo, non è mai stato detto che ci dovesse essere un numero limitato di vincitori. Mi associo quindi all'irsuto musicista, il cui nome è Andr, mi è parso di origliare...

Scusa, Naugrim. Prima di unirti a loro, non potresti passarmi un boccale? Temo di aver saltato il giro. Mi distraggo un'attimo, giusto per rivolgermi al nano che, secondo Moggo, pare rispondere al nome di Naugrim.

Ho la gola secca.

 

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Naugrim Dhurak

<<Dal principato di Khard. Io e la mia famiglia abitiamo li da prima che io nascessi. Quanto al mettermi a giocare…ma si, una partitella non farà male a nessuno, no…>> mi porto dietro l’otre pieno di birra, versandomene una pinta nel boccale ed appoggiandolo delicatamente accanto a me.

<<Prendine pure un po’, eccola qui!>> dico verso Snorri, alzando la brocca verso di lui.

Modificato da Zellos
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Andr Ruhn

Come vi ho già detto, io vengo dalle terre del Nord: il clan Ruhn le abita da generazioni, ormai. Ma, a quanto pare, i nostri antenati provenivano dalla Dimora Benedetta: gli inviati della Dimora hanno invitato uno di noi a tornare, per mostrare il suo onore. Racconto in risposta agli altri nani, non riuscendo a trattenere un sorriso quando il mercante mostra molta più esperienza con il gioco d'azzardo rispetto a quanto pensassimo fino a poco fa. 

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Quando Snorri lo importuna ancora, il vecchio scuote il capo facendo danzare la barba "Prove? E chi ha parlato di prove? Questo modo di pensare da.. da umani vi porterà alla rovina. No! I nostri signori ci osservano e ci giudicano, e vorranno valutare cosa siete in grado di portare in dote alla patria. E vedo già che molti di voi sono manchevoli" 

A queste parole un paio di altri nani sbuffano o storcono il naso, infastiditi dalle parole del vecchio. In particolare altri due nani sembrano molto contrariati dal suo atteggiamento: un uomo dal naso affilato e le sopracciglia spesse, quasi unite tra loro; una donna pallida e dai capelli color oro. Lui indossa abiti da viaggio in ottimo stato, robusti e di fattura nanica e porta un'ascia dalla lama istoriata. Lei ha abiti più semplici, ma sotto è ben visibile una cotta di maglia e al suo fianco ha uno scudo coperto da una protezione in cuoio. È lei a prendere la parola "E come giudicheranno voi, mio buon signore? Vi state comportando in modo scortese e rifiutate di condividere la vostra saggezza. Non credete che anche questo possa essere messo a giudizio? Certamente alcuni di noi possono avere dei difetti di carattere o di comportamento, tuttavia io credo che poiché siamo tutti qui, ciascuno di noi sia meritevole dell'ospitalità di Kel Boldar" il suo korth è perfetto, privo delle inflessioni straniere di alcuni di voi. E parla come gli aedinn che annunciano le decisioni dei loro signori, in modo limpido ma ricercato. Dal canto suo il nano ben vestito le scocca un'occhiata insofferente e poi sposta lo sguardo sul vecchio, proferendo parola a sua volta "Forse volete solo avvantaggiare voi stesso, vecchio. Ebbene ne avete ben donde: con questo vostro atteggiamento vi siete alienato l'alleanza di ciascuno di noi. E voi, mia non-più-compagna-di-vita, dovreste imparare ad abbandonare le battaglie perse. Un vecchio mastro non può apprendere un nuovo mestiere". 

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Moggo Din

Ignoro completamente la diatriba tra il vecchio, il sopracciglione e la donzella. Io personalmente non ci trovo nulla di sbagliato nel pensare come un umano, anzi trovo arrogante che molti si sentano veri nani se non hanno nemmeno mai messo piede nella montagna. La verità è che dei maukk-dor sappiamo tutti poco o nulla.

Attendo che Naugrim prenda il posto di Clitak e piazzi il suo argento a terra, e se quest'ultimo facesse delle obiezioni non esiterei a ringhiargli contro uno "sciò". "Khard, eh? Mio fratello mi raccontava storie di pirati e tagliagole al servizio dei principi malvagi e avidi di potere. Diceva che il popolo lì è oppresso dalla violenza di chi sa maneggiare le armi. Da giovani volevamo diventare guerrieri e andare lì a prenderci l'oro degli altri criminali..." inizio a mescolare le carte. "Mio fratello era un cazzàro."

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Andr Ruhn

L'anziano nano continua a essere intenzionato a non collaborare e a mostrare la sua scortesia, ribattendo piccato a qualunque tentativo di coinvolgerlo in ciò che ci attenderà. Ma questa volta non viene accolto solo da qualche occhiataccia e dall'ennesimo tentativo di provarlo a far collaborare: un nano e una nana dall'aspetto peculiare, dei guerrieri fatti e finiti, lo rimbeccano, dicendo apertamente ciò che, probabilmente, era passato nella testa di molti di noi. Annuisco deciso alle loro parole, per mostrarmi apertamente d'accordo con quanto appena detto. Le vostre parole sono sagge, signori: l'egoismo non è certo una delle doti che caratterizzano un buon ospite. Dico ai due, aggiungendo poi Posso sapere i vostri nomi?

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Ospite
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